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Referendum sulla Riforma Costituzionale 2016


  

61 members have voted

  1. 1. Come voterai al referendum sulla riforma costituzionale?

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    • Scheda bianca/nulla
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    • Non andrò a votare
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Certo partite male, nelle pagine precedenti ci sono due mesi di tuoi pronostici menzogneri a darti credito.

 

Ecco questi sono gli interventi francamente stupidini

che sarebbe meglio evitare

 

Nel senso che non è che Renzi possa aver perso per colpa mia

 

Cioè è un livello un po' da "scuola elementare"

 

Sappiamo benissimo che i Sondaggi davano il NO in vantaggio e lo

abbiamo scritto TUTTI, il punto è che c'era un 20% di indecisi e Renzi

sperava di convincerli a votare Sì

 

Ci ha provato in tutti i modi

 

A mio avviso con modi che sono andati oltre il limite della decenza

e che costituiscono un pericoloso precedente, perchè chiunque ora

si sentirà legittimato a fare altrettanto : stipulare contratti della PA a

tre giorni dal voto, abolire Equitalia alla cazzo di cane, scassare la

finanziaria etc

 

Però se Renzi ha fallito certo non potete dire che sia perchè Hinzelmann

"ha mentito"

 

Posso passarlo solo perchè so che la vostra è una reazione "emotiva"

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Non do certo a te la colpa, ma con chi devo parlare? Sul forum ci siete voi e ritenete di aver vinto.

 

Dovrei forse scindere la vostra soddisfazione per i risultati dalla vostra responsabilitá come elettori?

 

Chiedi troppo, altro che elementari tu mi vorresti in un ospedale psichiatrico

Dovrei forse scindere la vostra soddisfazione per i risultati dalla vostra responsabilitá come elettori?

 

Dovresti chiederti dove Renzi ha sbagliato, cioè

non puoi certo fare altro, la responsabilità è sua

 

Quando c'è una sconfitta politica, ci si deve confrontare

con la realtà dei fatti

 

Io ho scritto più volte che c'è un peccato originale di Napolitano

e Renzi ci ha messo sopra la "testardaggine toscana" ( i paralleli

con Fanfani sono facili ) ma non è solo colpa sua

 

Dopodiché poi vorrei vedere anche come lascia le casse del PD

perchè, credo, abbia anche speso tutto ciò che il PD poteva spendere

in questa campagna referendaria...

 

Però le responsabilità sono di Renzi, non degli elettori

 

Cioè non ha senso prendersela con il 60% di coloro che hanno votato NO

I SI si fermano al 40,89%, mentre i NO volano al 59,11% nel dato definitivo al termine dello scrutinio Italia+estero del referendum costituzionale del 4 dicembre. Una sconfitta bruciante per Matteo Renzi che, preso atto del risultato,  annuncia le sue dimissioni.

Il premier, con voce rotta dalla commozione, in una conferenza stampa a Palazzo Chigi, conclude il suo discorso con un ringraziamento a moglie e figli. 

Il popolo italiano "ha parlato in modo inequivocabile chiaro e netto", ha detto il premier Matteo Renzi. "Questa riforma è stata quella che abbiamo portato al voto, non siamo stati convincenti, mi dispiace, ma andiamo via senza rimorsi. Come era chiaro sin dall'inizio l'esperienza del mio governo finisce qui", ha detto ancora Renzi. "Nel pomeriggio riunirò il consiglio dei ministri e poi salirò al Quirinale per consegnare al presidente della Repubblica le dimissioni". Quel che sembra improbabile, qualora Mattarella glielo offrisse, è che Renzi possa accettare un reincarico.

 

"Addio Renzi" ora, "gli italiani devono essere chiamati al voto al più presto. La cosa più veloce, realistica e concreta per andare subito al voto è andarci con una legge che c'è già: l'Italicum": lo scrive il leader del M5s Beppe Grillo suo blog.

 

"Questa riforma è stata quella che abbiamo portato al voto, non siamo stati convincenti, mi dispiace, ma andiamo via senza rimorsi - ha detto ancora Renzi -. Come era chiaro sin dall'inizio l'esperienza del mio governo finisce qui". "Ho perso e a saltare è la mia poltrona. L'esperienza del governo è finita e nel pomeriggio salgo al Colle per dimettermi", ha spiegato ancora nel corso della dichiarazione alla stampa a Palazzo Chigi. "Volevo tagliare le poltrone della politica e alla fine è saltata la mia", ha aggiunto. 

 

"Grazie ad Agnese per la fatica di questi mille giorni e per come ha rappresentato splendidamente il Paese. Grazie ai miei figli", ha concluso Renzi.

 

Salvini, vittoria popolo contro poteri forti - "Sfidiamo la scaramanzia e osiamo perché se vittoria sarà, sarà vittoria di popolo contro i poteri forti di tre quarti del mondo", così il leader della Lega Matteo Salvini intervenendo subito dopo gli exit poll. "Se fossero confermati questi dati sarebbe una grande vittoria dei cittadini e Renzi dovrebbe dimettersi nei successivi due minuti per andare subito a elezioni politiche". 

 

"Attendiamo rispettosamente la sentenza della Consulta, che speriamo arrivi presto. Ma al di là di qualunque scelta della Consulta siamo pronti a votare il prima possibile con qualunque legge elettorale", ha detto poi Salvini sulla richiesta di Matteo Renzi al fronte del No di formulare una proposta di legge elettorale. "Non pensiamo che l'Italia possa permettersi mesi di dibattito sulla nuova legge elettorale", ha aggiunto.

 

Guerini, direzione Pd martedì - "Convocheremo la direzione del Partito democratico probabilmente già martedì 6 dicembre per la valutazione dell'esito del voto e le indicazioni sulle iniziative politiche da assumere". Lo dice il vicesegretario del Partito Democratico Lorenzo Guerini.

 

Forza, Italia: "Pd faccia un altro governo senza Renzi" - "Il Pd ha la maggioranza ed ha il dovere di fare un altro governo visto che in Parlamento ha la maggioranza ma senza Renzi". Lo afferma Renato Brunetta commentando i primi dati.

 

Fico esulta per partecipazione, Italia c'è - "Felice per la grande partecipazione. L'Italia c'è!". Così il deputato M5s e presidente della Commissione vigilanza Rai, Roberto Fico commenta il voto al referendum ad urne chiuse. Il deputato campano che sta attenendo i risultati a Napoli ha anche dato appuntamento via Fb a "tutti gli amici del Movimento 5 Stelle della Campania, siamo ad aspettare i risultati definitivi del referendum a Napoli in via Port'alba 28. Vi aspettiamo tutti qui!".

 

Di Maio, uomo solo a comando non esiste più - "Oggi ha perso la casta al potere. Ha perso l'arroganza al potere da cui impareremo tante cose nella formazione della nostra squadra di governo e del nostro programma. Da domani saremo al lavoro sul governo dei Cinque Stelle, coinvolgeremo le energie e le persone libere che vorranno partecipare. L'uomo solo al comando non esiste più ma i cittadini che governano le istituzioni". Lo afferma Luigi Di Maio, nel corso di una conferenza stampa alla Camera commentando voto referendum.

 

Lupi, martedì direzione nazionale Ap-Ncd  -"Martedi 6 dicembre abbiamo convocato i gruppi parlamentari di Area popolare di Camera e Senato, mentre mercoledì abbiamo convocato la direzione nazionale di Ncd per valutare l'esito del voto. Abbiamo sempre detto che dopo il referendum sarebbe stata necessaria una verifica". Così il capogruppo di Area popolare, Maurizio Lupi commenta i dati nella sede del partito.

 

Pace, sono commosso e orgoglioso - "Sono commosso", ha detto il presidente del comitato del No, Alessandro Pace, commentando gli exit poll che però teme colpi di coda dallo spoglio delle schede votate all'estero. "Aspetto i voti esteri. Da lì verrà il colpo di coda. All'estero le elezioni sono drogate. Non ci sono controlli. Uno degli impegni che i Parlamento deve assumere è modificare il voto estero. Ma ora sono orgoglioso del risultato attuale", conclude il costituzionalista.

 

Speranza, eravamo nel giusto - "Oggi si è scritta una bellissima pagina di partecipazione democratica. L'Italia ha dimostrato ancora una volta di essere un grande Paese. Nel campo del No c'è stato un pezzo irrinunciabile del centrosinistra. Noi lo abbiamo rappresentato dentro il Pd. Il risultato che si preannuncia dimostra che eravamo nel giusto a difendere le convinzioni nostre e di molti militanti e cittadini del centrosinistra": così Roberto Speranza, che guida l'area di minoranza Pd Sinistra riformista.

 

Alfano, abbiamo giocato bella partita e l'abbiamo persa - "Insieme a milioni di italiani, abbiamo giocato una bella partita e l'abbiamo persa. È stato bello e giusto giocarla: per l'Italia". Lo scrive in un tweet, il ministro dell'Interno e leader di Ap Angelino Alfano.

 

D'Alema irresponsabile voto ora - "Il Capo dello Stato darà l'incarico a una personalità che lavorerà a misurare le disponibilità per un governo necessario al paese. Si dovrà verificare il senso di responsabilità delle forze politiche e credo che ci sia una maggioranza in Parlamento che non intenda favorire lo scioglimento irresponsabile delle Camere. Andare a votare ora sarebbe irresponsabile anche perché la Consulta deve ancora pronunciarsi sull'Italicum. E mi auguro che l'assunzione di responsabilità possa essere la più ampia possibile". Lo afferma Massimo D'Alema.

 

Marine Le Pen, italiani hanno ripudiato l'Ue e Renzi - "Gli italiani hanno ripudiato l'Ue e Renzi. Bisogna ascoltare questa sete di libertà delle nazioni e di autodifesa!". Lo scrive su Twitter Marine Le Pen, leader dell'estrema destra francese, commentando i risultati del referendum.

Edited by Rotwang
I mercati se ne faranno una ragione mario. Se sei un esperto su investimenti come spesso vuoi fare intendere dovresti sapere che la prima regola negli investimenti e' la diversificazione.

 

Grazie per la raccomandazione diversificante, comunque non sono un esperto, ma certo abbastanza informato in merito.

Diversificato ho diversificato, ma sempre in un'ottica d'investitore residente in Italia e quindi nell'Europa dell'euro.

Ovviamente faccio presto a cambiare tavola, se le cose si mettono male almeno per l'Italia.

 

Comunque  questo non è un forum di finanza e questo è un topic sul referendum e quindi la pertinenza della mia osservazione è stata con la scarsa propensione riformatrice degli Italiani almeno nella loro maggioranza, una propensone stranamente, ma non troppo, presente anche in quelle parti politiche che si definiscono progressiste e riformiste a prescindere:

abbiamo storture in ambito fiscale, giuridico, amministrativo, prima che politico, le quali non stimolano ad investire qui né dall'interno né dall'esterno.

Certamente la riforma della Costituzione non risolveva granché di queste storture, anzi concediamo pure che non era rilevante, ma poteva essere, e così pare sia stata interpretata da molti sia all'interno sia all'eterno, un indizio della capacità e della volontà della classe politica, ma anche della popolazione, di correggere le storture, in cui comunque, non dimentichiamolo, sguazzano non pochi, non solo tra i governanti, ma anche tra i governati.

 

Al momento comuque non si vedono sconquassi sui mercati:

speriamo bene, soprattutto speriamo che all'estero conservino quel desiderio d'investire in Italia che purtroppo hanno perso molti Italiani (me compreso).

Edited by Mario1944
Al momento comuqnue non si vedono sconquassi sui mercati

 

Appunto, io non sono un esperto di investimenti finanziari

ma secondo me - andando a buon senso - un investitore

è preoccupato non dalla Costituzione Italiana e neanche per

il destino di Renzi, in sé.

 

Sarà preoccupato dal problema del salvataggio di MPS

che Renzi ha disinvoltamente rinviato a dopo il referendum

 

Non a caso, il nostro sistema istituzionale prevede in questi casi

la "mediazione" di un Presidente della Repubblica

 

Nel senso che Renzi - in modo del tutto legittimo - potrebbe anche

dire che lui si dimette ed il problema non è più il suo problema, ma

esiste un presidente della repubblica che dovrà considerare come

gestire la crisi garantendo

 

-- l'approvazione della finanziaria nel secondo ramo del Parlamento

--il salvataggio di MPS

 

Si fosse votato a Settembre, sarebbe stato meglio e sappiamo benissimo

che la data è stata posticipata per dare una mano a Renzi, però ora ci si dovrà

prender carico delle conseguenze di queste scelte

 

 

Bastava proporre una riforma fatta bene, per far vincere il Sì.

 

Ah, certo!

Peccato che nessuno sa che cosa mai sia una "riforma fatta bene", dato che su qualunque proposta qualcuno ci sarebbe stato che l'avrebbe cassata, dicendo che era fatta male, e d'altronde, per ottenere il consenso, se non di tutti, almeno della stragrande maggioranza, per forza di cose si devono fare concessioni che riducono il "fatto bene" (ammesso e non concesso che esista da qualche parte) ad un "fatto così così".

Inoltre obbiettivamente le opposizioni tendono a criticare e ad opporsi a qualsiasi riforma proposta dalla maggioranza, se non altro per ragioni elettorali.

 

Purtroppo viviamo ed operiamo sulla Terra, non nel Paradiso del perfetto disinteresse e della sapientissima provvidenza  ;-)


e si dà il caso che la politica sia l'arte dell'imperfetto purché possibile, non del perfetto ma impossibile.

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Ah, certo!

Peccato che nessuno sa che cosa mai sia una "riforma fatta bene", dato che su qualunque proposta qualcuno ci sarebbe stato che l'avrebbe cassata, dicendo che era fatta male, e d'altronde, per ottenere il consenso, se non di tutti, almeno della stragrande maggioranza, per forza di cose si devono fare concessioni che riducono il "fatto bene" (ammesso e non concesso che esista da qualche parte) ad un "fatto così così".

Inoltre obbiettivamente le opposizioni tendono a criticare e ad opporsi a qualsiasi riforma proposta dalla maggioranza, se non altro per ragioni elettorali.

 

Purtroppo viviamo ed operiamo sulla Terra, non nel Paradiso del perfetto disinteresse e della sapientissima provvidenza  ;-)


e si dà il caso che la politica sia l'arte dell'imperfetto purché possibile, non del perfetto ma impossibile.

 

Mario1944 stai parlando con LocoEmotivo che è l'italiano medio, lascia perdere.

... e secondo me il vero schiaffo non è stata neanche la sconfitta, ma la reazione odierna dei mercati finanziari :rolleyes:

sostanzialmente in parità o in leggero calo, come tanti altri giorni, a dimostrare che è stata fatta nelle scorse settimane una campagna stampa di disinformazione dai grandi quotidiani italiani, giocata riprendendo articoli secondari della stampa estera, che temevano in caso di vittoria del no chissà che sfracelli

ovviamente il no non ha risolto i problemi finanziari del paese, le banche che erano in bilico restano in bilico, lo spread tende a salire, etc.

ma il "salto nel buio", di cui parla oggi Calabresi (che ha preso la direzione di Repubblica a seguito di una delle tante operazioni di potere renziane, ovvero quella che ha portato all'aggregazione tra Stampa e Repubblica), semplicemente non esiste: nessun salto nel buio, c'è una costituzione più che rodata e speriamo ci siano ancora in giro dei politici responsabili per gestire questo passaggio

il salto nel buio sarebbe stato l'altro, quello di approvare una riforma costituzionale scritta malissimo, impraticabile, inemendabile

 

il discorso di Renzi di ieri sera sarà stata anche emotivamente bello e nobile, ma politicamente resta un discorso miope, di uno che non ha capito il senso di questa sconfitta, e che ha preferito rifugiarsi nel comodo cono d'ombra dell'odio contro di lui

Renzi: un leader con grandi qualità (energico, ambizioso, cosa che in politica non guasta, testardo, capace di scommettere e di rischiare) ma anche con grandi limiti, soprattutto in termini di strategia politica e di prudenza e correttezza istituzionale

ha dilapidato le poche risorse strappate all'Europa con la cosiddetta flessibilità e le ha riversate a pioggia su dei privilegiati: si perché chi ha un lavoro a tempo indeterminato o una pensione è oggi un privilegiato, e Renzi ha dato gli 80 euro a chi lavora, ha incrementato le pensioni e ha concesso aumenti alla PA (ovvero a coloro che restano degli ultragarantiti, e che dall'avvento dell'euro hanno goduto di più aumenti di stipendio di tutti)

viceversa ha bastonato i meno garantiti, quelli che il lavoro lo hanno perso e che cercano di arrotondare con qualche magra rendita finanziaria stappata alle incertezze borsistiche, dove la tassazione dei capital gain è stata portata a livello IRPEF; quelli che affittano le stanze di casa ai turisti stranieri; quelli che hanno una bottega o un piccolo commercio o un capannone industriale o agricolo, salassati dal versante IMU e TASI; gli imprenditori piccoli o piccolissimi che hanno fondato una SRL e si vedono tassare l'utile della società almeno 3 volte da uno Stato che si mangia tutto; etc.

tutta gente che rischia quotidianamente di suo, che tiene a galla il paese e che la pensione non l'avrà mai (nonostante i contributi versati a vuoto e che mai saranno restituiti), che combatte tutti i giorni contro governi rapaci e incapaci di capire cosa bisognerebbe davvero fare per agevolare la piccolissima impresa

quello che è mancato completamente a Renzi è l'analisi politica; lui è vissuto solo di plebisciti, e, nonostante la giovane età, ha espresso nella politica del suo governo una visione del paese sorpassata, da democristiano anni '70

 

 

Peccato che nessuno sa che cosa mai sia una "riforma fatta bene", dato che su qualunque proposta qualcuno ci sarebbe stato che l'avrebbe cassata,

 

Permettimi, ma questo qualunquismo è inaccettabile

 

Non è vero che sia impossibile distinguere una riforma fatta bene da una

riforma fatta male

 

Non può esistere una riforma che piaccia a tutti

 

Ma una cosa raffazzonata e fatta male è perfettamente distinguibile

da una cosa fatta bene

 

E questa riforma era ANCHE fatta male, oltreché essere discutibile

come ogni riforma

I Fatti vi smentiscono

 

Non perchè Renzi abbia perso

 

Ma perchè i giudici costituzionali NOMINATI DAL PD

non da hinzelmann, hanno tutti detto ciò che ho detto io

 

Aprite gli occhi e guardate in faccia la realtà

 

La campagna elettorale è finita, Renzi ha perso la riforma

non è neanche piaciuta, ora diciamo francamente che era

pure scritta male, inutile e/o controproducente

 

Non ha senso continuare a mentire

Con l'eccezione della Toscana da una parte ed il Triveneto dall'altra, il SI ha preso più voti nelle zone storicamente più conservatrici mentre il NO ha trionfato in quelle storicamente più progressiste (per fare un esempio Cagliari città tra le più "rosse" d'Italia il NO ha preso quasi il 70%). Questo dato deve far riflettere sulle politiche intraprese dall'ormai ex governo...

 

Praticamente il consenso al SI è arrivato da anziani con reddito medio-alto, cioè quelli che fino al 2011 rappresentavano lo zoccolo duro del PDL...

Analisi delle percentuali del NO

 

Nelle città "di destra":

 

- Novara 55,5

- Cuneo 48,3

- Milano 48,9

- Varese 52,5

- Padova 52,9

- Venezia 59,1

- Arezzo 49,2

- Perugia 49,0

 

ed ecco in alcune città "di sinistra":

 

- Genova 60,4

- Torino 53,6

- Pescara 63,0

- Napoli 70,4

- Salerno 60,1

- Taranto 69,3

- Reggio Calabria 69,5

- Catania 74,7

- Cagliari 69,7

privateuniverse

Beh dai, possiamo dedurre quindi che quel 59% di NO sono elettori del M5s, Lega, PDL che volevano far fuori Renzi.

Mentre quel 40% sono elettori del PD.

Mica male.

No, non possiamo dedurlo.

 

Perché gli elettori del PD che hanno votato No sono molto, ma molto meno numerosi degli elettori degli altri partiti che hanno votato Sì; anche se, grazie a Renzi, alla sua tracotanza, alla sua superficialità, alla sua incompetenza, alla sua cialtroneria, la gran parte degli elettori degli altri partiti che erano orientati a votare Sì sono passati nel campo opposto.

 

Fino a quando Renzi non ha cercato di appropriarsi della probabile vittoria del Sì per farne un plebiscito personale il Sì era in abbondante vantaggio: fino a maggio i sondaggi davano il Sì al 56-58 per cento. All'epoca la maggior parte degli elettori leghisti e berlusconiani era orientata per il Sì.

 

E' stato Renzi a far loro cambiare idea.

 

Dispero di riuscire a convincere minimamente i fautori del Sì.

 

Il PD è ormai diventato una setta di fanatici sostenitori delle scelte del loro capo con cui è impossibile qualsiasi discussione razionale.

 

 

No, non possiamo dedurlo.

 

povera stella.

 

Io ti capisco sai? Mai una gioia, mai felice,  pure ora non te lo concedi e pretendi che il 59 sia tutto contro Renzie!1! mentre il 40 non gli sia a favore.

 

O è un plebiscito su di lui o non lo è, non puoi prendere quel che ti piace ed ignorare il resto

 

 

e secondo me il vero schiaffo non è stata neanche la sconfitta, ma la reazione odierna dei mercati finanziarisostanzialmente in parità o in leggero calo, come tanti altri giorni, a dimostrare che è stata fatta nelle scorse settimane una campagna stampa di disinformazione dai grandi quotidiani italiani, giocata riprendendo articoli secondari della stampa estera, che temevano in caso di vittoria del no chissà che sfracelli

 

Il timore, non la paura....., che il rifiuto d'una riforma costituzionale fin troppo blanda possa avere implicazioni ben più gravi, profonde ed estese, non è un timore artatamente prodotto da Renzi e dai renziani, anche se ovviamente questi ne hanno approfittato pro domo sua.

Io infatti, pur non essendo renziano e neppure di sinistra, anzi!, pur non avendo personalmente simpatia per Renzi, pur non vedendo nella riforma, ormai abortita, tutte le meraviglie dipinte da alcuni, non molti a dire il vero...., fautori del sì, come peraltro non vedevo tutti gli orrori dipinti dai fautori del no, pur con tutto ciò ho il timore che il rifiuto sia il segno di qualcosa che non vada nel nostro più diffuso modo di ragionare rispetto alle avversità o comunque alle evenienze del momento.

Un qualcosa che si scontra violentemente con le novità impetuose che ci circondano e che potrebbero in un futuro prossimo, se sottostimate, soffocarci:

io inscrivo il nostro no nel medesimo cerchio d'illusa refrattarietà a cambiamenti, che tuttavia subiremo, se non sapremo adattarci consapevolmente, dell'assurdo sì dichiarato dagli Inglesi all'uscita della loro nazione dall'euro.

 

Penso che molti, non solo noi, in Europa stiano giocando col fuoco, speriamo che non brucino tutti gli altri insieme con sé stessi....

Praticamente il consenso al SI è arrivato da anziani con reddito medio-alto

 

esatto: a Roma il referendum ha vinto solo nel centro storico e nei quartieri Prati, Trieste e Parioli

come a dire: il vecchiume pieno di soldi, le signore ingioiellate e impellicciate con i capelli tinti color rame, i palazzinari, i concessionari automobilistici, i Malagò, quelli che passano le giornate sui lettini abbronzanti e ogni tanto vanno a giocare a polo, quelli che non hanno mai dismesso i capelli lunghi da quando avevano vent'anni nel '68 e che hanno trovato chic il premio Nobel per la letteratura a Bob Dylan (ok, mi sto allargando :asd: )

 

 

 

ho il timore che il rifiuto sia il segno di qualcosa che non vada nel nostro più diffuso modo di ragionare rispetto alle avversità o comunque alle evenienze del momento

 

personalmente ho sempre visto il governo Renzi come un colpo di coda del vecchio, non certo come ciò che ci poteva portare nel nuovo: Renzi ha proposto una politica democristiana, sorpassata, e ha giocato una partita per il potere sfruttando la situazione difficile del paese e trovando i suoi sponsor in quelli della vecchia guardia, perfino (almeno in un primo tempo) in Berlusconi

Edited by conrad65
a Roma il referendum ha vinto solo nel centro storico e nei quartieri Prati, Trieste e Parioli:

come a dire: il vecchiume pieno di soldi, le signore ingioiellate e impellicciate con i capelli tinti color rame, i palazzinari, i concessionari automobilistici, i Malagò, quelli che passano le giornate sui lettini abbronzanti e ogni tanto vanno a giocare a polo

 

Non conosco la distribuzione sociale di Roma, ma allora si potrebbe osservare che a Milano, cioè nella capitale finanziaria ed economica che muove gran parte degli investimenti italioti, ha vinto il sì:

brutto segno per la propensione ad investire in Italia degli Italiani?:

per quanto mi riguarda, direi di sì (scilicet brutto segno).

Poi forse mi sbaglio e nel mio stesso interesse finanziario spero ardentemente di sbagliarmi.

Edited by Mario1944
Non conosco la distribuzione sociale di Roma

 

a Roma è molto semplice: ci sono i ricchi e ricchissimi che stanno in quei quartieri là, i militari, i preti, gli impiegati statali, una manciata di principi del foro, i calciatori, le pornodive, i cravattari, i faccendieri alla Carminati e tutto il resto è plebe

nel film di Sorrentino "La grande bellezza" viene messa a confronto la vita di un mafioso e quella del protagonista, sornione e scioperato giornalista, e a un certo punto, mentre viene arrestato, il mafioso dice che lui è l'unico a lavorare in quella città, che sono quelli come lui a tenere in piedi il paese (e non ha torto)

Edited by conrad65

La borghesia ha votato sì, punto

 

A Milano, a Roma a Firenze

 

Certamente può aver influito l'idea di tutelare

il proprio risparmio privato salvando il governo

 

Chi il risparmio non ce l'ha legittimamente se n'è fregato

 

 

l'orientamento sessuale non è alla base di tutte le discriminazioni sociali yalem, ti consiglio di leggere la discussione sulla sindrome di Asperger


Ma che c'incastra?
Nessuno discrimina chi soffre di autismo o di sindromi varie. Cioè ti pare se io ti discrimino perché tu ti alzi la mattina, vedi passare una macchina gialla e allora pensi che sarà una cattiva giornata? 
Giudicare non è sempre "discriminare". Informati che è meglio. 

Nessuno vieta a te, eterosessuale autistico, di sposarti con una donna.. quando fino ad ora lo vietavano a due uomini o a due donne. 

 

Non ho capito per quale motivo tu debba essere tanto grato al PD per una legge che tratta le coppie dello stesso sesso come coppie di scopamici. Guarda che quel poco che è stato ottenuto è molto meno di quel che aveva promesso il PD. Ed è stato molto meno perché il PD ha candidato una trentina di senatori radiclamente contrari e ha preferito cedere loro invece di difendere i tuoi diritti. Ha messo i diritti delle persone come te sul piatto dei suoi interessi di potere, e ha deciso che i secondi valevano più dei primi.
 

Io non sono grato al PD, semmai "non" sono grato al M5S che ha promesso tante cose per poi fare il voltagabbana. Tra cui.. udite udite.. le unioni civili! 
E non mi importa assolutamente se veniamo definiti scopamici senza obbligo di fedeltà (anzi.. meglio! Basta con sti retaggi culturali bigotti).. ma finalmente posso essere riconosciuto come "coniuge" invece che "mero coinquilino" come il compagno di Formigoni ed usufruire dei (pochi) diritti che ne derivano. 
Al Senato il PD non aveva una maggioranza assoluta.. poi mi parli di senatori PD bigotti.. quando nel M5S c'è un marasma di deputati e senatori di qualunque orientamento politico (dalla contadina alla signora fascistella, dall'analfabeta funzionale al laureato in marketing, dal comico al fuoricorso ripetente che alla fine si ritira dall'università).. 
ma davvero.. cosa speri? Nel reddito di cittadinanza? Ma stiamo freschi.. 

Renzi doveva fare subito la legge elettorale e poi le riforme.. la riforma costituzionale se fatta bene ci stava anche.. ma non mi è piaciuto che prima di completare e instaurare una nuova legge elettorale abbia voluto fare in quanto? un anno? una riforma costituzionale.. come se volesse aggirare il problema di ingovernabilità. 
Non mi è piaciuto il fatto che non abbia voluto scorporare le varie proposte.. vuoi eliminare le province? si! Vuoi eliminare il CNEL? si! Vuoi eliminare il senato e bla bla a queste condizioni? No.. aspetta! Parliamone! 

Che vi devo dire.. andate a dar via il chapet. 

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