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Elezioni presidenziali in Francia del 2017


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perché no? li abbiamo già dati a un ossigenato. non discriminiamo le miserie umane. 

 

Come rendi coerente la tua sessualità con la stima per una nazista che vuole bandire i matrimoni gay? O come molti bisessuali odi te stesso e sostieni il jihadismo occidentale?

Edited by Rotwang

Beh se stiamo ai sondaggi, Fillon cala ma non guadagna la Le Pen

 

Se fosse vero, non sembrerebbe trarne vantaggio, però io diffido della

veridicità di sondaggi del genere che darebbero la Le Pen al 25% nonostante

il crollo di Fillon al 18%

 

In teoria ne beneficerebbe Macron che avrebbe vinto il dibattito televisivo : francamente

a me è sembrata una valutazione falsa...come quelle che davano vincente nei dibattiti la

Clinton contro Trump

 

Un candidato Repubblicano o di Centrodestra che va molto male, può non finire per

avvantaggiare la Le Pen?

 

Staremo a vedere

Come rendi coerente la tua sessualità con la stima per una nazista che vuole bandire i matrimoni gay? O come molti bisessuali odi te stesso e sostieni il jihadismo occidentale?

 

prendo atto che tu abbia chiesto in modo civile e faccio lo sforzo di elaborare la mia risposta nella speranza che tu voglia rifletterci sopra:

 

perche tutti i (grandi) politici che hanno fatto del supporto alla "mia sessualità" una bandiera si sono sempre limitati a sfruttarne la causa per scopi personali senza ottenere nient'altro che qualcosa per sé stessi. quindi, a un certo punto, vai oltre gli slogan e voti quello che potrebbe essere meglio per lo scenario politico del paese (o per destabilizzare quello attuale se la situazione così com'è non ti soddisfa più).

Io non ho capito perchè il Centrodestra si è intestardito

su questa candidatura

Considerando che Juppé aveva escluso l'eventualità di sostituire Fillon, non è che avesse molte alternative. Comunque non so se ora sia ancora possibile sostituirlo.

 

Come rendi coerente la tua sessualità con la stima per una nazista che vuole bandire i matrimoni gay?

A parte il fatto che dubito avrà la volontà politica di abolire la loi Taubira e che secondo me a lei in fin dei conti non frega più di tanto della questione che in ogni caso non considera prioritaria - ricordo che a differenza della nipote non ha mai partecipato alle manifestazioni della Manif pour tous, che si è sempre tenuta defilata durante il turbolento dibattito sul tema e che per ora non ha mai parlato una sola volta dell'abolizione in campagna elettorale nonostante sia nel programma scritto - faccio notare che è sulle stesse identiche posizioni della Merkel e del centro-sinistra italiano. Quindi a rigor di logica dovrebbero essere nazisti anche loro.

N.B. Non sono lepenista, voterei probabilmente Macron in tutti e due i turni, anche se non mi convince del tutto.

 

E Marine ringrazia. Edited by Uncanny

TPI

 

Il 23 aprile 2017 si terrà il primo turno delle elezioni presidenziali francesi, in cui i cittadini sceglieranno il successore del presidente François Hollande. Il presidente della Repubblica è la più alta carica della Repubblica Francese.

 

La Francia è una repubblica semipresidenziale. Questo significa che il potere esecutivo è condiviso tra presidente, eletto direttamente dal popolo e il primo ministro, scelto dal presidente della Repubblica e che necessita della fiducia parlamentare. 

 

Come funzionano le elezioni presidenziali

 

Il presidente viene eletto a suffragio universale diretto con eventuale turno di ballottaggio 14 giorni dopo il primo turno, qualora nessun candidato, al primo scrutinio, abbia ottenuto la maggioranza assoluta. Quest'anno il secondo turno si terrà il 7 maggio, due settimane dopo il primo turno del 23 aprile.
 
Il presidente della Repubblica è eletto a suffragio universale diretto a doppio turno dal 1962, dopo un referendum. Per essere eletti al primo turno serve la maggioranza assoluta dei voti, il 50 per cento più uno. Se nessuno dei candidati la ottiene, vanno al ballottaggio i due candidati che al primo turno hanno ricevuto il maggior numero di consensi. 
 
Dal 2002 la sua durata è stata abbreviata da 7 a 5 anni per far coincidere il mandato presidenziale con quello dell'Assemblea nazionale, la camera elettiva del parlamento francese. 
 
Il capo dello Stato francese detiene il potere esecutivo e capo delle forze armate francesi, oltre a essere la più alta carica della magistratura, la più alta autorità della Legione d'onore e il co-principe di Andorra. 
 
Il potere più importante esercitato dal presidente è la nomina del primo ministro e lo scioglimento dell'Assemblea. Nonostante il primo ministro e il parlamento detengano la maggior parte del potere legislativo ed esecutivo, il presidente francese mantiene una forte influenza. 
 
Emmanuel Macron candidato indipendente del partito In Marcia!, Benoît Hamon del Partito Socialista, François Fillon candidato dei Repubblicani, Marine Le Pen del Fronte Nazionale, Jean-Luc Mélenchon del Partito di Sinistra sono i candidati dei partiti maggiori, ma con ogni probabilità nessuno di questi riuscirà a essere eletto già al primo turno. Secondo i maggiori sondaggi, saranno Macron e Le Pen a scontrarsi al secondo turno. 
 
A causa della frammentazione politica presente in Francia, nessun presidente è stato mai eletto al primo turno. 
 
Il primo presidente francese fu Luigi Napoleone Bonaparte, poi incoronato imperatore con il nome di Napoleone III. La carica di presidente della Repubblica venne istituita a partire dal 1848, anno della costituzione della seconda Repubblica Francese.
 
Il successore di Hollande sarà il 25esimo presidente francese e l'ottavo della quinta repubblica, quella inaugurata nel 1959 sotto la presidenza di Charles de Gaulle. 
 

Come funzionano le elezioni per l'Assemblea nazionale 

 

Le elezioni per l'Assemblea nazionale si terranno a giugno 2017, poche settimane dopo le presidenziali, come avviene dal 2000. 

 

Il sistema elettorale francese per l’elezione dell’Assemblea Nazionale è un maggioritario in collegi uninominali a doppio turno. 

 

L'Assemblea nazionale, una delle due camere da cui è formato il parlamento francese, è formata da 577 membri. Il numero dei seggi parlamentari corrisponde al numero dei collegi in cui è diviso il paese. Ogni collegio elegge un solo deputato. Per essere eletti bisogna ottenere il 50 per cento + 1 dei voti nel collegio e anche un quarto dei voti degli aventi diritto.

 

Se nessun candidato ottiene la maggioranza assoluta si tiene un ballottaggio una settimana dopo il primo turno tra tutti i candidati che hanno ottenuto più del 12,5 per cento degli aventi diritto al voto. Per essere eletti al secondo turno basta avere la maggioranza relativa, cioè prendere un voto in più degli avversari. 

 

L'Assemblea nazionale elegge il primo ministro. 

 

Nel caso in cui nell’Assemblea venga eletta una maggioranza con un orientamento politico diverso rispetto al presidente eletto poche settimane prima, si verifica la cosiddetta “coabitazione”. 

Edited by Rotwang
Saramandasama

Basta Fake News!

 

Poi, non dimentichiamoci che Obama è riuscito a vincere facendosi finanziare da donazioni del popolo del web. Se la Clinton avesse avuto lo stesso appoggio...

President Trump ha vinto perché credibile, e perché gli americani si erano scocciati dell'establishment e del vecchio status quo.

Per madame Le Pen sarà difficile, ma la speranza è l'ultima a morire..

 

http://youtu.be/nW3w9E483HI

Trump ha vinto perché credibile, e perché gli americani si erano scocciati dell'establishment e del vecchio status quo.

in termini assoluti, ha preso DUE MILIONI e passa di voti in meno di Hillary.

epperò ha vinto nei posti giusti dove avere più grandi elettori 

 

se proprio vogliamo essere precisi

 

 

Contro chiunque altro avrebbe perso

si dice (ma non avremo mai la controprova) che contro Sanders non avrebbe avuto speranze.

però ormai coi sondaggi ci vado cautissimo 

Edited by freedog
Saramandasama

Trump ha vinto perche' giocava contro l'odiata clinton.

 

Contro chiunque altro avrebbe perso.

President Trump ha vinto perché il vento è cambiato! A voi, non resta che rosicare!

 

http://youtu.be/Uveh8vdZHyc

perche tutti i (grandi) politici che hanno fatto del supporto alla "mia sessualità" una bandiera si sono sempre limitati a sfruttarne la causa per scopi personali senza ottenere nient'altro che qualcosa per sé stessi.

Cioè, non ti basta che un politico faccia qualcosa per te, lo deve pure fare per ideali puri e disinteressati. UN POLITICO, ovvero che il governo lo fa per lavoro, deve governarti senza guadagnarne niente. Eh be', giustamente lo capisco allora che vuoi che lo faccia un miliardario tipo Trump, solo loro possono permettersi di governare senza stipendio. E il bello è che se questa romantica aspettativa semplicemente assurda non viene realizzata, e ovviamente non viene realizzata perché la politica è tutto tranne romanticismo cavalleresco gayo, voti qualunque merdaccia ti passi sotto il naso, anche una che ha scritto nel programma a chiare lettere lo smantellamento dei tuoi diritti civili. A patto che però questa santa incontri un requisito fondamentale: che voglia demolire l'universo perché "le cose così non vanno bene", o tradotto in un linguaggio che abbia un qualche lontano riferimento al pensiero logico "le cose così come stanno non sono il Paradiso in terra". Un discorso che combina il sentimentalismo più idiota e il nichilismo più cinico, un collage terrificante. E non sei l'unico cui sento fare questo discorso semplicemente delirante.

Come accade per tante altre cose, la situazione è al contempo tragica e risibile.

Edited by FreakyFred

Si può mettere passione e buoni intenti nel proprio lavoro, ma questo RESTA UN LAVORO, e in quanto tale ci si deve guadagnare. La politica, poi, è il più zozzo di tutti i lavori, perché fare politica richiede mercanteggiamenti e compromessi per conseguire i risultati. Se per esempio un Renzi fa le unioni civili nonostante abbia come alleato di governo il più duro oppositore dei diritti LGBT in circolazione devi baciare in terra, altro che fare gli schizzinosi e pretendere pure che uno il politico lo faccia per vocazione al martirio. A parte che non è una pretesa ragionevole, i politici che vogliono fare i martiri duri e puri tipicamente finiscono in partituzzi dello zerovirgola e non combinano un cazzo perché non vogliono fare compromessi con nessuno (oppure fanno partiti col 30% dei consensi, ma non combinano un cazzo lo stesso perché si astengono dal prendere posizione su qualunque tema ideologico, ovvero tutti).

E questo senza contare che il topic qui sono le elezioni in Francia, dove i socialisti hanno promesso il matrimonio gay e lo hanno fatto, e quell'escremento umano di marine Le Pen chiede i voti dei gay con la promessa di toglierglielo... Se fossi un gay francese e dovesse vincere quella disgraziata, pregherei che non mantenga le sue promesse!

Edited by FreakyFred

Le Pen difende la Francia di Vichy: “Nessuna responsabilità nel rastrellamento degli ebrei”

 

Scivolone della leader dell’estrema destra francese, il Front National, Marine Le Pen che ha disconosciuto una responsabilità della Francia di Vichy, collaborazionista dei nazisti durante la II Guerra Mondiale, nel più grande arresto di massa d’ebrei, passato alla storia come «il rastrellamento del Velodromo d’Inverno» in cui nella notte tra il 16 ed il 17 luglio 1942 ben 13.000 ebrei francesi vennero raccolti per essere poi deportati nei campi di sterminio.

 

Rastrellamento per cui l’ex presidente Jacques Chirac e l’attuale Francois Hollande - mai il socialista Francois Mitterand, compromesso con il governo collaborazionista di Vichy - hanno entrambi chiesto scusa per il ruolo avuto dalla polizia francese nel rastrellamento.

 

Marine Le Pen (data dai sondaggi sempre sicura di passare al ballottaggio del 7 maggio, al primo turno delle presidenziali del 23 aprile) ha detto alla tv Lc1, «non penso che la Francia sia responsabile per il Vel d’Hiv (abbreviazione usata per indicare Velodromo d’Inverno, ndr)» aggiungendo «in generale penso che se ci sono dei resposanbili, sono coloro che erano al potere a quel tempo. Non la Francia».

 

Operazione condotta dalla polizia di Parigi (volenterosi carnefici di Hitler, parafrasando un libro sui tedeschi durante la II Guerra Mondiale) governata dai nazisti mentre la parte meridionale del Paese era controllata dal governo del maresciallo Petain a Vichy.

 

Per Le Pen, che ha fatto di tutto per prendere le distanze dall’ala nostalgica che ai tempi del padre, Jean-Marie, formava il nucleo forte del Frot National, sostiene ora che la Francia «ha insegnato ai nostri bambini che hanno tutte le ragioni per criticare (il Paese, ndr) e solo a vedere, quelli che sono, forse, i lati più oscuri della nostra storia. Ma io voglio che tornino di nuovo ad essere invece orgogliosi della Francia».

 

Subissata da critiche Le Pen ha chiarito che «considera la Francia e la Repubblica quella di (Charles De Gaulle, ndr) basata a Londra durante l’occupazione (nazista)» aggiungendo che «il regime di Vichy non era la Francia».

 

https://www.google.it/amp/www.lastampa.it/2017/04/09/esteri/le-pen-difende-la-francia-di-vichy-nessuna-responsabilit-nel-rastrellamento-degli-ebrei-fBQ7mnepKukb9vFjfryftI/amphtml/pagina.amp.html

Edited by Uncanny

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