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Trump si è già mosso


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Mario1944, on 30 Jan 2017 - 12:24 PM, said:

Sì;, va bene, ma ormai la dipendenza degli Stati Uniti dal petrolio è praticamente annullata grazie alle risorse interne, soprattutto se si manterrà a questi prezzi, e comunque non c'è solo la disponibilità; di petrolio, ma anche gli sbocchi commerciali, la posizione strategica, la potenza politica e militare: in questo senso prendere a pesci in faccia l'Iran, soprattutto se si voglia contenere l'ISIS in Iraq e dintorni, non è esattamente una politica intelligente, tanto più con una faccenda di poca sostanza ed efficacia come il divieto d'ingresso, per tre mesi soli poi!, ai cittadini iraniani.

Il mercato petrolifero ci ha insegnato parecchio su quanto la stabilità; di un momento possa essere del tutto contingente, e d'altra parte il fracking nel Midwest o gli scisti sabbiosi tirati fuori dal Canada non dureranno in eterno, sicuramente non tanto quanto le oceaniche riserve petrolifere saudite quatarine ed emiratine.

 

I sauditi i quatarini e gli emiratini non sono solo "fonte di petrolio" ma grazie alla colossale concentrazione di denaro che hanno potuto realizzare negli ultimi due decenni, sono anche e soprattutto INVESTITORI DI PRIMA CATEGORIA. Figuriamoci che potenzialità di investimento può avere un seppur ricco signore iraniano o egiziano rispetto ad un emiro che esporta miliardi di barili di greggio da vent'anni. Trump lo ha detto, vuole "produrre in America" ma per farlo serve ritrascinare enormi quantità di capitali sul territorio dopo l'assurdo drenaggio di risorse che gli americani stessi hanno incentivato durante gli anni Novanta, ossia gli anni della delocalizzazione furiosa (e della cinesizzazione del WTO).

 

D'altra parte dobbiamo tenere presente che la politica americana in Siria adesso potrebbe cambiare, Trump fa buon viso a Putin e gli americani potrebbero avere molto meno interesse a "contenere" o "sostenere" forme di guerriglia in Siria o Iraq per il semplice fatto che sembrano essersi decisi a concedere parecchio spazio ai russi nel vuoto di potere generalizzato che hanno creato laggiù, quindi nessun particolare tipo di riguardo per iraniani, libici e iracheni mi pare sia per loro necessario.

 

L'ISIS è una forza primariamente sunnita, quindi che esso si rafforzi, a Trump fa solo comodo, perché finisce con essere in funzione anti-Iran e anti-Assad, e inoltre lasciare un po' di casino ai russi che avanzano fa sempre piacere. Ormai l'ISIS è una rogna di Putin, s'è capito.

Edited by Sampei
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Sì, va bene, ma ormai la dipendenza degli Stati Uniti dal petrolio è praticamente annullata

 

Si è parlato semmai di possibilità di fare dei gasdotti per far cadere

la dipendenza europea dalla russia

 

Cioè l'autosufficienza USA serve anche a destinare risorse all'UE in

modo da limitare la nostra dipendenza

 

E' vero che dipenderemmo da loro, cioè gli orridi islamici piuttosto che

dagli orridi russi...

 

Comunque il punto è che Assad con Gazprom sarebbe disponibile ad

un "gasdotto islamico" che in realtà dovremmo chiamare gasdotto Sciita

perchè partirebbe dall'Iran

 

Il punto però è un altro: ricordate che anni fa ci fecero il testone coi rigassificatori?

 

I no global e le sinistre irragionevoli, non li volevano ed ora nessuno ne parla più

semplicemente l'Arabia Saudita li ha resi antieconomici abbassando il prezzo del

greggio e proponendo dei gasdotti che dovrebbero passare dalla Siria

 

Il motivo non mi è mai stato chiaro ( della scelta saudita intendo )

 

Ma d'altronde la questione è evaporata sui giornali, nel senso che di rigassificatori

si è smesso totalmente di parlare, punto e chiuso

Non mi è simpatico Trump ma c'è un'isteria generale, che spesso parte dai giornali. Trump sta facendo quello che aveva promesso e molti punti critici della sua politica risalgono ad azioni dei Governi precedenti. Da anti Trump posso solo dire che esasperare la situazione non fa che giovargli. Quindi vanno bene le proteste democratiche ma lasciatelo governare.

 

 

Trump sta facendo quello che aveva promesso

 

Su questo non c'è dubbio, evidentemente alcuni

pensavano o speravano che non lo facesse

 

Per dire....questa storia dei profughi, si poteva pensare

ad una sparata fatta dopo un attentato in campagna elettorale

tanto per prendere voti

 

Anche perchè gli USA sono abbastanza tutelati dai profughi da

l'Oceano Atlantico. E Obama non è che ne abbia fatti andare in

America tanti. Se la Germania ha 1.200.000 profughi, l'Italia 170.000

ed il Canada di Trudeau 40.000, gli USA di Obama solo 15.000

 

Quindi da un lato l'invasione non c'è, dall'altro Obama neanche li ha

fatti andare

Ha licenziato la ministra della giustizia che si rifiutava di difendere nei tribunali il decreto di trump sugli immigrati mussulmani.

 

Ora deve nominare un nuovo ministro della giustizia che deve essere confermato dal parlamento e i democratici lo rifiuterenno tutti impedendone la nomina.

 

Stasera presenta il suo candidato a nono giudice della corte suprema.

Edited by marco7

Per me non è strano e l'ho sempre scritto

che secondo me c'era più da temere il Partito

Repubblicano ( che non a caso ha sponsorizzato

un vice religioso e bigotto ) che non Trump, come

persona.

 

Certamente Trump non sarà un "conservatore

compassionevole" ma la compassione religiosa

non ha mai trovato applicazione nel caso degli

omosessuali

Si infatti, alla fine è andata 'bene' in materia lgbt. Ci sarà un'immobilizzazione del progresso gay, così come è successo in Spagna, ma meglio questo che il regresso.

Anche se non so fino a quanto credermi questo immobilismo volontario, ho sempre il sospetto che lo facciano perché burocraticamente sarebbe un casino e il gioco non vale la candela. Credo che a Trump non freghi nulla dei gay (sia nel bene che nel male) ed inoltre un milionario come lui chissà con quanti gay sarà stato a contatto...volente o nolente.

 

 

esasperare la situazione non fa che giovargli

 

questo lo credo anch'io... le impennate della stampa contro la politica di contenimento dell'immigrazione adottata da Trump non faranno altro che convincere l'elettore medio di Trump, ma anche gran parte della classe media italiana, ormai polarizzata su posizioni anti-establishment, di quanto i giornali non siano più rappresentativi della realtà ma siano unicamente al servizio di fantomatici "poteri forti mondialisti"

i giornali farebbero meglio ad analizzare i provvedimenti del presidente USA con obiettività, criticandoli eventualmente sul versante dell'efficacia e dell'equità

 

ci sono poi alcune ciliegine sulla torta, tipo un servizio grottesco dell'Independent in cui già si ipotizza un Trump "malato mentale"

 

http://www.independent.co.uk/life-style/health-and-families/donald-trump-mental-illness-narcisissm-us-president-psychologists-inauguration-crowd-size-paranoia-a7552661.html

 

per non parlare dell'attentato in Canada, in cui a stento si sapeva il nome del probabile attentatore, ma già veniva proposto un suo completo check up politico sbandierando il fatto che su facebook si era detto a favore di Trump e della Le Pen

Si infatti, alla fine è andata 'bene' in materia lgbt. Ci sarà un'immobilizzazione del progresso gay, così come è successo in Spagna, ma meglio questo che il regresso.

Anche se non so fino a quanto credermi questo immobilismo volontario, ho sempre il sospetto che lo facciano perché burocraticamente sarebbe un casino e il gioco non vale la candela. Credo che a Trump non freghi nulla dei gay (sia nel bene che nel male) ed inoltre un milionario come lui chissà con quanti gay sarà stato a contatto...volente o nolente.

Ma alla fine non è che abbiano molto da progredire in termini legislativi almeno a livello federale. Hanno praticamente già tutto: leggi anti-discriminazione (il Matthew Shepard Act), adozioni e tecniche di fecondazione assistita da sempre legali perché in mano a privati, matrimonio egualitario, accesso per gli omosessuali dichiarati nell'esercito (dopo l'abrogazione del Don't ask, don't tell). Figurarsi che la questione LGBT al centro del dibattito nell'ultimo anno è stata quella sui bagni "gender-neutral". L'unica cosa che effettivamente manca è un divieto federale delle cosiddette terapie riparative, questione praticamente solo statunitense (in Europa è un fenomeno abbastanza limitato), nonostante pare siano in declino negli ultimi anni.

Comunque uno dei maggiori finanziatori di Trump nella campagna elettorale è stato il miliardario Peter Thiel, fondatore di Paypal e dichiaratamente gay (parlò anche alla convention di luglio).

Edited by Uncanny

Credo che qui ci siano in ballo questioni molto più rilevanti che i diritti LGBT

 

Parliamoci chiaro, Trump sarà un nemico dell'Unione europea senza sé e senza

ma

 

E questo è solo il primo esempio:

 

La Germania sta usando un euro “massicciamente svalutato” per sfruttare gli Stati Uniti e i suoi partner europei. È l’accusa lanciata da Peter Navarro, direttore del National Trade Council voluto dal presidente americano Donald Trump, all’indirizzo di Berlino. Le dichiarazioni del super consulente di Trump , riportate dal Financial Times, rappresentano un attacco frontale alla politica monetaria e commerciale della cancelliera tedesca Angela Merkel.

Parlando al FT, Navarro ha paragonato l’euro a un “implicito marco tedesco” la cui bassa valutazione ha dato alla Germania un vantaggio sui suoi partner principali. Affermazioni pesantissime, che suggeriscono come la nuova amministrazione abbia individuato nella Germania della Merkel il nemico commerciale numero uno per quanto riguarda il Vecchio Continente.

 

I toni utilizzati dal consigliere di Trump sono a dir poco insoliti per le relazioni tra Usa ed Europa. Navarro è arrivato ad accusare la Germania di essere uno dei principali ostacoli a un accordo commerciale tra Usa e Ue, decretando la fine dei negoziati sull'accordo di libero scambio transatlantico i cui negoziati sono ora in sospeso.

 

Quelle di Navarro sono accuse che tipicamente gli Usa rivolgono a Pechino. Invece, il neo direttore dei consiglieri al Commercio della Casa Bianca mette nel mirino la prima economia dell'area valutaria, sostenendo che rappresenta "un grande ostacolo" al Ttip.

 

"Lo squilibrio strutturale degli scambi che la Germania ha con il resto dell'Ue e con gli Usa riflette l'eterogeneità economica dell'Ue. Quindi - ha detto Navarro - questo è un accordo multilaterale mascherato da bilaterale. Un grande ostacolo dal considerare il Ttip come multilaterale è la Germania, che continua a sfruttare gli altri paesi dell’Ue, così come gli Usa, con quello che è un marco tedesco implicito fortemente sottovalutato".

Beh certo tendenzialmente la libera concorrenza abbassa i prezzi

ma se poi il consumatore viene a sua volta sottopagato perchè il livello

dei salari è basso -essendoci molta disoccupazione- diciamo che il beneficio

è più per pochi che per molti

Beh certo tendenzialmente la libera concorrenza abbassa i prezzi

ma se poi il consumatore viene a sua volta sottopagato perchè il livello

dei salari è basso -essendoci molta disoccupazione- diciamo che il beneficio

è più per pochi che per molti

Il punto secondo me è che le aziende americane si sono delocalizzare in Paesi in cui si può pagare di meno il lavoratore. Se torneranno in USA, con tutti i diritti di cui godono gli americani, la paga sarà più alta ma aumenta anche il costo del prodotto. Se ciò fosse vero, non ne gioverebbe la Cina, che offre gli stessi prodotti a minor prezzo?

Se ciò fosse vero, non ne gioverebbe la Cina, che offre gli stessi prodotti a minor prezzo?

 

Se ne giova la Cina se non ci sono dazi di importazione

Ovviamente la Cina può dal canto suo rispondere con altri

dazi, a quelli americani e così via

 

E a livello globale il calo del commercio internazionale

dovrebbe impoverire tutti

 

Questo è ciò che dicono i teorici

 

Ma non è detto che Trump metta dazi contro tutti, per ora sappiamo

contro il Messico

 

D'altronde il risultato di aver assemblato telefoni in Cina è che ora

hanno imparato e li fanno direttamente loro e costano ancora meno

di quelli assemblati per gli Americani

@pix

L'economia non si può mai prevedere, non ci sono ricette magiche. Volendo è un po' come la politica, a un certo punto bisogna passare all'altro estremo per controbilanciare un meccanismo che si blocca.

Io credo che la globalizzazione sia arrivata a un limite e credo che la politica economica di Trump abbia le sue ragioni. Oggi possiamo comprare tantissimi vestiti e altri oggetti a prezzi stracciati ed in grande quantità, ma in cambio si è dimezzato il potere d'acquisto o persino la possibilità di averne uno. Meglio che il maglione costi il triplo e venga fabbricato in USA, così i dipendenti avranno salari decenti e si fomenta l'industria nazionale. Tanto i vestiti bisogna comprarli per forza, invece di puntare sulla quantità e la fame e più logico puntare sulla qualità.

Ovviamente le variabili sono infinite, vedremo... ma io onestamente apprezzo che Trump voglia rischiare e non rimanga nell'immobilismo economico di questi ultimi anni.

@pix

L'economia non si può mai prevedere, non ci sono ricette magiche. Volendo è un po' come la politica, a un certo punto bisogna passare all'altro estremo per controbilanciare un meccanismo che si blocca.

Io credo che la globalizzazione sia arrivata a un limite e credo che la politica economica di Trump abbia le sue ragioni. Oggi possiamo comprare tantissimi vestiti e altri oggetti a prezzi stracciati ed in grande quantità, ma in cambio si è dimezzato il potere d'acquisto o persino la possibilità di averne uno. Meglio che il maglione costi il triplo e venga fabbricato in USA, così i dipendenti avranno salari decenti e si fomenta l'industria nazionale. Tanto i vestiti bisogna comprarli per forza, invece di puntare sulla quantità e la fame e più logico puntare sulla qualità.

Ovviamente le variabili sono infinite, vedremo... ma io onestamente apprezzo che Trump voglia rischiare e non rimanga nell'immobilismo economico di questi ultimi anni.

Il fatto è che ci sono Paesi come la Cina che non smetteranno di vendere la loro merce a basso costo. A parità di oggetto, le gente sceglie quello meno costoso. Sopratutto in questa particolare epoca, in cui si spende poco ma si compra molto.

 

 

Se fanno tutto in america l'inflazione esplode e la classe media diventa classe povera.

 

Beh lo vedremo

 

Chiaramente Trump non pensa di puntare tutto solo sui dazi

di importazione ma anche sulla riduzione delle tasse sulle imprese

dal 35% al 15% operazione che avrebbe un effetto deflattivo in parte

compensativo

 

Il tutto però porrà inevitabilmente problemi di bilancio per la diminuzione

delle entrate fiscali

Tutto dipende da quanto protezionismo verra' imposto veramente. Se sono solo minacce o se imporra' veramente tasse alte a tutto quel che l'america importa.

 

Se lo attua veramente io la vedo brutta per tutti.

 

L'america era il posto dove venivano consumati a credito i beni prodotti nel mondo. Se fanno tutto in casa consumeranno meno per i prezzi alti e chi produce ora resta disoccupato.

 

Potrebbe essere paradossalmente la svolta ecologica dettata da meno potere d'acquisto ma non credo arriveranno a quel punto.

Edited by marco7

Se c'è una cosa che mi ha colpito è la consonanza Trump-May

nel voler ridurre la tassazione alle imprese al 15% e fare dei loro

paesi una sorta di paradisi fiscali e controbilanciare, nel secondo

caso l'inevitabile restrizione commerciale derivante da una hard

Brexit, nel primo caso una eventuale politica di protezionismo

doganale

 

Direi che per quanto riguarda la May e la Gran Bretagna sia una

scelta quasi obbligatoria uscendo dal mercato comune

 

Trump invece può scegliere fino a che punto arrivare e come graduare

la cosa, ma soprattutto, poichè l'Italia ha un saldo commerciale positivo

e gli USA rappresentano il terzo paese verso cui esportiamo, dopo Germania

e Francia, a noi converrebbe un conflitto con la Cina, che ci frega quote di mercato

 

Mentre un conflitto con la Germania non so quanto potrebbe giovarci, visto che

questa si farà scudo dell'intera UE

Il diminuire le talle alle imprese comporta o un aumento del debito statale o un aumento delle tasse su chi resta a pagarle cioe' le persone fisiche.

 

Se tutti abbassano le tasse alla fine non c'e' concorrenza fiscale tra nazioni.

 

Trump vorra' diminuire le spese dello stato ma questo non bastera' a compensare le minori tasse che pagheranno le imprese.

Dal Sole24Ore di oggi:

"New York - Un giudice federale dello stato di Washington ha annullato in tutti gli Stati Uniti, almeno temporaneamente, l'ordine esecutivo di Donald Trump contro i rifugiati e contro tutti i possessori di visti da sette paesi islamici. Il magistrato, James Robart, ha accolto la richiesta del procuratore generale dello Stato, sede di molte società hi-tech che impiegano dipendenti stranieri e avevano criticato duramente il divieto sull'immigrazione.".

 

Sta sollevando un polverone immane con una decisione che con la lotta al terrorismo, all'islamismo e financo all'immigrazione clandestina c'entra come i cavoli a merenda.

C'è da domandarsi se sia troppo stupido o troppo furbo (spero il secondo caso, ma temo il primo....).

Ma è evidentemente un furbacchione, non ci sono dubbi

questa cosa gli darà una enorme popolarità

 

Non c'è niente di meglio ( per lui ) di un Procuratore Generale

che si muove nell'interesse di società Hi-tech di New York

 

Il Presidente sta con il Popolo, la Magistratura con le Multinazionali

 

Messa così la sua popolarità supererà quella di Reagan

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