Rotwang Posted April 24, 2016 Share Posted April 24, 2016 (edited) La spiaggia è un film del 1954 di Alberto Lattuada. Estate 1953. Anna Maria Mentorsi, una prostituta d'alto bordo di Milano, decide di recarsi al mare in Liguria con la figlioletta Caterina per una breve vacanza. Durante il viaggio sul treno verso la Riviera è convinta da un simpatico signore (che poi si rivelerà essere il sindaco) a non scendere a Terrazzi ma di alloggiare nella cittadina di Pontorno (entrambe località fittizie). Creduta una vedova perbene viene accettata dalla buona società in villeggiatura, ma quando tutti scoprono il suo vero mestiere le si fa il vuoto intorno. Quest'opera cinematografica è diversa da molte di quelle prodotte negli anni Cinquanta. Appena usciti dalla stagione più intensa del Neorealismo e con ormai gli schermi invasi da Totò e dalle commedie frivole rosa per scordare in fretta gli orrori della guerra e i problemi della ricostruzione, questo film va in contro tendenza. Per la prima volta nella storia del cinema italiano, dopo l'esperienza neorealista, si mostrano i ricchi come avidi crudeli ipocriti, una rappresentazione totalmente innovativa per l'epoca insieme al filisteismo e alla cattiva coscienza dei piccolo-borghesi. La protagonista Anna Maria è centrale in apparenza nel film, è solamente un pretesto per far emergere le ipocrisie dell'italiano medio piccolo-borghese invidioso, cinico e intollerante. L'ho trovato di una bellezza e di una modernità con pochi pari, soprattutto perché siamo abituati ad una certa cinematografia di consumo del dopoguerra e del boom, molto diversa e molto finta, che tende a nascondere qualsiasi reale imperfezione e scomodità della società esterna e dove perfino i miserabili sembrano vivere felici e fanno ridere. Edited April 24, 2016 by Rotwang Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
freedog Posted April 25, 2016 Share Posted April 25, 2016 Appena usciti dalla stagione più intensa del Neorealismo e con ormai gli schermi invasi da Totò e dalle commedie frivole rosa per scordare in fretta gli orrori della guerra e i problemi della ricostruzione e però mi dimentichi un dettaglio: proprio i film leggeri di Totò sono stati quelli più censurati nella storia del cinema italiano!! -un titolo su tutti: Totò e Carolina, che venne fatto letteralmente a pezzi a furia di tagli sul montato; ma non è l'unico caso!- Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Rotwang Posted April 25, 2016 Author Share Posted April 25, 2016 e però mi dimentichi un dettaglio: proprio i film leggeri di Totò sono stati quelli più censurati nella storia del cinema italiano!! -un titolo su tutti: Totò e Carolina, che venne fatto letteralmente a pezzi a furia di tagli sul montato; ma non è l'unico caso!- Ma per niente o quasi, tutta frivolezza tollerata dalla DC, anzi sostenuta. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
freedog Posted April 26, 2016 Share Posted April 26, 2016 tutta frivolezza tollerata dalla DC, anzi sostenuta Tollerata?? ok, stai scherzando, vero?? Scalfaro (nel senso di Oscar Luigi), che era a capo della commissione censura, non poteva certo andare a toccare i film di De Sica, Rossellini, Visconti eccetera, sennò lo spiumavano in tutto il mondo; se invece andava a sforbiciare le commediole leggere togliendo ogni riferimento politico, ti trovavi Totò con le battute doppiate -e sgonfiate.. una bella antologia di quante gliene hanno fatte è qui http://www.quicampania.it/toto/toto-e-la-censura.html - Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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