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Nintendo è omofoba?


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Questo è quello che vi chiedo. Nei giochi targati Nintendo non sembrano esserci personaggi LGBT, né riferimenti al matrimonio egualitario. Lo scandalo omofobia è iniziato con la questione Tomodachi Life, insabbiato con la promessa di un'integrazione del matrimonio egualitario nel sequel. Promessa da marinai, visto che dopo due anni del sequel non se ne vede neppure l'ombra. Qualcuno poi ha fatto presente anche che in Pokémon, la mossa Fascino funziona solo con pokemon di sesso opposto.

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https://www.gay-forum.it/topic/33207-nintendo-%C3%A8-omofoba/
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Non mi pare ci siano motivi per pensarlo, semplicemente non è un'azienda interessata a sostenere simili questioni politiche.

 

L'eventuale presenza di personaggi LGTB, scene omosessuali, ecc. sono funzionali al gioco o come estro dei creatori.

Non per gratificare un certo target o sostenere una causa politica.

 

Sull'estro dei creatori, per dire, si possono citare:

 

Birdo di Super Mario Bros. 2 (NES) e Super Mario RPG (SNES), considerato il primo personaggio trans della storia videoludica: https://it.wikipedia.org/wiki/Strutzi

 

Strutzi.jpg

 

O ancora Vivian di Paper Mario: Il Portale Millenario (NGC): http://www.mariowiki.com/Vivian

 

150px-Vivian_-_Paper_Mario_The_Thousand-

 

Poi ci sarebbero anche quel tipo di personaggi come Tingle (comparso per la prima volta in The Legend of Zelda: Majora's Mask per N64 e in altri titoli della saga e persino spin-off dedicati al suo personaggio su NDS) o Ghirahim (il nemico di Link in The Legend of Zelda: Skyward Sword per Wii) - di cui si è spesso vociferato dell'orientamento sessuale - ma a livello di speculazione tra fan, e solo perché sembrano rientrare nel cliché dell'omosessuale ''strambo'' (non per altro, visto che in ogni caso sarebbe stato cosa per nulla influente nelle trame dei rispettivi giochi). Sono appunto solo frutto di creatività giapponese (che ha un certo gusto nel ricercare cose, almeno per gli occidentali, ''strane'').

 

Tingle:

CMM_3DS_HyruleWarriorsLegends_HWL_chr_Ti

 

Ghirahim:

3aaa1c197eb7f04c1158eba2089ef548.jpg

 

Tomodachi Life è un po' come Animal Crossing, ovvero esce un capitolo principale a generazione per ogni console* - benché Tomodachi, con soli due capitoli all'attivo, sia una serie molto più recente di Animal Crossing, quindi non so come gestiranno il brand nel tempo, tutto fa intuire, ad oggi, che sia come ho detto. E' probabile che manterranno la parola, visto che vi furono varie polemiche.

Quindi per un nuovo Tomodachi si dovrà aspettare la nuova console Nintendo (quel che sarà).

 

L'unica eccezione, tra i brand proprietari di Nintendo, è Fire Emblem (per ora).

Almeno uno dei personaggi storici della saga di RPG strategici dovrebbe essere gay. Inoltre, nell'ultimo capitolo per 3DS, Fire Emblem: Fates, vi è anche la possibilità di far sposare due personaggi particolari della trama (uno lesbo e uno omo).

 

C'è da dire che la serie suddetta è storicamente sviluppata da una software house, Intelligent System (qui), che è una sussidiaria di Nintendo, ma non propriamente un team ''interno''. Le serie ''interne'' di Nintendo - Super Mario, The Legend of Zelda, Metroid, Animal Crossing, Pikmin, Donkey Kong, ecc. - sono molto ''depoliticizzate'' e pensate per essere per essere ''per tutti'', cosa che porta cioè a eliminare ogni aspetto che possa far polemica (contenuti sessualmente espliciti, droga, violenza estreme, ecc.). Tomodachi Life, in questo senso, è un'eccezione (oltretutto è un gioco ''interno''): la polemica è sorta per la mancanza di una determinata cosa, non perché essa fosse presente nel videogioco (di solito, succede il contrario, vedasi per GTA o altre serie terze parti).

 

C'è poi da notare un'altra curiosità, la polemica sulla mancenza dei matrimoni omosessuali in Tomodachi Life è montata quando il gioco è arrivato in Occidente. In Giappone, dove era uscito più di 2 anni prima (Nintendo era indecisa se portarlo anche in USA/Europa, perché ritenuto inizialmente un gioco dallo uno houmor troppo ''nipponico'' per il pubblico occidentale), nessuno fece notare la cosa (che io sappia)...

Edited by Layer

Non mi pare ci siano motivi per pensarlo, semplicemente non è un'azienda interessata a sostenere simili questioni politiche.

È un'azienda che riflette lo spirito giapponese medio: razzista e omofobo. Non c'è bisogno di prendere in causa la politica per un gioco che prevede un risvolto sentimentale. È discriminazione bella e buona!

 

 

mai posto il dubbio visto che nintendo deve tutelare i pargoli anche se è un controsenso (come molti altri giapponesi) visto che il paese del sol levante è conosciuto per moltissimissimi feticismi xD

 

In effetti, più passano gli anni e meno mi sento adatto per la Ninendo. Il fatto è che nei giochi giapponesi c'è la qualunque e come fai notare tu, in Giappone fanno di tutto e di più. Oppure le poppe mega galattiche nei giochi rpg sono un miraggio?

È un'azienda che riflette lo spirito giapponese medio: razzista e omofobo. Non c'è bisogno di prendere in causa la politica per un gioco che prevede un risvolto sentimentale. È discriminazione bella e buona!

 

Secondo me, non ci hanno nemmeno pensato. Il lato sentimentale di Tomodachi non è per nulla fondamentale, è un elemento come un altro: serve a creare situazioni deliranti e strambe in puro houmor giapponese. (Tant'è che il senso del gioco è divertirsi guardando gli skecth nati dalle relazioni o situazioni di vario tipo nate fra i Mii presenti nel gioco, non nel crearle da sé.)

 

Secondo me, la questione è mal posta dunque, come ho già scritto ampiamente prima.

 

mai posto il dubbio visto che nintendo deve tutelare i pargoli anche se è un controsenso (come molti altri giapponesi) visto che il paese del sol levante è conosciuto per moltissimissimi feticismi xD 

 

Molti suoi giochi sono adatti per essere giochi da ogni fascia d'età, quindi la sua linea è di omettere qualsiasi riferimento ad alcol, droga, violenza contro le donne, nudità, simboli religiosi, tabacco, ecc. Questo come linea di massima per i titoli interni che sviluppa e pubblica, per lo più. Ma vi sono da notare due atteggiamenti contrastanti, in effetti:

 

- Alcuni titoli vengono censurati - ma solo nel momento in cui escono in Occidente, e non le versioni nipponiche degli stessi -, comprendo ad esempio le scollature...

 

- Nintendo ha pubblicato vari giochi terzi (cioè, sviluppate da team esterni e indipendenti) che contraddicono tutto quando detto prima: per fare alcuni esempi recenti: Resident Evil: Revelations (3DS, pubblicato da Nintendo in Europa e non da Capcom), Dead or Alive: Dimensions (3DS, idem), Project Zero 5 (Wii U - questo brand è sviluppato da Tecmo-Koei, ma i diritti se li è comprati Nintendo), Devil's Third (Wii U), Bayonetta 2 (Wii U, non solo pubblicato ma anche finanziato da Nintendo) e così via.

 

 

In effetti, più passano gli anni e meno mi sento adatto per la Ninendo. Il fatto è che nei giochi giapponesi c'è la qualunque e come fai notare tu, in Giappone fanno di tutto e di più. Oppure le poppe mega galattiche nei giochi rpg sono un miraggio?

 

Quello è un tratto comune di molti (S)JRPG. Anche Nintendo:

 

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(Camila, personaggio di Fire Emblem: Fates, l'SRPG per 3DS)

 

Più che omofobi o razzisti (in Pokémon Bianco & Nero vi sono, ad esempio, capipalestra afroamericani), i giochi nipponici rispecchiano una caratteristica della società-cultura nipponica: il sessimo - almeno riflettendo su quanto vedo negli stessi e negli anime.

 

PS. Ho trovato un altro personaggio gay (almeno a detta del suo autore) in un gioco interno di Nintendo.

 

E' ''Tony'' di Earthbound (o Mother 2, in Giappone), un meraviglioso RPG per SNES:

 

tony.png

 

https://en.wikipedia.org/wiki/LGBT_characters_in_video_games#1990-1994

Edited by Layer

Io sapevo della possibilità di matrimonio omo in Fire Emblem: Fates, ma vedo che Layer mi ha già anticipato. :D

Comunque il Giappone è un paese ancora molto tradizionalista per quanto riguarda le strutture sociali.

Come anche in Corea del Sud c'è un forte gap fra i giovani e le persone sopra i 40 anni.

Le persone sopra una certa età sono molto chiuse e conservatrici, mentre i giovani decisamente più aperti.

Da questo punto di vista in Europa e nei paesi occidentali in generale c'è molta più omogeneità fra le diverse età.

Il matrimonio egualitario non è neanche materia di dibattito là.

Edited by Uncanny

Io personalmente non ho mai percepito il problema della discriminazione sessuale nei videogiochi. Per fare un esempio: in Devil May Cry (lo so, non è Nintendo, ma rappresenta una delle pietre miliari del mercato asiatico) Dante è palesemente etero, ma la stragrande maggioranza dei mostri e personaggi incontrati nella storia sono molto ambigui, al punto che di alcuni non si può nemmeno definire il sesso.

Che dire poi di Final Fantasy? Per metà della storia credi che il tuo personaggio sia una bambina, poi scopri che teoricamente dovrebbe essere un macho da capogiro... Cioè [emoji14]

Lo stesso accade negli anime/nei manga: ieri sera ho finito di guardare Tokyo Gouhl e Attack on Titan. Inutile dire che ci sono personaggi apertamente gay/lesbici e personaggi che sembrano essere di sesso femminile quando in realtà sono di sesso maschile.

 

Dando un'occhiata ai panorama videoludico occidentale penso che gli asiatici siano più avanti di noi anche senza trattare le unioni dello stesso sesso. Io non gioco ad rpg se non fatta eccezione per Skyrim e lì si possono sposare sia uomini che donne, ma al di là di un paio di conversazioni molto superficiali non succede nulla (a meno che non si installino le mod... Oink! Oink! :P).

 

P.s. in " One Punch Man" di cui se non sbaglio esiste anche il gioco, c'è un supereroe gay la cui forma finale è detta " Angel form". Fate un po' voi ;)

 

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https://youtu.be/7ib3Ha-PrzI

 

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https://youtu.be/wInWOhLvx2I

 

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https://youtu.be/3aVa1iRu2us

 

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Omertosa? Perché mai?

Si occupa solo di creare videogiohi, mica di sostenere le associazioni gay nel mondo.

 

Stai tentando di vedere la Nintendo sotto un'ottica che non le appartiene minimamente.

Sarebbe come dire che anche la LEGO sia omertosa poiché non ha mai prodotto una casetta con annessi attivisti per l'associazione lgbt di LegoCity...

Alla fine sono solamente giochi e non hanno nessun obbligo di farsi portatori di messaggi politico-sociali legati ad alcuna associazione, lgbt e non.

 

 

 

Ripensandoci, la Nintendo al massimo ascolta le richieste dei clienti paganti, quindi se ci fosse un' enorme richiesta di personaggi lgbt, allora probabilmente si concentrerebbe sul tema, ma visto che non è così si risparmiano il lavoro.

 

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Edited by Dvdrw

Omertosa? Perché mai?

Si occupa solo di creare videogiohi, mica di sostenere le associazioni gay nel mondo.

 

Stai tentando di vedere la Nintendo sotto un'ottica che non le appartiene minimamente.

Sarebbe come dire che anche la LEGO sia omertosa poiché non ha mai prodotto una casetta con annessi attivisti per l'associazione lgbt di LegoCity...

Alla fine sono solamente giochi e non hanno nessun obbligo di farsi portatori di messaggi politico-sociali legati ad alcuna associazione, lgbt e non.

 

 

 

Ripensandoci, la Nintendo al massimo ascolta le richieste dei clienti paganti, quindi se ci fosse un' enorme richiesta di personaggi lgbt, allora probabilmente si concentrerebbe sul tema, ma visto che non è così si risparmiano il lavoro.

 

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Ma se a giocarci sono solo bambini o nerd spesso gay?

Il punto è che le altre console si sono distinte per giochi inclusivi e più moderni. Nintendo è un'azienda che vive di infantilismo e di retro gaming sciacquati dalla vecchia grafica e riproposti pedantemente. Zero innovazione, zero contenuti stimolanti. Il suo sessismo e tradizionalismo da borghesia nipponica è stato tollerato fino ad ora per il suo profilo basso nel panorama videoludico internazionale. Poi è avvenuto lo scivolone di Tomodachi Life, errore a cui non è stato ancora posto rimedio. E a nessuno importa, perché Nintendo viene considerata solo per Super Mario e Pokémon e per questi va più che bene.

La società giapponese invece è molto omofila...

 

A meno che la tua non sia una battuta, non sono affatto d'accordo. Se stai pensando a manga e televisione giapponesi, sappi che non sono per nulla rappresentativi del modo in cui l'omosessualità è vissuta e percepita.

- gli yaoi sono materiale erotico per ragazzine, qualcosa che potremmo accostare al consumo di porno lesbico da parte di uomini eterosessuali occidentali;

- le persone lgbt in tv vengono percepite come individui stravaganti, buffoni;

- il mancato adeguamento a quella che è considerata come la norma eterosessuale è visto come dequalificante, "disonorevole" e non è affatto accettato nella vita di tutti i giorni. Di fatto in termini di diritti civili i nipponici sono messi ancora peggio di noi, per esempio.

 

Le software house giapponesi sono uno specchio di questo contesto culturale retrogrado: i personaggi lgbt sono spesso dipinti come pagliacci, oppure alienano il giocatore proponendo il loro essere lgbt come fonte di ambiguità e promiscuità sessuale.

Nintendo non è omofoba ma è biecamente eteronormativa, come la società giapponese tutta.

 

E poi mi chiedo, veramente ritenete di potervi identificare in maschere specificamente caratterizzate perché la loro espressione di genere sia fonte di scherno? In trans, la cui identità di genere viene dapprima suggerita, poi eteronormata nell'oblio per perbenismo insensato? In personaggi il cui orientamento sessuale è funzione del compiacimento del pubblico eterosessuale? 

Edited by wwspr

A meno che la tua non sia una battuta, non sono affatto d'accordo. Se stai pensando a manga e televisione giapponesi, sappi che non sono per nulla rappresentativi del modo in cui l'omosessualità è vissuta e percepita.

- gli yaoi sono materiale erotico per ragazzine, qualcosa che potremmo accostare al consumo di porno lesbico da parte di uomini eterosessuali occidentali;

- le persone lgbt in tv vengono percepite come individui stravaganti, buffoni;

- il mancato adeguamento a quella che è considerata come la norma eterosessuale è visto come dequalificante, "disonorevole" e non è affatto accettato nella vita di tutti i giorni. Di fatto in termini di diritti civili i nipponici sono messi ancora peggio di noi, per esempio.

 

Le software house giapponesi sono uno specchio di questo contesto culturale retrogrado: i personaggi lgbt sono spesso dipinti come pagliacci, oppure alienano il giocatore proponendo il loro essere lgbt come fonte di ambiguità e promiscuità sessuale.

Nintendo non è omofoba ma è biecamente eteronormativa, come la società giapponese tutta.

 

E poi mi chiedo, veramente ritenete di potervi identificare in maschere specificamente caratterizzate perché la loro espressione di genere sia fonte di scherno? In trans, la cui identità di genere viene dapprima suggerita, poi eteronormata nell'oblio per perbenismo insensato? In personaggi il cui orientamento sessuale è funzione del compiacimento del pubblico eterosessuale? 

 

 

Invece non sono affatto ironico, ho studiato storia giapponese :)

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Omosessualit%C3%A0_in_Giappone

Invece non sono affatto ironico, ho studiato storia giapponese :)

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Omosessualit%C3%A0_in_Giappone

 

Storia e apparenze possono essere un tantino diverse da quello che è l'effettivo contesto sociale e culturale attuale, sai. 

Storia e apparenze possono essere un tantino diverse da quello che è l'effettivo contesto sociale e culturale attuale, sai. 

 

Il Giappone non è mai stato cristiano né eminentemente confuciano o buddhista, bensì shintoista, culto mai omofobico, il fatto che a oggi non ci siano leggi pro-LGBT non significa che sia un Paese omofobo, ma che come tanti altri dell'Asia non mostri interesse per le questioni affettive e sentimentali. Una legge anti-gay fu introdotta alla fine del XIX secolo su esempio europeo ma fu subito ritirata, non aveva e non ha senso nella società giapponese, dove è vero che ci siano onore e famiglia, ma in senso cristano-occidentale. I primi missionari europei furono trucidati anche perché condannavano i rapporti omo.

Invece non sono affatto ironico, ho studiato storia giapponese :)

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Omosessualit%C3%A0_in_Giappone

Anche io l'ho studiata. Se prima dell'occidentalizzazione del Paese l'omosessualità era accettata (spesso come pratica parallela e non come oggetto fondante della vita di un individuo), dopo è stata rifiutata e ghettizzata.

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