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Zone di competenza


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Ecco, questo è un topic semi-serio a proposito di etichetta gay.

Come qualcuno sa, per circa 5 anni ho vissuto piuttosto out a Padova, ed essendo io all'epoca ancora molto territoriale, gelosone, fifacchione, terrorizzato ed eccitato allo stesso tempo quando conoscevo nuovi froci under 40 (se avevano un po' di barba me li immaginavo tutti potenziali partner) non ho mai capito bene come ci si comporta in alcuni casi.

 

Esempio, il mio primo fidanzatino s'è subito ambientato all'Arcigay locale (anni 2007 o giù di lì), mentre, essendoci lasciati, per me la sua sola presenza costituiva un potentissimo deterrente alla mia partecipazione lì; il secondo fidanzatino (più attraente ed esperto di me) buon per lui aveva già tastato con mano molta vita gaya locale...e pensandoci, in più di un'occasione, dopo la fine della relazione, ho scopato con ragazzi che con lui già s'erano divertiti eccetera.

 

Da giuovine tutto ciò mi rapiva melodrammaticamente (potevo sentirmi un dio se mi portavo a letto qualcuno che mi preferiva al mio ex, oppure l'ingenua vittima dei cospiratori de Le relazioni pericolose quando accadeva il contrario), e tutto invece si faceva complicato, vagamente imbarazzante, se per caso capitava di beccarsi tutti allo stesso bar (io, ex, scopamici comuni e via discorrendo).

 

Ora accetto con placida serenità che una fellatio tra gay sia poco più di una stretta di mano tra etero, ma è davvero questa la soluzione? Perché magari tu vuoi evitare che qualche comportamento promiscuo implichi quello scollamento tra sesso ed emozione che, mi pare, sia l'unica opzione praticabile per mantenere bei rapporti cordiali con ex, amici dell'ex, scopamici che si scopano il tuo ex prima/durante/dopo la vostra breve relazione...

 

E, di converso, ci sono zone di competenza? Ci puoi provare con tutti o vanno rispettati limiti dovuti a passate frequentazioni dei tuoi amici, amici che piacciono già ad altri amici etc...

 

Ditemi la vostra!

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Io direi che le emozioni bisognerebbe imparare a gestirle

 

Cioè se io ti tiro un pugno e tu avverti dolore e paura, non

è che la soluzione sia imparare a prendere pugni senza avvertire

dolore e paura, ma imparare a gestire le emozioni che ne derivano

 

Per quanto riguarda la promiscuità sessuale penso ci possa stare che

un Newbie la viva con accenti melodrammatici che si porta dietro dalla

fase "queer" della sua precedente vita, questi poi dovrebbero ridimensionarsi

 

Queste non sono emozioni, sono sentimenti

 

Il condizionale è d'obbligo, non può esistere una via tracciata per tutti, per me

a livello individuale ebbe la meglio il potenziale liberatorio e la curiosità di incontri

con persone estremamente diverse da me

 

Se qualcuno oggi mi chiedesse, ma come hai fatto a 20-24 anni a recuperare un

senso anche "sacrale" del sesso senza che fosse banalizzato o svalutato da questa

radicale secolarizzazione-laicizzazione?

 

La risposta non è semplice certamente è accaduto, perchè non ho avuto problemi

ad alternare il "far sesso" al "fare l'amore", acquisire una certa padronanza di sé

senza diventare freddi o cinici non è però qualcosa che si possa spiegare facilmente

a parole.

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Io direi che le emozioni bisognerebbe imparare a gestirle

 

Cioè se io ti tiro un pugno e tu avverti dolore e paura, non

è che la soluzione sia imparare a prendere pugni senza avvertire

dolore e paura, ma imparare a gestire le emozioni che ne derivano

 

E' la risposta che generalmente mi dava chi riteneva le mie reazioni eccessive,

non sapendo -appunto- spiegarmi a parole quale fosse la soluzione.

 

Ma tu discuti con quelli che ti porti a letto se loro si sono fatti i tuoi ex ? Mah.

 

M no, forse mi sono spiegato male; è accaduto, per una serie di coincidenze, che frequentassi persone che gravitavano attorno ad un ragazzo con cui ho avuto una breve relazione anni fa.

 

È un falso problema, un vizio d’interpretazione dell’effetto rispetto alla causa.

 

Nel senso in cui lo intende Hinz?

 

Cooomunque, non volevo personalizzare troppo, solo chiedere ad altri se si sono imbattuti in situazioni analoghe.

Se v'è mai capitato di sentirvi troppo gelosi, possessivi anche se non ve n'era ragione eccetera...

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e tutto invece si faceva complicato, vagamente imbarazzante, se per caso capitava di beccarsi tutti allo stesso bar (io, ex, scopamici comuni e via discorrendo)

 

Prendo spunto da questa parte, non perchè abbia l'ossessione di parlare di te

ma per fare delle considerazioni generali

 

Se tu parli di "vago imbarazzo" significa che nessuno ti ha messo in imbarazzo

 

Ovviamente è ben possibile essere messi in imbarazzo, il fatto di aver fatto sesso

con me, non legittima terze persone a rivelare a me dettagli imbarazzanti su un

tuo rapporto sessuale occorso con loro ( capita che fra gay qualcosa possa saltar

fuori, ma ognuno avrà qualcosa da dire su altri...quindi non direi sia qualcosa di

rilevante ) Può capitare ma non è il problema.

 

Se però si avverte un senso di disagio che definiamo "vago imbarazzo" senza ragione

c'è dell'ansia sociale. Ora - per mia esperienza l'ansia sociale non è qualcosa che possa

essere prodotto dall'ambiente gay è qualcosa che tu porti nell'ambiente gay da fuori ( l'idea

cioè di essere giudicato male, inadeguato etc ) e di cui non riesci a liberarti

 

L'ambiente gay può magari indurre dell'ansia di prestazione, soprattutto se si è insicuri

e una certa promiscuità sessuale mi porta a fare dei paragoni

 

Magari tu hai sommato i due aspetti, cioè non sei riuscito a sbarazzarti dell'ansia sociale

e quindi a gestire quella "prestazionale" mentre il gay medio deve imparare a gestire solo

la seconda ( è chiaro che la prima volta che Tizio mi preferisce Caio mi sentirò una merda

poi capiterà che Sempronio preferisca me, o che io preferisca Schopy a Sempronio...fatto

il giro di ruota completo dovrebbe intervenire una certa "sportività" (?) )

 

Se per me, che avevo solo il problema di insicurezza relativa alla capacità, definire un'area

di competenza poteva essere controproducente, potrebbe essere giusto per te, fintantochè

non risolvi il problema dell'ansia sociale

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davydenkovic90

ci sono zone di competenza? Ci puoi provare con tutti o vanno rispettati limiti dovuti a passate frequentazioni dei tuoi amici, amici che piacciono già ad altri amici etc...   Ditemi la vostra!

 

Ho sempre cercato di evitare di conoscere troppi gay nella mia città (o comunque non avevo la smania di conoscerli proprio tutti tutti, andando per locali, facendo incontri da frocial sistematici, ecc) proprio perché temevo un po' di trovarmi in quel ghetto del "tutti si sono fatti tutti".

Ma credo che in una città relativamente piccola sia impossibile che non capiti, quindi quei limiti di cui parli non vanno affatto rispettati. Bisogna solo prendere queste situazioni con molto garbo, sempre che tutto sia fatto in buona fede, ovviamente. A me è capitato di uscire con uno (a cui non ero interessato) che mi ha raccontato di aver scopato con un mio ex (no, non quello del forum, quell'altro). Mi ha lasciato piuttosto indifferente il racconto, forse anche perché fatto via messaggio dopo l'uscita, credo perché ha intuito un certo disinteresse da parte mia... ovviamente il tizio non mi ha più visto neanche in foto.

 

Ritornando a quello che dicevo all'inizio, devo dire che sono contento di aver un po' limitato le nuove conoscenze: anche se chiaramente l'aver avuto "meno vita gay" non ha giocato sempre a mio favore, non posso certo lamentarmi... e poi non sarei neanche il tipo che si diverte a conoscere e a uscire o invitare a casa amici sempre diversi o frequentare o scopare con ragazzi nuovi ogni volta, che setaccia i frocial per vedere se c'è qualcuno di nuovo o cose del genere... 

Creo rapporti belli ma con poche persone, non perché io sia selettivo ma perché non mi creo altre occasioni, cerco di curare quei pochi bei rapporti che riesco a mettere in piedi... e da questo punto di vista son stato anche piuttosto fortunato, nelle mie ricerche.

 

 

 

Ci sono gay promiscui e meno promiscui, ci sono fasi della vita ecc. Sul discorso dello scollamento tra sesso ed emozioni  e sul fatto della gelosia, devo dire che ho capito che quando sono sicuro di un rapporto e di una data persona, smetto di essere geloso. Anche se questa persona va con altri, non mi interessa, e non perché non mi importi, in definitiva, di quella persona, ma perché sono sicuro della solidità del nostro rapporto, che va oltre alle scopate occasionali o ai rapporti che questa persona ha. In casi diversi da questi, cioè quando vedo i rapporto come un po' incerto o tendente a incrinarsi, magari quando la conoscenza è ancora superficiale, ho sempre quella punta di gelosia, che puntualmente manifesto, perché temo di essere piantato in asso. Ma questo mi è capitato anche con un amico che vedo frequentare o trovarsi bene con persone molto diverse da me. Mi è capitato con delle amiche che stavano bene con dei rugbisti burini e omofobi. Penso che la gelosia che salta fuori in questi casi faccia un po' parte del nostro codice genetico, che vada tenuta a bada e razionalizzata, e non stigmatizzata o vissuta come un peso. Dire tutto apertamente è sempre una cosa molto utile in questi casi, non ha senso nascondersi dietro facciate, tanto vale dirlo, se qualcosa ti fa star male. 

Edited by davydenkovic90
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Se però si avverte un senso di disagio che definiamo "vago imbarazzo" senza ragione

c'è dell'ansia sociale. Ora - per mia esperienza l'ansia sociale non è qualcosa che possa

essere prodotto dall'ambiente gay è qualcosa che tu porti nell'ambiente gay da fuori ( l'idea

cioè di essere giudicato male, inadeguato etc ) e di cui non riesci a liberarti

 

L'ambiente gay può magari indurre dell'ansia di prestazione, soprattutto se si è insicuri

e una certa promiscuità sessuale mi porta a fare dei paragoni

 

Magari tu hai sommato i due aspetti (...)

 

Ecco, un disastro... :(

Non so se concordo del tutto con quello che tu e davy consigliate, la schiettezza eccetera. Perché se io nascondo un po' il fatto d'essere matto magari mi faccio amiche persone che altrimenti mi eviterebbero come la peste...o no?

Ansie da prestazione, tecnicamente intese come paura di non riuscire a completare rapporti sessuali, non ne ho mai avute (al contrario a me capitava di eccitarmi troppo facilmente), perciò non erano mai eventuali paragoni di quel genere a farmi soffrire.

 

(è chiaro che la prima volta che Tizio mi preferisce Caio mi sentirò una merda

poi capiterà che Sempronio preferisca me, o che io preferisca Schopy a Sempronio...fatto

il giro di ruota completo dovrebbe intervenire una certa "sportività" (?) )

 

Ragion per cui è bene che io eviti ragazzi più attraenti di me, tsk :D

 

Anche se questa persona va con altri, non mi interessa, e non perché non mi importi, in definitiva, di quella persona, ma perché sono sicuro della solidità del nostro rapporto, che va oltre alle scopate occasionali o ai rapporti che questa persona ha.

 

Non sono ancora così zen, né (penso) lo sarò mai. Rimarrò nell'eremo, pazienza.

Edited by schopy
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Ansie da prestazione, tecnicamente intese come paura di non riuscire a completare rapporti sessuali, non ne ho mai avute

 

Non mi riferivo ad un'ansia da prestazione sessuale, ma diciamo

di tipo sociale competitivo che nell'ambiente gay c'è

 

Non è che io ti dico che sei inadeguato, ma ci tengo a farti sapere che

anche io valgo ( in genere la chiamo: guerra dei cazzi Lol )

 

Per poterlo fare tiro in ballo dei terzi ( ex amici amanti comuni etc )

 

 

 

. A me è capitato di uscire con uno (a cui non ero interessato) che mi ha raccontato di aver scopato con un mio ex (no, non quello del forum, quell'altro). Mi ha lasciato piuttosto indifferente il racconto, forse anche perché fatto via messaggio dopo l'uscita, credo perché ha intuito un certo disinteresse da parte mia... ovviamente il tizio non mi ha più visto neanche in foto.

 

Basta questo piccolo aneddoto ( di per suo abbastanza tenue : una ripicca ) in cui

un ragazzo può tirar fuori intuendo di essere respinto, di essere stato con un tuo ex etc

 

Se però tu - di tuo - hai dei problemi di ansia sociale di cui non ti liberi ovviamente può

essere più "pesante" da sopportare ed allora può convenirti delineare delle aree di competenza

( evitare di uscire con persone del gruppo degli amici stretti o che frequentano il tuo locale preferito etc )

il ché non significa che devi dire di essere pazzo a questi tipi che ti rimorchi

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Basta questo piccolo aneddoto ( di per suo abbastanza tenue : una ripicca ) in cui

un ragazzo può tirar fuori intuendo di essere respinto, di essere stato con un tuo ex etc

 

E' che io mi sono comportato in alcuni casi esattamente all'opposto:

ho fermamente deciso (e qualche volta ci son pure riuscito) d'andare con ragazzi che SAPEVO s'erano frequentati coi miei ex...

 

Se A mi lascia e va a divertirsi con B, potrò superare il mio sconforto per la mancanza di A facendomi B pure io...

se poi con B mi ci fidanzo, tombola! 

Questo ha aiutato a "non sentirmi da meno" rispetto ad A che pure mi aveva scaricato (è successo solo in un caso ora che ci penso).

 

Cooomunque, tornando al punto di partenza, forse all'origine di tante inutili preoccupazioni c'è "solo" un po' di orgoglio ferito, e la facilità con cui mi lascio abbattere da alcune circostanze (quasi fossi sempre impotente di fronte a certe situazioni).

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E' che io mi sono comportato in alcuni casi esattamente all'opposto: ho fermamente deciso (e qualche volta ci son pure riuscito) d'andare con ragazzi che SAPEVO s'erano frequentati coi miei ex... Se A mi lascia e va a divertirsi con B, potrò superare il mio sconforto per la mancanza di A facendomi B pure io... se poi con B mi ci fidanzo, tombola!

 

Detto così ha poco senso, per certi versi dovrei dirti che se questo è successo

e sei passato dallo sconforto al vago imbarazzo, non ti è andata neanche male

nel senso che il problema vero sarebbe il caso contrario: essere imbarazzato e per

uscirne ficcarsi una situazione sconfortante

 

A meno che in questo vorticare di fidanzati e amanti tu non ti sentissi inferiore a

tutti, ma a questo punto è chiaro che il problema nasce da dentro non è di tipo relazionale

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