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Crozza è un giullare di corte, solo Guzzanti ci può salvare


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Linkiesta

«Marchionne ormai vive a Detroit, non sa più nemmeno dov'è l'Italia». Su La7 Crozza porta in scena l'ultima copertina della stagione e attacca Marchionne. «Se fosse qui, quante gliene direi...», aggiunge, prima che le risate posticce da comedy americana anni Ottanta rianimino al pubblico e ricordino anche ai più distratti che è quello, sì sì, è proprio quello il momento di ridere. «Se fosse qui... quante gliene direi», continua il comico genovese, mangiandosi didascalicamente le mani.

 

Poi, dalla regia, la voce fuori campo interrompe Crozza.

«Mauri...»
«Un attimo Andre, aspetta...»
«Mauri...»
«Che c'è Andrea? Non lo vedi che sto finendo il monologo? Dicevo... Se fosse qui...»
«Mauri...»
«Ohhh, cosa c'è? Dimmi. Cosa c'è?»
«È qui. Marchionne. E qui».


Ora alle risate finte della regia sembra che si aggiungano quelle del pubblico in sala che risponde agli ordini del capo claque. Ma basta guardare la faccia di Crozza e quella di Marchionne. Basta guardarli e concentrarsi su quelle risate finte per vedere, al posto dello studio di Dimartedì, il teatrino di un giullare al cospetto dei suoi padroni. Quella di Crozza non è satira. Non lo è più, perlomeno, è diventato il Bagaglino, solo un po' più raffinato.

«Quando si arriva a ironizzare sulla parlata dialettale o sull'aspetto fisico non è satira. Una satira che colpisce questi aspetti, come faceva Il Cavaliere Mascarato di Striscia alliscia il potere», ha detto a febbraio a TvTalk il comico Giorgio Montanini, uno che era stato testato da Ballarò per prendere il posto di Crozza, ma che per gli standard del supinaggio nostrano televisivo non è stato considerato “accettabile”.

La satira non va a prendersi gli applausi di quelli che percula. Perché la satira non scherza, è un'arma. E oltraggia, supercazzola, irride. Non si prende, come Crozza, gli applausi del Re di turno, non resta sul palco ad inchinarsi al potere. E Crozza non l'ha capito, che non è ammiccando e allisciando il potere che si fa quello che un ventennio fa sapeva fare, e alla grande, con la banda dei Broncovitz.

A quei tempi Crozza non stava sul palco da solo. Insieme a Marcello Cesena, Ugo Dighero, Mauro Pirovano e Carla Signoris faceva le sue sortite in capolavori di trasmissioni come AvanziTunnel e Hollywood PartyErano gli anni Novanta e il baricentro di quegli spettacoli era il migliore di tutti: Corrado Guzzanti.

È proprio lui che ora, a qualche anno dalle sue ultime apparizioni, a poche ore dall'arrivederci di Crozza, ha iniziato il lancio della sua nuova trasmissione, che sarà in onda con Dov'è Mario? su Sky a partire dal 25 maggio per quattro puntate e che, a differenza di quanto fa Crozza ogni martedì su La7, sembra avere le carte in regole — come il marchio Guzzanti di solito garantisce — di far ridere noi, non i pasciuti potentini di turno.

L'ingresso nell'arena di Guzzanti è stato mitico. Prima un trailer con annunci di telegiornale che annunciavano la morte di Mario Bambea “intellettuale di sinistra snob e innamorato di sé, che in seguito a un incidente d'auto si "sdoppia" e diventa - anche - Bizio, un comico trash” motore dello show. Poi un editoriale. Sì, un editoriale. Proprio su Repubblica, in prima, in taglio basso, e finisce così: «Qui c'è qualcuno che le avvisaglie le aveva segnalate da un pezzo e marchiate di rosso. Le maestrine dalla penna vermiglia che però erano anche le staffette per la Resistenza. Le stesse che in Cecoslovacchia eressero un muro di panni, che in Belgio incrociarono le ginocchia contro l'ecoperpetrismo. Anche se forse era il rosso di Bayder. Il rosso che sbiadisce quando tira aria di guerra. Il postribolo dei molti. La vitrea ganassa che si fa fagotto. La supercazzola d'un editoriale».

Quella di Guzzanti, almeno in apparenza, è un'entrata in grande stile, una dichiarazione di guerra, un proiettile d'argento diretto ai nostri cervelli borghesi. Certo, è una supercazzola prematurata come se fosse antani con la tanapia tapioca e con lo scappellamento a destra, ma promette un doppio taglio. Se a livello testuale sembra un nonsense, a livello metatestuale è un a stoccata.

Perché Guzzanti non è andato a prendersi gli applausi inchinandosi davanti al Re, gli ha inchiodato una pergamena ben in vista sulla porta, che la leggano tutti e ma che ne ridano i lettori, avrebbe sussurrato tra sé se quella fosse stata la la porta della chiesa del castello di Wittenberg. Il colpo è in canna. Corradone, ti prego, non deluderci.

Edited by Rotwang

Sono d'accordissimo con l'articolo.

 

Per quanto le caricature di Crozza mi facciano ridere, l'ambiguità di fondo del messaggio è davvero chiarissima, e altrettanto sfacciato è l'ammiccamento al satireggiato di turno: è un meccanismo da protégé molto raffinato ma quando uno se ne accorge diventa sempre più fastidioso.

 

D'altra parte col consolidarsi del berlusconismo i Guzzanti vecchia maniera sono stati ERADICATI dalla Rai, e trascinati in panchina per un decennio. Sappiamo bene perchè. Il postberlusconismo non ha fatto altro che assaporare il piacere del precedente repulisti e godersi i vantaggi della sua tendenziale irreversibilità.

 

Bisognerà vedere fino a che punto gli interessi di Murdock avranno buon gioco di spingersi in questo piccolo revival.

Crozza è un bravo imitatore, forse uno dei migliori in circolazione adesso, ma è tremendamente scarso a sostenere un monologo comico, cosa che invece riesce benissimo al tanto bistrattato Brignano.

 

Guzzanti è un imitatore piuttosto scarso, ma è molto bravo a fare monologhi e soprattutto personaggi per esempio l'indimenticabile https://www.youtube.com/watch?v=Z4q_Sn6-sCo  :asd:

 

Va detto che Crozza, con i suoi limiti, fa uno dei pochi programmi decenti rispetto al (bassissimo) livello della tv su cui lavora...

Satira comicità e cabaret sono tre cose diverse e ognuna apprezzabile a suo modo, purché non le si confonda.

Per farsi piacere zalone non occorre essere stupidi, basta essere meridionali e per il semplice fatto che ci fanno ridere le cose a cui teniamo.

Io sono tipo da marcoré o guzzanti, meno luttazzi ma considero i miei gusti sintomo di un animo greve da pigna in culo.

 

Quel che é certo é che Crozza fa pena, ma se lo sbatti in tv ogni sera e senza concorrenti l'eterosessuale medio (che non capta la pastura padronale e se la capta la apprezza) a forza di vederlo se lo fa piacere.

 

C'é anche da dire che il berlusconismo ha dato tanto alla satira italiana...un po' come il trumpismo sta facendo ora oltratlantico...

 

 

Nb come al solito fabius81 obnubilato dal suo amore gay per il trash ha mancato il punto

Edited by Demò

Crozza attualmente è quasi l'unico nella TV italiana e non ha concorrenza.

 

A me personalmente piace, non faccio salti di gioia né lo considero un genio però lo guardo volentieri e lo trovo tutto sommato talentuoso, soprattutto quando fa alcune imitazioni.

Non condivido, mi sembra esagerato ed ingiusto paragonare Crozza a quella porcheria del Bagaglino.

 

Anche perchè nello sketch comico citato nell'articolo Crozza non ha elogiato Marchionne e non ne ha cercato il suo applauso, anzi mi pare non abbia perso occasione per "irridere e oltraggiare" la FCA e Marchionne, ha fatto battute di questo tipo:

 

"Google e FCA: il miglior motore di ricerca al mondo che si allea con chi costruisce il motore della Panda, gli opposti che si attraggono".

 

"Noi ci metteremo, la carena, il motore, il volante e Google la credibilità".

 

"Sarà stata complicata la trattativa con Google? no la trattativa è durata 5 minuti, quello che è stato lungo che è durato anni è stato fingersi uno dell'Audi....Per fortuna fingere da un decennio di capirne di macchine mi ha aiutato a fingermi tedesco".

 

"Cosa l'ha spinta ad accettare questa impresa? perchè suona bene sui giornali, Marchionne presenta la macchina senza pilota, senti come suona bene, avessi detto Marchionne presenta la nuova Tipo, noooo".

 

"è un progetto che si basa su una tecnologia molto avanzata mi sembra no? incredibile pensi che quando sono arrivato in Fiat la cosa più tecnologica che c'era era il boccione dell'acqua minerale in ufficio".

 

Poi Guzzanti ovviamente rimane un fuoriclasse, di questo non c'è dubbio, probabilmente è il miglior comico di satira (e anche autore satirico) che abbiamo in Italia.

 

Io li apprezzo entrambi.

Edited by Sbuffo

Nb come al solito fabius81 obnubilato dal suo amore gay per il trash ha mancato il punto

 

Intendevi per Enrico Brignano? Viene bistrattato dalla critica perché non fa satira, ma nei monologhi è uno dei migliori, per esempio : https://www.youtube.com/watch?v=sjTgxj-p4ig

 

l'altro che è bravissimo nei monologhi a mio parere è Nino Frassica https://www.youtube.com/watch?v=W5f9zK0lREg.

 

Crozza, pur bravissimo imitatore è nettamente sotto i due appena citati, poi comunque la satira di Crozza non è mai stata "pesante" alla Luttazzi (che è davvero di basso livello), non siamo ai livelli del Bagaglino ma non penso abbia mai offeso qualcuno...

 

Su Zalone non mi sembra che piaccia solo al sud, anzi, non è un maestro della satira ma non è nemmeno Boldi e De Sica...

Intendevi per Enrico Brignano?

 

intendevo il fatto che brignano e frassica sono due cabarettisti da fiera popolare che stanno in rai perchè non hanno mai dato fastidio a chiesa e politici, crozza sta alla 7 perchè serviva un comico che fingesse di fare satira senza rischiare problemi e cause per diffamazione,

 

guzzanti fa teatro, in tv non è il benvenuto e segue una sua strategia di marketing fondata sulla "teoria dell'assenza".

Luttazzi era scomodo e l'hanno cacciato.

 

Tu li metti sullo stesso piano e sembri rimuovere inconsapevolmente il fatto che tra brignano/frassica e guzzanti/luttazzi sta di mezzo la sempiterna censura dei mezzi d'informazione del paese e la volontà dei primi di essere paraculi(come devono essere tutti coloro che vogliono lavorare con rai1) e dei secondi di assumersi rischi svolgendo quel ruolo essenziale in un paese democratico che è la contestazione del potere attraverso la satira(e talvolta attraverso l'informazione, che sarà magari parziale ma è comunque un'alternativa a quella di regime).

 

Non mi aspetto che nella tua eventuale risposta tu ribatta a questa ultima frase, per come ti conosco vivi in un mondo tuo e certe cose sembra non facciano presa sulla tua mente.

 

Come da un piddino alla sbuffo mi aspetto una reazione viscida e inconferente alla "bene venga se, apprezzo molto ma" etc.

Edited by Demò

intendevo il fatto che brignano e frassica sono due cabarettisti da fiera popolare che stanno in rai perchè non hanno mai dato fastidio a chiesa e politici, crozza sta alla 7 perchè serviva un comico che fingesse di fare satira senza rischiare problemi e cause per diffamazione,

 

guzzanti fa teatro, in tv non è il benvenuto e segue una sua strategia di marketing fondata sulla "teoria dell'assenza".

Luttazzi era scomodo e l'hanno cacciato.

 

Ho capito benissimo, però c'è un fatto che nell'articolo di @Rotwang non viene spiegato :

 

Crozza non nasce nel mondo della satira, Guzzanti (assieme alle sorelle) invece si, il primo è andato avanti anni con imitazioni molto ben fatte di personaggi dello sport (Sacchi e Altafini su tutti) o del mondo televisivo (Onder, Marzullo, Zichichi). Guzzanti è cresciuto a pane e satira politica, ha avuto la fortuna di lavorare in una Rai degli anni '90 molto "liberal" oggi impensabile. 

La satira di Crozza è abbastanza all'acqua di rose, ma da li a dire che "ammicca" con il satireggiato ce ne passa (aveva ammesso in un'intervista simpatie verso il M5S), come dicevo prima, comunque Crozza è un bravissimo imitatore (dicevano infatti che era l'erede naturale del compianto Noschese) ma un modesto cabarettista, se da giovane avesse proposto il programma che fa adesso sarebbe rimasto a lavorare a Telecupole probabilmente...

 

In Italia ci scordiamo sempre che la satira non è solo politica, ma anche sul costume e sulla società, in questo ad esempio Zalone fa satira, eccome se la fa (a differenza delle schifezze di Boldi, De Sica & co). 

 

Frassica e Brignano, ma anche Aldo, Giovanni e Giacomo (mettiamoci anche i pluribistrattati Biggio e Mandelli) e molti altri non possono essere definiti cabarettisti da fiera, se cerchiamo una comicità pessima da paraculi andiamo su Made in Sud e i suoi pseudo-comici, ecco quello è l'abisso del cabaret, volgarità che possono far ridere solo under-15 o persone con al massimo la quinta elementare e che non si capisce il perché abbiano una prima serata in Rai... La comicità in Rai è passata da L'ottavo nano a Made in Sud, c'è da riflettere...

 

Concludo su Luttazzi che non è un genio della satira o della comicità, accostarlo a Guzzanti e altri è assurdo, un mediocre autore di libri comici che grazie a provocazioni di cattivo gusto si è fatto un nome e che, giustamente, è scomparso dalle scene... 

ragazzi, qui continuate a confondere piani diversi tra loro:

Crozza è un monologhista/parodista,

Guzzanti, fin dall'epoca di Rokko Smithelsson -Avanzi, ormai 25 anni fa- o dell'esame di maturità di Lorenzo (per tacer dei fascisti su Marte, Aniene, eccetera), invece ha sempre puntato più sul grottesco/surreale

(anche se sa fare -e MOLTO bene- parodie strepitose: come non amare il suo Tremonti, o il suo Prodi/semaforo?? Anche la Meloni coattissima che Sabina sta perculando sul web in questo periodo è spettacolare).

 

Usque contrario, sono due generi diversi;

probabilmente complementari, MA non paragonabili!!

Son differenze che chi ha scritto quell'articolo conosce benissimo;  però ha usato ugualmente sti mezzucci molto squallidi (parlare malissimo di uno famoso, così tutti lo staranno a sentire) per alzare un polverione ed aumentare le visualizzazioni al sito

(non credo che Corrado abbia bisogno di scendere a livelli così bassi per farsi promozione).

 

 

 

La comicità in Rai è passata da L'ottavo nano a Made in Sud, c'è da riflettere

Ecco, questo invece può essere un discorso da approfondire: se Saverio Raimondo (se non lo conoscete, fatevi una ricerchina su youtube: è molto caustico/urticante, e dalle sue battutacce al vetriolo non si salva NESSUNO, froci compresi) se ne sta bello tranquillo a sparare palle infuocate sulla sua nicchetta di Comedy Central e manco ci pensa a muoversi da lì, qualche motivo ci sarà..

---

Cmq, butto lì un altro punto: acclarata la difficoltà di far satira in tv per millanta motivi, come mai tra i troppi youtuber italici che infestano il web, non si riesce a trovarne mezzo che sappia fare (anche artigianalmente, non sempre si possono avere i mezzi per fare un video megaprofessionale!) della sana & consapevole satira politica e/o di costume? perchè TUTTI si rifugiano nelle facili cazzatelle da cinepanettone che non ti strappano mezzo sorriso manco colle tenaglie?

-vedi alla voce Pantella's...-

Edited by freedog
Hinzelmann

 

 

Son differenze che chi ha scritto quell'articolo conosce benissimo; però ha usato ugualmente sti mezzucci molto squallidi (parlare malissimo di uno famoso, così tutti lo staranno a sentire) per alzare un polverione ed aumentare le visualizzazioni al sito

 

Mi sembra eccessiva anche la tua malizia

 

Il paragone certamente forzato con il bagaglino nasce dal fatto

che in quel caso i comici interagivano coi politici presi in giro e

lo stesso avviene a Ballarò in cui il comico è costretto ad interagire

con la sua "vittima"

 

E' una scenetta satirica inserica in un format di informazione e quindi si

è ritenuto che tirasse l'audience indirizzare la satira su un ospite presente

in studio

 

E' infoitment, una delle tante commistioni fra informazione e spettacolo che

servono a rafforzare la popolarità di una trasmissione ed il legame con il pubblico etc

E qui si capisce però la differenza con il Bagaglino, che in teoria era una trasmissione

di satira "pura", in realtà una sorta di avanspettacolo bonario etc

 

Tuttavia non escluderei affatto che il Crozza, costretto ad interagire con l'ospite sia

forzato ad abbassare i toni, o condizionato - nella sua libertà artistica - da questa sorte

di ripetitiva commedia dell'equivoco ( far finta che l'ospite non ci sia, sapendoi benissimo che

c'è )

 

In termini generali si pone il problema che la satira abbia spazi interamente suoi e non mere

"finestre" in altre trasmissioni TV

però nel caso Crozza-Marchionne (ho visto il video ora), più che col bagaglino, credo che il paragone andasse fatto col Saturday Night Live americano,

dove i potenti si vanno a far perculare alla grandissima dai loro imitatori

(ci son passati tutti: la Clinton, Obama, Trump, la Palin..), che non gliene risparmiano mezza, manco con loro davanti.

 

certo, pure qui ci sono enormi differenze di toni, di script (Marchionne si limitava a sghignazzare, non interagiva col comico) eccetera;

ma il modello penso volesse essere quello, anche se ci dovranno lavorare ancora un bel po' sopra

(anche perchè i nostri potentucoli non è che eccellano in autoironia..)

 

 

Saturday Night Live
Ma quella è pubblicità, io vado a fare il simpaticone con uno che mi sfotte per dimostrare che so stare al gioco, che sono un animale da televisione, che ho un volto umano e scherzoso, che non me la prendo se mi danno addosso ecc.

 

E' quello che conta nella politica statunitense, la sbrilluccicanza.

ok, ma tu ce l'avresti mai visto -per dire- D'Alema con tutta la sua spocchia andare in tv a duettare e farsi perculare dal suo sosia, Sabina Guzzanti?

 

se lo facesse adesso che non conta più un c. sarebbe troppo facile;

25 anni fa avrebbe fatto volare dalla finestra il malcapitato consulente d'immagine che gliel'avesse proposto...

Edited by freedog

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