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I paradossi delle leggi italiane


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davydenkovic90

Ormai l'ho capito: quando si tratta di sessualità e di temi scomodi per la chiesa, in italia le leggi sono paradossali.

Pensiamo alla prostituzione: in Italia una donna che fa la prostituta non può pagare le tasse altrimenti lo stato sfrutterebbe la prostituzione. Per voler continuare a far finta che non esista, la prostituzione è incentivata in quanto chi la pratica non deve neanche pagare le tasse allo stato come fanno tutti gli altri lavoratori onesti, ma si deve solo preoccupare di nascondere bene i soldi guadagnati in nero.

Stesso discorso paradossale si è raggiunto con questa diatriba sulla gestazione per altri (gpa).

Perché in Italia non si permette alle coppie gay di rivolgersi al tribunale dei minori e adottare un bambino "esterno" alla coppia? Penso che moltissime coppie gay che ricorrono alla gpa preferirebbero questa strada se potessero percorrerla e non ci sarebbero più problemi presunti di egoistica compravendita di donne e di bambini ma una normale adozione di un bambino già esistente e abbandonato, come fanno tante coppie etero sterili ritenute idonee.

Permettere l'adozione vorrebbe dire equiparare dal punto di vista legislativo l'unione civile al matrimonio in tutto e per tutto, e indovinate chi è che non vuole il matrimonio gay? Proprio gli stessi che sono contrari alla gpa.

Non vedete anche voi un paradosso in tutto questo?

Perché non si fa una legge sul matrimonio egualitario, si dà la possibilità alle coppie gay di adottare dei bambini abbandonati e poi magari si pensa anche al discorso della gpa e dei risvolti etici che questa comporta, guardandola in ottica trasversale (e cioè non solo fatta da quel 5% di coppie di omosessuali ma anche dalla fetta ben più grande di coppie eterosessuali dove la donna è sterile)?

In fin dei conti anche il discorso della gpa e della stepchild sono piuttosto elitari, come spesso è stato detto è una pratica che riguarda solamente le fasce più ricche della popolazione (gay e etero) mentre l'adozione riguarderebbe molte più persone.

E lo stralcio dell'obbligo di fedeltà? Si vuole far passare il concetto che le coppie gay sono instabili e quindi che un tribunale non possa affidare un bambino abbandonato a due genitori gay, né oggi (dato che è vietato) né in un futuro prossimo qualora qualche legge dovesse cambiare?

Che molte persone siano contrarie alla gpa e che una pratica così "esotica" può anche essere comprensibile. Io stesso non sarei tanto tranquillo e, nonostante accetti l'idea che altri vi ricorrano e non ci trovo nulla di male in fin dei conti, penso che non riuscirei mai ad andare all'estero, far fare un figlio a una donna e, subito dopo il parto, "prenderlo" come mio, fare tutti i documenti e riportarlo in Italia. E' una cosa che per me va ben oltre il senso della realtà e del "possibile". Un limite mio, senz'altro. E non sono contro la gpa, anzi, penso che dovrebbe essere legale anche in Italia, per chi la vuole fare. Ma il mio senso interiore del "giusto mezzo" mi impedirebbe di ricorrere a questa pratica e preferirei di gran lunga adottare un orfano se volessi diventare genitore.

Ci sono coppie di omosessuali ricchi, colti, amorevoli, con casa di proprietà, ben inseriti nella società e pieni di progetti e buone intenzioni che vogliono un figlio a prescindere che abbia i loro geni o meno. Lo vogliono semplicemente perché sono persone adulte e responsabili e si sentono in grado di formare un buon elemento per ripopolare la Terra. Ma perché devono andare a Carlsbad come i divi di Hollywood a buttare i loro soldi e a compiere una pratica così "esotica" e complicata dal punto di vista medico e legale quando potrebbero crescere un bambino già nato e abbandonato?

Non volendo accettare l'adozione, si incentiva la gpa, oltretutto silurando la stepchild. Il tutto non per tutelare i bambini o le donne, ma per tutalere il potere della chiesa cattolica sulle istituzioni e sui cittadini italiani mantenendo l'idea ipocrita e omofoba che una coppia gay non è paragonabile a una coppia etero perché sta scritto nella Bibbia. Viviamo dentro a un enorme paradosso.

 

Visto che ho scritto un pippone, e non so chi avrà voglia di leggerlo, vi faccio una domandina finale per stimolare una riflessione.

Vedete il problema della gpa/stepchild come qualcosa che possa riguardarvi, in futuro? Vi ricorrereste per diventare genitori qualora fosse l'unico modo e aveste la disponibilità economica? Oppure preferireste che venisse legalizzato, senza ipocrisie né paradossi, il matrimonio egualitario e a quel punto ricorrere alla normale adozione di un bambino che non ha i geni né vostri né del vostro compagno?

Edited by davydenkovic90
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https://www.gay-forum.it/topic/32519-i-paradossi-delle-leggi-italiane/
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Premesso che ho letto il "pippone", ricordo che in Italia molte coppie etero non riescono ad adottare facilmente. Anzi da quello che mi risulta il processo di adozione richiede un sacco di anni, pratiche burocratiche e legali. Quindi anche se passasse una legge che permette ad una coppia gay di adottare, ti fanno passare la voglia ed anche in fretta.

 

 

 

Vedete il problema della gpa/stepchild come qualcosa che possa riguardarvi, in futuro? Vi ricorrereste per diventare genitori qualora fosse l'unico modo e aveste la disponibilità economica? Oppure preferireste che venisse legalizzato, senza ipocrisie né paradossi, il matrimonio egualitario e a quel punto ricorrere alla normale adozione di un bambino che non ha i geni né vostri né del vostro compagno?

 

Sono contro la pratica dell'utero in affitto. Pure se un giorno avessi una compagna, questa fosse sterile e la mia condizione economica buona non userei mai questa pratica. Sono favorevole a tutte le altre cose, dalla stepchild, al matrimonio egualitario, alle adozioni ecc. Ma a questo punto vi chiedo una cosa io, visto che alcuni discorsi mi sembrano ancora egoistici e alcune volte non reali:

 

Mettiamo uno di voi incontri un uomo che è vedovo della moglie e ha 1 figlio di 2-3 anni. Voi vi siete innamorati follemente l'uno dell'altro. Bene mettiamo pure che il matrimonio sia possibile e la step child approvata.  Ora mi chiedo ma se il bambino in questione non volesse, come la mettiamo? L'egoismo sta tutto in questa domanda.

Nicola, per la tua domanda:

 

Se il rapporto tra bambino e genitore nuovo e' buono bisogna spiegare al bambino che l'adozione serve a lui per il caso in cui il genitore biologico morisse, cosi' lui ha la sicurezza di continuare a vivere col genitore restante.

 

Se il bambino non vuole non si fa ma perche' non dovrebbe volese se il rapporto col secondo genitore e' buono ?

In realtà - pur essendoci una chiara strumentalizzazione politica di certi

argomenti, in particolare di quelli che più "spaventano" l'opinione pubblica

-una coerenza ideologica c'è

 

Non si vuole che i gay costituiscano una famiglia

Quindi si è contro ogni forma di omogenitorialità

Sia che si tratti di GPA, che di adozione etc

 

L'effetto paradosso, consegue solamente al fatto che chi la pensa così, sta

al governo ( Alfano e i Catto-PD) e nella maggioranza che vota le leggi

"a nostro favore" quindi vengono approvate leggi, che vanno a "togliere" piuttosto

che a "dare"

 

Per questo siamo partiti da un modello, quello Tedesco che era già il più prudente

fra quelli europei disponibili, legittimando solo il caso limite della stepchild, per approdare

ad una legge di matrice Greco-cipriota ( o forse peggio )

 

Io sono a favore sia del matrimonio egualitario con adozione, che della possibilità di ricorrere

alla GPA per tutti ( purchè con delle regole a garanzia dei soggetti coinvolti )

 

Nel primo caso bisogna essere consapevoli del fatto che si ha al 99% a che fare con bambini

di una certa età, che non sono stati abbandonati alla nascita dalla madre

Il problema è ancora più a monte:

 

esiste un blocco solido ben cementato di persone contrarie (per questioni di mero principio eteroindotto se provenienti dalla plebe, per questioni di ordine economico e di giustificazione del proprio potere costituito se provenienti dalle elites cattoliche) al riconoscimento giuridico dei diritti di "essere padroni della propria esistenza" in senso lato.

 

Questo blocco di diritti rappresenta l'affrancamento ultimo da un ordinamento giuridico inquinato dalla religione, il punto di approdo di una civiltà laica basata sulla dignità dell'essere umano in quanto individuo liberamente autodeterminato e privo di qualsiasi ingerenza aprioristica della comunità nelle decisioni più intime, forti e capitali della propria esistenza come essere umano senziente.

 

Si tratta principalmente di:

- parificazione giuridica definitiva di coppie omosessuali ed eterosessuali

- creazione di istituti alternativi al matrimonio per eterosessuali ed omosessuali

- patti prematrimoniali

- interruzione della gravidanza

- eutanasia

- testamento biologico

- gpa

- tecniche di procreazione medicalmente assistita.

 

Chiunque sia contrario alla regolamentazione esplicita di uno di questi diritti quasi sempre è contrario anche agli altri. Perché? Perché la volontà di sopraffazione di tali diritti deriva direttamente da una visione religiosamente orientata della vita del singolo individuo, le cui regole prescindono dalle vere esigenze della persona e si attagliano ad una precettistica totalmente eterodossa, per non dire di matrice rivelata. Si tratta in sostanza di una visione integralista della vita umana, nel vero senso tecnico della parola, cioè di integrazione del precetto religioso all'interno del processo decisionale quotidiano del singolo essere umano. Un'integrazione che in tale ottica arriva PRIMA che tu scelga, perché sceglie lei al tuo posto impedendoti di fatto di scegliere.

 

Chiunque non sia in grado di capire perché è gravissimo che tali diritti non siano pacificamente tutelati e regolamentati esplicitamente dall'ordinamento, permettendo alle persone DI SCEGLIERE AUTONOMAMENTE SENZA CHE SIA LO STATO A SURROGARSI ALLE LORO INTIME CONVINZIONI NEL MOMENTO DELLA SCELTA, incarna in sé un residuo di fallimento dell'Illuminismo e sopravvive come metastasi religioso-superstiziosa del corpo della società, in attesa di riespandersi e tornare a distruggerla oppure (si auspicherebbe) di essere definitivamente estirpato a seconda della salute mentale contingente della "testa" della società, ossia della fetta di classe dirigente al potere.

 

Questo è il retroterra.

 

La questione che poni tu sull'attuale DDL in quanto tale deve tenere conto che il dibattito sulla GPA è TOTALMENTE FALSATO dal fatto che i nazisti i leghisti e i cattolici statto al momento utilizzando INTENZIONALMENTE il termine "step-child adoption" in maniera errata, creando di proposito confusione fra gestazione per altri, maternità surrogata, utero in affitto, adozione del figlio nato nella precedente relazione del partner, adozione tout court.

 

Se queste sono le premesse del dibattito, puoi ben capire come il tuo tentativo di approciare razionalmente la materia parlando di quel paradosso sia quasi fuori luogo, per il semplice fatto che stai sopravvalutando in maniera spropositata i tuoi interlocutori.

 

Costoro (chiamiamolo "il Legislatore") non sono per nulla intenzionati a mantenere una fedeltà ad un qualsivoglia parametro di razionalità; gli obiettivi sono in senso lato economici, e sono riassumibili nel fine ultimo di mantenere indenni quanto più possibile i pilastri precettistico-dottrinari di autogiustificazione del potere delle gerarchie cattoliche. Questo vale per quella fetta di elite che NON si interessa attivamente dell'argomento in sé, ma guarda ai risvolti pratici dell'approvazione di un testo di legge piuttosto che un altro. Poi ci sono naturalmente quelle altre elites che cavalcano i residui superstizioso-religiosi latenti nella società e quindi si fanno attivi promotori della detrazione dei diritti sopra elencati.

 

Il principio di fondo è quello cui accenna Hinzelmann: il meccanismo legislativo italiano (ma in fondo, a ben vedere, in molti se non in tutti i sistemi di potere democratici o non democratici del pianeta) è del DIRITTO OTTRIATO, (dal francese octroyé) secondo cui sono io governante che ti permetto per mia graziosa concessione di godere d'un beneficio a titolo di elargizione magnanima che ti faccio dall'alto.

 

Compreso questo, e accettato per forza di cose che anche se il termine "ottriato" è tipico delle monarchie liberali ottocentesche, in realtà tale meccanismo è L'UNICO meccanismo esistente in tutti i sistemi di potere esistenti per l'avanzamento giuridico della società, capirai anche molto facilmente come in un tema come quello delle unioni civili il padrone abbia voluto concedere ai suoi cagnolini il contentino di un pezzetto di carne, ma dopo averlo ritagliato, e ritagliato, e ritagliato, in modo da buttarne sul pavimento il minimo possibile per far smettere i latrati.

 

Che poi il pezzettino di carne sia ridicolo non mi interessa, quello che conta è che sia il meno possibile che io possa concederti per poter comunque dire che "il piatto aveva qualcosa all'interno" quando te l'ho porto.

 

 

Non vedete anche voi un paradosso in tutto questo?

 

A me sembra coerente, invece.

Nessuno è contro la GPA per gli etero,

infatti le polemiche sono nate quando la gente ha scoperto

che ricorrevano alla surrogacy anche le coppie gay.

 

Semplicemente gli omofobi non vogliono che i gay abbiano figli.

Né con l'adozione né con la GPA né con l'utero artificiale (quando ci sarà).

 

Non credo sia un problema di Chiesa Cattolica:

non mi pare che le altre religioni siano favorevoli.

Non credo sia un problema di Chiesa Cattolica: non mi pare che le altre religioni siano favorevoli.

Se ti riferivi a me mi ero calato nell'italianità del discorso per semplicità, ma è naturale che di base tutte le religioni saranno contrarie al fatto che possano esistere momenti nella vita di una persona in cui esse non possono mettere il becco dicendo che cosa devi fare per evitare la punizione divina.

Edited by Sampei

Io ritengo sia abominevole, di default, l'ineguaglianza pratica dei cittadini di fronte alla legge, in evidente violazione dell'Articolo 3 della vigente Costituzione italica.

Il bigottismo e l'omofobia imperanti sia tra i comuni cittadini che nella classe politica sono così visceralmente legati alla mentalità retrogrado-bigotta da poter deliberatamente violare un principio costituzionale in virtù di ideologie arbitrarie che, purtroppo, coinvolgono una larga fetta della popolazione.

 

Le istituzioni politiche italiane rappresentano una discreta fetta dell'opinione pubblica, purtroppo, e non saprei quantificare la finestra temporale necessaria affinché l'ideologia cambi in favore di una maggior apertura, con conseguente miglioramento delle condizioni generali.

 

Al momento non intravedo alcuna contraddizione: si stanno, difatti, prodigando a trecentosessanta gradi affinché sia ostacolata qualsivoglia forma di omogenitorialità, facendo leva sulla dilagante ignoranza del cittadino medio in merito a tali fattispecie.

 

Circa il quesito posto, mi troverei anch'io molto propenso verso l'adozione, per una questione di soggettiva preferenza.

A me non importa che l'eventuale mio figlio abbia i miei geni, o quelli del partner: mi importerebbe, qualora ne avessi la possibilità, impartire una sana e proficua educazione al bambino, garantendogli affetto e un'opportunità per il futuro.

 

Trovo però doverosa, primariamente a livello umano, l'apertura universale nei confronti di qualsiasi forma di genitorialità consensuale, a prescindere dall'orientamento sessuale, dal sesso stesso e dalle ideologie degli interessati.

Questo permetterebbe ai cittadini di scegliere arbitrariamente la linea su cui costruire la propria vita.

Edited by Laen

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