Sampei Posted June 12, 2016 Share Posted June 12, 2016 (edited) Buongiorno leggiadri fanciulli e aggraziate fanciulle. Sono reduce dal secondo gaypride della storia della mia città, primo pride di quest'anno in Lombardia, ed il bilancio è molto positivo. Le aspettative erano un po' più basse e timorose per colpa del meteo instabile e per l'evidente difficoltà di doversi paragonare con il Pavia Pride 2015 (che avevo avuto l'onore di aiutare ad allestire e) che è stato il primo in assoluto nella storia della città, restando negli annali come un evento di portata clamorosa... ma direi che i timori erano infondati. Oggi i giornali cittadini titolano "IN DUEMILA AL GAY PRIDE PAVESE" con tanto di fotogallery. Il corteo ha sfilato per le vie centralissime della città con un percorso identico ma "ribaltato" rispetto a quello dell'anno scorso, per concludersi con l'adunata in piazza dove sul palco c'è stata musica e interventi di autorità e altri personaggi. Per fortuna ad un certo punto è arrivato un po' di sole ma almeno con un po' di vento si stava freschi e si è evitata la calura schifosa e soffocante dell'anno scorso. Quello che mi colpisce sempre rispetto alla situazione milanese è il fortissimo connotato politico degli interventi e della manifestazione in sé: neanche poi così tanto spazio al divertimento e alla leggerezza, grandissima centralità per i contenuti di rivendicazione e i progetti di presenza sul territorio delle associazioni attiviste. D'altra parte il territorio in cui si svolge è comunque tradizionalmente ostile, e il clima, anche se meno teso dell'anno scorso, resta comunque infuocato. C'era anche molta polizia, un numero davvero sproporzionato a mio parere. Quest'anno i nazistelli frustrati di FN hanno organizzato un picchetto non autorizzato in un'altra zona della città (tipo non più di 5-6 persone) appendendo uno striscione in cui si denunciava che "Altro che unioni civili, l'Italia ha bisogno di figli!" Il clima ha raggiunto un momento piuttosto critico quando alla fine del Ponte Coperto, che dev'essere attraversato dal corteo per poter entrare in centro città, è apparsa una (imbarazzante) scritta intimidatoria per terra recante "SODOMA E' BRUCIATA". Il corteo se n'è sbattuto ed è andato avanti. Si è scoperto che si trattava di alcuni ragazzini/e fascisti/e che sono scappati. Il tema di quest'anno è stato il coming out. Per questo gli interventi si sono concentrati sul sostegno delle associazioni ai progetti contro l'omobullismo nelle scuole, sull'impegno dei legali di arcigay nel combattere in prima linea i sindaci leghisti della provincia che hanno cercato di boicottare la legge sulle unioni civili rifiutandosi di procedere con le celebrazioni, e vi è stata anche la lettura di una lettera molto personale di una storica attivista pavese dedicata al padre omofobo che aveva deprecato il suo intervento pubblico sui giornali in occasione dell'approvazione del DDL Cirinnà. Giustamente sono stati feroci e senza riserve gli attacchi alle mutilazioni della legge sulle Unioni Civili e all'immondizia parlamentare che le ha intenzionalmente generate. Uno fra i momenti che più mi ha emozionato è stata la lettura concitata in terza persona del momento saliente in cui Sylvia Rivera scagliava la bottiglia contro i poliziotti dando inconsapevolmente il via planetario al movimento di liberazione omosessuale. Bellissimo! Infatti è stata anche data molta attenzione alla questione trans. La regione Lombardia con un comunicato ufficiale si è esplicitamente rifiutata di offrire il proprio patrocinio alla manifestazione ritenendola "contraria alle linee e agli orientamenti di sviluppo sociale e concezione civica della giunta regionale". Una curiosità: abbiamo invece ricevuto il patrocinio ufficiale dell'Ambasciata di Slovenia in Italia, fatto simbolico molto particolare quasi a rimarcare la contrarietà delle istituzioni diplomatiche slovene al disastroso referendum che l'anno scorso ha abrogato le unioni civili in Slovenia. Sul palco siamo riusciti ad attirare anche Carlo Gabardini (Olmo di Camera Café) e Giampietro Belotti (il Nazista dell'Illinois di BG) e il Presidente Nazionale di Arcigay. A sera sono seguiti aperitivo e festa, che a mio parere potevano essere organizzati un po' meglio per attirare più gente, ma alla fine bisogna comunque rimarcare che la maggior parte dei negozianti pavesi del centro (tranne alcune piccole eccezioni) NON ha dato il patrocinio né si è prestata ad altre convenzioni con la manifestazione per esplicite e stizzite prese di posizione omofobiche della camera di commercio, nonostante gli accordi avrebbero potuto fruttar loro un introito sicuro. In definitiva bello bello bello sono contento e soddisfatto, mi sono divertito e il mio bisogno di fervore attivista è appagato, ora la torcia olimpica longobarda passa ai poveri fratelli varesotti che tenteranno il loro primo pride in un clima ancora più ciellino e fascistello del nostro. :paladin: Edited June 12, 2016 by Sampei Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
LocoEmotivo Posted June 12, 2016 Share Posted June 12, 2016 Applausi. Molto probabilmente, visto che parliamo di Pride "minori", tra due sabati sfilerò per il primo Pride laziale non romano. Avanti così, Sampei! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Rotwang Posted June 12, 2016 Share Posted June 12, 2016 (edited) Scusa ma tu dove sei bel Sampei? P.S: Belotti è solo mercificazione di se stesso se non si fosse capito, smettete di elogiarlo, è un clown. Non si combatte l'omofobia scopando con Valentina Nappi. Edited June 12, 2016 by Rotwang Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Efestione7 Posted June 13, 2016 Share Posted June 13, 2016 Complimenti per la buona riuscita del pride cittadino (è sempre un'emozione farlo nella propria città) e buon resoconto. PS Sbaglio o ormai le lelle sono dominatrici del pride pure là? stiamo soccombendo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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