Rotwang Posted May 13, 2016 Share Posted May 13, 2016 (edited) La pazza gioia è un film del 2016 di Paolo Virzì. Beatrice Morandini Valdirana (Valeria Bruni Tedeschi) è una chiacchierona istrionica, sedicente contessa e a suo dire in intimità coi potenti della Terra. Donatella Morelli (Micaela Ramazzotti) una giovane donna tatuata, fragile e silenziosa, che custodisce un doloroso segreto. Sono tutt'e due ospiti di una comunità terapeutica per donne con disturbi mentali in Toscana, dove sono sottoposte a misure di custodia giudiziaria. Il film racconta la loro imprevedibile amicizia, che porterà ad una fuga strampalata e toccante, alla ricerca di un po’ di felicità in quel manicomio a cielo aperto che è il mondo dei sani. Edited May 13, 2016 by Rotwang Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Efestione7 Posted May 15, 2016 Share Posted May 15, 2016 Virzì mi piace così come la Bruni Tedeschi, andrò di certo a vedermi sta pellicola, a quanto pare apprezzata molto anche a Cannes (Freedog se ci sei batti un commento). Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Rotwang Posted May 15, 2016 Author Share Posted May 15, 2016 (edited) L'Huffington Post Darsi alla pazza gioia, fuggire via dalla propria vita, scappare da costrizioni, relazioni, routine: chi non ha mai sognato qualcosa del genere? C'è chi la sogna ogni giorno. Ciò che rende questo sogno più incandescente e avventuroso nel film di Virzì è che le due protagoniste del film, Beatrice (Valeria Bruni Tedeschi) e Donatella (Micaela Ramazzotti), sono due donne radicate da sempre in una depressione profonda, confinate in una comunità terapeutica, legate ad un passato traumatico (la seconda ha vissuto un pesante tentativo di farla finita insieme al figlioletto). Sono un capitale umano devastato da bizzarri neurotrasmettitori e dal destino. Eppure quando Virzì le mette in macchina in giro per la Versilia, in fuga, il film acquista un passo scatenato e divertente. Rubano una cabriolet, cenano in residenze aristocratiche senza pagare, praticano il furto con destrezza. Beatrice (ex moglie di un avvocato di Berlusconi) ha rovinato il patrimonio della famiglia nobile cui appartiene innamorandosi di un truffatore immobiliare, Donatella, ex cubista di un locale di Viareggio, è stata abbandonata da bambina dal padre e da adolescente dall'amante che l'ha messa incinta. Beatrice, logorroica e manipolatrice - le sue battute, che sono un mix di birignao terapeutico, formule radical chic e slogan del polo delle libertà, sono irresistibili - sembra guidare la fuga, verso il figlio di Donatella che è stato adottato, ma in realtà è Donatella quella che sembra sospettare l' esistenza di un principio di realtà che prima o poi imporrà un capolinea. Nel finale il destino le concederà finalmente qualche buona carta e un po' di pietà. Virzì adegua il passo del film alla sismica instabilità del loro umore, come se questo fosse il gesto più radicale della sua empatia: la pazza gioia precipita nel dolore profondo, la beffa nella depressione, la vodka tonic nel valium in gocce - che scorre a fiumi. Scritto da i due migliori allievi di Ettore Scola e Furio Scarpelli (il copione è firmato insieme a Francesca Archibugi), il film adotta con raffinata abilità la ricetta di base della commedia all'italiana: mescolare il divertente con il tragico, la satira con il dramma, il piacere del racconto con la testimonianza sanguinante della realtá. Ma è come se Virzì avesse voluto divaricare al massimo questa tensione facendo un film, allo stesso tempo, dall'umorismo scoppiettante e dalla tragicità abissale, mettendo insieme, per capirci, La prima cosa bella e Il capitale umano. In più La Pazza Gioia ha portato a Cannes un cinema italiano dallo sguardo mobile e frantumato: il volto delle due protagoniste è spesso al centro di paesaggi indifferenti, contraddittori, mutevoli. Campagne, piscine, ospedali, discoteche, spiagge: il mondo come totalità incomprensibile per chi non ha alcuna protezione dall'accanimento della vita, un film come flusso romanzesco fatto di innumerevoli rapide e anse. Se ne esce fuori storditi e toccati, non c'è valium in commercio per un cinema del genere. Edited May 15, 2016 by Rotwang Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
danielle Posted May 17, 2016 Share Posted May 17, 2016 Io apprezzo moltissimo Virzì e non ho ancora visto il film, quindi parlo pour parler, ma se le due donne "fuggono" nel senso che "fuggono insieme", ed è una storia ambientata in un centro per disturbi mentali, non sarà mica una rivisitazione dello stereotipo della lesbica pazza??? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
freedog Posted May 21, 2016 Share Posted May 21, 2016 (edited) Freedog se ci sei batti un commento freedog sta impicciatisssimo e fino a sto momento non ebbe tempo per dire la sua.. cmq rimedio ora: era dai tempi del glorioso Thelma & Louise che non vedevo un road movie al femminile così bello, intenso, coinvolgente. E il paragone tra il venerato Ridley Scott e il nostro Virzì è tutt'altro che blasfemo!! A farci sbrilluccicare l'occhietto, al posto delle chiappette di un giovane Bradd Pitt, c'è un epilogo spiazzante, che chiude la storia alla grande: un semplice sbuffo rende la situazione madre-figlio commovente sì, ma credibile, evitando così la trappola del patetismo. -se lo avete visto, sapete di cosa parlo; altro non vi dico, sennò vi rovino tutto- Forse alcune tappe - le diatribe con gli amanti, le derive viareggine - si potevano asciugare per non allentare il ritmo irrefrenabile dell’inizio; ma son minutaglierie! Bravi tutti, specie regia (ma non è una sorpresa) e sceneggiatura (la Archibugi sa trattare i temi della salute mentale come pochi, fin dall'epoca del Grande cocomero), ma Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti di più. Edited May 21, 2016 by freedog Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Olimpo Posted May 22, 2016 Share Posted May 22, 2016 (edited) ragazzi vi volevo dire che per caso, proprio qualche giorno fa, ho visto ''Tutti i santi giorni'', un altro film di Paolo Virzì realizzato nel 2012. ieri vedere ''la pazza gioia'' al cinema è stata un ' esperienza unica. E' un film che si regge su un paradosso, cioè sull'amicizia fra due persone diversissime ma unite dal dolore (che si scoprirà pian piano man mano che la storia si sviluppa). E' proprio questo il punto forte del film. Vedere come due caratteri opposti riescono a combinarsi, creando a volte situazioni pirandelliane, dall'esilarante comicità (come quella in cui Beatrice prende a borsettate Donatella nel pub perché questa non le vuole dare i soldi). Non saprei se definirlo un drammatico o una commedia!Ma , soprattutto nel finale, mi sembra che la storia viri verso il drammatico! (mia madre, scoprendo la storia di Donatella, si è commossa). La scena delle due appoggiate su un muretto in spiaggia, mentre si raccontano della loro vita, stava per commuovere anche me, ma sono riuscito a trattenermi !! Pur non essendo una donna, mi sono immedesimato nella vicenda di Donatella, perché quando penso a certe persone che prima ti ''usano per il sesso'' e poi non ti salutano nemmeno e cercano di evitarti, mi vengono in mente purtroppo dei ricordi del passato. Però, chiaramente, quello che ha passato Donatella deve essere stato devastante almeno il doppio. Non spoileriamo!!!!!! PS : Sinceramente ho difficoltà a vedere ''Beatrice'' come una vittima (ad esempio dell'amante Renato). A me sembra una manipolatrice e questa è l'opinione che ho avuto per i 3/4 del film. Poi alla fine mi sono ricreduto. Ma non so...credo che in fondo sia una persona esuberante, logorroica, simpatica (dipende dai punti di vista)..e tutto....ma non so se sia davvero ''buona di cuore'' come vuol far credere (viceversa come si spiegano i suoi oscillamenti continui d'umore? e di decisione?). PS 2 : vabbè se mi conoscete, sapete che sono un amante del tema della malattia mentale!!! Quindi appena ho scoperto che il film era ambientato (all'inizio) in una casa di cura, ho avuto un sussulto di gioia!!! Edited May 22, 2016 by Olimpo Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
schopy Posted May 22, 2016 Share Posted May 22, 2016 Io consiglio a tutti di rivedere "Qualcuno volò sul nido del cuculo" (uno dei film più belli sui mattacchioni che sia mai stato fatto). La pazza gioia voglio vederlo presto; Virzì mi piace, la Bruni Tedeschi pure visto che sembra sempre sia appena caduta dalla luna...un po' comica suo malgrado, credo faccia parte del suo personaggio. Un film in cui tutti mi fanno già simpatia. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Rotwang Posted May 23, 2016 Author Share Posted May 23, 2016 (edited) Meraviglioso! Una fuga picaresca in piena Toscana del 2014, molto triste e comico contemporaneamente, dove due donne con problemi mentali, internate in una casa di cura immersa nella natura, affrontano in modo realistico (non in modo fantasioso e surreale come nei film hollywoodiani) il mondo dei "sani" che le ha in qualche modo ripudiate. Amo la Bruni Tedeschi, ho scoperto il talento della Ramazzotti e Virzì come sempre una garanzia di un cinema italiano che nulla ha da invidiare al resto del mondo. Edited May 23, 2016 by Rotwang Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
schopy Posted March 29, 2017 Share Posted March 29, 2017 (edited) Riaggiorno questo topic perché pare che da ieri mattina sia diventato virale il video di ringraziamento per il David di Donatello alla miglior attrice di Valeria Bruni Tedeschi. In una strana commistione di registro elevatissimo, sciroccato ed involontariamente comico, la nostra beniamina ringrazia proprio tutti, da Leopardi all'amica d'infanzia con cui ha diviso la focaccia il primo giorno di scuola: http://www.huffingtonpost.it/2017/03/28/david-di-donatello-il-discorso-di-valeria-bruni-tedeschi_n_15651704.html Talmente irresistibile da superare lei stessa l'imitazione che ne fece Fiorello qualche anno fa, colla quale stereotipizzava l'attrice DI NICCHIA (dal minuto 7.50): http://www.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-c4a3ff68-f3f6-4f5e-a600-f2a000294926.html Tornando al film, è davvero ben realizzato e ben interpretato; qualche anno fa, sempre a proposito di Virzì (o forse era l'Archibugi, che di questo film è co-sceneggiatrice? Non ricordo...) un critico cinematografica aveva coniato la felice espressione di cinema degli affetti speciali, che mi pare molto azzeccata. Fate caso al personaggio interpretato dalla Ramazzotti -tossicodipendente, ex-cubista trattata da mignotta, revoca della potestà sul figlio dato in affido, padre assente di cui ricorda solo che suonava quella meraviglia che è Senza Fine di Gino Paoli- e vien da pensare che tutto sia furbescamente orchestrato per farci commuovere. Io sono uno che nei clichés ci cade con tutte le scarpe: nonostante la parte più cinica di me s'insospettisca, e mi spinga a credere che qui vogliono darcela ad intendere, COMUNQUE mi commuovo copiosamente. Edited March 29, 2017 by schopy Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
freedog Posted March 29, 2017 Share Posted March 29, 2017 (edited) da ieri mattina sia diventato virale il video di ringraziamento per il David di Donatello alla miglior attrice di Valeria Bruni Tedeschi e non hai visto le reazioni in sala! la cerimonia era stata un po' piatta (pure Benigni era stato parecchio soporifero), ma st'uscita da matta col botto ha svegliato TUTTI dall'abbiocco imminente -avete notato che non hanno chiuso il countdown di 45 sec. del ringraziamento al premio e l'hanno fatta andare avanti senza freni?- La povera Ramazzotti (che avevo votato come miglior attrice, oltre che Virzì come regista e questo come miglior film) era imbarazzatissima e credo si sarebbe voluta dissolvere volentieri da là sopra Edited March 29, 2017 by freedog Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
schopy Posted March 29, 2017 Share Posted March 29, 2017 (edited) (che avevo votato come miglior attrice, oltre che Virzì come regista e questo come miglior film) Ma tu sei in giuria in qualità di giornalista accreditato? Non ho mai capito bene com'è fatta la giuria, se abbiamo anche noi un Academy dei David o qualcosa del genere...so che abbiamo i globi d'oro assegnati dalla stampa estera, com'è per i veri Golden Globe...sfortunatamente i nostri David sono molto meno glamourous degli Oscar. Li danno di lunedì e -pressapoco- tra i nominati ci son quasi sempre gli stessi nomi. Edited March 29, 2017 by schopy Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Paolo91 Posted March 29, 2017 Share Posted March 29, 2017 (edited) Ieri sera ho visto il video della premiazione e del suo discorso. Credo di avere molti film da recuperare :) Edited March 29, 2017 by Paolo91 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
freedog Posted March 30, 2017 Share Posted March 30, 2017 (edited) Ma tu sei in giuria in qualità di giornalista accreditato? Non ho mai capito bene com'è fatta la giuria, se abbiamo anche noi un Academy dei David o qualcosa del genere...so che abbiamo i globi d'oro assegnati dalla stampa estera, com'è per i veri Golden Globe...sfortunatamente i nostri David sono molto meno glamourous degli Oscar. Li danno di lunedì e -pressapoco- tra i nominati ci son quasi sempre gli stessi nomi. sì, sono in giuria da 3 anni, ma non in quanto giornalista (discorso lungo & complicato, che a farlo qua non interesserebbe nessuno) la giuria è fatta da: vincitori passate edizioni, veterani della cineCritica, rappresentanti di tutta la filiera (dalle maestranze a distributori & esercenti), vari & eventuali certo che siamo meno glam degli oscar! anche solo x una banalissima questione di budget stanziato per la serata i nomi son spesso gli stessi per vari motivi, dal fatto che cmq Cinecittà è un grande paesone in cui tutti conoscono tutti alla banale considerazione che alla fine i film italici (anche solo numericamente) quelli sono. Non è che si possa premiare qualcosa che non è uscito in sala (anche se decenni fa qsa del genere successe, e fu un mezzo scandalo), o non viene girato! Edited March 30, 2017 by freedog Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
freedog Posted March 30, 2017 Share Posted March 30, 2017 (edited) Cmq, visto che ai David è andato bene, sto week end verrà riproiettato in selezionate sale di Roma, Milano, Bologna e Padova Se ve lo siete perso (male, molto male!!) è l'occasione per recuperarlo Edited March 30, 2017 by freedog Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Rotwang Posted March 30, 2017 Author Share Posted March 30, 2017 La pazza gioia di Paolo Virzì ha trovato un distributore per il mercato statunitense: la Strand Releasing di Los Angeles. La distribuzione in sala è prevista per la primavera 2017. La commedia con Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti, presentata al Festival di Cannes alla Quinzaine des Réalisateurs, prodotta da Lotus Production, Manny Films e Rai Cinema, è venduta nel mondo da Bac Films. Variety riporta il commento di Gilles Sousa di Bac Films, che ha condotto le trattative con Strand Releasing e ha dichiarato: «La pazza gioia ha tutti gli ingredienti per essere in sintonia con il pubblico statunitense: mescola temi sociali che sono universali con un tocco di avventura, sollievo da commedia e regala due bellissime emozionanti interpretazioni». Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted March 30, 2017 Share Posted March 30, 2017 Sono i distributori di Araki, Techine e Ozon praticamente è come dire che essere livornese per un americano equivale ad essere queer Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
freedog Posted March 30, 2017 Share Posted March 30, 2017 Sono i distributori di Araki, Techine e Ozon praticamente è come dire che essere livornese per un americano equivale ad essere queer mmhh.. nì nel senso: è un distributore medio-piccolo (parlando delle cifre dell'industria cinematografica hollywoodiana, numeri che qua manco ce li sogniamo), che fa -e bene- molti film o extra USA o indipendenti insomma, molto di nicchia rispetto alle cifre da blockbuster, però ancora guardano anche alla qualità Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
schopy Posted March 30, 2017 Share Posted March 30, 2017 sì, sono in giuria da 3 anni, ma non in quanto giornalista (discorso lungo & complicato, che a farlo qua non interesserebbe nessuno) la giuria è fatta da: vincitori passate edizioni, veterani della cineCritica, rappresentanti di tutta la filiera (dalle maestranze a distributori & esercenti), vari & eventuali certo che siamo meno glam degli oscar! anche solo x una banalissima questione di budget stanziato per la serata i nomi son spesso gli stessi per vari motivi, dal fatto che cmq Cinecittà è un grande paesone in cui tutti conoscono tutti alla banale considerazione che alla fine i film italici (anche solo numericamente) quelli sono. Non è che si possa premiare qualcosa che non è uscito in sala (anche se decenni fa qsa del genere successe, e fu un mezzo scandalo), o non viene girato! Ma allora sarai un veterano Io non ho sottomano i dati ANICA, ma i film prodotti all'anno in Italia quanti saranno? 150 o giù di lì? E quanti ne vengono distribuiti? Cioè non posso credere che ogni anno ci siano SEMPRE in lizza la Buy, la Golino, la Bruni Tedeschi (che, ho scoperto, è al suo quarto David). Pensando di voler lavorare nel tuo settore free, che cosa bisogna fare? Da dove si inizia? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
freedog Posted March 30, 2017 Share Posted March 30, 2017 (edited) Io non ho sottomano i dati ANICA, ma i film prodotti all'anno in Italia quanti saranno? 150 o giù di lì? E quanti ne vengono distribuiti? se conti anche i cortometraggi (che al cinema manco arrivano) sono stati 549 (erano stati 566 nel 2015), tantissimi MAI usciti nelle sale; italiani distribuiti & proiettati nei cinema (conditio sine qua non per essere presi in considerazione per i David) son stati una cinquantina sulla distribuzione taccio, chè poi pare che intigno sempre sulle stesse polemiche Edited March 30, 2017 by freedog Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted March 30, 2017 Share Posted March 30, 2017 Non gli hai detto niente sulla lobby gay di cinecittà! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
freedog Posted March 30, 2017 Share Posted March 30, 2017 Non gli hai detto niente sulla lobby gay di cinecittà! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
schopy Posted March 30, 2017 Share Posted March 30, 2017 Non gli hai detto niente sulla lobby gay di cinecittà! Infatti, io sono curioso! se conti anche i cortometraggi (che al cinema manco arrivano) sono stati 549 (erano stati 566 nel 2015), tantissimi MAI usciti nelle sale; italiani distribuiti & proiettati nei cinema (conditio sine qua non per essere presi in considerazione per i David) son stati una cinquantina sulla distribuzione taccio, chè poi pare che intigno sempre sulle stesse polemiche Ma mica può essere che mi distribuiscono SOLO quelli con la Buy, no???...io non so come stiamo messi adesso sul fronte distribuzione, sia di pellicole nazionali sia di prodotti esteri, quando frequentavo Venezia (una decina d'anni fa :OOO ) in molti lamentavano la scarsa attenzione all'aspetto commerciale, mentre si diceva che a Cannes la cosa era molto più curata (poi però finiamo OT, e, appunto, magari nel tempo le cose son migliorate). Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
freedog Posted March 30, 2017 Share Posted March 30, 2017 magari nel tempo le cose son migliorate). NO il discorso sarebbe un papirissimo che ammorberebbe la totalità degli astanti. se verrai, magari ne parliamo di persona al prox week end che si organizzerà un raduno romano, ok? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
schopy Posted March 30, 2017 Share Posted March 30, 2017 Vieni tu al raduno padovano!!! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
freedog Posted March 31, 2017 Share Posted March 31, 2017 Vieni tu al raduno padovano!!! eh, magara potessi!!! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted March 31, 2017 Share Posted March 31, 2017 eh, magara potessi!!! Troppo buono! Lui è curioso, lui deve "muovere il culo" Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
freedog Posted March 31, 2017 Share Posted March 31, 2017 (edited) Troppo buono! Lui è curioso, lui deve "muovere il culo" è un filo più complicato di così: il sabato LAVORO fino alle 9 di sera, quando va di culo.. possibilità di prendermi un week end intero libero: ZERO [controprova: pure ai raduni romani, riesco ad esserci solo la domenica] per esserci, dovrei prendere un treno x la polentonia di notte, arrivare domenica mattina, stare poche ore e tornare indietro primo pomeriggio verso Roma. vi voglio bene, ma un'ammazzata così.. no, grazie! Edited March 31, 2017 by freedog Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Demò Posted March 31, 2017 Share Posted March 31, 2017 Seh seh che a roma hai finto un infarto e ti sei fatto portare via in ambulanza dal tuo sposo per non vederdi, ancora ce l'ho legata al dito Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
freedog Posted March 31, 2017 Share Posted March 31, 2017 (edited) hai finto un infarto alt! -e c'ho li testimoni-: quel giorno a piazza del popolo Coniuge s'è messo a soccorre uno che c'aveva avuto un mezzo coccolone / sbalzo di pressione e ha bloccato (a me & altri) un'oretta finchè non s'è ripreso -> non sò riuscito a beccavve poi lo so bene che con voi c'era una becera linguaccia che ha cominciato a facce un romanzo -e potrei pure far notare che è lo stesso soggetto cronicamente specializzato in sòle ogni volta che lo invito a vedecce coi nostri rispettivi boys per un teatro, un cinemino eccetera, ma lasciamo stà- Edited March 31, 2017 by freedog Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted March 31, 2017 Share Posted March 31, 2017 Vabbè sei troppo buono e troppo pigro Comunque ci stiamo allontanando un po' dal tema vero del topic: la fascinazione dei gay per i malati di mente e la follia Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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