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Modi di dire... omofobi


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Stavo pensando a un fatto:

 

un uomo etero non dice mai ad una donna ''te lo metto nella vagina''; in quanto quel caso, esclusa l'ipotesi di una violenza o di uno stupro, si tratta di un rapporto paritario, in cui entrambe le parti ''godono'' in quanto entrambe le parti, organi genitali , vengono stimolati.

 

L'uomo etero fondamentalmente esclude che anche l' ano e la bocca possano essere zone erogene. Di certo non sono organi genitali, e si chiede dunque come faccia una donna dal trarre piacere nel fare un bocchino o nel prenderlo nel sedere. Il rapporto anale od orale dunque si configura come un ''servizio'' a senso unico che la donna fa all'uomo; e non un servizio che l'uomo fa alla donna. Così anche nella dinamica omosessuale , vista dagli occhi di un eterosessuale , l'attivo è quello che gode, il passivo quello che serve; di qui anche la visione dell'attivo come colui che soggioga psicologicamente il passivo, che lo sfrutta fisicamente a proprio vantaggio, per affermare la sua superiorità non solo fisica ma anche psicologica;

 

Direi che in generale la visione strumentale che gli etero hanno del sesso anale ed orale, sia in legata in parte alla loro incapacità di credere che anche l'ano e la bocca possano essere zone erogene, come la vagina. 

Ma non solo (non mi va di fare un discorso troppo scientifico, ma sentii che anche nell'ano sono presenti terminazioni nervose)..l'eterosessuale sottovaluta il piacere psicologico (e non meramente fisico) che una donna (o un uomo passivo) può provare nel praticare l' attività. Infatti vede la dinamica dell'attivo-passivo come una dinamica di sfruttatore-sfruttatore, manipolare-manipolato, sadico-masochista; quando in realtà il passivo può essere molto più ''attivo'' dell'attivo, nella vita pratica..può essere colui che ''domina'', anche se può sembrare paradossale..

Di tutti gli insulti citati mi sembra che forse il solo realmente ed intenzionalmente omofobo sia quello citato da Greg:

"quello ha sbagliato il tiro in porta. sto frocione!",

da cui potrebbe trasparire un giudizio di debilitazione fisica e forse anche psichica dovuta all'omoerotismo.

 

Per il resto mi pare che si tratti d'insulti usati genericamente, senza alcun riferimento all'origine semantica dell'insulto e quindi ai gusti sessuali od alla condotta sessuale degli insultati, come del resto altri insulti od imprecazioni d'uso comune non hanno quasi mai connessione con l'origine semantica:

si insulta infatti uno dicendogli "figlio di puttana" anche senza avere notizie della professione della madre e addirittura senza averla mai conosciuta o si impreca contro eventi avversi gridando "porco dio" pur essendo atei.

 

Comunque, anche esaminando l'origine semantica, direi che parlare di omofobia probabilmente non coglie il punto.

Infatti prima di tutto c'è da notare che si tratta d'insulti che non riguardano l'omoerotismo in sé, ma solo il partner passivo del rapporto omosessuale, in secondo luogo in taluni insulti, come rottinculo, è abbastanza evidente che il biasimo è connesso con l'eccesso nell'attività omosessuale passiva.

 

A me sembra quindi che anche a livello popolare ioggetto del biasimo non sia (non sia stato) l'attività predatoria (omo)sessuale del maschio, ma semmai la sua passività di predato, tanto più se implica (implicava) una compiacente debolezza verso qualunque predatore.

 

Infatti anche in una temperie culturale come quella della Grecia classica, dove l'omoerotismo era non solo eticamente lecito e socialmente apprezzato, ma addirittura raccomandato, il biasimo morale e sociale ed addirittura la pena legale non colpiva  l'eromenos in quanto parte astrattamente passiva del rapporto omoerotico, ma l'eromenos in quanto si comportasse concretamente in modo eccessivamente e svergognatamente passivo verso il suo erastes ovvero si passivasse indiscriminatamente verso chiunque, divenendo quindi un "rottinculo", un "culo a cisterna", un "fottuto", uno "sbattuto" e simili gentilezze.

 

Tutto considerato è forse più omofobo, benché sia invenzione d'un omosessuale!, il termine "omosessuale",  perché riduce, almeno seguendo alla lettera la struttura etimologica della parola,  l'(omo)affettività a mera (omo)sessualità, spogliandola di quella dignità che invece è sempre concessa almeno concettualmente all'eteroaffettività

differenza di dignità che si rivela bene nelle argomentazioni di rifiuto dell'apertura del matrimonio alle omocoppie.

 

 

Infatti prima di tutto c'è da notare che si tratta d'insulti che non riguardano l'omoerotismo in sé, ma solo il partner passivo del rapporto omosessuale, in secondo luogo in taluni insulti, come rottinculo, è abbastanza evidente che il biasimo è connesso con l'eccesso nell'attività omosessuale passiva.

 

Beh ma non credo proprio che chi ha formulato queste

espressioni si curasse minimamente di leggere o commentare

il Simposio di Platone

 

Nella nostra cultura popolare omosessuale era solo il Passivo e - come

mi curavo di spiegare in precedenza - per maschilismo fallocratico, era

del tutto rimossa la possibilità di un rapporto sessuale corrispettivo o reciproco

( del tipo tu pratichi sesso orale a me ed io a te ) anche in ottica eterosessuale

dove si presumeva la complementarità biologica della donna al maschio

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