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Rotterdam, Olanda, Paesi Bassi e dintorni...


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Buonasera a tutti,

con sconsiderato ritardo e dopo le amichevoli pressioni di @Almadel, @Marco7 e @Sampei alla fine mi decido ad aprire un topic sulla vita a Rotterdam e dintorni. Il motivo della durevole procrastinazione è imputabile oltre alla mia pigrizia anche alle precedenti frenetiche settimane, auspicabilmente concluse.

 

Iniziamo per oggi da questa città, Rotterdam, che io descriverei molto simile a Milano.

 

Simile perché condivide il ruolo di trattrice commerciale del suo paese. Nei Paesi Bassi vige il detto "A Amsterdam si spende, a Rotterdam si produce, a L'Aia si decide", in fondo non troppo distante dalla realtà.

 

Simile per via dello sperimentalismo architettonico. I bombardamenti della seconda guerra mondiale rasero al suolo praticamente tutto lasciando campo libero per nuovi edifici e qui le architettoniche menti di Olandesi e non si sono sbizzarrite ampiamente a partire dalle celebri case cubiche, alla chiesa di San Paolo o alla nuova stazione centrale che ti accoglie in tutta la sua "spiovenza".

 

Simile per via dell'indistinguibile continuo tra la città ed il retroterra e quella asfissiante mancanza di spazio libero che si respira in certi punti della città. In centro infatti l'unica concessione a un po' di (bel) verde è infatti Het Park (il parco, grande fantasia nei nomi), piccola isola di giardini e canaletti ai confini del Nieuwe Maas, il grande ramo de Reno che inframezza la città dividendola chiaramente in Rotterdam-noord e Rotterdam-zuid. La città è ricongiunta principalmente dall'Erasmus Brug, enorme bell'esemplare di ponte levatoio che qui in Olanda spopolano (davvero c'è un numero insensato di tali ponti ed è una delle sorprese più piacevoli dell'Olanda) e dal Maastunnel, un doppio percorso su due livelli sotto terra per bici e pedonale con scale a mobili in legno e un fascino vintage da Berlino Est.

 

Simile per la percentuale multietnica, che tuttavia qui è più abbondante e almeno apparentemente molto più integrata. A Rotterdam quasi la metà della popolazione è musulmana, ci sono circa 450 moschee (Nonché quella più grande d'Europa) ed è facile trovare personale nei supermercati e nei negozi che porta il velo. Anche luoghi di culto di altre religioni non mancano. Tutto quello che dovrebbe sembrare un incubo per il leghista medio nella realtà appare molto normale. A Rotterdam la criminalità è molto bassa (tolti i furti di bici); la città pullula di persone dal più disparato aspetto, dai punk ai truzzetti, da facce asiatiche a lineature nordiche; la città ospita tutti gli anni il secondo pride olandese dopo Amsterdam (Ad essere onesto sono riuscito a partecipare al fine parata/ inizio serata ma mi ha fatto un po' cagare, a Milano è molto più bello).

 

A Rotterdam c'è un grande lago nella periferia cittadina, il Kralingse Plas, che magari non c'entra un cazzo ma a me ricorda l'idroscalo. Le acque sono balneabili anche se non particolarmente invitanti ed il luogo è una torbiera, per cui scavando fra la sabbia salta fuori con facilità la grigiastra sostanza che un tempo veniva usata come economica alternativa al carbone. Il lago circondato da una foresta, il Kralingse Bos. Ovviamente è una foresta solo nel nome, nella pratica sono due chilometri quadrati con diversi alberi ma almeno è sufficiente per una passeggiata e per spaccare la monotonia del tessuto urbano. Quasi in centro invece c'è il vecchio porto, una delle poche aree sopravvissute ai bombardamenti, piena di localini sciccosi con bella vista e prezzi salati, siamo di fronte alla versione in salsa olandese dei navigli in Porta Genova di Milano.

 

Naturalmente Rotterdam e Milano sono nonostante tutto città molto diverse, Rotterdam è più piccola, Milano non ha un fiume invadente che la taglia in due e nemmeno la rete di medio-piccoli canali che la pervade. Rotterdam non ha niente che possa seriamente assomigliare al Duomo, al Castello Sforzesco ed altri luoghi dall'anima medioevale. L'architettura degli edifici "normali" è del tutto differente (qua spopolano i quattro piani all'olandese: appartenenti su tre/quattro livelli, una o due stanze per piano, scalette ripide e curve, ampie finestre). A differenza di Milano, che comunque in Italia se la cava bene, qua è difficile trovare una strada senza corsia ciclabile ed è pieno di parchetti giochi attrezzati tra le altre cose per giocare a calcio o a pallacanestro.

 

Alloggio qui da Settembre e ci rimarrò fino al prossimo. Per ora posso dire che è una città in cui mi piace stare ma non mi piacerebbe rimanere per troppo tempo. Nelle prossime puntate anche qualcosa per gli altri (pochi) posti che per ora ho avuto l'opportunità di visitare. Ma in primavera recupero!

 

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https://www.gay-forum.it/topic/34416-rotterdam-olanda-paesi-bassi-e-dintorni/
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non so più a chi dare ragione ora ... a te o a lui ?

 

Posso conoscere il fulcro della disputa? :keeporder::hm::D

 

 

Hai forse qualche fotina della citta' ?

 

Ma certo, ne metto qualcuna:

 

1. Delfthaven, altra piccola parte antica della città, molto bella ma sottosfruttata a mio avviso.

 

2. Het Park

 

3. Uno dei mulini a vento

 

4. Veliero ancorato accanto all'American Hotel

 

5. Bel parco a sud della città

 

6. La mia biciclettina con lo sfondo di Markthal, la biblioteca e le case cubiche

 

7. La più grande Moschea di Rotterdam

 

Non ho messo volutamente i soggetti più classici, che si trovano immortalati meglio con qualsiasi ricerca su un motore di ricerca.

 

I gay olandesi sono piu' spigliati dei dei italiani ?

Francamente è un po' presto per dirlo. Ho conosciuto solo gay esperantisti olandesi, che non collocherei come statistica affidabile della popolazione media e un gay che vive in Olanda ma è cinese. Non ho ancora avuto modo di visitare le associazioni locali, lo farò.

 

Hai imparato anche un po' la lingua del luogo ?

Ben poco, solo via Duolingo e ho iniziato settimana la prima lezione dal vivo. Il nederlandese ha una grammatica simile all'inglese ma con i generi, condivide molto lessico con il tedesco, l'inglese e il francese. Scritto non fa così paura mentre parlato per via della peculiare pronuncia non è proprio immediato.

 

Sei lì per studio?

Vivi da solo o con altri?

Un anno di volontariato Erasmus. Vivo con altri due volontari in una bella casetta all'olandese.

 

In generale come è il prezzo della vita?

Se vai al mercato turco quando sta per sbaraccare puoi trovare offertone o inculate (3kg di pesce fresco a 6€ o tre sacchi pieni di avocado a 1€)

La pasta buona (italiana) costa 3€ al chilo.

In generale i prezzi sono più o meno paragonabili a quelli di Milano, qualcosa costa più, qualcosa costa meno. Eccezione per la ristorazione che è in generale molto cara, tolti pochi posti e la ristorazione veloce.

Rotwang dice che Milano è la città più bella del mondo

«Tutt el mond a l'è paes, a semm d'accòrd, ma Milan, l'è on gran Milan.» :buba:

 

 

Ah, la cosa più importante da chiederti è : coi soldi del volontariato riesci a pagarti tutto ? Quando prendi più o meno ( se ti va di dirlo ) ? Gli affitti costano cari ? Ci sono vikinghi hot con la barba dorata in giro ( anche pelati ) ?

 

Prendo circa 500€ al mese e sono sufficienti in quando è quasi tutto incluso eccetto cibo ed extra. Non so personalmente quanto costino gli affitti non essendomene mai occupato personalmente ma mi dicono che siano parecchio cari (ma non come Amsterdam). Caldi vichinghi con la barba dorata? Sì, talvolta si avvistano, ma sono merce rara, per aumentarne la frequenza temo bisogni salire ancora un po' a nord (purtroppo).

 

 

carina la biciclettina...

 

 

La tua bici e' piegabile o divisibile in due ? Che marca e' ?

 

È una Dahon di metà anni '80, che ho acquistato lo scorso anno a Torino e risistemato.

 

photo_2016_04_04_21_00_08.jpg

 

Si piega e diventa piccola come una Brompton, ma non va di moda e non costa 2000€. Ne sono molto fiero :cool:

 

photo_2016_03_21_22_47_22.jpg

 

 

I tuoi coinquilini che nazionalita' hanno e che lingua parlate ?

 

Convivono con me una ragazza rumena e un ragazzo francese. Parliamo in esperanto. Oggi altra lezione di nederlandese però, Olè!

 

 

E come si sono trovati tre studenti in un appartamento a parlare esperanto ? Lo sapevano tutti prima di venire li ? Mah.

No, ci hanno messo. L'EVS provvede anche all'alloggio. La ragazza praticamente non lo parlava quando è arrivata a settembre, ma lo ha imparato in un mesetto, è talentuosa con le lingue a mio dispetto.

 

 

 

Ma per fare quello che fai tu serve una laurea o un diploma particolare ?

Ok che è volontariato, ma devi avere delle competenze per essere scelto sicuramente.

No, l'idea del volontario EVS è proprio che più dei prerequisiti serve la motivazione, la selezione avviene principalmente in base a quello, anche se comunque avere conoscenze pregresse per quello che andrai a fare è utile.

 

 

Nel concreto che tipo di volontariato fai ? Dove metti le mani insomma ? :hm:

Essendo informatico ho preso la parte del lavoro più legata al computiere: manutenzione siti e dei pc, creazione newsletter etc. Però non c'è solo quello e come tutti siamo un po' tuttofare, se c'è da organizzare eventi, organizziamo, se c'è da leggere e montare le audioriviste per i non vedenti, montiamo e leggiamo, se c'è da rilevare le misure di una casa, rileviamo (Sic!).

Perdonate la mia ignoranza ma l'esperanto che lingua é????

In breve, una lingua ausiliaria per per la comunicazione internazionale iniziata nel 1887 da un allora ragazzo di Białystok, Ludwik Łazarz Zamenhof.

Da allora sì è evoluta ed ha una comunità attiva di parlanti con una propria cultura sparsa in tutto il mondo.

Suona o più meno così:

 

Visto che l'olanda e' gayfriendly e molti dicono che la maggioranza dei musulmani sono omofobi non potresti indagare direttamente o chiedendo a gay del luogo o altri autoctoni cosa pensano i musulmani di rotterdam dei gay e se ci sono problemi per i gay visto che meta' popolazione li e' mussulmana ?

 

Tanto per sfatare o rafforzare alcuni miti e pregiudizi sui musulmani.....

Vabbé però la motivazione come fanno a valutarla ? :hm: E' più facile valutarla in relazione ad un buon curriculum.

 

 

Fidati, avendo modo di leggere le candidature che arrivano, la differenza fra una persona motivata e una che spamma curriculum a destra e a manca è ben evidente. È richiesta una lettera di motivazione e in genere dopo la prima scrematura c'è un intervista aggiuntiva. Comunque questo può variare anche di molto in base all'associazione per cui vuoi lavorare.

EVS tra l'altro è uno dei pochi modi per evitare le fatidiche frasi ricorsive "cerchiamo neolaureati con almeno x anni di esperienza", proprio perché si tratta di lavoro su base volontaria che, almeno nella teoria, dovrebbe contenere un ampia parte formativa.

Avendo conosciuto un altro po' di volontari in giro per i Paesi Bassi posso dirti che l'EVS viene scelto principalmente da persone che non hanno ancora un'idea ben definita di come vogliono orientare la propria carriera o sono interessate a provare a lavorare in un campo diverso da quello per cui non hanno studiato. Chiedere necessariamente esperienza sarebbe togliere il senso a questo bel progetto europeo, che è un bellissimo modo per passare un anno in paese estero e conoscerlo non come turista ma lavorando e migliorando tra le altre cose le conoscenze di sfondo (le cd soft skills) che Italia sono ancora pressoché ignorate ma all'estero sono molto e giustamente ritenute importanti.

 

 

Visto che l'olanda e' gayfriendly e molti dicono che la maggioranza dei musulmani sono omofobi non potresti indagare direttamente o chiedendo a gay del luogo o altri autoctoni cosa pensano i musulmani di rotterdam dei gay e se ci sono problemi per i gay visto che meta' popolazione li e' mussulmana ? Tanto per sfatare o rafforzare alcuni miti e pregiudizi sui musulmani.....

 

Questa è una questione molto interessante che cercherò di approfondire. Devo anche confessare che sono stato da poco in una moschea turca e abbiamo conversato con l'imam di alcuni temi sovente spinosi, fra lui la condizione della donna nell'Islam, ma incalzato dalle altrui domande e per via del poco tempo a disposizione, non ho chiesto quale fosse la sua visione riguardo l'omosessualità e la transessualità.

A prima vista posso percepire che la componente mussulmana prevalente è molto più secolarizzata di quanto si trova da noi, per cui posso ipotizzare che avvenga qualcosa di simile a quanto avviene per il cattolicesimo in Italia: molti si dichiarano cattolici ma solo una minoranza è ossessionata dalla religione perdendo in toto la sua capacità di ragione. Per questo abbiamo anche diverse persone che si dichiarano cattoliche, ma non hanno nessun problema col popolo LGBT.

 

 

Una lingua artificiale?!mah.. l'intento di creare un linguaggio per la comunicazione internazionale é buono.ma di questi tempi parlando bene l'inglese vai quasi dovunque nel mondo..forse l'esperanto ha poco senso di esistere?

 

Attento, questa cosa potrebbe ingenerare in me un lungo desiderio di spin-off :D

--modalità evangelizzatore ON--

La distinzione la devi fare non tanto sul dove ci vai ma come ci vai:

Con l'Esperanto puoi discutere efficacemente di decrescita felice, scambiare frecciatine fra gay o lavorare con una persona che parla la tua stessa lingua anche se abita a 5000km di distanza senza sentirla come straniera.

Con l'inglese ci puoi ordinare i sandwich nelle paninoteche di quasi tutto il mondo (occidentalizzato) e se sei davvero bravo (solo il 10% della popolazione europea possiede attualmente le abilità per sostenere una conversazione avanzata in inglese) ti ritroverai a parlare dopo anni di studio con una persona straniera, in una lingua straniera che qualsiasi madrelingua senza mai avere aperto un libro saprà parlare ed usare meglio di te.

--modalità evangelizzatore OFF--

 

Saper parlare l'inglese a un livello decente nel mondo attuale serve e per molte cose è divenuto praticamente necessario. Per questo il sottoscritto si deve rimboccare le maniche visto che è messo tutt'ora maluccio.

Ma questo non dovrebbe sedare la discussione se l'attuale sistema linguistico sia desirabile e cosa si possa fare per migliorarlo. Né bollare automaticamente una lingua come inutile, senza almeno domandarsi perché un numero sempre crescente di persone da 130 anni a questa parte decidano di impararla ed usarla.

Che lingua parli quando fai il volontariato erasmus ?

 

Me lo chiedo perche' hai detto di sapere approssivativamente l'inglese. Parli pure esperanto nella tua attivita' quotidiana ?

 

Nel tuo lavoro al volontariato hai detto che ti occupi di informatica, ma chi e' il beneficiario del tuo volontatiato erasmus ?

 

Hai potuto scegliere per chi fare volontariato o te l'hanno dato e basta ?

Edited by marco7
Che lingua parli quando fai il volontariato erasmus ?

 

 

Nel tuo lavoro al volontariato hai detto che ti occupi di informatica, ma chi e' il beneficiario del tuo volontatiato erasmus ?

Mi sono accorto di avere dimenticato un dettaglio probabilmente importante visto che ha ingenerato un numero comprensibile di domande. :awk:

 

Lavoro per TEJO, che è l'organizzione mondiale di giovani esperantisti. Questo può chiarire abbastanza bene perché parlo esperanto a lavoro e a casa coi conquilini...

 

Comunque come detto non mi occupo solo di informatica, ma di tante altre cose. Quando si organizzano eventi rivolti ad un pubblico non esperantista ovviamente non possiamo parlare in esperanto ma si comunica generalmente in inglese.

 

 

 

Hai potuto scegliere per chi fare volontariato o te l'hanno dato e basta ?

Nell'EVS devi trovare tre cose:

  • Un organizzazione di invio del tuo paese di origine (quindi Italia)
  • Un organizzazione ospitante nel paese di destinazione (ovvero quella che per cui lavorerai poi effettivamente)
  • Un organizzazione di coordinamento (che nella pratica è spesso una delle due precedenti)

Chi vuole fare l'EVS ricerca nella sua base dati un progetto a cui è interessato, si candida e, se viene selezionato deve cercarsi una un'organizzazione italiana che faccia da organizzazione d'invio e coordinamento che si occupi di occuparsi della formazione prima della partenza, della burocrazia necessaria e di scrivere un contratto in accordo con l'associazione ospitante. A questo punto l'Unione Europea deve vagliare il tutto e, se lo ritiene opportuno, sbloccare i fondi necessari alla partenza del progetto. La procedura è abbastanza complicata e dura almeno qualche mese.

  • 2 weeks later...

 

 

Visto che l'olanda e' gayfriendly e molti dicono che la maggioranza dei musulmani sono omofobi non potresti indagare direttamente o chiedendo a gay del luogo o altri autoctoni cosa pensano i musulmani di rotterdam dei gay e se ci sono problemi per i gay visto che meta' popolazione li e' mussulmana ?

Ieri sono stato al turistico e semipacchiano museo del sesso. Comunque sia, fra i visitatori c'erano diverse ragazze musulmane (o almeno, così ho dedotto per via del velo). Ovviamente non mancavano i pezzi gay (e comunque fra scenette bdsm, zoofilia e prostituzione non erano proprio la parte più "blasfema" dell'esposizione). Questo ovviamente non basta a creare un quadro d'insieme ma mi lascia pensare che, almeno una fetta della popolazione musulmana, si sia fortemente secolarizzata.

Questo non centra nulla col velo:

i negozi, i centri medici, gli ospedali sono pieni di cassiere col velo che, escluso il dettaglio, sono assolutamente indistinguibili estrernamente da ragazze non velate: si truccano, scherzano con le amiche (non velate), lavorano e a quanto pare vanno anche al museo del sesso.

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