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Lo scrittore/poeta più sopravvalutato


  

8 members have voted

  1. 1. Qual è lo scrittore/poeta contemporaneo più sopravvalutato?

    • Pier Paolo Pasolini
      2
    • Pablo Neruda
      1
    • Jacques Prevert
      0
    • Eugenio Montale
      1
    • Louis Ferdinand Celine
      1
    • Italo Calvino
      2
    • David Foster-Wallace
      1
    • Jean Paul Sartre
      0
    • Nazim Hikmet
      0
    • Samuel Beckett
      0
    • Boris Pasternak
      1
    • John Steinbeck
      2


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Inizio questo topic dalla discussione avuta sabato con un mio amico, lui considerava Pablo Neruda il poeta contemporaneo più sopravvalutato, io ero in totale disaccordo con lui, spiegando che ad esempio uno realmente sopravvalutato dalla critica è stato Pasolini (poesie e film, a mio parere, uno peggio dell'altro). Un altro mio amico indicava invece Montale e Prevert come i più sopravvalutati.

 

Parto questo sondaggio per chiedere a voi quali giudicate come sopravvalutati tra gli scrittori e poeti contemporanei...

Link to comment
https://www.gay-forum.it/topic/32981-lo-scrittorepoeta-pi%C3%B9-sopravvalutato/
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Federico Moccia, nessuno di questi dell'elenco è sopravvalutato, nessuno.

 

Moccia non è (per fortuna) un autore di riferimento che si studia nelle scuole. Foster-Wallace è comunque il più sopravvalutato della storia, mi sembra un autore da adolescenti frustati.

Ok, per fortuna non mi legge un mio amico... ma lo devo troppo dire: Stefano Benni. Quando lo leggi è proprio l'insignificanza.

Ma nooo pur non amandolo particolarmente è i pochi scrittori italiani che si è cimentato in vari generi.

 

 

Pasolini se non avesse girato Salò sarebbe potuto essere sopravvalutato

Edited by Iron84
LocoEmotivo

Baricco avanti a tutti. Perché scrive da dio ma come narratore non vale un dito mignolo.

 

lo devo troppo dire: Stefano Benni.

Ritratta immediatamente o richiamerò il mio ambasciatore e ti toglierò il saluto.

Ma dico, Il bar sotto il mareSaltatempoElianto!

Edited by LocoEmotivo

in generale, sarei indeciso tra le trombonate di Carducci e il fanciullino di Pascoli (due palle da orchite!!)

Tra quelli che hai postato, chi mi entusiasma di meno è Pasternak (avrebbe voluto essere Tolstoj, ma non ne vale l'unghia del mignoletto sinistro!)

in generale, sarei indeciso tra le trombonate di Carducci e il fanciullino di Pascoli (due palle da orchite!!)

Tra quelli che hai postato, chi mi entusiasma di meno è Pasternak (avrebbe voluto essere Tolstoj, ma non ne vale l'unghia del mignoletto sinistro!)

 

Pasternak non è uno scrittore scarso, anzi, ma deve la fortuna solamente allo splendido film di David Lean (costui si un genio del cinema) ed è credo l'unico ad aver ottenuto un Premio Nobel per la letteratura per un solo libro!

 

La mia opinione rimane a mani basse per Foster Wallace seguito a ruota da Pasolini.

LocoEmotivo

Pasternak (avrebbe voluto essere Tolstoj, ma non ne vale l'unghia del mignoletto sinistro!)

Oddio, forse è un giudizio eccessivo. Però concordo, in ispecie col paragone.

 

Pasternak non è uno scrittore scarso [...] ed è credo l'unico ad aver ottenuto un Premio Nobel per la letteratura per un solo libro!

Il Nobel è politica, eh.

Non scordiamoci che lo assegnarono "sulla fiducia" ad un neo-eletto Obama.

 

 

Il Nobel è politica, eh. Non scordiamoci che lo assegnarono "sulla fiducia" ad un neo-eletto Obama

che quello per la pace sia spudoratamente tale, nulla quaestio;

su quello x la letteratura certamente la geopolitica conta,

ma cmq, Deledda a parte (non so se l'avete mai letta, ma scriveva sempre lo stesso libro su un canovaccio peccato-espiazione-redenzione; letto uno, letti tutti) non mi vengono in mente altri autori premiati con poco merito!

Imho, troppo soggettivo rispondere (oltre che troppo specialistico per un giudizio ''oggettivo'', e perché alcuni di quelli in lista non ho mai letto nulla o quasi - mia ignoranza).

Le antipatie nate a scuola, poi, perdurano spesso nel tempo - purtroppo.

Edited by Layer

Ho votato Neruda; avrei votato PPP, ma ho realizzato che non dovrebbe neanche essere fra quelli, perché se è ritenuto "grande" non è certo per i suoi romanzi (evitabili) o le sue poesie (più che valide). PPP è grande nella somma di tutte le sue parti.

 

Neruda, fa parte di quei letterati esaltati solo per le loro posizioni politiche e la loro attività nel sociale; io l'ho sempre ritenuto un banale se paragonato ad esempio ad altri latinoamericani come Octavio Paz. Allo stesso fascio d'erba appartiene Pasternak (che tuttavia ritengo molto apprezzabile), al quale la CIA fece conferire il Nobel che stavano per assegnare a Moravia. Era la guerra fredda; i Nobel assegnati a scrittori censurati erano schiaffi politici, figuriamoci se si trattava di lotta URSS e USA.

 

Neruda, fa parte di quei letterati esaltati solo per le loro posizioni politiche e la loro attività nel sociale; io l'ho sempre ritenuto un banale se paragonato ad esempio ad altri latinoamericani come Octavio Paz. 

 

Più che per ragioni politiche (si fu ambasciatore e membro del Partito Socialista Cileno, ma non fu principalmente conosciuto per questo) Neruda deve il suo grande successo al pubblico femminile, non a caso era conosciuto come "il poeta delle donne", di solito più del 90% di chi ama Neruda sono donne. Non lo giudico sopravvalutato perché si cimentò, in un periodo in cui la poesia era "cattiva" e di forte critica sociale, nel romanticismo e nella poesia romantica, una cosa quasi folle e apparentemente anacronistica per il periodo in cui operava. 

LocoEmotivo

ad esempio ad altri latinoamericani come Octavio Paz

Chapeau.

Quello sì, che era un poeta coi controcoglioni.

 

Neruda deve il suo grande successo al pubblico femminile

Come Paulo Coelho e Fabio Volo, grandissimi autori per casalinghe sull'orlo della depressione.

Nonostante non sia presente nella lista proposta, ritengo che un altro autore molto sopravvalutato sia Fitzgerald. Sarà che ho letto solo il Grande Gatsby, sarà che non sono un grandissimo esperto di letteratura, ma sinceramente non mi ha lasciato nulla

LocoEmotivo

Non si dica questo di Montale.

Bravo, zoccolé!

Montale è un poeta a cui fumano i coglioni. Può piacere o meno (e a me non fa proprio impazzire, quindi non parlo da supporter sfegatato), ma i grandi critici della letteratura lo definiscono con un'espressione che pecca forse un po' di elitario tecnicismo: je l'ammolla.

 

ritengo che un altro autore molto sopravvalutato sia Fitzgerald. Sarà che ho letto solo il Grande Gatsby

E non ti basta???

Il grande Gatsby da solo basta a rendere Fitzgerald un genio. E' un libro scritto benissimo, specie se consideri che è uscito dalle mani di uno delle colonie!

Tra gli americani, per me il grande sopravvalutato è Fante. Che cerca di adottare una prosa à la Fitzgerald mentre vale meno delle risme di carta con cui viene pubblicato.

Edited by LocoEmotivo

Fante l'ho sempre evitato, quindi non mi esprimo.

 

Chi non mi piace dei grandi americani sono Hemingway e Kerouac, specie Kerouc, che proprio non tollero. Però non mi sento proprio di chiamarli sopravvalutati.

 

Un grande sopravvalutato è stato Henry Miller, ma oramai la sua fama è declinante.

Sinceramente Montale non lo trovo tutto sto che, la sua poesia è volutamente pesante e disarmonica, ha quest'ossessione del ''male di vivere'' che lo rende spesso autoreferenziale.

D'Annunzio al contrario ha scritto delle belle poesie (La pioggia nel pineto ad esempio) ma i suoi romanzi sono illeggibili , perché scritti in modo troppo pomposo e lezioso (mi è bastato leggere ''Il piacere'').

Stefano Benni

 

Meno male non sono l'unico...ho letto mezzo romanzo e non sono riuscito ad andare avanti.

 

Tra quelli del sondaggio non saprei chi indicare, perché chi più chi meno secondo me meritano.  

 

ps, ho votato uno, ma più per antipatia che per altro ahahah l'ho odiato per colpa di un esame che ho dato all'uni. 

Pier Paolo Pasolini ha dato il meglio di sé nella saggistica,

la prosa invece la trovo poco interessante.

Ma è un gusto personale.

 

Calvino lo dovrei rileggere meglio. Sicuramente ha uno stile fluido , lineare e la lettura scorre in modo leggero, però quando mi imponevano i suoi libri a scuola, l' ho sempre visto come un peso.

Appunto, dovrei rileggerlo.

 a partire dalla trilogia del visconte dimezzato..

 

a scuola ci hanno fatto leggere per ben due volte ''il sentiero dei nidi di ragno''. Devo dire che quel romanzo mi è piaciuto poco.

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