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Gli anni Novanta? Si studiava di più


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Se mi venite a dire che non ci si può istruire solo su wikipedia non solo ne convengo, ma credo che chiunque dotato di un po' di senso della realtà non prenda nemmeno in considerazione l'ipotesi

 

Beh credo che qualcuno in questo topic abbia scritto che l'esistenza di internet

rendebbe il nozionismo obsoleto

 

Fatta questa premessa però bisognerebbe dare un "taglio" alla discussione altrimenti ci si smarrisce

 

Qualcuno di voi sa veramente il motivo per cui fatto il ciclo delle elementari

si riiniziava a studiare dall'inizio ad un livello di approfondimento migliore

tutte le materie?

 

Quale era la logica che ispirava questo sistema?

 

Lasciamo stare il doveroso aggiornamento dei programmi, la domanda è perchè da un

ciclo all'altro si ripetevano

E' vero però che si pretendeva almeno l'apprendimento della nozione, che denotava il famigerato "impegno" dello studente, anche se era a volte evidente che quello studente aveva "studiato a memoria" senza capire

Ecco quello che volevo dire io, seppur confusamente, è proprio che si è cercato di curare questo problema (nozionismo decontestualizzato italiano) introducendo un nuovo problema (performantismo esasperato nordamericano).

 

Cioè si è cercato di bypassare la domanda sacrosantissima sul significato stesso dell'esistenza del sistema scolastico "A cosa serve studiare?" dicendo che in realtà quello che conta è il produrre un utile, dimenticandosi che produrre un utile è la risposta a "A che cosa serve aprire un'impresa commerciale?"

 

Cosicchè adesso il famigerato "impegno" dello studente non è più valutato con l'apprendimento della nozione, autentico o mnemonico che fosse, ma lo si tenderà sempre più a valutare all'americana, dunque attraverso IL CONSEGUIMENTO DI UN BUON VOTO a seguito della valutazione di una performance (ho fatto una bella presentazione del mio lavoretto, ho fatto una ricerchina esauriente sulla consegna).

 

Il che non fa altro che aumentare i problemi invece di risolverli, perché magari prima mettevo in difficoltà chi aveva cattiva memoria o pessimo metodo di concentrazione, adesso metterò ANCHE in difficoltà chi magari si imbarazza a parlare in pubblico, chi non sa proteggersi dall'ansia da scadenza, chi non riesce a rendere simpatico un argomento, chi non riesce ad accattivarsi l'attenzione altrui, ecc.

 

Il tutto in un contesto di generale peggioramento del livello di istruzione perché appunto per conseguire il famoso BUON VOTO in questo sistema che per adesso è ancora ibrido ora devo abbassare tutte le mie pretese in termini di quantità e qualità di nozioni... Anche perchè scarico la gestione della nozione direttamente allo studente lasciandolo da solo.

 

Ecco quindi che arriviamo all'imbarazzante e miserella semplificazione generale di cui giustamente Andrejmolotov89 lamenta la diffusione.

 

Pur di strapparti il buon voto, il sistema sarà disposto a ritenerti un idiota.

 

L'unica cosa che disgraziatamente non sarà disposto a fare e rimettersi in discussione sul proprio stesso ruolo, cioè quello di contestualizzarti la nozione e trasmetterti il valore del fatto di conoscerla e i problemi nel non conoscerla.

Edited by Sampei

 

 

Quale era la logica che ispirava questo sistema?

beh, credo che ti sia risposto da solo:

 

 

fatto il ciclo delle elementari si riiniziava a studiare dall'inizio ad un livello di approfondimento migliore tutte le materie

e già così c'è stata un sacco di gente convinta per esempio che all'epoca di Nerone ci fosse già il Colosseo (costruito decenni DOPO la sua morte);

se non rimetti più mano ad un argomento dalla 3^ elementare al 1° superiore,

continuerai per esempio a mettere nello stesso calderone personaggi di epoche MOLTO diverse e/o mitologici,

perdendo di vista l'importanza storica che può avere saper ordinare CRONOLOGICAMENTE situazioni & protagonisti:

il risultato può arrivare a livelli di sfondoni tipo "Romolo & Remo erano amici fraterni di Giulio Cesare!", perchè magari stavano a 4 paginette di distanza nel sussidiario dele elementari.

 

nb: sta frase l'ho sentita colle mie orecchie;

inutile dirti che l'idiota che la pronunciò venne cazziato ad abundantiam...


va pure detto però che l'alternativa a sto carrozzone mezzo sfasciato che è la scuola di oggidì,

ossia http://espresso.repubblica.it/visioni/societa/2016/10/28/news/saraceno-cosi-i-genitori-preparano-i-piccoli-trump-del-futuro-1.286534?ref=HEF_RULLO  ,

mi mette tanta tanta paura..

Fatta questa premessa però bisognerebbe dare un "taglio" alla discussione altrimenti ci si smarrisce

 

Qualcuno di voi sa veramente il motivo per cui fatto il ciclo delle elementari

si riiniziava a studiare dall'inizio ad un livello di approfondimento migliore

tutte le materie?

 

Banalmente c'entra col fatto che progressivamente s'è alzata l'assicella dell'età dell'obbligo scolastico;

fino ai primi anni '60 -prima delle medie unificate- dopo le elementari o iniziavi il ginnasio o prendevi il cosiddetto "avviamento professionale".

 

Non è che poi si ricominci a studiare tutto tutto, magari la storia e la geografia sì, ma non è che a 14 anni rifai la tabellina del 7.

 

e già così c'è stata un sacco di gente convinta per esempio che all'epoca di Nerone ci fosse già il Colosseo (costruito decenni DOPO la sua morte);

 

In realtà hanno iniziato a costruirlo "solo" 7/8 anni dopo la morte di Nerone...cioè mi pare un errore perdonabile ;)

 

Cosicchè adesso il famigerato "impegno" dello studente non è più valutato con l'apprendimento della nozione, autentico o mnemonico che fosse, ma lo si tenderà sempre più a valutare all'americana, dunque attraverso IL CONSEGUIMENTO DI UN BUON VOTO a seguito della valutazione di una performance (ho fatto una bella presentazione del mio lavoretto, ho fatto una ricerchina esauriente sulla consegna).

 

Però non va demonizzata, secondo me, la performance.

Io vivo la cosa molto conflittualmente eh, perché o sono uno da lode o sono uno da bocciatura, il ché m'ha reso sempre un filino ansioso a scuola e pure all'Univ, tanto da ritenermi incapace di procurarmi un impiego da solo.

Sarebbe auspicabile un sistema che faccia poco uso della valutazione, ma, di fatto, in tanti studiamo anche per avere un buon voto, e ne impariamo di cose.

 

 

Banalmente c'entra col fatto che progressivamente s'è alzata l'assicella dell'età dell'obbligo scolastico;

 

No, caro la risposta è niente affatto banale

 

Perchè se tu facessi lo sforzo di usare wikipedia scopriresti che:

 

Attualmente in Italia si distingue tra obbligo scolastico e diritto dovere all'istruzione/formazione o obbligo formativo. Il primo richiede la permanenza nel sistema di istruzione per dieci anni, indipendentemente dagli esiti e che dunque non termina a sedici anni, ma dieci anni dopo aver iniziato (indipendentemente dalle promozioni conseguite), il secondo, invece, non è un traguardo temporale ma richiede il raggiungimento di una qualifica pari almeno al II livello EQF. L'obbligo formativo è stato introdotto dal ministro Luigi Berlinguer insieme all'innalzamento da 8 a 10 anni dell'obbligo scolastico. Tale innalzamento si sarebbe dovuto compiere nell'arco di alcuni anni, infatti inizialmente l'obbligo veniva prolungato solo fino ai 9 anni. La legge De Mauro-Berlinguer prevedeva anche un riordino dei cicli che avrebbe portato una unificazione tra scuola elementare e scuola media accorciando la durata di tale percorso di un anno.
In tal modo l'obbligo scolastico di 10 anni avrebbe messo gli studenti nella condizione di frequentare 3 anni di scuola superiore ottenendo una qualifica.

All'interno di tale quadro venne progettato il "NOF", nuovo obbligo formativo, che prevede il diritto dovere di permanere nei vari canali della formazione-istruzione fino al conseguimento di una qualifica di II livello EQF.

Con la riforma Moratti l'innalzamento dell'obbligo scolastico venne annullato, mentre venne mantenuto l'obbligo formativo. Tale obbligo prevedeva che gli studenti, dopo il conseguimento del diploma di scuola secondaria inferiore, si iscrivessero o alle scuole secondarie superiori o a un corso di formazione o che mettessero in atto forme di alternanza tra formazione e lavoro (apprendistato).

Con il passaggio del ministero a Giuseppe Fioroni, attraverso l'art. 1 comma 622 della 27 dicembre 2006 n. 296 (legge finanziaria per l'anno 2007), l'obbligo scolastico è stato nuovamente innalzato a 10 anni e, in ogni caso, fino al sedicesimo anno di età. Di conseguenza l'età per l'accesso al lavoro è stata elevata a 16 anni.

Meno di due anni dopo il governo Berlusconi IV, modificando la legge 296/2006,[2] contemplò la possibilità che l'obbligo scolastico, nel rispetto degli obiettivi di apprendimento generali e specifici, fosse assolvibile anche attraverso percorsi di istruzione o formazione professionale. La maggioranza presentò un disegno di legge nuovamente dedito all'introduzione dei giovani nel mondo del lavoro. Questi avrebbero potuto infatti trascorrere l'ultimo anno di obbligo di istruzione (ovvero, di norma, il sedicesimo anno di età) in aziende del territorio, tramite contratti di apprendistato.[3][4] Quest'ultimo disegno si scontrò con grandi critiche da parte di vari sindacati, del Partito Democratico e dell'Italia dei Valori;[5] e nonostante un lunghissimo iter parlamentare non venne approvato.

Con la nuova riforma Gelmini del 2010 si fece un tentativo di riduzione dell'obbligo scolastico che, tuttavia, non andò in porto.

 

Questo Bignami del Caos legislativo 1996-2016, con innalzamento dell'obbligo e riforma dei cicli, poi

senza riforma dei cicli ma abrogazione di esami di licenza, maestri unici poi prevalenti, integrazioni di

programmi per sole alcune materie, cambio del sistema di valutazione del rendimento degli studenti, obbligo

( di frequenza, di istruzione, di formazione ) ridefinito ogni 5 anni e che spezza a metà in ogni caso il ciclo secondario,

riforma dell'esame di stato etc

 

Questo caos, può essere definito solo in un modo : CAOS

 

Ed il Caos tutto è fuorchè banale

 

 

Beh credo che qualcuno in questo topic abbia scritto che l'esistenza di internet rendebbe il nozionismo obsoleto

 

Beh ma io vorrei tanto che non fosse così.. però la realtà mi dice il contrario purtroppo. Quando qualcuno non sa qualcosa la frase magica è "let me google it" non "ah aspè che stasera controllo...ho un libro di X in cui mi pare ci sia un riferimento a quest'argomento" 

 

 

 

In realtà hanno iniziato a costruirlo "solo" 7/8 anni dopo la morte di Nerone...cioè mi pare un errore perdonabile

 

Beh no, anche se l'errore è di pochi anni, se hai studiato storia saprai che il Colosseo è stato costruito proprio dove prima vi era una parte delle aree esterne collegate alla Domus Aurea di Nerone... quindi la costruzione non sarebbe stata possibile prima della morte e della successiva damnatio memoriae del medesimo.

 

è come dire che la costituzione italiana è stata scritta nel '44 invece che nel '47... sono solo 3 anni di differenza.. e che sarà mai! 

 

 

Quando qualcuno non sa qualcosa la frase magica è "let me google it"

 

Che accada così posso anche convenirne, si tratta di vedere se sia conveniente

o meno assecondare la tendenza, piuttosto che avversarla

 

Il problema è che con il vecchio sistema il Bignami sull'obbligo scolastico, che

è solo l'aspetto teoricamente più semplice da definire di un sistema di istruzione

io te lo facevo in 3 righe

 

Mentre se io oggi su google cerco obbligo scolastico, mi esce fuori quel romanzo

che ho copincollato qui sopra

 

Si tratta di un coacervo di riforme abortite, contraddette, parzialmente attuate e solo

negli aspetti che incontravano il favore delle famiglie italiane...non è possibile estrarne

una nozione da imparare a memoria, perchè è il caos istituzionalizzato

 

E' un miracolo che vi siano Italiani che sanno ancora leggere e scrivere

L'obbligo formativo è stato introdotto dal ministro Luigi Berlinguer insieme all'innalzamento da 8 a 10 anni dell'obbligo scolastico. Tale innalzamento si sarebbe dovuto compiere nell'arco di alcuni anni, infatti inizialmente l'obbligo veniva prolungato solo fino ai 9 anni. La legge De Mauro-Berlinguer prevedeva anche un riordino dei cicli che avrebbe portato una unificazione tra scuola elementare e scuola media accorciando la durata di tale percorso di un anno.

In tal modo l'obbligo scolastico di 10 anni avrebbe messo gli studenti nella condizione di frequentare 3 anni di scuola superiore ottenendo una qualifica.

All'interno di tale quadro venne progettato il "NOF", nuovo obbligo formativo, che prevede il diritto dovere di permanere nei vari canali della formazione-istruzione fino al conseguimento di una qualifica di II livello EQF.

Con la riforma Moratti l'innalzamento dell'obbligo scolastico venne annullato, mentre venne mantenuto l'obbligo formativo. Tale obbligo prevedeva che gli studenti, dopo il conseguimento del diploma di scuola secondaria inferiore, si iscrivessero o alle scuole secondarie superiori o a un corso di formazione o che mettessero in atto forme di alternanza tra formazione e lavoro (apprendistato).

Con il passaggio del ministero a Giuseppe Fioroni, attraverso l'art. 1 comma 622 della 27 dicembre 2006 n. 296 (legge finanziaria per l'anno 2007), l'obbligo scolastico è stato nuovamente innalzato a 10 anni e, in ogni caso, fino al sedicesimo anno di età. Di conseguenza l'età per l'accesso al lavoro è stata elevata a 16 anni.

 

A parte che la voce che mi citi è ritenuta "da controllare" (e ti do ragione sul discorso CAOS, la pagina del MIUR non è molto più chiara), credo che fosse auspicabile per tutti e tre i ministri -nella peggiore delle ipotesi- ritenere che entro i 16 anni lo studente avesse raggiunto la licenza media e, per lo meno, iniziato un apprendistato, se non frequentato un biennio di superiori (o triennio come voleva Berlinguer accorpando elementari e medie...idea sensata, le medie inferiori andrebbero riviste da anni).

 

Di passaggio chiedo scusa ai romani che sta faccenda del Colosseo sento vi sta a cuore.

Prossimo raduno padovano interrogazione sugli Scrovegni :D

Edited by schopy

 

 

A parte che la voce

 

Ovviamente ho citato wikipedia perchè so che ti piace tanto

 

 

 

credo che fosse auspicabile

 

L'atto di fede però dovrebbe trovare collocazione nel topic

sul rapporto con la religione, non qui

 

Qui si dovrebbe discutere di un sistema che aveva una sua logica

lineare ed ora è stato devastato

 

 

Beh no, anche se l'errore è di pochi anni, se hai studiato storia saprai che il Colosseo è stato costruito proprio dove prima vi era una parte delle aree esterne collegate alla Domus Aurea di Nerone

GRAZIE DI ESISTERE!!!!

  • 1 month later...

Questi dibattiti non hanno senso, "studiare di più" non implica "studiare meglio" :P

Detto ciò, la mia impressione è che la scuola italiana punti a confezionare dei recipienti di nozioni, e in modo alquanto arbitrario (Perchè in un liceo scientifico devo studiare filosofia e non c'è manco un'ora di elettronica?). A mio parere prima di mettersi a giocare a dare degli sfaticati ai gggiovani di oggi tenere a mente che intelligenza, cultura e nozionismo sono cose ben distinte:

Ho notato che spesso gli over 30 che conosco usano i primi due come sinonimi, ma è sbagliato perchè:

1) Una persona può essere intelligente anche senza un elevato grado di istruzione. Purtroppo so che suona male, ma se nasci stupido ci resti anche se 

2) Sapere a memoria centinaia di nozioni senza averne compreso il senso è del tutto inutile. Ricordatevi che le Persone si differenziano dalle macchine perchè sono capaci di sfruttare le proprie conoscenze per creare qualcosa di nuovo! Saper ripetere a memoria la divina commedia senza capire cosa stai dicendo non rende tanto diversi dal kobo che sta sul mio comodino, se non per il fatto che un umano ci mette mesi per memorizzare un libro come la commedia, il kobo solo pochi secondi :D

3) La semplicità non è una cosa negativa: sarà l'indole da informatico, ma la vedo come una compressione più o meno lossless dello scibile. Ricordate che tutti sono in grado di complicare le cose semplici, ma solo chi ha veramente una padronanza completa della disciplina riesce a rendere accessibile un concetto apparentemente ostico.

Se non mi credete andate a studiarvi le derivate direttamente dagli scritti di Newton, e vediamo se le semplificazioni dell'800 vi fanno ancora schifo :D

 

Ma che lo dico a fare che il 90% delle persone che si vanta di avere una "mente aperta" va in crisi appena qualcuno dice loro che app e file non sono la stessa cosa! >:(

solo chi ha veramente una padronanza completa della disciplina riesce a rendere accessibile un concetto apparentemente ostico.

nì..

mi spiego:

  • per avere sta "padronanza completa della disciplina" cmq devi conoscerla -> averla studiata BENE; e ciò mi sembra una considerazione ovvia & banale
  • per renderla accessibile però occorre anche un ambiente circostante ricettivo, interessato alla disciplina stessa & pronto all'ascolto. Ora, quel che credo sia cambiato oggi è che la soglia di attenzione si è drammaticamente abbassata: se i piskelli son distratti da millantamila stimoli visivi, uditivi eccetera (dal melafonino coll'ultimo video di gattini tanto carini all'iPhone con l'ultima di Fedez che spakka; per tacer dei msg sul gruppo di va-a-zappà di chi sta impanicato perchè non ha l'outfit adatto per la mega festa del prediciottesimo di dopodomani..), come fanno a concentrarsi per più di mezzo minuto su un poveraccio dietro a una cattedra che cerca di sgolarsi per far capire il teorema di Pitagora? Nel secolo passato (=ai miei tempi) non avevamo tutti sti device -> le distrazioni erano MOLTE meno. Per cui, o per amore o per forza, alla fine stavi a sentire quello che ti dicevano!
Edited by freedog

Tutte balle, anzi è stato il decennio in cui si sono prese decisioni distruttive per la scuola pubblica, perpetuando il rilassamento della sua autorità, iniziato nel decennio precedente e quindi, di conseguenza, l'impoverimento della diffusione capillare di un'ottima istruzione. Le lotte sessantottine hanno portato a casa poco, è stata solo scelta delle istituzioni di massificare l'accesso alla scuola e all'università, il resto si è tradotto in lettera morta.

Edited by Rotwang

Uno dei più grandi limiti della scuola oggi, non solo in Italia, è che non dà un'educazione emotiva agli studenti; non insegna a perdonare e a coltivare emozioni positive, che la violenza non risolve nessun problema ma ha conseguenze imprevedibili. Non trasmette un'etica secolare.

 

Il risultato sono persone preda di stati mentali negativi che soffrono, come Rotwang. E questo è correlato allo sviluppo dei populismi, che nascono proprio dall'insoddisfazione e da stati mentali non positivi.

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