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mio padre è stato a quello nazionale

????

il pride nazionale (come ampiamente detto in varie discussioni) non si fa più da anni,

preferendo incentrarsi su tante piccole-grandi-enormi frocessioni locali che formano la cosiddetta "onda pride".

 

forse sarà venuto a qualcuno di quelli che ci sono stati anni fa..

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lecosechenondici

????

il pride nazionale (come ampiamente detto in varie discussioni) non si fa più da anni,

preferendo incentrarsi su tante piccole-grandi-enormi frocessioni locali che formano la cosiddetta "onda pride".

 

forse sarà venuto a qualcuno di quelli che ci sono stati anni fa..

Sì certo, è stato al nazionale di Genova con un suo amico un bel po' di anni fa.

 

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è stato al nazionale di Genova con un suo amico un bel po' di anni fa.

e però non scordarti il dettaglio che fino a non troppi anni fa non c'era sta folla oceanica, nemmeno ai pride nazionali!

in 20 anni che li bazzico [da sfilante semplice prima, nel back office organizzativo poi], li ho visti trasformarsi totalmente: da raduni di 4 gatti bagnati, impauriti e spelacchiati che eravamo (ti dico solo che a roma era un mini corteo da piramide alla bocca della verità, coi piskelli che pure a 40 gradi all'ombra stavano coi cappucci delle felpe tirati su, x paura di farsi riconoscere da qualcuno!) alle sfilatone con millantamila meravigliose & bellerrime persone conciate come gli va degli ultimissimi anni.

-cmq il 99.9% per comodità come dress code sceglie jeans & t-shirt-

 

Insomma, può darsi che sia stato ad una sfilata (benchè nazionale) meno partecipata di quanto possa essere un Pride oggi in qsi media provincia italiana

Edited by freedog
lecosechenondici

È stato nel 2009 quindi non troppo anni fa. Ricordo foto affollate e colorate quindi credo ci fosse una buona partecipazione. Magari se facessero un nazionale adesso sarebbe più partecipato però credo ci fossero tante persone anche allora[emoji16]

 

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davydenkovic90
Non credo che il Toscana Pride a cui hai partecipato fosse così condizionato dal business...

be', oddio, un pochino lo era. Ma va benissimo così, il business ci sta tutto. Però nel rivendicare l'orgoglio e i diritti non possiamo rimanere confinati entro la logica della gay street, dei locali gay, delle Fate ignoranti di Ozpetek. Quella è roba di 20 anni fa. Un quadretto affascinante, per certi versi, ma già un po' demodè. I locali gay secondo me rappresentano molto anche la ghettizzazione, l'auto-ghettizzazione che, come ho già detto, non giova a nessuno.

Però le letture del discorso sono molteplici, c'è stato un attentato in un locale gay ed è un fatto grave. In più la prendo anche come un'opinione personale di chi l'ha detto, probabilmente. Io non mi sono mai sentito bene in un locale gay, non mi piacciono i tamarretti 18enni che abitano quei luoghi, quelli con il bicchiere in mano e altre cose. Più che libero mi sento un po' a disagio, ma al terzo shot di tequila passa tutto.

Anyway , posto qualche altra foto random... ne ho fatte poche e molto "concettuali" per usare un eufemismo...

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Edited by davydenkovic90
davydenkovic90

 

 

Quello in maglietta celeste con barba sei tu davy ?

 

Sì, sono io.

 

Mi dispiace non aver fatto foto dove si vede la quantità di gente che c'era. Comunque tantissima, anche facendo un calcolo sul percorso e su quello che ho visto eravamo davvero in tanti. I giornali parlano di 30.000 persone.

Non mi paiono esempi di "involuzione del Pride".

eppure se parli con le suffraggette storiche,

un po' rimpiangono i Pride vecchia maniera, con quei 4 gatti che eravamo tutti belli convinti & incazzosi...

E parlano proprio di involuzione, di tutta la rabbia che s'è annacquata col fatto che ormai sono la festa, la musica e il colore ad essere dominanti rispetto alle rivendicazioni.

 

io sinceramente lo preferisco così: colorato, allegro & partecipato;

poi vabbè, ognuno lo vive come gli pare, ci mancherebbe altro!

Edited by freedog
la caduta del "gay" non è normale, considerate tutte le istanze che dovrebbe condensare un pride?

questione semantica molto dibattuta...

  • se metti GAY pare che lasci fuori lesbiche, trans, bisex, poliamorosi eccetera,
  • se non lo metti pare che non si capisce di che orgoglio si tratti,
  • se metti LGBT PRIDE non tutti conoscono l'acronimo..

insomma, un papocchio che non se ne esce vivi!

 

io la chiamerei frocessione e fine del dibattito;

ma mi dicono che non sia politically correct...

Edited by freedog

 

 

 

io la chiamerei frocessione e fine del dibattito;

ma mi dicono che non sia politically correct...

 

eh, ma anche frocessione sottintende l'egemonia gay lol

 

ho fatto l'osservazione perchè ho letto vari articoli in queste settimane, più che altro postati da amici

Si sa che tante frocie hanno la necessità di tenere dei blog "impegnati" e si sa che essere "impegnati" significa soprattutto essere critici, a prescindere dall'argomento...il fatto è che di solito questo tipo di criticismo ammantato di sentimenti di "sinistra pura" inizia rilevando la caduta della parola "gay" e finisce prendendosela con sponsor, locali e commercianti....

La critica sul versante economico mi lascia basito, perchè avere un peso e un peso economico è un elemento di forza della comunità gay che la rende socialmente , pubblicitariamente e politicamente appetibile.

 

La questione del termine "gay"...dà un po' fastidio anche  a me che si perda, ma poi la gente si lamenta 

 

 

lol, ho riletto, è tutto nella prima pagina, però questa rimane la mia idea

Edited by Demò

 

 

La critica sul versante economico mi lascia basito, perchè avere un peso e un peso economico è un elemento di forza della comunità gay che la rende socialmente , pubblicitariamente e politicamente appetibile.

 

Se vogliamo fare un discorso concreto bisognerebbe sapere i numeri, però

 

--Hp Gay street condizionamento dei locali gay: fra i sostenitori cè l'organizzazione

del party ufficiale e 1 locale gay della Toscana 

 

--Hp condizionamento commerciale esterno : ARCI-CGIL ANPAS + la Radio dell'ARCI

e poi un marchio di birra

 

http://www.toscanapride.eu/sostenitori/

davydenkovic90

Io credo che "Toscana Pride" sia un nome più efficace di "Toscana gay pride" e che la parola "pride" rimandi immediatamente a "gay" e che gay rimandi immediatamente a "lgbtq" (che non comprende tutto)

Più che un'omissione strategica mi sembra semplicemente una sintesi per rendere più chiaro un messaggio e per non volerlo offuscare da liste infinite e mai esaustive di diversità.

E, come dico sempre, per promuovere i nostri diritti dobbiamo promuovere i diritti degli altri e, quindi, da gay, dovremmo anche supportare e difendere i diritti dei i disabili, delle donne, dei padri divorziati e di molte altre categorie che subiscono discriminazioni. Io la penso così. 

Con tutto che la componente gay mi è sembrata tutt'altro che annacquata, nonostante non fosse citata nel nome della manifestazione.

Edited by davydenkovic90
Saramandasama

Ad ogni minoranza la propria rappresentanza. Se sono un richiedente asilo mi rivolgo all'alto commissariato per i rifugiati non alla FAO. Le istanze che la comunità gay rivendica sono specifiche della stessa, anche se in termini generali assimilabili ad altre rivendicazioni. Nel richiedere diritti bisogna essere precisi. E non credo che il diritto all'adozione per i gay o alla surrogacy siano problematiche da mettere nello stesso calderone del diritto ad abbattere le barriere architettoniche o al diritto ad accedere a canoni d'affitto concordati per padri divorziati.

Il discorso cambia sensibilmente per il Milano pride dove invece c'è una

classificazione ( suppongo per importanza della contribuzione ) degli sponsor

ed un elenco nutrito di ditte importanti che hanno la loro sede  a Milano ( ok quasi

tutte ditte straniere però importanti )

 

http://www.milanopride.it/site/gli-sponsor/

 

 

Come minimo mi sembra emergere un doppio standard, ma forse anche più di due

considerando l'articolazione territorial-localistica della manifestazione

 

Pensare che i finanziatori possano aver condizionato il Toscana Pride mi sembra

irrealistico, forse è possibile che gli organizzatori essendo italiani pensino che sia

utile fare così, in prospettiva....visto che in realtà non è prevedibile un miglioramento

della situazione e i soldi mancano in modo drammatico ovunque

Ad ogni minoranza la propria rappresentanza. Se sono un richiedente asilo mi rivolgo all'alto commissariato per i rifugiati non alla FAO. Le istanze che la comunità gay rivendica sono specifiche della stessa, anche se in termini generali assimilabili ad altre rivendicazioni. Nel richiedere diritti bisogna essere precisi

traduzione: IO sono divinah & favolosah!!

come osate mettermi nello stesso calderone cogli storpi, i mongoli e quei trogloditi di bongo bongo pezzenti & puzzolenti che sbarcano qua portandoci la scabbia, le malattie e l'isis?

 

no, ma complimentoni, eh..

Mi fa sempre tanta tristezza vedere chi è (stato) discriminato che si mette a sua volta a discriminare pesantemente

Edited by freedog
davydenkovic90
Ad ogni minoranza la propria rappresentanza. Se sono un richiedente asilo mi rivolgo all'alto commissariato per i rifugiati non alla FAO. Le istanze che la comunità gay rivendica sono specifiche della stessa, anche se in termini generali assimilabili ad altre rivendicazioni. Nel richiedere diritti bisogna essere precisi. E non credo che il diritto all'adozione per i gay o alla surrogacy siano problematiche da mettere nello stesso calderone del diritto ad abbattere le barriere architettoniche o al diritto ad accedere a canoni d'affitto concordati per padri divorziati.

 

Credi male, si tratta di civiltà e riguarda tutti noi.

Quello che tu chiami "calderone" è in realtà collaborazione e senso civico tra le varie parti, ugualmente discriminate, nella società.

Il maschilismo di matrice cattolica che discrimina le donne è lo stesso che genera omofobia. Il bullismo subito da un ragazzo gay è la stessa cosa di quello subito da un disabile. Anche un disabile deve attraversare un processo di accettazione difficile e arrivare a sentirsi orgoglioso della propria diversità, a un certo punto della propria vita. Non è la stessa cosa che hai fatto tu? Il problema che sta alla radice della discriminazione non riguarda l'omosessualità, quanto piuttosto la sessualità umana in generale, che dovrebbe essere insindacabile e inoppugnabile giuridicamente, e non è così. Giusto per fare alcuni esempi.

I diritti li chiediamo ad alta voce e chiaramente, non preoccuparti. Ma non possiamo essere noi i primi a fare dei distinguo per una sciocca paura di snaturarci, sarebbe un'ingenuità, secondo me.

Edited by davydenkovic90
lecosechenondici

Ad ogni minoranza la propria rappresentanza. Se sono un richiedente asilo mi rivolgo all'alto commissariato per i rifugiati non alla FAO. Le istanze che la comunità gay rivendica sono specifiche della stessa, anche se in termini generali assimilabili ad altre rivendicazioni. Nel richiedere diritti bisogna essere precisi. E non credo che il diritto all'adozione per i gay o alla surrogacy siano problematiche da mettere nello stesso calderone del diritto ad abbattere le barriere architettoniche o al diritto ad accedere a canoni d'affitto concordati per padri divorziati.

Non sono d'accordo e "lesbiche e gay supportano i minatori" dovrebbe farti capire perchè.

 

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Saramandasama

La visione dei gay come salvatori del mondo, quando butterebbero sotto con un trattore chi non è allineato con la loro visione del mondo( vedi l'odio verso gli effeminati) è inconsistente. E del resto i diritti si sono avuti perché ci sono state richieste specifiche. Anche per le altre minoranze è stato così. Mettere tutti sotto la stessa bandiera glbt è come diluire la forza della richiesta. Nella storia dei diritti civili l'acquisizioni dei diritti di qualcuno non ha mai significato l'estensione dei diritti per tutti. Se poi siete dei freakkettoni fiori e cuori e parlate per parlare ok...

Edited by Salamandro
davydenkovic90

 

 

quando butterebbero sotto con un trattore chi non è allineato con la loro visione del mondo( vedi l'odio verso gli effeminati) è inconsistente.

ma di chi parli? 

 

 

E del resto i diritti si sono avuti perché ci sono state richieste specifiche. Anche per le altre minoranze è stato così. Mettere tutti sotto la stessa bandiera glbt è come diluire la forza della richiesta. Nella storia dei diritti civili l'acquisizioni dei diritti di qualcuno non ha mai significato l'estensione dei diritti per tutti.

Il pride non è strettamente una manifestazione per chiedere diritti. Ma facciamo finta che lo sia. In che modo diluisce la forza della richiesta la presenza di altri gruppi più piccoli che supportano la causa lgbt?

Saramandasama

Fammi un esempio contrario...

 

Infatti il pride è una manifestazione per presentare le nuove collezioni di moda gay. È risaputo che I trend setter del fashion vadano ai pride in giro per il mondo a scovare le ultime mode.

Edited by Salamandro
davydenkovic90
Fammi un esempio contrario...

Perché non rispondi alle mie domande?

Comunque uno può essere anche etero e venire al pride per supportare i diritti lgbt. Vuoi impedirglielo? Pensi che compia un abuso in quel momento e che venga a "sporcare" o a snaturare la manifestazione? Se ci sono gruppi di altre minoranze è con questo spirito che vengono al pride: supportare la causa lgbt. Non vengono certo a snaturarlo perché non ne hanno alcun interesse. 

Inoltre ti voglio far notare che il pride, comunque lo si voglia chiamare, ha una connotazione molto marcatamente lgbt che è davvero difficilissima da snaturare. Nell'immaginario il pride è il gay pride, quello delle drag queen, dei ragazzi gay, delle ragazze lesbiche. Che lo si voglia aprire ad altre diversità è un valore aggiunto, e secondo me è un bel segno di civiltà. Il messaggio che ne viene fuori è che non possiamo pensare solo ai nostri di diritti, ma a quelli di tutti. Ne va della civiltà del paese in cui viviamo. Troppo facile lottare solo per i propri di diritti, quando non se ne hanno e quando siamo noi i "deboli", e infischiarsene dei diritti degli altri e mettere la testa sotto la sabbiamo quando avremmo noi, invece, un po' di forza.

 

Che poi, a voler trovare altri peli nell'uovo, visto che mi parli di diritti, ti dico anche: e allora cosa c'entrano i diritti di un/una trans con quelli di un gay? Un bel niente, a meno che il/la trans in questione non sia anche gay. Io non ho problemi di cambiare il nome sul documento anche se non sono stato operato. Una trans non ha i miei stessi problemi nel potersi sposare perché magari è etero e può tranquillamente sposarsi e godere di tutti i diritti che a me sono negati. Dobbiamo allora fare manifestazioni distinte? Gay pride e Trans pride? Hai detto tu che per avere diritti ci vogliono richieste specifiche...

Edited by davydenkovic90

@Davydenkovic90 esiste una spiegazione storica tale per cui

la comunità LGBT è tale, cioè composta in questo modo

 

Ovviamente ogni singola sua componente si caratterizza per il fatto

di appartenere ad una minoranza sessuale e chiedere il riconoscimento

del proprio status di minoranza sessuale alla maggioranza eterosessuale

pur nella specificità delle singole richieste

 

Però il minimo comune denominatore è abbastanza evidente

 

Dei problemi ci sono stati con le lesbiche, perchè storicamente la liberazione

sessuale delle donne si inserì nel quadro dei movimenti "femministi" generali

 

Nelle scuole americane per combattere il bullismo si sono formati dei gruppi

denominati alleanza gay-etero contro il bullismo etc. però il fatto che a gay si

accompagni il termine etero, non implica la cancellazione del termine gay ed

è ben esplicitato il fatto che si tratta di "alleanze"

LocoEmotivo

Il pride non è strettamente una manifestazione per chiedere diritti.

Infatti.

Quindi, quale sarebbe il problema?

 

Infatti il pride è una manifestazione per presentare le nuove collezioni di moda gay.

Se è una battuta, non l'ho capita.

Se parli seriamente, allora aggiungici che non ci son più le mezze stagioni e hai tenuto alto il livello dell'intervento.

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