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What da hell!


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DoctorNievski

Era una vita che non iniziavo una discussione, e quindi eccola. XD

Diciamo che la domanda a cui cerco risposte e/o suggerimenti è: come diavolo fae coming out in famiglia?

Ve lo chiedo per una serie di motivi.

Fin quando ho preso coscienza di me (circa una decina di anni fa ormai), ho via via avuto le mie relazioni ed esperienze nel corso del tempo, e fintanto vivevo coi miei tutto era paradossalmente facile: uscire di casa per vedere qualcuno era nascosto da una piccola bugia del tipo "Esco con i colleghi/amici", e chiusa la porta di casa, quello che accadeva fuori dalle pareti domestiche era una cosa solo mia e tale rimaneva. Per questa ragione gli anni sono passati, e dopo un bisogno iniziale, non ho più sentito la necessità di fare coming out in famiglia perchè dopotutto ero tranquillo così. A maggior ragione che ho avuto praticamente sempre ragazzi che erano universitari fuorisede (ergo, che non conoscevano quindi molta gente nella mia città, e che avevano un posto dove stare inter nos).

Poi la mia vita negli ultimi 7 mesi circa ha preso una piega inaspettata: mi sono trasferito in una regione diversa a circa 400 km da casa, dove ho i miei spazi e la mia completa indipendenza -economica e non- dalla mia famiglia d'origine.
Cinque mesi fa ho poi conosciuto il mio attuale ragazzo, e sin da subito non è apparsa essere una storiella qualunque, ma forse che forse (ok,sicuro.. XD) ho beccato quello "giusto".
E dallo stesso tempo ormai mi è accaduto l'inatteso e insperato: passo ormai ogni weekend a casa sua, con la rispettiva famiglia, che sin dal primo momento mi ha accolto come se fossi un membro della famiglia, non facendomi mai sentire fuori luogo nemmeno per un momento.
Ma c'è un ma: le bugie. Quelle che racconto a casa ogni week end da 5 mesi, cioè che sono a casa a fare le pulizie, mentre sono a 200 km da li magari appena svegliatomi e con accanto il mio ragazzo. "^^

Piano piano dire continuamente cazzate ai miei ha iniziato a pesare, soprattutto a madre con la quale ho un buonissimo rapporto. E quindi la questione coming out si è ripresentata violentemente.
E gne..
Provo la prima volta, mi ritrovo sull'orlo delle lacrime e con l'ansia a palla con madre, sto per aprire la bocca e ..suonano il campanello. Poco dopo ritento,e rientra mio padre e mio fratello..e quindi mi inibisco.
Qualche settimana fa stessa cosa,e ancora un buco nell'acqua.

Io stresso non riesco a capire perchè, nonostante ne senta oramai il bisogno, non riesca a sputare fuori il rospo.




Tutto sto pippotto per chiedere..che mi passerà mai per la testa, se puntualmente non riesco? Ed avete suggerimeti in merito?..

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https://www.gay-forum.it/topic/32873-what-da-hell/
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Hai lasciato macerare molto la cosa rimandandola di molto, e quindi ora ti trovi ad affrontare la bomba che non hai voluto affrontare prima.

 

In un certo senso ti sei complicato le cose perché hai forse pensato che la lotta sarebbe stata più facile una volta che tu avessi raggiunto una posizione sicura (indipendenza economica, lontananza geografica, relazione stabile).

 

Ma non è così: la lotta la devi fare con te stesso, e potrai anche diventare Presidente della Repubblica ma se sei a disagio con la tua omosessualità, lo sarai indipendentemente dalle tue conquiste materiali. Perché è una lotta che va condotta spiritualmente, contro gli altri e contro di te.

 

Fra l'altro mi permetto di aggiungere che l'aver delegato l'ipotesi del coming out ad un futuro da "adulto indipendente" non ha fatto che ingigantire, nella tua testa, la visione materialistica del "do ut des", del "mi proteggo dal tuo giudizio perché vivo in un trilocale ad Ancona mentre tu stai in una cascina a Pinerolo".

 

In pratica hai vissuto per tanti anni attribuendo al giudizio altrui proprio tutta quella disperata, ossessiva, strangolante importanza che avresti dovuto demolire subito.

 

Puoi ancora farlo, comunque, non temere.

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https://www.gay-forum.it/topic/32873-what-da-hell/#findComment-925720
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DoctorNievski

Hai lasciato macerare molto la cosa rimandandola di molto, e quindi ora ti trovi ad affrontare la bomba che non hai voluto affrontare prima.

 

In un certo senso ti sei complicato le cose perché hai forse pensato che la lotta sarebbe stata più facile una volta che tu avessi raggiunto una posizione sicura (indipendenza economica, lontananza geografica, relazione stabile).

 

Ma non è così: la lotta la devi fare con te stesso, e potrai anche diventare Presidente della Repubblica ma se sei a disagio con la tua omosessualità, lo sarai indipendentemente dalle tue conquiste materiali. Perché è una lotta che va condotta spiritualmente, contro gli altri e contro di te.

 

Fra l'altro mi permetto di aggiungere che l'aver delegato l'ipotesi del coming out ad un futuro da "adulto indipendente" non ha fatto che ingigantire, nella tua testa, la visione materialistica del "do ut des", del "mi proteggo dal tuo giudizio perché vivo in un trilocale ad Ancona mentre tu stai in una cascina a Pinerolo".

 

In pratica hai vissuto per tanti anni attribuendo al giudizio altrui proprio tutta quella disperata, ossessiva, strangolante importanza che avresti dovuto demolire subito.

 

Puoi ancora farlo, comunque, non temere.

In realtà non avevo rimandato in attesa di tempi migliori, ma proprio perchè passato il periodo iniziale post-coming out con amici e simili, in cui mi dicevo "ora resta solo la tua famiglia e poi amen"..la spinta è andata scemando ed è passato un casino di tempo intanto.

Per il resto vivo la mia omosessualità molto tranquillamente oramai, proprio perchè il tempo di riassettarmi e capire che non è nulla di così tragico e sbagliato l'ho avuto, e più che abbondantemente. :D

 

La questione è che attualmente non riesco nemmeno a visualizzare mentalmente l'immagine di me che lo dico a mia madre, e di come potrei dirlo. Non so, è come se la mia psiche si difendesse dalla paura così. O semplicemte, sono uno smidollato. XD

 

 

domandina:

ma la tua dolce metà cosa ti suggerisce di fare coi tuoi?

gi sta bene il fatto che sei ancora velato con loro o vorrebbe presentarsi come loro "nuoro"?

Lui non mi ha mai creato nessun problema, anzi ogni volta che rientro a casa e poi smadonno perchè non accade nulla, cerca sempre di tranquillizzarmi sulla cosa dicendo di prendermi il tempo che mi serve e che accadrà quando deve.

Non nascondo che lui è una ragiopne per cui mi sento ulteriormente spinto a fare questo passo: nell'ottica di mettere su qualcosa con lui, non potrei di certo mentire per anni ai miei censurando la sua esistenza o peggio, spacciandolo per "amico" o "collega". Ed in più, parlando di famiglie e simili, si entusiasma tutto all'idea di conoscere i miei. Ma la cosa finisce li: non ha mai detto "non posso stare con te perchè non sei dichiarato coi tuoi" o peggio "o lo dici a loro, o ti lascio".

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Più tempo passa e sempre più difficile diventa fare il primo passo. 

Un po' perché le bugie diventano sempre più gravi, un po' perché i tuoi diventano sempre più vecchi e gli viene tolto il tempo di metabolizzare la notizia. 

Se tu sei in pace con te stesso, sei indipendente economicamente, hai un compagno.. non vedo perché ti potrebbe bloccare l'idea di un rifiuto da parte dei genitori. 
Sarebbe peggio se ti cacciassero di casa quando dipendi ancora da loro. No? ;) 

Quindi.. cosa ti preoccupa? Comincia con il "non dire le bugie". Racconta la realtà: sono qui con tizio, sono a cena con tizio, sono ospite da tizio e così via. 
Arriverà il momento: ma perché sempre con tizio? 
Perché stiamo insieme. 
Punto. 

Non potrebbero certo impedirtelo visto che stai lontano da casa. ;) 

 

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@freedog OVVIO. Per la precisione, parliamo seriamente di sposarci. XD

Ma non correte cazzo! Maledizione nel nostro mondo o si va a troieggiare facendosi trapanare manco si fosse una montagna della val di Susa oppure dopo 3 mesi si parla di matrimonio. Insomma Step by step Edited by Iron84
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DoctorNievski

@yalen si, questa potrebbe essere un'idea. Il mio timore com unque non è tanto che me lo impediscano, ma non avere idea di quanto i miei possano aver avuto sospetti negli anni e di conseguanza quanto fredda sarbbe la doccia per loro.. "^^

@iron per carità, razionalmente ti do' ragionissima. Ma considera che a prescindere, prima di arrivare a quel passo, dobbiamo sistemare un casino di cose nella nostra vita, quindi non ci stiamo di certo maritando domani. Tranquillo. XD

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Tutto sto pippotto per chiedere..che mi passerà mai per la testa, se puntualmente non riesco? Ed avete suggerimeti in merito?..

 

io sono per il parlare anche se è dura ma nulla vieta a te di usare una lettera :aha:

 

non voglio essere il solito cinico xD ma non è che il CO ti è necessario in quanto pretendi dare al tuo ragazzo ugual trattamento???  

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DoctorNievski

In realtà ci avevo pensato, ma preferisco asffrontare il cagotto in prima persona per due ragioni: la prima avere davanti la parte non verbale della cosa che aiuta moltissimo a capire che sta passando in testa all'altro..e secondariamente, dal vivo posso contenere meglio certe reazioni emotive ed eventuali domande o dubbi..

In realtà quello che dici non è sbagliato in toto. In generale, il punto è che voglio potermi sentire libero di parlare liberamente di lui coi miei e non dovermi nascondere..e per quel senso di "famiglia" che mi è naturale e che ho poi trovato coi suoi. Ovviamente, ogni volta che si è affrontato questo punto lui mi cazzìa dicendo che lui non deve essere la ragione per fare questo passo, ma che in primis lo devo fare per me stesso. (Si, è una persona matura.. XD).

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anche se ne abbiamo già parlato... provo a delineare una possibile strategia ad impatto minimo XD

potresti provare a trovarti un alleato in famiglia, dare in un primo momento la notizia solo a lui (o a lei) cercando consiglio

l'interlocutore potrebbe reagire male ma contemporaneamente si sentirebbe un pochino privilegiato ad essere stato prescelto come confidente e quindi coinvolto su come diffondere la notizia in casa

per quanto riguarda la notizia in sé, vista la tua situazione, non la metterei come un "fatto astratto" ("sono omosessuale") ma ponendo subito il fatto concreto

ad esempio: "sto con X, siamo innamorati e..." oppure "ho una bella notizia, è entrata una persona importante nella mia vita... ma c'è un ma: si tratta di un uomo!" risposta ideale: "nessuno è perfetto" (cit.)

questo aiuta ad attutire l'impatto, e depotenzia l'angoscia legata al fatto che "non potrai avere una famiglia e nel futuro rimarrai sempre solo" etc.

infine: la situazione oggettiva (la legge recentemente approvata) potebbe ulteriormente migliorare il quadro ed offrire uno spunto...

Edited by conrad65
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In realtà non avevo rimandato in attesa di tempi migliori, ma proprio perchè passato il periodo iniziale post-coming out con amici e simili, in cui mi dicevo "ora resta solo la tua famiglia e poi amen"..la spinta è andata scemando

 

Ma non è vero, il coming out con un amico non è certamente paragonabile a quello con un genitore, le implicazioni emotive sono completamente diverse. Il rapporto con un genitore è esistenziale, è obbligato, coinvolge una rilettura del 100% della tua vita, mentre quello con un amico è facoltativo, contingente, riesce ad abbracciare solo una porzione della tua vita.

 

Quindi non è che la spinta è andata scemando, è che per comodità ti sei convinto di poter vivere pienamente la tua omosessualità NONOSTANTE questo passo mai fatto.


Però ormai sembra che tu ti sia stancato della situazione, le conclusioni cui eri arrivato in passato ora non ti tornano più, ti stanno troppo strette.

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LocoEmotivo

Hai lasciato macerare molto la cosa rimandandola di molto, e quindi ora ti trovi ad affrontare la bomba che non hai voluto affrontare prima.

Più tempo passa e sempre più difficile diventa fare il primo passo.

Esatto: il problema di adesso, a mio avviso, non è tanto il CO quanto il tempo perso prima di questo CO.

 

gi sta bene il fatto che sei ancora velato con loro o vorrebbe presentarsi come loro "nuoro"?

La domandina di Free offre un assist potenzialmente interessante.

Perché fare CO? Perché non presentarglielo direttamente?

"Lui è... LUI!"

 

Per la precisione, parliamo seriamente di sposarci. XD

Oh, che bellilli!

 

provo a delineare una possibile strategia ad impatto minimo XD

Ma no! Quale impatto minimo!

Presentati dai tuoi con le bomboniere. Col mutuo cointestato. Oppure con una bella foto di voi due che vi baciate e sotto la scritta "Lui mi rende felice".

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DoctorNievski

@sampei ma sono pienamente cosciente della diffwerenza, dicevo che all'epoca visto che i miei coming out con gli amici erano andati beni, avevo trovato un'iniezione d'ottimismo che mi spingeva a dirlo ai miei..poi non l'ho fatto però. "^^

E ad oggi me ne pento, perchè l'avessi fatto la cosa sarebbe stata metabolizzata, per rispondere a @Loco..Scelta di comodo?probabilissimo..ma tant'è, chista è a zita. (ve lo devo tradurre? XD)

@conrad pensavo come ti dissi dipuntare madre un mattino, estrarre la foto di tusaichi dal portafoglio e dire "Mamma, sono fidanzato. Di una bella calabrisella. Ha la barba. Ed un pene." XD

Ps: se mi "cirinno", invito tutto il forum.. XD
 

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Hinzelmann

Esci un po' dal cortocircuito del cercare di cogliere il "momento giusto"

per farlo, va a finire che uno aspetta e aspetta e cresce l'ansia...e poi

capita fatalmente qualcosa che giustifica il rinvio

 

Decidi di dirglielo il giorno X all'ora Y e crea una situazione in cui sarete

sicuramente soli ( se intendi parlare solo a tua madre ) insomma organizza

la cosa, invece di subire gli eventi passivamente

 

In secondo luogo se con tua madre hai un "buonissimo rapporto" non dovresti

avere troppa paura di un rifiuto, che se c'è è irrazionale...

 

La piega che ha preso la tua vita amorosa non è inaspettata, il fatto di innamorarsi

veramente a 400 km di distanza da casa, quando ci si sente totalmente liberi etc

è un classico gay.

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Il verbo corretto è "cirinnarsi".

a cì, guarda che il copyright de sta battuta è MIO!!!

e VOGLIO I DIRITTI pure in questo caso!!!!

[niente, ormai sto nel mood della suffraggetta frocia e metto sta frase everywhere..]

 

 

 

Ps: se mi "cirinno", invito tutto il forum.. XD

e beh, vedi un po' che puoi da fà...

me pare il minimo, me pare!!!!

Edited by freedog
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a cì, guarda che il copyright de sta battuta è MIO!!! e VOGLIO I DIRITTI pure in questo caso!!!
Battuta? Non è una battuta ma la sacra aderenza letterale al testo di legge! Ed io incaricommi di diffondere il Verbo di Freedog, l'unico solo profeta depositario della Verità Rivelata.
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https://www.gay-forum.it/topic/32873-what-da-hell/#findComment-925772
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Non hai detto nessuna motivazione per la quale dovremmo sconsigliarti il c.o.

 

Un conto é se dici che i tuoi sono straomofobi, ti diseredano, ti uccidono nel sonno poi ti squartano e vendono i tuoi organi in thailandia.

 

..ma qui si parla solo di una tua sensazione di..

..non essere all'altezza?

..deluderli?

..booh?

 

Insomma tira fuori le palle, devi dire che hai il ragazzo, mica che spacci hashis nel parco.

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Io penso che ci siano dei motivi non razionali che ti impediscono di fare CO. dovresti cercare di capire quali sono questi motivi.

 

Non sono motivi economici, i tuoi non possono minacciarti o tentare di importi cure alla tua gayezza, non possono dirti che sei malato perche' sei medico e ne sai piu' te di loro di medicina e di psichiatria......

 

Una cosa che non ci hai detto e' che dicono i tuoi quando si parla di gay in tv o di unioni civili.

 

Non commentano mai la cosa, si mettono a insultare i ricchioni, fanno un discorso a favore dei matrimoni gay ?

 

Insomma una idea su quel che i tuoi pensano dei gay ce l'avrai ma non ce l'hai mai detta a noi.

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Hinzelmann
dovresti cercare di capire quali sono questi motivi.

 

Per me, sono -più o meno- sempre gli stessi motivi per ognuno di noi

 

Certo possono esistere singole esperienze di vita o aspetti che differenziano

la risposta, ma il meccanismo che produce l'ansia da CO tende anche ad essere

abbastanza prevedibile e spiegabile in termini generali

 

In estrema sintesi è proprio perchè io so di avere un "bel rapporto" con mia madre

che provo "ansia" e questa ansia nasce -nella sua essenza - dalla paura del suo rifiuto

 

In termini emotivi è una esperienza regressiva, ma è una regressione che non necessita

di spiegazioni poi così "individuali". Il CO ad una madre fa regredire a quel momento in cui

noi per primi abbiamo provato dolore per il fatto di aver realizzato di essere gay

 

Se noi per primi abbiamo dubitato di noi stessi, ci siamo sentiti "diminuiti" per il fatto di essere

omosessuali ( abbiamo dubitato di noi stessi, del nostro valore come uomini etc ) non può che

residuare in noi la paura irrazionale del rifiuto anche e proprio nei confronti di una madre, con cui

si ha un bellissimo rapporto.

 

 

 

Ma non è vero, il coming out con un amico non è certamente paragonabile a quello con un genitore

 

Al contempo è vero ciò che dice @Sampei, ma andrebbe spiegato rovesciando il

ragionamento che ho appena fatto

 

Se è vero che nel momento in cui ho scoperto di essere omosessuale ho provato questo

dolore, questa delusione, questa insicurezza e caduta di autostima etc i CO agli amici possono

rassicurarmi, delle esperienze sessuali soddisfacenti possono appagarmi compensativamente, un

innamoramento può rassicurarmi e darmi motivazioni MA solo il CO con la persona il cui giudizio

è per me più importante, è comparabile con quella esperienza di rifiuto iniziale, che io stesso ho

provato. Quindi per sbarazzarmi di queste paure irrazionali definitivamente, devo affrontarlo.

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JellyfiShy

Ho letto tutto il topic in maniera più che appassionata, ed effettivamente anche io non capisco cosa ti freni dal fare CO.

Voglio dire, hai tutte le ragioni possibili per farlo: te lo senti come un peso da togliere per poter parlare liberamente coi tuoi, te lo senti come "debito" verso il tuo ragazzo (nonostante lui ti rimandi al punto uno), sei adulto e vaccinato e indipendente e a 200km da casa, con tua madre specialmente hai un bel rapporto...voglio dire, non hai nulla di cui temere.

 

Loro che ne pensano di Gheis&affini?

Cosa pensi di avere da perdere?

Tra quanto sollevi la cornetta e dici "we Ma', ti devo dire una cosa...mi sa che ho trovato quello giusto, la prossima volta che ci vediamo ve lo presento"?

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E tu pensi che tua madre non sappia già che sei gay? Quelle lo sanno sempre XD Ma non vogliono la conferma...

Di sicuro sa che a 400 km di distanza da loro hai una persona cara che ti ama, e io sono sicuro che lei pensi alla possibilità che quella persona sia un uomo come te.

Fai così, la prossima volta che telefoni a madre, preannunciale che hai trovato una persona con la quale ti trovi bene e con cui esci da qualche tempo, che ti fa star bene e che vorresti tanto farla conoscere in casa, SE non ci sono impedimenti poiché sai che potrebbero non essere d'accordo. 

A quel punto non potrai tirarti indietro e alla sua domanda chi è/come si chiama dirai come si chiama sul serio, tanto sei a 400 km di distanza e sei indipendente e sopratutto hai un ragazzo d'oro che ti ama e che non devi perdere per nessuna ragione al mondo. Ho letto che vuoi fare CO de visu, ma a sto punto se non riesci, affidati al telefono no? Se ti sbatte il telefono in faccia dalle tempo per capire, poi ti richiamerà.

Ma non credo sai? Te lo ripeto, lei già sa che hai una persona accanto e aspetta che glielo dici, e non sa ma ha capito che non sei etero, fidati ahaha!

 

Io cmq non sono per il CO a tutti i costi, ma se lo senti come una necessità, fallo. Le cose si fanno quando le si vuole davvero, forse credi di volerlo ma sai che tutto sommato va bene così come stai.

Edited by Xeba
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  • 2 months later...

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