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Parroco ad educatore: Sei gay, ti vuoi sposare? Dimettiti!!!


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Saramandasama

http://www.huffingtonpost.it/2017/06/06/capo-scout-si-sposa-con-il-compagno-il-parroco-si-dimetta-da_a_22128159/?utm_hp_ref=it-homepage

 

Uno dei capi scout del paese si sposa con il compagno e il parroco lo "invita" a lasciare l' incarico in quanto "non ci sono più le condizioni per svolgere il ruolo di educatore". Accade a Staranzano, piccolo comune in provincia di Gorizia, dove sabato scorso - come riportato da Il Piccolo - si è svolta la cerimonia di unione civile tra il consigliere comunale Luca Bortolotto e Marco Di Just, uno dei capi scout del gruppo Agesci locale.

Il parroco del paese, don Francesco Fragiacomo, non l'ha presa bene ed ha informato l'arcivescovo di Gorizia, Carlo Maria Redaelli. Il suo sfogo si può leggere nel bollettino parrocchiale: "Nella Chiesa - sottolinea - tutti sono accolti, ma le responsabilità educative richiedono alcune prerogative fondamentali, come condividere e credere, con l'insegnamento e con l'esempio, le mete, le finalità della Chiesa nei vari aspetti della vita cristiana. Sulla famiglia la Chiesa annuncia la grandezza e bellezza del matrimonio tra un uomo e una donna.

Un messaggio che percorre tutta la Bibbia e che la fede in Cristo rende possibile. Come cristiani, dunque, siamo chiamati ad annunciare il modello di famiglia indicata da Gesù: quella fondata nell'amore tra un uomo e una donna uniti nel sacramento del matrimonio". Nessun commento da parte degli scout Agesci di Staranzano.

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Il fatto e':

 

La chiesa cattolica in tutto il mondo ha coperto e spostato i preti pedofili da una parrocchia all'altra permettendo loro in questo modo di continuare a delinquere e ora viene a fare la morale ad altri a prescindere da quel che gli altri fanno ?

 

Non c'e' nulla di peggio della pedofilia e ora vengono a dire agli altri come devono comportarsi ?

a parte l'ipocrisia de sto prete,

che finchè la turpe storia tra sti due era privata non ha fatto un plissè (e non mi venite a dire che nel paesello nessuno sapesse, per cortesia), salvo poi cacciarlo una volta che si è cirinnato,

pure sto capo scout avrebbe dovuto mollare le giuovini marmotte minimo 10 secondi dopo essersi "fidanzato":

non poteva non sapere che sposando il suo boy avrebbe scandalizzato tutto il bigottame del sacro romano impero giuliano.

 

Come si dice: non si può stare in paradiso a dispetto dei santi,

o no?

Quiescent93

Mi vengono da pensare due cose:

1) Nel momento in cui si aderisce a un gruppo che pone le sue fondamenta nella religione cattolica, in qualche modo, nonostante personalmente non le condivida, bisognerebbe sottostare a quanto la religione stessa afferma nella sua interezza. In questo senso il prete, in tutta la sua ottusa visione del mondo, non "erra". 

2) Mi sembra difficile pensare che questo capo scout si sia unito civilmente di punto in bianco e quindi, come già detto da qualcuno, evidentemente altri erano a conoscenza del suo orientamento sessuale. In questo senso quanto accaduto dovrebbe prescindere dalla volontà di unirsi con il compagno. Non ha senso che, fintanto che la cosa non è stata esplicitamente riportata su un pezzo di carta allora si poteva chiudere un occhio. 

 

Infine, pongo una domanda a tutti gli altri utenti del forum, come mera curiosità. Secondo voi si può essere Gay e cristiani? Personalmente la ritengo una cosa incoerente, perchè se la religione è quella non si possono fare le orecchie da mercante e dire che alcune cose si condividono e altre no. La religione è tale e va accettata, o meno, nella sua interezza e non a compartimenti stagni. Posso capire che si condividano alcuni aspetti della morale cristiana, ma questi la maggior parte delle volte sono del tutto speculari alla morale Socratica (chissà come mai). In questo senso tenderei a rispecchiarmi più in questi ultimi che nella morale cristiana (la quale pone l'atto di fede su un piano più alto della razionalità). 

Quiescent93

Cristiani? Che vuol dire? Che significa?

Esattamente quello che ho scritto.

 

Cristiano è colui che segue gli insegnamenti di Gesù Cristo, che lo considera Figlio di Dio, che santifica il Nome di Dio e compie la sua volontà (cit. Wikipedia). Non solo, ma aggiungere anche che è colui che accetta i dogmi che tale religione impone, che fa atto di fede, che pone la parola di Dio al di sopra della sua stessa esistenza. Non è come leggere una poesia e poi vaneggiare su tutte le possibili sfaccettature che l'autore voleva esprimere in un determinato verso. La religione cristiana è quella ed è scritta su un libro. Certo, con i suoi significati allegorici ma pur sempre univoci. Se ognuno desse una propria interpretazione allora verrebbe meno il concetto di unica religione, nella fattispecie Cristiana, proprio perchè ognuno la interpreterebbe a modo proprio (come del resto già succede tra cristiani cattolici, ortodossi, protestanti etc.). Non solo, a quel punto verrebbe meno anche la figura del parroco o chi per loro, in quanto non ci sarebbe bisogno di una figura che presenti al resto della popolazione la parola del Signore. Ognuno potrebbe interpretarla a modo proprio e basta.

 

Nel caso in questione, la situazione è un po' come essere gay e votare Casa Pound. Non si possono fare due pesi e due misure.

Edited by Quiescent93

 Nel caso in questione, la situazione è un po' come essere gay e votare Casa Pound. Non si possono fare due pesi e due misure.

Il fatto e' che uno non sceglie ne di essere cristiano ne di essere gay. Uno si ritrova in quelle condizioni per la famiglia cristiana da cui proviene e per l'attrazione per persone del proprio genere/sesso.

 

Le due cose non si scelgono e se si hanno entrambe bisogna o riuscire a conviverci con entrambe o rinnegarne una.

 

E da li nascono i problemi.

Il mio pensiero non può non andare

a quel povero ragazzo che si è sposato un caposcout cattolico...

:haha:  :haha:  :haha:  :haha:  :haha:  :haha:  :haha:  :haha:  :haha:  :haha:  :haha:  :haha:  :haha:  :haha:

Il mio pensiero non può non andare

a quel povero ragazzo che si è sposato un caposcout cattolico...

marò, quanto NON lo invidio...

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mica ho capito perchè m'ha messo due quote della stessa frase

 

Uno si ritrova in quelle condizioni per la famiglia cristiana

Mah... uno può anche essere cresciuto in una famiglia Cristiana ma ad un certo punto comincia anche a pensare con la sua testa, non è che ti fanno il lavaggio del cervello (in certi casi molto rari sì). Si, chiaro la mia famiglia mi ha fatto battezzare, e sono stato pure uno scout per lunghi anni, ma questo non fa di me un Cristiano.

 

In ogni caso io fossi nel capo-scout qualche domanda sull'istituzione "Chiesa" a questo punto me la farei, se non se la è fatta in precedenza.

 

Il punto di vista della Chiesa è ineccepibile, è il ragazzo che si trova nel posto sbagliato.

Quiescent93

Il fatto e' che uno non sceglie ne di essere cristiano ne di essere gay. Uno si ritrova in quelle condizioni per la famiglia cristiana da cui proviene e per l'attrazione per persone del proprio genere/sesso.

 

Le due cose non si scelgono e se si hanno entrambe bisogna o riuscire a conviverci con entrambe o rinnegarne una.

 

E da li nascono i problemi.

 

Non sono d'accordo. Anche io sono nato in una famiglia cristiana ma non mi definisco assolutamente tale. Non dico che non si possa credere in un'entità superiore ma soltanto che la religione cristiana come tale non accetta l'omosessualità, ragion per cui le due cose sono intrinsecamente antitetiche. È ovvio che una delle due vada rinnegata e questa deve essere necessariamente la religione. Questo semplicemente perché la religione è una scelta, l'omosessualità no. Come si può adorare un Dio che è amore ma, per dare un po' di brio alla vita di alcuni di noi che mannaggia alla miseria dobbiamo stargli proprio antipatici, ha regalato l'omosessualità "mettendoci" in una condizione in cui risulterebbe più difficile seguirlo? 

Chi comanda negli scout ?

 

La chiesa cattolica o altri ?

 

È ovvio che una delle due vada rinnegata e questa deve essere necessariamente la religione. Questo semplicemente perché la religione è una scelta, l'omosessualità no.

 

Questo lo dici tu ma un prete magari ti dice il contrario: l'omosessualita' e' una tua scelta mentre dio ti ha scelto lui per diffondere la sua religione e tu non hai scelto dio ma lui ha scelto te.

 

Tutto dipende dai punti di vista.

Edited by marco7
Quiescent93

Chi comanda negli scout ?

 

La chiesa cattolica o altri ?

 

 

Questo lo dici tu ma un prete magari ti dice il contrario: l'omosessualita' e' una tua scelta mentre dio ti ha scelto lui per diffondere la sua religione e tu non hai scelto dio ma lui ha scelto te.

 

Tutto dipende dai punti di vista.

 

Gli scout, da che mi raccontò un amico, possono essere cristinani, aconfessionali o pluriconfessionali. Tutto dipende dal gruppo a cui ci si iscrive. L'AGESCI, ad esempio, è a stampo cattolico ed è pertanto normale che la chiesa abbia una rilevanza non indifferente nelle scelte di tale gruppo. Tanto è vero che, sempre a detta di questo amico, loro sono fortemente coinvolti nelle attività della chiesa.

 

Se il prete mi rispondesse così e io credessi alla sua parola allora non solo sarei succube della religione ma pure idiota. Anche se inizialmente si potrebbe essere indotti a credere alle parole del prete, in qualche modo ci si renderebbe conto che, con il passare del tempo, la presunta scelta omosessuale scelta non è Credo che si continuerebbe. a provare attrazione verso gente dello stesso sesso e questo dovrebbe a questo punto mettere in discussione la veridicità delle parole dette dal prete. 

Edited by Quiescent93

Infine, pongo una domanda a tutti gli altri utenti del forum, come mera curiosità. Secondo voi si può essere Gay e cristiani?

Certo che sì e faccio presente che cristianesimo non è sinonimo di cattolicesimo: esistono chiese cristiane protestanti aperte all'omosessualità e che celebrano o benedicono matrimoni omosessuali (in Italia la Chiesa Valdese ad esempio).

 

A dirla tutta si può essere anche cattolici e gay. Ma l'individuo in questione deve praticare la castità per tutta la vita e ritenere la sua condizione di omosessuale "intrinsecamente disordinata", così come dice la chiesa cattolica. Qualche masochista invasato che lo fa c'è, ma sono pochissimi.

Quiescent93

guarda che molti religiosi si ritengono chiamati da dio e ritengono che i gay scelgono di essere gay.

 

Su questo siamo d'accordo. Ma è diverso se a pensarlo è un eterosessuale o un omosessuale. Cosa dovrebbe pensare un omosessuale cattolico? Cosa dovrebbe averlo indotto a fare questa "scelta"? Quale percorso psicologicamente deviante sarebbe indotto a seguire?

Certo che sì e faccio presente che cristianesimo non è sinonimo di cattolicesimo: esistono chiese cristiane protestanti aperte all'omosessualità e che celebrano o benedicono matrimoni omosessuali (in Italia la Chiesa Valdese ad esempio).

 

A dirla tutta si può essere anche cattolici e gay. Ma l'individuo in questione deve praticare la castità per tutta la vita e ritenere la sua condizione di omosessuale "intrinsecamente disordinata", così come dice la chiesa cattolica. Qualche masochista invasato che lo fa c'è, ma sono pochissimi.

 

Certo, è stato un mio errore generalizzare la condizione del cattolicesimo all'intero cristianesimo. Avrei dovuto scrivere Gay e cattolici e non gay e cristiani.

 

Il secondo paragrafo è esattamente quello che intendevo quando ho scritto che le due cose non possono  coesistere. Certo che ci sono masochisti che lo fanno ma siamo d'accordo sul fatto che si tratti di casi rarissimi. Con quest'ultima frase intendo che c'è un'enorme differenza tra il professarsi casti e l'esserlo effettivamente.

L'omosessuale cattolico di solito fa una di queste cose a dipendenza della persona:

 

- si reprime e non vive la sua omosessualita' o la vive di nascosto con senso di vergogna e di peccato

 

- lascia la chiesa cattolica

 

- tenta di far convivere tragicamente l'essere cattolico e gay e penso che viva male il tutto alla fine

Certamente un omosessuale non masochista non potrebbe ritenersi cattolico e allo stesso tempo vivere serenamente la propria sessualità e avere una vita di coppia con tanto di unione civile/matrimonio.

 

Il fatto è che se dovessimo stare a vedere quante persone seguono coerentemente e in toto il magistero della chiesa cattolica, di cattolici ce ne sarebbero ben pochi, una quantità infima.

 

Basti far notare che un cattolico non può essere favorevole al divorzio. Oggi quanti sono i contrari al divorzio in Italia? Un 5% se va bene. L'altro 95% a rigor di logica non è cattolico.

Edited by Uncanny

 

 

Cristiano è colui che segue gli insegnamenti di Gesù Cristo, che lo considera Figlio di Dio, che santifica il Nome di Dio e compie la sua volontà (cit. Wikipedia).

Lo chiedevo solo perché sono termini per me sconosciuti... Io sono ateo... Grazie a Dio!

 

Tu ti sei scordato o forse non lo sai o fai finta di non saperlo di quante persone (e non solo omosessuali) avete torturate, bruciate, violentate, derise, portate alla disperazione in nome di...

 

Lasciamo perdere.

 

Amleto (ad Ofelia): Ma va' in un convento, lì almeno non genererai peccatori!

Quiescent93

Lo chiedevo solo perché sono termini per me sconosciuti... Io sono ateo... Grazie a Dio!

 

Tu ti sei scordato o forse non lo sai o fai finta di non saperlo di quante persone (e non solo omosessuali) avete torturate, bruciate, violentate, derise, portate alla disperazione in nome di...

 

Lasciamo perdere.

 

Amleto (ad Ofelia): Ma va' in un convento, lì almeno non genererai peccatori!

Allora evidentemente ci siamo fraintesi. Penso che dagli altri messaggi appaia qual è la mia posizione dal punto di vista della religione. Semplicemente, nel caso specifico di questa faccenda, non ritengo che la colpa sia da attribuire totalmente al prete il quale, seppur sommerso nella sua chiusura mentale, non fa altro che seguire i precetti del suo credo.

Il fatto è che se dovessimo stare a vedere quante persone seguono coerentemente e in toto il magistero della chiesa cattolica, di cattolici ce ne sarebbero ben pochi, una quantità infima.

Basti far notare che un cattolico non può essere favorevole al divorzio. Oggi quanti sono i contrari al divorzio in Italia? Un 5% se va bene. L'altro 95% a rigor di logica non è cattolico.

Ma ovvio che la gente che si attiene seriamente a quanto la religione professa è davvero poca e in questo condanno l'incoerenza di chi si definisce cattolico. Non lo si può essere a compartimenti stagni. O si seguono tutti i precetti o non si è cattolici!

Il divorzio è un esempio calzante di incoerenza del cattolico tipo. Stile Casini, democristiano convinto che però si è comunque avvalso del divorzio quando la compagna con cui stava non gli andava più bene.

 

La religione, almeno quella cattolica, sta fallendo perché si ostina nella sua ottusa visione del mondo. È intrinsecamente conservatrice e le risulta difficile adattarsi alla velocità con cui la società moderna sta mutando. Le affermazioni del papa sui gay poi sono solo uno specchietto per le allodole, uno pseudo progressismo che in realtà non c'è e mai ci sarà.

 

Il prete avrebbe pure detto che un gay non e' adatto a insegnare alle scuole elementari se quello avesse insegnato alle elementari.

 

Scuola comunale.

Si ma il prete può dire quello che gli pare e piace, ma chiaramente non ha nessuna voce in capitolo sull'istruzione statale. Anzi se non sbaglio ho letto un articolo di una sentenza in cui un'insegnante omosessuale è stata discriminata in una scuola privata cattolica e la scuola è stata condannata.

 

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/prof-discriminata-perch-gay-giudice-condanna-scuola-1275141.html

 

Un conto però è il mondo del lavoro, un conto è il volontariato (come è quello dei capi scout), dove credo che la chiesa possa comunque imporre le sue regole (giuste o sbagliate che siano).

 

 

guarda che molti religiosi si ritengono chiamati da dio e ritengono che i gay scelgono di essere gay.

Si ma quello che pensano i religiosi (i preti, ecc) cosa c'entra, con quello che pensano i singoli "credenti"? Ripeto, non è che frequentare la chiesa da bambini significa subire un lavaggio del cervello (tranne in pochissimi casi in alcune comunità molto bigotte che ci sono in giro per il mondo).

 

Ad un certo punto uno dovrebbe capire che quello che viene professato dalla religione è incompatibile con quello che vive. E lasciare la religione cattolica non è che sia così difficile. Non vai più a messa e bona.

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