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Indagine sui diciottenni maschi in Italia nel 2017


Almadel

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Marco7 ha pubblicato in shoutbox un articolo molto interessante

che mi piacerebbe commentare con voi :)

 

http://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/stili_di_vita/2017/05/11/ansa-ragazzi-sempre-piu-soli-web-fa-da-padre-anche-sul-sesso_10eecd04-781b-438d-8eed-bdea24bb0dd6.html

 

Il giovane "maschio italiano" non apprende più le istruzioni per crescere dal papà, ma da internet, che diventa la guida anche per la vita sessuale, aumentando però incertezze e insicurezze. La 'fotografia' sui ragazzi nel 2017 l'ha scattata una ricerca fatta dal prof. Carlo Foresta, dell'Università di Padova. E' il risultato di oltre dieci anni di lavoro del Progetto Andrologico Permanente, sviluppato dalla Fondazione Foresta Onlus che ha studiato la popolazione studentesca maschile dall'anno scolastico 2005-06 fino al 2016-17. Una mole di dati raccolti con questionari anonimi tra oltre diecimila ragazzi all'ultimo anno delle superiori.
    I giovani maschi italiani sono divenuti sensibilmente più alti (da 1,76cm a 1,78cm), un poco più grassi (da 69kg a 71kg), sempre più interessati all'attività sportiva, facendo anche un uso maggiore di integratori, spesso ordinati su siti web. Si è abbassata l'età della prima sigaretta (da 15,7 anni a 13,2 anni) ed è sempre più diffuso l'uso, non importa se abituale, della marjiuana (chi l'aveva provata era il 49,5% della popolazione giovane nel 2005 mentre oggi è il 76%); si è anche abbassata la percentuale giovanile che dichiara di fare uso di ecstasy, eroina e cocaina.
    Quanto alla sfera sessuale, emerge che internet è la fonte primaria di informazione sulle tematiche sessuali (80,1%; nel 2005, era il 50,1%), e che i giovani che si connettono a siti pornografici sono saliti dal 47% del 2005 all'attuale 87%. Il 54% dei giovani in età di diploma superiore ha ormai abituali rapporti sessuali completi (solo per il 63% protetti), mentre aumenta l'orientamento omosessuale (dal 4% al 6%). Ma se il web fa da 'padre' anche nel sesso, c'è anche un effetto negativo legato all'aspetto patologico. Nel 2005 solo l'8,8% dei soggetti intervistati dichiarava di registrare disturbi della funzione sessuale (mancanza di desiderio, eiaculazione precoce o ritardata, disfunzione erettile); oggi invece - sostiene la ricerca di Foresta - i soggetti con disturbi sono il 26%, con una forte incidenza di problematiche legate alla riduzione del desiderio (10,4%). Sintomo che anche psicologicamente, secondo i curatori della ricerca, può essere messo in relazione allo squilibrio tra messaggi digitali e contatto con la realtà vissuta delle relazioni e dei rapporti con l'altro.

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Qualche nota:

 

un poco più grassi (da 69kg a 71kg)

 

Beh, se l'altezza media è aumentata di 2 cm, suppongo sia dovuto a questo l'aumento del peso medio di 2 kg. Tanto più poi se, nella riga successiva, si dice che è aumentato l'interesse verso lo sport e il bodybuilding. Quindi, più che grassi, direi semplicemente più atletici.

 

Più alti, più sportivi, più in salute: non c'è di che lamentarsi.

 

mentre aumenta l'orientamento omosessuale (dal 4% al 6%)

 

Più accettazione, avendo come presupposto che l'omosessualità rimanga in % stabile nel tempo.

 

I dati più preccupanti imho riguardano comunque l'abbassamento di età della prima sigaretta (che vuol dire un peggioramento della speranza di vita media sul lungo periodo) e il contatto con le droghe.

 

L'accesso ad internet e i siti streaming sono aumentati notevolmente dal 2005 ad oggi, quindi non mi sorprende che l'accesso alla pornografia sul web - che va di pari passo con la penetrazione di internet tra la popolazione - sia aumentato. E in tutto ciò, a scuola, non si fa uno straccio di educazione sessuale...

Edited by Layer
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Il giovane "maschio italiano" non apprende più le istruzioni per crescere dal papà

 

boh..

io tutta sta folla de padri che "nei bei tempi andati" si mettessero lì a spiegare la vita ai loro discendenti maschi non me la ricordo..

vogliamo parlà del sesso, tanto per dirne una?

quanti ranokkietti imparavano "le cose della vita" su Le Ore 30 anni fa?

e quanti lo fanno oggi su youporn & similia?

 

Il gioco è: scova la differenza

-a parte logicamente il.. mezzo di fruizione-

 

Sinceramente, mi sembra il solito articolo bolso che rimpiange il bel tempo che fu, soprattutto se confrontato col vuoto pneumatico dei giuovini d'oggi.

altro scova la differenza: sicuri che il Jovanotti di 1-2-3.. casino fosse meno idiota di Rovazzi o della Menchi?

 

nihil novum sub solis: ste cose le dicono regolarmente TUTTI quelli che han passato la quarantina, quando non si ricordano più (o vogliono far dimenticare) quant'erano cazzari & cazzoni pure loro a 15 anni

Edited by freedog
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Mi stupisce che chi non vede porno sia addirittura il 13%, mi auguro che il numero si spieghi con il fatto che non dispongono di un computer tutto loro in famiglia

 

Sui problemi sessuali, metà saranno fimosi, l'altra metà maggiore facilità a parlarne (e internet che aiuta a dare nomi ai sintomi), visto che gli articoli sui problemi dei giovani col sesso si sprecano da anni (più libertà ma giovani più fragili e insicuri etc, stronzate ad uso di un pubblico adulto che ga bisogno de consolarse)

 

Le percentuali di omosessualità mi paiono francamente troppo alte, non è che al professionale i questionari son finiti nel cestino e han risposto solo i ragazzi dei licei?

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L'accesso ad internet e i siti streaming sono aumentati notevolmente dal 2005 ad oggi

soprattutto da quando hanno spopolato i melafonini... 


 

 

Mi stupisce che chi non vede porno sia addirittura il 13%, mi auguro che il numero si spieghi con il fatto che non dispongono di un computer tutto loro in famiglia

sarà la percentuale dei chirichetti-topi de sacrestia.

quella che "si fa, ma non si dice!!" 

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Sull'età della prima sigaretta per me hanno sicuramente influito le nuove regole per l'accesso ai tabacchi.

Oggi - rispetto a dieci anni fa - ci sono delle regole che impediscono ai minori di fumare

e questo fa sì che la sigaretta diventi un rito di passaggio,

una cosa "che ti fa diventare grande, visto che i bambini non devono fumare". 

 

Sul consumo di cannabis invece sono probabilmente intervenuto fattori politici.

Una volte le canne erano consumate dai "comunisti" nei "centri sociali"

ed erano un fattore identitario sia per chi era interno a questa sottocultura, sia per chi ne era esterno.

Il nuovo assetto politico (il Tripartitismo) ha tolto la cannabis dall'orizzonte identitario della "sinistra antagonista"

permettendo che si convincessero a provarla anche persone che dieci anni prima erano ostili a certi ambienti.

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E' vero che ora si hanno più mezzi per individuare i sintomi e quindi disturbi et similia.

Anche qui internet aiuta (o peggiora, dipende).

Edited by Layer
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ste cose le dicono regolarmente TUTTI quelli che han passato la quarantina, quando non si ricordano più (o vogliono far dimenticare) quant'erano cazzari & cazzoni pure loro a 15 anni

Coniuge mi fa notare che però una differenza ci sarà:

se i 40enni di oggi possono far sparire (o aver fatto sparire) qsi prova compromettente per la loro dignità (foto, super8, vhs) ,

x i giuovini d'oggidì sarà un filo più complicato eliminare le prove a loro carico sui social (dai video da ciucchi, alle foto condivise nelle pose/situazioni più improponibili)

Edited by freedog
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10 anni fa nel mio paesino leghista a fumarsi le canne erano gli stessi che mi chiamavano "comunista" perchè sapevo leggere (o forse stava per depravato ed era il loro insulto omofobo, non saprei)

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@Demò, nel tuo paesino leghista non c'era un vero confronto con i "comunisti".

Se i tuoi compaesani fossero stati "di città" o non sarebbero stati leghisti per potersi fumare le canne nel centro socaile

o non si sarebbero fumati le canne per poter fare i fascistelli con gli ultrà.

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io tutta sta folla de padri che "nei bei tempi andati" si mettessero lì a spiegare la vita ai loro discendenti maschi non me la ricordo..

 

Neppure io.....

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Interessanti i numeri sul calo del desiderio, tanti dicono che vedere con facilità tutto il sesso che si vuole su internet poi porti le persone a non eccitarsi nella vita reale.

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Sì, i numeri sui problemi sessuali sono i più interessanti

anche perché potrebbero essere la prova dei danni delle pornografia

che piace tanto a Rotwang :)

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Hinzelmann

Andrebbe letto un report per farsi una idea più affidabile, certamente

le connessioni internet sono oramai una realtà generalizzata ad età

precoci ( smartphone tablet e dispositivi portatili )

 

Soprattutto il problema è interpretare correttamente il calo del desiderio

da un lato perchè è qualcosa di soggettivo ( rispetto al deficit erettile o alla

eiaculazione precoce ) dall'altro perchè non sarebbe qualcosa di generalizzato

se si fa uso di pornografia, bensì un comportamento acquisito.

 

Nell'adolescenza può esserci anche una componente di "nostalgia delle sicurezze

della infanzia" ( strutturalmente intendo, essendo un passaggio ) e quindi sottrarsi

al compito di crescere, confrontandosi coi rischi di esperienze reali quando si possono

avere dei placebo virtuali, ci potrebbe anche stare

 

Insomma una vita che presenta delle opzioni più "facili" ma d'altronde espone fortemente

al giudizio continuo degli altri ( i cd social ti fanno crescere nella preoccupazione continua

di come gli altri reagiranno a X o Y quindi "fare bella figura" diventa qualcosa di sempre più

invasivo ) è una vita che potrebbe disincentivare la propensione al rischio nelle relazioni sociali

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la pornografia è il male... ok. internet è il male... ok. l'adolescenza rende gay.. ok. 

sto secolo è proprio messo male eh :aha: vuoi vedere che l'apocalisse gay sta arrivando? 

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Interessanti i numeri sul calo del desiderio, tanti dicono che vedere con facilità tutto il sesso che si vuole su internet poi porti le persone a non eccitarsi nella vita reale.

 

Be', direi che l'aumento della fruizione di immagini sessualmente stimolanti e quindi l'aumento del sesso virtuale, che poi in sostanza significa masturbazione solitaria, non sia per sé indice del calo del desiderio sessuale, anzi, mi parrebbe il contrario.

 

Semmai l'aumento della fruizione del sesso virtuale è indice delle difficoltà di fruizione del sesso reale, inteso come sesso con qualcun altro, vuoi per la maggiore facilità e celerità del primo, vuoi per i pericoli non solo infettivi, ma anche affettivi del secondo, vuoi per la particolare disposizione di molti a volere il meglio immaginario lasciando il bene reale, vuoi per una diffusa squalifica etica del sesso extramatrimoniale o almeno extracopulare, vuoi per una semplice difficoltà personale a trovare (come nel mio caso) facilmente l'anima "gemella".

 

Quindi il desiderio c'è, anche perché è fisicamente normale che ci sia,  ma è soddisfatto solitariamente con l'ausilio d'immagini o d'immaginazioni.

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