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Omosessuali si nasce o si diventa?


Novgorod

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Guest leduetorri91

Io sinceramente sarei più propenso a vedere l'omosessualità come una maturazione (senza ovviamente escludere tutto ciò che è stato detto finora sulla genetica, eh... :) ), ma una maturazione inconscia, che si sviluppa in noi fin dal primissimo momento in cui cominciamo a far funzionare il cervello e a interagire con l'ambiente circostante. Forse ciò che ci porta a maturare una determinata sessualità sono fattori ambientali, come le persone che ci circondano, il modo in cui gli altri si relazionano a noi, le prime idee che ci vengono impresse nella mente... :roll: Come già aveva detto liverpool un po' di post fa, la sessualità si sviluppa fin dai primissimi momenti dell'infanzia, e per questo, se è vero che è una maturazione, è evidente che non ne abbiamo consapevolezza, eravamo troppo piccoli mentre la nostra sessulità si sviluppava dentro di noi, ignari di tutto.... :) :sisi:  Ovviamente, sono solo mie riflessioni... :)

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Domanda, per altro, caro Vestito di Nero, cui è difficile rispondere, perché non è né futile né lieve:

e veramente la risposta non può non dipendere dall'opinione che abbiamo circa i principii primi e le cause ultime dell'universo tutto.

 

Anakreon.

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  • 3 weeks later...

Secondo me si nasce e poi lentamente crescendo si capisce di avere.

Dopotutto se fosse acquisita significa che potrebbe essere rettificata quindi propendo per l'idea di predisposizione innata :asd:

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Secondo me si nasce e poi lentamente crescendo si capisce di avere.

Dopotutto se fosse acquisita significa che potrebbe essere rettificata quindi propendo per l'idea di predisposizione innata :pausa:

Abilita innata o tara genetica?

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Io sono convinto che omosessuali si diventa e basta, cioè che l'attrazione fisica dipenda da un bisogno psicologico. Sarebbe mostruoso pensare che siamo stati geneticamente programmati in partenza senza possibilità di "scelta" dettata da fattori ambientali quali affettività, esperienze ecc. Per quanto riguarda la predisposizione genetica sono daccordo ma non nei termini che dite voi. Mi spiego con un esempio. Se uno nasce esile (genetica) o è caratterialmente insicuro trovo normale che in alcuni casi le sue esperienze di vita lo portino alla ricerca di una persona protettiva e che quindi il suo orientamento sessuale sia rivolto verso i maschi di corporatura prestante. Ovviamente le cose non sono sempre così facili da spiegare perchè, come diceva Raito, dipendono da un mix di fattori che coinvolgono la mente umana.

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Omosessuali ci si SCOPRE.

Chi era etero scopre questo lato che già possiede in sè, che può rimanere latente nell' inconscio o sbucar fuori per vari motivi; almeno io mi baso sul mio concetto che alla fine siamo tutti "bisessuali di base" poi ognuno si sviluppa in maniera diversa...Sempre secondo me, ovviamente.

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ma è così importante?

intendo per chi lo vive che gli frega di sapere

se c'è nato o diventato....

certo poi lo è a livello medico biologico

legale ecc ma l'impressione che si ha dai post

è che ci sia la caccia alla "giustificazione" del sè

 

io non devo giustificare niente

sono OMOSESSUALE importa a qualcuno?

se si è un SUO problema

 

altra cosa è lo STATO

che deve legiferare in merito ai comportamenti

di prevaricazione e omofobia

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Pensacisu, per qualcuno può essere importante per aiutarsi a comprendersi ed accettarsi meglio e non mi pare ci sia un intento di giustificazione del sè, al massimo di comprensione del sè.

E comunque per ci si nasce.

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sorry

credo di non essere stato chiaro

sapere come atto di crescita è Sempre! un valore

io notavo solo che, avolte

c'è come un senso di salvezza nell'aggrapparsi

ad una "spiegazione" genetica,

come a risolvere un senso di colpa

che ci si porta dentro e che non si sa

come affrontare...ecco questo aspetto

è negativo, e inutile

se ti senti in colpa per essere omosessuale

non sarà la genetica a fartelo passare

nè una confessione, in sintesi

ben venga la consapecolezza del se e la comprensione

occhio che non diventi la maschera per nascondersi!

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Dissimulazioni e corazze.

 

Acutamente annota Meditabondo:

 

"io notavo solo che, avolte c'è come un senso di salvezza nell'aggrapparsi ad una "spiegazione" genetica, come a risolvere un senso di colpa che ci si porta dentro e che non si sa come affrontare..",".

 

Veramente, troppo spesso gli uomini s'appellano alle ineluttabili necessità di natura per dissimulare la volontà di sodisfare, senza impedimento alcuno, ai suoi appetiti, quando questi siano stimati aborrendi, secondo la morale d'un secolo, ovvero esecrandi, secondo la legge d'un dio:

accusare gl'impulsi innati può essere una corazza efficace, a difesa d'un petto innocente iniquamente assalito;  ma, al meno a sé stessi, non è nobile mentire.

 

Anakreon.

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a volte c'è come un senso di salvezza nell'aggrapparsi

ad una "spiegazione" genetica,

come a risolvere un senso di colpa

 

fuori dal contesto queste frasi sembrano un haiku... comunque, dal mio punto di vista cercare una spiegazione biologica (anche non prettamente genetica) significa rendersi conto che l'omosessualità è nella natura delle cose e capirne le origini significa soddisfare le sete di conoscenza che ci porta a chiederci "chi siamo?"

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Esatto, sono d'accordo con Coeranos, mai smettere di cercare risposte... se ci si accontentasse sempre, molte cose sarebbero ancora ignare a noi uomini  :love:

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fuori dal contesto queste frasi sembrano un haiku... comunque, dal mio punto di vista cercare una spiegazione biologica (anche non prettamente genetica) significa rendersi conto che l'omosessualità è nella natura delle cose e capirne le origini significa soddisfare le sete di conoscenza che ci porta a chiederci "chi siamo?"

my dear, non sono stato chiaro abbastanza?

la conoscenza è sempre benvenuta se ci fa crescere

e questo è quanto affermi anche tu come me

dunque?

dico solo che per alcuni non è crescere

sapere se si è omosessuali per natura o meno

(qualunque cosa voglia dire!)

ma solo nascondersi, giustificarsi

"sono nato cosi, non è colpa mia, perdonatemi"

anche nei modi dire delle nostre mamme era presente questa

concezione del male ineluttabile, non già della spiegazione

scientifica, cosa ben diverse e opposte es.

madre nr 1: come stà la sig x

madre 2: bene, non fosse per il figlio sai ...quello..

madre 1: ah si! che vuoi farci ognuno ha lla sua croce, è fatto così

da notare come secondo le Madri

la natura è etica, ovvero dono vizi e virtù

mentre sappiamo (ma poi lo sappiamo!?)

che la natura è neutra e dispendia

solo attitudini e predisposizioni

non giudizi morali, ed è per questo

che non possiamo tirarla a giustificare ora l'uno ora l'altro

dell'intollerante atteggiamento degli uomini.

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Guest bambolo

Io sto dalla parte di Kinsey: << tutti siamo bisessuali, l'omosessualità nasce dal caso, così come l'eterosessualità...Sono le esperienze a dettare la sponda da seguire>>

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  • 7 months later...

ricordo ke sin da bambino quando ancora nn sapevo cosa fosse il sesso,non sapevo niente di niente..sentivo già un'attrazione verso i mie compagnetti..m piaceva star con loro mi piaceva abbracciarli cosa ke invece nn mi veniva di fare con le compagnette.io credo ke dipenda sia dalla nascita( in modo gentico o magari quando il feto si sta formando qualche proteina può influire),dipende anche dall'ambiente dove si vive e da altri fattori come assenza di attenzione da parte del padre/madre e quindi poi si cercano in un altro uomo/donna..e così via..il fatto è davvero complesso..ma escludo, a mio parere,che sia una scelta di vita come alcuni affermano..qualcuno di voi ha scelto di essere omosessuale?io no. e francamente avrei preferito essere un etero con famiglia e seguito..molto meno problemi.

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il fatto è davvero complesso..ma escludo, a mio parere,che sia una scelta di vita come alcuni affermano..qualcuno di voi ha scelto di essere omosessuale?io no. e francamente avrei preferito essere un etero con famiglia e seguito..molto meno problemi.

 

Quoto "il fatto è davvero complesso". Ma dissento dal resto.

E' una chimera credere che possiamo operare delle scelte completamente autonome da ciò che siamo, fisicamente, biologicamente;

ma è vero che alle volte nella vita si assecondano certi aspetti del proprio essere a scapito di altri.

Prendiamo delle decisioni e le altre strade si chiudono da sè.

 

Non credo tu abbia scelto di essere omosessuale così come nessuno lo sceglie razionalmente,

forse con una buona dose di pathos cristianamente inteso, cioè di forza di volontà applicata alle proprie passioni, potresti reindirizzare il tuo desiderio verso un altro oggetto...

Diciamo che molto razionalmente potresti rinunciare alla tua ricerca della felicità e impiegare tante forze per assumere comportamenti eterosessuali. Ma già lo sai che non ti piacerebbe.

Perciò non ha proprio senso pensare che avresti "molti problemi in meno".

 

Di problemi ciascuno ha i propri:

non si tratta sempre di fare la gerarchia tra chi ne ha di più e chi di meno,

chi ne ha di più gravi e chi meno,

si tratta invece di capire quale sia, individualmente, la via più efficace per risolverli.

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Ok granchio,

ma io ad esempio non credo che sarei più felice se fossi etero.

E mediamente non vedo tanti etero più felici di tanti gay.

 

Non credo che avere una famiglia sia necessariamente la via per la felicità,

e nemmeno una "storia duratura" lo è...

Davvero avresti voluto essere etero e con famiglia e credi che avresti avuto molti meno problemi...?

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Gay si nasce o, se si diventa, lo si diventa molto presto (all'inizio dell'adolescenza). Ma, dato che le preferenze sessuali si manifestano proprio all'inizio dell'adolescenza, in entrambi i casi è come se gay si nascesse.

 

Per il resto, io credo che se avessimo davvero uguali diritti agli etero, noi saremmo più felici di loro. La famiglia eterosessuale raramente è un luogo di felicità, anzi...

Noi tutti conosciamo almeno una famiglia etero e dai nostri amici possiamo avere altrettante testimonianze. Personalmente conosco ben poche persone (etero o gay) che si dichiarino soddisfatte della loro famiglia d'origine, o che la considerino un idillio come nella propaganda cattolica.

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Ok granchio,

ma io ad esempio non credo che sarei più felice se fossi etero.

un etero direbbe: ma io ad esempio non credo che sarei più felice se fossi gay.

ovvio ognuno si trova bene x quello ke sente..

 

Davvero avresti voluto essere etero e con famiglia e credi che avresti avuto molti meno problemi...?

x certi aspetti si lo avrei voluto.

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Personalmente conosco ben poche persone (etero o gay) che si dichiarino soddisfatte della loro famiglia d'origine

 

La maggior parte dei miei amici, etero e gay, sono soddisfatti della propria famiglia di origine.

 

Conosco solo 2 ragazzi che hanno avuto famiglie di merda e che quindi le schifano.

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ma come fai a conoscere cosa pensa un tuo amico della propria famiglia? io solo agli amici più cari racconto degli errori ecclatanti fatti dalla miei genitori, ciò non toglie che mi astengo dal raccontarlo a molti altri, non mi pare proprio il caso e probabilmente così faranno i tuoi amici.

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un etero direbbe: ma io ad esempio non credo che sarei più felice se fossi gay.

 

Ma e' ovvio che un etero non direbbe cio' quando gli etero pensano dei gay solo che siano dei miseri infelici e repressi!! Gli etero non hanno nemmeno la concezione che un gay possa essere felice figuriamoci piu' felice di un etero?

Solo un gay puo' essere cosciente del fatto che puo' essere felice esattamente come un etero.

Quindi il gay puo' dire: io sono/potenzialmente potrei essere piu' felice di un etero

Ma l'etero non dira' mai la frase opposta perche' lui gia' lo da' per scontato di essere piu' felice di un gay.

 

Davvero avresti voluto essere etero e con famiglia e credi che avresti avuto molti meno problemi...?

x certi aspetti si lo avrei voluto.

Io sono con schopy, non hai idea neanche lontanamente dei problemi esistenti nelle famiglie etero, indovina perche', perche' sei gay.

Come sui gay ci sono le aspettative che si accoppino con una ragazza, possibilmente bella e intelligente, mettano su famiglia e sfornino tanti nipotini, (aspettative che verranno smentite se il gay sceglie di vivere per quello che e') le stesse aspettative ci sono sugli etero... Metti che un etero si disinnamora della propria compagna, o si rende conto di aver fatto qualche errore nella sua vita o che magari non voleva veramente sposarsi, o non voleva veramente sposarsi con quella persona, guess what E' FOTTUTO, perche' come ogni altra persona a questo mondo deve combattere con "cio' che ci si aspetta da lui" e cio' che ci si aspetta da lui e' che una volta formatasi una famiglia NON LA SCIOLGA, pertanto ci si aspetta che continui a vivere da infelice... insomma... sfatiamo il luogo comune che essere etero e farsi la famigliola da mulino bianco sia "facile", secondo me non ne avete idea...

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"Farsi condizionare" è sempre uno schifo:

sia sposarsi perchè l'hai messa incinta

(o - viceversa - perchè sei rimasta incinta)

sia sposarsi per non aver accettato di essere gay o lesbica.

Non mi è ben chiaro cosa sia peggio, quindi soprassiedo.

 

Se i gay inizialmente stanno peggio degli etero

e successivamente (alcuni) stanno molto meglio,

credo sia dovuto al fatto che abbiamo fatto grandi sforzi

per essere tranquillamente quello che siamo.

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