Sampei Posted January 30, 2017 Share Posted January 30, 2017 (edited) Mario1944, on 30 Jan 2017 - 12:24 PM, said: Sì;, va bene, ma ormai la dipendenza degli Stati Uniti dal petrolio è praticamente annullata grazie alle risorse interne, soprattutto se si manterrà a questi prezzi, e comunque non c'è solo la disponibilità; di petrolio, ma anche gli sbocchi commerciali, la posizione strategica, la potenza politica e militare: in questo senso prendere a pesci in faccia l'Iran, soprattutto se si voglia contenere l'ISIS in Iraq e dintorni, non è esattamente una politica intelligente, tanto più con una faccenda di poca sostanza ed efficacia come il divieto d'ingresso, per tre mesi soli poi!, ai cittadini iraniani. Il mercato petrolifero ci ha insegnato parecchio su quanto la stabilità; di un momento possa essere del tutto contingente, e d'altra parte il fracking nel Midwest o gli scisti sabbiosi tirati fuori dal Canada non dureranno in eterno, sicuramente non tanto quanto le oceaniche riserve petrolifere saudite quatarine ed emiratine. I sauditi i quatarini e gli emiratini non sono solo "fonte di petrolio" ma grazie alla colossale concentrazione di denaro che hanno potuto realizzare negli ultimi due decenni, sono anche e soprattutto INVESTITORI DI PRIMA CATEGORIA. Figuriamoci che potenzialità di investimento può avere un seppur ricco signore iraniano o egiziano rispetto ad un emiro che esporta miliardi di barili di greggio da vent'anni. Trump lo ha detto, vuole "produrre in America" ma per farlo serve ritrascinare enormi quantità di capitali sul territorio dopo l'assurdo drenaggio di risorse che gli americani stessi hanno incentivato durante gli anni Novanta, ossia gli anni della delocalizzazione furiosa (e della cinesizzazione del WTO). D'altra parte dobbiamo tenere presente che la politica americana in Siria adesso potrebbe cambiare, Trump fa buon viso a Putin e gli americani potrebbero avere molto meno interesse a "contenere" o "sostenere" forme di guerriglia in Siria o Iraq per il semplice fatto che sembrano essersi decisi a concedere parecchio spazio ai russi nel vuoto di potere generalizzato che hanno creato laggiù, quindi nessun particolare tipo di riguardo per iraniani, libici e iracheni mi pare sia per loro necessario. L'ISIS è una forza primariamente sunnita, quindi che esso si rafforzi, a Trump fa solo comodo, perché finisce con essere in funzione anti-Iran e anti-Assad, e inoltre lasciare un po' di casino ai russi che avanzano fa sempre piacere. Ormai l'ISIS è una rogna di Putin, s'è capito. Edited January 30, 2017 by Sampei Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted January 30, 2017 Share Posted January 30, 2017 Sì, va bene, ma ormai la dipendenza degli Stati Uniti dal petrolio è praticamente annullata Si è parlato semmai di possibilità di fare dei gasdotti per far cadere la dipendenza europea dalla russia Cioè l'autosufficienza USA serve anche a destinare risorse all'UE in modo da limitare la nostra dipendenza E' vero che dipenderemmo da loro, cioè gli orridi islamici piuttosto che dagli orridi russi... Comunque il punto è che Assad con Gazprom sarebbe disponibile ad un "gasdotto islamico" che in realtà dovremmo chiamare gasdotto Sciita perchè partirebbe dall'Iran Il punto però è un altro: ricordate che anni fa ci fecero il testone coi rigassificatori? I no global e le sinistre irragionevoli, non li volevano ed ora nessuno ne parla più semplicemente l'Arabia Saudita li ha resi antieconomici abbassando il prezzo del greggio e proponendo dei gasdotti che dovrebbero passare dalla Siria Il motivo non mi è mai stato chiaro ( della scelta saudita intendo ) Ma d'altronde la questione è evaporata sui giornali, nel senso che di rigassificatori si è smesso totalmente di parlare, punto e chiuso Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Pix Posted January 30, 2017 Share Posted January 30, 2017 Non mi è simpatico Trump ma c'è un'isteria generale, che spesso parte dai giornali. Trump sta facendo quello che aveva promesso e molti punti critici della sua politica risalgono ad azioni dei Governi precedenti. Da anti Trump posso solo dire che esasperare la situazione non fa che giovargli. Quindi vanno bene le proteste democratiche ma lasciatelo governare. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted January 31, 2017 Share Posted January 31, 2017 Trump sta facendo quello che aveva promesso Su questo non c'è dubbio, evidentemente alcuni pensavano o speravano che non lo facesse Per dire....questa storia dei profughi, si poteva pensare ad una sparata fatta dopo un attentato in campagna elettorale tanto per prendere voti Anche perchè gli USA sono abbastanza tutelati dai profughi da l'Oceano Atlantico. E Obama non è che ne abbia fatti andare in America tanti. Se la Germania ha 1.200.000 profughi, l'Italia 170.000 ed il Canada di Trudeau 40.000, gli USA di Obama solo 15.000 Quindi da un lato l'invasione non c'è, dall'altro Obama neanche li ha fatti andare Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
kalamarone84 Posted January 31, 2017 Share Posted January 31, 2017 trump sta, purtroppo, mantenendo tutte le promesse fatte in campagna elettorale.....chissà cosa ci porterà in futuro Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marco7 Posted January 31, 2017 Share Posted January 31, 2017 (edited) Ha licenziato la ministra della giustizia che si rifiutava di difendere nei tribunali il decreto di trump sugli immigrati mussulmani. Ora deve nominare un nuovo ministro della giustizia che deve essere confermato dal parlamento e i democratici lo rifiuterenno tutti impedendone la nomina. Stasera presenta il suo candidato a nono giudice della corte suprema. Edited January 31, 2017 by marco7 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Uncanny Posted January 31, 2017 Share Posted January 31, 2017 (edited) A quanto pare è pure coerente con le dichiarazioni di voler "proteggere la comunità LGBTQ". Edited January 31, 2017 by Uncanny Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marco7 Posted January 31, 2017 Share Posted January 31, 2017 si, sta cosa è strana. mah. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted January 31, 2017 Share Posted January 31, 2017 Per me non è strano e l'ho sempre scritto che secondo me c'era più da temere il Partito Repubblicano ( che non a caso ha sponsorizzato un vice religioso e bigotto ) che non Trump, come persona. Certamente Trump non sarà un "conservatore compassionevole" ma la compassione religiosa non ha mai trovato applicazione nel caso degli omosessuali Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ilromantico Posted January 31, 2017 Share Posted January 31, 2017 Si infatti, alla fine è andata 'bene' in materia lgbt. Ci sarà un'immobilizzazione del progresso gay, così come è successo in Spagna, ma meglio questo che il regresso. Anche se non so fino a quanto credermi questo immobilismo volontario, ho sempre il sospetto che lo facciano perché burocraticamente sarebbe un casino e il gioco non vale la candela. Credo che a Trump non freghi nulla dei gay (sia nel bene che nel male) ed inoltre un milionario come lui chissà con quanti gay sarà stato a contatto...volente o nolente. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
conrad65 Posted January 31, 2017 Share Posted January 31, 2017 esasperare la situazione non fa che giovargli questo lo credo anch'io... le impennate della stampa contro la politica di contenimento dell'immigrazione adottata da Trump non faranno altro che convincere l'elettore medio di Trump, ma anche gran parte della classe media italiana, ormai polarizzata su posizioni anti-establishment, di quanto i giornali non siano più rappresentativi della realtà ma siano unicamente al servizio di fantomatici "poteri forti mondialisti" i giornali farebbero meglio ad analizzare i provvedimenti del presidente USA con obiettività, criticandoli eventualmente sul versante dell'efficacia e dell'equità ci sono poi alcune ciliegine sulla torta, tipo un servizio grottesco dell'Independent in cui già si ipotizza un Trump "malato mentale" http://www.independent.co.uk/life-style/health-and-families/donald-trump-mental-illness-narcisissm-us-president-psychologists-inauguration-crowd-size-paranoia-a7552661.html per non parlare dell'attentato in Canada, in cui a stento si sapeva il nome del probabile attentatore, ma già veniva proposto un suo completo check up politico sbandierando il fatto che su facebook si era detto a favore di Trump e della Le Pen Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Rotwang Posted January 31, 2017 Share Posted January 31, 2017 Spero che mantenga la promessa sui porn. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Uncanny Posted January 31, 2017 Share Posted January 31, 2017 (edited) Si infatti, alla fine è andata 'bene' in materia lgbt. Ci sarà un'immobilizzazione del progresso gay, così come è successo in Spagna, ma meglio questo che il regresso. Anche se non so fino a quanto credermi questo immobilismo volontario, ho sempre il sospetto che lo facciano perché burocraticamente sarebbe un casino e il gioco non vale la candela. Credo che a Trump non freghi nulla dei gay (sia nel bene che nel male) ed inoltre un milionario come lui chissà con quanti gay sarà stato a contatto...volente o nolente. Ma alla fine non è che abbiano molto da progredire in termini legislativi almeno a livello federale. Hanno praticamente già tutto: leggi anti-discriminazione (il Matthew Shepard Act), adozioni e tecniche di fecondazione assistita da sempre legali perché in mano a privati, matrimonio egualitario, accesso per gli omosessuali dichiarati nell'esercito (dopo l'abrogazione del Don't ask, don't tell). Figurarsi che la questione LGBT al centro del dibattito nell'ultimo anno è stata quella sui bagni "gender-neutral". L'unica cosa che effettivamente manca è un divieto federale delle cosiddette terapie riparative, questione praticamente solo statunitense (in Europa è un fenomeno abbastanza limitato), nonostante pare siano in declino negli ultimi anni. Comunque uno dei maggiori finanziatori di Trump nella campagna elettorale è stato il miliardario Peter Thiel, fondatore di Paypal e dichiaratamente gay (parlò anche alla convention di luglio). Edited January 31, 2017 by Uncanny Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted January 31, 2017 Share Posted January 31, 2017 Credo che qui ci siano in ballo questioni molto più rilevanti che i diritti LGBT Parliamoci chiaro, Trump sarà un nemico dell'Unione europea senza sé e senza ma E questo è solo il primo esempio: La Germania sta usando un euro “massicciamente svalutato” per sfruttare gli Stati Uniti e i suoi partner europei. È l’accusa lanciata da Peter Navarro, direttore del National Trade Council voluto dal presidente americano Donald Trump, all’indirizzo di Berlino. Le dichiarazioni del super consulente di Trump , riportate dal Financial Times, rappresentano un attacco frontale alla politica monetaria e commerciale della cancelliera tedesca Angela Merkel. Parlando al FT, Navarro ha paragonato l’euro a un “implicito marco tedesco” la cui bassa valutazione ha dato alla Germania un vantaggio sui suoi partner principali. Affermazioni pesantissime, che suggeriscono come la nuova amministrazione abbia individuato nella Germania della Merkel il nemico commerciale numero uno per quanto riguarda il Vecchio Continente. I toni utilizzati dal consigliere di Trump sono a dir poco insoliti per le relazioni tra Usa ed Europa. Navarro è arrivato ad accusare la Germania di essere uno dei principali ostacoli a un accordo commerciale tra Usa e Ue, decretando la fine dei negoziati sull'accordo di libero scambio transatlantico i cui negoziati sono ora in sospeso. Quelle di Navarro sono accuse che tipicamente gli Usa rivolgono a Pechino. Invece, il neo direttore dei consiglieri al Commercio della Casa Bianca mette nel mirino la prima economia dell'area valutaria, sostenendo che rappresenta "un grande ostacolo" al Ttip. "Lo squilibrio strutturale degli scambi che la Germania ha con il resto dell'Ue e con gli Usa riflette l'eterogeneità economica dell'Ue. Quindi - ha detto Navarro - questo è un accordo multilaterale mascherato da bilaterale. Un grande ostacolo dal considerare il Ttip come multilaterale è la Germania, che continua a sfruttare gli altri paesi dell’Ue, così come gli Usa, con quello che è un marco tedesco implicito fortemente sottovalutato". Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Pix Posted January 31, 2017 Share Posted January 31, 2017 Non sono un economista ma ho un dubbio: se si riportano le fabbriche in USA ci saranno più lavoratori impiegati ma il prezzo dei prodotti non si alza? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted January 31, 2017 Share Posted January 31, 2017 Beh certo tendenzialmente la libera concorrenza abbassa i prezzi ma se poi il consumatore viene a sua volta sottopagato perchè il livello dei salari è basso -essendoci molta disoccupazione- diciamo che il beneficio è più per pochi che per molti Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Pix Posted January 31, 2017 Share Posted January 31, 2017 Beh certo tendenzialmente la libera concorrenza abbassa i prezzi ma se poi il consumatore viene a sua volta sottopagato perchè il livello dei salari è basso -essendoci molta disoccupazione- diciamo che il beneficio è più per pochi che per molti Il punto secondo me è che le aziende americane si sono delocalizzare in Paesi in cui si può pagare di meno il lavoratore. Se torneranno in USA, con tutti i diritti di cui godono gli americani, la paga sarà più alta ma aumenta anche il costo del prodotto. Se ciò fosse vero, non ne gioverebbe la Cina, che offre gli stessi prodotti a minor prezzo? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted January 31, 2017 Share Posted January 31, 2017 Se ciò fosse vero, non ne gioverebbe la Cina, che offre gli stessi prodotti a minor prezzo? Se ne giova la Cina se non ci sono dazi di importazione Ovviamente la Cina può dal canto suo rispondere con altri dazi, a quelli americani e così via E a livello globale il calo del commercio internazionale dovrebbe impoverire tutti Questo è ciò che dicono i teorici Ma non è detto che Trump metta dazi contro tutti, per ora sappiamo contro il Messico D'altronde il risultato di aver assemblato telefoni in Cina è che ora hanno imparato e li fanno direttamente loro e costano ancora meno di quelli assemblati per gli Americani Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marco7 Posted January 31, 2017 Share Posted January 31, 2017 Se fanno tutto in america l'inflazione esplode e la classe media diventa classe povera. In pratica l'america, l'europa e il giappone ora campano sui poracci che nel terzo mondo hanno paghe da fame. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ilromantico Posted January 31, 2017 Share Posted January 31, 2017 @pix L'economia non si può mai prevedere, non ci sono ricette magiche. Volendo è un po' come la politica, a un certo punto bisogna passare all'altro estremo per controbilanciare un meccanismo che si blocca. Io credo che la globalizzazione sia arrivata a un limite e credo che la politica economica di Trump abbia le sue ragioni. Oggi possiamo comprare tantissimi vestiti e altri oggetti a prezzi stracciati ed in grande quantità, ma in cambio si è dimezzato il potere d'acquisto o persino la possibilità di averne uno. Meglio che il maglione costi il triplo e venga fabbricato in USA, così i dipendenti avranno salari decenti e si fomenta l'industria nazionale. Tanto i vestiti bisogna comprarli per forza, invece di puntare sulla quantità e la fame e più logico puntare sulla qualità. Ovviamente le variabili sono infinite, vedremo... ma io onestamente apprezzo che Trump voglia rischiare e non rimanga nell'immobilismo economico di questi ultimi anni. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Pix Posted January 31, 2017 Share Posted January 31, 2017 @pix L'economia non si può mai prevedere, non ci sono ricette magiche. Volendo è un po' come la politica, a un certo punto bisogna passare all'altro estremo per controbilanciare un meccanismo che si blocca. Io credo che la globalizzazione sia arrivata a un limite e credo che la politica economica di Trump abbia le sue ragioni. Oggi possiamo comprare tantissimi vestiti e altri oggetti a prezzi stracciati ed in grande quantità, ma in cambio si è dimezzato il potere d'acquisto o persino la possibilità di averne uno. Meglio che il maglione costi il triplo e venga fabbricato in USA, così i dipendenti avranno salari decenti e si fomenta l'industria nazionale. Tanto i vestiti bisogna comprarli per forza, invece di puntare sulla quantità e la fame e più logico puntare sulla qualità. Ovviamente le variabili sono infinite, vedremo... ma io onestamente apprezzo che Trump voglia rischiare e non rimanga nell'immobilismo economico di questi ultimi anni. Il fatto è che ci sono Paesi come la Cina che non smetteranno di vendere la loro merce a basso costo. A parità di oggetto, le gente sceglie quello meno costoso. Sopratutto in questa particolare epoca, in cui si spende poco ma si compra molto. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marco7 Posted February 1, 2017 Share Posted February 1, 2017 Lunga strada per la corte suprema. http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/02/01/usa-trump-nomina-il-conservatore-neil-gorsuch-alla-corte-suprema-democratici-pronti-a-ostruzionismo-senato-a-rischio-spaccatura/3357490/ Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted February 1, 2017 Share Posted February 1, 2017 Se fanno tutto in america l'inflazione esplode e la classe media diventa classe povera. Beh lo vedremo Chiaramente Trump non pensa di puntare tutto solo sui dazi di importazione ma anche sulla riduzione delle tasse sulle imprese dal 35% al 15% operazione che avrebbe un effetto deflattivo in parte compensativo Il tutto però porrà inevitabilmente problemi di bilancio per la diminuzione delle entrate fiscali Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marco7 Posted February 1, 2017 Share Posted February 1, 2017 (edited) Tutto dipende da quanto protezionismo verra' imposto veramente. Se sono solo minacce o se imporra' veramente tasse alte a tutto quel che l'america importa. Se lo attua veramente io la vedo brutta per tutti. L'america era il posto dove venivano consumati a credito i beni prodotti nel mondo. Se fanno tutto in casa consumeranno meno per i prezzi alti e chi produce ora resta disoccupato. Potrebbe essere paradossalmente la svolta ecologica dettata da meno potere d'acquisto ma non credo arriveranno a quel punto. Edited February 1, 2017 by marco7 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted February 1, 2017 Share Posted February 1, 2017 Se c'è una cosa che mi ha colpito è la consonanza Trump-May nel voler ridurre la tassazione alle imprese al 15% e fare dei loro paesi una sorta di paradisi fiscali e controbilanciare, nel secondo caso l'inevitabile restrizione commerciale derivante da una hard Brexit, nel primo caso una eventuale politica di protezionismo doganale Direi che per quanto riguarda la May e la Gran Bretagna sia una scelta quasi obbligatoria uscendo dal mercato comune Trump invece può scegliere fino a che punto arrivare e come graduare la cosa, ma soprattutto, poichè l'Italia ha un saldo commerciale positivo e gli USA rappresentano il terzo paese verso cui esportiamo, dopo Germania e Francia, a noi converrebbe un conflitto con la Cina, che ci frega quote di mercato Mentre un conflitto con la Germania non so quanto potrebbe giovarci, visto che questa si farà scudo dell'intera UE Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marco7 Posted February 1, 2017 Share Posted February 1, 2017 Il diminuire le talle alle imprese comporta o un aumento del debito statale o un aumento delle tasse su chi resta a pagarle cioe' le persone fisiche. Se tutti abbassano le tasse alla fine non c'e' concorrenza fiscale tra nazioni. Trump vorra' diminuire le spese dello stato ma questo non bastera' a compensare le minori tasse che pagheranno le imprese. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted February 1, 2017 Share Posted February 1, 2017 Se tutti abbassano le tasse alla fine non c'e' concorrenza fiscale tra nazioni. Noi non possiamo la Germania non ce lo consentirà Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marco7 Posted February 3, 2017 Share Posted February 3, 2017 Forse trump fara' spostare gli attentati dall'europa all'america. http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2017/02/03/trump-nuovi-insediamenti-non-aiuto-pace_0ac7aae1-218c-44a8-9053-12676d4e7b02.html Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Mario1944 Posted February 4, 2017 Share Posted February 4, 2017 Dal Sole24Ore di oggi: "New York - Un giudice federale dello stato di Washington ha annullato in tutti gli Stati Uniti, almeno temporaneamente, l'ordine esecutivo di Donald Trump contro i rifugiati e contro tutti i possessori di visti da sette paesi islamici. Il magistrato, James Robart, ha accolto la richiesta del procuratore generale dello Stato, sede di molte società hi-tech che impiegano dipendenti stranieri e avevano criticato duramente il divieto sull'immigrazione.". Sta sollevando un polverone immane con una decisione che con la lotta al terrorismo, all'islamismo e financo all'immigrazione clandestina c'entra come i cavoli a merenda. C'è da domandarsi se sia troppo stupido o troppo furbo (spero il secondo caso, ma temo il primo....). Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted February 4, 2017 Share Posted February 4, 2017 Ma è evidentemente un furbacchione, non ci sono dubbi questa cosa gli darà una enorme popolarità Non c'è niente di meglio ( per lui ) di un Procuratore Generale che si muove nell'interesse di società Hi-tech di New York Il Presidente sta con il Popolo, la Magistratura con le Multinazionali Messa così la sua popolarità supererà quella di Reagan Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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