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Gay si nasce o si diventa? Articolo di Focus


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A mio modesto avviso, mi pare un buon articolo divulgativo, che fa una panoramica generale degli studi in materia e prende in esame sia i dati delle scienze dure che le interpretazioni delle scienze molli.

 

Sul fatto che l'omosessualità possa essere in realtà un fattore positivo per il successo riproduttivo della specie umana, si poteva citare magari uno studio dell'Università di Firenze (se non erro), assai vecchio invero, ma che - almeno riguardo l'omosessualità maschile - notava una correlazione numerica tra omosessuali e maggior fertilità (numeri di figli messi al mondo) da parte delle donne facenti parte delle stesse famiglie. Lo studio era molto semplice ed embrionale, e non so se è stato confermato (o totalmente smentito) da ricerche ulteriori. Avrebbe però completato il quadro generale, imho.

 

Invece, sul fatto che l'omosessualità maschile sia studiata più che quella femminile sarebbe stato utile fare qualche considerazione di ordine storico, antropologico e sociologico: notare, ad esempio, come tale mancanza si possa legare più alla stigma sociale dell'essere gay che non dell'essere lesbica all'interno di una società - come quella occidentale - che, pur in via di profonde trasformazioni, è stata a lungo patriarcale (e maschilista). I ricercatori e le scienze, ovviamente, non sono avulsi dall'atmosfera culturale della società, ne fanno parte, e in vario modo ciò indirizza anche gli interessi e le finalità delle ricerche (siano esse di scienze umane-sociali o fisiche-naturali, penso).

 

Certo poi sarebbe interessante aprire un dibatitto sul perché non si facciano studi simili per capire, di contro, cosa determini l'eterosessualità e la bisessualità.

In merito a quest'ultima, non sono d'accordo sulle ''tante sfumature della sessualità''. Salvo che non s'intenda la loro espressione, e ciò sarebbe condivisibile, il termine bisessualità penso possa essere applicato per tutti coloro che sono attratti e si innamorano di uomini o donne (magari anche con preferenze, temporanee o meno). Ritengo quindi valido tener conto di soli tre differenti orientamenti sessuali, rigettando la ''fluidità sessuale''.

 

Mi fa piacere, infine, che non abbiano pressocché citato la, o fatto la solita carrellata di esempi di ''omosessualità in natura''. Riscontrare tali comportamenti in altre specie - fossero anche primati - sarebbe infatti poco utile per comprendere la funzione dell'omosessualità umana, variando da specie a specie. Ancor più inutile - se non dannosa - è apportare come prova della ''moralità'' di un comportamento omosessuale (e non solo) il fatto che esso possa riscontrarsi in natura, come se la moralità (e accettabilità) di qualcosa dipendesse dal sua ''naturalità''. E' un ragionamento fallace, penso, legare questi due aspetti: la naturalità di qualcosa e la sua moralità. Quest'ultima deve essere invece decisa dalla stessa società, grazie al diritto, la filosofia e le altre scienze, se si necessita.

 

La risposta risolutiva a quella domanda nel titolo non c'è (ancora?), ma mi pare che la comunità accademico-scientifica sia abbastanza indirizzata sul ritenere l'orientamento sessuale frutto di un'influenza dinamica tra una componente biologica e una sociale.

Edited by Layer
davydenkovic90

Mai letto focus e non intendo iniziare. Lo trovo un giornale per coglioni che pensano di essere appassionati di scienza.

Oltre a essere un po' sciocco come articolo: inizia da pseudo-serio e interessante per sbrodolare poi nelle ovvietà più inutili già dette e ridette degli stereotipi sui gay, sui ruoli sessuali, per poi concludere con la storia che fra uomini ci si capisce meglio, quasi come se essere gay fosse un discorso di comodità nel momento in cui insorgono problemi nell'individuo relativi alla sfera sessuale... bah...l'articolo è incompleto, come giustamente notava l'utente che mi precede, dato che studi scientifici hanno dimostrato che l'omosessualità ha una componente genetica (non c'è un gene gay ma c'è una componente genetica) e che, come diceva l'utente prima di me, è stata messa in correlazione con la maggiore fecondità delle femmine di linea materna o paterna non ricordo.

Inoltre il problema sulle lesbiche non è che non vengono studiate oggi, anzi, vengono studiate eccome (e anche per le lesbiche è stata riscontrata, in proporzione, la stessa cosa che per i gay e cioè una maggiore fecondità delle femmine che bilancia esattamente la minore fecondità delle lesbiche della famiglia). il problema è che non sono mai state considerate nel corso della storia, come del resto un po' tutta la sessualità femminile, che non è mai interessata a nessuno.

Per un articolo un po' più serio vedi:

http://www.sciencemag.org/news/2014/11/study-gay-brothers-may-confirm-x-chromosome-link-homosexuality

Edited by davydenkovic90

Focus è una rivista di divulgazione scientifica molto, come dire, ''commerciale'', per un pubblico ampio e di massa. Spesso ho letto castronerie e quant'altro, ma sulle panoramiche generali di solito fa il suo dovere (ovvero snocciolare in modo molto semplificato taluni argomenti al grande pubblico).

 

La componente genetica è citata in un brevissimo passaggio dell'articolo, ma liquida il tutto dicendo che il significato di tale evidenza ''è discutibile'', ma non approfondisce in merito.

 

L'articolo penso vada inquadrato più come ''carellata'' di punti di vista, e in questo senso - pur apportando poco al dibattito - può essere quantomeno utile per indirizzare qualcuno ad approfondire i vari temi.

Edited by Layer

Nulla di nuovo, insomma. Componente biologica non del tutto inquadrata e componente sociale altamente individuale e, quindi, facilmente liquidabile senza troppi approfondimenti.

Articolo estremamente generico, atto ad una discussione da spiaggia col vicino d'ombrellone che non sapeva quale rivista comprare per intrattenersi nel caldo afoso.

 

Mi sono sempre domandato, come riflesso di un mio limite mentale, quali possano essere le variabili sociali in grado di indirizzare autenticamente un individuo verso l'attrazione fisico-emotiva nei confronti di un determinato sesso.

Io, per come focalizzo l'orientamento sessuale, darei maggior credito alla componente genetica e, quindi, ad un corredo innato che nel corso della vita può essere vissuto a pieno o modellato dalle esperienze ma che, di base, non può cambiare in maniera autentica.

Può essere scoperto, più essere ampliato, ma non modificato.

 

Assurdo è poi il trafiletto che recita: "Tuttavia, è proprio con la pubertà che le influenze socio-culturali possono avere conseguenze pesanti, per esempio indirizzando verso l'eterosessualità un ragazzo che si percepisce omosessuale".

I maggiormente carenti in materia potrebbero supporre che il sopracitato indirizzamento sia reale, spontaneo e abbia radici profonde, ignorando che in realtà si tratti di un indirizzamento fittizio e deleterio, in grado di regalare un biglietto di sola andata per la repressione vita natural durante. 

Assurdo è poi il trafiletto che recita: "Tuttavia, è proprio con la pubertà che le influenze socio-culturali possono avere conseguenze pesanti, per esempio indirizzando verso l'eterosessualità un ragazzo che si percepisce omosessuale".

I maggiormente carenti in materia potrebbero supporre che il sopracitato indirizzamento sia reale, spontaneo e abbia radici profonde, ignorando che in realtà si tratti di un indirizzamento fittizio e deleterio, in grado di regalare un biglietto di sola andata per la repressione vita natural durante. 

 

Anch'io l'ho pensato, ma parlando di ''conseguenze pesanti'' (e sembrebbe automatico, dal tono e dal contesto generale, intendere ''negative'') è chiaro stia parlando di una repressione fittizia dell'omosessualità. Certo è che forse non tutti, come dici, potrebbero cogliere...

Certo è che forse non tutti, come dici, potrebbero cogliere...

 

Visto e considerato che il target medio che acquista Focus non è che goda di un background di conoscenza scientifica molto elaborato, comprendi la gravità di quell'affermazione? :asd:

Edited by Laen

 

 

Mai letto focus e non intendo iniziare. Lo trovo un giornale per coglioni che pensano di essere appassionati di scienza. Oltre a essere un po' sciocco come articolo: inizia da pseudo-serio e interessante per sbrodolare poi nelle ovvietà più inutili già dette e ridette degli stereotipi sui gay, sui ruoli sessuali, per poi concludere con la storia che fra uomini ci si capisce meglio

 

Non posso che quotarti

Io ho sempre pensato che entrambe le risposte potessero essere giuste, intendendo però il "ci si diventa" come una serie di fattori socio-ambientali che portano semplicemente alla scoperta di una parte di sé che prima, per ulteriori fattori socio-ambientali, non si considerava.

Edited by Angelo1900

Non capisco questo livore contro l'articolo.

A me pare un banale articolo divulgativo che fa il punto sulla situazione.

Gli articoli sulle riviste scientifiche serie riguardano sempre solo l'ultima recentissima ricerca

e quasi mai danno uno sguardo d'insieme sullo "stato dell'arte" di una questione.

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