conrad65 Posted November 20, 2016 Share Posted November 20, 2016 (edited) si chiama progetto SENSEI e ne sono venuto a conoscenza per caso http://sisl.disi.unitn.it/sensei/ è un progetto di ricerca dell'Università di Trento, che ha avuto la semplice ma brillante idea di sostituire i sondaggi di opinione con un software in grado di analizzare centinaia di migliaia di conversazioni online sui social network e sui forum nei sondaggi la gente spesso mente, sui social network e sui forum diventa difficile: ognuno esprime una posizione politica e la difende per un tempo necessariamente lungo, ed è poco probabile che abbia convenienza a mentire Sensei individua e classifica gli interventi o i tweet più letti e discussi e restituisce in tempo reale l'orientamento che ne emerge il sistema è stato testato sul referendum della Brexit, analizzando 300.000 conversazioni al giorno su oltre 4000 fonti diverse (Twitter, siti web dei giornali, forum e blog specializzati), ed arrivando a catalogare fino a un milione di conversazioni al giorno nel periodo immediatamente precedente il voto i risultati sono stati clamorosi: secondo Sensei la Brexit avrebbe vinto con il 51,79% dei voti a favore (il risultato è stato di 51,9% dei voti a favore), quindi non solo ha indovinato il risultato (in un momento in cui tutti i sondaggi ufficiali dicevano il contrario), ma ha indovinato anche la percentuale con uno scarto bassissimo http://www.sensei-conversation.eu/eu-researchers-saw-it-coming-researcheu-magazine/ potenzialmente questo sistema non solo archivia lo strumento dei sondaggi, per come li conosciamo oggi, ma rende di fatto ogni nostra presa di posizione sul web come fonte utile per individuare i trend di voto in tempo reale Edited November 20, 2016 by conrad65 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
LocoEmotivo Posted November 20, 2016 Share Posted November 20, 2016 Interessante evoluzione. Grazie della chicca, Conradino! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
rifenix73 Posted November 20, 2016 Share Posted November 20, 2016 Io trovo la cosa un ulteriore modo di farmie essere inquieto perchè tutto quello che faccio è sempre piu sottocontrollo! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
paperino Posted November 20, 2016 Share Posted November 20, 2016 (edited) i risultati sono stati clamorosi: secondo Sensei la Brexit avrebbe vinto con il 51,79% dei voti a favore (il risultato è stato di 51,9% dei voti a favore), quindi non solo ha indovinato il risultato (in un momento in cui tutti i sondaggi ufficiali dicevano il contrario), ma ha indovinato anche la percentuale con uno scarto bassissimo"Clamorosi" mi sembra eccessivo: un singolo esempio è del tutto insignificante; il risultato dovrà essere replicato tante volte prima di poter affermare che la tecnologia è promettente. Edited November 20, 2016 by paperino Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
prefy Posted November 20, 2016 Share Posted November 20, 2016 Mi pare un' ottima cosa Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
freedog Posted November 20, 2016 Share Posted November 20, 2016 nei sondaggi la gente spesso mente, sui social network e sui forum diventa difficile: ognuno esprime una posizione politica e la difende per un tempo necessariamente lungo, ed è poco probabile che abbia convenienza a mentire al netto dei coglioni trolleggianti, pare interessante Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Beppe_89 Posted November 20, 2016 Share Posted November 20, 2016 Mi sono sempre domandato perché ci sia questa ossessione per il "sapere prima", "anticipare" i risultati... Non andiamo neanche più a votare... collaudiamo questo sistema di "sondaggio" e lasciamo che questo sistematismo elegga i rappresentanti al Parlamento, dica sì o no ai referendum e scelga il Sindaco. Tanto è la stessa cosa. A cosa serve andare a votare? Il sistema sa già che vincerà il Sì con il 51,79%? Fantastico! Il Sì ha vinto con il 51,79% dei voti! Votazione conclusa! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Andy42 Posted November 20, 2016 Share Posted November 20, 2016 Grazie Conrad per la condivisione, da quello che ho potuto capire il progetto è stato finanziato dal 2013 ad oggi con 2.650.000 euro. Relativamente alla Brexit hanno analizzato oltre 6.000.000 di conversazioni social, che mi paiono pochine, immaginando il traffico che viene generato quotidianamente sui social. Purtroppo non viene spiegato il modo in cui questo programma/algoritmo acceda ai dati. Mi sarebbe piaciuto capire se come penso, paghino le società quotate in borsa come Facebook, Twitter e compagnia bella (non credo che si reggano con le sponsorizzazioni a pagamento) per avere accesso a quelle consversazionii, oppure che diavoleria si sono inventati per bypassarla. L'articolo cita il fatto che a 2gg dal voto i ricercatori hanno visto una inversione di tendenza sul '' leave '', capibile, le persone ne discutono, scrivono e poi con l'avvicinarsi del voto (in questo caso) rafforzano la loro posizione. Chissà se potevano (per ragione di fondi) farlo anche per le elezioni americane, sarebbe stato interessante ed avrebbero fatto bingo. Il tutto mentre ancora dai giornali, non si spiegano le cannate delle previsioni. L'ultima letta oggi e che i sondaggi telefonici sono diversi dal passato in quanto si scopre che i cittadini americani sono possessori al 47 % di cellulari (mi sembra abbastanza poco) e non possono i sondaggisti chiamare sui cellulari. Sarà un altra vaccata. Non mi sconvolge personalmente sapere che si lasciano sempre e comunque delle impronte digitali non appena si acceda a un qualunque dispositivo, nel bene o nel male lo sappiamo tutti, anche se cerchiamo di distogliere lo sguardo Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
freedog Posted November 20, 2016 Share Posted November 20, 2016 Chissà se potevano (per ragione di fondi) farlo anche per le elezioni americane, sarebbe stato interessante ed avrebbero fatto bingo. lì probabilmente avrebbero cannato pure loro: ricordati che in voti totali, Hillary ne ha presi un paio di milioni in più. -c'hanno un sistema elettorale così astruso che in confronto l'Italicum è acqua fresca!- Per azzeccacce, avrebbero dovutò fà uno studio analitico stato per stato (per 3,14) e prevedè esattamente quali stati avrebbe vinto uno e quanti l'altra. Insomma, un casino; o una spesa immane per mette su una macchina da guerra del genere! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Andy42 Posted November 20, 2016 Share Posted November 20, 2016 Insomma, un casino; o una spesa immane per mette su una macchina da guerra del genere! Si, sicuramente piu' impegnativo della Brexit, ma non penso così abnorme. Laddove si genera un risultato matematico, un numero insomma, basta tarare l'algoritmo sulle regole dettate da quel sistema elettorale, poi non ne ho la piu' pallida idea di come si possa fare nel concreto, la difficoltà penso sia piu' che altro nell'analisi e delle scremature che l'algoritmo dei fare, cioè se scrivo tomorrow I will leave UK, come cazzarola lo interpreta ? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
freedog Posted November 20, 2016 Share Posted November 20, 2016 sicuramente piu' impegnativo della Brexit, ma non penso così abnorme beh, insomma.. analizzà stato per stato per 50 stati, eliminà i fake, non considerà i troll, eccetera eccetera non dev'esse esattamente una passeggiata de salute, presumo -ovviamente parlo da profano della materia, chè non ho mai fatto il sondaggista- Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
smile93 Posted November 20, 2016 Share Posted November 20, 2016 L'idea non è male, visto che i sondaggi ultimamente andrebbero letti al contrario. Però sia i sondaggi sia questo nuovo sistema si basano su statistiche e non considerano che a votare vanno i cittadini che hanno un pensiero proprio, il quale in base al comportamento indecoroso dei candidati può cambiare anche all'ultimo momento e cosa fondamentale non considera tutti quelli che non usano i social o i forum. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Uncanny Posted November 20, 2016 Share Posted November 20, 2016 (edited) beh, insomma.. analizzà stato per stato per 50 stati, eliminà i fake, non considerà i troll, eccetera eccetera non dev'esse esattamente una passeggiata de salute, presumo -ovviamente parlo da profano della materia, chè non ho mai fatto il sondaggista- Per i sondaggi stato per stato delle elezioni statunitensi vengono considerati solo i cosiddetti swing states, cioè gli stati in bilico (Florida, Ohio, etc.) che raramente superano la decina. Gli altri sono stati che tradizionalmente sono repubblicani (Alabama, Texas, etc.) o democratici (New York, California, etc.) e che quindi non vengono o vengono poco presi in considerazione. Lo stesso si farebbe dunque con questo sistema di analisi dei dati online, che però mi lascia perplesso perché esclude la fascia di elettorato più anziana che usa poco se non nulla tecnologia e social network. Edited November 20, 2016 by Uncanny Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
conrad65 Posted November 20, 2016 Author Share Posted November 20, 2016 "Clamorosi" mi sembra eccessivo: un singolo esempio è del tutto insignificante; il risultato dovrà essere replicato tante volte prima di poter affermare che la tecnologia è promettente. questo mi sembra tacito.. diciamo che è promettente qualcuno scriveva che occorrerebbe eliminare i fake: direi di no, nel senso che i fake sono già "limitati" dal fatto che si analizzano conversazioni sui social network e non una singola risposta a una domanda per dire, io potrei essere una teiera fake, ma è difficile che abbia falsificato coerentemente i miei punti di vista per 6 anni consecutivi sullo stesso forum.. insomma ci sono dei criteri per valutare la probabilità che un utente sia fake o meno e assegnare un ranking per quanto riguarda il modo di farlo tecnicamente, immagino vengano creati degli utenti "bot" per i forum di interesse, o degli utenti twitter che seguano gli account più quotati il sistema raccoglie una seria enorme di dati e applica una sorta di parsing, qualcosa di non molto diverso da quello che fa Google a livello dell'intero web ma mirato a specifici contenuti Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Andy42 Posted November 20, 2016 Share Posted November 20, 2016 questo mi sembra tacito.. diciamo che è promettente qualcuno scriveva che occorrerebbe eliminare i fake: direi di no, nel senso che i fake sono già "limitati" dal fatto che si analizzano conversazioni sui social network e non una singola risposta a una domanda per dire, io potrei essere una teiera fake, ma è difficile che abbia falsificato coerentemente i miei punti di vista per 6 anni consecutivi sullo stesso forum.. insomma ci sono dei criteri per valutare la probabilità che un utente sia fake o meno e assegnare un ranking per quanto riguarda il modo di farlo tecnicamente, immagino vengano creati degli utenti "bot" per i forum di interesse, o degli utenti twitter che seguano gli account più quotati il sistema raccoglie una seria enorme di dati e applica una sorta di parsing, qualcosa di non molto diverso da quello che fa Google a livello dell'intero web ma mirato a specifici contenuti Con il post sulla riforma costituzionale l'algoritmo chiama i sindacati XD Inviato dal mio SM-T805 utilizzando Tapatalk Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
LocoEmotivo Posted November 21, 2016 Share Posted November 21, 2016 Mi sono sempre domandato perché ci sia questa ossessione per il "sapere prima", "anticipare" i risultati... Perché in questo modo influenzi gli indecisi. Alla fine, chi va a votare? Gli ultras di quello o quell'altro partito/candidato (che rimarranno della loro idea anche se dovesse cascare il mondo) e gli indecisi (che credono di sapere cosa pensano): visto che, statisticamente parlando, in un sistema sostanzialmente bipartitico i fedelissimi di una parte e dell'altra sono sostanzialmente equivalenti, ecco che interviene il sondaggio ad "influenzare" quella percentuale non ancora convinta e che può rappresentare l'ago della bilancia. In una scena del mio amatissimo film Aprile, Nanni Moretti assiste ad una sorta di lezione in non ricordo quale agenzia di sondaggi e il sondaggista dice: "La domenica di voto c'è il sole o piove? Il meteo condizionerà la scelta di almeno un 5% di indecisi". Sembra assurdo (e lo è, come tutto il sistema della democrazia rappresentativa) ma ciò che leggi in un tweet o in un post di fb può influenzarti più dei dibattiti o dei confronti o dell'analisi dei programmi elettorali. Questo perché il potere è in mano a porci e cani, ma lasciamo perdere.. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Bloodstar Posted November 21, 2016 Share Posted November 21, 2016 più che altro io mi interrogo su questo dilagante "effetto Democrazia Cristiana". "Mio padre ha la tessera della DC, ma dice che non l'ha mai votata" cit. Ci si vergogna a dire per chi si vota. Si dice una cosa e se ne fa un'altra. Come se, palesando una propria inclinazione di voto, si possa esser tacciati di collusione col nemico. Su questa base, con questa diffidenza timorosa, i sondaggi non possono funzionare, ovviamente. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
conrad65 Posted November 21, 2016 Author Share Posted November 21, 2016 (edited) A cosa serve andare a votare? Il sistema sa già che vincerà il Sì con il 51,79%? Sembra assurdo (e lo è, come tutto il sistema della democrazia rappresentativa) ma ciò che leggi in un tweet o in un post di fb può influenzarti più dei dibattiti o dei confronti o dell'analisi dei programmi elettorali. vi siete avvicinati al problema di fondo... che secondo me è questo: nel momento in cui esistesse una tecnologia in grado di misurare con esattezza fino alla seconda cifra decimale le intenzioni di voto in tempo reale, diventerebbe possibile operare, sempre sui social network, in modo "scientifico" per massimizzare la percentuale secondo un esito voluto già oggi si suppone esistano delle figure/opinion maker che sono a libro paga e operano per orientare le opinioni sui social network; ma oggi questi personaggi operano in un contesto "cieco", senza poter misurare l'efficacia delle proprie azioni disporre di uno strumento che permetta di misurare in tempo reale l'esito a livello di risultato elettorale delle operazioni di orientamento messe in atto, stravolgerà completamente il gioco democratico non credo a uno scenario orwelliano "soft", in cui un solo gruppo si impossessa di questo strumento e di fatto "crea" il consenso (per quanto i 5stelle operino fin dall'inizio con questo dichiarato intento programmatico)... presumibilmente questi strumenti saranno a disposizione di tutte le parti in gioco, dunque le azioni di una dovrebbero essere bilanciate dalle reazioni dell'altra comunque i modi di operare per la conquista del consenso cambieranno completamente, cambierà la politica ed avrà sempre più peso l'utilizzo di strumenti di influenzamento emotivo che avranno, come spazio di gioco, essenzialmente la gabbia mentale dei social network Edited November 21, 2016 by conrad65 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted November 21, 2016 Share Posted November 21, 2016 Siamo già arrivati ai "troll pagati dal PD"? Ma siamo solo al commento #18! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
conrad65 Posted November 21, 2016 Author Share Posted November 21, 2016 Siamo già arrivati ai "troll pagati dal PD"? Ma siamo solo al commento #18! direi che siamo arrivati al solito commento propagandistico che mira a impedire di ragionare con la propria testa Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted November 21, 2016 Share Posted November 21, 2016 Ma "propagandistico" di cosa, di preciso? (Ha ragione Paperino: un solo caso è irrilevante.) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
conrad65 Posted November 21, 2016 Author Share Posted November 21, 2016 a volte, incredibilmente, si tenta di fare discorsi generali: il vedere in questo topic un'intenzione che da parte mia non c'è mai stata, ovvero quella di accusare una precisa forza politica di chissà che cosa, denuncia solo la propria coda di paglia Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted November 21, 2016 Share Posted November 21, 2016 Già si diceva nel 1994 che Berlusconi manipolava il consenso attraverso la diffusione dei sondaggi, non è mai stato chiarito -credo- se lui diffondesse sondaggi che dicevano la verità, cioè che in effetti avrebbe vinto o se li drogasse anche per indurre l'effetto che avrebbe potuto vincere etc Suppongo che lo stesso dubbio si possa riproporre per ogni innovazione tecnologica, quindi perchè non per questa? nei sondaggi la gente spesso mente, sui social network e sui forum diventa difficile Vado a memoria e posso sbagliare...ma se non erro i Sondaggi delle scorse presidenziali davano Obama e Romney quasi alla pari In effetti Obama perse un 5.000.000 di voti ma prevalse nettamente negli stati, cosa che questa volta non è capitato alla Clinton che ne ha persi un altro po' ma è stata nettamente sconfitta da Trump etc All'epoca si disse che i sondaggisti non avevano considerato che le interviste telefoniche si fanno sui numeri fissi, ma larghe fasce di elettorato usavano il cellulare, ora si dirà che Trump aveva forti indizi a suo favore sui Social etc La realtà è anche che in entrambi i casi le differenze erano e sono minime, ma dopo due mesi Obama è trionfatore, Trump è trionfatore e ci si dimentica della realtà di un voto sul filo di lana Allo stesso modo se Renzi vincerà con il 51% diventerà il trionfatore, mentre se perderà dell'1% sarà un disastro etc Ci muoviamo oramai in una logica da the winner takes it all Quindi da un lato può esserci il sospetto della manipolazione, dall'altro c'è anche una spettacolarizzazione del risultato, ma anche delle previsioni, degli andamenti delle previsioni etc Ciò che mi sembra avvantaggi l'america di fronte all'Italia è che - almeno - il sistema americano consente due anni di relativa tranquillità ( orizzonte breve ma certo ) mentre l'americanizzazione del nostro sistema, determina un plebiscito permanente ( ma anche perchè il leader oramai ha alle spalle partiti meno credibili ancora di quelli americani, che almeno sono "storici" ) C'è poi il problema del sondaggio tradizionale comunicato al TG di Mentana nel quadro di questa "democrazia del pubblico" e gli studi riservati che il committente non rende pubblici ( che magari fanno urlare all'attacco di hacker russi, o grillini mentre la realtà è che fotografano un voto che va diversamente dallo sperato ) Di questo secondo "mondo parallelo" i mass media non ci informano e noi vediamo solo dei vaghi indizi, quindi diventa difficile commentare ciò che neanche si conosce se non per via indiretta Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted November 21, 2016 Share Posted November 21, 2016 Sì, parto sempre dal presupposto che @conrad65 a un certo punto se ne uscirà con un'idea complottista per cui quando lo fa davvero non posso che esclamare "ta-daaa!" L'idea che sia possibile con precisione misurare l'impatto del singolo influencer non mi pare nulla di post-politico, ma solo una rogna per chi si occupa di marketing. Se io - Renzi - posso misurare con precisione quanti voti sposta un mio influencer (chiamiamolo "Sbuffo") vorrà dire che lo pagherò solo se sposta qualosa e in proporzione a quanti voti mi procura. Tempi duri per i laureati in Scienze della Comunicazione, che verranno pagati a cottimo... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
conrad65 Posted November 21, 2016 Author Share Posted November 21, 2016 (edited) senza dubbio la manipolazione del consenso esiste da moltissimo tempo, forse da sempre: potremmo risalire all'Impero Romano, forse ai faraoni egizi, grandi maestri di marketing; potremmo parlare del nazismo in cui una leadership politica, inizialmente minoritaria, si afferma con azioni cruente "false flag" e si conferma utilizzando in modo nuovo lo strumento dei media per creare il proprio stesso mito insomma non è una novità che il potere cerchi il consenso attraverso tutti gli strumenti disponibili: quello che però è completamente nuovo è la possibilità, offerta dai social network, di rendere pubblico il privato, e di misurare in modo scientificamente ripetibile ed esatto il consenso analizzando le conversazioni da salotto che una volta avvenivano al chiuso di 4 mura, oggi accadono in pubblico tutto questo sta cambiando lo scenario, anzi lo ha già cambiato: la novità del fenomeno 5stelle è che nasce e si sviluppa interamente in un contesto mediatico di nuovi media su internet, e negli scritti visionari di Gianroberto Casaleggio viene spesso confuso il livello del "sondaggio sul web" con quello dell'effettivo esercizio del diritto di voto, ovvero si dice che le due cose potrebbero in prospettiva collassare nello stesso evento non credo a questa eventualità perché la mediazione e dunque la rappresentanza in politica è tutto (almeno se rimaniamo in un contesto democratico), e senza mediazione non c'è salvaguardia delle minoranze Edited November 21, 2016 by conrad65 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
freedog Posted November 21, 2016 Share Posted November 21, 2016 Già si diceva nel 1994 che Berlusconi manipolava il consenso attraverso la diffusione dei sondaggi, non è mai stato chiarito -credo- se lui diffondesse sondaggi che dicevano la verità, cioè che in effetti avrebbe vinto o se li drogasse anche per indurre l'effetto che avrebbe potuto vincere etc già.. Gianni Pilo.. come dimenticarlo? chissà che fine ha fatto Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted November 21, 2016 Share Posted November 21, 2016 Già si diceva nel 1994 che Berlusconi manipolava il consenso attraverso la diffusione dei sondaggi, non è mai stato chiarito -credo- se lui diffondesse sondaggi che dicevano la verità, cioè che in effetti avrebbe vinto o se li drogasse anche per indurre l'effetto che avrebbe potuto vincere etc Nel primo caso però si sarebbe trattato di banale giornalismo e nel secondo caso... beh forse ci ricordiamo l'effetto comico delle bandierine di Emilio Fede... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Oscuro Posted November 21, 2016 Share Posted November 21, 2016 Non è una novità, questi "software", programmi, siti, ecc, girano già da un bel po' su internet, alcuni di questi fanno anche altro. Ad esempio analizzando il profilo facebook di una persona parecchio attiva, si può anche arrivare a capire se è omosessuale. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
freedog Posted November 21, 2016 Share Posted November 21, 2016 forse ci ricordiamo l'effetto comico delle bandierine di Emilio Fede ..che infatti sancirono la fine tombale dell'infallibil sondaggista de cuius.. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
schopy Posted November 21, 2016 Share Posted November 21, 2016 L'idea che sia possibile con precisione misurare l'impatto del singolo influencer non mi pare nulla di post-politico, ma solo una rogna per chi si occupa di marketing. Se io - Renzi - posso misurare con precisione quanti voti sposta un mio influencer (chiamiamolo "Sbuffo") vorrà dire che lo pagherò solo se sposta qualosa e in proporzione a quanti voti mi procura. Tempi duri per i laureati in Scienze della Comunicazione, che verranno pagati a cottimo... Bah io che sfortunatamente seguo un po' l'andamento delle borse direi che la tesi secondo cui basti un tweet o l'opinione di un influencer per modificare in modo decisivo le scelte degli investitori è, appunto, un'ipotesi di stampo giornalistico; perché in un primo momento succede davvero così, ma spesso dopo sei ore il gioco ha già ripreso la direzione opposta. Fluttuazioni molto rapide, ma scarsamente predittive sul lungo termine. Es., Forza Italia che funziona così lo sa da decenni, e non credo sia casuale che Berlusconi abbia spesso riservato gli ultimi giorni utili per influenzare il suo elettorato. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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