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L'ira di dio.


Mario1944

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mirtillamirtilla

Nel paragrafo 404 spiega cos'è il Peccato Originale e qual è la sua origine

Mi concedete una battuta un po' dissacrante?

 

Se parla del peccato originale nel paragtago 404 --> Error! Not found

 

Ahahahahah

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Ma senza il peccato originale, nessuna storia sarebbe stata scritta, nulla sarebbe iniziato, nulla sarebbe.

 

La storia è iniziata con la creazione.

Per l'uomo, senza il peccato originale, sarebbe stata una storia di perfetta beatitudine, quasi divina (creò l'uomo a sua immaginie e somiglianza), e di perfetta ignoranza almeno etica, dato che mangiò il frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male che dio gli aveva proibito.

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evidentemente l'opera iniziale di Dio era già corrotta di per se se ha conosciuto il peccato

Il Catechismo ce lo spiega nel paragrafo 412:

Ma perché Dio non ha impedito al primo uomo di peccare? San Leone Magno risponde: “L'ineffabile grazia di Cristo ci ha dato beni migliori di quelli di cui l'invidia del demonio ci aveva privati” [san Leone Magno, Sermones, 73, 4: PL 54, 396]. E san Tommaso d'Aquino: “Nulla si oppone al fatto che la natura umana sia stata destinata ad un fine più alto dopo il peccato. Dio permette, infatti, che ci siano i mali per trarre da essi un bene più grande. Da qui il detto di san Paolo: "Laddove è abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia" (⇒ Rm 5,20). E il canto dell'Exultet: "O felice colpa, che ha meritato un tale e così grande Redentore!"” [san Tommaso d'Aquino, Summa theologiae, III, 1, 3, ad 3].

Dio, nella sua infinita bontà e misericordia, ha permesso all'uomo di cadere nel peccato perché sapeva che solo così avrebbe potuto causare un bene più grande.

 

Se non avessimo peccato, Dio non avrebbe avuto bisogno di farsi uomo. Ma facendosi uomo, il suo essere umano ci ha avvicinati a lui e ci ha permesso di condividere la sua natura, come spiegato nel paragrafo 460 del Catechismo:

 

Il Verbo si è fatto carne perché diventassimo “partecipi della natura divina” (⇒ 2Pt 1,4): “Infatti, questo è il motivo per cui il Verbo si è fatto uomo, e il Figlio di Dio, Figlio dell'uomo: perché l'uomo, entrando in comunione con il Verbo e ricevendo così la filiazione divina, diventasse figlio di Dio” [sant'Ireneo di Lione, Adversus haereses, 3, 19, 1]. “Infatti il Figlio di Dio si è fatto uomo per farci Dio” [sant'Atanasio di Alessandria, De Incarnatione, 54, 3: PG 25, 192B]. “Unigenitus Dei Filius, suae divinitatis volens nos esse participes, naturam nostram assumpsit, ut homines deos faceret factus homo - L'Unigenito Figlio di Dio, volendo che noi fossimo partecipi della sua divinità, assunse la nostra natura, affinché, fatto uomo, facesse gli uomini dei” [san Tommaso d'Aquino, Opusculum 57 in festo Corporis Christi, 1].

Pregate per Rotwang! :angel:

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Quindi Iddio ha predisposto l'uomo al peccato...lo scopo eventuale di migliorarne la natura redimendolo non cancella l'imperfezione iniziale...sempreché non si trattasse di una perfezione già all'inizio futuribile! Boh questi credenti pusillanimi che non hanno il coraggio di ammettere che il peccato si origina da nostro signore e si inventano dottrine inefficacemente complicate per nasconderlo

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Studiò a lungo la buffa e immeritevole ipotesi che all'epoca circolava secondo cui le donne avrebbero avuto un'anima. Concluse che ciò non era possibile e tale stravaganza andasse tacciata di infamia.

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Boh questi credenti pusillanimi che non hanno il coraggio di ammettere che il peccato si origina da nostro signore

 

Be' c'era anche chi (Cusano) lo disse coincidentia oppositorum:

quindi vizio e virtù, male e bene, peccato ed innocenza ecc.

 

 

 

 

Quindi Iddio ha predisposto l'uomo al peccato...lo scopo eventuale di migliorarne la natura redimendolo non cancella l'imperfezione iniziale

 

Ma sembrerebbe che l'uomo in principio fosse stato creato perfetto, essendo formato ad immagine e somiglianza di dio.

Certo doveva trattarsi d'una perfezione relativa, mentre quella di dio era assoluta.

D'altronde la libertà di scegliere di peccare parrebbe implicare una consapevolezza ed una conoscenza partecipe di una divinità per parte sua perfettamente consapevole e conoscente, altrimenti l'uomo non avrebbe saputo che farsene del frutto dell'albero che dava la conoscenza del bene e del male.

Comunque la tradizione cristiana insegna che nel paradiso le anime elette saranno elevate ad una condizione di beatitudine simile a quella di dio, diversa solo perché derivata e non originaria come la sua.

Quindi l'imperfezione iniziale o meglio la perfezione relativa dovrebbe essere ripristinata in fine.

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Di che libro/testo si tratta? :)

sì scusate, m'ero dimenticato di citare la fonte

Nuova storia della filosofia occidentale, di Antony Kenny.

Edited by freedog
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mirtillamirtilla

sì scusate, m'ero dimenticato di citare la fonte

Nuova storia della filosofia occidentale, di Antony Kenny.

Ok grazie mille (scusato)

 

Interessante spunto di riflessione :)

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