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Pride, comunità e partecipazione etero/gay: più complesso di ciò che appare?


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Ilromantico

Sono stato all'ennesimo Pride della capitale e come ogni anno scattano le riflessioni, ma questa volta ben diverse dal passato.

 

Ho smesso da un paio di anni di viverlo come un evento "rivendicativo", semplicemente perché di rivendicativo credo che non abbia oggettivamente un fico secco. Ho imparato a prendere il Pride come in realtà fan tutti: una festa. Ciò nonostante, a Pride concluso ho riflettuto che mi sono divertito da morire coi miei amici, ma i carri e il Pride in sé sono stati un mero contorno. Difatti mi sono pure reso conto che non ho visto 2/3 dei carri che sono passati (e li avevo praticamente di fronte!), una cosa stupida ripensandoci perché è come andare al cinema per parlare coi tuoi amici invece di vedere il film O-o'.

 

Non ho ben chiare le ragioni di questo disinteresse e della maniera frivola di vivere questo Pride. Credo sia un misto di "già visto", sensazione di evento "fine a sé stesso" e il tipo di partecipazione che vedo tra la gente (si sta lì per un evento divertente, non per rivendicare).

Mi fa riflettere davvero la partecipazione di certi etero e di certi gay: sposare la causa gay tanto per divertirsi e passare una giornata diversa dal solito. Tutte queste bandiere arcobaleno e le scritte LGBT bellissime, ma che allo stesso servono a patinare la causa gay e renderla meno "explicit". In altre parole: più foto di gay e lesbiche reali e meno bandierine da orsetti del cuore perché mi sa proprio che alcuni sventolano la bandiera 'cool' multicolor, ma poi magari gli fa schifo la foto di 2 ragazze che si baciano (giusto per capirci cosa voglio intendere).  

Sono di certo l'ultimo a sostenere che il Pride sia un evento inutile (è servito in passato ed è oggettivamente vero), ma credo che una volta aiuti a raggiungere certi obiettivi (visibilità, leggi, ecc.) smetta di avere utilità per raggiungere altri obiettivi. Non parlo di un'assurda abolizione o 'restyling' del Pride, ma senza dubbio è necessario affiancare ben altro.

Faccio un esempio pratico di quello che intendo: Per percepire il messaggio del Pride devi per forza andarci e i trafiletti del TG o dei quotidiani possono avere risonanza in paesi dove il Pride è una "novità", ma qui ha la stessa risonanza di un articolo che ti ricorda che ieri è stata la giornata di "Sant'Antonio". Il messaggio non arriva ai vari omofobi e alla tantissima gente disinteressata all'argomento ed è quello a mio parere il vero problema. La riflessione nasce anche da una manifestazione franquista fatta poco prima della sfilata del pride a cui la comunità gay si è limitata a rispondere allo stesso pride coi soliti messaggi del "peace&love" invece di esigere un'azione da parte della polizia e/o fare una controprotesta baciandoci tutti sotto le sedi di questi infami(o di peggio... tanto per fare un esempio). Parliamo di gente che ti spaccherebbe volentieri la faccia, quindi a che cavolo serve il "peace&love" autoreferenziale?

Parliamo di gente che ti spaccherebbe volentieri la faccia, quindi a che cavolo serve il "peace&love" autoreferenziale?

 

E' in generale il problema che si ha quando si è tolleranti ma ci si scontro coll'intolleranza, si è miti ma si viene sopraffatti dalla violenza.

Cosa si fa? Provocare ha un suo senso? Basta fingere di ignorare? Una risposta non ce l'ho...

Ilromantico

 

 

E' in generale il problema che si ha quando si è tolleranti ma ci si scontro coll'intolleranza, si è miti ma si viene sopraffatti dalla violenza. Cosa si fa? Provocare ha un suo senso? Basta fingere di ignorare? Una risposta non ce l'ho...

 

Non so cosa si possa fare, ma il "porgere l'altra guancia" o la provocazione "intelligente" non sembra funzionare verso determinati 'target'. Dubito anche che sia intelligente (per non dire ben poco fattibile) rispondere alla violenza con violenza, ma forse una via di mezzo la si dovrebbe trovare. 

 

 

 

@Ilromantico, dovresti parlarne con dei gay spagnoli. Quello che descrivi tu in Italia non ha nessun senso.

In realtà il problema riguarda tutte le realtà. E' vero che in Italia i Pride sono ancora nella fase di essere molto effettivi perché la situazione LGBT è meno avanzata (anche state davvero accorciando le distanze con la Spagna, per fortuna), ma il problema si presenta comunque e resterà palese in futuro. La situazione LGBT è in evidente fase di stallo in Spagna e gli omofobi e la gente in generale sta diventando abbastanza immune ai Pride. Per loro è solo una scocciatura da ignorare e/o sopportare una volta all'anno. Da qui il grande problema, come si fa a sensibilizzare questa fetta di persone? Perché trovo abbastanza inutile "fregarsene" se proprio loro sono poi i colpevoli dell'omofobia scolastica e dei pestaggi per strada.

 

In realtà il problema riguarda tutte le realtà. 

Boh io qui non ho mai avuto la sensazione di partecipanti etero che però si schifano se due dello stesso sesso si baciano.

Edited by Krad77
Ilromantico

Era un esempio, ma per esserci non mi stupirei affatto che ci siano davvero. Ti basta ricordare la progressiva sostituzione di foto "esplicite" a favore di astratti simboli multi-color (la nostra bandiera rainbow). Che l'omofobia strisciante e l'ipocrisia viaggi al pride (soprattutto a quello più alla 'moda' o 'cool') è una verità fidati. Di gruppi di etero che vengono al pride solo per sballarsi e far casino ce ne sono a valanghe (e magari nella vita di tutti i giorni sono pure semi-omofobi). Io stesso sono stato fermato da una signora in pieno pride perché era seriamente convinta che io e marito fossimo 2 etero che stessimo fingendo di essere un matrimonio gay(si é convinta col bacio, ma era perplessa lo stesso).

Non fare l'equivalenza partecipo al pride=pro-gay perché in alcuni casi non é davvero così.

L'idea che in Italia degli omofobi vengono al Pride per ballare è totalmente assurda.

Direi che è assurda anche in Spagna, ma visto che non ci abito, mi fido di te

(anche se non capisco su cosa ti basi per dirlo).

 

Il Pride in Italia non è un evento "cool" (forse lo è solo a Milano).

Hinzelmann
la comunità gay si è limitata a rispondere allo stesso pride coi soliti messaggi del "peace&love" invece di esigere un'azione da parte della polizia e/o fare una controprotesta baciandoci tutti sotto le sedi di questi infami(o di peggio... tanto per fare un esempio). Parliamo di gente che ti spaccherebbe volentieri la faccia, quindi a che cavolo serve il "peace&love" autoreferenziale?

 

Questo è un discorso politico, abbastanza circostanziato

Ok da noi sarebbero per lo più gruppetti di Forza Nuova

 

A quel che sapevo io in Spagna era in approvazione una legge

controversa che limitava la libertà delle manifestazioni politiche

mentre in Italia non c'è

 

Da noi funziona che Forza Nuova annuncia contromanifestazioni

non autorizzate, la polizia protegge il pride ed in genere Forza Nuova

si limita a fare dei gesti dimostrativi e scappa prima che la polizia intervenga

 

Tuttavia è una questione molto diversa dalla partecipazione etero alla

manifestazione, si tratta di contromanifestazioni

Be da noi qualche volta ci son state contromanifestazioni catto a quel che ricordo...

Mi associo a @Hinz, la soluzione è solo legislativa.

Ci vuole un'aggravante per il reato di omofobia o, se si vuol dare retta e prendere in buona fede chi spacca la minchia dicendo che ci sono già le aggravanti per aggressioni causa futili motivi, occorre iniziare ad applicare qualche pena "esemplare" proprio per reati cagionati da omofobia.

Poi razzismo, omofobia...sono malattie ineliminabili, si agisce solo "tamponando"...

Ilromantico

E su cosa dovrei basarmi santo cielo...??? Mi baso su quello che ho visto in questi anni o devo mettermi a fare l'istat per far valere la realtà di ciò che vedo? Probabilmente me ne sono accorto solo in questi ultimi 2 anni (soprattutto quest'ultimo) perché per i primi anni magari si idealizza tutto e la si vive in modo meno razionale. Di etero che vanno al pride tanto per divertirsi e fare qualcosa di "divertente" non è per nulla difficile trovarne. Non sono un esperto di Pride italiani, ma bisogna essere dei poveri illusi per pensare che un Pride di un milione e mezzo di persone non abbia principalmente successo per il suo richiamo divertente e spensierato.

C'è questo ideale "romantico e nobile" del pride che in realtà per molti non è così, nemmeno per gli stessi gay.

 

La mia è solo una riflessione, se il Pride attrae per puro marketing e divertimento è un male minore alla fine. Sempre meglio di un Pride a cui non va nessuno.

 

Hinze e schopy avete ragione, ma quello che mi fa riflettere è lo stallo per non dire un peggioramento dalla sensibilità lgbt. Al contrario del pride su questo argomento non sono sicuro (le associazioni dicono che derivi dalla maggiore visibilità lgbt), ma una contromanifestazione franquista in pieno pride(4gatti comunque)? Per non parlare dell'hashtag in TT sul Pride dove 1/3 di commenti era di odio.

 

 

Per percepire il messaggio del Pride devi per forza andarci e i trafiletti del TG o dei quotidiani possono avere risonanza in paesi dove il Pride è una "novità", ma qui ha la stessa risonanza di un articolo che ti ricorda che ieri è stata la giornata di "Sant'Antonio".


Capisco che abbia cambiato funzione nei suoi anni... All'inizio erano vere e proprie manifestazioni, ora stanno diventando quasi più un festival.

 

Diciamo che l'intento di protesta, in fondo, rimane sempre... anche se ammetto, come dici tu, che sarebbe un proposito da mantenere tutto l'anno. Di fatto avviene così, ma il pride resta un po' la punta dell'iceberg, di cui sono al corrente pure le persone contrarie. Ora non so dirti, nemmeno personalmente, cosa sia meglio fare... Quest'anno per esempio c'è stato Svegliati Italia che ha avuto molto successo, penso più del pride, ma aveva chiaramente la sua rilevanza d'opinione pubblica...

 

So che cambia da città a città. A Roma è un evento importantissimo, le manifestazioni nelle grandi città tendono a sviare dal loro ideale, soprattutto quando va tantissima gente.

Personalmente io ci vado per stare di più con le associazioni, eppure anche a me sembra di fare le solite cose... sventolo due bandiere e cammino parlando. Dopo un po' ci si ferma e si sente cos'hanno da dire gli organizzatori su leggi, discriminazioni ecc... In quello sembra un po' un rito di convenienza, però ho come l'impressione di aver fatto la stessa cosa a gennaio. Possiamo farci qualcosa? Cambiarlo? Non lo so... Alla fine uno fa un po' come gli pare, iniziano anche a esserci sempre più village che hanno maggiormente l'intento di far festa. Lì poi è a discrezione del singolo se voler partecipare o meno.

Hinzelmann
una contromanifestazione franquista in pieno pride(4gatti comunque)?

 

Non lo so, la verità è che in Italia si sa veramente poco dell'estrema destra

spagnola

 

Molto probabilmente all'estero il fenomeno è sottovalutato per il semplice fatto

che non hanno mai eletto nessuno alle elezioni generali e quindi non fanno notizia

fuori dai confini nazionali

 

Al contempo in Italia noi ci siamo abituati ( cioè visto da qui non è una novità, è ciò

che in Italia capita dal 2000 in poi...) Pride=contromanifestazione di qualcuno

 

Non è detto però che sia un qualcosa di strettamente connesso solo alla questione LGBT

anche se ovviamente contromanifestano contro di noi per ottenere visibilità e può essere

che invece sia un fenomeno reattivo contro l'immigrazione, la crisi economica e le riforme

del partito popolare, che certo sono misure di austerità etc

 

Tuttavia è chiaro che se riuscissero a prendere forza, il pericolo che se la prendano coi gay

in teoria esiste

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