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Crisi di coppia fra 3,2,1 ...


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Ciao a tutti ragazzi, mi chiamo Leonardo, ho 18 anni e in queste settimane sto vivendo una situazione che mi sta veramente lacerando e quindi chiedo consiglio a voi, nella speranza che possiate aiutarmi. Cercherò di darvi una visione chiara e il più oggettiva possibile della mia situazione, in modo che possiate darmi consigli su come devo muovermi per non fare errori e peggiorare ulteriormente la situazione. Allora, inizio dal principio, tutto comincia alla fine di agosto quando prendo coraggio e mi iscrivo a Gay Romeo, dove poco tempo dopo conosco il mio attuale ragazzo. Tutto va alla grande, ci piacciamo subito e abbiamo molti interessi in comune, per cui decidiamo di andare avanti e all'incirca un mese dopo ci incontriamo. Da parte mia sento scoccare subito la scintilla e anche da parte sua sentivo molta attrazione, quindi decidiamo di metterci insieme (lo so, abbiamo bruciato un po' le tappe, lo ammetto). Tutto va bene, fra alti e bassi, fino a due settimane fa. Decidiamo infatti di farci tre giorni a Firenze, per stare finalmente un po' da soli (abitiamo a 40 km di distanza e riuscivamo a vederci una volta a settimana per massimo due ore), organizziamo tutto nei minimi dettagli e partiamo, ma arrivati lì succede un casino. La madre e la sorella trovano una lettera che gli avevo scritto poco tempo prima e in cui c'era scritto praticamente tutto quello che provavo per lui (era quindi una lettera abbastanza "forte") e un biglietto di auguri che gli avevo fatto per natale. Con la madre ovviamente nega tutto, mentre con la sorella si apre, ma la reazione non è delle migliori. Lei infatti lo mette davanti ad una scelta, quindi o loro o me ... la scelta è scontata. decide quindi di chiudere la nostra relazione perché "ora devo pensare a me", "non so più quello che posso darti d'ora in poi", "se continuiamo a stare insieme mi sembra di portarle in giro". Passano le ore e mentre la situazione in famiglia sembra essere più o meno tornata alla normalità parliamo e arriviamo ad un compromesso, continuiamo a stare insieme e vediamo come va. Lui mette subito le mani avanti e dice che non vuole illudermi e che non sa se ce la faremo, io decido comunque sia di provarci. La mattina dopo alla madre continuano a venire dubbi e decidiamo quindi di ritornare a casa, anche perché lui stava su un altro pianeta e io stavo distrutto quasi peggio di lui, era inutile continuare a stare lì. Ritorniamo ognuno a casa propria e cerchiamo bene o male di andare avanti. Allora, il punto è che da quando è successo tutto questo lo sento decisamente diverso, molto più freddo e distaccato, sono scomparse le frasi dolci che mi diceva spesso, tutte le dimostrazioni di affetto, tutto. Sembriamo due semplici amici che parlano e questo sinceramente mi fa un male cane, in cinque mesi abbiamo fatto 50 passi avanti e adesso mi sembra che siamo andati 45 passi indietro. Cioè, sapevo che le cose sarebbero cambiate, ma mai così tanto, è diventata proprio un'altra persona, tanto che l'altro giorno abbiamo discusso e lui mi ha detto che non sa più esattamente cosa prova per me, ma ha detto che non vuole perdermi e che spera che tutto torni alla normalità. Io adesso non so proprio come muovermi, perché una situazione del genere protratta per molto tempo mi porterà sicuramente all'esasperazione e vorrei evitarlo. In tutto questo mettiamoci anche che lui mi aveva promesso che mi avrebbe fatto capire che anche per lui questa storia è importante, ma fino ad ora non mi ha dimostrato proprio niente e questo alimenta ancora di più i dubbi e le paure che ho. Quindi, secondo voi che devo fare ??

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https://www.gay-forum.it/topic/34193-crisi-di-coppia-fra-321/
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No, abbiamo fatto solo un giorno e mezzo, perché lui non se la sentiva più di stare lassù con la madre che ancora aveva dubbi e con la sorella che lo pressava per tornare a casa e nemmeno io sinceramente, perché stavo veramente distrutto da tutta quella situazione

Edited by DoppiaL

Fossero stati 5 mesi di convivenza o in cui vi vedevate un giorno sì e uno no avrebbe probabilmente preso un'altra strada . Ma due ore alla settimana per 5 mesi fanno 8 ore al mese x 5 = 40 ore . Nemmeno 2 giorni pieni di convivenza . Pochissimo rispetto ad una vita intera passata con madre e sorella (anche se i ricatti dei fratelli/sorelle proprio non li capisco e non capisco chi ci casca ). 

 

 

O lo lasci sedimentare lasciandolo proprio stare in pace (nella sua testa ora sei tu l'elemento cattivo, più insisti più ti allontanerà) e aspetti che decida di tornare e di sistemare le cose in casa, o chiudi del tutto . Alternative non ve ne sono, dimentica le sue promesse, le promesse del tipo "sarà una storia importante" sono solo parole fatte in un momento in cui si sogna ad occhi aperti, non sono cose che si possano sapere . Non scervellarti sulle incongruenze tra ciò che ti disse e ciò che è ora, succede molto frequentemente questo cambio di rotta tra "semi sconosciuti" che si stanno iniziando a conoscere ora . E' brutta, ma quello più forte tra i due sei tu !

Beh, se hai l'istinto da crocerossina,

ascoltalo, fallo sfogare e -in caso- dagli tempo per capire se preferisce essere un velato nascosto male o un giuovin finikkio che non si vergogna di essere se stesso alla faccia di quel che potrebbero dirgli madre & sorella.

 

Se invece vuoi vivere qui & ora una storia alla luce del sole, MOLLALO e lascialo cuocere nel suo brodo

 

decidi tu

Sisi, ma infatti la scelta che ha fatto io la rispetto e la condivido, perché il rapporto fra di noi ancora è ai primi stadi. La cosa che mi ha lasciato perplesso è che voleva proprio chiudere tutto, come se io contassi meno di niente e considerando tutto quello che ho fatto per "noi" pensavo di contare un peletto in più ... per farvi capire, io per vederlo in questi mesi mi sono fatto la bellezza di 1400 km, di cui una parte pure col motorino, con la pioggia, la nebbia e un freddo cane, mentre lui ne avrà fatti si e no 150/200. Comunque fra le due opzioni io preferirei la prima, perché per questo ragazzo provo ancora un sentimento forte

 

La famiglia da quello che ho capito è molto omofoba, la sorella lo voleva portare dallo psicologo ...

Edited by DoppiaL

Sarò sincera, 'sta situazione la vedo proprio brutta.

 

Più che altro perché davanti al suo terrore di venir vessato da una famiglia omofoba e dai conseguenti sensi di colpa, tu ci puoi fare poco e niente.

 

Mi spiego meglio: qualsiasi cosa tu faccia per stargli vicino, è solo da sé che può sconfiggere ed affrontare la famiglia.

 

Puoi provare a vedere come va e a dargli tempo, ma se dovesse finire in una spremuta di sangue...

 

 

 

Se invece vuoi vivere qui & ora una storia alla luce del sole, MOLLALO e lascialo cuocere nel suo brodo

 

... questo consiglio direi che è il migliore se mirassi alla tua autoconservazione.

il punto è proprio questo, io sono disposto ad aspettare tutto il tempo che gli serve, ma solo se vedo che da parte sua c'è voglia di cambiare e di migliorare e soprattutto se sento che il sentimento che provo io è corrisposto, cosa che ora come ora non mi sembra ... e io sinceramente non so quanto posso resistere se non sento niente da parte sua. Non riesco però a capire come può essere cambiato così tanto da un momento all'altro, perché non è normale che l'influenza della famiglia possa condizionarlo in questo modo, almeno io la vedo così. Cioè, leggendo le conversazioni precedenti al viaggio e quelle attuali sembra proprio di parlare con un'altra persona.

si, lo sto sperimentando in prima persona purtroppo ... l'Amore non vince proprio su niente

Edited by DoppiaL

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