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Fertility Day: il Ministero della Salute incoraggia le donne ad avere figli. Lo sentivo poco fa al cinegiornale.


paperino

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Mi sembra francamente una polemica agostana di scarsa rilevanza.

 

Per altro lo stesso Renzi ha detto che francamente aveva altro a cui pensare e non sapeva nemmeno nulla di questa campagna di sensibilizzazione.

 

Poi non sono nemmeno cose ideate concretamente dal ministero, è stato fatto un bando pubblico e una agenzia privata di comunicazione lo ha vinto e ha realizzato questa campagna pubblicitaria.

 

Inoltre il fine mi sembra anche nobile così come recitava il bando pubblicato dal ministero della sanità e cioè “per un’iniziativa di informazione e comunicazione per la promozione della cultura della fertilità nella popolazione giovanile e per la prevenzione dell’infertilità”.

 

Poi il governo sta anche attuando politiche in sostegno alla natalità.

Es. di specifiche normative approvate da questo governo sulla questione:

-l'introduzione del bonus bebè per i nuovi nati, 960€ l'anno per i primi 3 anni di vita del bambino (o 1.920€ l'anno per le famiglie con reddito più basso).

http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2015-04-14/bonus-bebe-nastri-partenza-il-decreto-ora-e-vigore--175843.shtml?uuid=AB7O1NPD

-l'introduzione di un voucher di 600€ al mese da spendere per baby sitter o asilo nido.

http://stream24.ilsole24ore.com/video/notizie/focus24-voucher-baby-sitter-istruzioni-l-uso/ACLBQVNC

-estensione del congedo parentale.

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2015-08-13/congedo-parentale-novita-decreto--170545.shtml?uuid=ACplRFh

Edited by Sbuffo
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@marco7:

Direi che siamo d'accordo.

 

I problemi del welfare (che comunque in Italia è praticamente inesistente) e delle pensioni possono essere risolti in altro modo.

Per esempio?

 

Poi non sono nemmeno cose ideate concretamente dal ministero, è stato fatto un bando pubblico e una agenzia privata di comunicazione lo ha vinto e ha realizzato questa campagna pubblicitaria.

Che vuol dire? L'agenzia avrà di certo quantomeno presentato una serie di idee al cliente, che avrà scelto quali far realizzare, e il cliente avrà poi approvato il lavoro finito e avrà scelto di renderlo pubblico. Non vorremo di certo credere che il tono e i contenuti della campagna siano stati scelti all'insaputa del ministero.

 

L'intento della campagna poi è lodevole, ma gli slogan e le cartoline diffusi trasmettevano tutt'altro messaggio che nulla aveva a che fare con l'informare e il sensibilizzare, anzi... Come ho già detto, speriamo si sia trattata solo di superficialità e che l'iniziativa "torni in carreggiata" perché è davvero interessante.

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Ma la stessa ministra si è detta disponibile a cambiare se il messaggio ha urtato la sensibilità di qualcuno, visto che non era ovviamente quella l'itenzione.

 

Su Twitter ha scritto:

https://twitter.com/bealorenzin/status/771409510980255745?ref_src=twsrc%5Etfw

 

"La campagna non è piaciuta? Ne facciamo una nuova."

 

 

Poi ha anche dichiarato:

http://www.corriere.it/cronache/16_settembre_01/fertility-day-lorenzin-fa-passo-indietrorivedremo-spot-67344f1c-7064-11e6-acff-0ba0a2f56bad.shtml

 

«Se ci sono delle immagini che sono state vissute come un’offesa penso che nessuno in questo ministero abbia questo desiderio: a noi non interessa offendere ma provocare una riflessione»
Edited by Sbuffo
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@Sbuffo:

Di certo hanno dimostrato superficialità nell'impostare la campagna ormai ritirata (ma comunque pagata). Ma vediamo il lato positivo: quella sostitutiva difficilmente potrà essere peggiore. :D

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La mia opinione su questa campagna pubblicitaria è questa.

Credo che gli italiani, come gli altri popoli d'altronde, non abbiano bisogno di un incitamento a scopare. Penso che lo facciano in molti e molto spesso (poi se lo fanno bene, è un'altra questione). Anche a giudicare dai pettegolezzi che mi arrivano. Evidentemente il fine per cui scopano, non è quello di fare figli, ma un'altro. Anche se il mezzo è il medesimo, il fine è diverso.

 

Fare un figlio è una scelta impegnativa, e come insegna la natura e gli animali, si procrea quando le condizioni ambientali sono favorevoli. Gli animali fanno i loro cuccioli nella bella stagione, in primavera, perchè in quel periodo c'è abbondanza di cibo per nutrire i piccoli. Quindi forse, gli italiani, se hanno fatto le loro scelte (egoistiche o meno che siano) in merito se fare i figli in queste attuali condizioni sociali, hanno fatto le loro valutazioni. Che andavano fatte se non si è degli incoscienti. Come ha dimostrato di essere il nostro governo.

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Per esempio adottando un sistema pensionistico a capitalizzazione.

Be' certo ovvio, tu vorresti dire a una generazione di precari e disoccupati cronici che, visto che non figlia, dovrà continuare a pagare le pensioni a pensionati e pensionandi, tuttavia, tacendo il problema di come destinare contributi previdenziali sia al sistema attuale che a quello in divenire senza duplicarli, le sue speranze di pensione sono ancorate a fondi di investimento...

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Be' certo ovvio, tu vorresti dire a una generazione di precari e disoccupati cronici che, visto che non figlia, dovrà continuare a pagare le pensioni a pensionati e pensionandi, tuttavia, tacendo il problema di come destinare contributi previdenziali sia al sistema attuale che a quello in divenire senza duplicarli, le sue speranze di pensione sono ancorate a fondi di investimento...

Non me ne intendo troppo dell'argomento, ma non mi sembra infattibile adottare inizialmente un sistema misto (che esiste anche in Svezia, per dire) e permettere ai giovani di affrancarsi gradualmente dall'Inps, trovando con tagli di spesa le risorse fiscali necessarie per compensare i mancati introiti dell'istituto pubblico.

Tu quale soluzione proporresti?

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Mi stupisci bel demo'. Da una parte volevi che la grecia continuava ad essere mantenuta dall'europa e ora sei contrario a che i pensionati italiani siano mantenuti dai non pensionati. Mah.

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Mi stupisci bel demo'. Da una parte volevi che la grecia continuava ad essere mantenuta dall'europa e ora sei contrario a che i pensionati italiani siano mantenuti dai non pensionati. Mah.

 

Ma che trip ti sei fatto? Non hai capito una cippalippa.

 

@Uncanny, io non propongo nulla, non ho la conoscenza sufficiente, solo posso notare i problemi evidenti:

1) la riforma si sarebbe dovuta fare 20 anni fa quando non serviva per poter essere sostenibile

2) quando sento discorsi a favore dell'"affrancarsi dal pubblico" tremo, perché di solito c'é una fregatura(del tipo: gli interessi maturati bastano a compensare l'inflazione? I fondi saranno a basso rischio, ma dalla banca etruria alle banche americane abbian visto che succede a fidarsi degli operatori finanziari, chi garantisce che la pensione arrivi in ogni caso? Lo stato immagino, come ora l'Inps garantisce il tfr quando le imprese falliscono e sono insolventi).

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Il tema è in effetti molto complesso quindi si rischiano di dire

degli sfondoni totali

 

Esisterà un momento X ( non ritrovo dove avevo letto 2030 )

in cui andrà a regime il sistema previdenziale riformato cioè non

ci saranno più rilevanti pensioni a "sistema misto" da erogare

 

Il problema che a quella data si manifesterà sarà la povertà dei

nuovi anziani-pensionati che si stima prenderanno il 56% del salario

medio

 

Più o meno quella sarà la data a partire da cui inizierebbe a porsi il

problema della diminuzione della popolazione attiva ( attualmente c'è

disoccupazione cioè carenza di domanda di lavoro piuttosto che di offerta )

che diventerebbe un problema rilevante nel 2050

 

Per ora fra aumento della occupazione femminile, immigrazione e prolungamento

della vita lavorativa direi che il problema non esista

 

Costa di più al sistema economico la eventuale dipendenza economica di un anziano

o di un giovane inoccupato e poi magari disoccupato ( questo grava sulla famiglia e non

sui conti pubblici, ma per il sistema economico nel suo complesso costituisce un peso

sottraendo risorse al risparmio-investimento privato) ?

 

Quel che forse si può dire con relativa certezza è che l'Italia attualmente maschera

la sua ultradecennale recessione economica con un PIL che in parte non cresce per

aumento di produttività, ma per il numero crescente di popolazione attiva ( composta

da immigrazione, donne che lavorano, allungamento di età lavorativa )

 

Questo meccanismo si sta asciugando e si prevede nel giro di 20 anni si incarterà

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@Uncanny, io non propongo nulla, non ho la conoscenza sufficiente, solo posso notare i problemi evidenti:

1) la riforma si sarebbe dovuta fare 20 anni fa quando non serviva per poter essere sostenibile

2) quando sento discorsi a favore dell'"affrancarsi dal pubblico" tremo, perché di solito c'é una fregatura(del tipo: gli interessi maturati bastano a compensare l'inflazione? I fondi saranno a basso rischio, ma dalla banca etruria alle banche americane abbian visto che succede a fidarsi degli operatori finanziari, chi garantisce che la pensione arrivi in ogni caso? Lo stato immagino, come ora l'Inps garantisce il tfr quando le imprese falliscono e sono insolventi).

Stavo giusto leggendo un articolo sul sistema pensionistico cileno che è a capitalizzazione.

Faccio che riportarlo.

 

"Un anno in più di lavoro per le donne nel 2014. 14 mesi in più di lavoro nel 2015… e così via. E’ in questo modo che il governo Italiano inserisce toppe (più o meno invano) per tentare di risolvere l’incredibile problema della pensioni.

Ma come abbiamo fatto ad arrivare ad avere 2 mila miliardi di debito pensionistico, che è quasi la metà dell’intero debito pubblico finanziario di tutti i paesi UE? La risposta è semplice: il sistema pensionistico italiano, non ha funzionato. E allora perché mettere toppe qua e là, pagate ogni 5, 10 anni dai lavoratori Italiani? Sarebbe tempo di riformare l’intero sistema pensionistico del paese, prendendo ad esempio spunto da quello cileno, considerato uno dei sistemi migliori al mondo.

 

La riforma delle pensioni in Cile, paese più ricco del Sud America, e uno tra i più alti al mondo per sviluppo umano (HDI), fu messa in atto durante l’inizio degli anni 80 dello scorso secolo da Josè Piñera, giovane economista laureato ad Harvard e specializzato a Chicago, dove già si respirava già aria di libertà economica grazie al presidente Reagan, e al contributo del futuro premio Nobel, Milton Friedman.

 

Venendo alle caratteristiche, il sistema pensionistico Cileno è detto “a capitalizzazione individuale”.

Questo termine indica un processo molto semplice: significa infatti, che lo Stato smette di interferire (in maniera inefficiente) nella vita del cittadino, e lascia il lavoratore libero di versare i contributi a fondi pensionistici privati e decidere quando e come andare in pensione. Ogni lavoratore viene dotato di un libretto pensionistico, in cui può tenere d’occhio la situazione dei suoi contributi in maniera molto semplificata: quanto stanno rendendo, quando ho versato in totale, quando ottengo se vado in pensione tra tot anni ecc.

 

Questo sistema ha funzionato talmente bene che il 99% dei Cileni, avendone ormai la possibilità, ha scelto di affidare i propri contributi ad un certo numero di aziende private, che investono in pacchetti diversificati di azioni e bond a basso rischio.

I lavoratori possono inoltre spostare i propri contributi tra i diversi fondi, e questi ultimi sono quindi sempre più incentivati a offrire le migliori condizioni possibili di investimento.

 

Si stima che in media, e al netto dell’inflazione, il conto di ogni lavoratore abbia fruttato oltre il 12%, permettendo ai pensionati di giungere a ricevere quasi l’80% del reddito medio degli ultimi 10 anni di lavoro. Insomma, questa riforma ha effettivamente funzionato, dati alla mano. Per questo motivo, sono tanti i paesi, specialmente in via di sviluppo o di recente costituzione, che stanno adottando il sistema pensionistico cileno, e persino gli Stati Uniti di Bush ci avevano fatto un pensierino.

 

Ebbene, tornando alle nostre pensioni, cosa può insegnarci riguardo al risparmio uno Stato che ha perdite miliardarie, un debito pubblico di più di 2.000 miliardi di euro? Niente. E’ ora che l’Italia, ultima della classe, cominci a copiare o imparare dai primi della classe o a scontarne gli errori saranno, come sempre, le future generazioni."

 

http://www.linkiesta.it/it/blog-post/2015/03/04/riforma-delle-pensioni-basta-copiare-il-cile/22562/

 

 

Riguardo i presunti rischi leggo da altre fonti:

 

"Lo stesso lavoratore sceglie un "Amministratore dei Fondi pensione" (AFP) per amministrare il suo conto a capitalizzazione individuale. Queste società non possono realizzare nessun altro tipo di attività e sono soggette ad un controllo severo da parte del governo, affinché garantiscano un portafoglio diversificato e a basso rischio, nonché per prevenire eventuali furti o truffe. Un ente governativo indipendente, la "Sovrintendenza delle AFP", che è altamente specializzata, è stata creata per esercitare questo compito. Ovviamente, qualsiasi soggetto è libero di entrare nel mercato delle AFP.

 

Ciascun AFP opera in maniera simile ad un "Fondo mutui" che investe in azioni, buoni o altri strumenti finanziari che vengono trattati sui mercati. Le decisioni degli investimenti sono di competenza degli AFP. La legge stabilisce i limiti massimi sia per i tipi di strumenti che per la composizione totale del portafoglio. Non c'è alcun vincolo di legge che obblighi gli AFP ad investire in buoni del tesoro governativi. L'AFP e il Fondo mutuo che amministra sono due entità distinte Questo, per evitare che gli investimenti del Fondo mutuo, che sono di proprietà dei lavoratori affiliati, possano essere coinvolti in un eventuale fallimento dell'AFP."

 

Qui l'intera disamina del sistema e di come sia avvenuta la transizione ad essa: https://forum.termometropolitico.it/563446-la-rivoluzione-delle-pensioni-cile.html

 

Poi che una riforma delle pensioni fosse da fare decenni fa, nessuno lo può negare, ma sono dell'idea che gradualmente, anche lungo un arco temporale di qualche decennio, si possa passare da un sistema all'altro, anche perché quello attuale è sempre più insostenibile e destinato al fallimento.

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Non credo ci possiamo permettere fino all'entrata in vigore a

regime dell'attuale sistema pensionistico, di sprecare altre risorse

in una riforma che - nel regime transitorio - costituirebbe un ulteriore

costo per il sistema economico

 

Anzi oserei dire che una transizione dal sistema pubblico riformato

ad un sistema privato alternativo-opzionale sia enormemente ostacolata

dalla realtà demografica italiana, che proporrebbe nel regime transitorio dei

costi onerosissimi

 

Ciò che si è fatto è cercare di promuovere i sistemi integrativi, ma la verità

è che non ci sono soldi neanche da destinare ai fondi integrativi privati, i lavoratori

vorrebbero ma non possono

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Questo sistema ha funzionato talmente bene che il 99% dei Cileni, avendone ormai la possibilità, ha scelto di affidare i propri contributi ad un certo numero di aziende private, che investono in pacchetti diversificati di azioni e bond a basso rischio.

 

solo cose belle...

 

Vabbè, Cile, sono tutti bianchi, votano il giovane economista laureato ad Harvard, specializzato a Chicago e innamorato di Reagan, mettono tutto nei fondi pensione ed il giorno in cui arriva il patratarac, riesumano la mummia di Allende per salvarsi.

 

Ironia a parte, non mi fido granchè degli italiani quando magnificano "il privato" perchè di solito lo fanno in base a pregiudizi e del tutto acriticamente, selezionando accuratamente le cose da dire. Per la verità, come mi ricordavo, già ora è possibile destinare gli accantonamenti del tfr alla previdenza complementare, se vogliamo è una sorta di prova generale di come opererebbe in Italia un sistema a capitalizzazione. Da quel che ne so e si può trovare in rete, non è un sistema malvagio, solo che non è neanche così vantaggioso rispetto alla destinazione in azienda, visto che i tassi d'interesse corrisposti sono appena più alti della rivalutazione prevista dal codice civile. In ogni caso penso che il sistema funzioni bene proprio perchè è misto e i fondi hanno quindi un parametro di riferimento rispetto al quale corrispondere interessi necessariamente più alti della rivalutazione.

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Per esempio adottando un sistema pensionistico a capitalizzazione.

Già fatto, solo che ci vorrà alquanto tempo prima che giunga regime ed in ogni caso il problema a me sembra che si sposti, ma non si risolva:

a fronte di un onere pubblico minore per erogazione di pensioni, ci sarà un onere pubblico maggiore per sostenere con provvidenze varie, soprattutto ma non solo sanitarie, coloro che si ritroveranno con pensioni insufficienti.

Ci sarà sempre quindi il problema dei costi d'un sistema che ha permesso alla gran parte dei cittadini dei Paesi cosiddetti occidentali di giungere a condizioni ed anche a tempi di vita inauditi fino ad un secolo fa ed inauditi anche oggi per la massima parte degli abitanti del pianeta:

o molti rinunciamo a molto o troviamo qualcuno che paghi per noi e gli immigrati poveri da Paesi poveri sarebbero una buona e relativamente facile soluzione, se non li temessimo come minaccia alla nostra identità ed al nostro benessere!

Ma li temiamo.....

Edited by Mario1944
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@@marco7 sicuramente gli incentivi alla natalità hanno il loro effetto; però la Francia è anche un paese a fortissima presenza musulmana (10% del totale della popolazione, più di sei milioni di individui): si tratta di individui naturalizzati come cittadini francesi

sappiamo che i musulmani hanno un retroterra sociale e religioso ancora ampiamente fondato sulla famiglia tradizionale

l'alto tasso di fertilità cui si riferisce l'articolo a chi è riferito? certo anche i musulmani sono francesi, per cui la Republique, tempio laico per eccellenza, non può fare queste distinzioni.. ma forse sarebbe il caso di farle, almeno per capire il fenomeno 

 

noto che un altro paese con un alto tasso di natalità (la Svezia, con 1,91 per donna nel 2012) ha una percentuale di musulmani molto alta, pari al 5% del totale

altri paesi, come Austria e Belgio, in cui la percentuale di musulmani è attorno al 6%, hanno invece tassi di natalità più bassa (anche se quello del Belgio, di 1,79 bambini per donna nel 2012, è comunque molto più alto del risicato 1,4 italiano)

Edited by conrad65
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Saramandasama

No, vari studi sulle migrazioni dimostrano falso ciò. Forse il flusso attuale di musulmani. Ma le seconde e terze generazioni si attestano sullo stesso livello dei non musulmani. Se vivi a Parigi, ma anche a Stoccolma qualsiasi sia la tua religione 10 figli non puoi farli. Poi sì, ci sono i migranti del welfare, ma non sono quelli nati e cresciuti in Europa.

Edited by Salamandro
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Francamente ho trovato piú grave che in tutto il testo comparisse una volta la parola "eterosessualità" in tema hiv e mai quella "omosessualità" salvo un breve accenno al fatto che "recentemente il desiderio di avere figli sembra spingersi oltre i limiti naturali" cosa che...be' é vera.

In fin dei conti l'iniziativa é stata goffa ma non malvagia, immagino che la lorenzin non abbia manco letto il testo, figurarsi renzi.

Al di la della stucchevolezza che le caratterizza, le polemiche social in questo caso sembrano avere il positivo effetto di castigare la tipica sciatteria delle iniziative pubbliche di questo paese e la scarsa capacità governativa di renderle interessanti e comprensibili.

 

Come detto, non é una stronzata la questione della denatalità, a guardare le previsioni per i prossimi 30 anni é addirittura un'emergenza. Il richiamo al "tempus fugit" potrebbe ricordarci che aspettare di essere sistemati lavorativamente(ma anche di aver voglia di pulire neonati e di non uscire con gli amici) fa si che ci si ritrovi oltre gli anta a rendersi conto che a forza di rimandare ci si é costruiti un futuro senza figli senza sceglierlo.

 

Al sud il problema è l'esatto opposto, per un discorso di arretratezza culturale, le donne tendono a dare la precedenza alla maternità che alla loro realizzazione professionale e quindi agiscono di conseguenza. Non si contano le famiglie che vivono e figliano sulle spalle dei genitori, se non è un malcostume questo.

 

Che il problema della denatalità sia concreto, nulla questio ma non è una cosa che nasce oggi, saranno almeno 30 anni che se ne parla.

 

Il punto è cosa si è fatto? Non è tanto il discorso della precarietà, (chi non lavora figli non ne può fare pochi cazzi) ma cercare di creare una rete di strutture sociali in grado di permettere alle donne di poterne avere, io inizierei a ritenere INACCETTABILI i contratti CO.CO.PRO o come si chiamano mo che è la stessa cosa, uno schifo moderno, un contratto di lavoro mafioso ma che dico mafioso, la maggioranza di chi ti tiene in nero la giornata di malattia non te la scala!

E voglia parlare degli asili nido? Del tempo pieno nelle scuole? Visto che c'è la precarietà perchè non fare dei bonus economici a sostegno della maternità che non siano dei pidocchiosi assegni familiari che te li levano non appena scoprono che si guadagni 800 euro al mese ma vivi sotto il tetto dei tuoi genitori.

Campi scuola estivi, insomma mezzi a sostegno PRATICO alla maternità-

Insomma devi essere talmente disperato e senza una lira e lo stato ti tira du spicci giusto per comprare il latte alla creatura, questo non è stato sociale questa è carità pelosa.

 

Tutto questo invece è delegato al buon cuore dei comuni che se possono lo fanno, invece andrebbero messi come servizi essenziali inalienabili, un pò come la sanità, la nettezza urbana e cose simili.

 

 

Dire ad una donna "TESORO hai l'orologio biologico" e come dire " Hai cagato stamattina? Perchè dimenticarsi di cagare fa male alla salute"

Sono campagne da sticazzi.

La verità è che in ITalia non esiste una politica a sostegno della natalità ma singole iniziative che lasciano il tempo che trovano.

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Esiste un problema forse preliminare

 

Visto che le risorse sono scarse ed abbiamo un

disperato bisogno di far ripartire il paese, bisognerebbe

anche chiarire se queste politiche sulla denatalità, siano

effettivamente prioritarie

 

Se il problema della diminuzione della popolazione attiva

diventerà stringente verso il 2050, mentre il questo momento

il problema è la disoccupazione giovanile al 50% io credo che

non sia una priorità ( un bonus bebè beneficerà un giovane

che sta meglio ed è un privilegiato rispetto alla media )

 

Credo che sia un discorso ideologico, in parte peraltro Renzi

sta pagando il prezzo ai Cattolici della legge sulle Unioni civili

quindi è un baratto politico

 

Quanto al discorso dell'orologio biologico che scorre, fa sorridere

tutte le decisioni pubbliche fondamentali degli ultimi 20 anni sono

finalizzate a tenere parcheggiati i ragazzi a scuola perchè non si sa

dove metterli

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Il punto è cosa si è fatto? Non è tanto il discorso della precarietà, (chi non lavora figli non ne può fare pochi cazzi) ma cercare di creare una rete di strutture sociali in grado di permettere alle donne di poterne avere, io inizierei a ritenere INACCETTABILI i contratti CO.CO.PRO o come si chiamano mo che è la stessa cosa, uno schifo moderno, un contratto di lavoro mafioso ma che dico mafioso, la maggioranza di chi ti tiene in nero la giornata di malattia non te la scala!

E voglia parlare degli asili nido? Del tempo pieno nelle scuole? Visto che c'è la precarietà perchè non fare dei bonus economici a sostegno della maternità che non siano dei pidocchiosi assegni familiari che te li levano non appena scoprono che si guadagni 800 euro al mese ma vivi sotto il tetto dei tuoi genitori.

Campi scuola estivi, insomma mezzi a sostegno PRATICO alla maternità-

Insomma devi essere talmente disperato e senza una lira e lo stato ti tira du spicci giusto per comprare il latte alla creatura, questo non è stato sociale questa è carità pelosa.

 

Tutto questo invece è delegato al buon cuore dei comuni che se possono lo fanno, invece andrebbero messi come servizi essenziali inalienabili, un pò come la sanità, la nettezza urbana e cose simili.

 

 

Dire ad una donna "TESORO hai l'orologio biologico" e come dire " Hai cagato stamattina? Perchè dimenticarsi di cagare fa male alla salute"

Sono campagne da sticazzi.

La verità è che in ITalia non esiste una politica a sostegno della natalità ma singole iniziative che lasciano il tempo che trovano.

 

Ma infatti quelle cose si stanno iniziando a fare con questo governo.

 

Proprio i co.co.pro.(i contratti a progetto) sono stati abrogati dal primo gennaio 2016.

https://www.forexinfo.it/Contratto-a-progetto-stop-dal-2016

Abrogato anche il contratto di associazione in partecipazione con apporto di lavoro, che era un altra tipologia particolarmente precarizzante:

http://job.fanpage.it/addio-all-associazione-in-partecipazione-con-apporto-di-lavoro/

Fissato un tetto massimo del 20% alla possibilità di stipulare contratti a tempo determinato per ogni azienda.

http://www.fisco7.it/2014/09/limite-del-20-per-i-contratti-a-tempo-determinato-calcolo-ed-eccezioni/

 

Al contempo sono stati invece introdotti incentivi sotto forma di decontribuzioni aziendali per chi assume con contratto a tempo indeterminato.

https://www.fiscoetasse.com/approfondimenti/12371-sgravio-contributivo-per-le-assunzioni-a-tempo-indeterminato.html

Sempre per incentivare l'assunzione a tempo indeterminato è stata introdotta l'intera deducibilità irap del costo del lavoro a tempo indeterminato.

https://www.fiscoetasse.com/approfondimenti/12231-il-calcolo-delle-deduzioni-dei-dipendenti-dall-irap-2015.html

 

Poi oltre agli assegni al nucleo familiare che già esistevano questo governo ha potenziato gli aiuti economici alle neo mamme con:

-l'introduzione del bonus bebè per i nuovi nati, 960€ l'anno per i primi 3 anni di vita del bambino (o 1.920€ l'anno per le famiglie con reddito più basso).

http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2015-04-14/bonus-bebe-nastri-partenza-il-decreto-ora-e-vigore--175843.shtml?uuid=AB7O1NPD

-l'introduzione di un voucher di 600€ al mese da spendere per baby sitter o asilo nido.

http://stream24.ilsole24ore.com/video/notizie/focus24-voucher-baby-sitter-istruzioni-l-uso/ACLBQVNC

-estensione del congedo parentale.

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2015-08-13/congedo-parentale-novita-decreto--170545.shtml?uuid=ACplRFh

Edited by Sbuffo
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questo governo ha potenziato gli aiuti economici alle neo mamme con:

Presto! Diciamo tutti che il governo Renzi sta facendo un ottimo lavoro, se no ce lo ripete ancora! [emoji23]

 

(Caro Sbuffo, scherzo, naturalmente :) )

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Presto! Diciamo tutti che il governo Renzi sta facendo un ottimo lavoro, se no ce lo ripete ancora! (Caro Sbuffo, scherzo, naturalmente :) )
 

 

Ma scherzi fino a un certo punto. Io trovo davvero un po' stucchevole questo constante atteggiamento da portavoce del Governo Renzi dell'utente in questione, ma vabbè. 

 

A me sembra molto grave che una questione che dovrebbe essere assolutamente di natura privata (la scelta, cioè, di avere figli) sia trattata alla stregua di un "bene pubblico". È il frutto di un'idea di Stato etico che vede l'avere figli come valore di per sé. Io non sono proprio d'accordo, e per giunta credo che il problema della denatalità sia oggi fortemente attenuato dalla presenza dei flussi migratori (ma ammetto di non essere un esperto in materia, però basta guardarsi intorno e leggere un minimo). E invece dobbiamo invitare le donne italiane a fare figli e a farli in fretta...il messaggio sotteso un pochino è quello. Per quanto sembra smentito dalle dichiarazioni ufficiali. D'altro canto, in che accezione dovremmo intendere il fatto che "la fertilità è un bene comune"?? O la "paura" che una famiglia abbia un solo figlio (additato dalla sua stessa ombra). Insomma, mi pare il minimo che Renzi abbia preso le distanze da questo scempio; un modo paternalista e anche un po' maschilista per dare un contentino all'ala cattolica del governo dopo le unioni civili.

 

PS aggiungo che, in molti casi, guardandomi attorno, nel pensare che certi soggetti un domani avranno dei figli, mi chiedo se davvero la natalità possa essere considerata di per sé un valore

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Il fare figli non e' solo una questione privata. e' anche una cosa che crea le persone che manderanno avanti domani una nazione e in questo senso trovo corretto che il governo si occupi anche di cio'.

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Presto! Diciamo tutti che il governo Renzi sta facendo un ottimo lavoro, se no ce lo ripete ancora! [emoji23]

 

(Caro Sbuffo, scherzo, naturalmente :) )

 

Io preciso riportando semplicemente fatti verificabili. :sisi:

 

Sennò sembra che si riduca tutto ad una campagna di sensibilizzazione.

Visto che certi interventi sono stati sul tono di "non basta una campagna pubblicitaria servono interventi concreti", allora io ho solo fatto notare che gli interventi ci sono stati.

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io ho solo fatto notare che gli interventi ci sono stati.

Sì potrebbe anche far notare, per esempio, che è stato sì introdotto il limite per i contratti a tempo determinato, ma è stato anche tolto l'obbligo di causale e la loro durata è stata aumentata a 3 anni; che l'articolo che hai linkato afferma che le agevolazioni per il tempo indeterminato sono state di molto ridotte nel 2016 rispetto a quelle vigenti; che gli 80€ al mese alle neo mamme potranno anche far comodo, ma sono briciole rispetto ai costi di un figlio, e nulla fanno per risolvere i problemi strutturali e occupazionali della maternità (1000 asili nido in 1000 giorni?) e, infatti, sono stati ampiamente criticati; che i 600€ per asili nido/babysitter sono una buona cosa, ma sono solo per 6 mesi e bisogna rinunciare ai congedi parentali, poi sono finiti i fondi e già non si possono più richiedere; che i congedi parentali, pur leggermente aumentati, sono poca cosa rispetto a quanto offerto da altri paesi europei...

 

Ma francamente trovo molto più interessante il dibattito in generale su quali iniziative potrebbero aiutare la natalità, senza tirare in ballo Renzi o chi per lui.

 

Ma ora, pensaci bene prima di rispondere, perché sappi che, se un utente del forum parla bene di Renzi per tre post di fila, viene automaticamente evocato Di Battista, in sella al suo scooterone, presso il domicilio di tutti i forumini e non sarebbe il caso che già ho problemi a casa. [emoji23]

 

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Con quella logica non va mai bene niente, perchè certo 10.000€ al mese sarebbero meglio di 1.000 ma prima le famiglie non avevano nemmeno i 1.000, ugualmente 600€ per asilo/baby sitter per 12 mesi sarebbero meglio di 6 ma prima non c'erano nemmeno quei 6 mesi, idem il congedo parentale l'avessero portato a 8 anni invece che alzarlo a 6 sarebbe stato ancora meglio ma prima era fino a 3 anni del bambino, tenendo conto poi che le risorse (in particolare in questo periodo) sono molto scarse e limitate, a parole è facile dire "bisogna dare di più" e criticare, cosa più difficile è trovare le risorse e metterceli davvero quei soldi, a parole tutto è sempre molto facile.

Edited by Sbuffo
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