conrad65 Posted November 20, 2016 Share Posted November 20, 2016 lo scenario di sconfitta al referendum è probabilmente quello di un governo cosiddetto "tecnico" o minoritario, che coinvolga i grillini (se possibile) solo sulla questione della legge elettorale e che, una volta approvata questa, porti il paese alle elezioni l'approvazione della legge di stabilità concede un po' di tempo utile a questo scenario senza correre il rischio di andare in esercizio provvisorio (si potrebbe riscrivere la legge elettorale in autunno-inverno, approvarla e andare ad elezioni verso Giugno 2017) tornando all'altra questione, nessuno si scandalizza se la politica sta tentando di disinnescare il grillismo mi pare un tentativo lecito, soprattutto alla luce del fatto che i grillini non sono pronti a governare il paese così come non lo sono al Comune di Roma: non hanno una classe dirigente degna di questo nome e Grillo non esprime una leadership politica ma è solo un abile opinion maker la scommessa (tutta da verificare) è che si tratti di un'ondata, cui seguirà un riflusso, e su questo si tara il tentativo di riforme di Renzi, che non è certo audace (quindi lo si può accusare di sostanziale conservatorismo) ma potrebbe spostare gli elettori grillini più tiepidi verso un'alternativa politica di cambiamento non traumatico (se apparirà credibile) su questo scenario si innescano altri problemi: Renzi è un po' un cavallo matto, non so fino a che punto si farà interprete di questo disegno oppure tenterà la carta del personalismo, per la quale sembra molto portato (ma non sembra abbastanza abile per farla digerire politicamente alla vecchia guardia e forse neanche al corpo elettorale) forse è già scivolato nel personalismo, ed è questo ad allarmare molti Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
FreakyFred Posted November 20, 2016 Share Posted November 20, 2016 Ho visto parecchi anti-grillini esporre l'argomento secondo cui la riforma permetterebbe il governo ai grillini se vincessero le elezioni. Vero. Ma quelli che la pensano così dovrebbero iniziare a preoccuparsi seriamente di un problema molto più grave, ovvero della massa di consensi che i movimenti populisti stanno accumulando. Potrebbero governare solo col 51%, ora come ora? Vi assicuro che se non li affrontiamo seriamente sul campo del consenso arriveranno prima o poi ad avere il 51% in Parlamento, che ci sia il maggioritario o che ci sia il proporzionale, che piova o che ci sia il sole. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Rotwang Posted November 20, 2016 Share Posted November 20, 2016 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Sbuffo Posted November 20, 2016 Author Share Posted November 20, 2016 (edited) Il problema se passa il no è che ci ritroveremo nuovamente con una situazione di costante instabilità e ingovernabilità. Tutti si lamentano di governi non eletti dai cittadini, si lamentano di governi tenuti su con lo sputo, si lamentano dei ricatti di partitucoli come Ncd, si lamentano di governi di coalizione che devono mettere assieme partiti che dovrebbero invece essere alternativi. Ma questo è proprio quello che ci aspetta se vince il No. Se dovesse cadere Renzi avremo un nuovo governo non eletto da nessuno e di coalizione. Se poi andiamo ad elezioni anticipate con l'attuale legge elettorale che prevede un proporzionale puro al Senato avremo lo stesso risultato (anzi probabilmente peggiore) delle ultime politiche, perchè nessuno avrà la maggioranza e quindi o non si potrà formare un governo e dovremo continuare a tornare ad elezioni anticipate, oppure si dovranno mettere assieme Pd e Forza Italia per fare un governo (anche perchè il M5S per statuto non si allea e non forma governi con altri partiti come ebbe già modo di spiegare a Bersani all'inizio di questa legislatura). Se poi anche dovessero riformare nuovamente la legge elettorale sarà cmq una legge elettorale di stampo proporzionale perchè se guardiamo le posizioni dei partiti vediamo che sia Forza Italia che M5S sono favorevoli a leggi proporzionali, idem i piccoli partiti perchè sono quelli che più traggono vantaggio da leggi proporzionali. Per cui poi non lamentatevi se ci aspetta una nuova fase di instabilità di governicchi non voluti dai cittadini, governi sotto ricatto di partitucoli come Ncd. Allo stesso tempo in una situazione del genere scordiamoci qualsiasi legge pro lgbt. Con la vittoria del sì invece si andrebbe verso una stabilizzazione e una responsabilizzazione del sistema istituzionale. Alle elezioni si presenterebbero i partiti con i loro programmi e i loro candidati premier, il partito che ottiene più voti avrebbe una stabile maggioranza alla Camera per poter nominare il suo candidato premier presentato in campagna elettorale e per poter governare 5 anni. Niente più governi sotto ricatto dei piccoli e niente più premier scelti dopo le elezioni dai partiti. Il partito che vince però non avrebbe poi più scusanti per realizzare il suo programma, non potrebbe più accusare i partitini alleati di non averglielo lasciato fare visto che sarebbe da solo e non potrebbe accusare il sistema istituzionale lento visto che ci sarebbe un nuovo iter legislativo più celere. Se poi c'è paura di favorire il M5S con l'attuale sistema elettorale si possono apportare delle semplici modifiche alla legge elettorale. Ad esempio l'onorevole Chiti suggeriva di far partecipare al ballottaggio non solo i 2 partiti più votati ma i 3 partiti più votati o magari tutti i partiti che superano un determinato quorum (es: il 12, 15 o 20%), basterebbe già questo per disinnescare la paura di un sistema che favorisca il M5S. Edited November 20, 2016 by Sbuffo Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
FreakyFred Posted November 20, 2016 Share Posted November 20, 2016 il M5S per statuto non si allea e non forma governi con altri partiti come ebbe già modo di spiegare a Bersani all'inizio di questa legislatura Ti assicuro che se necessario farà un governo di coalizione. S'è già rimangiato decisioni sacre prese secondo l'ineffabile voto della base sul blog, lo rifarà se necessario, farà alleanze. Solo, non le farà col PD, bensì con la Lega... In ogni caso, credo che anche gli hater più disperati di Renzi dovrebbero rendergli atto di aver compreso una grande verità della politica che negli ultimi anni si è molto persa di vista, specie a sinistra: il campo di battaglia della politica sono PRIMA DI TUTTO le urne, e poi il parlamento. Grillo non lo si argina con trucchetti di palazzo e manovre parlamentari, perché se vince alle urne non si potrà arginarlo per sempre. Grillo lo si annienta, e lo si fa nell'unico posto dove lo si può annientare: al voto. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Sbuffo Posted November 20, 2016 Author Share Posted November 20, 2016 Con un proporzionale puro al Senato non credo che basterebbero i seggi di M5S e Lega Nord. Anche fosse sarebbe cmq un governo con un candidato premier che non si era presentato alle elezioni ma scelto da accordi di partito dopo le elezioni, sarebbe un governo sotto il ricatto della Lega Nord, per altro per noi omosessuali un governo con la Lega determinante vorrebbe dire nessuna legge pro-lgbt, quindi certamente non sarebbe augurabile. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
FreakyFred Posted November 20, 2016 Share Posted November 20, 2016 Con un proporzionale puro al Senato non credo che basterebbero i seggi di M5S e Lega Nord. Forse ora no, ma se continuano a crescere ce la faranno. Dobbiamo smetterla di ignorare quei numeri o ci seppelliranno tutti. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted November 20, 2016 Share Posted November 20, 2016 Vince il No e Renzi va al Colle a presentare le dimissioni Il primo problema è che Berlusconi ha già detto che potrebbe votare la fiducia ad un governo di scopo Quindi Renzi - se vuole evitare di bruciarsi definitivamente in un governo che durerebbe mesi e mesi - dovrebbe dare delle dimissioni irrevocabili ed accettare al massimo di "riferire alle Camere" D'altronde Mattarella ha collocato il referendum proprio nel MEZZO della legge di stabilità ( errore clamoroso come la controfirma dell'Italicum ) e Renzi-bello lo ha accettato nella speranza di recuperare consensi con tutti i mezzi Se Renzi invece va a riferire seza dimissioni irrevocabili rischia di incassare un appoggio esterno da Forza Italia per il perfezionalmento della legge elettorale...e viene bruciato entro 3 mesi nel qual caso OVVIAMENTE il M5S si sfila e gli vota contro Quindi si tratta ancora una volta di NON fare ciò che il Quirinale consiglia Altro discorso se Renzi, dopo aver dato dimissioni irrevocabili, dà come Segretario del PD la disponibilità a formare un nuovo governo di scopo, indicando un nome e un programma ( nuova legge elettorale etc ) Con sullo sfondo l'ineffabile Corte Costituzionale che da mesi fa di tutto per NON dover decidere sull'Italicum, né in un senso, né nell'altro ( il ché ovviamente finirà per togliere l'ultimo briciolo di fiducia rimasto nel paese nella funzione giurisdizionale dopo l'assoluzione di Berlusconi, perchè non sapeva che Ruby era minorenne ) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Sbuffo Posted November 20, 2016 Author Share Posted November 20, 2016 (edited) Forse ora no, ma se continuano a crescere ce la faranno. Dobbiamo smetterla di ignorare quei numeri o ci seppelliranno tutti. No ma io mica li ignoro. Ma io penso che la riforma costituzionale e una maggiore stabilità diano una risposa anche a quello. Perchè un sistema istituzionale fragile, che non riesce a dare risposte in modo celere, che è sotto ricatto del micropartitino di turno è un sistema che favorisce lo scontento popolare e quindi fa crescere i movimenti populisti. Edited November 20, 2016 by Sbuffo Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
FreakyFred Posted November 20, 2016 Share Posted November 20, 2016 (edited) Ma io penso che la riforma costituzionale e una maggiore stabilità diano una risposa anche a quello. Su questo mi trovi d'accordo. La deriva autoritaria è tipicamente una risposta proprio alla debolezze e all'immobilismo delle istituzioni; un estremo finisce col trasformarsi nell'altro. Per impedire derive autoritarie ci vuole un governo democratico dotato di autorevolezza e forza. Questo è ciò che molti dei No al referendum mostrano di non capire. Edited November 20, 2016 by FreakyFred Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
paperino Posted November 20, 2016 Share Posted November 20, 2016 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
freedog Posted November 20, 2016 Share Posted November 20, 2016 Mattarella ha collocato il referendum proprio nel MEZZO della legge di stabilità ( errore clamoroso come la controfirma dell'Italicum ) e Renzi-bello lo ha accettato nella speranza di recuperare consensi con tutti i mezzi a me risulta che la data la decida il ministro dell'interno, con delibera approvata dal governo e firmata dal pres. rep. sbaglio? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Layer Posted November 20, 2016 Share Posted November 20, 2016 Il problema se passa il no è che ci ritroveremo nuovamente con una situazione di costante instabilità e ingovernabilità. Tutti si lamentano di governi non eletti dai cittadini, si lamentano di governi tenuti su con lo sputo, si lamentano dei ricatti di partitucoli come Ncd, si lamentano di governi di coalizione che devono mettere assieme partiti che dovrebbero invece essere alternativi. Ma questo è proprio quello che ci aspetta se vince il No. [...] Con la vittoria del sì invece si andrebbe verso una stabilizzazione e una responsabilizzazione del sistema istituzionale. Alle elezioni si presenterebbero i partiti con i loro programmi e i loro candidati premier, il partito che ottiene più voti avrebbe una stabile maggioranza alla Camera per poter nominare il suo candidato premier presentato in campagna elettorale e per poter governare 5 anni. Niente più governi sotto ricatto dei piccoli e niente più premier scelti dopo le elezioni dai partiti. Il partito che vince però non avrebbe poi più scusanti per realizzare il suo programma, non potrebbe più accusare i partitini alleati di non averglielo lasciato fare visto che sarebbe da solo e non potrebbe accusare il sistema istituzionale lento visto che ci sarebbe un nuovo iter legislativo più celere. [...] Su questo mi trovi d'accordo. La deriva autoritaria è tipicamente una risposta proprio alla debolezze e all'immobilismo delle istituzioni; un estremo finisce col trasformarsi nell'altro. Per impedire derive autoritarie ci vuole un governo democratico dotato di autorevolezza e forza. Questo è ciò che molti dei No al referendum mostrano di non capire. Su queste cose mi trovo d'accordo. Un sistema così riformato, tuttavia, penso sia più utile nell'immediato non tanto per frenare l'ascesa del M5S o della Lega Nord, ma per poter affrontare potenzialmente meglio ciò che si profila dal prossimo anno. Conrad ne ha dato una buona sintesi: [...] il governo, invece di approfittare di questo interregno di vacche grasse, ha dilapidato risorse ipotecando il futuro con clausole di salvaguardia sempre più onerose e che via via scatteranno, e ovviamente ne pagheremo tutti le conseguenze a prescindere da come andrà questo referendum dai contenuti pressoché nulli Ne avevamo parlato già in chat, eppure continuo a pensare che il nuovo, eventuale assetto istituzionale potrebbe togliere di mezzo alcuni ostacoli (o ''scuse'', se si preferisce) per tutti i futuri governi. Quel tipo di problemi lì riassunti non si risolvono certo con una riforma costituzionale, saranno i governanti a dimostrare di avere la capacità di farlo (decidendo), e gli elettori a dimostrare di saper scegliere bene i propri governanti (votando). Quel modo sciagurato di far politica (non certo originale, si sa), che tu giustamente rimproveri a Renzi, non è certo figlio diretto di questo sistema, caratterizzato da instabilità e de-responsabilizzazione dei governanti e dei votanti, ma penso sia comunque agevolato indirettamente. Sarà il tempo, le mazzate elettorali che i partiti riceveranno e il declino economico, forse, a far nascere una nuova cultura politica (nei governanti e negli elettori), si spera migliore. Poi, ovvio, si può fare come Monti e votare No per astenersi da quel modo di fare politica... ma, poiché se ne ha l'opportunità, perché far ''voto di protesta'' (che è poi ciò che che mi appaiono per lo più le ragioni del No)? Se ne guadagnerebbe ben poco, direi proprio nulla. E quando la tempesta arriverà, invece di un potenziale nuovo sistema istituzionale capace di dare - almeno nei numeri - stabilità, non avremo proprio nulla. Solo tempo e soldi buttati al vento. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
privateuniverse Posted November 20, 2016 Share Posted November 20, 2016 Certamente. Tra complottismo e richiamo alla dittatura del Ventennio, non è che i discorsi e la propaganda del No siano di alto livello. :) Quindi, secondo te, il No occupa militarmente la RAI, mobilita i diplomatici facendoli partecipare a iniziative per il No, ha accesso alle liste degli elettori all'estero come il No, invita a usare il clientelismo per procacciare voti al No (l'ha fatto il presidente della regione Campania De Luca), dispone degli stessi mezzi finanziari del Sì? La Regione Friuli-Venezia Giulia, presieduta dalla Serracchiani (PD), è stata multata per aver organizzato, a fine settembre, un convegno sulla riforma costituzionale al quale erano stati invitati solo sostenitori della riforma, contravvenendo alle disposizioni dello stesso governo che vietano agli enti pubblici di utilizzare le loro strutture per sostenere il Sì o il No. La notizia di oggi è che, nonostante proprio il governo Renzi abbia abolito le tariffe agevolate per la propaganda elettorale, alle lettere inviate "simultaneamente" alle schede per gli elettori all'estero dal Comitato per il No le Poste hanno applicato una tariffa assai scontata: 0,52 €. Moltiplicato per due milioni e mezzo di lettere e tenuto conto dei costi di stampa, l'operazione costa 1,5 mln di €. Solo Davide Serra ha ammesso di aver finanziato quest'iniziativa del Comitato per il Sì. La provenienza dei fondi non si saprà mai: le leggi volute dal governo Renzi consentono di tenere nascoste, per motivi di privacy, anche donazioni fino a centomila euro. Sei ancora del parere che il Sì e il No siano ugualmente scorretti? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
privateuniverse Posted November 20, 2016 Share Posted November 20, 2016 (edited) 1) Ho chiamato l'elettorato parco buoi. E di fatto è così che funzionano. Hai mai visto un candidato governare con le argomentazioni razionali? Non funziona così, l'elettorato si muove come un branco di animali, col bastone e la carota. E' psicologia delle masse. Ovviamente ciò che vale per le masse non necessariamente vale per l'individuo. 2) Visto che ti importa tanto poco di me, potresti rivolgere le tue attenzioni altrove. Tu continui a rivolgerti a me, nonostante abbia dichiarato più volte che tu non sei un mio interlocutore, non sei una persona con cui io abbia interessa a scambiare pareri e in generale non mi sto rivolgendo a te. Certo, è tuo diritto continuare a rivolgerti a me anche quando chiaramente il dialogo non sussiste, ma forse dovresti riflettere sull'inanità della cosa, perché io ti sto parlando, ma non sto discutendo con te. E questo non perché voti no, ci sono altri che votano no e che sto considerando e con cui sto discutendo; non ti sto considerando perché trasudi la stessa emotività di un macaco rabbioso con una Carnegiea gigantea infilata nello sfintere. Questo è il tipo di sentimento che ti porterai dietro in cabina elettorale e che metterà la croce per te e che, se questa epidemia di idrofobia continuerà a diffondersi, metterà una croce fra gli altri anche proprio su di te. Chiaramente non ho nulla da discutere con te, non mi interessi, non posso discutere con uno animato da questo tipo di istinti. Certo il fatto che non ci possa discutere non significa che non posso rivolgergli parole. Dopotutto non ti metti a discutere con un macaco rabbioso con un cactus nello sfintere, ma guardarlo agitarsi può essere uno spettacolo piuttosto divertente :) Divido il tuo intervento per punti perché non mi ricordo come si fa a spezzare la risposta. 1) Psicologia delle masse, certo: applicata da chi le disprezza e approvata da chi condivide questo disprezzo, perché, come te, si considera migliore degli altri o pretende di usarli. Mi spiace per te, ma tu non sei affatto migliore di quelle masse che disprezzi. Fattene una ragione; perché, che ti piaccia o no, le cose stanno così. Peraltro, anche questo tipo di argomenti è coerente con il Sì: l'idea sottostante la riforma è che le masse debbano essere governate, che si debba trovare un assetto istituzionale tale da permettere ai pochi di cacciare in gola ai molti politiche che ne danneggino gli interessi e ne limitino i diritti a vantaggio dei pochi. E' per questo motivo che Confindustria, grande finanza, grande stampa sostengono il Sì: confidando (con ragione) nell'appoggio di persone come te. Il tutto agitando lo spauracchio della governabilità: che è un problema reale, non fittizio, ma che viene usato strumentalmente. Questo modo di procedere è coerente con gli obiettivi e gli effetti del Sì e profondamente, radicalmente contrario all'idea stessa di "democrazia". 2) Non m'interessa se tu mi consideri o no un tuo interlocutore. Questo è uno spazio pubblico: si scrive a tutti quel che leggono e chiunque legga può rispondere. Rispondo spesso a te come rispondo spesso a @Sbuffo: il motivo non è che vi ritenga interlocutori particolarmente qualificati, è solo che ritengo le cose scrivete particolarmente sbagliate. Alle altre tue considerazioni non rispondo neanche: oltre che scorrettamente personali (ma non credere che mi metta a piagnucolare), sono anche sparacchiate a caso da una persona che neanche mi conosce. Certo che mi fa rabbia sentire le argomentazioni per il Sì: le ritengo, con buona ragione, false e menzognere, e questo mi fa arrabbiare. Inoltre sono in grado di argomentare le mie posizioni in maniera coerente e documentata, indipendentemente dal fatto che mi si trovi simpatico oppure no. Edited November 20, 2016 by privateuniverse Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
FreakyFred Posted November 20, 2016 Share Posted November 20, 2016 Questo è uno spazio pubblico: si scrive a tutti quel che leggono e chiunque legga può rispondere. Può. Questo non significa che dimostri intelligenza farlo Inoltre sono in grado di argomentare le mie posizioni in maniera coerente e documentata, indipendentemente dal fatto che mi si trovi simpatico oppure no. Ceeeerrrrrto... Ora però mi spergiuro che veramente questa è l'ultima volta non tanto che ti rispondo, ma che leggerò uno dei tuoi interventi qui. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
privateuniverse Posted November 21, 2016 Share Posted November 21, 2016 1) Può. Questo non significa che dimostri intelligenza farlo 2) Ceeeerrrrrto... Ora però mi spergiuro che veramente questa è l'ultima volta non tanto che ti rispondo, ma che leggerò uno dei tuoi interventi qui. 1) Vale anche per te, ovviamente. Direi, anzi, che vale più per te che per me. Poi ognuno si farà la sua opinione. 2) Non ci perderò certo il sonno. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted November 21, 2016 Share Posted November 21, 2016 me risulta che la data la decida il ministro dell'interno, con delibera approvata dal governo e firmata dal pres. rep. sbaglio? Sbagli Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Layer Posted November 21, 2016 Share Posted November 21, 2016 Sei ancora del parere che il Sì e il No siano ugualmente scorretti? Io parlavo degli argomenti utilizzati dalle fazioni, non solo dai comitati, ma anche dai semplici ''sostenitori'' (sui giornali, internet, da parte di associazioni come l'Anpi, da parte di vip e intellettuali, sui volantini per il No - ne ho visti talmente tanti all'università dei centri sociali, collettivi ecc. che dicono scemenze...). E la parte dei No non è più linda di quella di Sì, in fatto di semplificazioni e bufale, nonché ''terrorismo d'informazione''. I mezzi chiaro siano fortemente a favore della parte governativa che è per il Sì. Ma sugli argomenti è difficile battere l'allusione al Ventennio, della JP Morgan e quant'altro fatta dai No, direi. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted November 21, 2016 Share Posted November 21, 2016 Repubblica oggi titola Financial Times "Se vince il NO Italia esce dall'Euro" E' del tutto lecito spaventare la gente prospettando catastrofi economiche, poi però si legittima anche chi dice che c'è una pressione delle banche e del mondo della finanza a favore del Sì Cioè è inevitabile e conseguente Si tratta di vedere se la reazione degli Italiani è come quella dei Greci, degli Inglesi o degli Americani ( pur essendo gli scenari completamente dissimili perchè in fondo qui non si discuterebbe di questioni politiche ed economiche generali ) o se invece gli Italiani si fanno spaventare ( che è ciò che credo io ma vediamo poi come va ) D'altronde nel momento in cui Renzi ha deciso di rendere questa cosa "la battaglia della vita" ( la sua vita politica ) era inevitabile che poi dispiegasse tutti i mezzi leciti o illeciti, per vincere e sopravvivere La linea è chiara e riassumibile in : il Populismo si batte con il Populismo Sarebbe d'altronde difficile poter dire che questa riforma costituisce una risposta politica al populismo, perchè sul piano istituzionale un antidoto al populismo doveva essere una legge sui partiti politici, doveva essere una regolamentazione delle primarie e del sistema di selezione delle classi dirigenti, doveva essere una legge elettorale che incoraggiasse le coalizioni rispetto a partiti politici che dicono di non volersi collocare né alleare con nessuno etc Cioè esattamente l'opposto di ciò che si è fatto Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
FreakyFred Posted November 21, 2016 Share Posted November 21, 2016 La linea è chiara e riassumibile in : il Populismo si batte con il Populismo antidoto al populismo doveva essere una legge sui partiti politici, doveva essere una regolamentazione delle primarie e del sistema di selezione delle classi dirigenti Questo è giusto, e d'altro canto non rientra nella materia del referendum. Ma tu con quale maggioranza parlamentare, finanche risicata, avresti fatto approvare una regolamentazione delle primarie? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Rotwang Posted November 21, 2016 Share Posted November 21, 2016 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted November 21, 2016 Share Posted November 21, 2016 Ma tu con quale maggioranza parlamentare, finanche risicata, avresti fatto approvare una regolamentazione delle primarie? Non ci ha neanche provato, secondo me per il semplice fatto che una volta che le ha vinte gli ha fatto comodo non vincolarsi Come anche ora gli fa comodo minacciare un congresso post plebiscito per cacciare le minoranze del No e fare pressioni su Cuperlo etc ma per un utile immediato ( peraltro del tutto tattico e non decisivo ) si finisce per perdere di vista l'utile del paese Chiaramente ci avesse provato, avrebbero potuto porsi dei problemi ma il problema non si è posto Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
FreakyFred Posted November 21, 2016 Share Posted November 21, 2016 Ha tentato una via più sicura... per non dire, l'unica realmente applicabile. Peraltro, in realtà ci sono pochi compromessi fra volontà popolare e argine al populismo efficaci come il doppio turno con ballottaggio. Riduce il meccanismo diabolico del "voto utile", perché al primo turno si può votare secondo il cuore, e al contempo consente ai partiti democratici che venissero bocciati al primo turno di formare un fronte unico con quello promosso per impedire l'ascesa dei partiti populisti. In Francia è così che hanno arginato Le Pen sinora. Potrebbe non durare per sempre, ma ovviamente l'argine al populismo non può essere né solo né principalmente basato su limiti sistematici come ad esempio il proporzionale puro; il populismo non lo si argina, lo si combatte, alle urne. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Oscuro Posted November 21, 2016 Share Posted November 21, 2016 http://www.facebook.com/antony.mattone.5/posts/1481122718569328 Mi hanno convinto, voto no. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted November 21, 2016 Share Posted November 21, 2016 Riduce il meccanismo diabolico del "voto utile", perché al primo turno si può votare secondo il cuore, e al contempo consente ai partiti democratici che venissero bocciati al primo turno di formare un fronte unico con quello promosso per impedire l'ascesa dei partiti populisti. In Francia è così che hanno arginato Le Pen sinora. Se confondi la legge elettorale francese con l'Italicum è evidente che non sai di cosa stai parlando... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Rotwang Posted November 21, 2016 Share Posted November 21, 2016 La Profetessa: http://media2vam.corriere.it.edgesuite.net/fcs.quotidiani/VAM/2016/11/21/boschi_attacca_raggi_se_non_fai_nulla_cmpi_100_anni_politicamnete_ma_sei_inutile_20161121213029_800k.mp4?cmpid=tbd_df36cffcQU_twitter Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Demò Posted November 21, 2016 Share Posted November 21, 2016 o se invece gli Italiani si fanno spaventare ( che è ciò che credo io ma vediamo poi come va se gli italiani si fanno spaventare significa che non sono stronzi come gli altri o che sono gli unici stronzi? non capisco, comunque scommettiamoci su: io dico che sarà un bel vaffanculo, tutte le elezioni e le votazioni recenti, dalle ultime politiche a grexit, brexit e trump hanno mostrato che la gente vota esattamente al contrario di come dovrebbe Comunque qui ormai gli argomenti scarseggiano e siccome Sbuffo ha deciso che non porto contributi seri, rilancio: Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
FreakyFred Posted November 21, 2016 Share Posted November 21, 2016 Se confondi la legge elettorale francese con l'Italicum è evidente che non sai di cosa stai parlando... Non li "confondo"; li paragono sotto quegli aspetti sotto i quali sono paragonabili. Ai quali potrei aggiungere "entrambi sono stati accusati a suo tempo di rappresentare forme di autoritarismo." Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Rotwang Posted November 21, 2016 Share Posted November 21, 2016 https://www.facebook.com/daniele.cina.10/posts/1507918825892835 Di Battista fa la figura del tonno. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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