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Attentati in Francia e Germania - tra censure, menzogne e precauzioni?


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Il terrorismo è elemento costitutivo semplicemente perché trova giustificazione nel Corano e nei testi sacri. Il fatto che sia elemento costitutivo, e cioè che semplicemente sia un aspetto legittimo secondo i testi sacri, non implica che necessariamente la maggioranza vi aderisca e l'islam non è comunque un blocco monolitico. Forse ho usato impropriamente il termine, ma in ogni caso intendevo quanto appena detto.

 

Lo dicono anche musulmani come Druiche o Zitouni che "Certi versetti del Corano e degli Hadith incitano alla violenza. Nel Corano si parla di jihad contro i miscredenti, nessuno può negarlo, ed è proprio per questo che le autorità musulmane devono insegnare che questi versetti non hanno più ragion d’essere oggi."

È semplicistico ridurre il tutto a mero fenomeno politico. Invece pare che se non si sposi l'opinione per cui il terrorismo è mero fenomeno politico e l'islam in sé non c'entri nulla con esso, si debba essere necessariamente neofascisti estremisti seminatori d'odio islamofobi "terroristi anti-islam" e secondo il democratico Almadel bisognerebbe essere pure incarcerati nel più fascista dei modi.

 

Se una riforma sia possibile non lo so francamente, diversi musulmani come i due già citati o anche ex-musulmani come la Hirsi Ali la ritengono possibile e se la auspicano. La stessa Hirsi Ali ha cambiato idea visto che fino a pochi anni fa riteneva l'islam irriformabile.

Le personalità religiose prominenti che possono esercitare forme di controllo su di esso potrebbero riformarlo collaborando. Mi riferisco soprattutto ai mufti e gli ulema, in particolare quelli relativi ai centri di studio religioso più importanti come l'Università al-Azhar del Cairo, che ha una notevole influenza su tutto il mondo sunnita.

Edited by Uncanny
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Non vedo cosa altro potremmo fare se non una analisi politica

in caso contrario dovremmo fare come l'ISIS che vede in ogni

nostra azione la manifestazione della nostra natura di "Crociati"

che ciclicamente torna a manifestarsi attraverso il colonialismo

o le guerre americane o le ingerenze francesi russe e inglesi in

Russia come in Libia

Il terrorismo è elemento costitutivo semplicemente perché trova giustificazione nel Corano e nei testi sacri.

 

Mi pare che nei testi e negli autori che tu stesso hai citati trovi semmai giustificazione una violenza "legittimata" dalla difesa della "vera" fede, non il terrorismo, quale almeno è oggi correntemente definito:

(dizionario Treccani) " l’uso di violenza illegittima, finalizzata a incutere terrore nei membri di una collettività organizzata e a destabilizzarne o restaurarne l’ordine, mediante azioni quali attentati, rapimenti, dirottamenti di aerei e simili; possono farvi ricorso sia gruppi, movimenti o formazioni di vario genere (ma anche individui isolati), che vogliono conseguire mutamenti radicali del quadro politico-istituzionale, sia apparati, istituzionali o deviati, di governo interessati a reprimere il dissenso interno e a impedire particolari sviluppi politici" .

 

Direi che non siano la stessa cosa violenza e terrorismo:

certo tu puoi ricondurre il concetto di terrorismo a quello di violenza, senza distinzioni, assumendo quindi che ogni qualsivoglia violenza sia illegittima e quindi terroristica, ma, a parte il probabile anacronismo, non puoi nello stesso tempo condannare la violenza "costitutiva" della comunità islamica ed assolvere od ignorare quella di qualsiasi comunità organizzata, religiosa o no, la quale preveda l'uso della violenza per difendere sé stessa ed i suoi membri da pericoli interni od esterni.

Certo puoi affermare d'essere un pacifista ad oltranza, un antiviolento ad oltranza, ma a questo punto devi condannare come terroristi per violenza "costitutiva" anche lo Stato e le sue forze dell'ordine ed il suo esercito come, coerentemente per altro, fanno gli anarchici.

 

Il fatto che sia elemento costitutivo, e cioè che semplicemente sia un aspetto legittimo secondo i testi sacri, non implica che necessariamente la maggioranza vi aderisca e l'islam non è comunque un blocco monolitico.

Ma abbi pazienza, se il terrorismo è elemento costitutivo dell'Islam, poiché la stragrande maggioranza degli islamici, l'80% secondo le tue fonti, non è coerentemente islamica, non si capisce perché tutto questo paventare gli islamici indistintamente come terroristi potenziali o fiancheggiatori di terroristi!

 

Comunque, l'essere elemento costitutivo non è la stessa cosa che essere "aspetto legittimo" in determinate circostanze:

anche nel Vangelo Cristo legittima la violenza, essendone egli stesso autore, in determinate circostanze, e questa legittimazione e questa esemplarità furono non a caso usate, pretestuosamente quanto vuoi, ma di fatto furono e sono usate dai Cristiani per giustificare guerre, stragi e violenze varie ad libitum.

 

Nel Corano si parla di jihad contro i miscredenti, nessuno può negarlo, ed è proprio per questo che le autorità musulmane devono insegnare che questi versetti non hanno più ragion d’essere oggi.

E perché, se l'Islam è costituzionalmente violento?

 

È semplicistico ridurre il tutto a mero fenomeno politico.

A me pare invece semplicistico ridurre tutto alla religione:

questo vale non solo per l'Islam, ma anche per il Cristianesimo, il giudaismo, l'Induismo eccetera.

D'altronde rimane la questione numerica e temporale:

se l'Islam fosse costituzionalmente violento o additrittura terrorista, perché nei quattordici secoli di storia tutti gli islamici non sono stati perennemente ed indistintamente terroristi verso tutti coloro che non erano islamici?

Ti risulta che la storia degli ultimi quattordici secoli nell'Africa settentrionale, nell'Asia meridionale, nei Balcani, possa essere letta come una gigantesca e continua azione di terrorismo, di contro ovviamente, se non all'assoluta pacificità, almeno alla benevola convivenza e tolleranza dell'Europa e dell'America cristiane?

Edited by Mario1944
  • 3 weeks later...

Articolo molto interessante e faccio notare che a parlare non è Magdi Allam, ma l'islamologo musulmano che decenni fa, nel 1992, teorizzò l'euroislam.

Sarà fascista e islamofobo anche lui immagino, dico bene @Almadel?

In sostanza dice le stesse cose che dicono Druiche e Zitouni e che io vado ripetendo da pagine. Anche lui sostiene che l'islam vada riformato e che l'abuso dell'accusa di islamofobia e la rappresentazione dei musulmani come vittime dell'Occidente cattivo e razzista siano armi politiche usate dagli islamisti per mettere a tacere ogni minima critica e portare avanti il loro progetto di islamizzazione e, parole sue, di "conquista dell'Occidente".

 

-

 

In pochi anni siamo passati passati dall’islam europeo all’Europa islamizzata

 

La denuncia dell’islamologo Bassam Tibi

 

Bassam Tibi, docente emerito di Relazioni internazionali all’Università di Gottinga e per un ventennio attivo a Harvard, è tra i più eminenti islamologi contemporanei. Fu lui, anni fa, a sviluppare la teoria dell’euroislam, cioè dell’assoluta praticabilità dell’idea di creare un islam dal volto europeo come freno all’islamizzazione dell’Europa. Bastava, sosteneva Tibi, separare religione e politica e ammantare di valori presi dall’Illuminismo le dottrine e le pratiche musulmane proprie delle comunità che sceglievano di stabilirsi nel Vecchio continente. Più che altro, aggiungeva, serviva copiare l’idea di tolleranza propria degli europei, ben diversa da “quello che i musulmani considerano per tolleranza, e cioè ritenere gli ebrei e i cristiani subordinati (in quanto dhimmi)”. Qualche mese fa, con un articolo pubblicato sull’autorevole rivista tedesca Cicero, l’islamologo aveva ammesso la propria sconfitta, “la fine della mia speranza di una europeizzazione dell’islam”. Oggi, in una riflessione che trova spazio sul quotidiano Basler Zeitung, Bassam Tibi (che è musulmano) demolisce le fondamenta stesse della sua teoria, parlando di ormai assodata “islamizzazione dell’Europa” e perfino di “una guerra di religione” finalizzata alla “conquista” dell’occidente, seppur con le armi del denaro e dell’influenza politica straniera.

 

Il dito dell’intellettuale è puntato sulle associazioni islamiche che controllano le moschee e i centri culturali, organismi che “mantengono una visione antisecolare e antieuropea”. Il pericolo maggiore, nota, è che “l’Arabia Saudita wahabita e la Turchia islamista stanno lavorando a stretto contatto in Europa, nonostante l’islamismo e il wahabismo siano due direttrici ben diverse all’interno della realtà islamica”. I responsabili della deriva fondamentalista sono “i funzionari” che controllano questi centri, “che di solito non sono teologi e che accusano gli europei di islamofobia. Indubbiamente – osserva – vi è una islamofobia in Europa, che è necessario combattere, ma questi funzionari utilizzano il concetto di islamofobia in chiave politica, chiedendo maggiori diritti per l’islam organizzato. Per fare ciò, mobilitano istituti europei di ricerca, pagandoli molto bene. Questi istituti hanno il compito di dimostrare che vi è islamofobia in Europa”. Da qui, sostiene, “parte una guerra ideologica contro l’Europa”. Il metodo di lavoro è sempre il medesimo: “Mentre a parole questi funzionari parlano di islam moderato, praticano l’inganno per coprire il loro intento islamista. Il fine è di impedire l’integrazione degli immigrati musulmani, di farli diventare cittadini, insistendo che essi sono membri di una umma islamica collettiva”. La conseguenza è che si creano ovunque delle enclave e ogni critica diventa subito islamofobia. “E’ un dato di fatto, così come è un dato di fatto che la maggior parte delle moschee in Svizzera e Germania sono finanziate e controllate dall’Arabia Saudita e dalla Turchia”. Il grande obiettivo di tali associazioni islamiche “è la graduale islamizzazione dell’Europa, stavolta praticata in modo pacifico, cioè senza un jihad”.

 

Che cosa intenda per “islamizzazione”, Tibi lo spiega poco dopo: “Vogliono che il Dar al islam, la casa dell’islam, si diffonda su tutta la terra e anche gli esponenti della teologia islamica più moderata sottolineano che la superiorità dell’islam è una caratteristica essenziale della loro religione. Una convinzione, però, che non è compatibile né con la cultura né con il pluralismo religioso della società occidentale”. Si sta realizzando, insomma, quel che la Lega musulmana mondiale aveva scritto in un documento datato 28 luglio 1993, in cui aveva promosso “una nuova strategia per la chiamata all’islam che include l’apertura di centri islamici in Europa per preparare l’applicazione della sharia come guida nella vita dei musulmani”. A giudizio del docente siriano, vi sono due modi con cui l’islamizzazione dell’Europa avanzerà, che nulla hanno a che vedere con i gesti eclatanti. Il primo sarà “una guerra di propaganda”, vale a dire “la rappresentazione dei musulmani come vittime dell’occidente e insinuando in modo sistematico che essi sono vittime di islamofobia”. Il secondo è “lo strumento del dialogo islamo-cristiano”, che per come è imbastito è fondato “sull’inganno”. E questo perché “un dialogo onesto richiede un modo di pensare moderno che ha a che fare con il pluralismo religioso in cui tutte le religioni sono considerate equivalenti. Ma gli imam delle moschee controllate dai turchi e dai sauditi predicano il versetto 19 del Corano, secondo cui ‘la religione presso Dio è l’islam’. Il che significa educare i musulmani europei in uno spirito di esclusione, verso un’islamizzazione della realtà”.

 

http://www.ilfoglio.it/chiesa/2016/10/22/news/in-pochi-anni-siamo-passati-dallislam-europeo-alleuropa-islamizzata-105690/

Edited by Uncanny

Fucile a pompa, pistole, granate e ordigno, un ragazzino di 17 anni a momenti compie una strage in un liceo in francia e se ne parla poco e niente, un balordo travolge con un suv delle persone e infine accoltella un poliziotto ed ecco il solito terrorismo psicologico causato dai media e politici.

il ragazzino che ha aperto il fuoco nel liceo francese non ha fatto "una strage" ma ha ferito 8 persone, ed è stato fermato e arrestato, non si sospetta il terrorismo quindi sarebbe inutile raccontarlo come episodio.

 

per il resto, che c'è da discutere? non tutti i musulmani sono terroristi ma tutti i terroristi che hanno provocato morti nelle capitali europee provengono dal lato sbagliato di quella religione.

 

del resto si chiama "estremismo" proprio perché qualcuno sta dando una forzata chiave di lettura del proprio culto, facendone strumento di violenza.

 

 

In sostanza dice le stesse cose che dicono Druiche e Zitouni e che io vado ripetendo da pagine. Anche lui sostiene che l'islam vada riformato

 

Tu però sostieni anche che l'ideologia dell'Islam è intrinsecamente terroristica o almeno violenta, il che non si concilia propriamente con una sua riformabilità in senso pacifico e non violento, salvo che non lo si snaturi, ma in questo caso che Islam sarebbe?

 

 

 

 

l'abuso dell'accusa di islamofobia e la rappresentazione dei musulmani come vittime dell'Occidente cattivo e razzista siano armi politiche usate dagli islamisti per mettere a tacere ogni minima critica e portare avanti il loro progetto di islamizzazione e, parole sue, di "conquista dell'Occidente".

 

Questo è pacifico:

il problema è politico, non religioso o meglio è religioso in tanto in quanto è politico.

 

 

 

 

In pochi anni siamo passati passati dall’islam europeo all’Europa islamizzata

 

Be', francamente si passa da esagerazioni ad esagerazioni:

ma quale Europa islamizzata?

 

 

 

 

anche gli esponenti della teologia islamica più moderata sottolineano che la superiorità dell’islam è una caratteristica essenziale della loro religione

 

 

Forse il tizio non è informato che per la dottrina cristiana tradizionale il Cristianesimo è la sola via per la salvezza eterna dell'anima, tant'è vero che senza battesimo si finisce nell'Infermo o almeno nel Limbo, il che implica necessariamente la superiorità di questa religione rispetto alle altre.

 

 

 

 

 

Gli imam delle moschee controllate dai turchi e dai sauditi predicano il versetto 19 del Corano, secondo cui ‘la religione presso Dio è l’islam’. Il che significa educare i musulmani europei in uno spirito di esclusione, verso un’islamizzazione della realtà”.

 

Che si dovrebbe dire allora dei Cristiani che credono che Cristo sia un vero dio "generato e non creato"  o degli Ebrei che si credono il popolo eletto dal solo vero dio?

  • 2 weeks later...

ANSA

 

Un'esplosione è avvenuta nella linea blu della metropolitana di San Pietroburgo. Lo riportano diversi media russi. Lo scoppio sarebbe occorso all'interno di un vagone e stando alle prime informazioni. Non è chiaro al momento quale siano le cause dell'esplosione. La Tass riporta che ci sono almeno 10 morti citando sue fonti.

Edited by Rotwang

E' la logica conseguenza di una leadership debole ed inconcludente

come quella di Putin, che si fa prendere a calci nel sedere più o meno

da tutti : aerei abbattuti e ambasciatori uccisi in Turchia, strage di Russi

in Ucraina, scippo del Montenegro dal presunto "amico" Trump, umiliazioni

all'Eurofestival etc Lol

Saramandasama

La leadership forte delle Merkel o di altri leader mondiali, non sembra però avere esiti tanto diversi. Salvo il fatto che da attacchi islamisti si trasformino in aggressioni di persone mentalmente squilibrate...

Questo perchè preferiscono picchiare il loffio Putin

piuttosto che avere a che fare con il terrorismo islamico

di cui in realtà non gli frega niente ( costituendo solo un

acchiapavoti facile da attivare )

@Marco7

 

Non per difendere i modi spietati di far la guerra, ammesso e non concesso che ci siano modi non spietati...., ma i terroristi non hanno bisogno di stragi di bambini per vendicarsi di qualche cosa:

Bin Laden con le distruzioni dell'11 Settembre 2001 a New York volle vendicare l'empietà del sacro suolo dell'Arabia calpestato dai soldati americani infedeli, i quuali peraltro lì erano stati chiamati a difendere il regno saudita dalle mire di Saddam Hussein ed a scacciare gli Iracheni dal Kuwait che avevano occupato.

I terroristi agiscono con una loro logica che e' diversa dalla logica di qualsiasi nazione vera. Tra le altre cose della loro logica vi e' l'uso di bambini kamikazee e le stragi di bambini innocenti se riescono a farle come pure il far attentati nei paesi con cui sono in guerra e se la russia fa loro la guerra e' "corretto" o "consequenzale" (parole forse migliori della parola "giusto") che pure pure i russi si beccano gli attentati come accade per gli inglesi o per i francesi.

Non direi che la logica dei terroristi sia poi granché diversa da quella di qualsiasi "nazione vera", soprattutto in ordine al sacrificio di sé stessi e di innocenti propri ed altrui per la vittoria della propria causa ideologica:

nihil sub sole novi.

 

 

l'uso di bambini kamikazee e le stragi di bambini innocenti

 

a proposito di questo, è il caso di spendere due parole sull'attacco con armi chimiche in Siria: attribuito con grande enfasi ad Assad, cosa che lascia più di qualche dubbio

Assad fu accusato di simili atrocità  anche nel 2013; all'epoca fu imposta al regime siriano una moratoria sulle armi chimiche, che furono consegnate a una commissione internazionale e distrutte, se ben ricordo, su alcune navi militari ancorate al largo di Gioia Tauro

la commissione d'inchiesta ONU che fu instituita, e che investigò per alcuni anni, ha successivamente scagionato il regime di Assad, notizia che nessuno oggi ha riportato

sembra estremamente improbabile che Assad, scagionato a suo tempo da questo crimine, abbia adesso deciso di metterlo in atto, in un momento in cui la sua posizione sul terreno di combattimento si è notevolmente rafforzata rispetto al 2013

sembra altrettanto inverosimile che le potenze occidentali, che oggi accusano nuovamente Assad, abbiano in mano delle prove schiaccianti che supportino queste loro accuse, rilanciate con grande enfasi da tutti i mezzi di informazione solo pochi minuti dopo l'attacco (incredibile il tempismo di alcuni giornali italiani, come il Messaggero, che metteva la notizia in cima alla testata web affiancando la foto di Assad a quella dei bambini colpiti)

il pessimo show dell'ambasciatrice americana all'ONU, che si alza in piedi al consiglio di sicurezza brandendo come armi contundenti le foto dei bambini uccisi, non riesce a nascondere la pochezza dei contenuti: l'enfasi su certi particolari orribili sembra fatta apposta per affogare nel sentimentalismo l'assenza di argomenti a supporto della tesi precostituita sulle responsabilità di Assad, e francamente l'ONU non dovrebbe essere utilizzata come un teatrino, e ci si aspetta da questa gente ben altri livelli di serietà e responsabilità

con questo non voglio scagionare nessuno, né Assad né le altre molteplici forze contrapposte oggi in Siria: occorrerà approfondire, ma sarebbe gradito un approccio cautelativo e razionale, evitando di gestire le tragedie con gli stessi meccanismi dei musical di Broadway (resta indelebile, in tal senso, il ricordo di Colin Powell che presenta all'ONU le prove, poi rivelatesi del tutto false e inventate, delle armi di distruzione di massa in mano a Saddam)

 

 

@Mario1944, se posso darti un consiglio ... dopo un po' i latinismi e i latinorum appesantiscono lo stile. Vanno usati con parsimonia
 

 

Grazie del consiglio, ma i latinismi sono una cosa, le frasi in latino un'altra e del resto si tratta di frasi d'uso comune anche in italiano.

In generale penso di usarle con parsimonia, al contrario di certuni che usano frasi in inglese in abbondanza.....

 

 

occorrerà approfondire, ma sarebbe gradito un approccio cautelativo e razionale, evitando di gestire le tragedie con gli stessi meccanismi dei musical di Broadway (resta indelebile, in tal senso, il ricordo di Colin Powell che presenta all'ONU le prove, poi rivelatesi del tutto false e inventate, delle armi di distruzione di massa in mano a Saddam)
 

 

In guerra ed in amore tutto è lecito ;-)

 

Comunque il problema non sono tanto i pretesti per far guerra diplomatica o militare a qualcuno, quanto l'opportunità di farla:

come nel caso di Saddam Hussein, così nel caso di Assad c'è da domandarsi se agli Stati Uniti convenga continuare a destabilizzare un'area già in un marasma incredibile:

hanno tolto di mezzo Saddam Hussein senza avere un sostituto decente, farneticando d'improbabili democrazie "mesopotamiche" e favorendo, se non causando l'insorgenza d'uno Stato islamico ben più pericoloso del dittatore deposto;

poi se la sono presa con Assad, salvo poi contenersi e sopportarlo in funzione anti Isis, riprendendo ora la via precedente, che dovrebbe portare alla sua eliminazione, grazie all'apparente sconfitta dello Stato islamico.

 

Ma.....

Per la prima volta trump mi e' simpatico. I gas sono stati usati da assad e ha fatto bene trump a bombardare la base da cui sono partiti i missili.

 

Non si comporta come tutte le nazioni si sono comportate nella seconda guerra mondiale dove tutte le nazioni sapevano che ad auschwitz venivano gasati gli ebrei ed altri ma nessuno ha mosso un dito per evitarlo. Bravo trump mi viene proprio da dire ora.

Edited by marco7

Pazzesco come i trumpisti e filorussi italiani (pure i radical shit) pensino che questo sia stato condizionato dalla tendenza politica militare statunitense ad intervenire in Siria contro Assad, quel maiale che ha scaricato gas chimici sui civili. Questo, comunque, non è il topic giusto per parlarne.

 

Per fortuna erano Obama e Clinton i guerrafondai, ora emerge il classico Presidente USA del GOP, a quanto pare meno servo di Mosca di quanto pensassimo. A morte Assad!

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