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Trump si è già mosso


lecosechenondici

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Non ha detto nulla del genere.

I "diritti" LGBT sono destinati a d essere cancellati. A cominciare col FADA che autorizzerà la discriminazione basata sull'orientamento sessuale in tutti gli stati.

Per abolire il "matrimonio" gay servono due nuovi giudici della Corte Suprema. Uno verrà nominato fra qualche giorno, latro probabilmente prima della fine del mandato.

http://thehill.com/blogs/blog-briefing-room/news/305803-trump-diverts-from-gop-fine-with-supreme-courts-gay-marriage

 

Dice che gli sta bene così come è stato deciso, a prescindere dalla sua opinione. Probabilmente la Corte Suprema, nemmeno coi nuovi giudici pro-life, potrebbe abolire la decisione già presa

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Vedo che non è cambiato molto. Attacchi ad hominem e mai risposte nel merito.

Veramente ti è stato risposto. Ti è stato dato un link col video di un'intervista fatta pochi giorni dopo l'elezione in cui Trump dice di non avere problemi col matrimonio egualitario e di non volerlo toccare.

Poi pro-life non coincide necessariamente con anti-lgbt. Andrew Napolitano è un famoso giudice di corrente repubblicana libertarian pro-life ma anche favorevole al matrimonio egualitario. Trump l'ha incontrato una settimana fa per discuterci e chiedergli consigli per la nomina alla Corte Suprema e non è escluso che possa essere lui stesso la scelta.

Infine non è così scontato che con una maggioranza repubblicana alla Corte Suprema venga ribaltata la sentenza Roe v. Wade che permette l'aborto, anzi. Da oltre 40 anni sta ancora lì e in molti di questi anni la Corte ha avuto maggioranza repubblicana.

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Trump nel frattempo ha detto la sua strategia energetica: fossile americano tra cui carbone e ora ha cancellato il decreto di obama contro gli oleodotti.

 

Alla fine la casa bianca sara' dove simdeve andare per fare affari commerciali in america.

 

Sara' una presidenza commerciale la sua.

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Veramente ti è stato risposto. Ti è stato dato un link col video di un'intervista fatta pochi giorni dopo l'elezione in cui Trump dice di non avere problemi col matrimonio egualitario e di non volerlo toccare.

Poi pro-life non coincide necessariamente con anti-lgbt. Andrew Napolitano è un famoso giudice di corrente repubblicana libertarian pro-life ma anche favorevole al matrimonio egualitario. Trump l'ha incontrato una settimana fa per discuterci e chiedergli consigli per la nomina alla Corte Suprema e non è escluso che possa essere lui stesso la scelta.

Infine non è così scontato che con una maggioranza repubblicana alla Corte Suprema venga ribaltata la sentenza Roe v. Wade che permette l'aborto, anzi. Da oltre 40 anni sta ancora lì e in molti di questi anni la Corte ha avuto maggioranza repubblicana.

 

Chiedo scusa. Non avevo visto il video.

Nel video però non dice quello. Non lo può abrogare direttamente. Per poter essere cancellato la Corte Suprema deve prima ribaltare la sentenza.

 

Trump ha pubblicato una lista di nomi fra cui sceglierà le suo nomine per la Corte Suprema. Gli osservatori sono concordi su come quei giudici voteranno.

Se due fra quelli otterranno un posto alla Corte suprema il matrimonio gay è spacciato.

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Sempre le solite lagne pessimistiche. L'ho ripetuto mille volte: all'atto pratico è impossibile eliminare matrimoni già esistenti. Ovviamente niente è impossibile, ma non credo lo facciano perché il gioco non varrebbe la candela. Tanto Trump e chi come lui può rivalersi facilmente con leggi a sfavore dell'uguaglianza nel quotidiano.

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Ho l'mpressione che se Trump continua in questa direzione gli USA, non rappresenteranno più il sogno americano. Lo stop ai rifugiati provenienti da alcuni paesi non risolve il problema del terrorismo, serve ben altro, in primis risolverlo all'origine come anche le migrazioni, perché nessuno lascerebbe il proprio paese se non fosse costretto. Come non capisco perché chi va al potere non può essere coerente e riconoscere e lasciare le cose buone che ha fatto chi lo ha preceduto, a prescindere da destra o sinistra. Senza ogni volta stravolgere tutto e ricominciare da capo...............

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Ho l'mpressione che se Trump continua in questa direzione gli USA, non rappresenteranno più il sogno americano.

 

Il problema non è dei sogni altrui e neppure dei sogni dei propri connazionali, ma semmai di discernimento dei mezzi rispetto ai fini proclamati!

 

I Paesi isamici i cui cittadini non protranno accedere al territorio statunitense per tre mesi sono:

Siria, Libia, Iran, Iraq, Somalia, Sudan, Yemen.

 

Il divieto non dipende dall'inimicizia politico diplomatica, perché in questo caso non sarebbe stato incluso l'Iraq, ma dipende dal timore che i cittadini di questi Stati  possano essere terroristi islamici o simpatizzanti:

evidentemente nessuno ha informato Trump che gli attentatori dell'11 Settembre 2001 a Nuova York erano bensì islamici, ma cittadini dell'Arabia Saudita, dell'Egitto, del Kuwait, degli Emirati Uniti, dell'Egitto, del Libano!

Altri attentatori islamici recentemente in Europa erano cittadini tunisini o addirittura francesi.

 

Di logica, se Trump parte dal presupposto che gli Islamici siano pericolosi in quanto tali, dovrebbe impedire l'accesso agli Islamici con qualunque cittadinanza, ma è noto che la logica non alligna normalmente nelle menti dei demagoghi o, se v'alligna, è accuratamente repressa per non rovinare la reputazione demagogica dell'interessato.

 

Ma forse, almeno speriamo!, Trump è più furbo di quel che pare ed ha emesso il decreto solo per dare in pasto ai suoi sostenitori un provvedimento che dimostri quanto presto e quanto bene mantenga le sue promesse elettorali, confidando che pochi Americani si domandino perché accogliere cittadini sauditi, cioè di un Paese il cui fondamentalismo religioso istituzionale generosamente esportato è comunemente considerato fertile terreno ideologico del terrorismo islamico e perché respingere invece cittadini libici generalmente piuttosto occupati in lotte tribali interne che in zelo religioso esterno.

Edited by Mario1944
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Trump è più furbo di quel che pare ed ha emesso il decreto solo per dare in pasto ai suoi sostenitori un provvedimento che dimostri quanto presto e quanto bene mantenga le sue promesse elettorali, confidando che pochi Americani si domandino perché accogliere cittadini sauditi, cioè di un Paese il cui fondamentalismo religioso istituzionale generosamente esportato è comunemente considerato fertile terreno ideologico del terrorismo islamico e perché respingere invece cittadini libici generalmente piuttosto occupati in lotte tribali interne che in zelo religioso esterno.

 

Ovviamente è un furbacchione

 

Nel 1979 anno di istituzione della blacklist dei cd stati sponsor del terrorismo internazionale

da parte di Carter avevamo : Siria Libia Iraq e Yemen ( del Sud )

 

Reagan ci inserì Corea del Nord e Cuba che ci rimasero fino ad Obama  ( Trump ovviamente non

poteva spacciare i Cubani o i Coreani per Islamici...quindi non era l'occasione giusta per rimetterceli )

ed ovviamente l'Iran di Khomeini

 

Clinton ci inserì il Sudan

 

In effetti c'è qualcosa che non torna...ma non è addebitabile a Trump

soltanto

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Il divieto non dipende dall'inimicizia politico diplomatica, perché in questo caso non sarebbe stato incluso l'Iraq, ma dipende dal timore che i cittadini di questi Stati  possano essere terroristi islamici o simpatizzanti:

evidentemente nessuno ha informato Trump che gli attentatori dell'11 Settembre 2001 a Nuova York erano bensì islamici, ma cittadini dell'Arabia Saudita, dell'Egitto, del Kuwait, degli Emirati Uniti, dell'Egitto, del Libano!

Altri attentatori islamici recentemente in Europa erano cittadini tunisini o addirittura francesi.

Appunto, è inutile bloccare i migranti da 7 paesi quando il più delle volte "sono già in casa" o comunque arrivano da altri paesi che non sono stati messi nella lista nera.

 

Invece di bloccarli momentaneamente si dovrebbe preoccupare di fornire strumenti migliori all' intelligence per prevenire gli attacchi e collaborare con gli Stati che vogliono risolvere il problema alla radice, senza continuare a perdere tempo e vite umane. Invece di dimostrare di mantenere delle promesse demagogiche.

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si dovrebbe preoccupare di fornire strumenti migliori all' intelligence per prevenire gli attacchi e collaborare con gli Stati che vogliono risolvere il problema alla radice, senza continuare a perdere tempo e vite umane. Invece di dimostrare di mantenere delle promesse demagogiche.

 

Per un demagogo sono più importanti le promesse demagogiche....

 

Sarebbe bene lo tengano presente coloro che sostengono alcuni demagoghi nostrani, confidando che, conquistato il potere, questi dismettano le vesti da demagoghi ed indossino quelle da governanti prudenti:

l'istrione deve continuare a recitare la sua parte, pena la cacciata dalla scena!

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Trump si sta dimostrando coraggioso. Fino ad ora sta facendo fatti e non pugnette. Il vero scandalo non è Trump, ma che la gente si debba ritrovare a rivolgersi a queste personalità estremiste. La colpa è delle varie destre e sinistre e del loro immobilisimo nell'ultimo decennio...ci credo che poi succede quel che succede.

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Per un demagogo sono più importanti le promesse demagogiche....

 

Sarebbe bene lo tengano presente coloro che sostengono alcuni demagoghi nostrani, confidando che, conquistato il potere, questi dismettano le vesti da demagoghi ed indossino quelle da governanti prudenti:

l'istrione deve continuare a recitare la sua parte, pena la cacciata dalla scena!

Promesse che difficilmente realizzano. Poi non parliamo dei nostri perché bisognerebbe aprire un topic specifico :)

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Letto in rete:

 

"Il provvedimento di Trump sul blocco dei visti per 3 mesi ai cittadini dei paesi a più rischio d'importazione di terrorismo non è nient'altro che il rendere pienamente esecutivo un provvedimento elaborato dall'amministrazione Obama nel 2015 e discusso per l'ultima volta il 18 febbraio del 2016.

La fonte? Eccola: United States Department of Homeland.

Per inciso:https://www.dhs.gov/news/2016/02/18/dhs-announces-further-travel-restrictions-visa-waiver-program"

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A maggior ragione:

se il provvedimento era già dell'aministrazione precedente, se lo intesta per fare il gradasso che mantiene immantinente quello che promette, tanto da non capire o da fingere di non capire che non corrisponde alle sue stesse promesse!

Non vieta l'accesso a tutti gli Islamici, ma solo ai cittadini di alcuni Paesi che non sono neppure quelli da cui sono venuti i maggiori attentatori islamici degli ultimi decenni e per di più per soli tre mesi.

Trascorsi i tre mesi?:

passata la festa, gabbato lo santo ;-)

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A maggior ragione:

se il provvedimento era già dell'aministrazione precedente, se lo intesta per fare il gradasso che mantiene immantinente quello che promette, tanto da non capire o da fingere di non capire che non corrisponde alle sue stesse promesse!

Non vieta l'accesso a tutti gli Islamici, ma solo ai cittadini di alcuni Paesi che non sono neppure quelli da cui sono venuti i maggiori attentatori islamici degli ultimi decenni e per di più per soli tre mesi.

Trascorsi i tre mesi?:

passata la festa, gabbato lo santo ;-)

Infatti lui stesso ha precisato in una recente dichiarazione che non si tratta di un "muslim ban".

Certo ci sarebbe da notare l'ipocrisia di chi non apre bocca quando certe cose le fa sinistra, ma è sempre pronto a sbraitare se le fa la destra. Ad esempio il muro è stato costruito dall'amministrazione Clinton e poi rinforzato anche con voto favorevole di Obama negli anni successivi. Sotto l'amministrazione Obama c'è stato il maggior numero di espulsioni di immigrati clandestini, più di quelle avvenute sotto l'amministrazione Bush.

La logica del ban comunque è quella di vietare l'ingresso dai paesi più politicamente instabili, con conflitti interni, in cui manca un potere sovrano centrale e dunque con vuoti di potere in cui i gruppi terroristici si infiltrano facilmente.

Erano gli stessi paesi individuati dall'amministrazione Obama d'altronde.

Edited by Uncanny
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La logica del ban comunque è quella di vietare l'ingresso dai paesi più politicamente instabili, con conflitti interni, in cui manca un potere sovrano centrale e dunque con vuoti di potere in cui i gruppi terroristici si infiltrano facilmente. Erano gli stessi paesi individuati dall'amministrazione Obama d'altronde.

 

Non è che Obama sia stato un'aquila, non parliamo poi dell'imbecillità irachena di Bush figlio....

 

Comunque il vietare l'ingresso "dai paesi più politicamente instabili, con conflitti interni, in cui manca un potere sovrano centrale e dunque con vuoti di potere in cui i gruppi terroristici si infiltrano facilmente" potrebbe avere anche un senso, se non valesse per soli tre mesi, se discernesse almeno grossolanamente tra potenziali terroristi e semplici rifugiati o addirittura mercanti o visitatori vari, se ampliasse la diffidenza anche ai cittadini di Paesi forse apparentemente stabili ma sostanzialmente covi di formidabili conflitti politici con o senza scuse religiose:

francamente non so, tanto più visti i precedenti, come si possa lasciare fuori i Libici ma non i Sauditi, gli Iracheni ma non i Turchi, gli Yemeniti ma non gli Algerini, gli Iraniani ma non gli Egiziani eccetera.

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non so, tanto più visti i precedenti, come si possa lasciare fuori i Libici ma non i Sauditi, gli Iracheni ma non i Turchi, gli Yemeniti ma non gli Algerini, gli Iraniani ma non gli Egiziani eccetera.

 

Beh perché perfino Trump, al contrario de Ilromantico, non fa di tutta un'erba un fascio.

 

Non c'entra nulla il terrorismo, Trump è sborone ma non scemo, quello lo si gestisce con i servizi segreti ben radicati sul territorio e all'estero, mica coi doganieri ad Ellis Island. Il suo piano però prevede che ci siano tonti che ci credano: costoro ci sono, sono tanti, sono la massa paranoica della popolazione frustrata e impoverita dalla deindustrializzazione.

 

Bisogna agire con ponderazione però. E' importante essere sempre dolcini con chi ha il petrolio, mentre si può essere demagogici e tranquillamente "cattivoni e simbolicamente severi" con chi ha le pezze al culo. Cosicché i white trash della Bible Belt vengono saziati con questa vendettina fittizia (che poi questi ultimi siano già alla terza ipoteca sulla roulotte poco importa) e contemporaneamente i businessmen della City non hanno fastidi nel continuare ad organizzare le riunioni d'affari con le controparti.

 

Question d'Argent de poche, Question de consentement

Edited by Sampei
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"dai paesi più politicamente instabili, con conflitti interni, in cui manca un potere sovrano centrale e dunque con vuoti di potere in cui i gruppi terroristici si infiltrano facilmente" potrebbe avere anche un senso

 

Beh l'Iran non corrisponde molto a questa descrizione

Possiamo addebitare al governo iraniano il finanziamento

o l'appoggio ad Hamas, Hezbollah e Assad, ma certo non

il fatto di essere un paese in cui manca un potere centrale

 

Tanto questo potere è ben presente, che quei gruppi terroristici

ed il governo siriano agiscono coerentemente per degli obiettivi

politici ben definiti e localizzati e non vanno in giro a spargere

terrore nel mondo

 

Certamente in Yemen c'è grande confusione

 

Trump perfettamente in linea con Obama ha compiuto lì il suo primo raid

 

http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2017-01-29/primo-raid-dell-era-trump-contro-qaida-yemen-30-morti-ucciso-militare-usa-152241.shtml?uuid=AEJRCMK

 

Nel blitz, scattato all'alba, sono stati uccisi Abdul-Raouf al-Dhahab, Sultan al-Dhahab e Seif al-Nims, tre leader di al-Qaida nel Paese, ma non tutto è andato come previsto. Oltre al soldato americano ucciso, infatti, altri quattro militari Usa sono rimasti feriti, l'esercito ha perso un velivolo - un elicottero, secondo le indiscrezioni dei media - ma soprattutto l'operazione ha provocato un alto numero di vittime civili. Da parte sua, il Comando Centrale statunitense ha sottolineato - quasi a giustificare il blitz - che nell'operazione sono stati trovati documenti che probabilmente «forniranno informazioni su futuri piani terroristici».

Lo Yemen è uno dei sette Paesi inseriti in una sorta di lista nera da Trump: i cittadini di queste nazioni non potranno entrare negli Stati Uniti nei prossimi tre mesi.

 

Ovviamente il Sole24ore parla di lista nera di Trump ma è chiaro che questa operazione da lui autorizzata è in linea con

le precedenti autorizzate da Obama

 

Sul fatto che si siano trovati dei documenti utili alla lotta al terrorismo pare nutrire

dubbi pure il Sole 24 ore

 

In realtà in Yemen c'è un conflitto fra zaidisti sciiiti e sunniti e nel momento in cui

gli Sciiti stavano per vincere è intervenuta l'Arabia Saudita trascinandosi dietro

poi tutta la lega araba e Obama

 

Magicamente scompaiono armi fornite dal Pentagono ai Sunniti lealisti e sorgono gruppi

armati di sunniti qaedisti ed affiliati all'Isis,esattamente come in Siria contro Assad

gruppi che poi puntualmente sfuggono di mano

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Apparentemente - almeno secondo questo sondaggio della Quinnipac University - con un 48% di favorevoli e un 42% di contrari la maggioranza degli americani supporta il divieto di Trump.

 

By a narrow 48 - 42 percent, American voters support "suspending immigration from terror prone regions, even if it means turning away refugees."

By a broader 53 - 41 percent, voters support requiring immigrants from Muslim countries to register with the federal government.

 

Non si può neanche dire sia fazioso dal momento che secondo la stessa rilevazione il 62% degli americani pensa che l'aborto debba essere legale in tutti o la maggior parte dei casi mentre solo il 32% di essi pensa il contrario, anzi, la maggioranza dei sondaggi sull'aborto dà percentuali più equilibrate.

 

https://poll.qu.edu/national/release-detail?ReleaseID=2416

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Beh la maggioranza degli Americani ha una conoscenza

molto limitata di ciò che è esterno agli USA, ed in questo

caso specifico parliamo di paesi di cui sanno pochissimo

pure gli Italiani

 

Credo che la questione sia percepita come: è meglio dar

prevalenza al diritto del rifugiato politico o alla sicurezza

nazionale?

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E' importante essere sempre dolcini con chi ha il petrolio, mentre si può essere demagogici e tranquillamente "cattivoni e simbolicamente severi" con chi ha le pezze al culo.

 

Sì, va bene, ma ormai la dipendenza degli Stati Uniti dal petrolio è praticamente annullata grazie alle risorse interne, soprattutto se si manterrà a questi prezzi, e comunque non c'è solo la disponibilità di petrolio, ma anche gli sbocchi commerciali, la posizione strategica, la potenza politica e militare:

in questo senso prendere a pesci in faccia l'Iran, soprattutto se si voglia contenere l'ISIS in Iraq e dintorni, non è esattamente una politica intelligente, tanto più con una faccenda di poca sostanza ed efficacia come il divieto d'ingresso, per tre mesi soli poi!, ai cittadini iraniani.

 

 

 

 

Apparentemente - almeno secondo questo sondaggio della Quinnipac University - con un 48% di favorevoli e un 42% di contrari la maggioranza degli americani supporta il divieto di Trump.

 

Be' da un governante, per di più con l'importanza mondiale del presidente degli USA, ci si aspetterebbe una maggior intelligenza politica e strategica ovvero almeno una miglior conoscenza dei problemi e delle possibili soluzioni, di quanto sia logico che ci si aspetti dalla maggior parte dei governati.

D'altronde non è una novità che siano aspettative eccessive per il livello intellettuale di molti governanti, non solo statunitensi, e questo a prescindere dagli obblighi e dalle utilità della demagogia.

Edited by Mario1944
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