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Referendum sulla Riforma Costituzionale 2016


  

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  1. 1. Come voterai al referendum sulla riforma costituzionale?

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E' del tutto legittimo non guardare la TV, non leggere giornali stampati e relazionarsi solo con gli amici dei centri sociali   Però poi si perdono i contatti con il paese reale, se non col realtà tout court
 

Adesso il paese reale è in TV? Capisco che c'hai gli anni sulle spalle a farti ritenere di avere compreso qualche verità esoterica sulla vita l'universo e tutto quanto, ma decidere di ignorare completamente i social media è la stessa cosa che decidere di ignorare completamente la TV, anzi, il caso Trump o lo stesso M5S fanno supporre che sia perfino peggio.

Il paese reale è Renziano, mi dici, e vota sì per posizionamento politico e/o per manipolazione dei media (perché non ha twitter né facebook e se ce l'ha non ha neanche un amico che vota No... ovvero una cosa che nemmeno io sono riuscito ad ottenere). Questa è una posizione comoda da sostenere: se poi vincerà il No si potrà dire che è stato un trionfo della VERA democrazia contro i Poteri Forti™, se poi vince il Sì si potrà tornare allo sport preferito dell'Intellettuale di Sinistra®, la lamentela. 

 

 

Ma poi la verità è che votate per logica di schieramento politico, io su questo non ho dubbi

L'accusa (perché di ciò si tratta) è buffa nel mio caso: non stiamo parlando del sesso degli angeli, questo voto ha anche ricadute geopolitiche che a mio avviso vanno considerate e che ho già apertamente elencato, quindi le motivazioni politiche che costituiscono una parte delle mie ragioni di voto sono già lì. Se la tua certezza è che io voti anche per ragioni politiche (ma non direi di "schieramento"), ovvero per arginare il populismo europeo e rafforzare il ruolo dell'Italia in UE, è una certezza facile: l'ho detto io e lo ricopierei qui.
Se la tua certezza è che le mie ragioni sono solo di posizionamento e "voto Sì perché odio i 5 Stelle" ma mi ostino a nasconderlo, nonostante voti politici al referendum ne abbia fatti in passato e senza nasconderli minimamente (il mio Sì contro il nucleare, ad esempio), allora è semplicemente un autoinganno, finalizzato al non volersi confrontare con la nozione che uno la può pensare diversamente da sé senza per questo essere un venduto un idiota un disinformato un bugiardo un mafioso un colluso.

Ma come spiegavo prima questi autoinganni hanno una funzione importante nell'economia psicologica dell'Intellettuale di Sinistra®, che ha come priorità assoluta il sentirsi migliore di chi non la pensa come lui, e varie posizioni più indietro una qualsiasi realizzazione pratica.

Dunque ad ognuno le proprie certezze. Dopotutto anche io ho le mie su di te e sul perché dici ciò che dici.

E speriamo entrambi che vinca il Sì! Così io avrò ciò che voglio (far parte di una maggioranza che vince e combina qualcosa) e tu avrai ciò che vuoi (poterti sentire parte di una minoranza emarginata e presa a pesci in faccia da poteri occulti e invincibili).

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Adesso il paese reale è in TV?

 

Tu cerchi di fare una polemichetta strumentale

 

Certamente la realtà è fatta di tante cose, anche della TV

non certo solo della tua bacheca facebook, punto.

 

 

 

L'accusa (perché di ciò si tratta)

 

Non è una accusa tu come tanti altri voti "per appartenenza politica"

è un diritto sacrosanto e l'ho già detto una decina di volte

 

Diventa difficile però spiegare questo voto se si cerca di dargli un significato

o una giustificazione, che non può avere perchè i fatti lo smentiscono

 

Non è colpa mia se la riforma del Titolo V proposta da Renzi è un ritorno

alla prima Repubblica, cioè alle forme del regionalismo debole con un ruolo

sovracostituzionale attribuito alla Regioni a statuto speciale

 

E quindi l'esatto opposto di un percorso evolutivo che avrebbe presupposto

semmai un federalismo finanziario e un Senato che rappresentava veramente

le Regioni, cosa che sappiamo tutti benissimo non sarà se vince il Sì

 

Posso convenire al massimo sul fatto che la colpa non sia solo di Renzi, anche

se Renzi ha deciso di intestarsi la riforma per promuovere un plebiscito su se stesso

 

 

 

Dunque ad ognuno le proprie certezze

 

Questo può essere, ma esistono anche i Fatti

 

 

Tu cerchi di fare una polemichetta strumentale

Oh please...

 

 

Questo può essere, ma esistono anche i Fatti

A quanto pare esistono solo interpretazioni, specialmente per te. A riprova di ciò continui dire che chi vota Sì lo fa per appartenenza politica, e il tuo unico argomento in supporto di tale posizione sembra essere che questa riforma farebbe così schifo che si potrebbe votarla solo per appartenenza politica o ignoranza. Il che se permetti non è mica evidenza scientifica, è semplicemente un tuo parere personale, non è condiviso da circa metà degli italiani, non è condiviso da me e da vari altri sul forum, è assurdamente estremo (una cosa è dire "non sono d'accordo con la riforma perché ci trovo elementi criticabili", altra cosa è dire "è così stupida mostruosa e apocalittica che solo un disinformato o un idiota o uno in malafede potrebbe sostenerla"), e a dirla tutta questa posizione così esagerata non l'hai neanche argomentata bene come inspiegabilmente sembri credere. Hai le tue certezze, bon, tutti le abbiamo. Ma se pensi che siano supportate dai fatti hai un'idea di cosa sia un "fatto" piuttosto distorta. Guarda che non si intende uno sotto effetto di stupefacenti. 

Ripeto tu cerchi la polemichetta personale, senza

portare nessun argomento, lo fai da 10 pagine

 

 

 

Ma se pensi che siano supportate dai fatti hai un'idea di cosa sia un "fatto" piuttosto distorta.

 

Intanto conosco la materia di cui si parla, cosa

che non posso dire di poter desumere dai tuoi

interventi

 

Non è tutto, ma è già tanto

Ripeto tu cerchi la polemichetta personale, senza

portare nessun argomento, lo fai da 10 pagine

 

 

 

 

Intanto conosco la materia di cui si parla, cosa

che non posso dire di poter desumere dai tuoi

interventi

 

Non è tutto, ma è già tanto

Sui miei argomenti giudicheranno eventuali lettori, se ne è sopravvissuto qualcuno a questo topic orrendo.

Per il resto, ti capisco, è una rogna il suffragio universale, nevvero? Non voti solo tu dall'alto della tua expertise, votano anche gli altri e votano come la pensano loro!

D'altro canto, la rappresentatività è salvaguardata, che è ciò che conta  :grin:

AndrejMolov89

Quindi la logica conclusione è che il referendum non può essere indetto su materie specifiche. Quindi mi chiedo perché sostenere lo strumento referendario? Bah. Semplicemente la discussione migliorerebbe notevolmente se le parti si mostrassero prone a non definirsi imbecilli l'un l'altra e dare argomenti convincenti. A me pare che si stia trasformando: "è evidente che tu non capisca, ovvero un continuo darsi dell'imbecille e di dirsi politicizzati". Sinceramente, oltre a rafforzare le rispettive posizioni, e quindi fare un simpatico muro contro muro, la questione non produce qualcosa di decente. Se devo essere sincero io non ci capisco una mazza di questi argomenti, ma mi sono reso conto che, nonostante mi sia informato con gli strumenti a mia disposizione, non potrei andare sostenendo il mio pregiudizio iniziale (e.g., leggo la riforma e dico che magari è meglio rifiutarla, oppure accettarla), perché verrei totalmente sommerso dagli insulti; e straordinariamente, pur partendo da una idea affine al fronte del no, sono stato ricoperto dagli insulti proprio da loro: perché non mi piacevano i loro metodi comunicativi, e alcuni sono andati a vedere le mie foto per concludere la discussione sul fatto che io sia un cesso. Sinceramente, questa è la deriva autoritaria che dobbiamo temere, una totale assenza di dialogo.  E il mio pregiudizio iniziale per questa riforma è il "no", per ragioni molto semplici, sono un perfezionista e vorrei che ci fosse univocamente l'idea che sia "organica" e ingenieristicamente perfetta, per lo meno coerente al suo progetto iniziale, e mi pare che manchino questi prerequisiti. Ora sono neutrale, con il desiderio di vedere vincere il sì, solo perché sono stato letteralmente bullizzato da molti gruppi del no, solo per pisciargli in bocca, ma questo è un mio sentimento personale volto a vedere la delusione in chi ha fatto l'idiota con me. E di solito seguo con grande interesse le discussioni, perché è un modo per dipanarsi una serie di pregiudizi e superamenti degli stessi, cosa che non state assolutamente facendo. 

Per il resto, ti capisco, è una rogna il suffragio universale, nevvero?

 

Io tengo in gran considerazione il suffragio universale

tanto è vero che non cerco di limitarlo come chi voterà

 

Ero pure favorevole ai quesiti distinti, ma Renzi voleva fare

il Populista

 

Quanto al discorso della "politicizzazione" basta dare uno sguardo al

nome di coloro che sostengono il NO

 

Zagrebelski, Carlassarre, Pace, De Siervo

 

Tutta gente che ha sempre votato DS e PD, non pensionati leghisti

non extraparlamentari

 

Basterebbe questo, per farsi delle domande...e darsi delle risposte GIUSTE

 

Poi certo se siete traumatizzati perchè vivete in zone leghiste ed io no, vi dò la

mia comprensione sul piano umano...ma politicamente cambia poco

 

 

Io tengo in gran considerazione il suffragio universale tanto è vero che non cerco di limitarlo come chi voterà Sì

 

Sai qual è l'unica cosa che mi faceva (fa) vacillare su questa riforma? Il fatto che con le maggioranze più forti avremo conseguentemente governi più rappresentativi, e ci sarà anche il quorum mobile al referendum... Ovvero governabilità sì, ma anche una serie di misure che di fatto aumentano pesantemente il rilievo del voto popolare: un governo che esce da quelle urne è eletto e legittimato e sta in carica verosimilmente per cinque anni e per cinque anni, fatti salvi gli organi di garanzia e lo spettro delle future elezioni a limitarlo, è libero di governare; per di più ci tocca discutere le leggi di iniziativa popolare, e se qualche scemo raccoglie 800000 firme per un referendum ci tocca passare di nuovo attraverso le terrificanti campagne referendarie.

Il voto popolare è il fulcro di questa riforma. Il che da parte di Renzi è una chiara scelta strategica che va in favore suo e controcorrente rispetto al vecchio PD: Renzi è il primo pezzo grosso del PD che pone al primo posto la questione di vincere le elezioni e che sa di doverle vincere ed è convinto di poterle vincere: Renzi vuole più voto popolare perché è sicuro di poterlo conquistare, sa fare anche i giochi di palazzo ma preferisce avere la legittimazione popolare. Come diceva Conrad, Renzi è un gambler; e come tutti i gambler finché vince tende ad alzare la posta.

Ovviamente, come altri elitisti del mio stesso stampo, trovo potenzialmente pericoloso questo aumento della partecipazione popolare; fosse per me il popolo lo consulterei il meno possibile. D'altro canto, mi rendo conto che periodicamente va consultato e non si può ignorarlo per sempre, neanche quando dice cazzate e inizia a votare Grillo. Dunque è più importante vincere le elezioni che mettere toppe dopo averle perse, come il PD e tutti i suoi antenati si sono abituati a fare.

 

 

Il voto popolare è il fulcro di questa riforma

 

Non è esattamente così

 

E' vero che Renzi ha voluto compensare l'originaria previsione

Italicum+riforma Costituzionale con la "valorizzazione" di alcuni

istituti di democrazia diretta

 

Questo perchè facendo una riforma centralista non poteva fare

un bilanciamento con la forma di stato federale come sarebbe stato

naturale fare ( e questo è in controtendenza al riformismo 1990-2010 )

D'altronde lui il Senato voleva proprio nominarlo, punto e chiuso

si è poi ritrovato con il compromesso Bersani ( che crea problemi

di attuazione, sia chiaro  )

 

Ha previsto uno statuto dell'opposizione, ma senza costituzionalizzarne

il contenuto neanche sotto forma di principi

 

Né ovviamente poteva inserire norme sul recall elettorale dei volta-casacca

essendo al governo con Verdini e Alfano, o norme sulla forma di governo visto

che lui è al governo senza elezioni e attraverso una crisi extraparlamentare

 

Sarà un gambler, ma al governo ci è andato come gli altri

 

Togli di qui, togli di là...ha dovuto inserire dei correttivi sulle leggi ad

iniziativa popolare e sui referendum ( elevando però il numero di firme )

io credo si sia trattato più che altro di una mera logica per esclusione

più che di una chiara volontà

 

Tuttavia il bilanciamento dovrebbe essere garantito dai poteri istituzionali,

non dagli istituti di democrazia diretta che garantiscono la partecipazione

( cioè rispondono ad una diversa logica )

 

Il problema è che l'Italicum per me è incostituzionale ed è una legge che prefigura

il risultato elettorale ( non perchè preveda il ballottaggio, ma perchè lo prevede fra

i primi due partiti qualunque sia il loro risultato invece che fra tutti coloro che conseguono

un certo risultato )

 

 

 

neanche quando dice cazzate e inizia a votare Grillo.

 

Oh, vedi...in fondo io dicevo questo, da tuo lettore ( anzi mi sono limitato

perchè non ho scritto snob, elitista o cose simili )

Ma guarda che a me 'sta storia del federalismo non è mai piaciuta. Sarà che vengo dalla regione gestita peggio d'Italia, ma preferisco l'accentramento. E' troppo accentrato? Direi meno di prima, a occhio e croce, anche perché un senato meno rappresentativo di un qualunque cosa rispetto a quello che abbiamo adesso mi viene difficile da immaginare... ma a dire il vero la questione dei territori è, di tutta la riforma, quella che mi importa di meno. Ciò che mi interessa è la stabilità dei governi. Quanto agli organi di garanzia non sono toccati, nonostante una delle bufale più diffuse del No sia che la maggioranza può eleggersi da sola PdR e CC.

 

Per il resto, confermo la mia preoccupazione sul voto popolare, che indubbiamente è valorizzato dalla riforma. Insomma se voti PD ti trovi al governo il PD e non NCD, e te lo trovi per cinque anni; quindi il tuo voto conta molto di più di quanto non conti adesso, dove tanto voti PD e ti trovi al governo NCD. Questo sarebbe positivo se avessimo un popolo molto maturo, ma popolo maturo è più o meno un ossimoro, come stiamo vedendo a più riprese in giro per il mondo. Il che significa che, sì, esiste il rischio di un governo a matrice populista e anti-UE, visto che il voto popolare ha più o meno l'affidabilità del lancio di una moneta, e questo rischio mi preoccupa. Ma che il problema sia la scarsa partecipazione popolare è proprio insostenibile. 

 

 

 

Oh, vedi...in fondo io dicevo questo, da tuo lettore (anzi mi sono limitato perché non ho scritto snob, elitista o cose simili )

 

Potevi anche dire snob o elitista; si sa che sono contro il M5S, si sa che sono elitista e tecnocratico, si sa che ritengo la democrazia nulla di più che un male necessario o se vogliamo "il meno peggio". Quello che non puoi dire è che il mio voto sia un voto esclusivamente, e nemmeno prevalentemente, antigrillino o finalizzato a "limitare" il voto popolare; sia perché non limita il voto popolare ma lo valorizza, e sia perché come qualcuno sagacemente nota questa riforma è l'unico modo in cui i grillini potrebbero governare da soli. Dovrei essere non solo antigrillino ma antigrillino in una forma piuttosto azzardosa per non dire idiota.

 

Semplicemente, prima ancora che snob, che elitista e antigrillino sono un uomo pratico e so che con la mandria dei buoi, vuoi o non vuoi, ti tocca averci a che fare. E, come tutti gli animali, vanno saputi trattare; non si può continuare a fare ciò che ha fatto il PD negli ultimi vent'anni, ovvero continuare a puntare sul fatto che si ha una base di voti fedeli dai vari delusi di sinistra e che, anche se non vinci le elezioni o vinci di pochissimo, il qualche modo sopravvivi attraverso larghe intese aperte o nascoste. Insomma occorre quanto meno mostrarsi ricettivi ai segnali che vengono dal basso e, se possibile, incanalarli in qualcosa di positivo; che è quello che sta facendo Renzi beccandosi accuse di populismo che però, ormai, provengono veramente solo dalla Sinistra più rompicazzo. D'altro canto vorrei vedere le forza politiche di qualche rilievo alternative al PD (FI, M5S, LN) accusare Renzi di populismo...

privateuniverse

Credo però sia vero che molti Italiani sono rimasti nauseati dal

comportamento di Renzi, che secondo me in uno sforzo volontaristico

ha forse ecceduto in esposizione personale

 

( oltre ovviamente al merito della riforma che è indifendibile )

 

Mia madre, centrista, non renziana, mi ha detto che è ancora indecisa, ma che è orientata a votare No perché "Renzi è sempre in televisione, non se ne può più".

Bisogna vedere se gli elettori seguiranno a maggioranza la pancia come consiglia Grillo e quindi vincerà il no oppure se preferiranno optare per una scelta di cervello guardando ai contenuti della riforma e allora potrà vincere il sì.

 

Ah, perché se uno valuta razionalmente il merito della riforma ne dovrebbe concludere che è armonica, ben fatta, che migliora l'assetto istituzionale del nostro paese.

Il voto estero manipolabile è solo un ipotesi e comunque è un accusa grave.

E' talmente ipotetico che al referendum sulle trivelle le schede nulle furono addirittura il 6,6 per cento del totale, un'enormità se si considera che per le chede votate sul territorio italiano le nulle furono, mi pare, lo 0,3 per cento del totale.

Quando tutte le forze politiche d'opposizione e perfino una parte di quelle di governo strillano per il No, c'è tutto il diritto di sentirsi "circondati", se non vittime, a votare Sì.

 

Se si fa una riforma pensata solo per i propri interessi e la si caccia in gola al resto del paese a forza di forzature regolamentari (quelle che furono utilizzate in parlamento, con la connivenza di quell'oca della Boldrini, la presidentessa della Camera probabilmente peggiore della storia repubblicana, quella che poi va in televisione a lamentarsi degli insulti sessisti), campagne martellanti sulla RAI, trucchi propagandistici e bugie seriali cosa ci si aspetta, che gli avversari si limitino ad aggrottare le sopracciglia?

 

Non so come andrà a finire questo referendum, ma Renzi ha dimostrato un suo evidente limite politico: è un uomo che non sa mai creare autentico consenso attorno a sé. L'unica modalità con cui egli è in grado di relazionarsi con il resto del mondo, a parte la complicità, è la derisione, la denigrazione e l'umiliazione. Coloro che lo criticano sono "gufi" e "rosiconi", non sa dire altro a parte le bugie.

 

Chi è causa del suo mal...

privateuniverse

Abbiamo FI, LN, M5S, tutti insieme rappresentano qualcosa come i due terzi ALMENO dei votanti, che sono per il No.

Stai dicendo che abbiamo un governo che non si regge sul consenso della maggior parte dei votanti, prendendo come base il risultato delle ultime elezioni.

 

In altri termini, abbiamo un governo politicamente abusivo, visto che, nelle democrazie parlamentari, per governare dovrebbe servire il consenso alle elezioni della maggioranza dei governati.

 

Il bello è che questa riforma sancirebbe questa situazione. Prevede che un governo possa disporre di una maggioranza amplissima alla Camera (quella al Senato la assegna d'ufficio al PD per un bel numero di anni, non sia mai che l'Italicum consegni la Camera a un partito rivale) pur godendo di un consenso assai minoritario nel paese.

 

Strano, però, che sia proprio tu a lamentarti del fatto che tutta l'opposizione sia contro Renzi. Non eri tu a teorizzare che il popolo è bue e dev'essere trattato come tale, che la democrazia è il governo della minoranza più forte?

 

E, allora, che la minoranza resti asserragliata nel suo fortilizio senza lamentarsi!

privateuniverse

Perché anche chi voterà Sì ha delle motivazioni "non nel merito della riforma"

non saranno irrazionali come fermare l'invasione dei profughi  o il gender o le scie chimiche come per il No

ma solo raramente saranno cercare di favorire Renzi.

 

Capisco poco chi voterà No alla Riforma per il meccanismo di elezione dei Senatori - il punto più controverso -

di fronte alla possibilità di "superare" il bicameralismo; ma lo rispetto (anche se so che la cortesia non è reciproca).

 

Probabilmente giungi alla conclusione che enunci nel primo paragrafo perché non conosci molte persone del PD.

 

Io alcune ne conosco e conosco i loro argomenti.

 

La mia impressione è che i sostenitori del Sì siano per la quasi totalità di due tipi.

 

 

1) I sostenitori del PD e di Renzi. Costoro troverebbero il modo di giustificare Renzi anche se domani egli sostenesse che bisogna sgozzare i propri genitori. Sono disposti a votare qualunque cosa, ad approvare qualunque cosa purché sia Renzi a proporla. Se Renzi è contro il Ponte sullo Stretto essi sono contro il Ponte sullo Stretto. Se Renzi è a favore del Ponte sullo Stretto allora essi sono a favore del Ponte sullo Stretto. Se Renzi fa accordi con Berlusconi è realista; se Renzi rompe gli accordi con Berlusconi allora da questi bisogna tenersi lontani come dalla peste.

 

Sulla stampa uno dei principali esponenti di questa tendenza è Michele Serra, quello che quando c'era Berlusconi ne parlava male un giorno sì e l'altro pure, mentre ora che c'è Renzi, che fa le stesse cose di Berlusconi e anche di peggio, scrive delle foglie d'autunno che cadono, del pastorello che zufola sotto l'albero gentile, del fatto che, ahimé, non ci sono più le mezze stagioni.

 

Nel forum vince Sbuffo, non c'è gara.

 

I primi ripetono le stesse bugie papagallescamente: il Senato è elettivo, il nuovo bicameralismo è razionale ed efficiente, non è vero che i consiglieri regionali cercheranno di rifugiarsi in Senato per avere l'immunità, si risparmiano 500 mln, è l'ultima occasione per abolire il CNEL, e altre scemenze simili. Generalmente sono refrattari a qualunque argomentazione in punto di fatto; quando non lo sono del tutto e si rendono conto che le loro tesi sono indifendibili ricorrono ad altri argomenti: "ci vuole un cambiamento", "abbiamo avuto 63 governi in settant'anni", "ma allora sei per lo status quo", "allora vuoi far vincere Salvini", "Forza Nuova e Casa Pound sono per il No", "se vince il No cade Renzi e c'è l'invasione delle cavallette", "se cade Renzi c'è il governo tecnico, tipo Monti" (quello che Renzi appoggiava quand'era al governo) e così via.

 

Prima ti chiedono di valutare la riforma nel merito; poi, quando entrando nel merito dimostri loro che la riforma fa schifo, ti dicono di votare Sì perché altrimenti ti viene l'unghia incarnita.

 

 

2) Quelli cui piace l'uomo forte, anche se incompetente e disonesto: anzi, forse è pure meglio se è incompetente e disonesto; che pensano che gli italiani debbano essere governati con pugno di ferro, non importa se da un cialtrone, perché è quello che ci vuole. Di solito costoro gravitano a destra e non pochi di loro votarono PD alle europee del 2014, contribuendo a portarlo al 40,8 per cento. Ora molti di loro guardano a Renzi con occhio disincantato, ma ne sono segretamente affascinati perché vedono in lui il vero erede di Berlusconi (e, in qualche caso, di Craxi).

 

 

Essi sono diversi dai primi: i primi sono guidati dalla cieca fedeltà al partito, spesso ereditata dalla vecchia fede comunista, oppure sono inebriati dal fatto di poter finalmente comandare loro dopo decenni di insuccessi e di frustrazioni, e continuerebbero a votare PD anche se a capo ci fosse una testa di rapa (come la Boschi o la Madia, per intendersi).

 

I secondi, invece, sono guidati dal cinismo. Essi sono del tutto insensibili ad argomenti di principio, quali l'idea che questa costituzione riduca gli spazi di democrazia e la sovranità popolare, o la convinzione che, con questa riforma, la maggioranza riconduce nella sua sfera d'influenza anche organi che dovrebbero essere terzi e super partes (il presidente della repubblica, la corte costituzionale, il CSM).

 

Di queste cose a loro, in linea di principio, non frega un fico secco.

 

Entrambi sono infantili nel loro modo di ragionare e ad entrambi piace avere una guida da seguire ciecamente; ma i primi guardano al PD come alla mamma, dalla quale non ci si separa mai, altrimenti si sentirebbero smarriti. Ai secondi, invece, piace l'uomo forte bastardo, perché vedono nell'uomo di potere un padre necessariamente cinico e brutale, dal quale sentono di dover essere governati.  Questo è un male inevitabile: anzi, non è affatto un male, perché tanto, da buoni conservatori, pensano che sia sempre stato così e che sarà sempre così, quindi opporsi è fatica sprecata e tanto vale seguire la corrente facendosi i fatti propri.

 

 

I primi sono informati sulla riforma ma la interpretano secondo le necessità della propaganda renziana; i secondi, invece, generalmente sono informati male o non sono informati affatto ma non se ne curano perché quel che ne hanno orecchiato a loro basta e avanza. 

Edited by privateuniverse

 

 

Per il resto, confermo la mia preoccupazione sul voto popolare, che indubbiamente è valorizzato dalla riforma. Insomma se voti PD ti trovi al governo il PD e non NCD,

 

Guarda che se Renzi aveva questa "fame" di voto popolare

poteva anche sciogliere le Camere invece di promuovere un

plebiscito sulla costituzione

 

Si andava al voto con il consultellum al Senato e quindi senza

premio di maggioranza ma pur sempre con un bello sbarramento

all'8% per i partiti non coalizzati

 

Se Renzi avesse ottenuto il 40% delle Europee probabilmente aveva

la maggioranza anche al Senato

 

Non era necessario distruggere la Costituzione, o pretendere addirittura

di fare il 50% per non dimettersi

privateuniverse

Referendum e social: due interazioni su dieci con notizie false (e i commenti favorevoli al Sì avanzano)

 

I risultati dello studio dell’Imt di Lucca sulla disinformazione legata al quesito costituzionale in esclusiva per il Corriere della Sera e lo spaccato di Blogmeter sulle intenzioni di voto. Il No vince nelle interazioni, ma il Sì negli ultimi giorni è in recupero

 

Che i favorevoli al Sì sui social siano in aumento l'ho notato anch'io.

Azzarderei una vittoria risicata del Sì, considerando che Facebook non rappresenta il mondo reale e che da sempre in esso il PD è sottorappresentato.

I vecchi sono più pro-sì e pro-Renzi rispetto ai giovani e anche qualche sondaggio fatto in proposito lo confermava. E i vecchi in generale partecipano molto più al voto rispetto alle nuove generazioni, fra cui dilaga l'astensionismo (e si è visto con la Brexit).

 

1) Come possiamo sapere se anche quest'articolo non è parte della disinformazione che esso pretende di analizzare?

 

2) Anch'io temo molto la vittoria del Sì grazie all'astensione dei giovani noisti.

 

Però: il mio partito ha ricevuto molte offerte di persone, spesso giovani, comunque sotto i quarant'anni, che chiedono di fare i rappresentanti di lista.

 

Perché?

 

Perché sono residenti in Puglia, in Sicilia, in Campania, nelle Marche, ma studiano o lavorano in Piemonte, in Lombardia, in Emilia-Romagna.

 

Per votare dovrebbero tornare a casa.

 

Facendo i rappresentanti di lista, invece, possono votare nella sezione elettorale in cui sono chiamati a fare rappresentanti di lista.

 

Non stiamo parlando di grandi numeri (qualche decina, forse qualche centinaio di persone), ma è la prima volta che ho notizia di una cosa del genere.

Dei miei due coinquilini meridionali, uno vota SI a Padova perché ha qui la residenza, l'altro voterà SI in Basilicata (é partito ieri sera).

 

Mia zia di 65 anni invece non ha capito un cazzo e voterá NO "parché così va su uno novo".

Io ho tre zie: due NO, un Sì

 

Però non darò della cretina alla zia che non la

pensa come me

 

Sostanzialmente le tre zie sono tutte di sinistra, come

si conviene nella mia famiglia

 

La zia che vota Sì nella sostanza lo fa per salvare il governo

Renzi ( e perchè è vedova, se fosse stato vivo mio Zio avrebbe

sicuramente votato il contrario di ciò che votava lui e quindi sarebbe

stata per il NO per motivi extra-politici )

privateuniverse

L’avanzamento dei favorevoli

 

L’analisi di Blogmeter (sfiora l’icona blu per leggerla), effettuata da settembre a dicembre sulle conversazioni di 800 mila utenti su tutti i social network, sembra fotografare la stessa tendenza: il 60% degli utenti che parlano del referendum ha pubblicato commenti a favore del No, scagliandosi soprattutto contro il premier, mentre il 40% lo ha fatto a favore del Sì. Aggiunge Vincenzo Cosenza, senior strategist di Blogmeter: «Se si guarda l’evoluzione nel tempo si nota come negli ultimi giorni i sostenitori del Sì in Rete siano cresciuti. Siamo passati da un divario tra gli autori unici per il No e quelli per il Sì del 37% a inizio ottobre fino ad un 10% negli ultimi quattro giorni».

 

http://www.corriere.it/extra-per-voi/2016/12/01/referendum-social-due-interazioni-dieci-notizie-false-commenti-favorevoli-si-avanzano-e6509394-b7d8-11e6-a82f-f4dafb547583.shtml

Uno degli stratagemmi utilizzati più spesso da chi sta per perdere un'elezione è quello di far credere, negli ultimissimi giorni che precedono il voto, quando una parte degli elettori è ancora indecisa, le notizie si accavallano e le reazioni possono essere più emotive, di essere in rimonta.

 

In questi giorni abbiamo letto, sui siti che diffondono clandestinamente i risultati dei sondaggi che si continuano a fare, anche se essi non possono essere divulgati, di sondaggi che davano in rimonta il Sì; ieri il più importante di questi siti si è smentito da solo, ammettendo che non era vero che, secondo un sondaggio, il Sì fosse al 50,3 per cento e il No al 49,7 (o viceversa, non mi ricordo), e che il sondaggio che dava il Sì in rimonta era farlocco.

 

I sondaggi che si continuano a pubblicare sui tre siti che conosco continuano a dare il No in vantaggio, in misura fra i quattro e, addirittura, i dodici punti percentuali.

 

Da ieri sera si è diffusa la notizia che il voto all'estero darebbe il Sì a quasi il 75 per cento. La notizia è stata diffusa da un sito poco attendibile ed è attribuita al PD. Se fosse vera significherebbe che ci sono brogli: i voti all'estero si possono scrutinare solo da domani alle 23, e sondaggi all'uscita dei seggi all'estero sono impossibili perché si vota per corrispondenza.

 

Quindi, se ne deve dedurre che essa sia falsa: eppure non mi risulta che il PD si sia premurato di smentirla.

 

Nel 2008, pochi giorni prima delle elezioni, si diffuse la voce che la coalizione PD-Italia dei Valori stesse recuperando su Berlusconi. D'Alema parlò di "rimonta impetuosa". Andò come sappiamo tutti.

 

Non so come andrà a finire questa volta. Ho sempre pensato, un po' anche per scaramanzia, che vincerà il Sì, anche se spero il contrario.

 

Vedremo.

 

 

Renzi spera anche nell'effetto scheda non neutrale per indurre

le zie svampite come quella di Demò a sbagliare il voto

 

Ma io confido nel fatto che gli Italiani decidono come votare e

poi mettono la croce senza stare a leggere....

Guarda che se Renzi aveva questa "fame" di voto popolare poteva anche sciogliere le Camere invece di promuovere un plebiscito sulla costituzione

E invece ha preferito fare una riforma d'ampio respiro perché era un progetto ragionevole e perché si diceva che bisognava farla da trentacinque anni. Questo è quello che c'è sul piatto e andrebbe giudicato nel merito.  

 

E poi, se puoi avere il plebiscito, perché non avere il plebiscito? Anche se vincesse il No Renzi resterà fortissimo. Certo il Sì gli permetterebbe finalmente di fare per davvero la tanto decantata rottamazione... alti rischi, alti guadagni potenziali. E in questo caso, rischi neanche troppo alti; se vince il No gli basta dimettersi e poi sbancare alle politiche. 

Edited by FreakyFred

Schede timbrate e firmate, nella mia sezione elettorale è tutto pronto, che vinca il migliore (cioè noi del Sì).


- Calamandrei lo disse subito: «Noi stiamo montando una macchina che sarà anche ben fatta, ma le cui giunture non coincidono con le giunture di altri pezzi».
- Beh, poi non fu fatta una sintesi dopo tutte queste giunture?
- No, fu lasciata così perché nessuno volle rinunziare al proprio elaborato, questo è tipico degli italiani.
- Quindi l'inizio della discordia.
- L'inizio della discordia; il secondo motivo che rese questa Costituzione veramente "impalatabile" e nociva per il regime che ne doveva nascere, fu che i nostri costituenti partirono dal punto di vista opposto a quello da cui sarebbero partiti i costituenti tedeschi quando la Germania fu libera di elaborare una sua Costituzione. Da che cosa partirono i costituenti tedeschi? Da questo ragionamento: il nazismo fu il frutto della Repubblica di Weimar. Cos'era la Repubblica di Weimar? Era l'impotenza del potere esecutivo, cioè del governo. La Germania rimase nel disordine, nel caos, nella babele dei partiti che non riuscivano a trovare mai delle maggioranze stabili, quindi dei governi efficaci, ecco perché Hitler vinse, perché il nazismo vinse. I costituenti nostri partirono dal presupposto contrario, cioè dissero: «Cos'era il fascismo? Il fascismo era il premio dato a un potere esecutivo che governava senza i partiti, senza controlli ecc. quindi noi dobbiamo esautorare completamente il potere esecutivo, la possibilità di dare ai governi una stabilità, ecc.». Per rifare che cosa? Weimar. Cioè, mentre i tedeschi partivano dalla negazione di Weimar, noi [ci] arrivavamo senza dirlo. Nessuno lo disse, ma questo fu il risultato. [...] Non fu possibile nemmeno introdurre quella solita linea di sbarramento che invece fu introdotta in Germania, per cui i partiti che non raggiungevano non ricordo se il 5 o il 3%, non avevano diritto a una rappresentanza. No, tutti i partiti dovevano esserci e tutti avevano un potere di ricatto sulle maggioranze, che erano per forza di cose di coalizioni. 
- Allora Montanelli è giusto rifare la Costituzione?
- Ma certo che è giusto. [...] Gli italiani non imparano niente dalla Storia, anche perché non la sanno.
- Forse non amano la Storia.
- Non la amano, non la leggono, non se ne interessano, ma questo anche le classi dirigenti: sono uguali, intendiamoci. 
- Insomma, lei auspica che venga rifatta questa Costituzione.
- Sì, ma che venga rifatta secondo criteri logici, non criteri illogici. Tutte le volte che si diceva: «Ma qui bisogna restituire un po' di autorità al potere esecutivo, bisogna mettere i governi in condizione di governare» si diceva: «Fascista! Fascista!».

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