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Referendum sulla Riforma Costituzionale 2016


Sbuffo

  

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  1. 1. Come voterai al referendum sulla riforma costituzionale?

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stavo sentendo poc'anzi fa quelli che di solito sono di seggio nella scuola "mia"

-alla fine siamo una mezza compagnia di giro, e alla lunga ci si conosce un po' tutti-

e parecchi non ci pensano proprio a farsi due palle cubiche tutto il dì per 100 euro e -pochi- spicci.

 

Insomma, è facilissimo prevedere che tantissimi nominati (tra presidenti & scrutatori) daranno buca

e si riproporrà il problema che c'è già stato alla comunali di giugno per completare i seggi

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Innanzitutto un applauso a @Hinzelmann.

 

Tra narrare e legiferare non c’è solo l’intralcio bicamerale

Luigi Oliveri

 

Egregio Titolare,

 

Il Parlamento viene spesso, a torto, considerato lento nella produzione delle leggi, opera che, per altro, non dovrebbe essere valutata sulla base del tempo che ci si mette, quanto sulla qualità, chiarezza ed utilità delle norme prodotte.

Si dice che il bicameralismo appesantisce, duplica, intralcia e che, dunque, come rimedio occorrerebbe evitare le lungaggini e trappole del rimpiattino tra camere, commissioni e rapporto tra correnti, in favore di un maggior decisionismo. A questo scopo, da sempre, la Costituzione consente al Parlamento di delegare la produzione delle leggi al Governo.

 

Sono le “leggi-delega” delle quali spesso si sente parlare, che poi sfociano nella meno comprensibile produzione di “decreti delegati”. Molti li scambiano per i “decreti legge”, ma sono una cosa totalmente diversa. I decreti legge sono adottati direttamente dal Governo e debbono essere convertiti in legge dal Parlamento nei successivi 60 giorni. I decreti delegati, tecnicamente definiti “decreti legislativi”, invece, sono proprio i provvedimenti legislativi che il Governo adotta in esecuzione della delega ricevuta dal Parlamento.

 

Ora, si immagina che il Governo, non soggetto alle dinamiche vischiose del procedimento di formazione delle leggi, sia un vero e proprio fulmine nell’adottare i decreti legislativi. Ma, guardando alla realtà dei fatti, le cose non stanno affatto così. Un primo esempio. Il 24 novembre il Governo ha approvato in seconda lettura un pacchetto di decreti legislativi attuativi della “legge Madia”, cioè della legge 124/2015 che è, appunto, una delega legislativa al Governo. In questo pacchetto, ad esempio, la riforma della dirigenza pubblica. No, caro Titolare, non lo cito come archetipo dell’ennesima riforma fallimentare, inutile e mirata solo ad assoggettare la dirigenza alla politica in pieno contrasto con le esigenze di autonomia ed imparzialità imposte dagli articoli 97 e 98 della Costituzione che perfino la riforma costituzionale ha risparmiato.

 

Cito questo decreto, ad oggi non ancora in vigore, per un focus sulle date. La legge 124/2015 è del 7 agosto 2015. Come si nota, a distanza di un anno e 4 mesi, ancora la delega sulla dirigenza non è stata adottata. Si tratta dei quasi famosi “500 giorni” molto spesso citati per suscitare impressione sulla lentezza del Parlamento. Ma, come si nota, non è che il Governo brilli per accelerazioni improvvise.

 

Ma si tratta di un dato casuale o diffuso? Come per i lavori del Parlamento, anche per quelli del Governo, in verità, i tempi non sono fissati da regole di metrica imposti da una catena di montaggio, bensì dalla delicatezza dei temi, dalla complessità delle questioni, e non ultimo anche dall’accordo politico, necessario anche in Consiglio dei ministri.

 

Guardiamo la legge delega sulla riforma del lavoro, il cosiddetto Jobs Act: si tratta della legge 183/2014, che è del 10 dicembre 2014. Il decreto legislativo sugli ammortizzatori sociali, d.lgs 22/2015, è del 3 marzo 2015: poco meno di 4 mesi per approvarlo. Stesso tempo impiegato per le cosiddette “tutele crescenti”, il d.lgs 23/2015 che è del 7 marzo 2015.

L’esecutivo, poi, però, ha perso lo “smalto”: infatti, la riforma dei contratti di lavoro è contenuta nel decreto legislativo 81/2015 che è del 24 giugno 2015, oltre sei mesi dopo il conferimento della delega al Governo. La riforma delle “politiche attive”, il decreto legislativo 150/2015, con tanto di costituzione dell’Anpal e ridefinizione delle politiche per collocare i disoccupati, invece ha aspettato molto di più: è del 14 settembre 2015, 10 mesi circa dalla delega.

 

Per adottare il cosiddetto FOIA, anch’esso frutto della delega contenuta nella legge 124/2015, il Governo ci ha messo sempre circa 10 mesi, poiché è stato approvato col decreto legislativo 97/2016 che è dell’8 giugno 2016. Uno scatto impetuoso si è avuto col “codice dei contratti”: la legge delega è la 11/2016, datata 28 gennaio 2016; il codice è stato approvato col d.lgs 50/2015, del 19 aprile 2016, meno di tre mesi dopo. Ma, la gran corsa, caro Titolare, in questo caso non ha pagato: il 19 luglio 2016 si sono dovute apportare al testo del codice circa 187 correzioni, dovute proprio agli errori ed alle incoerenze del testo, figlie della gran fretta con la quale il testo del codice venne a suo tempo redatto. E ancora siamo in attesa di un “decreto correttivo” del codice, necessario non solo per emendarlo di molti altri errori che ancora lo affliggono, ma soprattutto perché il codice non ha minimamente raggiunto l’obiettivo di rilanciare gli appalti e l’edilizia, al contrario di quanto propagandato quando venne approvato.

 

Come dice, Titolare? Questo conferma due cose e, cioè, che interventi come il codice degli appalti funzionano a patto che l’economia sia in crescita e che, comunque, conta la qualità delle norme e non il loro tempo di produzione? Non leviamo spazio alla fantasia. Magari un domani per le norme basterà uno smartphone ed una semplice app: app-rovazione, un clic del premier e in tempo reale avremo leggi, decreti legge, decreti legislativi, punto, punto e virgola e due punti.

 

P.S.Caro Titolare, avrà notato dalla sentenza della Corte costituzionale 251/2016 che ha affossato la riforma Madia, che i decreti legislativi, oltre a non essere velocissimi, rischiano anche di schiantarsi prima ancora di essere adottati, se si basano su deleghe costituzionalmente illegittime. Questa, in un Paese normale, dovrebbe essere la conferma ulteriore che le leggi buone non sono quelle adottate di corsa e in affanno, perché poi può scappare “parere delle regioni non vincolante” invece di “intesa con le regioni vincolante” e le “riforme” vanno a farsi benedire. Non è un problema di quante camere operino in Parlamento, ma di presa d’atto che il processo legislativo, che influisce sulla vita di una Nazione intera, non può essere ridotto ad una gara contro il tempo e dovrebbe tornare ad essere considerato una missione altissima, delicata e difficile, che richiede ponderazione, capacità di ascolto e di valutare l’impatto delle regole, non becero “decisionismo” all’amatriciana.

 

http://phastidio.net/2016/11/27/narrare-legiferare-non-ce-solo-lintralcio-bicamerale/

Edited by paperino
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Scusa ma che il governo impieghi mesi di contrattazione diretta per emanare un decreto mi sembra perfettamente normale, bisognerebbe chiedersi quanto tempo si perde inutilmente prima, nel passaggio della delega tra le due camere..

 

La domanda dovrebbe sempre essere: se il nostro é uno dei rari Paesi ad aver adottato il bicameralismo perfetto, che vantaggio ne abbiamo avuto rispetto ai nostri vicini che non l'hanno fatto? E cosa temiamo dal perderlo?

Capisco che il fascismo ci abbia segnati, ma spero non al punto di avere tanta paura della democrazia da costringerci volontariamente ad un sistema in cui i governi hanno la vita delle farfalle e devono fare i conti con due maggioranze diverse.

Exd é questo il problema vero, non il "tempo", ridurre i problemi del bicameralismo al "tempo" é volgare e sbagliato

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Scusa ma che il governo impieghi mesi di contrattazione diretta per emanare un decreto mi sembra perfettamente normale

 

Mica tanto, cioè vedi tu il casino che hanno fatto sulle unioni civili

Esiste anche un problema di legislazione governativa

( qualità della normazione, tempi etc )

 

Quanto al fatto che sia una perdita di tempo definire almeno

i principi che il governo dovrebbe seguire, francamente lo trovo

implausibile. Ma per chi quelle norma le deve applicare-usare, l'incubo

sono i decreti delegati di qualità pessima emanati dagli apparati tecnici

dei ministeri

 

La domanda dovrebbe essere arrovesciata in : quale sistema politico e costituzionale

e per fare/risolvere cosa?

 

Non si prevede come detto la sfiducia costruttiva, non si prevede il recall per i deputati

che cambiano casacca ( altro problema manifestatosi in forme oramai patologiche )

non si prevede alcun meccanismo che eviti a Bersani di bruciarsi con il Governo Monti

e imponga a Renzi di killerare Letta, a causa della sfasatura fra primarie di partito e scelta

del leader, non si fa niente che abbia a che fare realmente con le disfunzioni recenti

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Un referendum dovrebbe essere una richiesta ai cittadini di esprimere la loro opinione su leggi, cambiamenti etc... Questo referendum è diventato un tira e molla tra destra e sinistra (o almeno quello che in Italia viene ancora definito tale), tra parolai e altri parolai, tra acqua e fuoco e tra cristo e la madonna, in pratica è stato snaturato...

Cercando informazioni non si riesce a capire cosa di preciso vada a cambiare, chi dice una cosa e chi il contrario sia che vinca il sì sia che vinca il no... Non oso pensare chi viene informato solo da TV e giornali (cioè la maggior parte della popolazione italiana essendo di una certa età) cosa possa capire...

Praticamente una porcata in vasta scala, le cose è ovvio che debbano cambiare ma in meglio, qui si è messa insieme un'accozzaglia di parole a caso con un si e un no da barrare sotto...

Io sono ancora indeciso, mi sto informando (sto cercando perché non è semplice) per non buttare via un voto, una delle poche armi rimaste... Ma quando vedo i soggetti che sono per il no che non dovrebbero neanche proferire parola facendo diventare un referendum una esclusiva votazione politica o chi è per il sì che non si sa bene cosa voglia rimango spiazzato...

A me che tocchino la costituzione così in leggerezza non piace molto ma vorrei anche che alcune cose ferme al dopoguerra cambiassero... Vedremo...

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vedo i soggetti che sono per il no che non dovrebbero neanche proferire parola facendo diventare un referendum una esclusiva votazione politica

 

Guarda che sul punto c'è unanimità: la colpa della politicizzazione del referendum

è di Renzi che lo ha personalizzato ed anche se ha fatto "marcia indietro" lo ha fatto

per modo di dire, facendo capire che si dimetterà e comparendo in TV quasi ogni giorno

ovunque, questo per forzare il suo elettorato di riferimento a votare Sì

 

Al di là del fatto che niente può impedire a Salvini - per dire - di dire la Sua ( e d'altronde

a suo tempo anche la Sinistra lo ha fatto in altre occasioni...non cadiamo dal Pero, facendo

finta che sia la prima volta che l'opposizione è "strumentale" )

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Bisogna essere proprio disonesti intellettualmente e politicamente per accusare il governo di propaganda martellante, su internet, sui social, nei luoghi pubblici e i manifesti dicono tutti a gran voce e con gran vanto no, il Sì è una minoranza, la minoranza illuminata di questo Paese, certo, con una propaganda non sempre efficace o brillante, ma niente a che vedere coi deliri delle Sinistre Subalterne a Travaglio e Grillo che esasperano le menti bacate delle pecore italiote.

Edited by Rotwang
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se il nostro é uno dei rari Paesi ad aver adottato il bicameralismo perfetto, che vantaggio ne abbiamo avuto rispetto ai nostri vicini che non l'hanno fatto? E cosa temiamo dal perderlo?

Gentile Demò, la tua domanda qui è un po' capziosa, perché andiamo a votare questa riforma costituzionale, non se siamo favorevoli al bicameralismo perfetto. Si può tranquillamente essere favorevoli al superamento del bicameralismo perfetto ma contrari a questo modo di farlo.

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Se si abbassano allora è è voto di scambio. Con questo ragionamento allora non si possono abbassare le tasse, perchè qualsiasi abbassamento di tasse sarebbe un voto di scambio.

 

abbassare le tasse o dare i 50 euro ai pensionati a pochi giorni dal referendum, effettivamente potrebbe creare il sospetto di voto di scambio, ma non in tutti, solo nella parte più complottista della popolazione... per fortuna che ci sono i furbi come te che non ci cascano

 

ancora mi devono spiegare per quale motivo il governo, che sarà pur convinto della "bontà intrinseca" di questa riforma, abbia deciso di comprarsi i voti uno ad uno mettendo a rischio la stabilità finanziaria del paese

dato che si tratta di un referendum costituzionale, correttezza vorrebbe che il governo facesse uno sforzo di spiegazione dei contenuti della riforma, mantenendo un profilo neutro: anche perché gli elettori sono sovrani e alla fine decidono loro, qualsiasi cosa decidano va accettata e rispettata a priori

invece qui si assiste al festival delle mancette, al vaudeville televisivo ("cucù Equitalia non c'è più", ridicolo e imbarazzante), a una sfilza di spot indirizzati ad un elettorato evidentemente considerato decerebrato, ad una forzatura plebiscitaria ispirata dal peggior bonapartismo

il governo non può creare un clima di questo tipo su una riforma costituzionale, non lo fece neanche il governo Berlusconi a suo tempo

Edited by conrad65
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Ogni anno a fine anno in questo periodo si discute della legge di bilancio, non è che la discutiamo solo quest'anno perchè c'è il referendum.

Poi l'intervento ai pensionati con aumento delle pensioni minime e della no-tax area si sapeva fin dalla prima bozza della legge di bilancio.

 

Quello sui pensionati è un intervento che da un lato cerca di aiutare e sostenere le persone economicamente più deboli, dall'altro aumentando la capacità di spesa dei cittadini spinge l'aumento dei consumi.

 

Il superamento di Equitalia (che verrà incorporata dall'Agenzia delle Entrate e le cui cartelle verranno ripuliti dagli interessi di mora) è semplicemente un intervento per dare respiro e possibilità di pagare quanto dovuto a chi è schiacciato dagli interessi di mora, si cerca di ricostruire un rapporto di fiducia tra contribuente e agenzia di riscossione.

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ancora mi devono spiegare per quale motivo il governo, che sarà pur convinto della "bontà intrinseca" di questa riforma, abbia deciso di comprarsi i voti uno ad uno mettendo a rischio la stabilità finanziaria del paese

 

Io credo sia un meccanismo perverso innescato da Renzi

che non ha trovato contenimento in partiti o alleati politici

o consiglieri, perchè oramai la personalizzazione e la crisi

dei partiti politici non mettono freni al leaderismo

 

Gira voce, addirittura, che Renzi si dimetterebbe pure in caso

di vittoria del Sì per poter ottenere un reincarico ed allargare

la maggioranza a Verdini in modo organico e quindi votare

una nuova legge elettorale, metà proporzionale, metà maggioritaria

con premio di maggioranza insieme a Berlusconi

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Il superamento di Equitalia (che verrà incorporata dall'Agenzia delle Entrate e le cui cartelle verranno ripuliti dagli interessi di mora) è semplicemente un intervento per dare respiro e possibilità di pagare quanto dovuto a chi è schiacciato dagli interessi di mora, si cerca di ricostruire un rapporto di fiducia tra contribuente e agenzia di riscossione.

Un po' propagandistico. Equitalia cambia solo nome ma continuerà a funzionare allo stesso modo, con gli stessi interessi, ecc. in gran parte stabiliti proprio da Renzi. Addirittura avrà dei poteri in più; per esempio, come parte dell'agenzia delle entrate avrà accesso ai saldi dei conti correnti dei debitori.

 

Anche lo sconto degli interessi di mora e delle sanzioni non è automatico, ma solo per chi ne fa richiesta. Ma per farne richiesta bisogna poter pagare subito, in cinque rate: se non hai liquidità e non puoi saldare in pochi mesi sei escluso dal provvedimento, che è stato fatto per racimolare soldi, non come aiuto alla gente. Le fasce più deboli della popolazione, che davvero sarebbero aiutate dallo sconto, non vi potranno accedere.

 

Conclusione? Non cambia nulla: in futuro sanzioni e interessi e modo di lavorare della "nuova" Equitalia saranno gli stessi e lo sconto sulle cartelle è solo per pochi.

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Cambia perchè spesso chi si trova nella situazione di non poter pagare è proprio per le more e sanzioni troppo alte che superano lo stesso debito dovuto allo stato ma che pagherebbero senza problemi se avessero solo da saldare il debito.

 

L'attività di riscossione verrà affidata all'Agenzia delle Entrate per incorporazione di Equitalia Spa che verrà sostituita da apposito ramo denominato Agenzia delle Entrate- Riscossione.

 

I nuovi poteri all'Agenzia permetteranno semplicemente di meglio individuare gli evasori.

 

La disciplina delle funzioni e delle competenze della nuova Agenzia delle Entrate con funzioni di riscossione dovrà essere riscritta con apposito e specifico decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell'Economia

Edited by Sbuffo
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Non è certamente corretto dire che la riforma costituzionale è nata soprattutto per ottenere risparmi di spesa. Ma se così fosse, ci sarebbe ancora molto da lavorare.

 

Il Cnel dei miracoli

Luigi Oliveri

 

Egregio Titolare,

 
Il Cnel pare essere come il cavallo di Riccardo III, qualcosa che valga addirittura un regno.
 
L’abolizione del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro prevista dalla riforma della Costituzione appare essere uno dei motivi più forti per il Sì. E’, infatti, indubitabilmente un abbattimento degli odiosi “costi della politica”, una riduzione necessaria della spesa. Di quelle che non possono non giovare all’economia del Paese ed alla sua irresistibile ripresa.
 
Le affermazioni sono, naturalmente, suggestive. Sebbene la riforma della Costituzione tocchi 47 articoli, quasi un terzo della sua struttura, così presentata l’abolizione del Cnel sembra da sola un’argomentazione decisiva per salutare con favore la riforma, non solo per i suoi effetti di modifica della Costituzione vigente, ma soprattutto per l’influenza rilevantissima sull’economia ed i conti pubblici.
 
È il caso, però, caro Titolare, di verificare meglio. Non si vorrebbe che l’abolizione del Cnel si rivelasse, invece, un abbaglio e un buco nell’acqua, come è stato nel caso della disastrosa riforma delle province (anch’esse intaccate dalla riforma della Costituzione, che, si badi, non le abolisce, si limita a non menzionarle più, che è altra cosa).
 
Quanto proviene dal fronte del sì desta certamente l’impressione dell’impatto fortissimo che l’abolizione del Cnel possa avere: da ultimo, come si è appreso sulla cronaca, il ministro Maria Elena Boschi ha paventato il rischio che la vittoria del No possa determinare l’eliminazione del bonus da 80 euro, che, come è noto rappresenta una spesa in deficit di 10 miliardi l’anno (ah, scusi, egregio Titolare, si tratta di una riduzione delle tasse, vero, colpa mia). Che abolendo il Cnel si possa finalmente riuscire a reperire in via definitiva e stabile i 10 miliardi e rendere fisso il bonus?
 
Per saperlo, occorre una complicata verifica: accedere al portale internet del Cnel e dare un’occhiata al bilancio di previsione del 2016. Leggendolo, si apprende che, effettivamente, l’abolizione del Cnel sarà un passo senza ritorno sulla strada del risanamento del bilancio pubblico. Infatti, la spesa totale del Cbel, pensi caro Titolare, è di ben 13,8 milioni di euro! Rapportati alla spesa pubblica complessiva, di 824 miliardi di euro, rappresenta la rilevante percentuale dello 0,0017%.
 
Ma ancor meglio percepibile è il clamoroso effetto finanziario ed economico dell’abolizione del Cnel sul portafoglio di ognuno di noi: rapportando la spesa ai 60 milioni di abitanti, si pensi che ciascuno potrebbe risparmiare la bellezza di 23 centesimi l’anno, cioè 0,0006 euro al giorno. In realtà il risparmio sarebbe leggermente inferiore, perché la spesa del personale del Cnel, circa 2,65 milioni non diminuirebbe.
 
Presa come misura a sé l’abolizione del Cnel, caro Titolare, sarebbe certamente meritevole di apprezzamento, perché comunque reciderebbe il cordone ombelicale con un ente che oggettivamente non ha mostrato capacità di produrre alcun valore utile. Ciò che non funziona è lasciar apparire questa abolizione, rimanendo seri, come una concreta lotta allo spreco. Qualcuno dirà che da qualche parte bisogna pur cominciare e che anche 13,5 milioni sono importanti. Se, però, per una volta si iniziasse a contenere la spesa pubblica su aggregati molto più rilevanti, ad esempio come bonus o riduzioni di imposte patrimoniali finanziate in deficit, forse sarebbe molto più efficace.
 
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La riforma costituzionale non si fa unicamente e principalmente per i risparmi.

 

Per altro il taglio del Cnel è solo una parte dei risparmi e credo anche quella minoritaria (senza contare che oltre al risparmio ci sarà anche il potenziamento di un organo ben più utile quale la Corte dei Conti che assorbirà i dipendenti del Cnel).

 

Giusto per ricordare:

- abolite le 315 indennità dei senatori.
- abolito il cnel.
- abolite le province.
- introdotto un tetto massimo ai compensi dei consiglieri regionali.
- aboliti i finanziamenti ai gruppi politici regionali.
- tutta una serie di risparmi indiretti del Senato grazie alla formazione di un ruolo unico per i dipendenti del Senato, tutti servizi che verranno ridotti visto il minor lavoro del Senato, ecc....

 

Poi mi sembra sempre il solito discorso del "benaltrismo", c'è sempre ben altro da fare, ben altro da tagliare e intanto non si taglia mai nulla...

Edited by Sbuffo
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Anche lo sconto degli interessi di mora e delle sanzioni non è automatico, ma solo per chi ne fa richiesta. Ma per farne richiesta bisogna poter pagare subito, in cinque rate: se non hai liquidità e non puoi saldare in pochi mesi sei escluso dal provvedimento, che è stato fatto per racimolare soldi, non come aiuto alla gente. Le fasce più deboli della popolazione, che davvero sarebbero aiutate dallo sconto, non vi potranno accedere.

hi.

Questo é pauperismo fasullo da 4 soldi. Si prevede una sanatoria e giustamente si prevedono modalitá, termini e decadenze per aderirvi, in caso contrario i contribuenti disonesti-che sono la gran parte-aderirebbero per poi smettere di pagare, allungando i tempi di riscossione

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Poi l'intervento ai pensionati con aumento delle pensioni minime e della no-tax area si sapeva fin dalla prima bozza della legge di bilancio.

 

lo stesso vale per il referendum: si sapeva che ci sarebbe stato ben prima della legge di bilancio; dunque nessuno potrà mai smentire che la legge di bilancio sia stata studiata per guadagnare il consenso referendario

 

 

 

Il superamento di Equitalia (che verrà incorporata dall'Agenzia delle Entrate e le cui cartelle verranno ripuliti dagli interessi di mora) è semplicemente un intervento per dare respiro e possibilità di pagare quanto dovuto a chi è schiacciato dagli interessi di mora

 

bastava cambiare le regole di funzionamento, non era necessario cambiare il marchio di fabbrica

l'Equitalia col nuovo nome continuerà ad essere esattamente la medesima, dal primo all'ultimo impiegato, e continuerà ad applicare le regole di riscossione stabilite dall'esecutivo

 

 

 

una parte dei risparmi

 

per favore basta raccontare fregnacce: i costi della politica sono ben altri, non sono questi quattro soldi risparmiati per svuotare il Senato della rappresentanza popolare e farne non si sa ancora bene che cosa

l'abolizione delle provincie è un altro falso storico, visto che rimarranno esattamente le stesse competenze, in capo ai medesimi uffici, che risponderanno semplicemente ad altri organismi di supervisione

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@Conrad65

 

In realtà c'erano valide ragioni per evitare di portare Equitalia

nell'alveo dell'Agenzia delle entrate

 

Parte degli 8000 dipendenti di Equitalia sono infatti pubblici impiegati

trasferiti ad Equitalia e quindi vincitori di concorso pubblico in altre pa, parte invece

erano e sono nuovi assunti e quindi dipendenti di un ente privato non vincitori

di concorso

 

Il loro contratto di lavoro è diverso da quello dei dipendenti dell'Agenzia delle Entrate

 

Si era pensato di sottoporre la parte dei dipendenti di Equitalia che non proveniva da

la pubblica amministrazione a delle prove di idoneità per salvaguardarsi dal rischio di

incostituzionalità ex art 97 ma i sindacati sono insorti

 

Infine se il riallocamento consentirebbe di risparmiare una parte di personale in mansioni

generiche e non qualificate etc, pone però il problema del suo trasferimento essendo privato

ma non licenziabile etc

 

Insomma un gran casino, che si poteva evitare limitandosi a cambiare il nome ma lasciando

Equitalia come Ente privato

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Dopo averci riflettuto a lungo ho deciso di non andare a votare. In quanto ci sono punti della riforma a cui sono favorevole e altri no. Avrei preferito un referendum spacchettato, magari 3-4 quesiti differenti.

 

Il Senato è effettivamente da abolire, ma creare una camera dei territori è inutile, anche perchè si andrebbe a favorire nuovamente le grandi città (Roma, Milano, Napoli, ecc...) che vederebbero i loro primi cittadini rappresentati in senato, a scapito dei territori effettivamente marginali. Non sarebbe stato meglio dire : a partire dal 2018 il Parlamento diventa monocamerale? (in diversi paesi europei è così).

 

Pienamente d'accordo sull'abolizione del CNEL, molto meno sulle Province, che erano l'ente più utile, specie per le aree interne. Bastava piuttosto eliminare la serie di province insensate, con quattro residenti in croce, create nel corso degli anni (Lecco, Barletta-Trani, Fermo, Isernia, Lodi, Biella, Rimini, Vibo Valentia, ecc...) e potenziare quelle realmente funzionanti e con territori estesi e complessi (penso ad esempio a Cuneo, L'Aquila, Foggia, Sassari).

 

Un vero spreco non toccato dalla riforma sono le regioni : ventuno consigli regionali (Trento e Bolzano fanno, de facto, regioni a se stanti), con presidenti e consiglieri strapagati e di un numero esorbitante, fino all'assurdo del Molise : 320 mila abitanti e trenta consiglieri regionali (!). Fino al 1970 le regioni così come le conosciamo non esistevano, o quantomeno esistevano come mere divisioni territoriali, eppure non mi sembra che l'Italia andasse così male. I compiti attuali sono talmente banali (trasporti, sanità e parchi) che non giustificano oltre 10 mila euro al mese ad ogni consigliere. Faccio anche presente che non lo sa quasi nessuno, ma il politico di lingua tedesca più pagato non è Angela Merkel ma è Arno Kompatscher, presidente dell'Alto Adige-Sudtirol...

 

Sulle quote rosa sono in pieno disaccordo, non ha senso nel 2016 parlare ancora della parità di genere, deve venire eletto chi è bravo, non perchè si è uomo o donna...

 

Sono d'accordo invece per mantenere l'obbligo di discussione e deliberazione delle leggi di iniziativa popolare. 

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lo stesso vale per il referendum: si sapeva che ci sarebbe stato ben prima della legge di bilancio; dunque nessuno potrà mai smentire che la legge di bilancio sia stata studiata per guadagnare il consenso referendario

 

E cosa c'entra, allora non si potevano abbassare le tasse a chi ne ha più bisogno perchè si sapeva del referendum.

 

bastava cambiare le regole di funzionamento, non era necessario cambiare il marchio di fabbrica

l'Equitalia col nuovo nome continuerà ad essere esattamente la medesima, dal primo all'ultimo impiegato, e continuerà ad applicare le regole di riscossione stabilite dall'esecutivo

 

Infatti le regole saranno cambiate con apposito decreto del presidente del consiglio su proposta del ministero dell'economia.

Questo rapporto va ricostruito però spianando la morsa delle more e delle sanzioni sul pregresso.

Inoltre così facendo si va ad integrare in un solo ente tutto il processo dall'accertamento alla riscossione, con vantaggi in termini di efficienza e sinergie, senza contare i nuovi poteri in ambito di accertamento dell'evasione.

 

per favore basta raccontare fregnacce: i costi della politica sono ben altri, non sono questi quattro soldi risparmiati per svuotare il Senato della rappresentanza popolare e farne non si sa ancora bene che cosa

l'abolizione delle provincie è un altro falso storico, visto che rimarranno esattamente le stesse competenze, in capo ai medesimi uffici, che risponderanno semplicemente ad altri organismi di supervisione

 

Ecco questo continua a essere sempre il solito "benaltrismo" di cui parlavo prima, i costi della politica sono "ben altri" e intanto non si tagli mai nulla.

Mi pare ovvio che ci siano altri possibili tagli da poter fare, ma in questa riforma ci sono diversi tagli per diverse voci di spesa, iniziamo ad approvare questi.

 

Il Senato per altro continuerà ad avere rappresentanza popolare per i motivi che ho spiegato, sia perchè tutte le persone che ne faranno parte sono elette direttamente dai cittadini, sia perchè per ricoprire quel ruolo dovranno essere eletti in conformità alle scelte espresse dagli elettori".

Edited by Sbuffo
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il governo non può creare un clima di questo tipo su una riforma costituzionale, non lo fece neanche il governo Berlusconi a suo tempo

Visto che non è il primo intervento che leggo qua riguardo a come sarebbe populista e manipolatrice e bugiarda la propaganda del Sì, a questo punto mi viene spontanea una domanda: ma a parte questo forum, lo usate qualche social media? Ce l'avete facebook? Avete visto, anche solo di sfuggita, che tipo di propaganda circola in rete per il No?

Comincio a sospettare che il problema sia che alcuni qui, sorprendentemente, ignorano completamente una fetta importantissima della comunicazione politica odierna che si fa in rete. Non ho forse mai visto una propaganda così infiammata, così avvelenata, così cattiva e così bugiarda come quella per il no che mi sta inondando la bacheca. E si consideri che io sono uno di quelli che vivono abbastanza in una "bolla", ovvero che non ha seicento amici ma solo una cinquantina e selezionati per essere gente sensata. Posso solo immaginare il tipo e la quantità dei contenuti che si deve sorbire gente meno snob di me. 

Il paragone con Berlusconi in effetti è azzeccato, perché anche ai tempi di Berlusconi la volgarità e la ridicolaggine del Silvio era controbilanciata da una campagna di odio verso la sua persona così eccessiva, scorretta e volgare da diventare inappropriata perfino agli occhi dei suoi oppositori un po' più smaliziati (fra i quali mi annovero).
Mi si dice che il renzismo quanto a comunicazione abbassa il livello perfino rispetto al berlusconismo. Non credo sia vero, ma anche se lo fosse da quello che vedo gli hater di Renzi stanno comunque abbassando il livello della propria comunicazione perfino rispetto agli hater di Berlusconi, ed in un contesto dei più inappropriati peraltro, quello di un referendum costituzionale. 

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Infatti le regole saranno cambiate con apposito decreto del presidente del consiglio su proposta del ministero dell'economia. Questo rapporto va ricostruito però spianando la morsa delle more e delle sanzioni sul pregresso.

 

Sì ma se proprio Renzi doveva cedere alla "Rottamazione di Equitalia"

( che poi se non erro era una proposta di Grillo ) e quindi gioco forza

era necessario cambiare : regole e denominazione? Ok passi per queste

 

Poteva almeno evitarsi l'accorpamento di un Ente privato con contratto

privato di lavoro dentro una Agenzia del ministero, che è un Ente Pubblico

con un contratto diverso e diverse regole di assunzione

 

Da qui a Luglio Equitalia sarà impegnata ad armonizzare la situazione

degli 8000 dipendenti dell'ente privato con quella dei ministeriali ( che ad esempio

hanno lo stipendio bloccato da 7 anni e sono vincitori di concorso )

 

Io non credo sia una riforma che spargerà buon umore e non credo fosse

necessario, se è vero che è una mera operazione di immagine

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Può essere utile da 3 punti di vista secondo me:

-Unificando con l'Agenzia dell'entrate ci sarà un solo ente che si occupa di tutta l'iter dall'accertamento alla riscossione, una volta che il passaggio sarà completo si potranno creare sinergie ed efficienze.

-L'attività di riscossione acquisisce nuovi poteri di accertamento grazie al fatto che sarà un ente pubblico e non una Spa privata, come ad esempio l'accesso a banche dati dell'Agenzia e dell'Inps.

-Si potranno ottenere risparmi perchè il contratto nazionale dei dipendenti pubblici è meno dispendioso di quello utilizzato da Equitalia per pagare i suoi dipendenti, che è il contratto nazionale dei bancari.

Edited by Sbuffo
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Almeno una soddisfazione ma la prenderò qualunque sia l'esito, infatti: vedere quella Sinistra idiota, intellettualoide ed inconcludente che quando si deve pronunciare su un provvedimento non sa fare altro che opporsi e dire "io so' meglio, io l'avrei fatto meglio", ridotta al nulla cosmico. Con il Sì li annienterà Renzi, con il No li annienterà Grillo. 

Per carità, la vocazione naturale di questa sinistra "contro" è la sconfitta, di soltio si sconfiggono da soli (anche oggi, infatti, stanno facendo tutto da soli), quindi questa non sarà né la prima né l'ultima sculacciata che prenderanno, ma ciò non la renderà meno soddisfacente al mio palato... 

Edited by FreakyFred
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Questo é pauperismo fasullo da 4 soldi.

Può darsi, ma non credo. Perché la mia non è una critica all'iniziativa, ma alla propaganda di Renzi: questa è semplicemente una manovra per racimolare soldi in fretta, un condono come copertura una tantum per altre uscite. E magari sarà efficace per questo scopo. Ma Renzi l'ha presentato in modo falso come un aiuto ai cittadini più poveri, come un cambiamento del modello Equitalia, ecc.. E tutto questo non è vero.

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vedo gli hater di Renzi stanno comunque abbassando il livello della propria comunicazione perfino rispetto agli hater di Berlusconi, ed in un contesto dei più inappropriati peraltro, quello di un referendum costituzionale.

 

Io di Social ne capisco poco, so che @Rotwang

mi insulta su questo forum quasi ogni giorno e me

ne sono fatto una ragione...XD

 

Nel senso che non valuto ciò che scrive allo stesso modo

che se me lo dicesse in faccia dal vivo e dò per scontato che

vi sia un modo di esprimersi diverso, cioè neanche valuto lui

un "hater"

 

D'altronde se non erro due mesi fa Gianni Morandi fu massacrato

perchè faceva la spesa di Domenica

 

Devo pensare che fosse veramente odiato per questo?

 

Che fosse una campagna propagandistica organizzata contro Gianni

Morandi?

 

Io francamente non credo

 

Ma non ritenendomi esperto di questo campo se qualcuno riesce a darmi

delle spiegazioni convincenti del fenomeno sono aperto anche a cambiare

opinione

 

Trump è stato massacrato per i suoi tweet violenti e da hater, ma gli americani

non lo hanno giudicato alla stessa maniera e ( figuriamoci se io condividevo i

suoi giudizi su donne e messicani ) a posteriori pare che questo modo di esprimersi

sia quello "giusto" per ottenere molte condivisioni

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Almeno una soddisfazione ma la prenderò qualunque sia l'esito, infatti: vedere quella Sinistra idiota, intellettualoide ed inconcludente che quando si deve pronunciare su un provvedimento non sa fare altro che opporsi e dire "io so' meglio, io l'avrei fatto meglio", ridotta al nulla cosmico. Con il Sì li annienterà Renzi, con il No li annienterà Grillo.

Per carità, la vocazione naturale di questa sinistra "contro" è la sconfitta, di soltio si sconfiggono da soli (anche oggi, infatti, stanno facendo tutto da soli), quindi questa non sarà né la prima né l'ultima sculacciata che prenderanno, ma ciò non la renderà meno soddisfacente al mio palato...

Concordo. La sinistra è solo ed esclusivamente il PD, chissà se lo capiranno mai.

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