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Quali sono le cause dell'omofobia?


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"Teoria scientifica" in senso stretto no,

perché si tratta principalmente di un fenomeno storico e culturale.

 

L'omofobia come noi la conosciamo nasce in Occidente

dalla sintesi di due diverse tradizioni omofobiche:

quella di matrice latina e quella di stampo ebraico.

 

L'omofobia latina sostiene che sia indecoroso per un maschio

avere rappoti passivi con un altro maschio

perché è un segno di sottomissione.

 

L'omofobia ebraica invece la credeva una "cosa impura"

analogamente al manguiare carne di maiale

(in entrambi i casi probabilmente per una correlazione con le feci)

 

Nel Cristianesimo i due pregiudizi si fondono

e da un lato c'è lo scherno romano verso il passivo

e dall'altro il tabù religioso verso entrambi i ruoli

(anche se poi veniva condannato solo l'attivo

perché il passivo poteva sempre sostenere di essere stato stuprato).

 

Solo nell'Ottocento alla condanna religiosa

si affianca una condanna diciamo così più "scientifica"

e nascono le teorie naziste sulla conversione forzata degli omosessuali

per mantenere fertile e vivace la razza ariana

e la teoria comunista più "sociale" che considerava l'omosessualità

un prodotto della decadenza borghese che si sarebbe estinta con la rivoluzione.

In generale c'è sempre nell'uomo la paura del diverso e di quello che non si conosce.

 

Così c'è la xenofobia, l'islamofobia, l'omofobia, ecc..

 

Una volta anche solo se nascevi con i capelli rossi o se eri mancino ci potevano essere forme di discriminazione.

 

La diversità da quello che è considerata la "normalità" semplicemente perchè è maggioranza (o anche perchè non si conosce) può far nascere un sentimento di fobia e di discriminazione.

 

Poi ci sono istituzioni che ci marciano sopra e fomentano, ad esempio partiti politici per interesse elettorale o istituzioni religiose per questioni di tradizione e di dogma.

 

 

Esiste, ad oggi, una teoria(scientifica) valida che la spieghi?

 

Più che scientifica dovrebbe essere storica, sempre che non si voglia considerare la storia come scienza, ma in fondo già Tucidide ha dimostrato che è possibile.....

 

A parte questo, credo che si debba prima di tutto distinguere tra due omofobie:

-  quella che deriva da una dottrina morale sessuofobica (ad esempio l'etica cristiana in generale è palesemente sessuofobica),

-  quella che deriva da un giudizio d'utilità della comunità sociale.

 

Nel primo caso l'omofobia è per così dire un derivato secondario:

si condanna la sessualità in quanto svilimento materiale della purezza spirituale dell'anima, salvando al massimo quella parte che ha funzione riproduttiva della specie umana e quindi produttiva di nuovi anime immortali, che però è necessariamente una sessualità eteroclita.

 

Nel secondo caso l'omofobia è originaria avendo la funzione d'impedire, con la condanna morale, relazioni non solo in sé sterili, ma anche potenzialmente disincentivanti la (ri)produzione del gruppo sociale.

 

 

La seconda che dici non esiste, in quanto nessuno discrimina le coppie sterili per il mero fatto di non poter generare pargoletti.

 

Prima di tutto si parla delle cause originarie dell'omofobia in ambito sociale.

 

Poi anche la sterilità della coppia fu anticamente una delle principali cause giustificatrici dello scioglimento del vincolo matrimoniale, appunto perché la funzione etico sociale della coppia era quella generatrice di nuovi membri della comunità.

 

Infine l'assunzione concettuale in ambito etico sociale della liceità o meno d'un comportamento è fatta con riguardo agli effetti "normali" (id quod plerumque accidit per usare un brocardo giuridico) di quel comportamento:

se ubriacarsi, causa normalmente effetti negativi per l'ubriaco stesso e per l'ambito sociale in cui vive, l'ubriacarsi sarà eticamente e socialmente deprecato e non varrà a togliere la deprecazione che accidentalmente in una certa persona l'ubriacatura possa avere effetti positivi, facendone un artista ammirato od un indovino ascoltato.

Non diversamente, la sessualità tra persone di sesso diverso è normalmente fertile e quindi la sua generale positività etico sociale spesso "copre" anche i casi specifici in cui non lo sia.

Viceversa, la generale negatività etico sociale della sessualità tra persone di sesso diverso è normalmente sterile e quindi la sua negatività etico sociale "copre" anche i casi in cui, per adozione o per fecondazione in corpore alieno, abbia gli stessi effetti dell'altra.

L'ultima frase del mio post precedente è un po' pasticciata e contiene un errore e quindi la correggo.

 

Errata:

 

 

Viceversa, la generale negatività etico sociale della sessualità tra persone di sesso diverso è normalmente sterile e quindi la sua negatività etico sociale "copre" anche i casi in cui, per adozione o per fecondazione in corpore alieno, abbia gli stessi effetti dell'altra.

 

Corrige:

 

"Viceversa, la normale sterilità della sessualità tra persone di sesso uguale e quindi la sua negatività etico sociale "copre" anche i casi in cui, per adozione o per fecondazione in corpore alieno, abbia gli stessi effetti dell'altra".

Edited by Mario1944

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