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Amici in affitto: siamo sempre più soli?


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Tra l'altro la mia psicologa è stata talmente comprensiva che appena ha capito che la tariffa oraria era ancora troppo alta per andarci spesso, mi propose di abbassarla perché la terapia non andava interrotta per quello che provavo e come mi relazionavo al mio disagio dovuto a certe cose, e qualunque psicologo del caxxo ti saluta bellamente con tutta la gente che riceve, capisco poi campi di questo e abbia tutta la convenienza ad avere "clienti" in più, ma non ho una visione così cinica della persone e della vita, c'è qualcuno che s'interessa davvero a noi e ai nostri problemi, mi spiace.

 

Poi oh, ci sono sicuramente quelli che non fanno bene il proprio lavoro e se ne strafregano degli altri, ma leggere che gli psicologi sono come maghi e astrologi... molto Queer come ragionamento.

Edited by Rotwang

 

 

Non basta che ci facciano servizi giornalistici e che siano confermati dagli stessi giapponesi? Tu invece hai un'esperienza diretta con la realtà nipponica?

 

Ti ho già risposto. Fanno i servizi giornalistici anche sui bamboccioni, ciò non vuol dire che l'Italia pulluli di bamboccioni (è un fenomeno circoscritto rispetto alla massa). Io sono stato qualche volta in Giappone, non posso arrogarmi di sapere la realtà del quotidiano (come potrei fare in Italia o in Spagna), ma almeno qualcosa della cultura e dello stile di vita osservi e capisci. Per questo provo profondo imbarazzo per chi non essendo nemmeno stato mezza volta in Giappone comincia a elencare le stranezze peculiari come se fosse la realtà comune nipponica. 

Per questo provo profondo imbarazzo per chi non essendo nemmeno stato mezza volta in Giappone comincia a elencare le stranezze peculiari come se fosse la realtà comune nipponica. 

 

Tesoro, tu pensi di sapere un po' tutto, io non sono mai stato in Giappone in vacanza, e dubito che da qualche giorno o settimana capirei così bene come dici tu la realtà culturale e sociale locale, ma storia giapponese l'ho studiata a fondo, cosa che invece tu non hai mai lontanamente osato fare e si vede (probabilmente mi risponderai che i libri e la cultura sono inutili), se no sapresti che ci sono "stranezze" culturali peculiari a molte etnie e popoli (tra l'altro pregiudizio tutto italiano credere che gli altri siano strani, è un mondo completamente diverso dal nostro). Attenzione attenzione, l'unico che conosce il mondo e la vita è @Ilromantico!

Edited by Rotwang
davydenkovic90

 

 

Se parli così immagino tu non sia mai andato da uno psicologo o non ci sia mai andato seriamente per motivi un pochino più profondi della banalità elevata della gente, io ci sono andato e non perché sia un ricco viziato con problemi inesistenti, ma per problemi personali di contesto familiare che mi turbavano, che si erano incancreniti (e in qualche modo la mente si ammala) e che non mi avrebbe portato a risolverli uscire a bere una birra con gli amici, problemi più o meno urgenti che senza una professionista che non finge ma che s'interessa realmente possono avere una via d'uscita con psicoterapia in alternativa alla depressione. Facile giudicare così gli altri quando certe problematiche e disagi esistenziali non si hanno, non si vivranno mai e non s'immaginano lontanamente. Penso sempre di più che chi giudica così la psicanalisi, la psicologia (per non parlare di quella clinica) ecc. non la conosca minimamente se non tramite serie tv americane o per sentito dire e l'unico consiglio che sappia dare è quello di divertirsi, ignorando che per chi necessita di aiuto psicologico sia un po' più complicato di così, soprattutto se vive in contesti difficili o appunto problematici.

Ho specificato più volte che sto parlando di persone con problemi futili, dove per futili intendo che sono problemi che fanno parte della vita, che capitano a tutti e che vanno semplicemente superati col tempo, come ad esempio un lutto, essere lasciati dal ragazzo, essere rifiutati, non avere amici, non riuscire a integrarsi a scuola..

 

 

. Però ripeto: se uno non ha problemi è facile abbia quest'opinione negativa e pregiudiziale della psicologia

Tutti hanno problemi. 

Quello che intendevo dire - forse non mi sono spiegato bene - è che è tanto inutile quanto semplice (quando si hanno soldi da buttar via) andare dall'analista per ogni minimo problema che la vita ti presenta di fronte e a ogni minima situazione che non riesci ad accettare o affrontare e della quale non vuoi o non puoi parlare con nessun altro. Anche perché, fra le altre cose, il problema, spesso, oltre che futile è anche poliedrico e l'analista ha comunque una visione molto parziale e più che aiutare spesso non fa altro che generare altri pensieri che prolungano l'agonia e generano nuova psicanalisi.

 

A quel punto meglio pagare un finto amico laureato, boh, magari in lettere con indirizzo DAMS che ti porta a vedere i film al cinema sotto le stelle, che rintanarsi in un ufficio di un'analista.

 

 

.... dove per futili intendo che sono problemi che fanno parte della vita, che capitano a tutti e che vanno semplicemente superati col tempo, come ad esempio un lutto, essere lasciati dal ragazzo, ....
 

 

e quali sarebbero i problemi non futili ?

@rowtang

Quindi sulla cultura e storia italiana si studiano i bamboccioni? Santo cielo, che arrampicata sugli specchi. Non è la gara di Sapientino, se si parla tanto per aver sentito o parlare (senza un'esperienza concreta) meglio evitare. Ormai c'è questa sindrome diffusa che fa credere alle persone che basta googlare o leggere dei libri per essere degli esperti. Le vittime principali sono i medici che si ritrovano sempre più con pazienti che credono di saperne più di loro("perché dottò io mi sono INFORMATO su wikipedia e su google"...xD).

Spagna o Giappone (o altro), ci sono un sacco di cose che avevo studiato, ma che ho potuto rivedere e capire solo con un'esperienza concreta.

lo psicologo non ti dirà mai quello che vorresti sentirti dire.

Cioè ''hai ragione''.

Nè  unirà ai tuoi i suoi insulti verso il familiare che ti opprime o il collega di lavoro che ti sta antipatico.

Lo so perché vado da uno psichiatra-psicoterapeuta da due anni; in fondo è molto meglio così : l'imparzialità è garanzia di professionalità, mentre presentare una visione arbitraria è antiprofessionale.

 

Un amico è ''diverso''.

Può sbilanciarsi. E' una figura di cui ognuno di noi ha bisogno, ma che si dovrebbe trovare in maniera naturale, senza ricorrere a soldi o a sistemi del genere.

davydenkovic90

 

 

e quali sarebbero i problemi non futili ?

marco7, non ci vuole molto a capirlo, un conto è se ti muore la nonna di 90 anni, un altro conto se ti muore il figlio di 10. 

Un conto è se ti scarica il ragazzo con cui hai scopato 2 volte, un altro conto è se ti lascia uno con cui convivi da 20 anni...

Si può soffrire in entrambi i casi, e anche molto, non lo metto in dubbio, però obiettivamente sono cose molto diverse!

Come dicevo qualche post fa, è anche il periodo storico in cui viviamo che ci porta ad abusare di psicologi e psichiatri: siamo persone tutto sommato piuttosto viziate, siamo abituati ad avere la pappa pronta e a non avere grandi difficoltà nella vita. Per cui alla minima cosa che non gira come dovrebbe, subito ci rivolgiamo allo psicologo. 

 

In fin dei conti anche su questo forum si verifica quotidianamente la stessa dinamica dell' "amico finto".

Gran parte degli interventi, qua dentro, fatti spesso in totale anonimato, sono sfoghi, elenchi di problemi e confidenze... Talvolta sono addirittura, a mio parere, semplici modi per attirare l'attenzione di qualcuno su di sé.

E' facile e ipocrita dire che gli amici bisogna trovarli in modo naturale. C'è chi fa una fatica enorme a socializzare. E quindi? Secondo me meglio il forum, l'amico virtuale, il sito d'incontri (se indirizzato verso una conoscenza vis a vis, chiaramente), un gruppo di suore, una puttana o un amico a pagamento, che non uno psicologo.

Lo psicologo è solamente più "politically correct" e rientra perfettamente nell'ipocrisia borghese nella quale molte famiglie amano sguazzare.

Ma sarebbe di gran lunga più stimolante una chiacchierata con un 20cm di brasileiro (anche senza farci niente) che con una sfigata di laureata in psicologia, per molte persone e molte situazioni.

Io posso capire una cosa del genere , se si rapporta il fatto che in italia e' difficile/impossibile avere un.amico vero . In una societa piu chiusa o diversa come quella giapponese diventa impossibile . Quindi sapendo che una certa lealta' / onore sono per certi versi la base siciale del giappone risulta comprensibile che sia un amico vero che in quel momento si e' affittato .

Edited by gattosc71

 

E' facile e ipocrita dire che gli amici bisogna trovarli in modo naturale. C'è chi fa una fatica enorme a socializzare. E quindi? Secondo me meglio il forum, l'amico virtuale, il sito d'incontri (se indirizzato verso una conoscenza vis a vis, chiaramente), un gruppo di suore, una puttana o un amico a pagamento, che non uno psicologo.

Lo psicologo è solamente più "politically correct" e rientra perfettamente nell'ipocrisia borghese nella quale molte famiglie amano sguazzare.

Ma sarebbe di gran lunga più stimolante una chiacchierata con un 20cm di brasileiro (anche senza farci niente) che con una sfigata di laureata in psicologia, per molte persone e molte situazioni.

Credi davvero che una persona che fa una fatica enorme a socializzare avrebbe la faccia tosta di pagare qualcuno per tenergli compagnia? Lo trovo addirittura controproducente. Infatti, quando il richiedente si renderà conto che dietro alla compagnia ottenuta c'è solo l'interesse dei soldi, si sentirà ancora più solo. Piuttosto, pagando una figura professionale come lo psicologo, si può imparare a vincere anche piccoli problemi quali sono, ad esempio, la timidezza e la scarsa autostima che presumo siano le cause le quali spingono a richiedere il suddetto "amico in affitto". E' importante anche capire che gli psicologi non esistono soltanto per risolvere grandi drammi esistenziali, ma anche per aiutarci a superare problemi minori che col passare del tempo diventano sempre più gravosi. Purtroppo la figura dello psicologo qui in Italia è abbastanza demonizzata, come suggerisce l'appellativo di "strizzacervelli; in realtà è un semplice specialista come possono esserlo un cardiologo, un dentista etc. Per caso ti vergogneresti ti andare da un cardiologo? io credo di no.

D'altro canto, per quanto riguarda i forum, questi possono essere un ottimo supporto, dato i pareri ed i consigli disinteressati che si possono trovare.

Edited by Hide95
mirtillamirtilla

Penso che il fenomeno dei bisognosi di affetto/quelli che si isolano dal mondo in occidente siano "semplicemente" definiti psicotici (ci sono vari gradi e tipi di psicosi)

 

E chi si "vende" come amico in Giappone interpreti un ruolo che noi qui non possiamo capire del tutto perché la loro è una società ancora fortemente basata sulle tradizioni e sulla famiglia, basti pensare solamente a tutti i termini che esistono in giapponese per descrivere concetti per noi astratti e che per tradurre siamo costretti a usare delle perifrasi.

 

Se non sbaglio un amico in Giappone non è il compagno di merende e di atti di "ribellione" nei confronti della propria famiglia ma al contrario è uno approvato dalla famiglia perché a sua volta membro di una famiglia con gli stessi valori della propria e quindi uno che ti sa "raddrizzare" se parti per la tangente (ecco forse spiegato il perché di questi nippo "counselors" come supporto in un CO, proprio per non far passare come "deviato" anche l'amico, quello vero)

davydenkovic90
Purtroppo la figura dello psicologo qui in Italia è abbastanza demonizzata, come suggerisce l'appellativo di "strizzacervelli; in realtà è un semplice specialista come possono esserlo un cardiologo, un dentista etc. Per caso ti vergogneresti ti andare da un cardiologo? io credo di no.

Si ma dal cardiologo non ci vado se mi si rompe un'unghia. 

E poi bisogna distinguere tra la figura dello psicologo, che è importantissima in determinati contesti (ad es. a scuola) da quella dello psicanalista, cioè quello che ha il suo ufficio, ti mette sdraiato sul lettino e ascolta le tue pippe mentali per 10 sedute.

Se il primo, come giustamente dici tu, può servire per correggere piccoli problemi ricorrenti, il secondo purtroppo marcia sull'insicurezza di molta gente che ha soldi da buttar via. 

E comunque non sono d'accordo sul fatto che l'analista sia una figura professionale socialmente bistrattata. Tutt'altro. Andarci rientra perfettamente nel quadretto ipocrita piccolo borghese di qualunque ragazzo, ragazza, uomo o donna adulti. Per certi versi anche più che andare a confessarsi dal prete perché denota un certo status economico.

Sono ben altre le figure demonizzate. Per dirne una, la prostituta. Svolge una funzione importantissima nella società e non è riconosciuta neanche dallo stato.

Inoltre, i costi per andare dallo psicologo sono sempre e comunque troppo alti per la prestazione offerta.

Un laureato in matematica, un insegnante di piano o di tennis per un'ora di lezione di solito prende dai 15 ai 40-50 euro se si tratta di un insegnante con anni di carriera alle spalle. Gli psicanalisti partono (a quello che so) dai 40-50 per arrivare anche a 100 o più. Non mi sembra proporzionato. Poi hanno voglia di farvi lo sconto, di dire "non è giusto che uno si approfitti della sofferenza altrui" e di fare metà prezzo, e cose del genere. Intanto si tratta comunque di cifre molto alte che corrispondono a un servizio quasi mai efficace e risolutivo.

 

 

 

Credi davvero che una persona che fa una fatica enorme a socializzare avrebbe la faccia tosta di pagare qualcuno per tenergli compagnia? Lo trovo addirittura controproducente. Infatti, quando il richiedente si renderà conto che dietro alla compagnia ottenuta c'è solo l'interesse dei soldi, si sentirà ancora più solo.

Questo starà a ognuno valutarlo: fin dalla notte dei tempi ci sono uomini e donne che si fanno pagare per prestazioni sessuali, non mi pare che chi le abbia richieste si sia posto il problema che questi rapporti sessuali fossero poco sinceri e fatti solo per soldi...

In fin dei conti anche molti dei rapporti che voi avete definito "naturali" si basano su interessi molto bassi, talvolta sulla posizione sociale, su eventuali favori o comodità che possono fruttare da un dato rapporto...  

Edited by davydenkovic90

Ribadisco che gli psicologi e psichiatri hanno in maggioranza pazienti malati di depressione e i costi della cura vengono pagati in svizzera dalla mutua che non rimborsa invece le prestazioni delle prostitute.

 

Altri motivi per frequestare un terapeuta sono attacchi di panico e simili pure molto diffusi ma in ogni caso ci sono motivi medici per la terapia.

Edited by marco7

Si ma dal cardiologo non ci vado se mi si rompe un'unghia. 

E poi bisogna distinguere tra la figura dello psicologo, che è importantissima in determinati contesti (ad es. a scuola) da quella dello psicanalista, cioè quello che ha il suo ufficio, ti mette sdraiato sul lettino e ascolta le tue pippe mentali per 10 sedute.

Se il primo, come giustamente dici tu, può servire per correggere piccoli problemi ricorrenti, il secondo purtroppo marcia sull'insicurezza di molta gente che ha soldi da buttar via. 

E comunque non sono d'accordo sul fatto che l'analista sia una figura professionale socialmente bistrattata. Tutt'altro. Andarci rientra perfettamente nel quadretto ipocrita piccolo borghese di qualunque ragazzo, ragazza, uomo o donna adulti. Per certi versi anche più che andare a confessarsi dal prete perché denota un certo status economico.

 

Quello che per una persona può sembrare una sciocchezza per qualcun altro può sembrare una cosa terribile. 

Per quanto riguarda al marciare sopra l'insicurezza delle persone, dipende tutto dall'onestà intellettuale dello psicanalista. Certo, sicuramente c'è chi come dici tu ci vuole guadagnare più del necessario, ma si tratta di un'esigua minoranza. Se stessimo sempre a cercare il marcio in chi ci circonda finirebbe che non parleremmo più a nessuno.

Invece, non ho ben capito cosa intendi per ipocrisia della borghesia nell'andare dallo psicologo. Forse per vantarsi di potersi permettere una seduta? Lo trovo molto improbabile, nessuno si vanterebbe di una cosa simile. L'italiano di norma fa confidenza di frequentare uno psicanalista solo a persone di cui si fida come parenti od amici, ossia persone con cui dover ostentare il proprio status sociale è irrilevante. Come del resto andare a confessarsi dal prete non determina l'appartenenza ad una classe economica, essendoci cattolici praticanti sia tra i poveri, sia tra i benestanti ed ovviamente anche tra i ricchi.

 

In fin dei conti anche molti dei rapporti che voi avete definito "naturali" si basano su interessi molto bassi, talvolta sulla posizione sociale, su eventuali favori o comodità che possono fruttare da un dato rapporto...  

in tal caso non sono rapporti naturali, bensì delle insane amicizie interessate.

Edited by Hide95
davydenkovic90
Quello che per una persona può sembrare una sciocchezza per qualcun altro può sembrare una cosa terribile.  Per quanto riguarda al marciare sopra l'insicurezza delle persone, dipende tutto dall'onestà intellettuale dello psicanalista. Certo, sicuramente c'è chi come dici tu ci vuole guadagnare più del necessario, ma si tratta di un'esigua minoranza. Se stessimo sempre a cercare il marcio in chi ci circonda finirebbe che non parleremmo più a nessuno. Invece, non ho ben capito cosa intendi per ipocrisia della borghesia nell'andare dallo psicologo. Forse per vantarsi di potersi permettere una seduta? Lo trovo molto improbabile, nessuno si vanterebbe di una cosa simile. L'italiano di norma fa confidenza di frequentare uno psicanalista solo a persone di cui si fida come parenti od amici, ossia persone con cui dover ostentare il proprio status sociale è irrilevante. Come del resto andare a confessarsi dal prete non determina l'appartenenza ad una classe economica, essendoci cattolici praticanti sia tra i poveri, sia tra i benestanti ed ovviamente anche tra i ricchi.  

Andare dallo psicologo, per qualsiasi motivo, è qualcosa di socialmente accettato. Andare con un amico pagato no. Ecco perché molti di voi hanno subito detto "piuttosto lo psicologo".

Spesso la gente non capisce neanche che chi è lo psicologo, cosa ha studiato, come può aiutare, e soprattutto non sa che cosa significa andare in analisi. Non si sa quanto può durare e che benefici può dare a breve o a lungo termine. La gente semplicemente ha tanti problemi e tanti soldi nel conto in banca (proprio o dei genitori) e quindi la cosa più naturale è andare dallo psicologo che viene preso un po' come un mago o un "amico con superpoteri" che possa risolvergli magicamente tutti i problemi a chiacchiere e senza dover soffrire troppo o mettersi in discussione facendo qualcosa di nuovo o accettando determinate situazioni che non ci piacciono.

Essere lasciati da un fidaznato, ad esempio, a meno che non si tratti di una convivenza decennale, non è un problema da psicologo.

Idem l'essere bocciati a un esame, essere rifiutati da qualcuno, essere traditi... 

Se tutte queste cose, comuni alla quasi totalità delle persone, sono percepite come cose terribili per le quali serve una figura professionale, significa che manca un senso della realtà, e che è la persona ad essere ipersensibile e viziata, abituata sempre ad averle tutte vinte e incapace di reagire se qualcosa va storto.

Non voglio accusare nessuno e neanche giudicare singole situazioni che ho visto (lungi da me), ognuno faccia quello che crede secondo la propria coscienza, va benissimo e  non posso giudicare fino in fondo, però è da ipocriti sparare a zero su questa notizia delle amicizie a pagamento e non accorgersi che c'è un abuso di altre categorie professionali molto poco adatte per risolvere determinati problemi.

Edited by davydenkovic90

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