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[Film] Another gay movie


riuiki

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Ho letto di questo film stile American Pie versione gay :look:,ne parlano sul sito di Gay.tv , dando un'occhiata penso che sia un film carino e interessante,speriamo che venga distribuito anche quà da noi! :muro:

Vi dò il link del sito ufficiale è : www.anothergaymovie.com

Ps: non è che qualcuno di voi la già visto all'estero?

Un saluto.

 

[allegato eliminato dall\'amministratore]

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ne avevo sentito parlare, a vedere il trailer sembrerebbe divertente e a tratti ironico , sperando non cada nella banalita' correndo il rischio di mostrare solo alcuni lati eccessivamente marcati dell'omosessualita'!

staremo a vedere...se riesco a farmelo passare poi vi daro' degli elementi in piu'!

:muro:

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Eh eh eh... ovviamente l'ho già visto!  :look:

Devo dire che è molto divertente. Ci sono delle scene assurde, come ad esempio quella in cui i genitori trovano il figlio nel suo letto che si diverte con carote, zucchine, cetrioli e vegetali vari, sottratti dalla cucina.

I personaggi sono stereotipati oltre ogni limite (la ragazza lesbica sembra appena smontata da un camion, sempre con la mano sul "pacco", linguaggio da scaricatore di porto, ...). Ovviamente bandiere arcobaleno ovunque, nella scuola, durante la partita di baseball tra i "Bad New Bears" e i "Frisky Chickens"... i nomi sono tutto un programma! Ovviamente non può mancare la checca "persa" del gruppo, con abbigliamenti e pettinature al limite della decenza :muro:

In compenso ci sono davvero un paio di attori carini: Michael Carbonaro, Jonah Blechman (ve lo ricordate in Luster?), Jonathan Chase, Mitch Morris.

Ovviamente non guardate questo film nè per la recitazione, nè per la trama, altrimenti rimarrete delusi. Ci si fa due risate, niente di più.

 

anothergaymovie20060602.jpg

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Ci sono delle scene assurde, come ad esempio quella in cui i genitori trovano il figlio nel suo letto che si diverte con carote, zucchine, cetrioli e vegetali vari, sottratti dalla cucina.

I personaggi sono stereotipati oltre ogni limite (la ragazza lesbica sembra appena smontata da un camion, sempre con la mano sul "pacco", linguaggio da scaricatore di porto, ...)

 

Naturalmente non posso giudicare un film che non ho visto, ma mi domando se si sentisse il bisogno di un ricettacolo di luoghi comuni tale da gettare in pasto a pubblico e critica.

Ok, sarà senz'altro da prendere alla leggera e in ridere, ma questo visto dai nostri occhi, non credete sia deleterio però visto da fuori, e rischi di alimentare i preconcetti che già abbondano?

Carote, cetrioli, butch, oddìooo :muro:

Bandiere gay...Mah...Come se l'essere gay fosse l'unico pensiero nella vita di un gay!! Cazzarola, che bisticcio di parole!!!

Non so se mi spiego, uffa...

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Ti spieghi bene e ti do perfettamente ragione.

Mi chiedo il senso di questo tipo di film. Ok ok per rilassarsi e ridere un po'. Ma ci si può rilassare in tanti modi fini senza scomodare poi temi così scottanti e importanti.

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boh, il trailer mi sembra spassosissimo! se si è fatta comicità sull'olocausto, non vedo perchè è così pericoloso farla sui gay! tutte le abitudini e pur'anche le perversioni erotiche sono state messe "a nudo" negli ultimi anni da film dissacranti: l'indispettirsi sul fatto che "finalmente" la si faccia anche sui gay rischia di ampliare il divario tra due gruppi di persone che spesso già non si capiscono, rendendoci in qualche modo "diversi" da quanti hanno visto presa in giro la propria sessualità negli anni passati.

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Mah viviamo già in una società molto stereotipata anzi per meglio dire "conformata", quindi ecco su sti film degli stereotipi sono un po' perplesso.

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Ma vedi, io non mi sono indispettita, condividevo solo una riflessione. E' giustissimo cercare di ridurre il divario, ma non so se questa sia la maniera giusta, poi non voglio far polemica sul film, quello di cui parlo è un concetto più ampio. Comicità sull'Olocausto? Quando? La mia non è una domanda polemica.

Detto ciò vediamo pure il film e magari commentiamolo anche, visto che questo è il topic. Dico solo che se lo vede mia madre, rafforza di sicuro quello che già sotto sotto un po' pensa, i finocchi checche isteriche e le finocchie tutte uomini mancati. E' questo che vogliamo?

Comunque mi spiace andare OT e quindi mi fermo, anche se poteva essere interessante la discussione... chiedo venia ai moderatori.

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Mah francamente non mi sembra che stiamo andando off-topic. Stiamo discutendo del senso di film come questo e dei film come questo. Poi se siamo off topic chiarite "solo recensioni tecniche"  :kiss:

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mah, sono indeciso... si, c'è il rischio che si rafforzino certe ideee che ci sono su di noi, ma in fondo va preso per quello che è: una commedia comica. Forse vedendo american pie tutti han pensato che la totalità dei liceali vergini si scopi le crostate di mele e situazioni varie che ora non ricordo? Non credo...

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ma in fondo va preso per quello che è: una commedia comica.

 

... per distinguerla dalla commedia tragica...  :kiss:

 

Scherzi a parte, anch'io penso che il cinema non debba essere tutto per forza "politically correct", impegnato, serio, "politicizzato", didascalico, educativo, carico di significati e di valori positivi. Passa un'immagine stereotipata, macchiettistica, caricaturale di gay e lesbiche? E allora? A parte che basta fare un giretto nei locali gay di Milano il sabato sera per incontrarne centinaia di "checche sfrante" sullo stile di Nico...

 

nicogq7.jpg

nico1vu2.jpg

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nico3gj7.jpg

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Scherzi a parte, anch'io penso che il cinema non debba essere tutto per forza "politically correct", impegnato, serio, "politicizzato", didascalico, educativo, carico di significati e di valori positivi

 

Chi ha mai detto questo?  :kiss:

Il mio cineasta preferito Ken Russell è tutto meno che politically correct. Cronenberg non lancia messaggi molto positivi. Nessuno dei due è politicizzato. E sia a loro che a Orson Welles la definizione "didascalico" sta un po' stretta direi!

Dico solo che le commedie di questo tipo sono riflesso di una società e di un modo di porsi in rapport ad essa che non amo.

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Secondo me dev'essere carino da vedere, poi le persone ignoranti con i pre concetti pensassero pure quello che vogliono, tanto se nel film c'erano lesbiche femminili e gay machi avrebbero pensato che o gli attori erano scarsi o che erano un eccezione alla '''normalità''' o non sò  :kiss:

Anche mia mamma, Potanogiallo, se per sbaglio le capitasse di vedere un film con un titolo del genere penserebbe che i finocchi sono checche isteriche e le finocchie tutte uomini mancati. Però il regista non credo sia un omofobo ignorante quindi non intendeva indirizzarlo a persone come i mia mamma  :asd:

ma si trova su e-mule in inglese per ora?

comunque Jonathan Chase es muy guapo  :)

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funToBeFooled

... per distinguerla dalla commedia tragica...  :kiss:

Off topic: in effetti la commedia tragica esiste :asd:

 

Scherzi a parte, anch'io penso che il cinema non debba essere tutto per forza "politically correct", impegnato, serio, "politicizzato", didascalico, educativo, carico di significati e di valori positivi. Passa un'immagine stereotipata, macchiettistica, caricaturale di gay e lesbiche? E allora? A parte che basta fare un giretto nei locali gay di Milano il sabato sera per incontrarne centinaia di "checche sfrante" sullo stile di Nico...

 

Non credo che sia un problema di correttezza politica (che non vuol dire politicizzato) ma di "rappresentazione". Se è vero che ci sono centinaia di, come la chiami tu, "sfrante" in giro per i locali è vero pure che ce ne sono di tantissimi altri "tipi". Una la particolarità della cosidetta "minoranza" gay/lesbica è il fatto di essere assolutametne trasversale: insoma di sono tutti i tipi di gay e lebiche perché lomosessualità è presente praticamente con la stessa percentuale in tutte le calssi sociali. Il solito problema è che il cinema preferisce rappresentarci SEMPRE con gli stessi stereotipi. Anche perche lo stereotipo è facile da capire non ha bisogno di ulteriori spiegazioni: in pratica se in un opera teatrale o cinematografica vedi uno che sculetta sai subito che è gay, non ti poni neanche il problema, questo è sempre stato utilizzato soprattutto nel teatro popolare per semplificare le trame. Sarebbe un po' come di re che visto che ci sono tanti etero "zauri" (o coatti o come li vuoi chiamare) nella realtà, in tutti i film bisogna rappresentare tutti gli etero  come zauri. Sarebbe stupido e limitativo. Ed in effetti in ultima analisi credo il il problema sia quello: al cinema siamo ancora "sotto rappresentati" ci sarebbero cosi' tante belle storie di affascinante "banalità quotidiana" che pero non vengono raccontate. E' un peccato no? Io sono ancora in attesa di un film in cui il protagonista sia un, che  ne so, idraulico o falegname gay (ovviamente non un porno in quelli di idraulici gay ce ne sono a iosa)

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Ed in effetti in ultima analisi credo il il problema sia quello: al cinema siamo ancora "sotto rappresentati" ci sarebbero cosi' tante belle storie di affascinante "banalità quotidiana" che pero non vengono raccontate. E' un peccato no? Io sono ancora in attesa di un film in cui il protagonista sia un, che  ne so, idraulico o falegname gay (ovviamente non un porno in quelli di idraulici gay ce ne sono a iosa)

 

Scusa prof, ma ti sembra che in film come:

 

- I Segreti Brokeback Mountain

- Summerstorm

- Beautiful Thing

- Kràmpack

- Food of Love (Il voltapagine)

 

ci siano solo personaggi stereotipati?

 

Il cinema non ha la pretesa di rappresentare una categoria, di difendere per forza la "causa" di una minoranza (quello è il cinema "impegnato", quello che io indicavo prima - tra virgolette - come "politicizzato", ora capisci?). Secondo me le storie di affascinante banalità quotidiana, come le chiami tu, vengono raccontate eccome. Certo che nell'infinità di titoli che escono al cinema, bisogna saper scegliere. Il cinema per l'appunto racconta delle storie. Se tu da un determinato film non ti senti rappresentato, non credo sia un problema nè del regista nè del produttore. Forse quando hanno scritto la sceneggiatura non pensavano esattamente a te. Càpita... Un eterosessuale deve per forza sentirsi rappresentato dai film dei fratelli Vanzina, tutti quegli orribili "cinepanettoni" che ci propugnano annualmente e che sbancano il botteghino italiano? Dovrei forse pensare che tutti gli eterosessuali assomigliano a Boldi e De Sica e hanno la loro eleganza e il loro raffinato modo di esprimersi?

 

Come ho già scritto sopra, Another Gay Movie non è certo un prodotto di grande valore artistico o culturale, ma è una simpatica commediola che ha tutto il diritto di esistere accanto a centinaia di film che non vengono certo girati per difendere le istanze di qualcuno o servire come instrumentum belli di una minoranza alla ricerca disperata di "normalità".

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funToBeFooled

Scusa prof, ma ti sembra che in film come:

 

- I Segreti Brokeback Mountain

- Summerstorm

- Beautiful Thing

- Kràmpack

- Food of Love (Il voltapagine)

 

ci siano solo personaggi stereotipati?

 

Innanzitutto mi scuso se nella risposta precedente posso essere sembrato troppo saccente o intransigente, non era davvero nelle mie intenzioni. E' che hai toccato un argomento che mi infiamma e non poco :-)

Ma andiamo con ordine. Si credo che i film che hai citato siano stereotipati (anche se alcuni son film davvero belli) per il semplice motivo che sono tutti molto simili. Tutti adolescenti/giovani di solito alle prese con lo stesso problema e bene o male appartenente alla stessa classe sociale (brockback fa eccezione fino ad un certo punto, ci sono momenti in cui i personaggi come cawboy mi sono sembrati assolutamente artificiosi, a parte parlare un incomprensibile e quasi grottesco accento texano)

So che sono posizioni estreme e un po' polemiche ma credo che sia anche quiesto il ruolo di un "attivista" quello di continuare a spingere l' establishment a rappresentarci sotto tutti i punti di vista. Tanto è stato fatto ma, negli ultimi anni, ho l' impressione che il cinema gay si sia come cristallizzato su due o tre argomenti/situazioni. Anni fa uno speciale sul cinema gay sulla rivista Notturno iniziava piu' o me in questo modo: Il cinema gay è il cinema piu' brutto del mondo, non è sempre stato così, lo è diventato solo negli ultimi anni. Anche se è una frase eccessiva e volutamente provocatoria credo che abbiamo un fondo di verità: una volta registi gay facevano film gay belli e personali ora i'industria fa film gay giusto perché il film gay è un sotto-genere proprio come il western o il triller. Qua e la qualche cosa carina si salva. Quando qualche regista inglese mi farà un bel film ambientato nel sotto-proletariato di Londra in cui una coppia gay di 40 anni lotta per poter guadagnareabbastanza per sbarcare il lunario e magari, che so, pagare un vestito nuov per la prima comunione della nipotina, insomma un film gay alla Ken Loach, allora saro felice :-)

 

Spero di essere stato piu' moderato e compito in questo topic (che mi rendo conto essere un pochino off-tiopic). Ma sai quando il fuoco della passione cinematografica brucia non c'è anti-infiammatorio che tenga :-) (la passione per il cinema è peggio della passione per gli uomini ) :-)

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Si credo che i film che hai citato siano stereotipati

 

Veramente io parlavo di personaggi stereotipati, non di "film stereotipati" (cosa significa poi?).

Nel senso che secondo me i film che ho citato non strabordano di checche isteriche e non danno un'immagine deformata (?) della reatà omosessuale. Mi spieghi nel dettaglio, per favore, che cosa ci sarebbe di stereotipato (di macchiettistico, di caricaturale) nei 5 film che ti ho elencato? Per lo meno, li hai visti?

 

A me sembra che ci sia un abisso tra questi film e "Another Gay Movie". Quest'ultimo sembra fatto apposta per propugnarci una carrellata infinita di stereotipi. Poi uno fa un salto nella Secret Area di questo forum e comincia a dubitare se siano davvero degli stereotipi o non sia invece un fedele ritratto della realtà gay. Ma questo è un altro discorso...

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Sì dire il cinema gay è diventato un sottogenere come il western e il thriller è profondamente irrispettoso, sia per il cinema gay, sia soprattutto per il western e il thriller, che sottogeneri non sono affatto ma possono essere potentemente autoriali (Sergio Leone e Sam Peckinpah da una parte, Dario Argento e Brian de Palma dall'altra).

Comunque sì il film gay è diventato un sottogenere. Tuttavia dobbiamo riconoscere a grandi registi eterosessuali assolutamente autoriali di avere affrontato tematiche gay prima ancora di una serie di registi gay che avrebbero banalizzato la cosa. Penso a Ken Russell, prima di tutto, che scandalizzò con "Donne in amore", dove rileggeva il romanzo di David Herbert Lawrence in certa ottica gay, e con la biografia del grande musicista gay Ciajkovskij. Anche a Hitchcock piaceva l'universo gay. Invece sembra che Clint Eastwood abbia qualcosa contro di noi, sembrerebbe...

Non dimentichiamoci poi di Pasolini. Erano veri autori, che sapevano trattare la tematica gay in tutta la sua dignità, in tutta la sua complessità introspettiva e tutte le sue valenze (anche perchè c'è da chiedersi, e io me lo chiedo sempre, da dove scaturisce l'omosessualità: da una forma diversa di ATTRAZIONE o da una forma diversa di PROIEZIONE?).

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Il cinema gay è il cinema piu' brutto del mondo, non è sempre stato così, lo è diventato solo negli ultimi anni. Anche se è una frase eccessiva e volutamente provocatoria credo che abbiamo un fondo di verità: una volta registi gay facevano film gay belli e personali ora i'industria fa film gay giusto perché il film gay è un sotto-genere proprio come il western o il triller.

 

proprio per questo che si fa comicità sul mondo del cinema: nel momento in cui questo mondo perde il suo senso iniziale riempiendosi di luoghi comuni. a me sono sempre piaciute le parodie ricche di citazioni e un film intitolato "another gay movie" vuole proprio -secondo me- ridicolizzare le banalità proposte da molti "film gay" degli ultimi tempi.

 

l'assurdità di base è che esista una cinematografia gay: registi gay possono benissimo parlare di altro (nel senso, non sono solo gay, saranno anche altro nella vita...). inoltre se il contenuto di un film è "gay" il film può parlare d'altro: di sentimenti, di amore, di sofferenze, ma anche di altre storie o altre realtà.

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Oddio, io sono veramente morto dal ridere in cerete scene :love:

Muffler che sbuca fuori in continuazione ---> "Whadda fuuuck!" :roll:

Eppoi notevole il giro di parole -pitcher in the streets, catcher in the sheets-  :look:

 

Non sono d'accordo con alcune delle cose dette sopra...

Il film fa ridere perchè è una caricatura (a tratti si passa pure al grottesco direi), e le caricature si fanno proprio prendendo i luoghi comuni e i caratteri più evidenti ed amplificandoli a dismisura.

Dite che non c'è bisogno di una caricatura di questo tipo del mondo gay?

Non saprei... quanti etero andrebbero a vedere questo film?

 

Soprattutto mi sono chiesto: un eterosessuale lo troverebbe parimenti divertente?

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Sbagliate non ricordando che questo film è stato girato ed è rivolto principalmente ad un pubblico di mentalità completamente differente dal pubblico italiano. Ragionare sul fatto che è rappresenta i luoghi comuni gay è sbagliato, semplicemente perchè un pubblico straniero sa bene che non tutti i gay sono cosi e quindi ci si può ridere sopra.

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A questo non avevo assolutamente pensato, lo ammetto, e mi sembra un'osservazione intelligente. Vero che la nostra mentalità rispetto al resto del mondo occidentale è davvero rimasta ai secoli buii. Mi piace la tua riflessione, Deed :roll:

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Oggi ho fatto vedere "Another Gay Movie" ad una mia carissima amica che studia a Venezia ed è in appartamento con un ragazzo gay. Quando ha visto Nico (il personaggio più effeminato del film, la checca pazza e un po' isterica, stereotipata al massimo) mi ha detto: "Oh mio dio, ma quello è identico al mio compagno d'appartamento. Gli stessi atteggiamenti, lo stesso modo di fare, lo stesso carattere, gli stessi discorsi". Chissà se alla fine questo film è poi così lontano dalla realtà...  :roll:

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Nuuuuuuuuuuu

l'ho visto l'alto ieri. Penso che potrebbe essere uno dei film più ignoranti (in senso buono) che abbia mai visto. Concordo che non sia un film da vedere per qualità della regia o per la recitazione. Leggendo sul sito l'intento dei registi era di fare il film più gayo mai fatto: direi che per alcuni versi ci sono riusciti. Conoscendo le intenzioni del regista si possono anche capire certi stereotipi o certe situazioni del film.

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  • 4 months later...

Visto questa sera al cinema (con regista e sceneggiatore/boyfriend presenti in sala)non nego che fa ridere. pero' si tratta di risate suscitate da situazioni volgari e da stereotipi snocciolati uno via l'altro.La trama per lo piu' e' un patchwork di tutta una serie di altri film (il plot che regge tutto e' palesemente American Pie, con spolverate poi di altri titoli piu' o meno famosi), solamente virati in chiave queer.... un film decisamente carino per farsi una serata in compagnia con amici popcorn e chiacchierate varie... ma non un capolavoro ne' tantomeno un "must seen" ... confermo pero' che tra gli attori qualcuno veramente caruccio c'era! :asd:

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DaveKawena82

GiàqualcunoMichael-Carbonaro125.jpgveramenteInterview_111.jpgcarinojamesgetzlaff.jpgc'era. Film più stereotipato e demenziale invece non poteva esserci... però per ridacchiare va benissimo. (forse la mia scena esilarante è quello dei disturbi di stomaco di Jarod)

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L'ho visto! Il mio amore ha comprato il DVD negli Stati Uniti.... Ci ha fatto morire! Assolutamente dissacrante, esilarante, scorretto, idiota.Da vedere!

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dimenticavo di dire che ieri sera davano per probabile una distribuzione italiana (ma ci credo poco... per i contenuti la vedo dura che un tale film possa avere una distribuzione. o per lo meno una distribuzione decente )

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