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"Contro Venezia passatista" - Filippo Tommaso Marinetti


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Noi ripudiamo l'antica Venezia estenuata e sfatta da voluttà secolari, che noi pure amammo e possedemmo in un gran sogno nostalgico.

Ripudiamo la Venezia dei forestieri, mercato di antiquari falsificatori, calamita dello snobismo e dell'imbecillità universali, letto sfondato da carovane di amanti, semicupio ingemmato per cortigiane cosmopolite, cloaca massima del passatismo.

Noi vogliamo guarire e cicatrizzare questa città putrescente, piaga magnifica del passato. Noi vogliamo rianimare e nobilitare il popolo

veneziano, decaduto dalla sua antica grandezza, morfinizzato da una vigliaccheria stomachevole ed avvilito dall'abitudine dei suoi commerci loschi.

Noi vogliamo preparare la nascita di una Venezia industriale e militare che possa dominare il mare Adriatico, gran lago Italiano.

Affrettiamoci a colmare i piccoli canali puzzolenti con le macerie dei vecchi palazzi crollanti e lebbrosi.

Bruciamo le gondole, poltrone a dondolo per cretini, e innalziamo fino al cielo l'imponente geometria dei ponti metallici e degli opifici chiomati di fumo, per abolire le curve cascanti delle vecchie architetture.

Venga finalmente il regno della divina Luce Elettrica, a liberare Venezia dal suo venale chiaro di luna da camera ammobiliata. 

 

Vi piace?

Edited by Rotwang

allora: per D’Annunzio era un “cretino fosforescente”, convinto di essere un genio assoluto proiettato nel futuro.

 

secondo Andrè Gide era “sciocco, molto ricco e molto vanesio” , e pur di ottenere successo valutava accuraratamente il potere dei padri delle innumerevoli amanti, predicando l’amore libero, i figli di Stato, il nazionalismo, la guerra “sola igiene del mondo”, il fascismo più becero, sempre con la stessa convinzione di essere profeta.

 

Quando i Mussolini jr. (Vittorio e Bruno) lo presero in parola nella sua battaglia contro la pastasciutta, donna Rachele disse semplicemente "lasciate perde quella testa di c.".

Questione chiusa -diciamo che sapeva farsi rispettare..-.

 

credo non avessero torto:

era uno che da rivoluzionario di professione, finì bardato coi galloni del della Accademia fascista, e che, per urlare al mondo che lui restava sempre diverso, originale, unico, lanciò una terribile crociata per l’abolizione della… pastasciutta!!

Pensate un po', era rea di indurre “fiacchezza, pessimismo, inattività nostalgica e pessimismo”.

(nayoz, puoi smadonnare!)

Edited by freedog

allora: per D’Annunzio era un “cretino fosforescente”, convinto di essere un genio assoluto proiettato nel futuro.

 

secondo Andrè Gide era “sciocco, molto ricco e molto vanesio” , e pur di ottenere successo valutava accuraratamente il potere dei padri delle innumerevoli amanti, predicando l’amore libero, i figli di Stato, il nazionalismo, la guerra “sola igiene del mondo”, il fascismo più becero, sempre con la stessa convinzione di essere profeta.

 

Quando i Mussolini jr. (Vittorio e Bruno) lo prendono in parola nella sua ennesima battaglia contro la pastasciutta, donna Rachele disse semplicemente "lasciate perde quella testa di c."

 

credo non avessero torto: era uno che da rivoluzionario di professione, finì bardato coi galloni del potere e della Accademia fascista, e che, per urlare al mondo che lui resta sempre diverso, originale, unico, lancia una terribile crociata per l’abolizione della… pastasciutta, che, pensate un po', era rea di indurre “fiacchezza, pessimismo, inattività nostalgica e pessimismo”.

(nayoz, puoi smadonnare!)

 

Credo volesse che la gente pensasse questo di lui, i futuristi erano così, pazzi e geniali, fascisti o no. Progettò con Tamara de Lempicka di dare fuoco al Louvre negli anni '20.

Edited by Rotwang

Non so, a me sembra che il futurismo sia un rametto italiano delle avanguardie europee, ingiustamente, per caritá, mal giudicato per ragioni politiche fino al 2009, dal 2009 peró ce lo hanno venduto molto al di sopra del suo valore...

LocoEmotivo

Non so, a me sembra che il futurismo sia un rametto italiano delle avanguardie europee

Il cubofuturismo (budetljanism') russo ha creato arte visiva, poesia, teatro.

Quello che abbiamo prodotto noi (a parte qualche Boccioni) è stato zang tumb tumb?

O non valeva niente oppure ha inaugurato la moda (tutta novecentesca) dello sperimentalismo fine a se stesso.

Non a caso, un paio tra i più interessanti artisti di quel periodo sono un po' gli anticorpi del futurismo (pensa a De Chirico o a Ungaretti).

Ammetto che il futurismo in pittura/scultura (non nelle lettere, per carità) mi piace veramente tanto, Balla, Boccioni, Severini, Carrà. Mi piace e mi affascina. Mica lo condivido, però la trovo interessante come visione.

 

D'altro canto il futurismo mi irrita, come tutti i movimenti "di rottura a prescindere", (anche perché, a parte chi non è crepato prima, hanno tutti vestito galloni e uniformi).

Il problema principale per un gay, io credo sia il suo strabordante maschilismo

e virilismo:

 

"noi vogliamo glorificare la guerra....e il disprezzo della donna"

 

E' chiaro che questa palese misoginia esprime un disprezzo per la femminilità,

vista come intralcio alla realizzazione dell'aggressività e della virilità maschile

e questo portò a processare per oltraggio al pudore Mafarka il futurista, che poi

uscì censurato* nel 1920 delle scene erotiche

 

Non potendo esistere amore fra uomo e donna, deve esistere eros, cioè sesso

altrimenti potrebbe esserci un sospetto di omosessualità. Il sesso è quindi fondamentale

per Marinetti-D'Annunzio-Mussolini, deve essere praticato ed esaltato come pratica virile

 

Forse sono maturi i tempi per chiamare questa bassissima lettura del "superomismo"

"maschilismo" ( con ciò che consegue in termini di omofobia fortissima )

 

Se ci fermiamo al fascismo non cogliamo il "peso culturale" negativo di questi vagheggiamenti

ideologici

 

Poi possiamo riconosce a Marinetti la "coerenza", egli fu Mussoliniano perchè Mussolini faceva

le guerre e ad ognuna partecipò, fino ad andare in Russia con l'ARMIR a 66 anni, ammalarsi e poi

morire dopo aver aderito alla Repubblica Sociale Italiana

 

* correggo "autocensurato", nel senso che Marinetti lo depurò delle scene di sesso

Beh è possibile, Marinetti però ha avuto una influenza culturale vera

Il problema, dal mio punto di vista, è che fu largamente negativa

 

L'unico pregio che posso riconoscergli è l'anticlericalismo, ma anche

Adolf Hitler fu convintamente anticristiano ( e poi una certa coerenza

personale per il fatto di essere andato in Russia nel 1942 come scrivevo

prima )

 

Io capisco che la lettura attuale, tenda a voler separare il Marinetti Fascista

dall'intellettuale avanguardista etc. E' una operazione culturale di revisione

storica, per certi versi giusta...

 

Il problema - secondo me - è che ciò che rimane è peggio del fascismo o ne

costituisce per certi versi l'anima nera, destinata a sopravvivergli...la vogliamo

chiamare avanguardia? Forse in effetti lo fu, ma fu una avanguardia reazionaria

Io ho serie difficoltà a prendere sul serio i proclami di quei nanerottoli pingui coi pantaloni a sbuffo, che avrebbero dovuto rappresentare una moda militaresca ma sembravan piú un costume da pirata venuto male.

 

In generale, da gay, non mi da tanto il fastidio del virilismo, che potrei trovare attraente, quanto la distanza tra l'ideale e le loro figure: come si fa a guardare un mussolini che parla dal balcone e non pensare che sia un attoruncolo che si da arie da capitan fracassa?

Beh ma al di là del personaggio in sé e della sua estetica

il problema è il messaggio politico che diffondono ed infondono

nella società italiana

 

Tralasciamo il fatto che ciò che all'epoca "seduceva" oggi ci può

sembrare "ridicolo" ( anche alcuni omosessuali del tempo furono

sedotti da questo virilismo )

 

Il punto è che in Inghilterra c'erano le suffragette ed in Italia una

avanguardia che teorizzava il disprezzo della femminilità

 

Gli effetti a lungo termine, forse li vediamo ancora oggi

 

EDIT ci fu anche un manifesto della donna futurista, scritto da una francese

Valentine de Saint-Point che fu amante di Marinetti, nonostante la misoginia

di Marinetti medesimo, che esordiva così

 

«L'Umanità è mediocre. La maggioranza delle donne non è né superiore né

inferiore alla maggioranza degli uomini. Sono uguali. Meritano entrambe lo

stesso disprezzo»

 

«Ma niente femminismo. Il femminismo è un errore politico. Il femminismo è un

errore cerebrale della donna, un errore che il suo istinto riconoscerà. Non bisogna

dare alla donna nessuno dei diritti reclamati dalle femministe»

 

Ogni popolo eroico è sensuale. La donna è per lui il più esaltante dei trofei

 

etc

 

https://en.wikipedia.org/wiki/Valentine_de_Saint-Point

L'unico pregio che posso riconoscergli è l'anticlericalismo, ma anche Adolf Hitler fu convintamente anticristiano ( e poi una certa coerenza personale per il fatto di essere andato in Russia nel 1942 come scrivevo

prima )

 

Io capisco che la lettura attuale, tenda a voler separare il Marinetti Fascista dall'intellettuale avanguardista etc. E' una operazione culturale di revisione storica, per certi versi giusta...

 

Il problema - secondo me - è che ciò che rimane è peggio del fascismo o ne costituisce per certi versi l'anima nera, destinata a sopravvivergli...la vogliamo chiamare avanguardia? Forse in effetti lo fu, ma fu una avanguardia reazionaria

 

 

Marinetti, come D'Annunzio per il resto, fu fascista più per interesse personale che per una reale convinzione, infatti cambiò idea più volte, solo quando Mussolini gli fece fare una carriera di un certo livello aderì con, nemmeno poi tanta, convinzione.

 

Il fatto che sia morto nel 1944 non ci può far sapere a che partito o ideale avrebbe aderito dopo la guerra. Anche molti suoi scritti denotano posizioni più anarcoidi che fasciste, uno che fu davvero fascista come idee, e mai rinnegate, fu Guareschi oppure Cèline, che non rinnegò mai le sue simpatie naziste.

Edited by Fabius81

Beh no

 

Fu uno dei fondatori del fascismo sepolcrista

 

In questo stesso periodo fonda il Partito Politico Futurista, che nel proprio programma contempla lo "svaticanamento dell'Italia" e il passaggio dalla monarchia alla repubblica (oltre alla distribuzione di terre ai combattenti, la lotta all'analfabetismo e il suffragio universale). Il 23 marzo 1919 Marinetti partecipa con Mussolini all'adunata di piazza San Sepolcro a Milano: da quel momento il Partito Politico Futurista confluisce nei Fasci di combattimento. Il 15 aprile, alla guida di un eterogeneo gruppo costituito da arditi, futuristi e fascisti si scontrò con i militanti del Partito Socialista[3] che culminò nell'assalto all'Avanti!.

 

Egli aderisce al fascismo con idee sue e ciò che lo divise fra il 1920 ed il 1924 fu la

svolta "moderata" di Mussolini

 

Poi aderì al Regime anche per convenienza...ma c'è una linea di coerenza fra il

Marinetti sansepolcrista ed il Marinetti repubblichino nel 1944 e gli va riconosciuta

Mah, non prese posizioni tra il 1920 e la fine degli anni '30, fu anche fortemente contrario alle leggi razziali, un personaggio abbastanza controverso. 

 

Oltre a Guareschi e Cèline tra gli scrittori dichiaratamente filo-nazifascisti mi stavo dimenticando Drieu La Rochelle, forse questo ancora più degli altri due. Molto dibattute le posizioni di Pound e Borges, probabilmente più conservatori in senso lato che fascisti.

Sì beh è chiaro che non è stato l'unico intellettuale fascista

e sicuramente la sua adesione al regime fascista fu anche

motivata da ragioni di opportunità

 

[ non metterei sullo stesso piano Borges che si oppose al peronismo

e ad ogni dittatura con Pound che fu fascista anche se con antipatie

per il nazismo, ma a parte questo posso concordare  ]

 

Il motivo del "dissenso" di Marinetti per il regime fascista fu che non era

sufficientemente fascista, ma troppo connivente con la monarchia e la

chiesa cattolica, tanto è vero che aderì alla Repubblica Sociale, interpretandola

come recupero del fascismo delle origini

 

Ad ogni modo egli non fu un mero "fiancheggiatore" ma contribuì a fondare il

movimento fascista e direi anche che ne anticipò diversi elementi ideologici

( maschilismo, eroismo, bellicismo, amore per la morte etc )

Se è per questo il divorzio l'aveva proposto pure Zanardelli

solo che fu bocciato 400 a 13 dal parlamento

 

I futuristi furono anticlericali, ho già detto che questo è un

merito che gli riconosco ( ma non c'entra fascisti vs non fascisti

anche Marinetti lo era )

 

Il problema è che non c'è altro che sia accettabile

Se è per questo il divorzio l'aveva proposto pure Zanardelli

solo che fu bocciato 400 a 13 dal parlamento

 

I futuristi furono anticlericali, ho già detto che questo è un

merito che gli riconosco ( ma non c'entra fascisti vs non fascisti

anche Marinetti lo era )

 

Il problema è che non c'è altro che sia accettabile

 

Non erano toscani, altro merito.

Veramente gli unici letterati futuristi degni di nome sono fiorentini

Palazzeschi e Papini...ma suppongo che tu sia più che altro un

estimatore dell'arte figurativa futurista

 

I gay in genere si fanno affascinare dal futurismo pittorico etc

 

Opere che possono essere fruite - a livello estetico - ignorando

anche le idee che ci stanno dietro

Veramente gli unici letterati futuristi degni di nome sono fiorentini

Palazzeschi e Papini...ma suppongo che tu sia più che altro un

estimatore dell'arte figurativa futurista

 

I gay in genere si fanno affascinare dal futurismo pittorico etc

 

Opere che possono essere fruite - a livello estetico - ignorando

anche le idee che ci stanno dietro

 

Amore io ho studiato molto bene storia dell'arte e storia, so cosa ci sia dietro il futurismo e cosa pensassero molti degli artisti di tale avanguardia, poi dici "i gay", come se tu anche se gay/bisex fossi diverso dalla massa che si fa abbindolare, ma poi da che? Io amo tutta l'arte, mica solo il futurismo.

Amore io ho studiato molto bene storia dell'arte e storia,

 

Non sembra...

 

Cioè mi dimentichi Palazzeschi a due giorni dalla morte di Paolo Poli

che ne fu interprete devoto e attento, per tutta la vita artistica

 

Francamente mi pongo dei dubbi

Non sembra...

 

Cioè mi dimentichi Palazzeschi a due giorni dalla morte di Paolo Poli

che ne fu interprete devoto e attento, per tutta la vita artistica

 

Francamente mi pongo dei dubbi

 

Parlo di futurismo artistico figurativo, i suoi maggiori esponenti erano Carrà, Boccioni, Marinetti e Balla, non mi sto riferendo al futurismo poetico e letterario anche se ho citato lo stesso Marinetti, per il resto la tua supponenza su tutti gli argomenti del mondo è come sempre vomitevole. Non sai proprio con chi stai parlando.

Edited by Rotwang

Personalmente apprezzo molto Marinetti e il futurismo nelle sue varie espressioni artistiche, dalla poesia all'arte, dai manifesti al teatro. Sulla musica ho diverse remore invece.

Non condivido molte posizioni, volontariamente di rottura e paradossali (peraltro sono convinto che non ci credessero fino in fondo nemmeno loro), ma trovo affascinante la parabola di questa avanguardia che, di fatto, ha avuto un'influenza notevole a livello europeo a cominciare dal Manifesto lanciato su un celebre giornale francese (era apparso poco tempo prima in una rivista in italia, ma senza cercare l'effetto "bomba", che Marinetti poi cercò e ottenne oltralpe). Desta inoltre stupore leggere quanto erano avanti su certi temi: la storia ha dato loro ragione su molti punti. Persino la messaggistica avevano in qualche modo anticipato.

Trovo noioso che si tiri sempre fuori la politica come parametro di giudizio artistico. D'Annunzio non era fascista ed è sciocco cercare di etichettarlo così semplicisticamente, Marinetti aveva idee molto sui generis e così via. Sono passati quasi cent'anni e ancora non si riesce a vedere alcuni grandi della nostra storia in modo sereno senza sminuire per questioni extra-artistiche il loro valore. Ci sono sfumature nella vita, non è tutto bianco e nero. Invece Pirandello va bene, D'Annunzio no, Mascagni no, Toscanini sì e così via...

 

Mafarka il futurista, che oggi si può leggere incensurato col capitolo "lo stupro delle negre", è un testo di grande bellezza, come anche molti suoi lavori poetici (tra cui Le monoplane du Pape, Zang Tumb Tumb, 8 anime in una bomba,...) e molte sue opere teatrali a cominciare dalle giovanili Poupées électriques (che per molti versi anticipa Pirandello) e Roi Bombance (che amplifica fino al parossisimo alcuni temi che il buon Boito, altro dimenticato, aveva affrontato qualche annetto prima) fino ai divertimenti futuristi e al teatro radiofonico. L'assurdo era ancora da venire, eppure c'era già!

Edited by GreenLamb
Parlo di futurismo artistico figurativo, i suoi maggiori esponenti erano Carrà, Boccioni, Marinetti e Balla, non mi sto riferendo al futurismo poetico e letterario anche se ho citato lo stesso Marinetti, per il resto la tua supponenza su tutti gli argomenti del mondo è come sempre vomitevole. Non sai proprio con chi stai parlando.

 

Io sarò supponente, ma non è colpa mia se ho detto che

ragionevolmente avevi cannato sui fiorentini futuristi, perchè

ti piaceva l'arte figurativa e puntualmente mi confermi che proprio

l'arte figurativa è ciò che conosci, del futurismo

 

Dopodiché se tu vuoi polemizzare mentre mi dai ragione, non è colpa mia

è colpa tua XD

 

Vedi bene che con Greenlamb che ha idee completamente diverse dalle

mie, ma mostra di conoscere i testi non polemizzo affatto

 

Anche se non condivido una virgola di ciò che ha scritto

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