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La realtà della prostituzione regolamentata in Germania


Rotwang

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Non ho detto cattolica, ho detto cristiana

 

Vero ma non citavo strettamente te

 

Comunque dubito che la politica svedese sia influenzata dalla morale cristiana protestante

io penso sia una elaborazione del tutto laica

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Non ha senso mettersi a filosofeggiare se davvero la figa e il fringuello siano organi intimi se lo sono già in termini scientifici.

Ma davvero? Parliamone, di questi termini scientifici. Sai com'è, quando si parla di scienza, specie se un po' a caso, si stuzzica la mia curiosità :asd:

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A me non pare affatto che la morale contro la prostituzione sia di natura cristiana;

in Italia i bordelli vengono chiusi per un'idea socialdemocratica e femminista

che solo ultimamente è parzialmente divenuta più libertaria.

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Be' ma santa madre chiesa tollerava i bordelli perchè là dove abbonda il peccato sovrabbonda la grazia, che discorsi, poi dovremmo chiedere a qualcuno se per caso i cattolici francesi della terza repubblica hanno mai fatto campagne per la moralizzazione e la chiusura dei bordelli, io direi di si, dalle nostre parti sarà stato diverso, ma questo per dire che la morale è spesso un concetto tanto aleatorio che non c'è neanche bisogno di cambiare cultura per trovarla stravolta, basta cambiare le circostanze politiche...

 

Sarebbe anche facile accusare di ideologia chi volle la legge Merlin (la Merlin, tipo), sicuramente è vero, ma non credo che a nessuno di noi oggi piacerebbe quel tipo di bordelli, se non altro perchè ci avrebbero portati a 14 anni a perdere la verginità e ci saremmo messi a piangere

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Diciamo che l'idea che servisse una regolamentazione dell'attività

veniva giustificata dai liberali dalla tutela di salute pubblica, ma è

chiaro che tutta la legislazione da Napoleone in poi, attraverso

l'obbligo di registrazione agli uffici di polizia, la regolamentazione

statale dei prezzi e la tutela della tenutaria sulle ragazze etc aveva

anche finalità di sorveglianza su una categoria di persone, ritenuta

utile-necessaria, ma al contempo pericolosa e di fatto soggetta ai

poteri di polizia di pubblica sicurezza ( i controlli sanitari erano svolti

presso uffici medici di polizia )

 

Il Regolamento Crispi del 1888 riconosceva nelle prostitute una delle

svariate "categorie a rischio" e spostava i controlli di sanità dalle Questure

agli Ospedali, riconoscendo a tutti gli indigenti il diritto alla cura gratuita per

le stesse ragioni di sanità pubblica, di prima

 

Ma già nel 1891 Nicotera reintrodusse i poteri discrezionali di polizia sulle cd

prostitute autonome, per reprimere il dilagare della cd prostituzione clandestina

ed anche lo scandalo per le prime forme di lavoro femminile in ambienti promiscui

che suscitavano insieme all'urbanizzazione angosce morali nella Borghesia

 

In questo contesto nasce l'atteggiamento socialdemocratico sulla prostituzione

( al di là del fatto che Marx era abolizionista )

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Che la prostituzione faccia rima con disperazione non è certo un mistero. Esiste anche chi lo fa per piacere e per i "soldi facili"(relativamente parlando poi), ma le statistiche parlano di vere e proprie bande di mafie e schiavismo sessuale. La maggior parte delle donne è costretta a prostituirsi come ultima spiaggia, quindi evitiamo commenti inadeguati...

 

Lo schiavismo lavorativo è un altro paio di maniche, ma non credo abbia molto senso paragonarlo alla prostituzione. Alla fine tutti devono lavorare per campare, di sicuro i poveri scaffalisti dell'Esselunga non si ammazzano di lavoro per puro piacere. In ogni caso tra ammazzarsi di riporre scaffali ed essere un bambolotto sessuale ce n'è di differenza. Anche i liberi professionisti che lavorano tardi, cavoli loro, se a loro piace chi sei tu per giudicare? Io ad esempio sono un noto stakonovista, ma ho la fortuna di poter decidere io se voglio fare degli extra o no. Ciò nonostante non posso biasimare gli altri che hanno capi stronzi od orari irregolari, non tutti abbiamo le stesse opzioni e possibilità. 

 

Romantico però non giriamo a vuoto, quale schiavismo sessuale se la legalizzazione ha proprio l'obiettivo di controllarlo? Quindi è proprio lo schiavismo ad essere abolito.

 

Diciamo la stessa cosa, io trovo immorale un certo stakanovismo ma finchè resta nella scelta libera del singolo deve essere consentito. Era proprio quello che intendevo dire, era chiarametne un discorso iperbolico.

Quindi affermi che in paesi come la Germania tutte le prostitute scelgono di prostituirsi per scelta perché è regolamentata,

mentre in Italia non tutte lo fanno perché non c'è una regolamentazione in merito?

 

Se lo stato controlla il mercato della prostituzione, chi schiavizzerà chi? Ci sono molte donne, tantissime che vengono in Italia con il biglietto pagato dal ricottaro di turno e queste devono lavorare per "ripagarsi" la libertà, è un sistema consolidato e diventano schiave del sesso.

 

In un sistema controllato e protetto certe cose non potrebbero avvenire e poi scusate tutti siamo liberi di prostituirci, nessuna legge lo impedisce nemmeno in Italia, semplicemente autorizzare la creazione di luoghi, case, istituti dove professare legalmente e al sicuro la professione, tutto qui.

Quindi si in un sistema siffatto non esistono schiave o schiavi, esistono persone che "scelgono" poi se vogliamo valutare l'effettività di questa scelta, allora dovremmo estendere e mettere in discussione granparte delle scelte degli individui e come ho detto non voglio nessuno che scelga per me.

Edited by Iron84
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Romantico però non giriamo a vuoto, quale schiavismo sessuale se la legalizzazione ha proprio l'obiettivo di controllarlo? Quindi è proprio lo schiavismo ad essere abolito.

 

Diciamo la stessa cosa, io trovo immorale un certo stakanovismo ma finchè resta nella scelta libera del singolo deve essere consentito. Era proprio quello che intendevo dire, era chiarametne un discorso iperbolico.

 

Se lo stato controlla il mercato della prostituzione, chi schiavizzerà chi? Ci sono molte donne, tantissime che vengono in Italia con il biglietto pagato dal ricottaro di turno e queste devono lavorare per "ripagarsi" la libertà, è un sistema consolidato e diventano schiave del sesso.

 

In un sistema controllato e protetto certe cose non potrebbero avvenire e poi scusate tutti siamo liberi di prostituirci, nessuna legge lo impedisce nemmeno in Italia, semplicemente autorizzare la creazione di luoghi, case, istituti dove professare legalmente e al sicuro la professione, tutto qui.

Quindi si in un sistema siffatto non esistono schiave o schiavi, esistono persone che "scelgono" poi se vogliamo valutare l'effettività di questa scelta, allora dovremmo estendere e mettere in discussione granparte delle scelte degli individui e come ho detto non voglio nessuno che scelga per me.

In teoria suona bene, ma in pratica sembra che in Germania problemi di sfruttamento e schiavizzazione delle prostitute ci siano ancora, nonostante la regolamentazione.

E c'erano in Italia anche prima della legge Merlin,

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In teoria suona bene, ma in pratica sembra che in Germania problemi di sfruttamento e schiavizzazione delle prostitute ci siano ancora, nonostante la regolamentazione. E c'erano in Italia anche prima della legge Merlin,

 

Sì ma non basta dire così, devi fare una analisi

 

In Germania, prima della legge del 2002 i bordelli esistevano ( tranne che nella DDR 1945-1989 )

tuttavia il contratto civilisticamente era nullo come in Italia per violazione del buon costume, il ché

privava la prostituta anche in astratto di tutele sul piano civilistico e coesisteva coi bordelli il reato

di favoreggiamento della prostituzione ( il gestore quindi affittava stanze per questo motivo )

 

Consentire la prostituzione e poi considerare nullo il contratto è sicuramente ingiusto e sbagliato

anche se magari a 10 anni di distanza dobbiamo prendere atto che l'immigrata moldava o rumena

difficilmente si tutelerà per una singola marchetta non pagata ( giusto in principio ha però scarsi

effetti pratici ) Assurdo perseguire il favoreggiamento della prostituzione nel momento in cui si prevede

la possibilità di dare licenze per aprire bordelli

 

La Germania aveva una legge incoerente, contraddittoria che sicuramente andava cambiata

 

Al contempo - se io prendo per buono ciò che è scritto in questo topic- ferme alcune riserve sul fatto

che si ipotizza sia uno sfruttamento del tenutario tedesco del bordello, che una tratta da parte di

sfruttatori esterni al bordello ( il cumulo dei due fenomeni mi pare dubbio )

 

Se è vero che in Germania la prostituta paga l'affitto a notte della camera al gestore e poi deve

fare 4-5 marchette per iniziare a guadagnarci qualcosa, questo significa che questa prostituta continua

a lavorare esattamente come si lavorava prima della riforma del 2002

 

L'eliminazione del reato di favoreggiamento e la possibilità di organizzare il lavoro in un bordello con

regolari contratti di lavoro non ha funzionato perchè si continua a fare come prima

 

La cosa mi pare plausibile e non mi meraviglia

 

Dal 2002 la precarizzazione e la esternalizzazione del lavoro dipendente ha colpito categorie

professionali molto più forti e quindi era forse irrealistico pensare che in questo settore si potesse

andare in controtendenza ( forse le cose potevano andare diversamente se questa riforma fosse stata

fatta nel 1972 cioè 30 anni prima inoculando una cultura dei diritti in un contesto sociale in crescita etc)

anche se partendo da tutela zero, anche un 5% di nuovi contratti sarebbe un piccolo progresso

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sì appunto, è quello che mi stavo chiedendo prima.

 

a che serve la regolarizzazione della prostituzione se tanto alla fine c'è sempre una donna che paga una % dei suoi guadagni  a un uomo?

 

i "bordelli" semmai dovrebbero essere statali, con tasse pagate e controlli medici. 

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  • 4 weeks later...

A prescindere da numeri, cifre e dati, penso che permettere e regolamentare la prostituzione non sia sfruttamento. Anche il lattaio o il falegname pagano le tasse ...e quindi si potrebbe parlare delle tasse come di uno sfruttamento del cittadino da parte dello Stato, ma non credo si possa addirittura parlare di sfruttamento della prostituzione. E poi credo che le ragazze si possano sentire più sicure e libere di scegliere, col modello tedesco. 

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  • 3 months later...

Video molto interessante, specie il chiarimento sull’ambigua questione della legalizzazione che non sembra più “l’eldorado”.
 
Nel complesso comunque lascia le domande più impegnative senza risposta.
 
Questa ragazza in pratica chiede che una persona costretta a fare il sex workers si senta sicura. Grazie. Però il punto è che nessuno dovrebbe sentirsi costretto a fare il sex worker. Pensavo di trovarmi davanti una che vende l'amore per passione.

 

Lei stessa ripete spesso che chi inizia non ha scelta, è l’opzione in caso di emergenza.
 
Ridicolo parlare di autodeterminazione quando tu stessa ammetti che si lavora come sex workers perché si è costretti dalle circostanze in cui ci si trova.
 
Dai è un ossimoro. È come mettersi a parlare dei diritti degli schiavi con gli egiziani. Grazie, però il problema è che nessuno deve essere schiavo.
 
La vera domanda è “Cosa fare per impedire che diventare sex workers sia la via di fuga disperata”?

 

Ok, depenalizzato ma, in parallelo, lavoriamo per impedire che questa diventi la fuga per chi ha l'acqua alla gola. Parlo di entità che aiutino l’integrazione degli immigrati, che aiutino le ragazze madri, aiuti per chi ha perso il lavoro ecc… che è un po' quello che chiede qualsiasi italiano.
 
Infine lasciatemi dire: ma che domanda stupida è “E se lo facesse tua figlia? vorresti che fosse al sicuro?”. Voi cosa rispondete a questa domanda!?

Io se avessi una figlia le direi “Vieni a stare da me, non ti preoccupare, ce la possiamo fare insieme, lascia perdere quelle idee disperate che stai maturando, hai una famiglia che ti può aiutare.”, non le direi “Buona serata cuore mio, ti sei messa la sciarpina che sul marciapiede fa freddo a febbraio!Passi a prendermi un brioche quando hai finito?”….

Edited by SerialHenry
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In Svezia e in Francia le sinistre hanno legiferato contro la prostituzione in nome di un moralismo laico e progressista, non vedo come qui le minoranze ne vengano colpite negativamente, forse dovremmo solo smettere di vivere nel mondo dei sogni. Anche la schiavitù - l'ho già scritto - sembrava l'aspetto più naturale e antico della società umana di qualche millennio o secolo fa, eppure è stata combattuta e abolita. Questa ex (?) prostituta è arrivata a parlare di tante belle cose su un palco a centinaia di persone, non è certo la fine delle prostitute di medio e basso bordo (diventare famosi?). Il modello nordico, come lo chiama lei, va imitato e supportato, forse va corretto ma ha dato ottimi risultati, a differenza di quanto dice lei. Essere prostituti non è terribile, rispetto le persone che si prostituiscono, non voglio criminalizzarle, voglio criminalizzare e bandire quello che fanno, insieme ai loro clienti, che genera solo una società corrotta e pornificata che fa nascere revenge porn e rinsalda il femminicidio.

Edited by Rotwang
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AndrejMolov89

Molto bello!
Paradossalmente, Rotwang, sei stato citato ad un punto di un video: "sull'essere privilegiata o meno, e non rappresentativa della categoria". E credo che abbia chiarificato la sua posizione, e dato degli argomenti convincenti su come regolamentare il fenomeno. Anche se fa parte della stretta minoranza, questa stretta minoranza sta avendo una coscienza di classe, che piaccia o non piaccia la suddetta pratica è bene anche ascoltare le voci di chi ci lavora, senza decidere dall'alto. 
Altra questione credo che il femminicidio sia correlato con il proibizionismo e le condizioni lavorative non tutelate, e mi pare che abbia argomentato su questo punto, è stato un video molto interessante che vale la pena ascoltare, e rifletterci su, a prescindere delle nostre rispettive conclusioni.


Video molto interessante, specie il chiarimento sull’ambigua questione della legalizzazione che non sembra più “l’eldorado”.
 
Nel complesso comunque lascia le domande più impegnative senza risposta.
 
Questa ragazza in pratica chiede che una persona costretta a fare il sex workers si senta sicura. Grazie. Però il punto è che nessuno dovrebbe sentirsi costretto a fare il sex worker. Pensavo di trovarmi davanti una che vende l'amore per passione.

 

Lei stessa ripete spesso che chi inizia non ha scelta, è l’opzione in caso di emergenza.
 
Ridicolo parlare di autodeterminazione quando tu stessa ammetti che si lavora come sex workers perché si è costretti dalle circostanze in cui ci si trova.
 
Dai è un ossimoro. È come mettersi a parlare dei diritti degli schiavi con gli egiziani. Grazie, però il problema è che nessuno deve essere schiavo.
 
La vera domanda è “Cosa fare per impedire che diventare sex workers sia la via di fuga disperata”?

 

Ok, depenalizzato ma, in parallelo, lavoriamo per impedire che questa diventi la fuga per chi ha l'acqua alla gola. Parlo di entità che aiutino l’integrazione degli immigrati, che aiutino le ragazze madri, aiuti per chi ha perso il lavoro ecc… che è un po' quello che chiede qualsiasi italiano.
 
Infine lasciatemi dire: ma che domanda stupida è “E se lo facesse tua figlia? vorresti che fosse al sicuro?”. Voi cosa rispondete a questa domanda!?

Io se avessi una figlia le direi “Vieni a stare da me, non ti preoccupare, ce la possiamo fare insieme, lascia perdere quelle idee disperate che stai maturando, hai una famiglia che ti può aiutare.”, non le direi “Buona serata cuore mio, ti sei messa la sciarpina che sul marciapiede fa freddo a febbraio!Passi a prendermi un brioche quando hai finito?”….

Il punto  che hai citato è quello più critico, ma credo che si possa dire altrettanto di uno costretto a sturare cessi di uno spizio: in quel caso dov'è l'autodeterminazione? Molti lavori non si fanno perché sono una scelta cosciente, ma perché si deve e si ha necessità. Noi possiamo tranquillamente parlare di autodeterminazione, ma perché abbiamo il lusso di poter scegliere cosa fare, ma molti altri non lo hanno, e quindi bisogna chiedersi come fare a gestire il fenomeno che emerge? Sono domande che bisogna chieders

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@SerialHenry è un po' utopico, e pure io la penso idealmente come lui.

Anche se oggi ne so un po' di più a proposito di indebitamenti incoscienti, e di come ci si trovi ad affrontare più o meno all'improvviso emergenze finanziarie...

 

In Svezia e in Francia le sinistre hanno legiferato contro la prostituzione in nome di un moralismo laico e progressista, non vedo come qui le minoranze ne vengano colpite negativamente, forse dovremmo solo smettere di vivere nel mondo dei sogni. Anche la schiavitù - l'ho già scritto - sembrava l'aspetto più naturale e antico della società umana di qualche millennio o secolo fa, eppure è stata combattuta e abolita.

 

Come ti suggerisce Andrej invece il punto è che, in forme diverse, certe schiavitù persistono quanto più si cerca di proibirle...

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@SerialHenry, quello che davvero chiedono le prostitute è:

"Considerate il nostro lavoro come ogni altro lavoro"

Sì, è vero: tante persone sono costrette a prostituirsi per fame

così come tante persone fanno qualsiasi altro lavoro per fame.

 

Immagina di fare il telefonista e che domani lo Stato decida

che sia un lavoro umiliante e che prima lo proibisca,

poi metta in carcere solo i manager della Vodafone,

poi solo chi telefona al tuo numero verde, rendendoti impossibile vivere...

E quando ti lamenti per come vieni trattatao ti dica:

"Le persone che fanno questo lavoro non dovrebbero farlo per fame, ma per passione!"

Per passione? Il telefonista? Ma stiamo scherzando?

 

Un prostituto francese del sindacato dei sex-workers dice sempre

che il suo lavoro gli fa schifo e che lo fa solo perché si guadagna meglio e si fa meno fatica

e che è sbagliato per noi perbenisti trattarlo come se fosse un "hobby"

e non come un lavoro come un altro, che a volte piace e a volte no

e che in ogni caso si fa per mangiare.

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Ovvio che autodeterminazione assume di volta in volta un significato diverso perché ogni giorno della nostra vita siamo costretti a fare qualcosa.
 
Ma parliamo di lavoro: tutti più o meno vorremmo evitare di svegliarci alle 7 per guadagnarci la pagnotta. Sarebbe bello fare la vita alla Kim K ma non tutti possiamo permettercelo.
È facile anche pensare che quello che si fa per vivere “non sia gratificante”. Eppure lo fai, sopravvivi e comunque non disprezzi la tua vita, anzi non ti impedisce di cogliere il meglio da quello che fai. Io ho un padre bidello, che “pulisce cessi” da anni, lo so bene :)
 
E tutti avvertiamo la netta differenza tra “andare a raccogliere l’aglio” e “farsi scopare in un bosco”.
 
Perché, che ne dica questa signorina, fare le unghie ad una riccona coatta è meno umiliante che farsi scopare da un vecchio in auto perché nessuno vuole essere costretto a fare sesso, specie con persone verso le quali non prova attrazione alcuna. E perché il corpo, ed i nostri genitali, sono una delle poche roccaforti che abbiamo della nostra identità finché ne possiamo fare un uso libero. Se iniziamo a credere il contrario è davvero la fine.

 

La domanda è "Cosa vogliono i sex workers?". Se le cose stanno come dice la signorina allora la risposta è "Non voglio fare il sex workers. Non voglio che i miei figli abbiano fame. Voglio un altro lavoro". Una nigeriana come risponderebbe? "Voglio essere più sicura quando succhio c***i disgustosi!? O forse direbbe "Non voglio essere costretta a fare questo?".

 

Ma il video di una manager in carriera che abbia mollato tutto per fare la prostituta non si trova?

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Ovvio che autodeterminazione assume di volta in volta un significato diverso perché ogni giorno della nostra vita siamo costretti a fare qualcosa.

 

Ma parliamo di lavoro: tutti più o meno vorremmo evitare di svegliarci alle 7 per guadagnarci la pagnotta. Sarebbe bello fare la vita alla Kim K ma non tutti possiamo permettercelo.

È facile anche pensare che quello che si fa per vivere “non sia gratificante”. Eppure lo fai, sopravvivi e comunque non disprezzi la tua vita, anzi non ti impedisce di cogliere il meglio da quello che fai. Io ho un padre bidello, che “pulisce cessi” da anni, lo so bene :)

 

E tutti avvertiamo la netta differenza tra “andare a raccogliere l’aglio” e “farsi scopare in un bosco”.

 

Perché, che ne dica questa signorina, fare le unghie ad una riccona coatta è meno umiliante che farsi scopare da un vecchio in auto perché nessuno vuole essere costretto a fare sesso, specie con persone verso le quali non prova attrazione alcuna. E perché il corpo, ed i nostri genitali, sono una delle poche roccaforti che abbiamo della nostra identità finché ne possiamo fare un uso libero. Se iniziamo a credere il contrario è davvero la fine.

 

La domanda è "Cosa vogliono i sex workers?". Se le cose stanno come dice la signorina allora la risposta è "Non voglio fare il sex workers. Non voglio che i miei figli abbiano fame. Voglio un altro lavoro". Una nigeriana come risponderebbe? "Voglio essere più sicura quando succhio c***i disgustosi!? O forse direbbe "Non voglio essere costretta a fare questo?".

 

Ma il video di una manager in carriera che abbia mollato tutto per fare la prostituta non si trova?

 

Ti bacerei, lo sai?

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E tutti avvertiamo la netta differenza tra “andare a raccogliere l’aglio” e “farsi scopare in un bosco”.

Io no.

Vedi, è questo il problema di "chiunque vedrebbe una cosa così ovvia!"

Che molti non lo vedono, dal che discende che non è affatto ovvia ma semmai lo è solo agli occhi di chi la ritiene tale, il che è diagnostico solo di un radicatissimo pregiudizio.  

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Saramandasama

Vabbè,parlano persone che appoggiano visioni del mondo di un Buttafuoco...

No, ma prima di perdere la verginità avete preparato i teli immacolati da stendere come prova della vostra illibatezza macchiati con il sangue della vostra purezza?

In quel caso di peperoncino ahi voglia a mangiarne..

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Io no.

 

Infatti quando si vuole torturare ed umiliare una persona la si riprende mentre lavora come centralinista della Vodafone o fa le stagioni estive nei campi. Guantanamo ha un gemellaggio con le offerte telefoniche di Sky....

 

Chissà perché, da sempre, quando si vuole offendere un essere umano sul vivo lo si denuda e si abusa del suo corpo…

 

 

Beati voi che riuscite a sentirvi così "scorporati" e non avete nessuna dimensione privata della vostra carne. :)

Edited by SerialHenry
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E tutti avvertiamo la netta differenza tra “andare a raccogliere l’aglio” e “farsi scopare in un bosco”.

 

Ti rendi conto vero che i soldi che fai "raccogliendo aglio"

in una settimana dieci ore al giorno sotto il sole di Calabria

li fai con quattro pompini da dieci minuti di notte in un bosco?

 

Quando io dico "Non mi prostituirei mai"

lo dico perché prima spaccerei e farei rapine,

non certo perché vedo la netta differenza col "raccogliere aglio".

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Ovviamente allora mi aspetto che, per insegnare a vostro figlio il valore del denaro, quando vorrà comparsi lo scooter, gli consiglierete di scoparsi delle belle checcone pensionate invece che raccogliere aglio d'estate. :) Tanto più o meno è lo stesso.

Edited by SerialHenry
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Saramandasama

Ovviamente allora mi aspetto che, per insegnare a vostro figlio il valore del denaro, quando vorrà comparsi lo scooter, gli consiglierete di scoparsi delle belle checcone pensionate invece che raccogliere aglio d'estate. :) Tanto più o meno è lo stesso.

Che poi con tutti questi amanti del genere daddy, o con tutti i daddy/ grandpa che ci sono sul forum, non credi sia poco carino fare questi paragoni?

Come se fosse biasimevole il fatto che si tratti di vecchi e non del prostituirsi in sé. Quindi se invece delle checcone vecchie, ci fossero dei principi sauditi twink figoni a comprare la prestazioni sessuale, la cosa sarebbe eticamente meno ripugnante?

 

Siete i classici tipi che dànno della troi* alla Lucarelli, e su fb mettono i like contro la violenza sulle donne.

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Chissà perché, da sempre, quando si vuole offendere un essere umano sul vivo lo si denuda e si abusa del suo corpo…

Certo, perché lo si fa senza consenso. Se vuoi torturare un essere umano puoi anche, che so, costringerlo a mangiare formiche... ciò non toglie che vi siano popolazioni che apprezzano le formiche come rara delicatezza.

Il sesso non consenziente è una mostruosità, come è una mostruosità qualsiasi forma di schiavitù o lavoro forzato. Questo non significa che vi sia qualcosa di male nel lavoro in sé, o nel sesso a pagamento in sé. 

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vabbé che fatica, per fortuna sono appena tornato dal cinema e di buon umore!

 

@Arrhenius come si dice da noi, sono responsabile di quello che dico, non di quello che capisci. :)

Se tu hai capito che parlassi di "fatica" come valore del lavoro non hai compreso nulla: parli con uno che ha sempre lavorato battendo le dita sulla tastiera di un pc, questo è stato il massimo del mio sforzo fisico :)

 

@Salamandro Come sopra sono responsabile di quello che dico, non di quello che capisci . Veramente ti devi attaccare a questi particolare per ribattere?

potevo fare quell'esempio come mille altri. Se per te il mio punto era offendere gli over 50...mmm no. Il punto era "Vi prego consigliate a vostro figlio di vendere i proprio genitali per uso sessuale per pagarsi l'iphone. Ovviamente mi aspetto che lo facciate. :) In tutto il forum non c'è nessuno che ha figli?

 

E comunque hai doppiamente sbagliato: sono un grande fan di Selvaggia, la sostengo in molte sue battaglie e ti posso inviare tutti gli screen delle sue risposte ai miei commenti (una avvenuta proprio oggi) e non posto nessuna "pubblicità progresso" sul mio profilo :)

 

 

@FreakyFred il consenso di usare un corpo lo compri?

Edited by SerialHenry
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Saramandasama

"checcona pensionata" non è un particolare. È un offesa verso una categoria precisa. Perché il povero figlio costretto a scoparsi il twinkino saudita da sballo per potersi pagare l'iphone non faceva lo stesso effetto, nevvero?

 

Non ho né passione per i daddy, né lo sono.

 

Però vedere gay tanto empatici, sensibili, puri.. essere i primi ad essere poco attenti alle sensibilità altrui..

 

Oh poi fare attention whoring sotto i messaggi di una che dà della trans a chi non gli garba, per poi mettersi a fare la paladina delle vittime di cyberbullismo, non è sta gran cosa.

 

 

 

Eh sì, dare della "trans" a qualcuno è un'offesa..

Edited by Salamandro
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@FreakyFred il consenso di usare un corpo lo compri?

Certo, è quello che si fa tutti i giorni; quando si paga qualcuno per qualche servizio ovviamente si scambia del danaro con la sua collaborazione, e nella prostituzione non v'è alcuna differenza.

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