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Il suicidio di Tiziana Cantone


SerialHenry

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indipendentemente se i video li ha diffusi lei, lui o altri la gente benpensante non avrebbe dovuto insultarla e chiacchierarla per più di un anno. questo per me è stata la cosa insopportabile per lei e per questo voleva cambiare cognome e vita.

 

ha ragione papa francesco quando diceva che le chiacchiere uccidono e sono peccato.

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Carnefice del suo ragazzo. Quei sei video porno li aveva mandati agli amici per umiliare il suo ragazzo.

In italiano non vuol dire nulla. Quindi, riassumendo, se una persona gira dei video porno per vendetta e questi vengono diffusi contro la sua volontà, si è meritata gli insulti e le persecuzioni per un anno intero?

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se una persona gira dei video porno per vendetta e questi vengono diffusi contro la sua volontà, si è meritata gli insulti e le persecuzioni per un anno intero?

 

Assolutamente sì, anzi pure una denuncia.

Se il tuo ragazzo succhiasse un tuo amico filmandosi

ripetendo quanto tu sia cornuto e impotente

cosa si meriterebbe, una medaglia?

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Assolutamente sì, anzi pure una denuncia.

 

Potremmo distinguere tra la denuncia, cioè il ricorso all'Autorità pubblica per ottenere giustizia, dagli insulti e dalle persecuzioni per mezzo di internet od altrimenti?

Altro è farsi giustizia da sé (ammesso e  non concesso che quella della massa furoreggiante in internet od altrove sia giustizia), altro è chiedere giustizia alle autorità legali.

Rimane infatti pacifico che il reato o comunque il peccato di uno non cancella il reato od il peccato d'un altro, neppure se questi sia l'offeso dal reato o dal peccato del primo.

Edited by Mario1944
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Penso che internet sia un mezzo e chi ci naviga lo rende migliore o peggiore.
Sicuramente senza il web tutto ciò sarebbe rimasto nel paese e dopo un paio di anni le persone si sarebbero dimenticate di lei, ma internet non perdona, ogni cosa viene ingigantita e portata alla ribalta ancor più se crea gruppo.
Direi che la ragazza è stata molto ingenua e anche un pò stupida, anche se non faceva niente di male, si sa che dare cose private a persone anche se amiche può costituire un potenziale pericolo.
Sicuramente la giustizia Italiana non l'ha aiutata in questo suo difficile momento.
 

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Mi sembra di intuire che lei fece il video per vendicarsi di lui e l'ha mandato agli amici di lui che forse per vendicarsi di lei l'hanno messo sul web pubblico.

 

Poi la gente ha fatto il resto.

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Sicuramente senza il web tutto ciò sarebbe rimasto nel paese e dopo un paio di anni le persone si sarebbero dimenticate di lei, ma internet non perdona, ogni cosa viene ingigantita e portata alla ribalta ancor più se crea gruppo.

 

Hanno inventato da due secoli i giornali, tra cui quelli specializzati in cronache scandalistiche.

E comunque, se è vero che nei secoli passati la fama non andava oltre il paesello in cui uno viveva, è anche vero che lì persisteva ben oltre il paio d'anni, spesso anzi durava e marchiava il malcapitato per tutta la vita ed anche oltre....

Forse oggi è più facile cadere dopo pochi anni nell'oblio generale, certo è più facile cadere presto, anche dopo pochi giorni, in quello della rete.

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Mi sembra di intuire che lei fece il video per vendicarsi di lui e l'ha mandato agli amici di lui che forse per vendicarsi di lei l'hanno messo sul web pubblico.

 

Poi la gente ha fatto il resto.

 

Sì, questo è quello che sembra.

Probabilmente però lui era un cuckold

https://it.wikipedia.org/wiki/Cuckold

e pertanto era in realtà consenziente.

 

(Sì, per me sapere se era consenziente o meno

fa tantissima differenza)

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Se lui era consenziente e' importante solo per loro due.

 

Bisogna poi vedere se lui era consenziente del fatto che lei mandasse il video agli amici di lui.

 

Non e' invece importante il consenso di lui per valutare ne gli amici di lui che hanno postato il video sul web ne la gente che ha reso la vita impossibile alla ragazza per un anno.

Edited by marco7
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Io sto a questa ricostruzione dei fatti, che mi pare ben fatta:

 

 

Ha una specie di fidanzato quarantenne, Sergio Di Palo, che sta a Licola con il suo cane: ci ha pure convissuto dall’estate 2015 al settembre 2015, e, secondo la madre – Maria Teresa Giglio, 58 anni – è stato lui a spingerla ad avere rapporti con altri e a filmarli. A loro piaceva così, ed era già successo nel novembre precedente. A dimostrarlo c’è il fatto che i video furono girati e diffusi mentre i due ancora convivevano. Così, in quell’aprile, Tiziana accetta di fare sesso con altri (anche con due alla volta: la condizione è che a sceglierli sia lei) e non si oppone a che il fidanzato, nel mentre, venga sfottuto con tanto di corna immortalate in sei diversi video. E’ lei a definirlo per prima «cornuto» e a dire «stai facendo un video? Bravo», cioè la frase tormentone che la ucciderà. Poi non è chiaro entro quali limiti lei abbia agito «volontariamente e in piena coscienza» (l’espressione è dei giudici) anche nella diffusione dei video, uno dei quali, peraltro, è ambientato per strada.

 

La madre, impiegata comunale, sospetta che a diffonderli sia stato il fidanzato, ma sicuramente è stata anche lei, anzi, è lei ad averli spediti al fidanzato. In una clip, ambientata in una cucina, secondo la madre s’intravede la sagoma di lui. A ricevere i video, sempre in quell’aprile, sono in seguito due fratelli che vivono in Emilia Romagna (amici del fidanzato, che lei aveva conosciuto) poi un utente di Facebook di cui è noto solo il «nickname» e, ancora, un terzo soggetto maschile. Pochi giorni dopo c’è il salto di qualità: è il 25 aprile 2015 quando un primo video finisce su un portale hard, in attesa degli altri. Il 30 aprile il video è già popolarissimo soprattutto nel napoletano, ma è solo l’inizio. La diffusione diventa capillare, dapprima, tramite whatsapp (altri social network non consentono la diffusione di roba porno) e a contribuire al successo c’è che lei è riconoscibile con nome e cognome (...)

 

Che sta succedendo? Qualcuno parla di «revenge porn», categoria dei video hard messi in rete come vendetta contro un ex partner; altri, vista l’apparente disinvoltura e lo straordinario successo di tutta l’operazione, ipotizzano l’efficace piano di marketing di una futura pornostar.

 

In realtà, per capire che sta succedendo, più che un processo alla rete servirebbe un processo alla natura umana, alle dinamiche di massa, alla mostrificazione di cui milioni di internauti si rendono capaci soprattutto quando scagliare il sasso è facilissimo e la mano è ben nascosta dietro una tastiera. Niente di molto diverso, forse, dal sangue invocato nelle arene, dalle pietre scagliate durante una lapidazione, da un compiaciuto linciaggio del Far West: un meccanismo che peraltro è anche ipocrita descrivere o denunciare, ora, perché neutralizzarlo a dovere implicherebbe non scrivere questo articolo, non fare nomi, non dettagliare le vicende, dunque non entrare – come questo scritto farà, nel suo piccolo – nel centrifugatore di Google o di Facebook, nell’automatismo per cui anche i più seriosi quotidiani scaraventano in rete video voyeuristici sulla base dei «click» che probabilmente faranno. Tiziana Cantone, per una dolosa ingenuità d’origine, entrò così in un inferno senza ritorno e che neppure la morte in queste ore potrà fermare.

 

Nel maggio successivo, sempre 2015, la sua vita pubblica e privata diventa un videogioco al pari delle sue amicizie, del suo passato, dei dettagli più intimi, cose vere o false, non importa. Diventa l’icona di pagine Facebook, vignette, parodie, canzoni, fotomontaggi, addirittura vendita di magliette, tazze, gadget: qualche cronista si scatena alla ricerca del fidanzato cornuto, il «meme» tra Tiziana e il suo amante compare nel video della canzoncina «Fuori c’è il sole» di Lorenzo Fragola (20 milioni di visualizzazioni) e la presenza dei video di Tiziana non è neppure più necessaria. In ogni caso i video sono reperibili su qualche sito porno. Anche i quotidiani online danno conto del fenomeno esploso intorno al suo nome, mentre vip e calciatori vengono intervistati a proposito della famosa frase. Che sta succedendo? Niente, tutto: è qui che il confine tra fenomeno di costume e cronaca giudiziaria si fa impalpabile, è qui che, per ritrovarlo, serve al minimo un’impiccagione, un suicidio.

 

(...)

 

Il punto è che Tiziana non può letteralmente più uscire di casa, e, quando lo farà, sarà per scappare. Non può più lavorare neppure nei locali di cui gli zii sono titolari: un bar in zona porto e un negozio. Lascia il napoletano e passa qualche mese in Emilia Romagna da amici del fidanzato, poi da parenti in Toscana, lontana perlomeno da concittadini in grado di associarla immediatamente al video. Va in depressione e dintorni, ovvio. Qualche crisi di panico. Ottiene di poter cambiare il cognome. La prima denuncia dei suoi legali parla anche di un primo tentativo di suicidio. Due, secondo la madre: nel dicembre 2015 avrebbe ingerito barbiturici e fu salvata in extremis, chiamando il 118, poi tentò di lanciarsi da un balcone a casa del fidanzato. Il quale passa per cornuto d’Italia perché la faccenda è sfuggita di mano anche a lui : prima di cancellare il proprio profilo Facebook – come Tiziana – in un ultimo post rivolge minacce un po’ a tutti: «Vi veng a mangià o cor a piett… attenti»

 

[ se è vero a quanto io so il fidanzato è rimasto tale dopo il fatto non ritenendosi affatto sputtanato da Lei ma dagli Haters ]

 

http://www.ilpost.it/2016/09/15/storia-tiziana-cantone/

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Assolutamente sì, anzi pure una denuncia.

Se il tuo ragazzo succhiasse un tuo amico filmandosi

ripetendo quanto tu sia cornuto e impotente

cosa si meriterebbe, una medaglia?

Di certo non la morte né la persecuzione e comunque se non fa nomi che vuoi denunciare. Edited by Pix
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Ovviamente un terrone sessista bisex difende i carnefici, classico. Perché non ti ammazzi?

rotwang se lei consenziente si lascia filmare non puo lamentarsi poi delle conseguenze. Non è nata ieri... con gli scandali americani e i sextape di gente famosa che hanno circolato sul web, bisogna pensarci bene su cio che si fa. La depressione post atto l'ha voluto lei e la cosa buffa in tutto cio è che pensava di fare un torto al fidanzato ma è stata lei a subire.

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La ricostruzione di Facci è la più veritiera.

Ma veramente siete così ingenui da non capire che il problema principale non è la diffusione del video, ma un insieme di comportamenti persecutori che vengono messi in atto in QUALSIASI CASO. Può colpire ognuno di voi, e la buona demente di Selvaggia Lucarelli ha dimostrato con la sua gogna mediatica che queste cose ti possono rapidamente distruggere la vita in meno di un giorno. 
Non è per fare il moralismo, io sono preoccupato a prescindere dalla stupidità, irresponsabilità della ragazza. Succede,ci sono centinaia di video porno di coppiette, di cuckhold and so on per internet, quello che distingue la vicenda dall'oblio della sedimentazione della rete, è che ci hanno messo nome e cognome della ragazza e hanno iniziato a fare meme su questa ragazza, con persecuzioni. Se non era in grado di uscire di casa, vuol dire che non solo era conosciuta, ma anche pedinata, non poteva neppure lavorare. Andare a fare le pulci sulla responsabilità (oppure citando Capricorno, "selezione naturale" oltre ad essere altamente fuori fuoco, è abbastanza tipico di chi ha limitate capacità di analisi) 


Nessuno mette in dubbio le colpe dei delinquenti, ma io metto in dubbio la capacità di discernimento della vittima, sia che si tratti di un porno che di una catena d'oro..

Hai solo ripetuto per tutto il topic che è colpa della ragazza. Logica impeccabile, comunque: se non vuoi che ti rubino la catena d'oro, non possedere una catena d'oro. 

C'è un articolo di ricostruzione che mette in chiaro, lo ha citato @Hinzelmann. Era un gioco erotico, si sono fidati delle persone sbagliate, e quello è stato il risultato della vicenda. Quel che mi pare che proprio non capiate, è che considerate naturale che ci siano reazioni di massa,  e che siano sempre giustificabili. Ma vi rendete conto che le stessi meccanismi possono essere pericolosi anche per noi? Mi pare che un altro luminare del forum, che dovrebbe ritornarsene solo nelle fogne, abbia detto ad un altro utente che l'aggressione omofoba se la è cercata, per esempio... E mi pare che ci siano stati atti persecutori vistosi nella nostra comunità, come citato da Demò, come minimo mi preoccuperei di poter finire potenzialmente in una macchina del genere. Io avevo l'abitudine di baciarmi col mio ragazzo per strada, metti caso che uno che conosceva o me o lui mi fotograva e organizzava un gruppo contro uno di noi due - e vista la provenienza del moroso, non mi pare una prospettiva così lontana-, è logico che finivamo ad aspirare tubo di scarico. 
A volte non capisco, volete fare i cinici? Ma lol, non siete bravi neppure in quello, volete fare i paladini dei diritti, inneggiando marce forcaiole, bene guardate le conseguenze di ciò che ha fatto la Selvaggia Lucarelli e il gruppo Maschilista di merda su facebook ( la cui amministratrice dovrebbe solo essere internata all'inferno)

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Hai paura che ti filmano bel demo' ?

 

be' è piuttosto antipatica una frase che riduce una considerazione di buon senso ad una paranoia personale

 

Tuttavia volevo dire che può capitare a chiunque, a chiunque si senta al sicuro e guardi questa vicenda da fuori.

D'altronde ho già smentito chi sostiene che i maschi non sono soggetti a pressione sociale e stigma se le loro attività sessuali finiscono in rete:

https://en.wikipedia.org/wiki/Suicide_of_Tyler_Clementi

 

Leggendo il post di @Greed89 ho saputo che Selvaggia Lucarelli ha causato il licenziamento di un musicista che aveva scritto un commento offensivo sulla ragazza.

Giustizia è fatta, un uomo ha perso il lavoro, giubilino le donne.

Mi domando come questa vicenda possa aver cambiato la sua attitudine a considerare tro*e le donne che diffondono propri filmati a contenuto sessuale, ma immagino che lo scopo del gioco fosse rovinare la vita a qualcuno per attaccarsi una medaglietta sul petto, una medaglietta che dice: "sono una persona famosa e benestante che ama fare l'eroina camminando sul sangue della gente comune".

Edited by Demò
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Quanto meno ha capito quello che ha potuto vivere la troia della cui morte si rallegrava. In fondo non era stato lui a lasciare la sua bacheca pubblica. Eh eh, sembrerebbe quasi che se la sia cercata!

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be' è piuttosto antipatica una frase che riduce una considerazione di buon senso ad una paranoia personale

Avere paura di essere filmati di nascosto quando si scopa non e' una considerazione di buon senso.

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"Tiziana torna in Procura, fa una integrazione alla denuncia di maggio e i pm aggiungono il reato di violazione della privacy, ma stavolta non iscrivono nessuno nel registro degli indagati. Intanto lei smette di uscire da casa perché le è capitato di essere «riconosciuta e derisa», scrive nella denuncia. Non va più al supermercato, né in palestra, al cinema o al ristorante. Gli amici spariscono, nessuno la chiama più, nessuna la invita a uscire. Lei comincia a stare male, ha attacchi di panico, piange, pensa al suicidio. Ci prova anche ma la fermano in tempo. L’unico che le è accanto e che la sostiene anche nelle spese per l’avvocato è l’ex fidanzato. Se per affetto o per altro non è chiaro. E anche questo, così come un suo eventuale ruolo in tutta la vicenda dei video, cercheranno di capire i pm della Procura di Napoli Nord che martedì hanno aperto un’inchiesta per induzione al suicidio. Per adesso senza nessun indagato."

 

Se persino il fidanzato l'ha aiutata, non vedo perché straparlare ad oltranza. E aggiungo: utenti di niente, compaesani di niente e amici di niente.

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Non so cosa si possa fare - tecnicamente - contro qualcosa che diventa

"virale"

 

Nel senso che, ok supponiamo che io per vendetta metto in giro dei filmati

hard che abbiamo fatto da fidanzati, perchè mi hai scaricato

 

Io potrò essere condannato, i contenuti rimossi, ma se la gente ti bolla

come troia....quel tipo di danno è ineliminabile

 

Questa è la risposta che hai dato a Salandro che si chiedeva se ci sono dei vuoti legislativi. Lo dico perchè altrimenti non si capisce il mio discorso.

 

Sono d'accordissimo con te e mi piace che tu l'abbia fatto notare. Ma è alquanto significativo che questa cosa debba essere specificata a noi omosessuali.

Voglio dire, se non lo sappiamo noi, con tutto quello che abbiamo passato nella nostra vita, che nessuna legge potrà mai imporre a nessuno una "coscienza" che non ha...

Intendo per coscienza quel qualcosa che ci fa capire che è sbagliato condannare qualcuno per il suo orientamento sessuale o per un atto che la "morale" comune condanna (in questo caso specifico).

La legge non può arrivare a tanto, purtroppo. Questo tipo di lavoro va fatto da ognuno singolarmente.

Speriamo che questa vicenda serva almeno a far riflettere.

Edited by ginko
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@Mario1944

 

per "banalità" intendevo il fatto di fare sesso - in due, in tre, in cinquantasette, che sia: si è uccisa per la vergogna di aver fatto un pompino, ossia qualcosa all'ordine del giorno, ovunque, per migliaia e migliaia di donne e di uomini.

e la diffusa gogna che ha fatto seguito all'avventata pubblicazione dei video, per sua stessa mano, è per l'appunto ciò che ha reso questa banalità "mostruosa".

sciocca alquanto, non c'è dubbio, ma ripeto: dire che "se l'è andata a cercare" è un'ovvietà, a mio avviso, che non tocca il nocciolo della triste e sconsolante faccenda.

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e la diffusa gogna che ha fatto seguito all'avventata pubblicazione dei video, per sua stessa mano, è per l'appunto ciò che ha reso questa banalità "mostruosa".

 

Un aspetto interessante di questa triste vicenda è la "razionalizzazione"

della gogna

 

Se il fenomeno è virale, deve esserci un piano, una intenzione da cui:

 

-vuole diventare una porno star

-vuole lanciare una linea di prodotti

 

In poche parole c'è dietro un marketing

 

E' interessante perchè ci hanno creduto pure dei giornali, con il risultato

di rendere la vittima alternativamente o una "troia sprovveduta" o una "cinica

esibizionista" che aveva chissà quali reconditi piani

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si è uccisa per la vergogna di aver fatto un pompino, ossia qualcosa all'ordine del giorno, ovunque, per migliaia e migliaia di donne e di uomini.

 

Non mi pare che la ragione della sua vergogna sia stata un atto sessuale o parasessuale, tanto più se tale atto sia come dici "ordinariamente giornaliero per molti ovunque".

 

Infatti, se tale atto sessuale o parasessuale sia "ordinariamente giornaliero per molti ovunque", esso non sarebbe potuto per  sé solo essere la ragione della gogna mediatica e dunque della conseguente irrimediabile vergogna della ragazza:

evidentemente c'era dell'altro.

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Attualmente non è una prospettiva così lontana, basti pensare che un utente ha detto che gli è stato chiesto di impostare la cam ad una persona che voleva i filmini di quando scopava. Cioè, non mi pare che sia una prospettiva lontanissima.

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Il moto di derisione, di scherno prodotti dal video di questa ragazza è poi così tanto condannabile, o fa semplicemente parte della natura umana quando agisce in massa ?

 

Insomma c'è davvero una colpa degli internauti o semplicemente "siamo fatti così", come cantava la D'avena?

 

Sarà semplicistico, ma voglio schematizzare come secondo me vanno le cose:

 

1) un tot di persone in rete si bulla del video, lo trasforma in meme, insulta la ragazza

 

2) un altro tot di persone si ribella a questo moto di incurante derisione e critica duramente la società . 

 

3) in realtà gran parte di questo ultimo gruppo ha fatto le stesse cose con personaggi come Rosario Muniz, Tacchi alti, Laura Scimone e via dicendo, ma...ssst che nessuno si ricorda, e per far dimenticare tutto è meglio dare contro alla massa rozza, chè queste cose non si fanno !

 

In sostanza, tutti colpevoli, nessun colpevole . Siamo na brutta razza, dobbiamo solo accettarlo .

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@Ghost, mi sembra un'opinione piuttosto debole e superficiale.

Giustamente osservi che i due "gruppi" sono una costruzione piuttosto artificiale e fluida, le appartenenze variano a seconda delle circostanze e in generale sono funzionali a tenere in piedi il giochino dell'internet, il dibattito, lo scontro tra fazioni. 

 

Tuttavia pensare che questa sia la natura umana e si tratti di vicende ineliminabili è piuttosto assolutorio e fatalista. In realtà è essenziale che ogni individuo possa disporre dei video e delle foto che attengono alla sfera più personale ed intima, eventualmente ottenendone il blocco e un bel multone per chi si permette di farli girare di nascosto.

 

In secondo luogo occorre che da vicende simili si generi la consapevolezza che occorre sviluppare un'etica, delle buone maniere, che informino l'uso del mezzo.

In questo forum non scriviamo a lettere MAIUSCOLE perchè sappiamo che equivale ad un "urlo" e non è appropriato, evitiamo i diminutivi alla cmq, dp, etc., perchè è vietato ma anche perchè nuoce alla leggibilità dei messaggi. Bene, non so se sia un problema di moderazione, perchè in questo caso occorre fare pressione sulle società che amministrano i social, ma sicuramente un dibattito pubblico che faccia acquistare coscienza del fatto che travolgere vite attraverso la pressione del web è sbagliato, sarebbe necessario.

 

Concludo osservando che le istituzioni dovrebbero iniziare a prendere consapevolezza della vera natura di questi movimenti di massa: se non diventano fenomeni trash come il video della ragazza, si tratta di dibattiti che muoiono entro 3 giorni. Licenziare il direttore di un giornale o un musicista o chiunque altro solo per venire incontro alle richieste della massa, è stupido, basta aspettare 4 giorni e tutti discuteranno di altri.

Evidentemente siamo così nuovi all'uso di questi mezzi che non solo non sappiamo come usarli, ma neanche ne valutiamo adeguatamente la forza, sopravvalutandola (o sottovalutandola, a seconda dei casi).

Edited by Demò
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Demò, dobbiamo renderci conto che è inevitabile che succedano fenomeni di massa del genere, e limitare l'uso della rete tramite atti di moderazione non cambia l'indole, semmai la frena . L'utilità della cosa, così come l'utilità dei servizi contro il bullismo, servono ad evitare le morti, non a cambiare la gente . Perchè deridere ci fa sentire più forti, ci fa nascondere i nostri difetti, lo fanno i bambini con ingenua cattiveria e lo fanno da adulti quando hanno il modo .

 

Paperissima si basa su questo, ed i suoi ascolti ci dicono di come è piacevole ridere degli altri . Fantozzi è un altro caso, pur se la vittima in questo caso non esiste poichè immaginaria . Dire che sia superficiale come analisi equivale a non vedere la realtà dei fatti . I buoni, quelli con la divina indignazione assoluta,i puri totali, sono la minoranza: gli altri qualche scheletrino ce l'hanno, basta scavare un po' . 

 

Dire che la causa dei suoi mali è stata lei stessa significa dire che non aveva sufficienti modi di proteggersi dal male che la società può fare (male di cui lei stessa probabilmente faceva parte, come noi ci possiamo mettere il nostro) . Ha scelto le porte sbagliate nella sua avventura a bivi, un po' come nei libri game, e una volta che sbagli quella a monte è difficile riprendere il lieto fine . Non è un'accusa morale ma un semplice dato di fatto .

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Però non riduciamo tutto alla massa. E che la massa spinga a decisioni di convenienza, questo non è una novità. In ogni caso come vorremmo far dimettere un sindaco fascista ed omofobo, non vedo perché un conservatorio musicale debba tenersi un elemento che con le sue esternazioni pubbliche ( perché una bacheca aperta di facebook è pubblica e il riportarne il contenuto non è reato. Altrimenti la Lucarelli dovrebbe scontare 5000 anni di carcere) misogine infanghi il nome del conservatorio stesso. Gli atti persecutori e la monetizzazione dei porno non erano più riconducibili alla massa, ma a singoli individui. È lo haterism, il fenomeno degli haters che sfocia nel penale. Ché persone con nome e cognome inizino a insultarti pesantemente senza rendersi conto di star compiendo un reato non può essere associato ad una voler boycottare chi pubblicamente mostra la sua misoginia. Perché allora dovremmo non reagire neanche davanti alle esternazioni omofobe, sulle bacheche di facebook, del politico di turno.. Non sia mai che per colpa della massa dovesse maturare la decisione di dimettersi..

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