oldcomptonstreet Posted May 2, 2008 Share Posted May 2, 2008 non escludo che lo si possa diventare, ma di base credo che sia tutta una questione ereditaria, quindi, portatori di ormoni gay ci si nasce! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Luca Posted May 4, 2008 Share Posted May 4, 2008 quoto completamente Verlaine... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
*carmen* Posted May 5, 2008 Share Posted May 5, 2008 Credo che ci si nasca,almeno parlando personalmente. Insomma l'uomo in se fisicamente non mi faceva schifo,ma vestito...e poi boh,da piccola ho sempre avuto questi pensieri. Alle elementari,le medie.. Credo ci si nasca si,diventare no,mi sa di forzato e trasgressivo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Marco_92 Posted May 6, 2008 Share Posted May 6, 2008 Io credo che ci si nasca... in natura esiste e non è una nostra invenzione, esiste come esiste che anche gli animali possono essere gay/lesbiche! può darsi sia già scritto nel DNA oppure no , ma credo che ci si nasca ricordo benissimo quando ero piccolo che amavo quando un uomo dalle braccia forti mi abbracciava :) lo ricordo perfettamente .... e poi da 4-5 anni ho capito proprio di essere gay dopo essermi innamorato... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest Enver Posted May 6, 2008 Share Posted May 6, 2008 Se fossimo autosessuali (e in parte lo siamo e per formalismo sessuale addirittura facciamo finta di vergognarcene) proabibilmente riusciremmo ad avere problemi etero e gay comunque. Psicbiologiamente l'uomo ha in sè il profondo istinto di diventare autosessuale, ovvero di non dipendere da nessuno per il suo soddisfacimento sessaule (e come ho detto, quasi ci siamo). Che quell'antropoamorfo che sta ancora nella placenta e che si succhia il pollice prima di avere una bocca (o nello stesso istante in cui lo scopre) possa essere gay o etero c'è poco da sperare e sperperare. Che quel vaginato o virato (termini pseudo tecnici) ormai formato possa diventarlo alcuni anni più tardi, credo che è una perdita di tempo e perfino del cronometro. Perchè. Perchè non esiste la sessualità prima di quando sei uscito dal sesso di una donna, non esiste perchè nessun rapporto chimico ha come condizione necessaria l'uomo per lo sviluppo di un essere umano (siamo noi che facciamo la via più breve, a rirpova di questo c'è tutta la teoria evoluzionista, sempre per chi creda nella scienza e non in Altro). Perchè sociologicamente il fatto che i gay non venissero dizionarizzati così come gli etero è una scelta sociologica anch'essa, per citare l'antica grecia bisogna solo prendere in considerazione che era una civiltà chiusa (anche con Alessrambo magno, come adesso è apparso nei cinema) e che vedeva giustamente in se la perfezione filosofica e altro, quindi il fatto che fossero sessualmente alternativi era giustificabile in base a quest'ottica perfezionista e xenofoba. Allora qual'è la causa? (oppure:"Ti muovi, qual'è la causa?) Rapporto di istinto (la psicologia così come l'uomo ragionano e hanno sentimenti sugli effetti del loro istinto, non lo possono analizzare prima). Il gayradar lo dimostra. La razionalità, sì sà, è un complesso meccanismo paragenetico di sinapsi e elettroni ottenttotari. L'istinto? Anche questo ma prevale la parte psicologica. Solo che psicologia pura (ovvero solo il pensiero) e il meccanismo biologico (che non ha nulla a che fare con il DesossiRisolvotuttocleico perchè tutti gli uomini ragionano in basi chimiche uguali) spesse volte non sono sempre nei migliori rapporti, da qui l'istinto, ovvero sfasamento psicologico. L'istinto quindi prende dall'esterno le reazioni chimiche e le trasforma in intuizioni con la psicologia che ognuno ha. Il meccanismo di preferenza sessuale è stabilito (sia etero che bsx che gay e loro incroci) da questi rapporti che provocano un adattamento prima chimico fra le persone (da qui la preferenza sessuale) e poi pscologico ("ma allora sono gay"). Sembra una sottigliezza? Sembrerebbe di no. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
borntobewild Posted May 7, 2008 Share Posted May 7, 2008 Secondo me ci si nasce. Poi però ti dicono che le donne devono stare con gli uomini e viceversa e tu magari te ne convinci. Fino al giorno in cui...credi di esserlo diventato. Anche secondo me è così. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest Nicstel Posted May 17, 2008 Share Posted May 17, 2008 Questa domanda mi mette un pò di confusione....perchè se dovessi per forza rispondere direi che omosessuali si nasce....poi però mi viene da pensare alla mia esperienza personale,e più precisamente del ricordo di quando ero piccolo... mi piacevano le femminucce,e solo nel periodo adolescenziale ho cominciato a scoprire la mia attrazione verso i ragazzi.... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ohhappyday Posted May 18, 2008 Share Posted May 18, 2008 Secondo me ci si diventa. Ogni individuo nasce "neutro"...ne gay, ne etero. Poi in base a una serie di fattori psicologici, sociali ecc prende una strada piuttosto che un'altra...o come me le percorre entrambe in modo inconcludente . Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
StarBoy Posted May 19, 2008 Share Posted May 19, 2008 Io credo che non si possa dare una sola spiegazione....Indubbiamente qualcosa di biologico c'è,ma da solo non basta. Penso che contino moltissimo i fattori culturali. Anche il tipo di ruolo che ci viene dato in famiglia, le modalità di relazione avviate precocemente con i nostri genitori.... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
sugar85 Posted May 22, 2008 Share Posted May 22, 2008 Credete ancora che si diventi? Rapporti gayL'omosessualità in natura: gli animali e l'amore alternativo Anche in natura esiste l'omosessualità. L'accoppiamento fra due animali dello stesso sesso, come dimostra un numero crescente di ricerche, è molto diffuso. Fino ad ora il fenomeno è stato osservato su 1.500 specie ed è stato ben descritto per 500 di esse. I rapporti gay sembrano diffusi tra insetti, uccelli e mammiferi (in particolare bisonti, delfini e pecore), e soprattutto tra le scimmie antropomorfe. Per il professor Petter Böckman, dell'Università di Oslo, l'omosessualità delle specie in questione sarebbe predeterminata, scritta nei geni. Lo studio di Bruce Bagemihl - Nello studio scientifico, Biological exuberance - Animal homosexuality and natural diversity, Bruce Bagemihl, biologo e ricercatore della British Columbia university, va contro la convinzione diffusa che omosessualità significhi esclusivamente sesso. "I rapporti fra maschi e maschi e fra femmine e femmine - dice - possono coprire un vasto arco di comportamenti, che vanno dal corteggiamento alla formazione di un legame di coppia e di una famiglia". Rapporti omosessuali stabili - Spesso si formano rapporti omosessuali stabili che possono anche diventare monogami. Queste coppie, quando li hanno, allevano i piccoli con grande cura. In alcuni tipi di gabbiani una femmina si accoppia con un maschio, poi lo lascia usandolo in pratica come donatore di sperma. Grazie a osservazioni compiute su tre specie (gabbiani argentati, oche grigie e pinguini di Humboldt), è stato possibile documentare legami esclusivi durati tutta la vita: 15 anni per le oche e 6 per i pinguini. Sesso, non solo a scopo riproduttivo - Alcuni scienziati considerano che gli animali, così come l'uomo, si accoppiano non solo per garantire la sopravvivenza della specie ma anche per puro piacere. Il bonobo ad esempio pratica il sesso non esclusivamente a scopo riproduttivo. Le attività sessuali osservate in queste scimmie, sia in cattività, sia nel loro ambiente naturale, sono molto varie e includono sesso orale, rapporti omosessuali e sesso eterosessuale al di fuori del periodo fertile delle femmine. La frequenza dei rapporti è eccezionale per il regno animale: superiore a quella di tutti gli altri primati. La femmina tuttavia, come per gli altri scimpanzè, mette al mondo solo un piccolo ogni 5 anni e la specie ha il maggior rischio di estinzione fra i primati. L'omosessualità maschile è più praticata - Quanto è diffusa l'omosessualità? Difficile dirlo. Complessivamente, quella maschile è più praticata di quella femminile. In alcune specie (delfini) riguarda solo i maschi, in altre (puku, un'antilope africana) solo le femmine. Nei bonobo l'attività omosessuale riguarda tutte le scimmie, mentre nelle ostriche solo il 2-3 per cento, il 50 per cento tra giraffe e orche. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
coeranos Posted May 22, 2008 Share Posted May 22, 2008 è noto che bonobi, delfini, bisonti, orche, giraffe e ostriche (ostriche?!?) sono tutte specie in cui gli esemplari giovanili crescono nell'assenza della figura paterna e sotto l'opprimente figura femminile, oltretutto sono specie non ancora evangelizzate, il che spiega l'assenza di valori riguardo la famiglia. Fonte: Luca Volontè Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Frattaglia Posted May 23, 2008 Share Posted May 23, 2008 Dunque, la mia teoria, che ho esposto anche alla mia psicologa e su cui lei mi ha dato ragione (e credo che uno psicologo ne capisca abbastanza di comportamento umano :) ) è che il comportamento di una persona e la sua personalità sono dati sia da una parte innata (perchè ogni persona ha il suo carattere, cosìccome ogni animale, alcuni sono più timidi, altri più curiosi, ecc) sia dall'ambiente in cui cresce, e quindi dalle esperienze. Probabilmente se fossimo nati nell'antica grecia o in qualsiasi altra epoca storica saremmo tutti persone diverse, pur mantenendo di base lo stesso carattere che abbiamo. Applicando questa teoria anche ai gusti sessuali, quindi, si nasce E si diventa. Magari se fossimo nati negli anni '30 saremmo tutti così repressi che quasi nessuno di noi si accorgerebbe di essere gay. :) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
mama Posted May 23, 2008 Share Posted May 23, 2008 Dunque, la mia teoria, che ho esposto anche alla mia psicologa e su cui lei mi ha dato ragione (e credo che uno psicologo ne capisca abbastanza di comportamento umano :) ) è che il comportamento di una persona e la sua personalità sono dati sia da una parte innata, sia dall'ambiente in cui cresce, e quindi dalle esperienze. Si dai te lo chiedo...Anche tu dallo Psico? da tanto?...io da 5 mesi...da quando ho dato un po' di testa :cry: :) mi sto chiedendo già quando smetterò di andarci......sarà un buon segno?.......cmq in linea di massima concordo con te anche se vorrei solo precisare l'ovvio e cioè che le cose non sono bilanciate...cioé per e su alcuni ha pesato di + una cosa piuttosto che l'altra..ma tutto poi si combina e il risultato.............un bel gayetto o una bella lelletta wow :D Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ben81 Posted July 7, 2008 Share Posted July 7, 2008 sia dall'ambiente in cui cresce, e quindi dalle esperienze. Probabilmente se fossimo nati nell'antica grecia o in qualsiasi altra epoca storica saremmo tutti persone diverse, pur mantenendo di base lo stesso carattere che abbiamo. Applicando questa teoria anche ai gusti sessuali, quindi, si nasce E si diventa. Magari se fossimo nati negli anni '30 saremmo tutti così repressi che quasi nessuno di noi si accorgerebbe di essere gay. Non regge: la maggior parte di noi fino all'età adulta non ha mai avuto contatti con persone gay, mai avuto esperienze gay, mai visto film a tematica gay, mai subìto violenze...se si diventasse gay per espeirenze apprese allora sarebbero davvero rari i gay, e solo nei grossi centri. E, visto che citi il passato, gay ce ne sono stati in tutte le epoche, sia nei periodi in cui erano benvoluti, sia in quelli in cui erano perseguitati. Quindi gay si nasce, non è un comportamento appreso o derivante da esperienze. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Albi Posted July 7, 2008 Share Posted July 7, 2008 Sono fermamente convinto che ci deve essere una base, che non può derivare tutto dall'ambiente in cui cresci. Ok, magari può influire, un po'. Ma un po'. Insomma, se sono attratto (proprio fisicamente parlando) da un uomo, l'ambiente non può avere influito. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Stella Posted July 8, 2008 Share Posted July 8, 2008 Mha sinceramente non saprei dare una risposta... scusate ma su quest argomento sono un pò in dubbio, o meglio in riflessione lol :) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Wotan Posted July 8, 2008 Share Posted July 8, 2008 Ma a nessuno e` venuto in mente che tra le esperienze e il DNA ci possa essere una terza via? Voglio dire, la molteplice imprevedibilita` dei sentimenti, l'onnipotente indefinibilita` dello spirito umano: nessuno di voi ha pensato che l'attrazione per le persone del proprio stesso sesso potesse nascere da dentro di noi, dalla nostra mente per come si e` evoluta negli anni, piu` che da traumi infantili, influssi culturali, pasticci genetici? Tutti intenti a cercare la causa! Quando la "causa" potrebbe benissimo non esserci! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Frattaglia Posted July 8, 2008 Share Posted July 8, 2008 Non regge: la maggior parte di noi fino all'età adulta non ha mai avuto contatti con persone gay, mai avuto esperienze gay, mai visto film a tematica gay, mai subìto violenze...se si diventasse gay per espeirenze apprese allora sarebbero davvero rari i gay, e solo nei grossi centri. E, visto che citi il passato, gay ce ne sono stati in tutte le epoche, sia nei periodi in cui erano benvoluti, sia in quelli in cui erano perseguitati. Quindi gay si nasce, non è un comportamento appreso o derivante da esperienze. Ma ad esempio si dice il classico caso della madre castrante (per i gay) o dell'educazione "maschile" per le lesbiche. Sicuramente la formazione della personalità viaggia a un livello molto più basso di "ho avuto contatti con gay quando avevo 3 anni" o "mia madre mi vestiva da bambina perchè voleva una figlia femmina" però è noto che, appunto, nella formazione dell'identità e della personalità di una persona concorrono sia il corredo genetico e la parte innata, sia l'esperienza. Poi ovvio, la mia è un'ipotesi che parte da un fatto generale (cioè l'esperienza che incide sulla personalità) per tirare fuori una tesi che non è neppure detto che sia corretta. La psicologia è una scienza interessantissima, e ancora tutta da scoprire... quel che è certo però è che una maggiore accettazione nella società aiuta le persone a una maggiore consapevolezza. Quando l'omosessualità era vista peggio era più traumatico per le persone dichiarare a sè stesse di essere omosessuali. Spero che abbia un po' di senso quello che ho scritto. Poi comunque ho letto le ultime ricerche e pare che l'omosessualità abbia delle basi genetiche, ma il mio discorso era un po' più vasto e sottile credo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ben81 Posted July 8, 2008 Share Posted July 8, 2008 Ma ad esempio si dice il classico caso della madre castrante (per i gay) o dell'educazione "maschile" per le lesbiche. Esempi che non reggono, visto che io stesso e tanti gay che conosco hanno avuto rapporti familiari tranquilli ed equilibrati con entrambi i genitori, inoltre, se dipendesse da ciò, non si spiegherrebbe perchè, pur avendo ricevuto la stessa educazione, pur essendo cresciuti allo stesso modo, nella stessa famiglia, nello stesso contesto, tra più fratelli solo alcuni sono gay Sicuramente la formazione della personalità viaggia a un livello molto più basso di "ho avuto contatti con gay quando avevo 3 anni" o "mia madre mi vestiva da bambina perchè voleva una figlia femmina" però è noto che, appunto, nella formazione dell'identità e della personalità di una persona concorrono sia il corredo genetico e la parte innata, sia l'esperienza. Poi ovvio, la mia è un'ipotesi che parte da un fatto generale (cioè l'esperienza che incide sulla personalità) per tirare fuori una tesi che non è neppure detto che sia corretta. La psicologia è una scienza interessantissima, e ancora tutta da scoprire... quel che è certo però è che una maggiore accettazione nella società aiuta le persone a una maggiore consapevolezza. Quando l'omosessualità era vista peggio era più traumatico per le persone dichiarare a sè stesse di essere omosessuali. Spero che abbia un po' di senso quello che ho scritto. Poi comunque ho letto le ultime ricerche e pare che l'omosessualità abbia delle basi genetiche, ma il mio discorso era un po' più vasto e sottile credo. io butto là una ipotesi paventata anche da altri: non c'è un gene preciso, ma un diverso orientamento potrebbe derivare da una questione ormonale durante la gestazione... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Frattaglia Posted July 9, 2008 Share Posted July 9, 2008 In realtà pare che esista proprio un gene, lo stesso che produce poi, nelle donne, una maggiore fertilità. Però appunto, sono cose tutte da scoprire. Se avrai notato, io non sostengo la tesi di "non si nasce gay", infatti ho ripetuto comunque che esiste una parte innata che influenza il comportamento e la personalità. Poi beh, ognuno ha le sue idee, eh! Solo che penso che tu stia leggendo un po' oltre le mie parole... :) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Wotan Posted July 9, 2008 Share Posted July 9, 2008 Ma possibile che di fronte a ogni (discutibile) esperimento tutti siano sicuri che sia esattamente cosi e cosa`? Possibile che la scienza sia una specie di "cosa magica" che tira fuori solo certezze? Non lo dice un filosofo fallito lo dice un fisico. Finche` si tratta di dinamiche che si possono modellizzare Allora l'ermeneutica scientifica puo` avere un valore predittivo Ma la dinamica causa-effetto non funziona laddove non c'e` una causa unica riconosciuta e a ben guardare nemmeno un effetto unico riconosciuto. Gene dell'omosessualita`? VI prego. E` come parlare di evidenze scientifiche dell'anima Non vuol dire che non esiste Ma forse che la realta` non e` tutta li`. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Frattaglia Posted July 9, 2008 Share Posted July 9, 2008 Possibile che qua ogni post che faccio arriva qualcuno e lo legge in maniera diversa da quello che è? Wotan, magari invece di leggere l'ultimo post leggi anche quelli sopra, perchè ho detto esattamente la stessa cosa. Semplicemente, c'è stata una ricerca recente per cui pare che nella famiglia di un omosessuale ci sia una frequenza più alta di parenti gay da parte di madre, e le madri stesse, poi, fanno anche più figli. Da qui la questione del "gene dell'omosessualità". Però io pure ho detto che non è un gene solo a influire sull'orientamento sessuale, e che responsabile della formazione di un individuo non è soltanto la genetica (nota: non sto dicendo che la genetica non sia responsabile. E' responsabile anche quella. Ma non solo). Non esiste una risposta univoca alla domanda, almeno non per ora. Però magari evitate di interpretare quello che uno dice come vi pare. p.s. io non credo nell'anima. O meglio, non credo che solo l'essere umano abbia l'anima. Quindi... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Cosgrove Posted July 9, 2008 Share Posted July 9, 2008 Questa vexata quaestio è decisamente noiosa. Gay si nasce perchè molto probabilmente c'è una componente genetica e ormonale; e si diventa perchè un neonato può a malapena distinguere il mondo esterno da se stesso. Alla pubertà in genere si sa se si è gay, bisessuale o etero. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Tarta Posted July 9, 2008 Share Posted July 9, 2008 Io ci provo... Ovviamente c'è da premettere un gigantesco SECONDO ME! Penso che tutti abbiamo un certo "corredo genetico" quando nasciamo, diciamo delle ipotesi. Queste condizioni iniziali cambiano da individuo a individuo. Sulla base di questo "corredo genetico" alcuni sono particolarmente predisposti per essere etero, in altri per essere gay. E questi è molto improbabile che cambino il loro orientamento sessuale nel corso della vita. Io penso che facciano parte di questa categoria coloro che affermano di essere nati con "le idee ben chiare" e di aver sempre provato attrazione verso un certo genere. In altri non c'è una spiccata attrazione verso uno dei sessi, ma questi si fanno condizionare involontariamente da elementi esterni, come ad esempio le esperienze che hanno vissuto, con gioie o traumi, l'ambiente, eccetera. E allora inizia a costruirsi una catena di ricordi, simpatie, piaceri, anche tristezze... finché si sceglie, o meglio, è il corpo che sceglie, indipendentemente da quello che si vuole. L'innamoramento è cieco, va a istinto, non è razionale... Ecco perché penso che molto spesso non si riesca a capire immediatamente che cosa si vuole e chi si è. Quindi io dico che in alcuni casi ci si nasce, ma che ci si può anche diventare, non per propria volontà ma per il vissuto. :) Spero di essermi fatta capire. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hunter Posted July 9, 2008 Share Posted July 9, 2008 Io ci provo... Ovviamente c'è da premettere un gigantesco SECONDO ME! Penso che tutti abbiamo un certo "corredo genetico" quando nasciamo, diciamo delle ipotesi. Queste condizioni iniziali cambiano da individuo a individuo. Sulla base di questo "corredo genetico" alcuni sono particolarmente predisposti per essere etero, in altri per essere gay. E questi è molto improbabile che cambino il loro orientamento sessuale nel corso della vita. Io penso che facciano parte di questa categoria coloro che affermano di essere nati con "le idee ben chiare" e di aver sempre provato attrazione verso un certo genere. In altri non c'è una spiccata attrazione verso uno dei sessi, ma questi si fanno condizionare involontariamente da elementi esterni, come ad esempio le esperienze che hanno vissuto, con gioie o traumi, l'ambiente, eccetera. E allora inizia a costruirsi una catena di ricordi, simpatie, piaceri, anche tristezze... finché si sceglie, o meglio, è il corpo che sceglie, indipendentemente da quello che si vuole. L'innamoramento è cieco, va a istinto, non è razionale... Ecco perché penso che molto spesso non si riesca a capire immediatamente che cosa si vuole e chi si è. Quindi io dico che in alcuni casi ci si nasce, ma che ci si può anche diventare, non per propria volontà ma per il vissuto. :) Spero di essermi fatta capire. Condivido largamente la tua "teoria"! Tra l'altro l'eterna diatriba scientifica tra innatisti e comportamentisti non finirà mai...credo che la "soluzione al problema" (se di soluzione si può parlare) si trovi nelle teorie che integrano le due posizioni contrapposte....in pratica: in parte si nasce e in parte lo si diventa! Dipende da molti fattori: interni ed esterni, genetici e ambientali, culturali e sociali. Come sempre la verità sta nel mezzo... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
nulla Posted July 10, 2008 Share Posted July 10, 2008 è noto che bonobi, delfini, bisonti, orche, giraffe e ostriche (ostriche?!?) sono tutte specie in cui gli esemplari giovanili crescono nell'assenza della figura paterna e sotto l'opprimente figura femminile, oltretutto sono specie non ancora evangelizzate, il che spiega l'assenza di valori riguardo la famiglia. Fonte: Luca Volontè però mi hai fatto venire voglia di ostriche non so se lo sono diventato per qualche motivo esogeno, ma sono sicuro che da etero sarei stato molto infelice, e probabilmente sarei cmq finito a vivere con un altro uomo, anche senza andarci a letto. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
testina Posted July 17, 2008 Share Posted July 17, 2008 <<Omosessuali non si nasce, ma si diventa, secondo me>> allora, secondo questo ragionamento, io domani posso diventare etero ? sono in completo disaccordo : omosessuali si nasce, cosi' come si nasce alti, bassi, magri, robusti, coi capelli rossi o neri. ma che c'entra quelli sono polimorfismi della specie... il carattere sessuale non ha tutte queste manifestazioni fenotipiche invece. secondo me è un mix di predisposizione ma soprattutto di fattori ambientali. oltre tutto, e qui rischio il linciaggio , secondo me in certi casi l'omosessualità può scomparire, certo si tratta di cambiare totalmente la personalità della persona e in un certo senso "snaturarla" , ma magari invece si tratta di rielaborare delle esperienze da un punto di vista diverso o cercando di collegare determinati vissuti alla nostra situazione attuale per avere le idee più chiare in merito al modo in cui quelle stesse esperienze ci hanno portato ad avere una determinata visione della vita e della realtà piuttosto che un'altra. detto questo non trovo che l'omosessualità sia una malattia, nel modo più assoluto. e non la trovo affatto una cosa innaturale, anzi, trovo molto più innaturale e assurda l'omofobia. tra l'altro secondo me gli esseri umani sono potenzialmente tutti bisessuali.. ma questo è un altro discorso. edit. d'altronde il confine tra quello che siamo e quello che le esperienze ci hanno reso è molto sottile. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Albi Posted July 17, 2008 Share Posted July 17, 2008 Mmmh... sì, fila. Abbastanza. Non so come rispondere, cacchio, anche se sento che il tuo discorso non mi convince. Mi viene da dire solo che credo che l'omosessualità sia un qualcosa di più complicato di un gusto... insomma, dai, non lo puoi paragonare con il ribrezzo di tua sorella per i formaggi Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
asdasd91 Posted July 18, 2008 Share Posted July 18, 2008 anch'io credo che ci sia sia una predisposizione genetica che un fattore ambientale,d'altronde è così anche per tutte le altre nostre caratteristiche... x testina: non riesco proprio a immaginarmi etero!!! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Albi Posted July 18, 2008 Share Posted July 18, 2008 edit. d'altronde il confine tra quello che siamo e quello che le esperienze ci hanno reso è molto sottile. E questo era "Perle di saggezza!" Ghghgh... bella frase, ci ho pensato. Ma non sono sicuro che sia proprio così... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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