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Una matassa che non riesco a sbrogliare


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Allora, cercherò di essere il più chiaro e sintetico possibile.

 

PREMESSA: Ho 21 anni, non ha mai avuto una relazione e non ho neanche mai bacito un ragazzo (nè tanto meno avuto altre esperienze intime di nessun genere)

 

Sono riuscito ad accettarmi intorno ai 19 anni, quando mi sono preso la prima vera cotta, che poi è evoluta in qualcosa di più. Lui l'ho conoscito in gita a Barcellona, frequentava la mia stessa scuola ma era di un anno più piccolo. Nel giro di poco tempo siamo diventati ottimi amici, i nostri gruppi di amicizie si sono uniti e abbiamo iniziato ad usicre tutti inseme spessissimo (ad oggi alcuni di loro restano i miei amici più cari). Al tempo avevo il dubbio che potesse esser gay, dubbio smentito dopo qualche mese, quando si è fidanzato con una ragazza (probabilmente satana in persona, ma questa è un'altra storia). Per me è stato un duro colpo perchè, nonostante fossi a conoscenza della sua eterosessualità, avevo iniziato a provare qualcsa di importante per lui. l'unica nota positiva di tutta questa situazione è stato il fatto che, in preda allo sconforto e al dolore, ho iniziato a fare coming out con i miei amici più stretti. inutile dire che sono stati tutti fantastici e soprattutto molto disponibili ad aiutarmi in qualche modo. Intanto il tempo passava e io non pensavo ad altro (non conoscevo nessun ragazzo gay, quindi non potevo "pensare ad altro", nè tanto meno avevo voglia di conoscere gente). Un giorno ho avuto modo di fare coming out anche con il ragazzo in questione, una delle esperienze più terrificanti di sempre, dato che temevo che potesse iniziare a sospettare qualcosa. Comuque, dopo nove lunghi mesi lui e la ragazza rompono ed io avevo già deciso da tempo che se mai fosse successo, mi sarei dichiarato. E non solo: in qualche modo ero anche arrivato a convincermi (scioccamente, lo so) che lui sarebbe stato disposto a provare questa "nuova esperienza" con me. Inutile dire che non andò così: mi disse che non poteva provare le stesse cose che provavo io ma che mi voleva troppo bene e che non era disposto a perdermi. le cose ovviamente si complicarono, e riuscire a ricostruire un rapporto simile a quello di prima divenne difficile, in alcuni momenti sembrò quasi impossibile (i miei sentimenti non erano cambiati, e ad oggi, nonostante io sia riuscito ad arrivare ad accetare tutta la situazione, posso dire che è stata per ora l'unica persona che io abbai mai amato).

Era iniziato un periodo piuttosto buio dal quale non riuscivo a riprendermi, ed è andato avanti per diversi mesi. le cose sono cambiate quando, per caso, ho conosciuto un altro ragazzo. E' stato il primo ragazzo gay che abbia mai conosciuto e in pochissimo tempo abbiano iniziato a parlare di tutto e abbiamo sviluppato un gran bel rapporto. Rapporto in alcuni casi un po' poco definito: lui sapeva dell'attrazione che c'era da parte mia e non gli dispiaceva affatto. Eravamo piuttosto intimi, ma ogni volta che stavamo vicino al far succedere qualcosa (qualcosa può essere un bacio o altro) lui si fermava. Gli ho chiesto spiegazioni più di una volta ed ogni volta mi dava una scusa diversa (non voglio rovinare il rapporto che ho con i miei, ho paura che siano solo gli ormoni ecc. ecc.). Un giorno mi dice che un ragazzo gli ha scritto su facebook e da lì le cose iniziano a precipitare. Io passo in secondo piano, lui inizia a vedersi con questo ragazzo (con cui ovviamente dimostra che quello che presentavano a me erano solo e soltanto scuse), inizia a trattarmi con freddezza (nonstante continuasse a dirmi "sei il mio migliore amicom sei importantissimo per me") finchè non si mettono insieme. Un giorno gli chiedo spiegazioni e lui mi grida contro che tutto quello che c'era stato tra noi era solo in amicizia, che mi ero inventato tutto e che non gli ero mai piacuito e mai gli sarei piaciuto in quel senso. Nonostante ci fossi rimasto distrutto per la seconda volta, ormai mi ero affezionato troppo e non volevo perderlo (tra l'altro, le condizioni per un eventuale allontanamento non sussistono, dato che ha iniziato a frequentare il mio giro di amicizie più strette).

 

Per arrivare al nocciolo della questione, ad oggi il rapporto con lui è più freddo che mai, ogni forma di fisicità è morta (e lui è sempre stato una person molto fisica, con me sopratutto) e ormai litighiamo nel 90% del tempo, ma io non riesco a dimenticarlo. Gli voglio bene e lui dice di volermene ancora (anche se agisce dimostrando il contrario). Mi ritrovo intrappolato in una situazione identica a quella iniziale, continuo a pensare a lui e non riesco ad uscirne.

 

So che la soluzione più scontata sarebbe: esci e fai conoscenze. Ma non è applicabile per diversi motivi: non ho amici gay che possano introdurmi nel giro, non sono dipo da locali e discoteche, sono timidissimo per fare qualsiasi cosa totalemnte da solo, ho avuto solo pessime esperienze con le chat e via dicendo. In sintesi, nei pochi momenti di determinazione, non ho alcuna via di sbocco per conoscere altra gente. Nei tanti momenti di sconforto (21 anni di solitudine pesano alla psiche, per quanto se ne possa dire), non sono nemmeno spronato a cercarli questi sbocchi.

 

Per concludere, so che probabilmente sembra di leggere le parole di un re del dramma con una mentalità fin troppo infantile, di una persona inetta e sconfitta, e soprattutto so di aver agito nel modo sbagliato per il 90% del tempo, ma non ne posso più di sentirmi dire frasi come "se non trovi nessuno ama te stesso", "impara a stare da solo" e "la persona giusta arriverà e sarà bellissimo", perchè arrivati a questo punto suona tutto molto vuoto e insensato.

 

Se qualcuno ha qualche consiglio meno scontato di quelli già elencati, sarei ben contento di conoscerli.

 

Grazie a chiunque si sia preso la briga di leggere questo papiro infinito e in alcuni punti patetico, mi affido a voi.

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https://www.gay-forum.it/topic/33473-una-matassa-che-non-riesco-a-sbrogliare/
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davydenkovic90
perchè arrivati a questo punto suona tutto molto vuoto e insensato.

a quale "punto" pensi di essere arrivato, a 21 anni e con giusto un paio di esperienze - neanche poi così terribili, tra l'altro - alle spalle?

 

 Le cose da fare sono poche e scontate.

- rimettere a nuovo l'articolo (palestra, estetista, solarium, chirurgo plastico, Carla Gozzi ecc.) perché è scontato che essere un minimo decente moltiplica la probabilità di rimorchio;

- creare occasioni, che possono essere le più disparate: chat, app, forum (come quello su cui sei adesso) oppure associazioni, circoli di minigolf, corsi di ceramica, riunioni di gattare... sfruttare quei pochi legami che possono comunque portarti ad altri legami (io il mio Unicoamicogay l'ho conosciuto perché studiava con una mia amica d'infanzia con la quale avevo ripreso casualmente rapporti iscrivendomi a facebook, e  sono stato bel po' di tempo a incontrare gente delle varie app senza riuscire MAI a trovarmi un amico, cioè, uno con cui passassi volentieri il tempo insieme per più di una nottata sotto l'effetto dell'alcool). 

 

 

Poi, un altro piccolo consiglio. Nella tua situazione di ragazzo giovane e un po' fragile, non puntare tutto sul trovare il fidanzato o l'amore passionale da film, perché sono cose piuttosto rare da trovare e rischi di rimanere sempre con un pugno di mosche in mano senza avere nessun cuscinetto che attutisca la caduta.

Punta piuttosto a rafforzare le amicizie che hai già e a fartene di nuove, possibilmente lgbt.

Da questa base sarà più semplicee partire per cercare sesso, fidanzato, scopamici e quant'altro.

Edited by davydenkovic90

Gentile @@Dodoendro,  sembrerebbe che prima apprezzasse e ricambiasse le Tue attenzioni e la Tua compagnia, poi, messo alle strette, ha detto di non avere attrazione fisica, sessuale, x Te. 

E' una situazione facilmente ricorrente... ognuno ha i suoi filtri.. 

a quale "punto" pensi di essere arrivato, a 21 anni e con giusto un paio di esperienze - neanche poi così terribili, tra l'altro - alle spalle?

 

Le cose da fare sono poche e scontate.

- rimettere a nuovo l'articolo (palestra, estetista, solarium, chirurgo plastico, Carla Gozzi ecc.) perché è scontato che essere un minimo decente moltiplica la probabilità di rimorchio;

- creare occasioni, che possono essere le più disparate: chat, app, forum (come quello su cui sei adesso) oppure associazioni, circoli di minigolf, corsi di ceramica, riunioni di gattare... sfruttare quei pochi legami che possono comunque portarti ad altri legami (io il mio Unicoamicogay l'ho conosciuto perché studiava con una mia amica d'infanzia con la quale avevo ripreso casualmente rapporti iscrivendomi a facebook, e sono stato bel po' di tempo a incontrare gente delle varie app senza riuscire MAI a trovarmi un amico, cioè, uno con cui passassi volentieri il tempo insieme per più di una nottata sotto l'effetto dell'alcool).

 

 

Poi, un altro piccolo consiglio. Nella tua situazione di ragazzo giovane e un po' fragile, non puntare tutto sul trovare il fidanzato o l'amore passionale da film, perché sono cose piuttosto rare da trovare e rischi di rimanere sempre con un pugno di mosche in mano senza avere nessun cuscinetto che attutisca la caduta.

Punta piuttosto a rafforzare le amicizie che hai già e a fartene di nuove, possibilmente lgbt.

Da questa base sarà più semplicee partire per cercare sesso, fidanzato, scopamici e quant'altro.

Quoto in pieno dalla prima all'ultima parola :)

 

Aggiungo che le frasi tipo "ama te stesso" ti sembrano ovvie, perché non le hai mai messe in pratica e finché cercherai disperatamente che gli altri si accollino i tuoi problemi o ti amino per riempire il "vuoto" che hai tu, scapperanno tutti a gambe levate.

 

Inviato dal mio ONE E1003 utilizzando Tapatalk

Abiti a Roma è pieno di associazioni con gruppi giovanili

dove puoi incontrare più gay per volta ed....odiarli tutti Lol ( idest

non innamorarti di ognuno di loro preso singolarmente )

 

Il mio suggerimento è poi di non essere selettivo

 

Se veramente ciò che ti riproponi è "entrare nel giro" non ti serve

un miglior amico o una persona speciale ma due tre ragazzi mediamente

più svegli di te, con cui andare in giro

 

Dovrebbe esserci anche un qualche raduno del forum a Roma

Capisco bene la tua situazione.

Da una parte sembra che quando punti un ragazzo, parti in quarta. E etero? aspetti che cambia gusti. Ti tratta male? Lo perdoni. Ti spezza il cuore? gli resti amico.

Perché ti devi trattare così male?

Se un ragazzo ti propone di uscire insieme, cosa fai? Cominci ad organizzare l'unione civile?

Penso che dovresti far visita ad un arcigay o simili. Hai la fortuna di abitare a Roma. Lo trovi facilmente. Intanto comincia a conoscere altri ragazzi gay. Cerca nuovi amici. Cerca persone reali, non chat. Hai bisogno di fare esperienze anche in questo campo, non solo sull'amore.

E più facile cercare l'anima gemella tra 100 amici gay, piuttosto che tra 100 amici di cui 1 gay e 99 etero.

Concordo con i consigli dati sopra e ti rimando a quelli.

In più mi viene da dirti: non ti devi deprimere per aver incontrato due persone diciamo "non collimanti" con te (l'uno perché etero, l'altro perché non sa neanche lui quello che vuole e fa pure il sostenuto): in "collisioni sentimentali" e in delusioni varie ti imbatterai ancora ed ancora, devi abituarti al fatto che le cose possono anche non andare bene e spesso non vanno bene con "laggente". Non farti dei kolossal tremendi su amori travolgenti e carrozze o Porsche, ma non fatti nemmeno venire troppo l'ansia per la paura di non trovare persone che ti possano far stare bene. La predica è finita ;-)

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