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Come si fa a rinunciare alla carne?


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Saramandasama

Non ne ho proprio idea :lol: a me piace troppo ahaha

 

Sono un grande fan della Fiorentina ma fatta bene :P

Invece di fare lo gnorri, prova ad empatizzare con le povere bestie trucidate per la tua pancia. Non dico di rinunciare alla carne. Ma un po' di rispetto, per un essere vivente che dà la sua vita per nutrirti,abbilo!

Edited by Salamandro
  • 2 weeks later...
Saramandasama

https://www.welt.de/kmpkt/article165083825/Das-passiert-im-Koerper-wenn-du-aufhoerst-Fleisch-zu-essen.html?wtrid=socialmedia.socialflow....socialflow_facebook

 

Il rinunciare alla carne porta alla diminuzione del 28% di soffrire di malattie cardiache e al 18% di probabilità in meno di beccarsi un cancro?

 

Interessante!

  • 2 weeks later...
  • 1 month later...
Quiescent93
1 minute ago, Salamandro said:

E niente, ho desistito:'(

Dopo aver visto questo film poi, mi è venuta voglia di mangiare carne di maiale..

Sono a pezzi...

Oddio, anche io ho appena finito di vedere questo film. Mi ha lasciato un po' perplesso... 

davydenkovic90

A me la carne piace meno di verdure e legumi, per cui questa cosa della moda di essere vegani mi va molto a genio. Nell'ultimo anno ho mangiato solo kebab e panini vegani e ho iniziato pure a bere il latte di soia.

Edited by davydenkovic90
  • 3 weeks later...

dopo aver visto l'odierno volantino del LIDL, ho capito che anche il vegano può continuare a mangiare carne

http://www.discounter-preisvergleich.de/bilder/produkte/20122/20122_2016-03-29-22-42-30.jpg

salame sintetico per tutti: naturalmente salutare e ricco di fibre

Edited by conrad65

L’atteggiamento di alcuni vegani è il motivo per cui molti britannici continuano a mangiare carne.

Lo rivela uno studio. Ma i vegani continuano ugualmente a crescere nel Regno Unito.

I vegani, ovvero coloro che praticano una dieta in cui non solo non mangiano carne o pesce, ma neanche ogni prodotto di origine animale, comprese uova e latticini, e applicano tali abitudini oltre che all’alimentazione all’abbigliamento e ad altri aspetti della vita quotidiana, negli ultimi anni hanno visto la loro notorietà crescere.

Come per tutti i gruppi di persone, essi hanno esponenti più moderati e altri dalle posizioni più radicali. Per quanto questi ultimi siano probabilmente una minoranza, la loro volontà di imporre la dieta vegana anche con toni molto duri è vista molto male, al punto che uno studio rivela che il 26 per cento dei cittadini britannici che erano interessati ad abbandonare una dieta onnivora, hanno deciso di tornare sui loro passi perché scoraggiati dall’atteggiamento di questi vegani.

 

Lo studio, realizzato da VoucherCodesPro, ha rivelato che queste persone hanno deciso di continuare a mangiare la carne per le seguenti ragioni: l’81 per cento perché la carne gli piace tanto da non volervi rinunciare, il 58 perché i sostituti della carne sono troppo costosi e il 26 per l’atteggiamento di alcuni vegani.

Nonostante questo dato, negli ultimi anni i vegani sono fortemente cresciuti nel Regno Unito, dove in dieci anni sono aumentati addirittura del 360 per cento tra la popolazione, rendendo il veganesimo una delle abitudini cresciute più rapidamente nel paese.

Rinunciare alla carne, in ogni caso, non è una cosa semplice per tutti. Nel 2014 una ricerca ha mostrato come l’84 per cento dei vegetariani degli Stati Uniti dopo un po’ di tempo ha fatto ritorno alle precedenti abitudini e riiniziato a mangiare carne. Una delle ragioni, secondo la ricerca, è stato che è difficile diventare vegetariani – e ancora di più vegani – da un giorno all’altro, e molte persone non lo hanno fatto probabilmente in modo graduale o con la necessaria convinzione, tornando così a consumare carne.

https://www.tpi.it/mondo/europa/regno-unito/vegani-aggressivi-scelte-alimentari/#r

secondo me i vegani non hanno capito che l'industria alimentare li sta fregando... ma è solo colpa loro: se fai una scelta di questo tipo, devi rinunciare a tutti i cibi confezionati di qualsivoglia natura, perché non sarai mai sicuro che non contengano derivati di origine animale

quindi tu vegano ti compri le verdure gli ortaggi etc. e te li cucini... si è faticoso e lungo, ma devi essere coerente no?

invece pare che alcuni fanno i vegani mangiando del tritato sintetico cui poi viene data la consistenza il colore la forma e anche il sapore del salame, tanto con i cosiddetti aromi naturali puoi trasformare il gusto di qualsiasi cosa masticabile

l'industria è felicissima che può preparare queste schifezze, schiaffarci sopra un'etichetta VEG e venderle a prezzo maggiorato, con la gente che fa la fila a comprarle perché, poveracci, credono di fare una scelta salutistica e naturale ma fanno esattamente il contrario, anzi l'opposto: e questo è uno dei tanti misteri dell'idiozia globale imperante, l'unica globalizzazione che ha attecchito davvero

Edited by conrad65
5 minutes ago, Almadel said:

No, non c'è alcun obbligo di essere coeranti: non è una religione,

ma una scelta etica per ridurre la sofferenza degli animali.

Dipende. Se si vuol criticare il prossimo o credersi moralmente superiori allora sì, è necessaria la coerenza. Una coerenza che per i vegani è, in effetti, impossibile :D

Certo si può essere vegani senza per questo credersi moralmente superiori. Ma quelli che la vedono così di solito non sono vegani puri, quanto più che altro flexitariani.

Io trovo reazionario criticare chi fa del bene perché non fa abbastanza del bene.

"Hai fatto il volontario in Africa? Se tu fossi coerente avresti fatto anche il volontario in Asia!"

E' la classica frase degli ignavi che sottintende che la coerenza sia più importante delle buone azioni

come se salvare solo cento bambini ti rendesse meno etico di me che non ne ho salvato nessuno...

Capisco che non si sappia cosa dire quando un Buono ci rinfaccia la sua bontà, ma dirgli che non è abbastanza buono non è un'obiezione sensata.

(Detto questo io non considero "etico" il veganesimo, ma se lo ritenessi tale preferirei un vegano incoerente a un onnivoro coerente;

esattamente come da Umanista preferisco un umanista incoerente rispetto a un Nazista coerente)

Sono sicuro che abbiamo già affrontato questo discorso, @Almadel, e per di più il mio breve intervento è stato estremamente chiaro.

Primo, "buono" non è uguale a "giusto". Quindi se sei buono non hai nulla da rinfacciare in primis. Quello che puoi rinfacciare semmai è di essere più "giusto". In questo senso i vegani non hanno nulla da rinfacciare, potendosi fregiare, al massimo massimo, di essere più buoni (e anche questo è del tutto opinabile), non certo di essere più giusti.

Ciò detto, la critica è estremamente circoscritta: non è il fatto di quanto sei o non sei "buono" a esporre a critiche, è la posizione in cui ti metti. Se ti metti in posizione di superiorità generi una scala di valori, costruisci un sistema di pensiero, e ad esso sistema devi rispetto e coerenza. Il sistema di pensiero dell'uomo della strada è: la vita e la sofferenza animale hanno valore subordinato rispetto alle esigenze umane. Se tu non la vedi così devi poter sostenere questa linea di pensiero fino in fondo, non ci si può fermare dove fa comodo. La critica non è "non sei abbastanza puro", quella critica supporrebbe di abitare lo stesso quadro etico; la critica invece è rivolta proprio al quadro etico: "il tuo sistema di pensiero, che tu usi per porti in posizione di superiorità, non può essere portato alle proprie estreme conseguenze senza produrre incoerenza." 

Ovviamente tale critica non può applicarsi nel momento in cui il vegano non ponga la questione di purezza morale; se abitiamo in sostanza lo stesso orizzonte di valori, e ciò che ci distingue è solo una diversa sensibilità, non vi sono critiche applicabili al livello di sistema di pensiero. Ma, ripeto: quelli che non pongono la questione di purezza morale di solito non sono vegani rigidi.

Edited by FreakyFred
16 minutes ago, Salamandro said:

C'era già un topic sul veganesimo. Questo è al più sul vegetarianesimo. In ogni caso, il focus del topic era chiaro. Come fare a rinunciare alla ciccia?

You don't. Lo fai se ti va e se non è un sacrificio troppo grosso, se deve essere un martirio meglio evitare. Anche perché poi non dura tanto in quei casi.

15 minutes ago, Almadel said:

Mi pare un enorme strawman argument.

Vi piacciono i Vegani fanatici a cui rinfacciare che si uccidono i ratti per le coltivazioni di mais?

Beh, posso capirvi :)

Tanto sono incoerenti anche loro. Il problema, infatti, è l'impossibilità di essere coerenti con questa filosofia, non il fatto che Tizio o Caio lo siano a livello personale...

Edited by FreakyFred
5 hours ago, Almadel said:

Capisco che non si sappia cosa dire quando un Buono ci rinfaccia la sua bontà, ma dirgli che non è abbastanza buono non è un'obiezione sensata.

intendevo dire qualcosa di diverso o di più ampio: non ero interessato soltanto all'incoerenza che il vegetariano (per tornare in topic) minimizzi nella sua alimentazione l'impatto di sofferenza verso il mondo animale invece di eliminarla del tutto, per quanto questo sia un argomento sufficiente a tacitare tutto il moralismo fanatico  e reazionario di alcuni vegetariani o vegani

ero invece interessato all'incoerenza di quelli che fanno i vegetariani comprando al supermercato un compost di forma tondeggiante, colorato in rosa, con il grasso dipinto, con un pizzico di Chanel n. 5 all'aroma di salame, venduto a peso d'oro con il nome di "salame veggy"

che poi in realtà ho torto: non sono incoerenti, infatti il salame veggy non è fatto di carne; al limite potrei dire che hanno la medesima incoerenza che affligge le vergini dai candidi manti, che sono rotte di dietro ma sane davanti... un'incoerenza perdonabile

se però la motivazione di mangiare vegetariano o vegano è non solo quella di non far soffrire gli animali, ma anche quella di tutelare la salute personale, come in effetti è quasi sempre, almeno nei sermoni che spesso il vegetarian-vegano propina all'umanità, allora posso dire che mangiare il compost salame veggy è una vera incoerenza, e probabilmente è molto più sano mangiarsi una bella fetta di salame

Edited by conrad65

Ecco, quella di creare surrogati della carne che chiaramente non sanno di carne né somigliano alla carne è secondo me una pessima strategia. Come si fa a mangiare una scaloppina che non è una scaloppina e non sai di scaloppina ma si chiama lo stesso scaloppina... senza pensare alla scaloppina e fare il confronto con essa?

Se decidi di rinunciare alla carne, metti una bella croce sul salame e sul prosciutto. Meglio scenderci a patti subito che pensare di poterli "sostituire" con pessimi surrogati.

@Arrhenius caro, ci hai fatto caso che le lesbiche non chiamano il dildo "cazzo" o "imitazione di cazzo", o "finto cazzo che però tiggiuro sa proprio come quello reale", ma lo chiamano dildo? Secondo te perché :P ?

Poi vabbe', chi sceglie di rinunciare alla carne in termini di gusto fa una rinuncia, ovvio. Ma andare a chiamare i piatti veg con nomi di carni non fa altro che sottolineare la rinuncia in questione. Ti mangi un finto salame che non sa di salame, ma si chiama salame quindi lo confronti automaticamente con l'originale... e ovviamente perde. Non molto furbo.

Sì, Arrh, grazie della spiegazione che era sicuramente necessaria... ma a parte che la somiglianza fra le "scaloppine" veg e le scaloppine vere è sostanzialmente solo nel nome, istituire il paragone di proposito non fa che relegare il piatto ad una condizione di surrogato insufficiente.

Aggiungerei che il cazzo di gomma non appartiene alla stessa categoria del cazzo, è artificiale VS biologico, è ovviamente relegato ad essere un'imitazione finta. Ma il piatto veg è un piatto esattamente come quello non veg, dunque dargli lo stesso nome di quello tradizionale lo relega in eterno al ruolo di surrogato senza identità proprio.

Ma che paragoni fai? Il salame di cioccolato è un dessert a forma di salame, non vuole essere un'imitazione di salame, non ti aspetti che abbia un sapore simile al salame esattamente come ti aspetti che il pandispagna venga dalla Spagna...

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