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Ruoli di genere ed età nella comunità gay


Almadel

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@Fred, è possibile che ci sia alla base solo una valutazione economica?

E' la stessa idea che in altri termini espone anche @SerialHenry.

 

Io credo di no, almeno valutando il mondo eterosessuale.

Noi ci immaginiamo che l'operaio maschio paghi una prostituta

anche se essa guadagna enormemente di più di un operaio.

(O di un insegnante in pensione, come canta de André...)

 

La disparità economica non spiega la convenzione sociale, checché ne diciate.

Nelle favole il Principe seduce Cerentola e la Bestia seduce Bella

con la promessa di una vita di agi e ricchezze;

ma anche il figlio del mugnaio del Gatto con gli Stivali

ottiene la mano della figlia del Re solo fingendosi il ricchissimo Marchese di Carabas.

Non importa quanto Lei sia ricca, Lui dovrà comunque dimostrarsi capace di mantenerla.

 

@SerialHenry dice che la giovinezza è "un valore da acquistare" e questo è assolutamente vero.

Però è altrettanto vero che anche la femminilità è "un valore da acquistare".

Eterosessuali e gay maturi sono pronti a pagare per questo

e i maturi eterosessuali sono doppiamente motivati a pagare

perché devono conquistare sia la femminilità (pagano anche le coetanee)

sia la giovinezza (non diversamente da quanto fanno i maturi gay).

 

E come ho detto prima mi pare irrilevante sapere

se la ventenne è una principessa o una cameriera

o se il ventenne è un modello o un disoccupato;

socialmente ci si aspetta che sia sempre l'uomo/maturo a pagare.

Secondo me invece, come è stato accennato anche da altri utenti, le questioni economiche sono inestricabilmente legate a quelle sociali/culturali, storicamente e non. "Ci si aspetta" che l'uomo e il maturo paghino perché si presuppone istintivamente abbiano maggior possibilità di spesa e abbiano un percorso di vita più consolidato, specie dal punto di vista del "mestiere" ed economico (ma non solo)...elementi sotto ai quali un giovane gay (a causa delle varie difficoltà del mondo del lavoro) o una donna (ma in misura meno marcata che in passato, in questo secondo caso) potrebbero potenzialmente rifugiarsi. Quando le condizioni sia economiche sia in termini di diritti civili di queste due categorie vengono a migliorare, si è pronti a rovesciare o indebolire lo stereotipo anche culturalmente/socialmente.

Se un gay giovane non ha stabilità economica e una donna è costretta a salari più bassi o a una condizione di sotto occupazione rispetto all'uomo, entrambi non possono permettersi di ribaltare lo stereotipo, che automaticamente tende a confermarsi.

 

Un altro paio di maniche è un discorso di "dominanza psicologica", che può seguire o non seguire i soldi: può essere il giovane/donna a prevalere in paraculismo riuscendo a soddisfare i propri bisogni a scapito di un uomo/maturo che sgancia o è succube, o l'uomo/maturo che con la propria forza economica ed esperienziale schiaccia la parte più "debole". Qui va visto caso per caso. Però mi sa si sta estremizzando, e al di là degli stereotipi mi voglio augurare esistano tutta una serie di situazioni intermedie più equilibrate, e inoltre ci si allontana dall'"attesa sociale" per arrivare alle effettive dinamiche di coppia.

 

Il discorso economico non è LA spiegazione ma un fattore fondamentale, strettamente legato a quello sociale. Il primo è un elemento importante per spiegare il secondo, insomma.

 

Allontanandoci dal discorso "chi paga", sui pregiudizi che colpiscono il giovane e il maturo, c'entrano tutta una serie di discorsi che provengono dal solito mito dell'amore romantico e che si sono sedimentati nel tempo: la diffidenza verso la differenza d'età, soprattutto, che persiste ancora oggi, del tipo che il più giovane cerca i "soldi" o qualche accomodamento (valori non romantici) e il più vecchio è sempre una sorta di satiro corruttore. Sembrano robe tagliate con l'accetta, ma il commento tipo di molti uomini o donne della strada al commentare una storia fra adulti consenzienti ma divisi da una differenza d'età tende a battere sull'uno o sull'altro tasto, o su tutti e due. Mi sembra siano discorsi trasversali a mondo etero e mondo omo.

 

Aiuto, spero di non essermi perso o aver detto minchiate.

Edited by Fred
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È che l'idea stessa del topic sa un po' di stronzata. Il filosofeggiare forzato su certi temi lascia il tempo che trova, ma soprattutto il pulpito dell'opener è in contraddizione con questa analisi radical-chic.

Edited by Ilromantico
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Se uno lo fa solo per i soldi e' una vera puttana e l'altro il cliente.

 

Altrimenti sono situazioni win win in cui entrambi ricavano il loro tornaconto non necessariamente solo finanziario.

 

Il fatto pero' che sono molto di piu' i giovani che stanno con vecchi benestanti del contrario fa capire che la componente pecuniaria non e' affatto irrilevante.

Edited by marco7
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Come ha scritto già qualcuno, forse in mancanza di uno schema storico e sociale noi omosessuali ci siamo appropriati di questo modello.

 

Il modello era Pasolini e Penna ( scoccia un po' dover sempre tirare fuori loro

ma i nomi pubblici noti non abbondano ) che andavano a "battere" rimorchiando

ragazzini "veri o presunti etero" attrattivi  nella misura in cui non manifestassero

un desiderio omosessuale e quindi dovevano essere allettati o indotti ad avere rapporti

sessuali con offerta di cena, giro in alfetta etc Quindi siamo lontani dall'oggi era un

modello che negava la coppia, anche se replicava certi stilemi, ma solo in apparenza

 

Essendo un modello conformistico ci si può sottrarre, non sta scritto da nessuna

parte che se io sono ventenne sono necessariamente così scemo da non capire

che un ipotetico quasi coetaneo più maschile di me o più grande di me non ha

la capacità economica per "corteggiarmi" o "viziarmi"

 

Però è chiaro che il modello ha in qualche modo a che vedere con l'idea di ruolo del

"maschio"

 

Ruolo sociale, non necessariamente sessuale

 

Certo è chiaro che il ruolo sociale può associarsi anche a quello sessuale, soprattutto

nei popoli latini ( in modo stabile o occasionale ) però è anche vero che è un discorso

oramai del tutto subalterno culturalmente nel mondo gay

 

Esiste una idea sociale di maschio, che come tale si valuta in società

Forse non si riduce solamente all'azione del "pagare", ecco

 

L'atto del pagare è un "fare" ed è facilmente descrivibile e definibile, ma io parlerei

di "autosufficienza" cioè io credo che -per dire- @Demò se io gli pagassi la cena ma

lo tediassi per ore sul rapporto con mia madre e mi lamentassi del mio capoufficio

non uscirebbe da questa cena con l'idea che io sono un Maschio con la maiuscola

 

@Demò ha delle aspettative sul maschio adulto più ampie: l'autosufficienza è l'unica

espressione "larga" che mi sovviene e l'atto del pagare ne è il coronamento

 

Non parlerei invece di "dominanza psicologica" perchè mi pare rinviare all'idea del

plagio o dell'abuso di potere

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Io parto dal presupposto che gli stereotipi (che molti allontanano e screditano) siano veri, veri perché da quello che vedo sono percepibili, specialmente con i miei occhietti dolci. Ovviamente ci sono eccezioni, eccezioni che non fanno venire meno lo stereotipo stesso. 

Non sono mai uscito con donne più grandi di me stesso discorso può valere per gli uomini, alcuni uomini si (ma non superiamo i 35 anni di età) ma questi ultimi benché con un lavoro stabile rare volte si sono buttati a offrire qualcosa, salvo imboscate sessuali. 

Con persone che trovo incline con il mio piacere invece mi sono sempre fatto avanti io nell'offrire, fargli passare una serata o un uscita piacevole. Ammetto che su 10 ragazzi con età che spiazza da 19 - 24, 5 di loro volevano ricambiare la cortesia senza che ci fosse un fine sessuale che venisse dietro. 

Ammetto (col sorriso) che a volte è divertente vedere questi giovani, cosi speranzosi e senza reddito compiere in modo buffo un gesto (che possa essere rilevante o meno). 

Noto invece che le ragazze pretendono l'offerta, su 5 ragazze 1 sola si è imposta nel volere "offrire" e cosi accadde. 

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Le cattiverie che si dicono sugli adulti che cercano ragazzi - ovvero che siano interessati solo al sesso - sono le stesse che sentiamo dire sui maschi etero e quelle che sentiamo sui ragazzi che cercano adulti - ovvero che siano interessati solo ai soldi - sono le medesime che sentiamo dire sulle donne etero.

 

La cosa interessante è che - nonostante ci siano delle forti aspettative sui reciproci ruoli - il discorso funziona anche se l'adulto è passivo e il ragazzo è attivo (anzi forse è ancora più forte).

 

A mio parere il discorso può essere semplificato all'estremo con una constatazione.

 

E' "universale" l'accusa di cercar solo sesso quando una persona delude una nostra aspettativa.

E' "universale" l'accusa di cercar solo soldi quando una persona delude una nostra aspettativa.

 

E' una reazione paranoide (nel senso clinico del termine) perché proietta all'esterno un timore interno di tipo universalistico in riferimento al furto del proprio bene più prezioso, punta di diamante e contemporaneamente punto debole della propria vita. E' una proiezione-negazione, perché mentre proietto verso l'esterno il "fine malvagio", sto negando ciò che di malvagio c'è in me: l'odio verso me stesso.

 

La paranoia ha bisogno di simbolismo per svilupparsi: il simbolismo si enuclea sull'asse "interesse-disinteresse".

 

"Amore" è simbolicamente inteso, a livello culturale nelle società occidentali attuali, come vicinanza disinteressata.

 

La vicinanza interessata è semplicisticamente intesa come antitesi di Amore, per lo meno nel pensiero dicotomico (bianco vs nero) che si attiva nel momento di reazione ad una ferita.

 

E che cosa è l'interesse, se non il sesso o i soldi? Che cosa attrae di me, se devo svilire ciò che di immateriale ho?

Il materiale.

 

La paranoia è questo: disprezzo infinito del sé immateriale, apologia violenta del sé materiale.

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@Sampei, chiaramente se tutto funziona nessuno dei due si lamenterà :)

Dall'esterno però le accuse di stare insieme per il sesso o per i soldi

- quando ci sia in mezzo una certa differenza d'età - si sentono comunque.

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Che pizza sti 'richiami' (manco fossimo a scuola) solo perché non c'è rispetto per i pensieri diversi dai propri. Fino a prova contraria c'è libertà di parola.

 

Io ci vedo in buona parte incoerenza nel topic perché l'opener filosofeggia e si domanda cose che non sono tanto distanti da lui. Gli stessi pregiudizi si potrebbero applicare alla sua situazione, quindi parlare di generalismi volgari giovani spiantati vs daddies ricchi lascia davvero il tempo che trova. Se si vuole discutere di coppia 'equa' che lo faccia qualcuno che ci stia davvero. Io senza dubbio solo dell'opinione contraria e le coppie gemelle in tutto mi sembrano noiosissime. Il detto popolare dice 'gli opposti si attraggono' e la saggezza popolare ha sempre il suo perché.

Credo ci sia un po' di confusione tra i concetti di disinteresse, interesse e sfruttamento. Senza dubbio l'amore non può non includere un interesse, attrazione o un'ammirazione. Ecco perché per me l'amore dev'essere complementario, ognuno con i suoi pro e contro per alimentare sempre il reciproco interesse.

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@Sampei, chiaramente se tutto funziona nessuno dei due si lamenterà :) Dall'esterno però le accuse di stare insieme per il sesso o per i soldi - quando ci sia in mezzo una certa differenza d'età - si sentono comunque.

 

Posso ipotizzare che il meccanismo funzioni in linea generale, in tutte le persone.

 

E' ovvio che dall'esterno la dicotomia non è una risposta contingente ad una ferita provocata da uno della coppia, ma una risposta permanente ad una ferita nella storia personale dell' "accusatore" (e quindi prescinderà completamente dal fatto che la coppia è contenta!); ma sempre e comunque derivante dall'inconcepibilità o dallo sprezzo per il sé immateriale. Tanto per il proprio, quanto per quello altrui.

 

Sono simbolismi generalissimi, dunque facilissimi da applicare un po' ovunque.

 

Potremmo chiamarla... Euristica affettiva?

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Io credo sia abbastanza plausibile che una aspettativa delusa

generi frustrazione, quindi risentimento ed infine accusa in ispecie

fra due gay maschi è possibile che la delusione viri più verso la rabbia

o la stizza che verso il dolore ( che dovrebbe essere virilmente composto XD )

 

A livello dinamico ci sta...però salvo l'osservare che la gente possa

presumere che un giovane debba desiderare i soldi perchè non ne ha,

ed il vecchio la giovinezza in grado di risvegliare una sessualità spenta

o attenuata a causa dell'età, che non ha più, non mi spingerei

 

Cioè sarà una banalità ma io credo che se dobbiamo individuare un desiderio

stereotipato, ci si dovrà riferire ad una semplificazione, che poi questa si traduca

in una accusa specifica, o in una maldicenza generica in effetti cambierebbe poco

 

Tornando all'esempio della cena offerta a Demò...il potere della posizione sociale, l'offrire

la cena sono piccole stampelle al mio ego maschile che funzionano se Demò me le riconosce

in questo senso lui può dimostrare un "interesse" che non necessariamente è monetario

perchè accondiscende anche ad un mio eventuale bisogno di rassicurazione.

 

Se poi la cosa non quaglia è ovvio che spargeremo veleno, ma se diciamo le cose banali

è anche per tenerci per noi magari altri motivi di frizione ( in questo senso la maldicenza

stereotipata è anche comoda per tutti...è la risposta automatica, meno intima in assoluto )

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Mi sento di intervenire dando una testimonianza diretta, pensando che è molto uno stereotipo in sesso occasionale o reiterato escludendo la relazione sentimentale che non ho ancora sperimentato.

 

Il bavoso quarantenne è stato solo con decisamente giovani 18 - 18 - 19 - 25 - 23 - 22 - 20 e mai hanno puntato alla questione economica, regali ecc..., ho incontrato un 18enne che per non farmi fare 20 Km in macchina ha preso il treno a metà strada, poi la sera lo ho accompagnato io in quanto tarti, alcuni li passo a prendere in macchina ma solo per maggior fluidità nelle uscite sgamate, solo uno di questi è venuto direttamente da me con la sua macchina.

 

A casa chiedo se vogliono da bere o altro, ma si limitano al bicchier d'acqua, quindi negli incontri occasionali non ho ancora sperimentato questo rapporto sesso per soldi, uscite, cene ecc... forse in una relazione me lo aspetterei ovviamente.

 

Tra le tante persone che contatto forse 2 hanno tentato di approcciare in quel modo, ultimo ? 3gg fa, per divertimento me ne sono andato con il gps di Romeo su Milano, scrivo ad uno gnocco per fargli i complimenti e basta (non sarei di certo andato a Milano), ricambia e inizia un mio gioco di mie battute divertenti, scambio di numeri su WA, e poi intuisco che forse il vero motivo è che è uno gnocco stratosferisco, non lavora e che vorrebbe cambiare città. Ergo a Milano sono molto più battoni che a Torino (scherzo)

 

Per ora ripeto non ho riscontrato questo scambio da escort dummies for daddy ma non sono ancora entrato in una relazione  

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L'unico sugar daddy che ho approcciato, un 50enne carino, insisteva nell'offrirmi ogni volta qualcosa dopo i nostri incontri sessuali.

Troppi caffè e nessun Kinder Cereali.

 

Non l'ho più voluto vedere.

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davydenkovic90

Io ho avuto e ho questo pregiudizio nella misura in cui ho sempre evitato, da studente teoricamente squattrinato (in realtà i soldi non mi mancano), relazioni con uomini molto più grandi o realizzati professionalmente... Ovviamente sto parlando di relazioni nelle quali lo squilibrio è molto forte e dove mi sarebbe stato impossibile mantenere una parità.

Quando ero più giovane, sui 21-22 anni, mi capitò di incontrare uno sui 35, probabilmente molto ricco di famiglia, ma che faceva anche un lavoro figo, per cui viaggiava spesso e aveva un tenore di vita molto alto, affittava e vendeva case di lusso a stranieri. Uscimmo una volta e poi mi invitò con lui sulle Alpi in vacanza. A me piaceva anche esteticamente, mi era simpatico e avrei voluto frequentarlo, ma rifiutai la vacanza e poi pian piano mi allontanai perché capivo che non sarei riuscito a gestire la pressione di un rapporto così sbilanciato, avevo la sensazione di non essere in controllo della situazione e forse di essere anche facilmente manipolabile, in quelle condizioni.

Paranoie e pregiudizi miei, probabilmente ho anche rinunciato a una possibilità e forse lui c'è rimasto anche male.

(E in parte non gradimento verso lo stile di vita, preferisco barboneggiare e bere birra in piazza che farmi massaggiare e bere tisane in una SPA.... e credo fermamente che la prima attività contribuisca molto di più al benessere psicofisico)

 

Comunque non ho alcun pregiudizio su situazioni altrui, non sono nessuno per giudicare chi sta con chi e perché, e trovo che, da fuori, sia molto difficile se non impossibile capirlo e poter arrivare a dare un giudizio.

Non giudico nanche Costanzo e De Filippi.

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Saramandasama

Io credo che lo sugar daddy, e lo sugar daddy hunter, declinato nei vari generi, sia un matching non così comune. Non tutti sanno fare regali, e non tutti sanno riceverne, a livello feticistico. Un semplice daddy, non è tout-court "sugar", e ancor di più, un twink, uno "sugar daddy hunter".

Che poi le voci esterne si riducano ai soliti pregiudizi, è comprensibile.

Edited by Salamandro
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Il modello era Pasolini e Penna ( scoccia un po' dover sempre tirare fuori loro

ma i nomi pubblici noti non abbondano ) che andavano a "battere" rimorchiando

ragazzini "veri o presunti etero" attrattivi  nella misura in cui non manifestassero

un desiderio omosessuale e quindi dovevano essere allettati o indotti ad avere rapporti

sessuali con offerta di cena, giro in alfetta etc Quindi siamo lontani dall'oggi era un

modello che negava la coppia, anche se replicava certi stilemi, ma solo in apparenza

 

Essendo un modello conformistico ci si può sottrarre, non sta scritto da nessuna

parte che se io sono ventenne sono necessariamente così scemo da non capire

che un ipotetico quasi coetaneo più maschile di me o più grande di me non ha

la capacità economica per "corteggiarmi" o "viziarmi"

 

Però è chiaro che il modello ha in qualche modo a che vedere con l'idea di ruolo del

"maschio"

 

Ruolo sociale, non necessariamente sessuale

 

Certo è chiaro che il ruolo sociale può associarsi anche a quello sessuale, soprattutto

nei popoli latini ( in modo stabile o occasionale ) però è anche vero che è un discorso

oramai del tutto subalterno culturalmente nel mondo gay

 

Esiste una idea sociale di maschio, che come tale si valuta in società

Forse non si riduce solamente all'azione del "pagare", ecco

 

Non bisogna far confusione tra due livelli che non sono completamente sovrapponibili tra loro:

quello sociale/relazionale (mancanza di modello di riferimento "gay") e quello erotico/fetish (cosiddetto metodo Pasolini Penna).

 

Un conto è parlare di rapporti affettivi connotati funzionalmente alla vita sociale dell'individuo,

un altro è parlare del 50enne che ha il pallino di portarsi a letto ragazzi molto giovani

e usa successo e denaro per perseguire il suo scopo.

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Il problema di Pasolini non era quello di essere attratto dai giovani

era quello di essere attratto e amare giovani eterosessuali

la situazione di Pasolini era molto più drammatica se vogliamo e basta

leggere la sua disperazione alla notizia che Ninetto Davoli ha la ragazza

ed intende sposarsi

 

Dopo quasi nove anni Ninetto non c’è più. Ho perso il senso della vita. Penso soltanto a morire o cose simili. Tutto mi è crollato intorno: Ninetto con la sua ragazza, disposto a tutto, anche a tornare a fare il falegname (senza battere ciglio) pur di stare con lei; e io incapace di accettare questa orrenda realtà, che non solo mi rovina il presente, ma getta una luce di dolore anche in tutti questi anni che io ho creduto di gioia, almeno per la presenza lieta, inalterabile di lui. Ti prego, non parlarne con persona al mondo. Non voglio che si parli di questa cosa”. - See more at: http://www.centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it/molteniblog/lhobby-del-sonetto-il-canzoniere-di-pier-paolo-pasolini-dedicato-a-ninetto-davoli-di-agata-amato/#sthash.crrq6Vir.dpuf

 

Semmai mi dovresti obiettare che esisteva anche il rapporto padre-figlio, come quello

di Zeffirelli ( che il fidanzato lo adottò ) o Isherwood, che io non ho citato

 

Ma in entrambi i casi parlare di fetish è completamente sbagliato

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Quando ero più giovane, sui 21-22 anni, mi capitò di incontrare uno sui 35, probabilmente molto ricco di famiglia, ma che faceva anche un lavoro figo, per cui viaggiava spesso e aveva un tenore di vita molto alto, affittava e vendeva case di lusso a stranieri. Uscimmo una volta e poi mi invitò con lui sulle Alpi in vacanza. A me piaceva anche esteticamente, mi era simpatico e avrei voluto frequentarlo, ma rifiutai la vacanza e poi pian piano mi allontanai perché capivo che non sarei riuscito a gestire la pressione di un rapporto così sbilanciato, avevo la sensazione di non essere in controllo della situazione e forse di essere anche facilmente manipolabile, in quelle condizioni.

 

Io sfortunatamente non piaccio non dico a potenziali partner ma nemmeno ad ipotetici amici che dispongano di sostanze molto più notevoli delle mie :D

 

Non bisogna far confusione tra due livelli che non sono completamente sovrapponibili tra loro:

quello sociale/relazionale (mancanza di modello di riferimento "gay") e quello erotico/fetish (cosiddetto metodo Pasolini Penna).

 

Però, in effetti, se penso a Pasolini penso ad un individuo che, nell'incapacità di creare per sé una vita di relazione/di coppia che lui per primo ritenesse accettabile socialmente, fa del suo meglio utilizzando quel che ha. Io per primo da ragazzino leggendo di Pasolini ne cavavo un giudizio etico anche severo, ma una riflessione un po' più matura su di una sessualità "sofferta", mi spinge a ritenere meno deprecabile tutta la faccenda del sesso a pagamento coi ragazzini.

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Ma in entrambi i casi parlare di fetish è completamente sbagliato

Scavalcando il fetish, quanto possiamo considerare validi, in tutta onestà,

questi metodi Pasolini o Zeffirelli se applicati alla "massa gay" di oggi?

Parliamo di modelli elitari (e datati) in riferimento a figure di un certo tipo

che non credo possano essere adottate come figure di riferimento per ragionare

sui comportamenti di milioni di persone che vivono in contesti sociali, culturali ed economici trasversali.

 

La strategia dello sposarsi, fare figli e poi andare a scopare nei cessi degli autogrill

è stata di gran lunga una delle più adottate dai gay occidentali per un bel pezzo del Novecento.

(Credo che per molti fosse drammatico quanto lo è stato per Pasolini.)

 

Dal momento che l'omoaffettività ha oggi una valenza sociale largamente riconosciuta,

non più confinata angustamente solo nella sfera strettamente sessuale,

ed è vissuta da un alto numero di persone come mai in precedenza, almeno nella storia moderna,

è comprensibile come moltissimi si allineino sui comunissimi modelli etero con cui e in cui sono cresciuti.

 

 

 

Però, in effetti, se penso a Pasolini penso ad un individuo che, nell'incapacità di creare per sé una vita di relazione/di coppia che lui per primo ritenesse accettabile socialmente, fa del suo meglio utilizzando quel che ha. Io per primo da ragazzino leggendo di Pasolini ne cavavo un giudizio etico anche severo, ma una riflessione un po' più matura su di una sessualità "sofferta", mi spinge a ritenere meno deprecabile tutta la faccenda del sesso a pagamento coi ragazzini.

Non era mia intenzione dare un giudizio morale su Pasolini, volevo solo evidenziare che oggi molti gay

hanno l'esigenza di vivere la propria omoaffettività in una dimensione sociale funzionale e integrata

che è molto lontana dal vissuto pasoliniano.

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Ma perché le discussioni di attualità sociologica tendono a trasformarsi in noiosissimi pipponi filosofici? Ma chissene frega di Pasolini...che riferimenti antiquati santo cielo!!

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Scavalcando il fetish, quanto possiamo considerare validi, in tutta onestà, questi metodi Pasolini o Zeffirelli se applicati alla "massa gay" di oggi?

 

Scusami, ma se rileggi il mio intervento questo lo avevo già scritto

avevo scritto che dei modelli esistono  ma avevo anche scritto che

sono lontani dall'oggi...era un semplice inciso

 

Nessuno ha mai scritto che il "vissuto pasoliniano" fosse vicino alla

"dimensione sociale integrata"

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Ma perché le discussioni di attualità sociologica tendono a trasformarsi in noiosissimi pipponi filosofici? Ma chissene frega di Pasolini...che riferimenti antiquati santo cielo!!

 

Perché questo forum pullula di intellettuali o aspiranti tali.

Poi, chissà, che non si aspiri anche altro.

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davydenkovic90

 

 

Non ho capito cosa si intenta per sugar Daddy....in che senso ?

Si intende un uomo maturo che intrattiene relazioni con ragazzi (o ragazze) molto più giovani elargendo loro regali, soldi e quant'altro.

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