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La corporazione dei taxi


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io ho il dente avvelenato coi tassinari romani. Una corporazione pervicacemente, ed efficacemnte, arroccata sulle sue posizioni, un servizio costosissimo e scadente (trasporto da s. Croce in Gerusalemme al Tritone 25 euro, perchè l'infame ha volutamente sbagliato strada)

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http://roma.repubblica.it/cronaca/2017/02/22/news/la_guerriglia_dei_taxi_a_roma_dai_neri_ai_cinquestelle_se_l_autista_cambia_leader-158899324/

-sperando che stavolta il link funzioni..-

 

PS:

è anche vero che finalmente c'è qualcuno che sciopera per difendere i propri diritti ed è anche vero che sono stati messi in concorrenza con gente che non svolge un servizio pubblico e non è obbligata al pagamento mediante tariffe amministrative determinate dal Comune

quindi, ampliando il tuo ragionamento, se i librai facessero una cagnara simile perchè Amazon fa sconti assurdi sui libri in Italia ma paga le tasse alle Cayman (SE le paga..), daresti loro ragione

Edited by freedog

Sulla questione dovrebbe intervenire l'Europa, sennó cosa ci serve? Peró ci sono paesi che nel continente raccolgono le briciole e non vogliono rinunciarci

 

A me sembra che queste società ci trattino un po' come gli inglesi trattavano l'India, siamo un grande mercato che deve solo comprare

quindi, ampliando il tuo ragionamento, se i librai facessero una cagnara simile perchè Amazon fa sconti assurdi sui libri in Italia ma paga le tasse alle Cayman (SE le paga..), daresti loro ragione

 

Io sono cresciuto in un mondo in cui "cagnara" riferito alle

proteste dei lavoratori era la risposta standard di gente di

destra

 

Quindi se parliamo di "atteggiamento" e non di ragionamento

( perchè è chiaro che un ragionamento può portarci a diverse

conclusioni in casi diversi ) trovo che essere sprezzanti nei confronti

di gente che lavora, sia sbagliato

 

L'atteggiamento si giustifica in generale, sulla base del fatto che il

Mercato e la libera concorrenza ci proporrebbe servizi a più bassi costi

( salvo il fatto che chi presta il servizio è però mal pagato ) e quindi come

consumatori noi siamo spinti ad essere contro i lavoratori

 

Io non possiedo Taxi, non impiego Taxisti, sono una azienda di "sharing economy"

quindi ritengo di non dover assoggettarmi alle regole previste dalla legge sul trasporto

pubblico, mi limito a fare intermediazione in senso generico, ma al contempo neanche

riconosco nessun diritto a ferie e/o malattia a coloro che solo "collaborano con me"

 

Questo meccanismo economico è suscettibile di applicazione pressoché generale

via via che le app e lo sviluppo del digitale consentiranno di creare intermediazioni

in quasi ogni campo

 

Magari attraverso società basate all'estero e che all'estero si fanno tassare

La sinistra (tsk) italiana è talmente retrograda che difende i privilegi delle corporazioni e non i diritti dei lavoratori, nulla di nuovo nemmeno dai dalemiani radical chic fiorentini, rimasti a logiche di lotta di classe da Anni di Piombo...

Edited by Rotwang

La sinistra (tsk) italiana è talmente retrograda che difende i privilegi delle corporazioni e non i diritti dei lavoratori, nulla di nuovo nemmeno dai dalemiani radical chic fiorentini...

Vediamo quando toccherá a te recapitare frappuccini a domicilio per conto di un'app che ti ricompensa con un rimborso spese, senza orari, diritti etc

Vediamo quando toccherá a te recapitare frappuccini a domicilio per conto di un'app che ti ricompensa con un rimborso spese, senza orari, diritti etc

 

Non ho mai avuto bisogno di prendere il taxi, qui i mezzi pubblici, a differenza di Roma, funzionano perfettamente. Comunque aspetto che protestiate contro l'automazione dei tir...

 

Tra l'altro gli avvocati e aspiranti avvocati non sono molto bravi a risultare credibili nel difendere i privilegi di bottegai ladri.

Edited by Rotwang

Oltre 35 mila autisti Uber che lavorano a New York, saranno rappresentati nelle trattative con al società dall'Independent Drivers Guild, sigla affiliata al sindacato lavoratori autonomi dei trasporti (IAM). Secondo gli accordi, l’associazione fornirà nuove tutele e strumenti, per ottenere diritti e concessioni a favore degli autisti. Ciononostante, Uber continuerà a dettare legge unilateralmente su tariffe e benefit, che non saranno oggetto di contrattazione. Ma i lavoratori potranno appellarsi contro la decisione con cui Uber espelle alcuni autisti dalla piattaforma, chiedendo all’associazione di essere rappresentati in tribunale dai legali della sigla sindacale. Gli autisti avranno anche diritto ad accedere a sconti speciali per l’acquisto di polizze assicurative, oltre a un servizio di soccorso stradale. L’accordo avrà una validità di cinque anni, durante i quali si terranno riunioni mensili che coinvolgeranno i vertici di Uber, nelle quali i lavoratori potranno sollevare questioni di pubblico interesse.

 

Liberi professionisti non dipendenti

 

Ma tra i punti più importanti dell’accordo tra Uber e i 35 mila autisti di New York, resta la rinuncia sottoscritta dai lavoratori di riprovare a farsi assumere da un giudice. Come sottolineato dal New York Times, per cinque anni il sindacato IAM non potrà appellarsi a un giudice, per tentare di trasformare gli autisti a chiamata in dipendenti della società. La clausola contrattuale peraltro ribadisce la posizione di Uber, che ha preferito versare 100 milioni di dollari agli autisti che le avevano intentato due class action, pur di confermare il loro status di liberi professionisti non dipendenti.

 

Ciononostante, l’intesa milionaria passerà al vaglio della magistratura americana, che qualche tempo fa aveva bocciato l’accordo privato sottoscritto dal competitor Lyft con i suoi autisti, condannando la società a corrispondere loro somme più alte rispetto all’intesa firmata. Del resto, secondo i documenti de-secretati dell’accordo in California e Massachusetts, Uber avrebbe dovuto corrispondere agli autisti oltre 852 milioni di dollari, in assenza dell’intesa da 100 milioni.

 

Questo è ciò che sta accadendo negli USA...tanto per intenderci

 

PS il problema non sono io e certamente neanche D'Alema, il problema

si chiama Trump e Salvini

Quì uso sempre Uber perché è più sicuro dei taxi e costa un po' meno.. però anche i taxi costano meno che in Italia. 

 

La tariffa media è intorno ai 70 centesimi di euro al chilometro.. in Italia penso sia sui 2 euro.. se non di più. 

 

Ora tra l'altro hanno lanciato anche UBEReats.. per ordinare cibo. 

Edited by Beppe_89

 

 

La tariffa media è intorno ai 70 centesimi di euro al chilometro..

 

Un pochino meno della Grecia in cui stiamo a 0,90

comunque c'è da considerare che in Italia il prezzo

del carburante è più alto del 16% della media europea

causa accise e l'assicurazione è del 58% più alta del

resto d'Europa....per motivi noti, quanto inconfessabili

E' il motivo per cui si è "mercatisti" con coloro

che lavorano e duopolisti quando si tratta di favorire

la concentrazione bancaria e assicurativa del Capitale

 

Magari garantendo che uno dei due colossi sia UnipolSai

che raggruppa: Unipol Fondiaria SAI la Previdente e Nuova

MAA

Freaky, da uno scienziato quale tu sei m'aspetto opinioni corroborate da qualche ricerca, da uno straccio di statistica, mica puoi lamentarti pure te come fossimo quattro amici al bar eh

Non so esattamente quale parte del mio discorso tu voglia che io corrobori; il discorso economico che faccio è lo stesso che ti farebbe qualsiasi economista mainstream quindi non credo vada corroborato più di tanto. Sul fatto che sia un mercato inaccessibile anche quello è abbastanza autoevidente; ho fatto una brve ericerca, sai quanto costa ottenere una licenza per tassista a New York? 435$. A Roma? Si può andare nelle centinaia di migliaia di euro. 

La cosa pazzesca in tutto questo è che fare il tassista è veramente facile e richiede pochissimo:avere la patente, saper guidare senza fare incidenti, non avere problemi di salute del tipo che possa impedire la guida, avere l'auto adatta. Il che significa che, per esempio, si tratterebbe di un mestiere ideale per ragazzi intorno ai trent'anni, magari senza un titolo di studio, perché con un investimento iniziale minimo potrebbero tranquillamente avviare una propria impresa. 

Ma in Italia per fare questa cosa qui c'è un concorso pubblico. Ragazzi, rendiamoci conto, un concorso pubblico, che peraltro viene indetto alquanto raramente e con talmente pochi posti che poter fare un mestiere alla portata di tutti come il tassista occorre spesso avere qualche santo in paradiso... oppure avere 100000€ per comprare la licenza da un altro tassista. Non è un caso dunque che io non abbia mai visto un tassista che dimostrasse meno di cinquant'anni; si tratta di un lavoro sostanzialmente inaccessibile ai giovani, nonostante il mercato ci sarebbe eccome. 

Ora, non mi sorprende che gente come Hinzelmann difenda questo tipo di situazione: parliamo di una generazione che ha avuto un sacco di privilegi e dunque la sua lotta politica principale è sempre mantenerli... aggiungi che magari uno non ha neanche figli da impiegare, o se ce li ha li impiegherà nel proprio studio, nella propria azienda etc, e il gioco è fatto: hai uno che lotterà per il mercato più chiuso possibile, perché è quello che gli conviene.

La cosa strana non è quella, la cosa strana è che gente under 30 possa provare simpatia per la battaglia dei tassisti cinquantenni che da vent'anni fanno lobbying per mantenere il mercato paralizzato. Pensateci un momento, ragazzi: voi sapete guidare, magari avete o potete comprarvi un auto adeguata per fare il taxi, potete racimolare 435$, avete la fedina penale pulita... se funzionasse come a NYC tutti voi potreste buttarvi nell'impresa di fare il tassista. Invece qualcuno ha deciso che non potete PER LEGGE e non ve lo lascerà fare. Ma davvero questa cosa vi va bene? Cioè, vedo dei ragazzi che difendono le rendite di posizione come se in qualche modo gli giovassero, probabilmente sognando quel giorno in cui vi avranno accesso e potranno goderne come pascià... ma non vi avrete mai accesso, perché la generazione dei vostri genitori quel mercato lo tiene chiuso a doppia mandata. Se ci arriverete ci arriverete forse a quarant'anni, e solo pochi di voi potranno arrivarci perché se il mercato è chiuso le possibilità di assorbimento di nuove leve sono limitatissime. 

Poi a un certo punto a me fotte sega, io sono pieno di titoli di studio, faccio un lavoro "nuovo" in un mercato ancora tutto da colonizzare, mi scoccia solo che per avere un taxi a Roma devo aspettare tre quarti d'ora ma è un problema minimo. Sono quelli che non hanno titolo di studio che dovrebbero preoccuparsi, per il fatto che non possono fare i tassisti o non possono fare gli idraulici... ma in realtà anche quelli che il titolo ce l'hanno: i laureati in farmacia che non potranno mai aprire una farmacia, i biologi che non potranno mai lavorare in ospedale... 

Edited by FreakyFred

 

 

Ora, non mi sorprende che gente come Hinzelmann difenda questo tipo di situazione: parliamo di una generazione che ha avuto un sacco di privilegi e dunque la sua lotta politica principale è sempre mantenerli...

 

Io non dico niente...faccio finta di non aver visto, per

me è solo l'ultimo di un ininterrotto "delirio politico" LOL

Io non dico niente...faccio finta di non aver visto

Troppo tardi :) 

 

per me è solo l'ultimo di un ininterrotto "delirio politico" LOL

Lo so, dopotutto sei Di Sinistra® come i nostri tassisti. Eia eia Alalà!

Edited by FreakyFred

Gli Autisti di New York saranno contenti di non avere

diritto a ferie e malattie ma ad essere considerati "privilegiati"

come me, cioè dei liberi professionisti nonostante il loro datore

di lavoro li possa ricattare e cacciare dalla piattaforma etc

Gli autisti di New York non sono privilegiati, infatti; quelli italiani lo sono. 

E' una Tale as Old as Time: in economia aumentare le tutele ai lavoratori soffoca il mercato. I capitalisti si lamentano sempre quando la legge richiede loro di incrementare le tutele al lavoratore, e hanno perfettamente ragione. Ovviamente esistono delle estremizzazioni per cui, se il lavoratore non ha NESSUN diritto si vengono a creare situazioni di sopruso o disequilibrio eccessivo, dunque la soluzione sta sempre da qualche parte nel mezzo, a volte il mercato va un po' soffocato (e in certe situazioni di recessione ciò può anche avere un effetto benefico, ma parliamo di casi particolari). Ci sono situazioni in cui il lavoratore non ha tutele sufficienti. Ma qua non siamo di fronte ad una situazione estrema in cui il tassista non ha alcuna tutela; siamo in una situazione in cui possono godere di un mercato sigillato col silicone, è pazzesco; di sicuro non si può accusare la situazione attuale di essere problematica perché in Italia regna il liberismo sfrenato, in Italia l'economia è bloccata perché un giovane non ha 200000€ per fare il tassista, perché per fare l'idraulico un altro poco ti serve la laurea, perché il farmacista è un mestiere ereditario... vogliamo continuare? 

 

 

Io non ho mai preso un taxi e mai lo prenderò

 

E' un tuo diritto

 

Ovviamente il servizio pubblico non si compone solo di Taxi, ma anche di

autobus e treni

 

Però in questo topic non si discute della opportunità di tenere alto il prezzo

del Taxi per spingere la gente ad utilizzare mezzi pubblici più ecologici

Diciamo che siamo più sul versante della deregolamentazione selvaggia

del trasporto pubblico su ruote, nell'idea che diminuirebbe il prezzo tenuto

artificiosamente alto dai Comuni...

 

E' vero che la deregolamentazione, laddove applicata, ha generato la fuga dal

Taxi perchè ovviamente la tariffa diventa non trasparente ed il fruitore non può

di fatto controllare se l'autista lo sta fregando...il tutto con aumento medio del

prezzo della corsa e non con diminuizione ( ma è un effetto non voluto che ha

portato le pubbliche autorità a correggere il tiro...)

Mah dalla breve ricerca che ho fatto io le tariffe italiane sono quasi in linea con quelle delle maggiori città europee (non ho fatto indagini sui costi della licenza, mi fido di freaky...)

 

La cosa strana non è quella, la cosa strana è che gente under 30 possa provare simpatia per la battaglia dei tassisti cinquantenni che da vent'anni fanno lobbying per mantenere il mercato paralizzato. Pensateci un momento, ragazzi: voi sapete guidare, magari avete o potete comprarvi un auto adeguata per fare il taxi, potete racimolare 435$, avete la fedina penale pulita... se funzionasse come a NYC tutti voi potreste buttarvi nell'impresa di fare il tassista. Invece qualcuno ha deciso che non potete PER LEGGE e non ve lo lascerà fare. 

 

Non è che io sia contrario alla liberalizzazione del mercato ma certo imprese alla Uber mi paiono quantomeno poco trasparenti.

E se facessi il tassinaro be qualche tutela la vorrei (sorvolando sul fatto che non ho la fedina penale pulita proprio per un incidente d'auto fatto anni fa)...sottovaluti poi i costi assicurativi, che immagino in America siano notevolmente più concorrenziali rispetto a quelli di qui.

Edited by schopy

 

 

. Non mi pare che le camere che la gente ( forse anche voi :keeporder: ) mette a disposizione siano classificate come BnB e vengano versate le dovute tasse o si paghi la tassa di soggiorno come avviene negli hotel

 

La tassa di soggiorno è un tributo comunale, che solo alcuni

comuni possono elevare ( capoluoghi o località turistiche individuate

dalle regioni ) e sta poi a loro individuare quali strutture ricettive debbano

pagare e quali no

 

Comunque Airbnb non c'entra niente, semmai Airbnb o booking o altri

servizi del genere sono responsabili della chiusura della agenzie di viaggio

e c'è il problema che pagano le tasse in Irlanda o in Olanda, a seconda dei casi

perchè la transazione è eseguita direttamente laggiù

 

Semplice, chiaro...però ovviamente un danno economico per l'Italia esiste

Grazie al mercatismo UnipolSAI polizza auto in Italia +58%

rispetto alla media Europea!!

 

Gasolio + 16%

 

Tassazione statale + 10%

 

Le tariffe italiane calmierate dai Comuni sono basse e non alte

 

Lo sanno tutti coloro che sono in buona fede

Qual è l'attinenza? 

 

Dici che non c'è attinenza tra spese assicurative e costo del servizio di tassì...???

Io intendevo dire esattamente che credo in USA le assicurazioni siano maggiormente concorrenziali...d'altra parte è un vantaggio del liberismo no?

 

Temo si abbia un'idea un po' impropria dei costi assicurativi statunitensi per via della retorica sulle polizze sanitarie...

 

 

Dici che non c'è attinenza tra spese assicurative e costo del servizio di tassì...???
Mi riferivo a quello che scriveva Hinzelmann riguardo al mercato assicurativo italiano, che da noi è l'ultima delle preoccupazioni se uno vuol fare il tassista.

 

Io intendevo dire esattamente che credo in USA le assicurazioni siano maggiormente concorrenziali...d'altra parte è un vantaggio del liberismo no?
Ok, è che mi sembrava di vedervi un tono di critica mentre invece così è più che un altro un altro dato a favore della liberalizzazione. 

Mi riferivo a quello che scriveva Hinzelmann riguardo al mercato assicurativo italiano, che da noi è l'ultima delle preoccupazioni se uno vuol fare il tassista.

 

A me non pare :D

 

Comunque no, non credo che un mercato assicurativo molto concorrenziale sia necessariamente una buona cosa.

Non a caso (e qui vado OT) pare che in USA circa la metà delle bancarotte individuali siano causate da spese mediche improvvise non coperte dalle assicurazioni (d'altra parte paghi poco, ottieni poco, ti indebiti per curarti e poi non t'assicura davvero più nessuno).

 

Freaky, io non credo si possa far tutto da soli sai.

@@schopy, ti ribadisco ciò che ho scritto, io non mi ritengo un neoliberista sfrenato. Più un ordoliberista, come idea. Credo che le cure medico siano un diritto essenziale in una società civile, e che chi è più ricco debba contribuire a pagarlo, punto. Non è che valga sempre la regola del "più libero è meglio", a volte si può soffrire di troppo liberismo, come per quanto riguarda la sanità in USA. 

Ma sostenere che il mercato  italiano soffra di troppo liberismo mi pare in generale pazzesco... sulla questione dei tassisti poi vabbe', che qualcuno si possa schierare con loro è comprensibile solo nell'ottica anagrafica cui accennavo prima: l'over 40-50 ragione in termini di proteggere il posto che si è ricavato, l'under 30-40 ragiona in termini di trovare un posto proprio. 

La cosa un po' strana è quando senti il trentenne schierarsi a favore di privilegi che egli non possiede, ma anche questo è comprensibile se si pensa che generalmente quei privilegi li possiedono i suoi genitori, e non tende a vedere i propri genitori come competitori sleali... dopotutto lo mantengono, no? E un giorno spera di diventare esattamente come loro!

Io non capisco una cosa: perché i taxi non si ammodernano un po'? La concorrenza serve anche a migliorare il servizio. Negli Stati Uniti, ad esempio, le ditte di taxi hanno le app che permettono di vedere in diretta dove si trovano le vetture e quanto costa la tratta. Si può quindi prenotare la corsa dal cellulare e pagare istantaneamente o sul taxi. Perché in Italia non è così?

Non ho scritto da nessuna parte che il mercato italiano soffre di troppo liberismo :D

Sì, ho capito il tuo punto di vista; io non difendo privilegi, so che l'idea che ciascuno sia imprenditore di se stesso non può (ancora) funzionare su larga scala.

Io come scritto altrove godo di un buon posto di lavoro anche grazie ai miei genitori, posto di lavoro a cui sono solo relativamente affezionato, ragion per cui no, non proteggo privilegi acquisiti.

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