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Robot al posto dei lavoratori contro l'invecchiamento?


Fabius81

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E' un articolo dell'anno scorso ma è parecchio interessante, in sostanza il Giappone, che ha una struttura demografica molto simile a quella italiana, con circa il 25% di popolazione sopra i 65 anni, un numero di figli basso e una densità demografica molto alta, sta pensando a rimediare all'inevitabile declino della popolazione, non aprendo le frontiere all'immigrazione, ma utilizzando... robot in diversi lavori!

 

Mi chiedo se è una cosa realmente fattibile oppure inevitabilmente il Giappone dovrà rivedere le politiche di immigrazione ultra-restrittive, basti pensare che gli unici stranieri residenti (circa 1,5 milioni su 115 milioni di abitanti) sono oltre il 90% persone di origine giapponese nate in Cina, Corea, Brasile, ecc... il resto personale altamente qualificato, come ingegneri, architetti, ecc... Chi vuole trasferirsi deve dimostrare di potersi mantenere e pagare un affitto (che non è una cosa propriamente economica).

 

Facevo i confronti tra Italia e Giappone e la situazione è estremamente simile:

 

- densità demografica molto alta (200 ab/kmq in Italia, 310 ab/kmq in Giappone)

 

- numero di figli per donna (1,35 figli in Italia, 1,40 in Giappone)

 

- popolazione anziana molto numerosa (44,5 anni la media in Italia, 46,1 la media in Giappone)

 

- popolazione etnicamente molto omogenea con poche minoranze etniche e linguistiche al suo interno

 

- facilità ad essere raggiunto via mare da paesi poveri (il Maghreb per l'Italia, Filippine e Indocina per il Giappone)

 

più altre similitudini minori.

 

La sostanza è : sarà davvero possibile una società disumanizzata solo per conservare le tradizioni e le tipicità di un paese contro la paura di "invasioni" esterne?

 

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/04/19/giappone-a-contrastare-limmigrazione-ci-pensano-i-robot/1601940/

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Icoldibarin

Mi pare evidente che sia maggiormente auspicabile che i cessi dell'autogrill vengano puliti da robot preposti piuttosto che esseri umani di qualsiasi etnia, quello che però mi preoccupa è che dobbiamo prima capire che è necessario cambiare la nostra economia autodistruttiva, altrimenti le conseguenze potrebbero essere nefaste con tutti.

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LocoEmotivo

Comunque, è nella natura stessa del capitalismo l'arrivare a sostituire quanto più possibile la manodopera umana con altra non salariabile e completamente asservita al mito della produttività incontrollata.

Quindi, il discorso dovrebbe casomai vertere su come traghettare un'intera società verso questi lidi nei modi più indolori possibili.

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  • 1 month later...

ChefPechino-593x443.jpg?v=20160522091409

 

Corriere della Sera

 

Le fabbriche cinesi sono alle prese con l’aumento del costo del lavoro. Stanno perdendo competitività anche loro, dopo aver messo fuori mercato milioni di tute blu in Europa e Stati Uniti. Kunshan, nella provincia del Jiangsu, è la prima area industriale ad aver raggiunto i 4 mila dollari pro capite di reddito annuale. Troppo per la Foxconn (taiwanese) che nel suo impianto di Kunshan ha introdotto i robot in catena di montaggio riducendo la forza lavoro da 110 mila a 50 mila addetti. I robot hanno soppresso 60 mila tute blu.

 

La ristrutturazione

Altre 600 fabbriche del distretto cinese di Kunshan hanno piani di ristrutturazione simili. Midea, grande gruppo cinese di elettrodomestici, ha appena offerto 4,5 miliardi di euro per rilevare la tedesca Kuka AG che è uno dei principali produttori di robot industriali.

 

Robot al posto dei cuochi

Altri robot i cinesi se li costruiscono in proprio, come quelli progettati da Cui Runguan per tagliare, mettere in pentola e cuocere i noodles: ne ha già venduti 3 mila a ristoranti locali che hanno eliminato i cuochi umani.

 

Anche in Cina aumento il costo del lavoro

La Cina rappresentava solo il 3 per cento della manifattura mondiale all’inizio degli anni 90. Oggi produce circa il 25% dei beni che circolano nell’economia globalizzata: l’80% dei condizionatori d’aria; il 71% de telefonini; il 63% delle scarpe. Per i consumatori il fattore cinese ha significato prodotti low-cost. Ma dal 2001 i salari cinesi sono cresciuti a una media del 12 per cento l’anno, avvicinandosi a quelli americani e nel 2015 l’export cinese è sceso, per la prima volta dal 2009, al culmine della crisi finanziaria mondiale.

 

«Taglia spaghetti meglio di un umano»

Della sua invenzione, chiamata Chef Cui, il signor Cui Runguan (a sua volta proprietario di ristorante a Pechino) dice che «taglia gli spaghetti meglio di un umano» e soprattutto «un robot costa solo 2 mila dollari, mentre un cuoco in carne e ossa può costare fino a 4.700 dollari all’anno».

Edited by Rotwang
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LocoEmotivo

E dov'è la novità, Rot?

Sembra di leggere le cronache della prima rivoluzione industriale, quando le manifatture assumevano mille persone e poi cambiavano macchinari spedendone a casa settecento.

Avanti così!

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Ilromantico

Quanto catastrofismo sci-fi, ma per favore!!!xD

 

Meno male che in Giappone sono severi con l'immigrazione, almeno mantengono la loro identità e cultura.

 

Gli umani non possono essere sostituiti del tutto nemmeno per imbottigliare le bibite, figurarsi nel mondo della ristorazione. Che un robot faccia i noodle meglio di un umano ci credo ben poco. Che riesca a fare degli ottimi noodle ci credo, ma non mi sembra chissà quale risparmio. I noodle vanno comunque cucinati e presentati. Esistono anche macchinari per fare il sushi, penso li utilizzano nei locali a basso costo di sushi. Il sushi non è niente male, ma niente di paragonabile al sushi preparato da un sushiman qualificato. Inoltre anche per il sushi a basso costo i cuochi devono esserci comunque.

Insomma eviterei di demonizzare la tecnologia, fa un po' creduloni e ignoranti(non voglio offendere nessuno, dico in generale).

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Mi pare evidente che sia maggiormente auspicabile che i cessi dell'autogrill vengano puliti da robot preposti piuttosto che esseri umani di qualsiasi etnia

 

Auspicabile da chi?:

dagli utenti dei cessi è probabile, se non altro perché una macchina garantirebbe maggior efficacia in pulizia e sterilizzazione, guasti permettendo, ma d'altronde si guastano anche gli uomini......;

dagli esseri umani di qualsiasi etnia ho qualche dubbio, salvo che si possa garantire a tutti indistintamente ed indifferentemente senza alcun impegno di lavoro la famosa "soddisfazione dei propri bisogni" di marxiana memoria, il che, rebus sic stantibus, è alquanto difficile, come ripetutamente dimostrato dai Paesi di socialismo "reale".

Edited by Mario1944
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Icoldibarin

Auspicabile da chi?:

dagli utenti dei cessi è probabile, se non altro perché una macchina garantirebbe maggior efficacia in pulizia e sterilizzazione, guasti permettendo, ma d'altronde si guastano anche gli uomini......;

dagli esseri umani di qualsiasi etnia ho qualche dubbio, salvo che si possa garantire a tutti indistintamente ed indifferentemente senza alcun impegno di lavoro la famosa "soddisfazione dei propri bisogni" di marxiana memoria, il che, rebus sic stantibus, è alquanto difficile, come ripetutamente dimostrato dai Paesi di socialismo "reale".

Beh, direi auspicabile da tutte le persone, eccetto quelle a cui piace e gratifica pulire cessi, che temo non siano così tante...

Ovviamente ciò deve essere necessariamente abbinato ad una forte ristrutturazione dell'economia che, non cosa da poco, è secondo me la sfida più grande di questo secolo.

Io auspico che la tecnologia sia utile all'uomo, permetta a tutti di lavorare meno e meglio, di fare lavori appaganti e creativi.

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Di immigrazione in Giappone ce n'è eccome in realtà, basta andare su wikipedia :

 

"the number of foreigners in Japan was 2,134,151. There were 209,373 Filipinos, 210,032 Brazilians, mostly of ethnic Japanese descent,[3] 687,156 Chinese and 565,989 Koreans. Chinese, Filipinos, Koreans, and Brazilians account for about 69.5% of foreign residents in Japan.[4] Of all foreigners in Japan, 7.5% are spouses of Japanese nationals."

 

Popolazione giapponese 127,110,047 abitanti, stranieri residenti 2,134,151 ovvero l'1.7% della popolazione.

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Ilromantico

C'è immigrazione cinese, koreana...paesi vicini e non grandi numeri comunque. C'è da dire poi che i giapponesi sono xenofobi e anche una figlia di un giapponese e una koreana verrebbe considerata di serie B. Inoltre noi occidentali, da alcuni di loro, veniamo guardati dall'alto in basso xD.

 

 

 

Ma basta con sta stronzata di identità e cultura. 

Ma tu che basi hai per parlare? Il Giappone è stata una società chiusa per secoli, è inevitabile che abbiano mentalità e culture totalmente distinte a quelle occidentali. Basta andarci mezza volta per capire che è quasi un altro mondo. Sono forse l'ultimo grande esempio di civiltà e gentilezza estrema (quasi insopportabile per molti occidentali), basta pensare che occupare un posto sono soliti lasciare il portafoglio (è davvero raro che qualche giapponese lo rubi) e sono davvero stra-gentili e stra-educati. Una volta chiesi l'ubicazione di un negozio (le strade non hanno nomi, ma sono tipo delle "coordinate") e il tipo si mise a chiamare al cellulare per farselo dire e mi accompagnò. C'è da dire che anche in Italia ho trovato un paio di volte gente tanto gentile da accompagnarti, ma non so come spiegarlo è una gentilezza 'diversa', non derivata da una 'simpatia', ma da un fatto proprio di educazione culturale. Magari il tipo ha pensato "che palle sto tipo...io ho fretta", ma il suo senso di civiltà lo 'obbligava' ad aiutarvi.

Sono stato a Roppongi (il quartiere più occidentale di Tokyo perché appunto ci stanno molti americani) e ho visto con i miei occhi cosa non voglio che il giappone diventi!

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Beh, direi auspicabile da tutte le persone, eccetto quelle a cui piace e gratifica pulire cessi, che temo non siano così tante...

 

E' probabile che non siano molte e che siano per lo più feticiste.

D'altronde altri lavori schifosi non mancano, ma dipende molto dai gusti personali:

io ad esempio non so come i medici, gli infermieri e simili abbiano lo stomaco di fare il loro mestiere.....

Eppure fare il medico è una professione molto quotata ed anche remunerata sia oggi sia ancor più nei secoli passati.

 

 

 

 

Ovviamente ciò deve essere necessariamente abbinato ad una forte ristrutturazione dell'economia che, non cosa da poco, è secondo me la sfida più grande di questo secolo.

 

Sì, lo diceva anche Marx nel XIX secolo, ma gli esiti non sembra siano stati esaltanti, benché anche rispetto a questa questione, molto del giudizio dipedende dai gusti personali.

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