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Attore porno Kohey Nishi: ha 24 anni ma ne dimostra 12


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Il mondo del porno giapponese è diverso dal nostro, non mi sento di esprimermi sul giusto o sbagliato perchè verrebbe filtrato dalla nostra cultura . Mi fa comunque piacere che un ragazzo con questi problemi alquanto invalidanti sia riuscito ad avere una vita sessuale bella attiva !

Saramandasama

Non crediate che i giapponesi siano tutti maniaci o abbiano tutti una sessualità particolare. Non è così.

In questo caso l'allusione pedopornografica è lamentabile, nonostante abbia aiutato l'autostima del pornoattore in questione, ma per quello poteva andare a puttane..

Saramandasama

 

Quindi mi state dicendo che i disabili con problemi di nanismo dovrebbero darsi al porno?

Ok, Tyron approved!

 

Resta il fatto che il rimando pedopornografico è evidente e voluto. Non che sia una novità..

 

Oddio geniale! Capisco non lo si possa invidiare, però ha avuto la botta di culo a nascere in Giappone. :grin:

 

@epsilon: secondo me non è né giusto né sbagliato: in nipponia esiste un'industria del porno e quel ragazzo ha l'età per fare l'attore ? E allora non vedo il problema, anzi meglio per lui!

Una persona con handicap - ma comunque nel posesso delle sue facoltà mentali - non vedo perché non possa entrare nel mondo del porno come chiunque altro.

Non è necessario nemmeno rievocare il caso dei freaks e degli spettacoli ad essi connessi*, sono situazioni sostanzialmente differenti.

 

*I freak shows - nella loro accezione moderna - sono stati particolarmente in voga dalla metà del XIX secolo alla prima parte del XX. Tuttavia, faccio notare come, dagli anni 2000 in poi, sono stati riproposti in alcuni ''insospettabili'' format moderni, ad es. come docu-reality (si v. Il nostro piccolo grande amore/The Little Couple: https://it.wikipedia.org/wiki/Il_nostro_piccolo_grande_amore/).

 

Piuttosto, ci si dovrebbe chiedere quanto sia accetabile tutto ciò, visto che - per certi versi - si sconfina nella pornografia minorile, o quantomeno una sua allusione/illusione. D'altra parte, è una tendenza che si palesa anche in altri media e prodotti culturali nipponici in quest'ultimo decennio. Es. un certo successo, per quanto di nicchia, hanno taluni manga, anime o videogiochi con protagniste (o protagonisti) dalle fattezze adolescenziali.

 

Es.

 

 

 

I videogiochi nipponici degli anni Ottanta e Novanta mi pare esibissero personaggi femminili più maturi (e personaggi maschili più massicci :D). Sarà il gusto dei tempi, tra stile gothic lolita, mangoso e chibi-kawaii.

Edited by Layer

Personalmente mi sento un po' imbarazzato soltanto al pensiero di vedere un film porno in cui uno degli attori ha l'aspetto di un adolescente ancora imberbe.

 

Devo concordare inoltre sul fatto che il rimando alla pedopornografia sia palese, purtroppo. Chi produce tali video è ben consapevole di rivolgersi prevalentemente a un pubblico amante del genere, e gioca abilmente sull'ambiguità del protagonista, con tanto di scene in cui il ragazzo viene "allattato e coccolato" dalle partners, proprio come un bambino piccolo. Insomma, mi chiedo quanto sia sano correre il rischio di alimentare certe fantasie perverse. Perché,diciamocelo, si tratta sì di un adulto liberissimo di vivere la propria sessualità come crede, ma gli spettatori non lo percepiscono certamente come tale.

 

 

Insomma, mi chiedo quanto sia sano correre il rischio di alimentare certe fantasie perverse.

 

E' una domanda che ormai ci facciamo solo per questo argomento.

Nessuno se lo chiede delle rappresentazioni di cannibalismo al cinema.

Nessuno si sognerebbe di censurare l'Edipo Re di Sofocle perché istiga al parricidio e all'incesto.

E non ci importa sapere nemmeno se davvero i casi di donne pedofile

in Giappone aumenteranno o meno a causa di questi film.

 

La cosa - almeno per noi pubblico occidentale - è più profonda.

La pedofilia è qualcosa in più di un reato e in questo caso

il rimando è accettabile solo perché le adulte sono donne e non il contrario

(oltre al fatto che a me personalmente sembra un nano).

 

La violenza sui bambini (ma secondo me anche sugli animali)

ora genera in noi una reazione così avversa da renderla inaccettabile

persino quando è chiaramente finta.

 

 

Nessuno si sognerebbe di censurare l'Edipo Re di Sofocle perché istiga al parricidio e all'incesto.

o Medea perchè "giustifica" gli infanticidi... 

 

 

La violenza sui bambini (ma secondo me anche sugli animali) ora genera in noi una reazione così avversa da renderla inaccettabile

ecco appunto: ORA;

se andate a rileggervi i ragazzini dell'ottocento di DIckens, ne facevano e ne subivano di ogni!

eppure la considerano letteratura per l'infanzia... 

Saramandasama

Dickens rappresentava la realtà del tempo..

Qui invece, secondo qualche intervista, ha avuto successo proprio per le sue fattezze di bambino, non perché sia nano.

Che poi si capisca che sia una persona affetta da nanismo è evidente.

 

(Non avere reazioni sugli animali, in particolar modo evitando di vedere il processo di macellazione e trasformazione della carne, è troppo facile. Non si può avere empatia per i poveri cani e gatti e non averne per altri animali)

 

 

Hinzelmann

Negare che il suo lavoro sia impersonare ruoli che ad un bambino

sarebbero vietati, ma lui può svolgere avendo 24 anni di età, mi pare

impossibile.

 

Lui stesso dice - ovviamente le fonti non sono il massimo della attendibilità

su una notizia del genere - di aver interpretato anche piccole parti in filmati

non pornografici, tipo bambini chiusi in gabbia etc

 

Quindi è chiaro che il suo lavoro è quello

 

Detto ciò mi pare anche evidente che in Giappone una certa pedofilia in fumetti

manga etc è ampiamente tollerata da sempre

 

Non solo si probisce la produzione e distribuzione di materiale pedopornografico

ma non il possesso ( cioè non è nella lista dei paesi severi ) ma esiste una vasta

gamma di prodotti non necessariamente porno o espliciti che usano rappresentazioni

che alla pedofilia alludono e questo può essere uno di quelli

 

Quanto poi tali prodotti costituiscano una fonte di incitazione e/o frustrazione, o invece

possano costituire valvole di sfogo che diminuiscono i reati, la questione è aperta.

 

Dickens in realtà si inscrive nel filone dei primi scrittori che testimoniano la nascita

dell'idea di infanzia come condizione di debolezza "tollerabile" e quindi rappresentabile

testimonia la nascita o l'invenzione dell'idea moderna di infanzia ( i bambini ovviamente

c'erano anche prima ) non rappresenta la realtà del tempo, guarda la realtà in un modo

nuovo e vede cose che prima erano ignorate.

 

Parlare di infanzia in senso pre ottocentesco, ovviamente è un non-senso

 

Tuttavia non mi pare neanche che Collodi o De Amicis parlassero agevolmente

di sesso e abusi sessuali su bambini e minori etc

 

Il ché però non credo abbia aiutato in alcun modo le vittime, tanto è vero che fino

a poco tempo fa alla censura corrispondeva anche la vergogna, l'omertà etc

Tuttavia non mi pare neanche che Collodi o De Amicis parlassero agevolmente di sesso e abusi sessuali su bambini e minori etc

beh, se vai a vedere tra orchi, streghe cattive eccetera, le favole dai Grimm in giù son piene di violenze & allusioni mica tanto velate... 

Edited by freedog
Hinzelmann

 

 

beh, se vai a vedere tra orchi, streghe cattive eccetera, le favole dai Grimm in giù son piene di violenze & allusioni mica tanto velate...

 

Beh ma io parlavo di sesso...quindi che c'entra?

 

Una cosa è il sesso, altra cosa è la violenza

 

Per non dire che sono esattamente l'una cosa il contrario dell'altra

 

La violenza è il risvolto di un insegnamento morale che la favola contiene

a parte il fatto che solo impropriamente può parlarsi di "infanzia" se ci riferiamo

a tradizioni pre moderne, tuttavia nelle favole non esistono insegnamenti morali

sul sesso e relative punizioni ( in modo esprlicito almeno )

stupri brutalmente detti non ne trovi, ovviamente,

ma di violenza (fisica & psicologica) ce n'è quanta ne vuoi,

tra pollicini di cui i genitori vogliono sbarazzarsi, matrigne, orfanotrofi, orchi, streghe che vogliono buttare Hansel&Gretel in pentola..

-e negli ultimi due casi il sottotesto sex non mi pare tanto nascosto..-

SerialHenry

Non mi pare un gran esempio di empowerment della persona disabile: è evidente che l’unico valore per cui è stato assunto in questo caso è quello di essere disabile e la sua figura si riduce tutta lì… O forse è dotato di altre capacità apprezzate nel mondo del porno (dimensione, resistenza...)?

 

Se comunque è riuscito a coronare il suo sogno tanto meglio.

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