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Forse mi sto scoprendo gay/bisessuale?


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Vabbe' @Demò

secondo il tuo ragionamento due depressi assieme non possono far altro che suicidarsi e due schizzofenici solo rafforzare le loro allucinazioni. Magari uno dei due puo' anche dire all'altro che lui ha trovato giovamento dalla terapia.

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@davydenkovic90

Mi spiace ma ti seguo poco .

Soprattutto a fronte di questo articolo. Non mi sembra che quello che ho detto ( di aver capito)sia poi così distante da quanto viene spiegato?!

Pero' posso anche aver frainteso, per carità

- mai pensato di essere un genio- 

http://www.faustogirone.com/doc-omosessuale/

Edited by andy94
28 minutes ago, marco7 said:

Vabbe' @Demò

secondo il tuo ragionamento due depressi assieme non possono far altro che suicidarsi e due schizzofenici solo rafforzare le loro allucinazioni. Magari uno dei due puo' anche dire all'altro che lui ha trovato giovamento dalla terapia.

Ma questi non capiscono di essere doccati, come fanno ad aiutarsi

davydenkovic90
37 minutes ago, andy94 said:

Mi spiace ma ti seguo poco .

Soprattutto a fronte di questo articolo. Non mi sembra che quello che ho detto ( di aver capito)sia poi così distante da quanto viene spiegato?!

Pero' posso anche aver frainteso, per carità

- mai pensato di essere un genio- 

Andy, quell'articolo dice esattamente quello che ho scritto io. "Ho paura di essere gay", virgolettato, non è l'espressione di una vera e legittima (o illegittima, nel senso di omofoba) paura di essere gay, che chiunque potrebbe avere per una breve fase della propria vita,  ma è una frase utilizzata come dubbio ossessivo rituale da riproporre continuamente e ossessivamente a chiunque, terapeuta incluso. E nell'articolo che hai linkato lo dice chiaramente a un certo punto: ci sono pazienti che vanno dal terapeuta cognitivo-comportamentale a chiedergli "secondo lei sono gay?" che è un po' come andare in un negozio di pesci tropicali a chiedere una consulenza legale.

La paura (o il dubbio) di essere gay è una cosa comune a molte persone, gay e etero, specie nell'adolescenza, quando i dubbi sulla sessualità sono frequenti. Qui siamo in presenza non di un dubbio adolescenziale, ma di un dubbio che assume forme rituali e continuate nel tempo. E' un'altra cosa, non per niente si chiama doc e non fobia, il fatto che abbia un nome tutto suo dovrebbe suggerirti che è qualcosa di diverso dalla semplice paura. Magari non lo capisci perché è un concetto un po' più  più fine da quello che pensi tu e molto lontano dalla tua esperienza. 

Edited by davydenkovic90

Ok @davydenkovic90 con un po' di pazienza ci siamo arrivati :) Thanks 

comunque , si , è proprio lontano dalla mia esperienza, ed è forse troppo sottile il concetto perché si abbia fin da subito l'idea di ciò che realmente significa.

Edited by andy94
19 minutes ago, marco7 said:

In molte malattie psichiche non ci si rende conto di averle demo' o si rifiuta la diagnosi. Non solo nel doc.

Perdona il flame non voluto, marchetto, ma a questo punto solo una persona che sia avanti con la terapia e consapevole di essere malata può aiutare un'altra...che si renda conto di essere malata, indicando professionisti etc

Ma due che non si rendono conto, cosa fanno? Tu insisti da testadura ma non vai da nessuna parte così

Le varianti della mente umana sono innumerevoli e neppure la medicina riesce a catalogarle tutte, se non altro perché molte si presentano nuove.

Comunque sarei curioso di sapere quanti siano quelli affetti da disturbo ossessivo compulsivo di essere omosessuali e quanti invece quelli affetti da disturbo ossessivo compulsivo di essere artisti o scienziati o filosofi od anche politici, imprenditori eccetera:

penso siano molto pochi questi ultimi, se non nessuno affatto.

Caso?:

possibile.....

Ma forse la ragione è il disvalore sociale (omofobia) che stigmatizza ancora e non poco l'essere omosessuali, ma non stigmatizza, anzi!, l'essere artisti, scienziati, filosofi, politici (ma forse qualche gravame incominciano ad averlo anche questi....), imprenditori.

19 minutes ago, Demò said:

Ma due che non si rendono conto, cosa fanno? Tu insisti da testadura ma non vai da nessuna parte così

Se non si rendono conto e' inutile. Il forumino del topic pero' non e' sicuro della diagnosi e per questo chiede sul forum. Il problema e' che sul forum nessuno sa come trattare un doc e arrivano risposte alla cazzo di cane.

Edited by marco7
23 minutes ago, marco7 said:

Se non si rendono conto e' inutile. Il forumino del topic pero' non e' sicuro della diagnosi e per questo chiede sul forum. Il problema e' che sul forum nessuno sa come trattare un doc e arrivano risposte alla cazzo di cane.

Le tue per prime sono alla cazzo di cane.

Mi spiace ma é chiaro che non é sicuro della diagnosi: non si rende conto di avere un disturbo ossessivo.

Viene qui a dirci che il suo psicoterapeuta "non é sincero" perché invece che assecondargli il giochino del sono o non sono gli ha diagnosticato il doc e tu gli consigli la salvia sui denti

Bah

Come sei esperto marco, ti ammiriamo tutti

La salvia sui denti e' per chi ha mal di denti bel demo', non il doc.

io se ricodo bene in passato gli consigliai un terapeuta bravo e se non e' convinto del suo terapeuta di chiedere il parere di un secondo teraputa, al che lui rispose che il suo terapeuta e' molto bravo.

davydenkovic90
5 minutes ago, Mario1944 said:

Comunque sarei curioso di sapere quanti siano quelli affetti da disturbo ossessivo compulsivo di essere omosessuali e quanti invece quelli affetti da disturbo ossessivo compulsivo di essere artisti o scienziati o filosofi od anche politici, imprenditori eccetera:

penso siano molto pochi questi ultimi, se non nessuno affatto.

Caso?:

possibile.....

Ma forse la ragione è il disvalore sociale (omofobia) che stigmatizza ancora e non poco l'essere omosessuali, ma non stigmatizza, anzi!, l'essere artisti, scienziati, filosofi, politici (ma forse qualche gravame incominciano ad averlo anche questi....), imprenditori.

Ripeto, non sono un esperto ma mi viene da pensare che il doc ritualizzi azioni e pensieri della quotidianità, tipo: lavarsi le mani, attraversare la strada, spegnere la luce, ecc.  Più difficilmente riguarda i broccoli o la vacanza al mare, per dire.

 Nel caso di "pensieri rituali", dato il carrattere dubitativo, l'ossessione si dovrà comprensibilmente sviluppare  attorno a un argomento che possa contemplare un dubbio,  ossia un argomento religioso, esistenziale o etico...  E' piuttosto improbabile che uno nella vita si domandi "sono uno scienziato o non sono uno scienziato?", perché il lavoro che uno svolge è oggettivo e chiaro, se lo è scelto o glielo hanno imposto, ha preso la laurea ecc. ecc.  La sessualità è totalmente l'opposto, non ha, spesso, confini chiari e definiti e sfugge molto al controllo, quindi il dubbio si può presentare all'infinito.

Sicuramente l'omosessualità è vista come un pericolo, non come un'alternativa equipollente all'eterosessualità. Quindi sicuramente una componente fortemente omofoba c'è. (ed è naturale, dato che viviamo in una società omofoba)

Però credo siano problemi complessi da capire e ancor più complessi da trattare.

22 hours ago, davydenkovic90 said:

La sessualità non ha, spesso, confini chiari e definiti e sfugge molto al controllo, quindi il dubbio si può presentare all'infinito.

Hai esattamente, precisamente, centrato il punto. Ció che sfugge al mio controllo, per me, è devastante.

Il motivo per il quale penso di soffrire di questa omofobia lacerante è che da piccolo sono stato pesantemente bullizzato dai quattro amici di quartiere che mi davano allegramente del frocio perchè ero il più magro, il più debole. Il senso di macchia, di stigma, di vergogna e di esclusione che ho provato al tempo mi hanno fortemente segnato. Qualunque cosa che potesse ricondurre a me ad una possibile omosessualità, nella mia mente è diventato qualcosa di inconcepibile proprio per evitare di rievocare in me quelle sensazioni dovute a quel trauma. Da qui ne deriva il mio controllo millimetrico su quanto sono o non sono gay. 

Se da una parte mi fa davvero piacere che mi dedichiate tempo nel rispondermi, da una parte mi vergogno a venire a rompervi il cazzo perchè è evidente che qui il malato sono io.  

8 minutes ago, XIII90 said:

Il motivo per il quale penso di soffrire di questa omofobia lacerante è che da piccolo sono stato pesantemente bullizzato dai quattro amici di quartiere che mi davano allegramente del frocio perchè ero il più magro, il più debole. Il senso di macchia, di stigma, di vergogna e di esclusione che ho provato al tempo mi hanno fortemente segnato. Qualunque cosa che potesse ricondurre a me ad una possibile omosessualità, nella mia mente è diventato qualcosa di inconcepibile proprio per evitare di rievocare in me quelle sensazioni dovute a quel trauma.

E' evidente che il tuo disturbo è effetto dell'omofobia ambiente in generale e non certo solo di quella dei quattro bulletti di quartiere o meglio questa omofobia "puerile", che poteva anche essere in sé una ragazzata spiacevole, ma breve, è stata corroborata ed ingigantita e perpetuata dall'omofobia secolare presente nella nostra cultura, oltreché ovviamente esserne figlia ilegittima.

14 minutes ago, XIII90 said:

è evidente che qui il malato sono io.  

Da molte malattie si guarisce e già il renderti conto delle origini del tuo disturbo è un guarirne.

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