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Com'è l'ambiente nei locali?


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ouch ! io ho sempre fatto da tapezzeria :P

un motivo per il quale non vado più per i locali :P 

ricordo che le persone con cui andavo... se ne andavano in giro per il locale e mi abbandonavano :'(

e io non sapevo che fare -.-'

non mi divertivo a ballare -.-'

non facevo nuove conoscenze -.-'

tentavo di passare il tempo magari bevendo un drink o 2 e passeggiando per il locale -.-'

 

sono felice che da anni non ci vado più :P ne ho intenzione di tornarci -.-'

 

 

Sembra la mia situazione. Andavo sempre per i locali con i miei "amici" (notare bene le virgolette), che si facevano accompagnare con la MIA macchina e poi se ne andavano a rimorchiare. Io bevevo e fumavo (fumavo solo nei locali) e passeggiavo per il locale, perciò mi sento di condividere ciò che ha detto Almadel: "Se non sei Ok rischi di fare tappezzeria". Presente! :)

 

Ah già, ma la domanda era un'altra: Akira i locali gay sono come i locali etero, solo che i maschi si baciano coi maschi e non con le femmine. C'è gente che balla e sono tutti infighettati ( = vestiti in modo elegante e fiero), a meno che non sia un locale come il Cassero qui a Bologna dove è facile trovare anche gente vestita in modo più informale... Andarci da solo? Boh, dipende. Se sei OK faranno a gomitate per cercare di intortarti, diversamente farai tappezzeria... sulla definizione di "OK" la giurisprudenza tace, perché passibile di diversi significati a seconda della gente e del locale in cui vai (per esempio la definizione di "OK" in un locale prettamente per fighetti sarà molto diversa da quella di, ad esempio, un locale di personaggi bear).

Edited by Notty

Sembra la mia situazione. Andavo sempre per i locali con i miei "amici" (notare bene le virgolette), che si facevano accompagnare con la MIA macchina e poi se ne andavano a rimorchiare. Io bevevo e fumavo (fumavo solo nei locali) e passeggiavo per il locale, perciò mi sento di condividere ciò che ha detto Almadel: "Se non sei Ok rischi di fare tappezzeria". Presente! :)

 

Ah già, ma la domanda era un'altra: Akira i locali gay sono come i locali etero, solo che i maschi si baciano coi maschi e non con le femmine. C'è gente che balla e sono tutti infighettati ( = vestiti in modo elegante e fiero), a meno che non sia un locale come il Cassero qui a Bologna dove è facile trovare anche gente vestita in modo più informale... Andarci da solo? Boh, dipende. Se sei OK faranno a gomitate per cercare di intortarti, diversamente farai tappezzeria... sulla definizione di "OK" la giurisprudenza tace, perché passibile di diversi significati a seconda della gente e del locale in cui vai (per esempio la definizione di "OK" in un locale prettamente per fighetti sarà molto diversa da quella di, ad esempio, un locale di personaggi bear).

Non so se sono un tipo "OK", penso di essere molto nella norma, potrei passare inosservato.

Io ovviamente vado in questi locali per cercare degli amici e l'amore, non mi interessa baciare gente a caso! XD E non mi piace ballare quindi eviterei le discoteche. Tanto non ne ho trovati di locali nella vicinanze, quindi me ne resterò a casa! :(

:( mi dispiace allora non ha molto senso discutere di come sia l'ambiente nei locali al momento. Dovresti puntare a qualcosa di più vicino e alla tua portata ! Sono sicura che se cerchi bene dovresti trovare qualcosa di carino.

Infatti l'avevo già detto nella pagina prima, mi pare.

Comunque sto cercando da due anni e non ho mai trovato nulla.

mentecritica

Riposto il mio raccanto della mia prima volta in un locale gay 1995.

 

 

 

Prima della grande diffusione di internet era più difficile trovare informazioni sulla realtà gay.

Le tue informazioni arrivavano dalla televisione dai giornali dai libri.

I mezzi di informazione erano abbastanza restii anche solo a parlare di omossessualità.

Le mie conoscienze quindi, nonostante i 23 anni, si limitavano a quello che aveva scritto freud, ai film il vizietto e la patata bollente che avevo visto in televisione, all’ avvertimento dei nonni di non andare nella pineta della spiaggia degli Alberoni di Venezia; ai film Philadelpia e Priscilla (questst’ ultimo l’unico positivo del gruppo).

Ero comunque fortunato: stavo a Milano, quanche gay lo avevo anche visto (amici di amici del gruppetto dei dei dark). Ma soprattutto avevo trovato una lista dei locali gay di milanesi.

In una rivistina univesitaria c’era appunto un paaragrafo “locali gay” con 5 indirizzi.

Con il termine Coming out (usire dall’ armadio) allora si intendeva non solo dirlo a qualcuno ma anche fare qualcosa di concreto e attivo per conoscere altri gay; e io lo stavo per fare.

Quel giovedi sera avevo dribblato l’uscita alla mia amica (ex fidanzata ma ancora gelosissima) e stavo andando al primo della lista: After Line.

 

Il locale era in realta molto normale; difficilmente si sarebbe distinto da qualsiasi altro bar.

C’era Un video jubox (giovani cercate che cosa erano) , qualcuno che commantava i video dei Take that., Quache ragazzo carino, un barista con la voce stridula …

Insomma prendo una birra, faccio tappezzeria (come si diceva allora) senza parlare con nessuno per un’ ora e poi torno a casa.

Di certo non era stata una serata memorabile (maledetta timidezza) ma era almeno un inizo.

Il venerdi dopo con un’ altra scusa lascio ancora a casa l’amica (oramai incazzata) e ci torno.

Solito posto, solita colonna a cui appoggiarmi, le birre diventano due, il locale si riempie (sono sempre arrivato sempre troppo presto ai locali), uno ti urta , il drink va in giro, va addosso a dei pantaloni bianchi, ops scusa non volevo…

E inizia la mia prima conversazione con un altro gay.

Conosco quindi I pimi gay reali della mia vita. Della coversazione non ricordo poi molto, del resto era la tipica conversazione sul niente che si fa nei bar. Inizialmente non volevo passare per un verginello quindi alla domanda “ma è la prima volta che vieni qui vero?” risposta: certo che no ci sono gia stato (si quaranta miniti il giorno prima).

Mi sgamano comunque alla terza domanda e quindi confesso che sono inesperto che non conosco altri posti e che non ero mai stato con nessuno.

Conosco soprattutto due persone un ragazzo molto esuberante che saluta tutti, che parla in “gayese” stretto, che si dichiara stilistaattorecantante, molto sfacciato e non troppo abile a far sentire uno appena arrivato come me a proprio agio “ha quindi sei proprio un verginello? vieni con me in bagno che ti faccio uno sverginino!.”

L’altra persona che conosco invece è un uomo 30-35 enne non di origine italiana (si dichiara greco). Invece di meno parole ma comunque simpatico.

Non ero cosi ingenuo, avevo capito dalle occhiate da alcune battute che ci stava provando, ma era comunque la prima volta che parlavo con qualcuno di gay di uomini… si era fatta anche la terza consumazione annegando la timidezza nell’ alcol. Ero quindi un giovane ragazzo carino e simpatico che chiacchierava amabilmente con uno sconosciuto al bar.

Ad un cero punto viene fuori la proposta di ansare da un'altra parte e viene fuori il nome della discoteca “Segreta”.

Ovviamente accetto e il greco si offre di accompagnarmi. Ed io “no guarda sono in moto ci vediamo la”.

Mi metto quindi in viaggio di notte, moderatamente ubriaco, in moto (mai avuto la patante della moto…) e arrivo in piazza castello al segreta.

Riconosco quindi di esserci gia stato 6 mesi prima con la fidanzata ma di essere stato rimbalzato dai buttafuori “questo è un circolo privato” e che non avevo capito che era un locale gay.

Prima di entrare mi fanno una tessera (non era pero il circuito dell’ argigay era altro forse il coni) e pago con un gemito le 28000 £ di ingresso.

Sicuramente il segreta era un poco più forte: un sotterraneo in mattoni e passerelle di metallo tanti uomini che ballavano a torso nudo e cubisti solo uomini. Rincontro i due compagni dell’ after line si balla un po’…

Il ragazzo greco si fa più vicino e quando incomincia anche a mettermi un braccio intorno al collo lo fermo.

Gli dico chiaramente che sono inesperto sono alle prime uscite non sono ancora pronto.

Mi lascia quindi da solo.

Vado quindi in giro da solo giro un po’ il locale “in esplorazione”.

Dopo un po’ lo rivedo vicino ad una scala e mi fa cenno di avvicinarmi, mi dice “vieni!” lo seguo dietro una tenda e mi trovo in uno stanzino buio.

Non avevo mai sentito parlare ovviamente di Darkroom.

Il tipo mi prende e fa per baciarmi, gli dico “no dai non sono pronto per questo” e come effetto mi prende “a forza e mi caccia la lingua in bocca.

Io mi spavento un poco e gli tiro un pugno allo stomaco e scappo via, verso dal locale e torno a casa.

Le volte dopo (parecchi giorni dopo) sono stato meno precipitoso e più sobrio.

ma non finesce qui:

esattamente un anno dopo il segreta si ricorda della mia iscrizione e mi manda a casa una bella lettera “pubblicitaria” per convincermi a tornale da loro.

Essendo io in quel periodo a fare il militare in marina i miei genitori aprono le lettere. E leggono cose tipo “La serata Gay più trasgressiva di Milano” e un volantino con foto di cubisti mezzi nudi in una gabbia.

Bello questo spaccato di vita gaya milanese, ormai questi locali hanno chiuso da un bel pezzo...L'After Line mi sembra sia stato il primo locale gay a Milano se non in italia...Ma da quello che mi hanno detto era diventato squallido e non ci andava più nessuno se non marchette e vecchi in cerca...E il bello è quella via si ostinano a chiamarla gay Street...

 

 

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  • 1 month later...

L'ambiente non è per niente male!

Ci sono ovviamente dive tipo Antonella del mondo di Patty e tipi che ti romperanno un po' ma non è niente di insopportabile!

Molte persone qui a Bologna vanno a ballare da sole, e ci faccio caso perché mi sono sempre chiesto come sarebbe stato.

Quando i miei amici non possono venire probabilmente io avrei un po' di imbarazzo ad arrivare senza nessuno e a passare una serata solo. Che poi comunque non è così, ricordati che una persona che non è un compagnia è una "preda" più facile per tutti quindi aspettati che qualcuno ti venga a parlare anche solo per fare due chiacchiere!

Se vai da solo non ti consiglio però di metterti maglie tipo all'ombellico o pantaloncini inguinali anche perché almeno qui a Bologna le persone vengono a romperti molto frequentemente e sanno diventare molto insistenti senza nemmeno vergognarsene.

Per il resto posso dirti se te la senti di andare, non ti mangerà nessuno e la gente è molto socievole :)

Poi dì com'è andata <3

L'ambiente non è per niente male!

Ci sono ovviamente dive tipo Antonella del mondo di Patty e tipi che ti romperanno un po' ma non è niente di insopportabile!

Molte persone qui a Bologna vanno a ballare da sole, e ci faccio caso perché mi sono sempre chiesto come sarebbe stato.

Quando i miei amici non possono venire probabilmente io avrei un po' di imbarazzo ad arrivare senza nessuno e a passare una serata solo. Che poi comunque non è così, ricordati che una persona che non è un compagnia è una "preda" più facile per tutti quindi aspettati che qualcuno ti venga a parlare anche solo per fare due chiacchiere!

Se vai da solo non ti consiglio però di metterti maglie tipo all'ombellico o pantaloncini inguinali anche perché almeno qui a Bologna le persone vengono a romperti molto frequentemente e sanno diventare molto insistenti senza nemmeno vergognarsene.

Per il resto posso dirti se te la senti di andare, non ti mangerà nessuno e la gente è molto socievole :)

Poi dì com'è andata <3

Beh, grazie per il commento incoraggiante, ma purtroppo (?) alla fine non ci sono più andato.

Comunque io non metto meglio che scoprono l'ombellico, prima di tutto perchè non mi piacciono, ma anche perchè non ho il fisico adatto! XD

 

 

L'After Line mi sembra sia stato il primo locale gay a Milano se non in italia..

 

Ma figurati, assolutamente no la gay street milanese nasce nel 1993 da un'idea

di Felix Cossolo ed in realtà la sua iniziativa potè esistere perchè all'epoca la strada

era talmente degradata che si poteva anche affittare a prezzi bassi e a froci.

 

Ma non era certamente il primo locale gay di Milano

 

A distanza di 10 anni dalle aperture, invece di vedere un riconoscimento ed una

collaborazione fra amministrazione comunale ed imprenditoria gay, come sarebbe

avvenuto altrove...è arrivata la polizia, poi le ordinanze di chiusure alle 22,00 etc

( d'altronde erano assessori personaggi come Maurizio Lupi )

Se e' vero che hai 23 anni qui a milano non dovresti avere difficolta' a trovare coetanei c'e' molta vita notturna e ci sono moltissimi 20 / 30 enni . Poi pero se sei una prima donna allora il campo si restringe .....

L after line e' chiuso cioe' si e' trasformato non ci sono ancora andato ma dicono che e' molto carino ....

Se e' vero che hai 23 anni qui a milano non dovresti avere difficolta' a trovare coetanei c'e' molta vita notturna e ci sono moltissimi 20 / 30 enni . Poi pero se sei una prima donna allora il campo si restringe .....

L after line e' chiuso cioe' si e' trasformato non ci sono ancora andato ma dicono che e' molto carino ....

Ho 17 anni e vivo in Campania!

P.S Non ho capito se stavi parlando con me o no, se non stavi parlando con me ti chiedo scusa.

Edited by Akira23
L after line e' chiuso cioe' si e' trasformato non ci sono ancora andato ma dicono che e' molto carino ....

 

La Giunta Pisapia dovrebbe aver messo dei dissuasori al parcheggio,

rafforzato l'illuminazione pubblica ed allargato i marciapiedi, non so se

hanno poi concesso le autorizzazioni ai dehors

 

Insomma cose che in realtà avrebbe dovuto fare qualunque giunta comunale

visto che tutta l'area della stazione in questi anni ha visto migliorie varie di arredo

urbano, ma che con il centrodestra non "toccavano" per l'appunto quella strada

 

Questo è diventato oggetto di polemica politica...in realtà sarebbe il minimo sindacale

 

PS mi correggo rispetto ad un imprecisione di cui mi sono accorto, in realtà se

questi locali hanno retto per anni nonostante varie vicissitudini, è perchè la strada

era talmente degradata che fu possibile comprare a prezzi bassi ( e non affittare )

Si dicevo a te akira se hai 17 anni aspetta il 18 e vieni a milano , ci sono tantissimi ragazzi da tutta italia e da quello che vedo e sento comunque si inseriscono e lavorano senza problemi . Non.so in campania ma penso che sia un altro mondo rispetto a milano per i gais . Non dico che sia peggio pero qui sto vedendo che una parte del tessuto milanese e' gheia .

Si dicevo a te akira se hai 17 anni aspetta il 18 e vieni a milano , ci sono tantissimi ragazzi da tutta italia e da quello che vedo e sento comunque si inseriscono e lavorano senza problemi . Non.so in campania ma penso che sia un altro mondo rispetto a milano per i gais . Non dico che sia peggio pero qui sto vedendo che una parte del tessuto milanese e' gheia .

Io in futuro vorrei trasferirmi, ma non penso che Milano sia una città adatta a me, preferirei andare a vivere a Napoli, ma ancora non lo so, il tempo per pensare ce l'ho tanto, non ho fretta.

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