Rotwang Posted September 6, 2016 Share Posted September 6, 2016 (edited) Il programma tv PresaDiretta è andato in Germania per vedere se il celebre modello di regolamentazione della prostituzione, a dieci anni dalla sua nascita, funziona oppure no. Si tratta del mondo dei locali hard e dei bordelli legali tedeschi, dove se paghi, puoi fare veramente di tutto (all you can fuck compresi) e sono vere macchine dei soldi. Per diventare imprenditori "del sesso" basta avere una casa di proprietà e convertirla a bordello. Concentrandoci sulla prostituzione etero, spesso sono ragazze straniere e dell'Est europeo, quasi mai tedesche, che devono offrire ogni tipo di prestazione sessuale, anche quelle più umilianti e pericolose per la salute, come prevedono le proprie schede sui siti dei locali e non lasciano mai le case chiuse, ci vivono dentro, come se fossero in una catena di montaggio. - Intervista a un'ex prostituta di Stoccarda Veramente non dovevo finire in un bordello, mi avevano promesso che avrei trovato qui un'occupazione, un lavoro, è stato un ragazzo in Romania a prometterlo e poi quando sono arrivata in Germania la storia è stata completamente diversa, mi hanno portata subito in un bordello. La ragazza è rumena e nell'associazione La Strada, nata per dare assistenza alle prostitute della città, ha smesso di prostituirsi da pochi mesi, ma per tre anni è stata una delle 400 mila cosiddette "libere professioniste" che alimentano ogni giorno il mercato della prostituzione regolamentata in Germania; ma, racconta, di libero nella sua professione non c'era niente. Avevo solo 19 anni, non parlavo il tedesco, non conoscevo il Paese, non sapevo neanche dov'ero e come sarei potuta tornare a casa; quando entri nel giro della prostituzione è molto difficile uscirne, perché non sai cos'altro fare, vivi in una camera di hotel dove stai dalla mattina alla sera, devi pagare tutti i giorni la tua camera e se ti rimangono un po' di soldi per te è già un miracolo. Quindi lei non è diventata ricca? No, perché questa è anche un'altra cosa che si pensa no? Che queste donne lo fanno volontariamente e fanno anche i soldi. No, non è assolutamente vero, non puoi fare i soldi con questo lavoro, perché i soldi sono davvero troppo difficili da guadagnare, solo per pagare l'affitto sono circa cinque uomini al giorno ed è già troppo e poi più o meno altri due clienti per pagarsi da mangiare e le sigarette, e ogni volta ti chiedi: quanti uomini ancora devo incontrare per guadagnare qualcosa? Senta, sono stato su internet e ho letto quello che le ragazze sono disposte a fare se paghi di più ed è davvero impressionante; lì c'è scritto se paghi di più posso farlo senza preservativo, posso fare sesso orale, posso ingoiare, posso fare sesso anale, vuol dire che gli uomini chiedono sempre di più, è una cosa che lei ha visto con i suoi occhi e che ha sentito? Sì, quello che gli uomini vogliono o chiedono non ha limiti, è una cosa completamente perversa, completamente malata. Ed è anche difficile dire di no? Naturalmente puoi dire di no, è chiaro, ma nel momento in cui sei disperata e hai bisogno di soldi, se arriva uno e ti dice 'ti do 200 €' e mi chiede... Le prestazioni di cui parlavamo prima. Sì, a quel punto ti dici 'ok, solo per una volta'. Io conosco decine di ragazze che lo hanno fatto. - Intervista a un'altra ex prostituta, anche lei rumena, che è entrata a lavorare in un bordello di Stoccarda quando aveva solo 18 anni. Ho lavorato cinque anni. Sì, ci dormivi anche? Sì, tutto. È vero quello che mi ha detto la tua amica, che alla fine per guadagnare un po' di soldi devi fare più di cinque uomini al giorno? Sì. Se no non ce la fai? No. In cinque anni questa ragazza ha visto i prezzi della prestazioni abbassarsi, mentre aumentavano le richieste dei clienti. Ci sono tante ragazze che con 30 € fanno tutto. Orale, senza preservativo? Sì. Anale anche? Sì, ci sono tanti che dicono 'perché non fai questo?', 'ma perché non fai questo?, 'Sei una puttana, fai questo lavoro per soldi', come un animale. Se ti fa male la pancia o la testa loro ti dicono 'perché lavori? Chiudi la porta, che cazzo me ne frega', così non sono tutti ma quasi, quasi tutti. È vero che molti vogliono venire sul corpo? Sì. Sul viso? Anche sulla faccia, sì. Te lo chiedono proprio? Sì, ti pagano. Molti uomini si scagliano contro la donna, per dirti delle porcate, per dirti che non vali niente. Sì sì. E poi è questo il punto, che non vali niente quando stai lì dentro no? Sì, lo so. È questa la cosa che ti ha fatto soffrire di più. Ho fumato [erba] perché altrimenti non potevo dormire, ricordavo tutto. Le parole, i gesti, le parolacce. Tutto tutto, dovevo fumare per dormire. L'associazione La Strada è per le prostitute un luogo libero, dove parlare con le operatrici e ricevere assistenza sanitaria. Si trova nel vecchio quartiere a luci rosse di Stoccarda, vicino ai bordelli proprio per dare la possibilità alle donne di venire. Fosse più lontana l'associazione le ragazze non verrebbero, come racconta Sabine, una delle animatrici dell'associazione. Per queste ragazze allontanarsi anche solo per una mezz'ora è davvero impossibile, perché lavorano dalla mattina alla sera, devono pagare affitti altissimi, devono pagare i loro protettori, devono inviare denaro a casa. La settimana scorsa ho incontrato una donna rumena che stava male perché aveva fatto sesso con un cliente che le aveva dato dei colpi così forti che le erano venuti dei forti dolori al basso ventre. Quel giorno qui c'era la dottoressa e le ho detto di venire, la donna era molto giovane, avrà avuto 18 anni, ha chiamato il suo protettore e gli ha chiesto se poteva venire da noi, il protettore le ha detto 'ma tu hai già guadagnato qualcosa oggi?' e lei ha risposto 'no, ho appena iniziato', il protettore si è arrabbiato e le ha detto 'non dire idiozie e chi lo paga l'affitto della stanza, te lo puoi scordare di andare dal medico'. È questa la situazione? Proprio così. La situazione in cui vivono le cosiddette 'libere professioniste del sesso'. Infatti, questo è quello che vediamo noi che siamo sulla strada. Ma le prostitute non hanno un'assicurazione sanitaria, la legalizzazione sarebbe dovuta servire anche a questo, a far star meglio le prostitute. Le donne vengono principalmente dall'Est europeo, sono prostitute della povertà, donne bisognose, non hanno l'assicurazione sanitaria nei loro Paesi di origine e qui in Germania non la otterranno mai perché la legge non lo prevede. Quindi queste persone non vanno dal medico. Non possono andare dal medico, non sono tedesche e quindi se lasciano i bordelli non hanno diritto al sussidio di disoccupazione in Germania, a meno che non possano dimostrare di aver già lavorato ma con un contratto regolare e nei bordelli non fanno contratti. Il bordello più grande di Stoccarda, il Paradise, si è scoperto essere centro di sfruttamento e reclutamento spietato nell'Est europeo dove le donne erano abusate e violate, i colpevoli sono stati condannati, ma la polizia locale dice che anche quando non ci sono queste situazioni gli uomini se ne approfittano comunque, spesso e volentieri. Quindi esiste ancora la tratta delle donne in Germania? Esiste, come e quanto prima. 'Basta con il sesso comprato', questo è slogan del convegno che si tiene a Monaco di Baviera, organizzato da fitte reti abolizioniste e femministe che lottano contro la legalizzazione della prostituzione nel mondo (c'è pure l'italiana Rete femminista contro il sistema prostituente). Qui parla anche un ginecologo di nome Wolfgang che assiste le prostitute e i suoi sono racconti dell'orrore. Io ho incontrato donne costrette a prostituirsi anche se incinte o che lavorano fino a sedici ore al giorno, giorno e notte anche nei festivi. Quali sono le conseguenze sul piano medico? Cosa vede lei in qualità di medico? Vedo donne assolutamente traumatizzate ma anche malattie di ogni tipo, ho visto anche lacerazioni vaginali e nonostante questo continuavano a lavorare; ho incontrato donne che sono tornate a lavorare tre giorni dopo il parto. Lei ha visto un caso simile veramente? L'ho visto coi miei occhi, a tre giorni dal parto la donna è venuta da me e mi ha chiesto come poteva fare per tornare al lavoro con le lacerazioni da post-parto. Poi ci sono moltissime malattie sessuali. Per esempio? Tutte quelle che si trasmettono con il sesso, infezioni del cavo orale, queste sono le più diffuse, poi ci sono altre infiammazioni di natura batterica della vagina che sono anche difficili da curare e poi l'epatite, perché i clienti delle prostitute cercano sempre di non usare il preservativo. Le persone devono sapere quali sono state per le donne le devastanti conseguenze della legalizzazione della prostituzione, non ha nulla a che fare con la dignità umana e io ce l'ho anche con i clienti, gli uomini che vanno con loro e che ci provano piacere, devono sapere che sono donne psichicamente traumatizzate, che hanno dolori fisici, non sono macchine per il sesso, sono persone. Tra le tante persone che prendono la parola al convegno di Monaco c'è anche una giovane donna, in Germania la conoscono tutti, perché ha scritto una drammatica lettera aperta al Governo tedesco, per chiedere di cambiare radicalmente la legge sulla prostituzione. Si è prostituita per dieci anni nei bordelli legalizzati da quando aveva 18 anni ed è stata una delle poche tedesche a farlo. La prostituzione non è una professione come le altre, la prostituzione non è un lavoro che si sceglie, ma qualcosa che si subisce, che provoca tanto dolore, stress post-traumatico, depressione, autolesionismo, abuso di droga, abuso di alcol. Tutte le prostitute che ho conosciuto se avessero avuto la possibilità non l'avrebbero fatto, sarebbero uscite dalla prostituzione. Lei come ha fatto a uscirne? Sono riuscita a completare i miei studi universitari e mi sono trovata un lavoro, ma in realtà sono ancora traumatizzata, ho enormi difficoltà soprattutto con gli uomini, perché vede, non esiste il cliente tipo, da me venivano diciottenni, ottantenni, disoccupati, miliardari, poliziotti, giudici, medici, di tutto. La stessa gente che si vede per strada insomma. Sì sì. Per questo appena vede un uomo pensa automaticamente 'quello potrebbe essere stato un mio cliente'? Esatto, chiunque potrebbe esserlo, il 90% degli uomini tedeschi ha frequentato almeno una volta un bordello, uno su tre è un frequentatore assiduo. Nella lettera lei scrive anche che agli uomini non basta mai, che sono aumentate le richieste di prestazione sessuale nei confronti delle prostitute. Sì, normalmente si pensa 'in fondo si tratta solo di due persone che si mettono d'accordo per un po' di sesso ma in cambio di soldi', ma in realtà quello che succede non ha niente a che vedere col sesso, la prostituzione si basa sul potere, il cliente si compra il potere. Se vedesse le pratiche a cui queste donne devono sottoporsi, farsi eiaculare in faccia, farsi sputare in faccia, farsi insultare, farsi fare del male, fisting vaginale, sesso anale fino alle lacrime, tutto questo non ha niente a che vedere con il fare l'amore o con il sesso, piuttosto il cliente compra il potere di abusare di una donna. L'ultima domanda che è anche la più importante, nella sua lettera lei scrive che la legalizzazione della prostituzione corrompe l'intera società, perché pensa questo? Perché questi uomini vanno nei bordelli e imparano che una donna può essere comprata e usata a loro piacimento, che possono umiliarla e sono convinti che oltretutto fare ciò è un loro diritto e che è una cosa figa da fare e poi escono dal bordello ma l'immagine femminile che si sono fatti rimane, e associano quest'immagine a ogni donna che incontrano per strada 'è solo una donna' pensano 'teoricamente me la posso anche comprare, è utilizzabile, è solo un oggetto' e per questo dico che la prostituzione ha serie ripercussioni sull'intera società, non è una cosa che rimane confinata dentro ai bordelli. Una cultura della prostituzione insomma. Sì. E questo riguarda anche i giovani, i ragazzi delle scuole? Sì sì, certo, e dovresti vederli, vanno al bordello come se andassero a comprarsi un gelato, è una cosa talmente normale per loro; al bordello organizzano perfino intere feste di diploma dal titolo 'troie e clienti' e anche tanti addii al celibato, vanno al bordello, si prendono tre prostitute, se le scopano per tre ore, anche venti uomini, poi se ne tornano a casa e sposano le loro mogli e tutto ciò per loro è normale, hanno imparato che ne hanno diritto, è legale. Lei adesso come sta, se posso chiederlo? Beh, adesso seguo una terapia contro i traumi, ma ogni giorno mi sveglio felice al pensiero che non dovrò farlo mai più, che non devo più aspettarmi di essere toccata, che qualcuno mi penetri col suo membro, che non verrò imbrattata da fluidi corporei altrui o che li dovrò ingoiare, ecco, questo d'un tratto è per me come un bellissimo regalo, avere la possibilità di guarire. Beh adesso lei sta conducendo questa battaglia e questo le dà sicuramente una grande forza interiore. Io penso che coloro sono in grado di parlare debbano farlo, perché le prostitute sono schiave e non possono parlare e quando lo fanno nessuno le ascolta. Non ci sono le vittime. Esatto, non ci sono vittime e la cosa peggiore è che i veri colpevoli, i clienti, loro non devono vergognarsi di nulla, i bordelli sono legali, invece noi donne dobbiamo vergognarci. Edited September 6, 2016 by Rotwang Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Demò Posted September 6, 2016 Share Posted September 6, 2016 X Rot: cita autore e giornale, o é trascrizione della trasmissione? In generale: la qualità dell'articolo si puó apprezzare dalla domanda sul "venire in faccia". Mi sembra una normale attività sessuale, qui a molti piace, perché se il soggetto passivo é una donna diventa uno svilimento della femminilitá? Se esiste, come già piú volte é stato riportato, un problema legato allo sfruttamento di ragazze dei paesi dell'est che non hanno mezzi, neppure culturali, per potersi nuovere in Germania e per conoscere i loro diritti, la promozione del loro benessere necessariamente passa attraverso l'informazione ed i controlli. Certo, se l'efficiente Germania tollera situazioni di inefficienza é un altro paio di maniche, del resto non credo che la situazione italiana permetta migliori standard di vita alle prostitute. Certo, confondere problemi sociali e di contrasto alla criminalità con questioni ideologiche alla "i maschi vogliono svilire le donne", mi sembra sbagliato oltre che disonesto. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted September 6, 2016 Share Posted September 6, 2016 No, non è assolutamente vero, non puoi fare i soldi con questo lavoro, perché i soldi sono davvero troppo difficili da guadagnare, solo per pagare l'affitto sono circa cinque uomini al giorno ed è già troppo e poi più o meno altri due clienti per pagarsi da mangiare e le sigarette, e ogni volta ti chiedi: quanti uomini ancora devo incontrare per guadagnare qualcosa? Ma che cifre sono? Anche immaginando un affitto faraonico da millecinquecento euro al mese vuole convincermi che per ogni uomo guadagnava dieci euro? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Layer Posted September 6, 2016 Share Posted September 6, 2016 Messa così sarebbe una regolamentazione non della prostituzione, ma dello sfruttamento della prostituzione. Si risolve ben poco se ci si limita a trasportare queste donne immigrate dalla strada in una ''casa chiusa'' (a quanto pare, letteralmente). Ci sarebbero, forse, accorgimenti legislativi che potrebbero evitare simili situazioni, d'altra parte. Sempre che tutto sia fatto rispettare con i controlli... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Rotwang Posted September 6, 2016 Author Share Posted September 6, 2016 (edited) In Svezia parlano di abolizionismo e non di proibizionismo per aver bandito la prostituzione, hanno ragione, prendiamo esempio da loro e bandiamo totalmente la prostituzione, che non è mai realmente spontanea e libera neanche quando è regolamentata, la prostituzione è essa stessa sfruttamento, costruiamo il Regno della libertà, quello vero, fine. Sì, si tratta della trascrizione della trasmissione che invito tutti i bisex maschilisti per lo stupro libero a guardare da 01:15:00: http://www.presadiretta.rai.it/dl/portali/site/puntata/ContentItem-22f0909b-7c15-4af6-bae3-05f337c6c0e7.html?refresh_ce Edited September 6, 2016 by Rotwang Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Saramandasama Posted September 6, 2016 Share Posted September 6, 2016 In Svezia, forse, se avessero qualche casa chiusa non avrebbero il tasso di stupri quasi ai livelli dell'India. Certo da Malmö sono solo 30 minuti per andare Istedgade a Copenaghen, ma i poverelli nei paesi più lontani be' se la passano male.. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Rotwang Posted September 6, 2016 Author Share Posted September 6, 2016 (edited) In Svezia, forse, se avessero qualche casa chiusa non avrebbero il tasso di stupri quasi ai livelli dell'India. In Svezia denunciano gli stupri, in Italia molto meno, questo è il sunto, civiltà contro omertà. Edited September 6, 2016 by Rotwang Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted September 6, 2016 Share Posted September 6, 2016 Ho digitato su google Paradise Stoccarda e mi è subito comparso il sito del bordello Delle due l'una, o i Tedeschi hanno un approccio nazionalsocialista alle donne dell'est per cui nonostante tratta e sfruttamento lo lasciano aperto e la legge tedesca regolamenta lo sfruttamento invece che la prostituzione o hanno dato la colpa a presunti sfruttatori stranieri delle prostitute ( che però sarebbero contemporaneamente intrappolate dentro ad un bordello di un avido tedesco, che non le protegge da avidi sfruttatori stranieri...il ché è possibile, ma mi chiedo come possa non esserci una complicità del tedesco ) Insomma qualcosa mi sfugge In linea generale la legge tedesca è oggetto di dibattito, ma l'approccio abolizionista è chiaramente ideologico, mentre l'accertamento di reali episodi di sfruttamento ( che certamente ci saranno visto che non è il settore più tranquillo del mondo ) potrebbe suggerire anche dei correttivi L'idea che ogni approccio sessuale in cui passa denaro sia violenza-umiliazione e sottomissione ad una forma di Potere, è una libera opinione....però se uno ha questa idea farebbe bene a non prostituirsi Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
FreakyFred Posted September 6, 2016 Share Posted September 6, 2016 (edited) bandiamo totalmente la prostituzione, che non è mai realmente spontanea e libera neanche quando è regolamentata, la prostituzione è essa stessa sfruttamento Bithc please. Nella città di Milano ci sono più escort maschi liberi professionisti che dentisti. Con uno (non a Milano) ci ho anche avuto due incontri e ai tempi mi costò l'equivalente di un mese d'affitto di una camera per un totale di circa quattro-cinque ore di "lavoro". Non ho sfruttato un cazzo di nessuno, potrei perfino essermi sentito sfruttato io... ma ovviamente non lo faccio perché i soldi erano miei come la prestazione offertami in cambio era dell'escort, e con le cose proprie ci si fa quello che ci pare. Certo nessuno solleva mai la questione della prostituzione maschile, perché perché perché feminism, come sempre. costruiamo il Regno della libertà, quello vero, fine. Certo, perché la libertà ad una persona notoriamente gliela si dà dandogli divieti e limiti. La libertà è schiavitù. Poi la guerra è pace, e qual era l'altra ...? La verità pura è semplice è che il mercato della prostituzione può essere un mercato in cui si attua sfruttamento, come qualsiasi altro mercato. Per via della sua natura che è rimasta sommersa o semi-emersa per secoli, esso si è ricavato spazi al di fuori della legalità o al massimo in una sua zona grigia, e in quella zona ovviamente si sono fatti strada criminali e sfruttatori di ogni genere; non ci si può aspettare di distruggere questi problemi in tempi brevi. Se poi si spera di risolverli bandendo la prostituzione, allora rilassiamoci pure: non li risolveremo mai. Edited September 6, 2016 by FreakyFred Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted September 6, 2016 Share Posted September 6, 2016 Non ho sfruttato un cazzo di nessuno Certo, questo lo dici tu. Scommetto che dicono lo stesso anche quelli che fanno cucire i palloni ai bambini. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Rotwang Posted September 6, 2016 Author Share Posted September 6, 2016 (edited) Se poi si spera di risolverli bandendo la prostituzione, allora rilassiamoci pure: non li risolveremo mai. In Svezia la prostituzione è ai minimi storici, comunque si parla di mercificazione sessuale delle donne e tu da liberale balordo la trovi lecita. Edited September 6, 2016 by Rotwang Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted September 6, 2016 Share Posted September 6, 2016 Sarebbe interessante avere statistiche svedesi sulla prostituzione maschile, nel senso che la legge del 1999 è formalmente gender neutral ( anche perchè in caso contrario sarebbe stata incostituzionale ) ma nella realtà sappiamo benissimo che è una legge femminista, cioè orientata ad abolire e quindi reprimere la prostituzione come forma patriarcale di dominazione del maschio sulla femmina etc Quindi sarebbe interessante vedere come la polizia svedese si comporta, perchè se la legge in sé non può che essere gender neutral, le azioni di polizia potrebbero invece seguire direttive ( sul piano amministrativo concreto ) non gender neutral Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
FreakyFred Posted September 6, 2016 Share Posted September 6, 2016 (edited) Certo, questo lo dici tu. Scommetto che dicono lo stesso anche quelli che fanno cucire i palloni ai bambini. Sono stato anche dall'altro lato, o quasi. Ci fu chi mi propose di pagarmi per una prestazione inusuale, ma chiaramente sessuale; l'unica ragione per cui la cosa non si fece fu che avevo chiesto troppi soldi. Ma perché fidarvi della mia parola? C'è un bel video su youtube di una candid camera/esperimento sociale in cui un etero si lascia convincere a farsi fare una fellatio da un uomo in cambio di, se ben ricordo, duemila euro. Il sesso è un'attività del corpo, come tale può essere oggetto di mercato non di meno dell'avvitare bulloni o costruire mobilio. La "mercificazione dei corpi" non è altro che il pilastro strutturale di una società capitalistica. Fin tanto che il capitalismo vige, ogni attività è mercificabile, e l'unico risultato di apporre limiti sacri come quelli tanto cari a Rotwang è di "sommergere" la mercificazione che continua a verificarsi. Una prostituta oggi può fare come l'ex badante di mia nonna, che riceveva ogni settimana un uomo diverso a casa (di mia nonna, beninteso, non la sua), ci faceva sesso e si faceva fare "regalini". Io la chiamo prostituzione; verrà fuori che trasformare la casa di una vecchietta in un bordello si traduce in "essere sfruttata dal maschilismo". Ovviamente c'è sempre chi a fare il marxista ci gioca, ma non si può diventare marxisti solo quando si parla di sesso, mentre fino al giorno prima si compravano palloni cuciti da bambini... per fare un esempio a caso :P Edited September 6, 2016 by FreakyFred Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
davydenkovic90 Posted September 6, 2016 Share Posted September 6, 2016 (edited) In uno stato civile la prostituzione dovrebbe essere legale e non nascosta sotto il tappeto dell'oscurantismo e del clericalismo. Se la ragazza non guadagna a sufficienza per fare una vita dignitosa il problema è il mercato, non la legalizzazione o meno del suo mestiere. Evidentemente (e non è difficile immaginarlo) le twinkette dell'est al giorno d'oggi vanno molto meno di moda di venti centimetri di brasileiro Edited September 6, 2016 by davydenkovic90 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted September 6, 2016 Share Posted September 6, 2016 Quindi sarebbe interessante vedere come la polizia svedese si comporta, perchè se la legge in sé non può che essere gender neutral, le azioni di polizia potrebbero invece seguire direttive ( sul piano amministrativo concreto ) non gender neutral Non so, ma ti dico come mi regolerei io: pene severe solo se a pagare è un maschio etero o gay attivo e assoluta impunità per donne etero o gay passivi. Penso rifletterebbe meglio l'intento dei legislatori. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Rotwang Posted September 6, 2016 Author Share Posted September 6, 2016 In uno stato civile la prostituzione dovrebbe essere legale e non nascosta sotto il tappeto dell'oscurantismo e del clericalismo. La Svezia è nota per il suo oscurantismo clericale, infatti. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
FreakyFred Posted September 6, 2016 Share Posted September 6, 2016 pene severe solo se a pagare è un maschio etero o gay attivo e assoluta impunità per donne etero o gay passivi. Mi sa che ci hai azzeccato. La Svezia è nota per il suo oscurantismo clericale, infatti Non esiste una sola forma di bigottismo, caro Rotwang. La Svezia non è mai stata clericale, ma fino agli anni '70 praticava sterilizzazioni obbligatorie, per dire. Non esattamente il massimo dal punto di vista del rispetto dei diritti umani. La legislazione anti-prostituzione in Svezia è chiaramente ideologizzata e ispirata ad un certo femminismo dogmatico e abbastanza sessuofobico. Probabilmente dilungarsi su questa matrice ideologica esula dagli scopi della discussione; basta aver presente che la matrice ideologica esiste eccome. E dove vi è ideologia, può anche esservi estremismo e/o fanatismo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted September 6, 2016 Share Posted September 6, 2016 Pare che l'associazione svedese per l'educazione sessuale abbia individuato un problema di prostituzione maschile giovanile ( il 2,1% dei maschi 15-26 contro lo 0,8% delle femmine di pari età si prostituisce ) ma la causa viene identificata in questo caso nell'omofobia Insomma il giovane svedese si trova più a suo agio a far sesso gay, se riceve i famosi "regali" come la badante della nonna di @freakyfred Questa è come se la spiegherebbero in Svezia ( però potrebbe anche significare che della prostituzione maschile over 26 se ne fregano...) Se però questo fosse vero si entra in un altro ginepraio, quello di capire in quale misura ricevere un regalino renda il giovane svedese un giovane prostituto ( in diversi articoli si parla di birre e ricariche di telefonini ) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
davydenkovic90 Posted September 6, 2016 Share Posted September 6, 2016 (edited) La Svezia è nota per il suo oscurantismo clericale, infatti. Non so in Svezia, ma in Italia la prositituzione esiste e dilaga e il fatto che sia illegale è pura ipocrisia. E' come per le droghe leggere, i matrimoni gay, per l'aborto, finché è stato illegale. Tutte cose che esistono già, la gente ci convive quotidianamente, ma lo Stato invece che intervenire per regolamentare e mettere ordine, se ne infischia - manovrato da altri poteri - e fa finta di non vedere. Io ho vissuto gran parte della mia vita in una strada dove batteva una prostituta storica, aiutava mia madre a scaricare le buste della spesa dalla macchina. Era italiana, non giovane e orrenda. Però aveva un suo giro di clienti e guadagnava tantissimo. Un giorno una signora del nostro palazzo andò a chiederle se voleva lavorare in casa sua come domestica e lei di tutta risposta le disse che facendo la puttana guadagnava il triplo e si divertiva il quadruplo. Oggi non esiste più e non può esistere una cosa del genere. Sempre nella stessa via, alla prostituta storica si sono sostituite prima delle modelle africane perseguitate in continuazione dai carabinieri, poi le trans, poi gli scambisti e infine il grande assente: internet. Io credo che sia un problema di mercato, quello che incontra la ragazza dell'intervista: quello che un tempo era il lavoro per biondine qualsiasi dell'est, oggi è diventato un lavoro per escort bellissime e acculturate che soddisfino il voyeurismo del cliente (vedi Arcore), trans brasiliane, webcam girl, e via dicendo. E sarebbe giusto che tutta questa gente fosse riconosciuta dallo stato e pagasse le tasse come fanno tutte le altre categorie professionali. Edited September 6, 2016 by davydenkovic90 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Rotwang Posted September 6, 2016 Author Share Posted September 6, 2016 Non so in Svezia, ma in Italia la prositituzione esiste e dilaga e il fatto che sia illegale è pura ipocrisia. Invece è legalissima, non è solo regolamentata dal 1958 grazie alla legge Merlin e quindi in tale situazione ibrida diventa sfruttabile da chiunque, ma lo è anche da regolamentata. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted September 6, 2016 Share Posted September 6, 2016 Il problema della Svezia è la miopia del loro femminismo e la prostituzione è illegale per lo stesso motivo per cui è illegale la GPA; non possiamo certo prenderla come esempio. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
FreakyFred Posted September 6, 2016 Share Posted September 6, 2016 La situazione italiana fa schifo, e un tempo ero un forte detrattore dell'approccio italiano. Oggi devo dire che l'ho rivalutato, almeno negli intenti. Il modello che si propone in astratto è virtuoso: non puniamo la prostituzione ma puniamo lo sfruttamento e la schiavitù. Ha molto senso. Purtroppo l'esecuzione è di merda. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Demò Posted September 6, 2016 Share Posted September 6, 2016 Un 24-25enne svedese, in quel paese virtuoso dove sono tutti emancipati e lavorano appena finiscono di studiare, davvero si prostituisce per una birra? Rinverdiamo la tradizione del turismo sessuale italiano, basta Polonia e calze di nylon, il prossimo raduno lo facciamo a Stoccolma! Invece è legalissima, non è solo regolamentata dal 1958 grazie alla legge Merlin e quindi in tale situazione ibrida diventa sfruttabile da chiunque, ma lo è anche da regolamentata. Perdonami, ma è proprio lo sfruttamento che è stato reso illegale dalla Merlin, con un articolone elefantiaco che non finisce mai, si legge male e equipara a sfruttamento qualsiasi cosa... .....semmai sarebbe da chiedere ai Carabinieri perchè, invece che ai protettori, danno fastidio alle prostitute... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
wwspr Posted September 6, 2016 Share Posted September 6, 2016 (edited) ... il cliente compra il potere di abusare di una donna. Perché questi uomini vanno nei bordelli e imparano che una donna può essere comprata e usata a loro piacimento, che possono umiliarla e sono convinti che oltretutto fare ciò è un loro diritto ... e poi escono dal bordello ma l'immagine femminile che si sono fatti rimane... Ho trovato questo estratto particolarmente interessante e condivisibile. Rimango però dell'idea che il proibizionismo non possa essere considerato come una soluzione: si dovrebbero fare più sforzi per regolamentare, prima di gettare la spugna (e no, non mi sembra che lo scenario in questione sia normato doverosamente, negli interessi delle prostitute). Edited September 6, 2016 by wwspr Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted September 6, 2016 Share Posted September 6, 2016 Un 24-25enne svedese, in quel paese virtuoso dove sono tutti emancipati e lavorano appena finiscono di studiare, davvero si prostituisce per una birra? Beh il 2% di loro Sul gay forum magari la percentuale è superiore, anche se ammettendo in ipotesi che in Italia l'omofobia sia maggiore dovrebbero chiedere regali più grossi Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Demò Posted September 6, 2016 Share Posted September 6, 2016 Be' ma farsi dare 50 euro è un conto, se basta pagare una birra a qualcuno per farne un prostituto, io pure sono un bieco sfruttatore di corpi mercificati (e un mercificato corpo sfruttato)...ho l'impressione che la prostituzione la vadano a cercare con il lanternino Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Layer Posted September 6, 2016 Share Posted September 6, 2016 (edited) Se la prostituzione è semplicemente il libero mercato del sesso, il pagare per avere una prestazione sessuale, parlare di ''abolizionismo'' mi pare eccessivo. Lo si fa certo se si vuole metterlo sullo stesso piano della schiavitù. Ma è lecito farlo? Fino a che punto? E' un po' come considerare il lavoro dipendente una sorta di ''schiavitù'', il che - per un certo periodo storico - fu, almeno in parte, vero... i movimenti, le lotte, le associazioni lavorative, la sensibilizzazione pubblica, la legislazione in materia permisero di migliorare sotto molti punti di vista il lavoro operaio e impiegatizio. Potrebbe avvenire anche per la prostituzione o no? Che poi l'attività dei/lle prostituti/e sia piuttosto alienante, sopratutto se svolta come professione necessaria per il proprio sostentamento e non perché ''piace'', non lo metto in dubbio. Dubito, infatti, siano poi molte - sul totale - le persone interessare a fare, di questa attività, la ''professione della vita''... benché certo esiste chi, lasciando impeghi sicuri, è divenuto un professionista del sesso (mi viene in mente questa intervista de Le Iene). Edited September 6, 2016 by Layer Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
AndrejMolov89 Posted September 6, 2016 Share Posted September 6, 2016 Il problema è la modalità di legalizzazione. Se si fanno le cose alla cazzo di cane, logicamente, si mantengono gli stessi dispositivi storici sull'attività. Quel che bisogna chiedersi: A) Togliendo lo sfruttamento, la prostituzione è lecitamente legalizzabile? La prostituzione e lo sfruttamento sono compagni necessari in qualsiasi modalità? C) E' necessariamente un lavoro degradante? Secondo me si può legalizzare e non necessariamente ci sono delle condizioni di sfruttamento. Quello che bisognerebbe fare per evitarle al 90% è di controllare le strutture ed esseri sicuri che non vi siano casi del genere. E no, non è un lavoro degradante. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
davydenkovic90 Posted September 7, 2016 Share Posted September 7, 2016 (edited) Invece è legalissima, non è solo regolamentata dal 1958 grazie alla legge Merlin e quindi in tale situazione ibrida diventa sfruttabile da chiunque, ma lo è anche da regolamentata. La parola giusta non è ibrida, la parola giusta è ipocrita. Se non è illegale la prostituzione in sé, di certo lo è prendere 50000 euro l'anno senza pagare un euro di tasse. Le tasse non possono pagarle, altrimenti lo stato sfrutterebbe la prostituzione, e questo è illegale... e quindi? Poi non capisco come mai si consideri la prostituzione un mondo totalmente "a sè" rispetto al giro -legale, accettato e, addirittura, osannato e ambito da molte- delle veline, delle modelle, delle PR. Per me sono due mondi separati da una linea molto sottile. Anche la figura del pappone è così demonizzata: pare che esistano solo papponi sfruttatori ma non è necessariamente così e non ce n'è neanche il bisogno. Il pappone non è altro che un manager. Sempre tornando alla via dove ho vissuto, mi ricordo che a un certo punto c'era questo palazzo abitato da queste ragazze africane e io dalla finestra vedevo il loro pappone (un signore italiano molto anziano) che addirittura stava in casa e teneva i bambini mentre loro erano a lavoro. Ma era benvoluto da queste puttane e indubbiamente aveva una sua utilità: trovare il lavoro, i clienti facoltosi e disposti a spendere. E come tale, prendeva una percentuale. Ribadisco -e poi taccio perché è una polemica trita e ritrita che mi appassiona molto poco- che secondo me in Italia c'è un'ombra di ipocrisia spaventosa sul problema della prostituzione, come su altri temi, ed è questa la cosa grave. Edited September 7, 2016 by davydenkovic90 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted September 7, 2016 Share Posted September 7, 2016 Be' ma farsi dare 50 euro è un conto, se basta pagare una birra a qualcuno per farne un prostituto, io pure sono un bieco sfruttatore di corpi mercificati (e un mercificato corpo sfruttato)...ho l'impressione che la prostituzione la vadano a cercare con il lanternino Questo sospetto è lecito ed è il motivo per cui avrei voluto delle statistiche di polizia, piuttosto che studi sociologici commissionati da istituzioni politiche La statistica di polizia ha in effetti il pregio di dover applicare una norma di legge, mentre lo studio sociologico rischia di essere facilmente alterato Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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