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Io gay, enorme e delicato problema con mia sorella


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Cari utenti del gay forum. Sono un veterano della lettura di questo forum, anche se la mia partecipazione attiva è sempre stata limitata. Per messaggio privato, o con qualche post pubblico, ogni tanto sono intervenuto. Oggi però ho bisogno io di una mano da voi. Forse per sfogarmi, forse per ricevere un altro punto di vista e consiglio.

 

Sono gay, ho 32 anni e dopo la fase adolescenziale di accettazione, e qualche conseguente esperienza sessuale-sentimentale ho conosciuto il ragazzo con il quale sto da quasi 10 anni. Convivo con lui, sono dichiarato con quasi tutti. Non ho mai fatto nulla per nasconderlo, la mia famiglia conosce il mio ragazzo e ci frequentiamo. Un po’ per paura (la mia famiglia non è bigotta, ma forse a causa del vivere in provincia non è propriamente di larghissime vedute, benché non abbia nulla con gli omosessuali), un po’ per comodità e un po’ perché allo stato pratico pronunciare la frase “sono gay e sto con Giacomo da 10 anni” non cambierebbe nulla nella mia vita, mi ha portato a non aver mai fatto coming out ufficialmente con la mia famiglia. Il problema però non riguarda me, ma mia sorella maggiore di 8 anni più di me.

 

E’ sempre stata una ragazza molto seria ed equilibrata, fin troppo. Ha un carattere forte, anche se dietro si cela qualche insicurezza che ogni tanto, agli occhi più attenti è evidente. Per scherzare, con le persone con le quali sono dichiarato e conoscono la mia famiglia, ho sempre usato lo stereotipo che nella mia famiglia ci siamo scambiati: mia sorella è il maschiaccio della famiglia e io la femminuccia. Dopo un paio di storie serie con due ragazzi ha conosciuto quello che poi anni dopo è diventato suo marito, con il quale si è sposata e ha avuto una bambina.

 

E’ sempre stata una ragazza dedita al lavoro, alla sua famiglia, a sua figlia e nel poco tempo libero alle amicizie che coltiva da 20 anni. Il “problema” è che da qualche mese ha iniziato ad avere un comportamento e una personalità opposte a quello che ho sempre riconosciuto a mia sorella. Insomma, per non allungare troppo il post (anche perché sarebbe complesso elencare tutti quegli indizi e circostanze, piccole o grandi, che hanno portato a vedere questo repentino e grosso cambiamento nel suo modo di vivere la vita) è cambiata.

Ma il punto che mi ha portato a scrivere qui sul gay forum è che questo cambiamento è iniziato a coincidere con l’arrivo nell’azienda per la quale lavora, di una ragazza dichiaratamente lesbica/bisessuale, con la quale ha iniziato a stringere velocemente un rapporto di conoscenza e amicizia tanto da frequentarsi anche fuori dall’orario del lavoro sia con altre colleghe sia loro due da sole (e mia sorella non è una che socializza e da confidenza facilmente!! anzi, l'opposto!!).

Faccio notare che fino a pochi anni fa la parola omosessualità era un tabù, tanto che anche io ufficialmente non sono riuscito mai riuscito a fare CO nemmeno con lei perché non si è mai posta in maniera apertissima sul tema. Pochi giorni fa, se non bastassero tanti indizi, ho fatto un breve spostamento nella sua macchina e ho trovato un libro regalato da questa ragazza con una dedica a mia sorella. E il libro, seppur di tematica non strettamente LGBT, ha anche una sottotrama secondaria lesbica.

 

Capite bene che in quanto gay non ho nulla contro nessuna persona LGBT. Ma qui la situazione è delicata e il problema non è tanto ( o solo) l’orientamento sessuale: mia sorella ha un marito, una figlia piccola. E come se non bastasse, mia madre, mi ha confidato che anche lei da mesi vede cambiamenti in mia sorella e ogni giorno si sfoga con me perché non capisce cosa le stia accadendo. Addirittura una volta, dovevo incontrarla urgentemente per una questione importante, mi ha raccontato una bugia dicendo che era indaffarata per lavoro in azienda e poi coincidenza ha voluto che la vedessi passeggiare nel centro della città nella quale lavora, con la collega lesbica e un’altra collega (!!!)

 

Inoltre è distratta sul lavoro, sta un po’ trascurando la famiglia e le amicizie. Non usciva quasi mai e ora esce spesso, e qualche conoscenza comune mi ha riferito che in un paio di occasioni l’hanno vista comportarsi in maniera un po’ sopra le righe, più da adolescente che da madre di famiglia di 40 anni. Come se non bastasse ho avuto modo di conoscere questa nuova collega lesbica e non mi ha fatto proprio per nulla una bella impressione. A me, sconosciuto, ha iniziato a raccontare di quante ragazze ragazze “ si scopa” e tutti argomenti personali e sessuali che fatti a uno sconosciuto sono davvero eccessivi e non mi hanno fatto una buona impressione.

 

Ho provato a parlare a mia sorella, prendendola alla larga e dicendole se c’è qualche problema perché un po’ tutti la stiamo vedendo cambiata e distratta. Ma lei mi ha liquidato dicendo che è solo stanca di stare tranquillo.

Ma so che qualcosa invece c’è. Solo che non so quanto questa ragazza lesbica possa centrare o sia solo un corollario (magari sono io che mi faccio film e invece sono veramente solo amiche). Non so come agire, è un equilibrio delicatissimo ma soprattutto non so se sto esagerando io la questione o meno…

Edited by netny
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Per quanto ne sai, tua sorella potrebbe aver tradito suo marito con altri dieci uomini senza comportarsi in modo strano e suo marito potrebbe averla tradita con altri 26 transessuali senza mostrare nulla.

 

Quello che voglio dire è che purtroppo i divorzi succedono e sono fatti personali loro. Se una storia finisce non ha senso restare insieme.

 

Oltretutto non ha senso farsi questi pipponi mentali basati sulla fuffa assoluta.

 

Tu le hai detto che se vuole parlarti ci sei: altro non puoi fare.

Stai facendo il gioco dei pregiudizi. Con il tuo comportamento, per quanto comprensibile, stai mandando dei messaggi per i quali tua sorella si percepirà sempre più "sbagliata" e avrà sempre più la sensazione di doversi nascondere.

 

Cosa pensate di ottenere in questo modo? Che lei si ricordi di avere una famiglia e delle responsabilità e si risolva a dimenticarsi i tuberi (sempre ammesso che ne sia realmente interessata)?

 

Non sarebbe meglio a questo punto lasciarle aria per sperimentare e togliersi la fregola? Non è detto che il tutto non si riduca ad una singola avventura della quale marito e figli resteranno all'oscuro. Salvo intromissioni tue o dei tuoi...

 

 

Non ho mai fatto nulla per nasconderlo, la mia famiglia conosce il mio ragazzo e ci frequentiamo.

 

Come avresti potuto, la tua famiglia praticamente

ha capacità di indagine pari a quelle della Gestapo

o della CIA Lol

 

Io trovo un po' paradossale che dopo 10 anni di convivenza

con una persona la parola "gay" continui ad essere tra di voi

qualcosa di "indicibile"

 

Tuttavia se questo è il livello di mutua confidenza che c'è in famiglia

non mi meraviglia neanche che lei - esattamente come te - stia sulle sue

forse sarebbe il caso che tu la invitassi a cena da te, le iniziassi a parlare

della tua relazione gay con naturalezza e che non c'è niente di tabù nella

vita che fai

Ragazzi...ho letto un'infinità di storie come la mia su questo forum. E anche nella mia vita ho aiutato e consigliato ragazzi e ragazze che si trovavano in situazioni analoghe. Probabilmente anche io direi le stesse cose che mi state dicendo voi.

Vi assicuro però che quando la cosa tocca la propria famiglia e in una situazione di circostanze così delicate, è tutto molto più complicato.

 

Ma soprattutto il fatto è che nemmeno so se sto esagerando io la cosa o meno

Capricorno57

 

 

Un po’ per paura ... un po’ per comodità
 

vista da fuori, data la scarsa confidenza generale, anche Tua sorella tiene x sè i suoi eventuali segretucci, e forse fa bene. 

Ti ringrazio x la chiarezza dell'esposizione.  ^_^

 

 

@, anch'io come l'opener tenderei a... preoccuparmi..

Faby: certo, anche la tua iperbolica ipotesi è legittima. Però non sono mai stato un fautore dello star fermo. O meglio...ho sempre una certa sensazione che mi porta a non stare con le mani in mano per quanto possibile.

 

Thelema: anche la tua riflessione è corretta. Ma è anche umanamente comprensibile che, quando la mia famiglia, spesso ha posto dei limiti e paletti (talvolta giusti che mi hanno fatto riflettere) a certi modi miei di comportarmi, ora mi venga l'istinto di pensare e dire "ma cosa cavolo stai facendo se fino a ieri ero la pecora nera della famiglia?" (e non in quanto gay, tranne qualche battutina di molti anni fa)

 

Hinzelmann : si, hai usato il termine corretto. E' paradossale. Però è così. Purtroppo, e qui rispondo anche a capricorno, negli anni la nostra famiglia si è molto disgregata e la confidenza che avevamo è un lontano ricordo. Però nei momenti difficili, in passato, ci siamo sempre stati. E non posso oggi non vedere un comportamento un po' preoccupante (e ripeto, la questione LGBT è separata).

 

Postilla chiarificatrice per tutti quelli che hanno risposto. Quando mi definisco preoccupato: mia sorella è una ragazza che ha fatto sempre rigare dritti tutti spingendoci a preoccuparci (come faceva lei) in prima persona e con sollecitudine delle questioni familiari e gestionali che abbiamo in comune, di mantenere frequentazioni "di un certo tipo", di mantenere orari e stili di vita sobri...ecc ecc ecc... Se proprio lei ora fa quello che ha sempre detto agli atri di non fare, ma soprattutto è talmente distratta e bugiarda da non occuparsi di cose importanti anche lavorative che abbiamo in piedi in famiglia, e addirittura arriva a trascurare un po' sua figlia delegando nostra madre a tenergliela per piacere più del dovuto (per fare sempre pi aperitivi/uscite/concerti)...che fino a pochi mesi fa erano in misura più ""equilibrata""....beh...si un po' mi preoccupo-

 

Zafkiel: forse ho capito male la tua risposta. Ma si, per come sono fatto io, se la prima volta che ci presentiamo una ragazza o un ragazzo mi parlano solo di quanti se ne portano a letto e vari dettagli sessuali, o di quanto speri di fregare quel ragazzo/a al fidanzato/a...beh, non mi fa una grande impressione. E non scarico la colpa su questa collega lesbica. Ho sempre odiato le persone che danno la colpa di certi gesti/parole/comportamenti ad altri, come se fossero traviati. Ognuno è dotato di un cervello e non si fa influenzare. E se lo fa è perché c'è un terreno fertile. Quindi non intendevo scaricare nessun barile. Però è vero che questa ragazza lesbica ha un grande, grandissimo carisma che ha un forte ascendente su mia sorella e non solo (anche un'altra collega ne parla come fosse arrivata in azienda un messia)

PS non ho rovistato nella sua roba. Ero nella sua macchina, mi ha lasciato in "seconda fila" mentre doveva ritirare un pacco in un negozio. fumando una sigaretta mi è caduto l'accendino e sotto al sedile ho trovato questo libro. L'ho aperto e ho visto dedica e tematica. Tutto qui

 

Grazie a tutti per le risposte!

Edited by netny

Sono molto felice per tua sorella, spero che dopo essersi finalmente sfogata trovi un punto di equilibrio

 

Tu invece fai dei discorsi un po' sgradevoli, che mi stupiscono, alla sua felicità ed alla tua limpidezza sembri preferire una rispettabilitá apparente di borghese memoria

Tu invece fai dei discorsi un po' sgradevoli, che mi stupiscono, alla sua felicità ed alla tua limpidezza sembri preferire una rispettabilitá apparente di borghese memoria

Mi sono posto io stesso questa riflessione.

 

E forse è il caso che spieghi meglio: il discorso LGBT è importante, ma relativo. Ammesso e non concesso non stia prendendo lucciole per lanterne.

 

Il punto è che

1) sta vivendo un momento di evidente sbandamento e confusione che sfoga in una maniera sopra le righe, distraendosi dalla figlia, dal lavoro e da altre questioni importanti (e io e mia madre dobbiamo tamponare queste sue mancanze che durano da troppi mesi). Oltre al fatto che quando io ho avuto la metà di questi comportamenti (e magari avevo 20 anni, non 40) mi prendevo delle strigliate niente male anche e soprattutto da lei. Mi scriveva messaggi o mi diceva a parole quasi pregandomi (e facendo leva su un certo senso di colpa...di non fare cazzate e questo e quest'altra cosa...). Una volta è addirittura arrivata a dirmi di non farmi vedere troppo solo con Giacomo (il mio ragazzo) per non far vedere che sono troppo "ricchione" (!!!!)

 

2) se il tema LGBT fosse davvero presente, scusatemi, ma sarebbe comunque tosto dopo 40 anni di eterosessualità e con una figlia e marito. Non è che si possa dire che sia tutto rose e fiori. Ci siamo passati tutti e non è facile.

 

3) non sono uno dai giudizi lapidari e superficiali, quindi liberi di credermi un moralizzatore o meno. Ma aldilà dell'orientamento sessuale della collega (che non è il punto), è una ragazza di 45 anni che in due ore passate insieme (per la prima volta) non ha fatto altro che blaterare su quanto si vorrebbe far scopare o scopare mezzo mondo, fidanzate o meno ( e a quanto mi raccontano è una ragazza che disquisisce spesso e principalmente di questi argomenti)...sinceramente non credo sia proprio la persona migliore che possa capitare ad un'altra, nel caso avesse dubbi sul proprio orientamento sessuale. Che mia sorella (e non solo) venerino questa nuova collega come un messia, mi preoccupa

Edited by netny

 

 

è una ragazza che ha fatto sempre rigare dritti tutti spingendoci a preoccuparci (come faceva lei) in prima persona e con sollecitudine delle questioni familiari e gestionali che abbiamo in comune, di mantenere frequentazioni "di un certo tipo", di mantenere orari e stili di vita sobri...ecc ecc ecc... Se proprio lei ora fa quello che ha sempre detto agli atri di non fare, ma soprattutto è talmente distratta e bugiarda da non occuparsi di cose importanti anche lavorative che abbiamo in piedi in famiglia

 

ho l'impressione che ci siano due questioni, che forse è meglio tenere distinte: da una parte c'è la possibile relazione lesbo, che ha su di te un forte impatto perché ti tocca personalmente, se non altro per una sorta di rispecchiamento

dall'altra c'è il cambiamento di tua sorella, cambiamento che si ricontra spesso nel quarantenne/la quarantenne che dopo un'adolescenza impegnata e dopo aver preso su di se responsabilità familiari e genitoriali, si ritrova a vivere una nuova insperata giovinezza... da quanto dici, tua sorella nella famiglia riveste (rivestiva?) un ruolo importante, si era assunta (o le era stata implicitamente assegnata) una responsabilità in questioni, se ben capisco, di gestione del patrimonio e dell'attività familiare

la tua preoccupazione è anche quella che vedi venir meno questo ruolo di tua sorella come "pilastro familiare"

se provassi la carta dello scontro frontale con lei per farle riprendere il "ruolo guida", rimproverandole le bugie etc., a mio avviso non otterresti niente e anzi forse peggioreresti la situazione

l'unica via è tentare un avvicinamento con lei, su basi più franche e aperte, lasciandola libera di fare le sue scelte personali e sentimentali

quindi maggior confidenza e condivisione delle reciproche situazioni sentimentali: questo potrebbe avere l'effetto di farle sentire il tuo appoggio e fornirle, in modo discreto, il punto di vista della famiglia, senza tuttavia arrivare allo scontro

l'equilibrio precedente però è ormai rotto, e dovrai essere pronto a rimettere in discussione il tuo stesso ruolo in famiglia, forse assumendoti in prima persona certe responsabilità che oggi sono soltanto sulle spalle di tua sorella

ci sono ovviamente altre questioni importantissime (il destino del matrimonio di tua sorella, la bambina) ma su questo puoi agire poco o niente

Conrad hai letto bene il sottotesto. Chapeau!

Quando molti molti anni fa nostro padre è mancato improvvisamente e prematuramente la nostra famiglia ha cercato dei nuovi equilibri. E purtroppo, con il senno di poi, si è disgregata. Almeno dal punto di vista della confidenza e affettuosità reciproca.

Mia sorella, che aveva comunque vissuto un'adolescenza , post adolescenza e giovane età adulta, serena e spensierata, per età e per altre ragioni ha preso un po' le redini della famiglia(prendendosela anche quando non voluto e necessario, andando oltre i ruolo) e da allora il rapporto è diventato...diverso...ognuno prendendosi una fetta delle "responsabilità" che erano di mio padre. Dandoci una mano per come potevamo.

Per me, e mi hai di nuovo letto nella mente, mia sorella ha rappresentato il pilastro sul quale avrei sempre messo la mano sul fuoco. Già da solo questo cambiamento, nel quale lei ora non è più "affidabile" quanto prima è per me e per mia madre difficile. Con implicazioni pratiche ed emotive non da poco. Senza dimenticare che è umano...e non per "ripicca"... che dopo anni a sentirsele cantare ogni giorno, poi faccia effetto vedere queste cose fatte non solo dalla persona che te l'ha cantate per anni, ma ad un'età nella quale ci si aspetta un po' più equilibrio.

Se a questo tema, già enorme, aggiungiamo l'avvicinamento con questa ragazza/collega (che non perché lesbica), ma perché...persona dai modi e dalla vita un po' particolare...ecco che si aggiunge un'altra questione enorme.

Perché lo dico chiaramente: questa ragazza non mi sembra, per personalità e stile di vita, la più adatta ad essere vicina a mia sorella in questo momento.

Più che aiutarla temo possa confonderla ancora di più. E credetemi, come ho detto anche qualche post indietro: qui sul forum, su internet in generale e nella mia vita reale io ho sempre spronato e cercato di aiutare a vivere la vita delle persone per "come si è" e non per "come si dovrebbe apparire". Ma c'è modo e modo, situazione e situazione, età e età ma soprattutto persone più adatte di altre, che magari potrebbero avere anche doppi...fini...

Se poi, infine, aggiungiamo il discorso LGBT (ipotizzabile ma non certo)--- con un marito e una figlia e mia madre che """poverina""" già ha fatto fatica a entrare nel mondo e capire un figlio gay (mea culpa il fatto di non aver mai affrontato ufficialmente la mia omosessualità)...ecco che la frittata è completa.

Grazie e bravo Conrad per l'ottima analisi...

Edited by netny

 

 

Con implicazioni pratiche ed emotive non da poco

 

Ma neanche tragiche...tua madre fa un po' più la nonna

e tu hai la possibilità di non farti comandare a bacchetta

da una donna infastidita dalla tua omosessualità e debolezza

 

Cioè nel problema ci sono delle opportunità da cogliere, soprattutto

per te

 

Altro discorso se il suo matrimonio va gambe all'aria

Ma neanche tragiche

 

Infatti, Hinzelmann, ringrazio anche per questo tuo contributo che ha focalizzato meglio la questione, inizialmente avevo notato il cambiamento, ma non mi ero preoccupato più di tanto. Avevo un "sottofondo" un po' di cattive sensazioni ma egoisticamente apprezzavo la possibilità di essere un po' meno comandato a bacchetta.

Anche se, lo voglio dire chiaramente, per quanto infastidente il modo di fare di mia sorella, talvolta, con il senno del poi, è stato grazie al suo essere "rompi scatole" (e sono generoso :D) che ho avuto modo di fare riflessioni su me stesso e magari evitare di fare qualche cazzata di troppo.

 

In realtà la mia famiglia, per quanto apparentemente chi più forte e chi più debole, ha bisogno ogni tanto della punzecchiatura giusta (di uno di noi, o di qualche amico fidato). per oliare i meccanismi, già non facili di base (non so se mi spiego).

 

il problema è che ora intravedo, anzi, sto sperimentando da troppi mesi più le problematiche di questi cambiamenti che le opportunità da cogliere. E aldilà di discorsi "egoistici" di opportunità, sono genuinamente e sinceramente preoccupato per """"l'influenza"""" di questa ragazza lesbica (non perché lesbica) con mia sorella.

 

Il lesbico, come ha suggerito Conrad, è un tema diverso, benché poi intimamente collegato.

Edited by netny

Non impicciarti nella vita di tua sorella e di suo marito. Se e dico se dovessero separarsi o divorziare l'importante e' che lo fanno da adulti senza litigare e mantenendo un rapporto che consenta loro di occuparsi bene entrambi della figlia.

In realtà non è mia  intenzione impicciarmi. Anzi, a dire il vero non so nemmeno se sto vedendo una situazione più nera di quella che è. Ho scritto qui, anche e soprattutto per confrontarmi con voi e avere un'opinione da fuori.

Capisco che sintetizzare le dinamiche familiari, di anni e anni, sia complesso. Probabilmente ho approcciato male l'inizio del thread e ho confuso la questione. Ma soprattutto gli ultimi miei tre interventi, grazie all'analisi di Conrad e Hinzelmann, descrivono meglio il succo della questione.

 

I dati di fatto sono

 

1) mia sorella da qualche mese sta vivendo una fase della sua vita completamente diversa da quella che le ho visto vivere negli ultimi  15 anni. E, senza stare ad elencare il tutto, sono lucidamente consapevole che esprimano una sorta di disagio perché si tratta, seppur sporadicamente, di gesti esagerati, poco limpidi e che destano più di qualche punto interrogativo.

 

2) questi comportamenti, per via della nostra situazione familiare che soprattutto Conrad ha intuito (e che ho spiegato meglio nella mia risposta successiva), sono strettamente legati e provocano scompensi ai membri della sua famiglia ma anche a me e mia madre (quindi parzialmente mi sento chiamato in causa).

 

Inoltre, e qui entra in campo piùnettamente il gay forum, si da il caso che questi comportamenti...

 

3) ...siano esplosi da quando una ragazza lesbica ha iniziato a lavorare insieme a mia sorella. E il problema ovviamente non è che sia lesbica. Ma che questa ragazza, indipendentemente dal suo orientamento sessuale,  a mia opinione, sia a opinione di qualche conoscente comune, abbia una personalità molto carismatica, disinvolta (e forse non disinteressata) e uno stile di vita che potrebbe incidere negativamente non solo sulla famiglia di mia sorella. Ma anche sul sottoscritto e mia madre (come in parte già sta avvenendo). E non ne faccio un discorso egoistico/tornaconto personale. Ma anche di genuina preoccupazione considerando gli antipodi di personalità tra la vita di mia sorella e questa ragazza.

Ma poiché questa ragazza, visto il suo carisma ha affascinato anche un'altra collega, ho qualche difficoltà a parlare a mia sorella di questa ragazza perché ora è proprio nella fase idealizzazione pura e non ho altri appoggi se non in mia madre e nel mio ragazzo (che un po' la vede come me seppur con minore preoccupazione). E poiché mia sorella in passato non è mai stata tenera nei miei confronti ( e coerentemente verso se stessa) nel tenere un certo stile di vita, nel consigliarmi chi frequentare e chi no, nel non fare questo o quello ecc ecc... (e qualche volta la ringrazio di avermi aperto gli occhi!!), questo cambiamento balza ancora di più agli occhi.

 

3bis) ammesso che il punto tre abbia senso, e ammesso mia sorella abbia scoperto dentro se stessa degli interessi lesbici nella sua vita, sono comunque convinto che questa ragazza non sia assolutamente la persona adatta ad aiutarla in un eventuale percorso di comprensione del suo orientamento.

 

Forse ora mi sono spiegato meglio...

Le domande e riflessioni che mi faccio sono: devo o non devo "preoccuparmi"? Ci sono connessioni tra i punti 1-2 e 3? (io non ho la certezza, è un'ipotesi suffragata da qualche elemento, ma non è che abbia le prove di qualcosa di concreto). E che ci siano connessioni o meno, se devo fare qualcosa (come mi sentirei in dovere di fare), cosa posso fare?

Edited by netny

Io penso che tua sorella sia stata investita di tante responsabilità in quanto é la figlia più grande.Ora ha conosciuto questa tipa che a quanto pare é carismatica e riesce a coinvolgere gli altri e a divertirsi.quindi a lei in qualche modo é crollato il muro che si é costruita con gli anni.un muro fatto di responsabilità,dare l'esempio ed essere forte per tutta la famiglia.. Ora sta semplicemente vivendo o cerca di farlo in modo leggero come non ha potuto fare.cosa puoi fare tu??? Starle vicino,supportarla nelle sue scelte e farle da spalla se lei volesse parlare e confidarsi con qualcuno

il cambiamento di tua sorella, cambiamento che si ricontra spesso nel quarantenne/la quarantenne che dopo un'adolescenza impegnata e dopo aver preso su di se responsabilità familiari e genitoriali, si ritrova a vivere una nuova insperata giovinezza...

e mi sa tanto che il saggio conradino ha fatto centro pure stavolta!!

sai quanta gente conosco che arrivata agli anta è andata in panico temendo che ormai il meglio sia andato?

sai quanti maritini mollano casa & famiglia perchè perdono la testa per un po' di.. carne fresca e perchè con una ventenne a fianco si sentono ancora vivi? 

sai quante milf fanno altrettanto con un toy boy?

 

non so se sia pure il caso di tua sorella o se adesso ha solo voglia di sentirsi ancora viva

senza farsi sommergere dalle bollette da pagare e dai panni da stirare.

 

magari è solo una fase di pazza gioia

o magari sta rimettendo in discussione tutto (e tutti)

 

però una cosa la DEVI fare: rispetta le sue scelte e i suoi tempi:

se te ne vorrà parlare, sarà lei a decidere quando, dove & come!

 

 

questa ragazza, indipendentemente dal suo orientamento sessuale,  a mia opinione, sia a opinione di qualche conoscente comune, abbia una personalità molto carismatica, disinvolta (e forse non disinteressata) e uno stile di vita che potrebbe incidere negativamente non solo sulla famiglia di mia sorella.

e però potrebbe aver fatto capire a tua sorella che la vita non è fatta solo di doveri,

ma che qualche divertimento, pure a 40 anni, male non fa.

anzi 

Edited by freedog

Certo che, o a tua sorella interessa veramente tanto il sesso lesbico, o non è l'unico argomento che tratta la nuova collega, nonostante ti piaccia pensarlo. Nel primo caso non è che tu possa fare molto, nel secondo, forse puoi essere capace di combattere qualche pregiudizio.

 

Se ti infastidisce che da pompiera sia diventata incendiaria, diglielo e basta. Sicuramente sembrerà una ripicca, in larga parte lo sarà anche, ma almeno ti sentirai un po' meglio. Preparati però a qualche rispostina di tua sorella non molto positiva.

disordineperfetto

Lascia che tua sorella viva la propria vita autonomamente. Le hai detto che tu ci sei sempre per lei...va benissimo questo. Non stiao parlando di unaragazzina ma di una donna di 40 anni che ha il sacrosanto diritto di vivere la propria vita come crede, l'unico a cui eventualmente dovrà dare spiegazioni è il marito. Per il resto pensa alla tua di storia.

  • 2 weeks later...

Ringraziando anche le ultime persone che erano intervenute, volevo aggiornarvi:

ho trovato il modo di parlarle, con molto tatto e molta comprensione.  Facendola breve, inizialmente ha detto di avere problemi con il marito, poi alla fine, un po' stuzzicata, ma sempre di sua volontà, ha ammesso quello che pensavo. Cioè che da qualche mese ha una specie di relazione con questa ragazza, della quale si è innamorata. Ha detto che non si sarebbe mai aspettata di innamorarsi di una ragazza e che comunque questa donna non ha nulla a che vedere con i problemi coniugali, che, a quanto sostiene, erano già iniziati.

 

Io sono distrutto, non perché mia sorella sia bisessuale o lesbica, figuriamoci. Piuttosto perchè, come avevo previsto, è completamente nel mondo delle nuvole. Non sembra essere consapevole del pasticcio nel quale si sta mettendo e non sembra preoccuparsi del fatto che abbia una figlia e un marito. E con il suo atteggiamento da adolescente innamorata sta mettendo in crisi anche il nostro rapporto ed equilibrio familiare e lavorativo.

 

L'unica preoccupazione che ha avuto è stata quella di chiedermi, ripetutamente, di aiutarla a tenere tutto insabbiato, affinché lei riesca a rasserenare un po' la mente. Mi ha detto che ora cercherà di mettere un po' la testa in ordine per capire cosa fare e come farlo. Però a me sembra stia mentendo. Nel senso che, voglio essere diretto, sembra mi stia "usando" per aiutarla a tenere calma la nostra famiglia (che è molto preoccupata dei comportamenti di mia sorella), e lei invece di riflettere seriamente sul suo matrimonio, su sua figlia e sul suo orientamento sessuale stia solo facendosi bellamente i cavoli suoi, mentre io faccio da sacco da boxe dei casini che si sono creati intorno negli ultimi mesi.

 

Non so cosa fare...da una parte lo so che ogni persona è libera di fare quello che vuole. Dall'altra, a me sembra che mia sorella sia su un auto in corsa alla massima velocità e non veda (o non voglia vedere) che a breve distanza c'è un dirupo. Vorrei che frenasse solo un po'...che davvero ragionasse "razionalmente" ma sembra tutto inutile...

Edited by netny

 

 

Io sono distrutto, non perché mia sorella sia bisessuale o lesbica, figuriamoci. Piuttosto perchè, come avevo previsto, è completamente nel mondo delle nuvole. Non sembra essere consapevole del pasticcio nel quale si sta mettendo e non sembra preoccuparsi del fatto che abbia una figlia e un marito. E con il suo atteggiamento da adolescente innamorata sta mettendo in crisi anche il nostro rapporto ed equilibrio familiare e lavorativo.

e però l'hai deciso TU che lei si sta mettendo in un pasticcio!

Non mi sembra una remota ipotesi invece che stia cercando di uscire dal pantano in cui si stava infognando, tra un matrimonio che non va benissimo e una vita fatta solo di obblighi, impegni & doveri.

Vuole ricominciare a respirare? Benissimo per lei!

 

Sinceramente, qui quello egoista, da quanto scrivi, mi sembri tu:

non stai minimamente pensando che tua sorella voglia uscire dal grigiore del tran tran per vivere la sua vita,

ma solo del fatto che stai facendo

 

 

da sacco da boxe dei casini che si sono creati intorno negli ultimi mesi.

 Non ti piace il ruolo?

puoi sempre chiamarti fuori: mica te l'ha ordinato il medico di accollarti i casini dell'umanità!

Non mi sembra una remota ipotesi invece che stia cercando di uscire dal pantano in cui si stava infognando, tra un matrimonio che non va benissimo e una vita fatta solo di obblighi, impegni & doveri. Vuole ricominciare a respirare? Benissimo per lei!

 

La prima cosa che le ho detto è stata che sono contento di vederla cambiata, nel senso che da una vita che negli ultimi anni era diventata (autoimposta da lei stessa, sia ben chiaro) quasi solo di obblighi, lavoro casa e famiglia, ora abbia trovato, o stia cercando di trovare una dimensione diversa, fatta anche di qualche divertimento e libertà in più.

 

Ma solo al sottoscritto, una persona che passa dalla personalità A, alla personalità B ( e non parlo solo dell'orientamento sessuale), quasi opposte in pochissime settimane, suscita più di qualche forte perplessità che andrebbero indagate (da lei stessa), magari anche con un aiuto psicologico?

 

Sul fatto del sacco da boxe: siamo una famiglia che pur non avendo confidenza nelle nostre vite intime e private, ha, per tanti motivi, molta unione. Quindi l'equilibrio di un membro e il comportamento di un membro della famiglia incide anche sull'altro, anche lavorativamente. Quindi non posso tirarmene fuori. E poi lei mi ha chiesto questo favore, per aiutarla ad essere più serena: sarei egoista se non facessi quanto mi sta chiedendo. Però lei mi ha chiesto questo aiuto dichiarando certe cose, insomma, facendo una sorta di "patto". Io però ho il dubbio che questo "patto", aldilà delle parole, sia un po' a senso unico...nei fatti

 

PS Oddio...avere un marito, una figlia, essere innamorata di un'amante, e vivere da mesi come un' adolescente 15 enne, ma con delle responsabilità e una vita di donna di 40 anni e madre di famiglia... e forse una separazione in vista, si, un pasticcio lo sono...(pasticcio che non è un giudizio moralistico, ma un semplice dato di fatto)

 

PPS Non credo di essere egoista, anche perché, fino a pochissimi anni fa, mia sorella mi scherniva e ha messo più volte, forse non facendolo appositamente, i bastoni tra le ruote al mio rapporto gay (perché non le è mai andata bene, sostanzialmente, lamia omosessualità). Credo sia anche umano, da parte mia, avere un po' di rabbia per aver "subito" certe parole e comportamenti.... e ora dover essere al 100% comprensivo (comprensione che comunque le ho dato a parole e nei fatti), senza nemmeno farsi e farle qualche domanda...e senza chiedersi se davvero non le sia andata di traverso qualche rotella psicologica (nel senso buono del termine, non da presa in giro).

Sai che problemi ci sono concretamente nel loro matrimonio ? In che rapporti personali stai tu con suo marito ? Quanti anni ha la figlia ?

 

Lei dice che lui è cambiato, che non lo sopporta più e non si trova più bene con lui. Dice che è un bravo padre, un bravo marito...ma lei lo vede cambiato e sostanzialmente non lo sopporta più. Non mi ha fornito nessun motivo grave dei problemi coniugali. Con lui sono in rapporto, ma piuttosto distaccati, e non mi va di avere contatti con lui su questa faccenda. La bimba ha 5 anni.

Edited by netny
Ma solo al sottoscritto, una persona che passa dalla personalità A, alla personalità B, quasi opposte in pochissime settimane, suscita più di qualche forte perplessità che andrebbero indagate (da lei stessa), magari anche con un aiuto psicologico?

sono solo perplessità o il fatto che cmq tutto ciò destabilizza le tue certezze acquisite? 

 

 

Credo sia anche umano, da parte mia, avere un po' di rabbia per aver "subito" certe parole e comportamento e ora dover essere al 100% comprensivo (comprensione che comunque le ho dato a parole e nei fatti)

e che aspetti a vomitarle addosso tutto quello che ti ha fatto ingoiare in tutto sto periodo??

te lo devo insegnà io che la vendetta è un piatto da gustarsi freddo??

 

tesò, ti sta dando un'occasione di platino per farlo e tu?

hai paura di essere egoista a dirgliene 4 sugli arretrati tra voi?

bah... 

Edited by freedog

Onestà mi impone di dire che non sono solo mie perplessità. Una parte del problema, per come lo sto vivendo io, è anche la destabilizzazione degli equilibri che si sonocreati fino ad oggi.

 

Ma ti assicuro/vi assicuro che il punto principale rimangono le mie perplessità per lei.

 

Avendo per mia indole naturale, per formazione di studi e per aver fatto tantissimi anni di psicoanalisi...una certo fiuto...ho un forte, fortissimo sentore che questa situazione, già complessa solo se presa letteralmente, nasconda dietro una crisi personale, in mia sorella, molto più radicata e preoccupante di quanto possa apparire in superficie. Però rimangono pur sempre mie ipotesi e io rimango pur sempre il fratello...quindi...non so dove sbattere la testa, concretamente...perché..poi..."ognuno è libero di fare quello che vuole"...

Senza contare che anche io, per quanto mi venda con lei, come terzo estraneo, non sono esattamente tale. Quindi posso anche io non essere completamente lucido e distaccato nell'analizzare la situazione oggettivamente.

 

Sul vomitarle addosso, con gli interessi, quanto mi ha fatto ingoiare...è stata lei a istigarmi dicendomi "beh, proprio tu, vista la tua situazione, ti fai questi problemi??".

 

La mia risposta, anche un po' rabbiosa è stata quella di rinfacciarle alcuni avvenimento del passato. Però ora è il momento di starle vicino. Se la accuso e le rinfaccio...si chiude quel poco di canale comunicativo che abbiamo instaurato. Perciò, ho fatto questi piccolo sfogo e poi ho cambiato atteggiamento.

Edited by netny

 

 

quando la cosa tocca la propria famiglia e in una situazione di circostanze così delicate, è tutto molto più complicato.

 

Stiamo molto, molto calmi.

 

La cosa non tocca la TUA famiglia, la cosa tocca LA FAMIGLIA DI TUA SORELLA.

 

Alla fine dell'Ottocento, infatti, con la rivoluzione industriale e l'urbanesimo in Europa Occidentale, la famiglia clanica allargata, prima necessaria per garantire un importante scorta di manodopera agricola, ha lasciato il posto alla famiglia nucleare ridotta, composta dai genitori e dai figli.

 

Tale struttura nucleare permane tutt'oggi nella società postindistriale, dove la famiglia è anagraficamente costituita dai due genitori e dalla prole diretta.

 

Quindi quello che a te potrebbe apparire come "solerte intervento benevolo del fratellino ristabilizzatore di equilibri" potrebbe facilmente essere riletto come inquietante intromissione paranoide nelle faccende intime di tua sorella con finalità forse addirittura invidioso-vendicative (del genere "brutta stronzetta sfacciata come osi fare la lella allegra a quarantanni suonati quando io ho vissuto per anni nel terrore di doverti fare coming out e addirittura non te l'ho nemmeno fatto").

 

D'altronde cosa vorresti fare, prenderla da parte e stile prete confessore, spingerla sulla retta via del pentimento? Proprio tu?

 

Non ti arrogare ruoli che non puoi avere, pensa al tuo gravissimo, veramente gravissimo problema di convivere da 10 anni con l'uomo che ami e non averlo mai detto esplicitamente alla tua famiglia.

 

Tieni conto che non ti conquisterai certo la fiducia e l'amore di due genitori omofobi qualora riuscissi a offrire loro lo "scalpo" della sorella rieterosessualizzata grazie al tuo intervento salvifico.

 

Scusami la durezza sfacciata delle mie parole ma tua sorella è una donna adulta e tu sei un uomo adulto e vivete ognuno la sua vita, quindi non crearti ruoli immaginari di "Don Matteo il fratello di tutti" perché rischi solo di innescare grande rabbia in chi ti circonda. Se tu "hai sentori" su tua sorella, anche io ho "un sentore" su di te, cioè che tutto questo interessamento sulla "preoccupante crisi personale di mia sorella" sia una specie di folle corsa paranoica ad impedire che lei possa indagare la sua affettività e sessualità, perché magari potrebbe ipoteticamente arrivare a livelli di consapevolezza che tu non sei ancora riuscito a raggiungere o che addirittura tu ritieni sbagliati, non essendo riuscito a fare coming out in famiglia, oppure perfino ritieni che i tuoi potrebbero colpevolizzare te per le sbandate di tua sorella perché sei il figlio "degenere" (o meglio tu ti percepisci come tale). E tutto ciò ti fa rodere il fegato gettandoti in allarme.

 

Insomma ti consiglio di indagare MOLTO A FONDO le reali ragioni del tuo angosciatissimo afflato di "interventismo".

beh, ovvio che le vostre dinamiche le conosciate solo voi,

e che noi al max ti si possa dire come ci comporteremmo al tuo posto.

 

però forse dovresti scindere le paure che hai/avete sulla destabilizzazione degli equilibri (aka perdita delle certezze acquisite)

da quelle sul suo "momento di sbandamento".

 

Sai, non sempre i venti di cambiamento son forieri di cattive nuove:

potrebbe anche darsi che questa "new sister" si riveli poi una persona migliore!

@@netny, ti rendi conto di quante volte nomini la parola FAMIGLIA ?

 

Il problema, il vero problema è tutto lì . In nome della famiglia... ti impicci . Anche se dici che non è tua intenzione farlo . La Famiglia diventa quindi un mezzo giustificatorio per intromettersi nella vita di un'altra persona . Dici che si è presa una sbandata, che è confusa, ma tu che cosa ne sai che invece le sue idee non siano cristalline, limpide per la prima volta nella sua vita e che il suo passato così morigerato fosse solo un'auto castrazione che l'ha portata a pensare "mi sono rotta il C..." e a vivere per quello che è ?

 

La Famiglia non esiste . Esistono solo degli individui che scelgono o di volersi bene incondizionatamente, o di influire nel bene e nel male nelle vite altrui . La scelta è tua .

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