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Università: cosa scegliere?


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Alla tua età avevo lo stesso dubbio: seguire il cuore o seguire il portafogli? :blink: Io ero più portato per la prima opzione, ma l'insistenza della mia famiglia mi ha portato a scegliere una facoltà scientifica di cui non sono stato esattamente entusiasta: col risultato che, alla fine, ho dato retta al cuore e mi sono iscritto alla facoltà (umanistica) che avrei voluto fare fin dall'inizio ;) Questo per dire che, secondo me, soprattutto in un periodo storico in cui di lavoro ce n'è poco, tanto vale evitare di restare intrappolati in un percorso di studi alieno dai propri interessi :)):

Cmq, visto che ti piace il marketing, ti posso dire che nella mia esperienza romana la facoltà di Scienze della comunicazione prepara anche al marketing ^_^ E non è vero che non offre sbocchi lavorativi (non mi ricordo chi lo diceva), ogni anno ci sono dei dati secondo cui più del 90% dei laureati in SdC trova lavoro a un anno dalla laurea (certo non sarà la direzione di un giornale, ma ormai mi pare che, qualunque cosa si faccia, si inizia sempre da stagisti sfruttati e malpagati... :wacko: )

 

 

Beh ma non deve pensare a come è il settore ora ma semmai come sarà tra tre o quattro anni.

gli outlook sono pessimi, ma credo tu lo sappia molto meglio di me

 

 

non devi necessariamente spendere millemila euro, esistono anche dei prestiti d'onore

se è per questo, ce ne sono pure per l'imprenditoria giovanile, a fondo perduto o a tassi mega agevolati, gestiti coi fondi comunitari.

so di certo che in italia manco riusciamo a spenderli tutti;

certo, devi presentare il progetto, il business plan eccetera.

però ci sono anche uffici di consulenza per stilarli, gratuiti x l'utente e a carico sempre dei suddetti fondi.

informati dove sono dalle tue parti

A me hanno sempre insegnato, nel passato, che all'università conta fare quello che piace non quello che si vorrebbe fare come lavoro.

Molto spesso, poi al termine degli studi, si lavora in un campo diverso da quello degli studi o che si era immaginato.

Inoltre scegliere una facoltà a cui si tiene particolarmente per il tipo di studi, permette di laurearsi in tempi assai brevi, che ormai conta più del voto di laurea.

Solo per completezza, non per voler indicare una scelta, spesso lauree "generiche" come lettere o filosofia sono bene viste dai datori di lavoro e dai recruiter perchè indicano persone di mente aperta e facilmente adattabili a stili e metodi diversi, senza avere schemi precostituiti che possono rallentare l'inserimento delle persone.

Uh tante cose belle e interessanti  :D

Un pochino di speranza e di fiducia adesso c'è. Magari divento povero lo stesso, eh, però intanto posso provare. Grazie a todos :giveheart:  

sì ok.

mò però che t'abbiamo dato qualche dritta,

vedi di non sparì e di intervenì a dì la tua sul resto delle discussioni!

tnks

sì ok.

mò però che t'abbiamo dato qualche dritta,

vedi di non sparì e di intervenì a dì la tua sul resto delle discussioni!

tnks

Ma io non scompaio mai, non vi libererete mai di me :3 Però cerco di non parlare a sproposito, quindi sto in silenzio u.u

 

 

Se ascoltassi il cuore - per usare un eufemismo -, mi iscriverei a Filosofia (o Lettere).

 

Ti faccio qualche domanda e contemporaneamente ti dò qualche indicazione:

 

1 Hai la maturità classica o scientifica? L'hai presa con buone votazioni, andavi bene a scuola? la lingua straniera che hai studiato qual è e a quale livello la conosci (A1, A2, B1, B2, C1, C2)?

2 Lo sbocco naturale di una Laurea in Lettere o Filosofa è l'insegnamento. Certo può capitare di fare altro [e allora in tre direzioni: più in alto, più in basso, lateralmente (editoria, giornalismo)]. Ti piacerebbe insegnare, ad es. in un Liceo?

3 Se Lettere e Filosofia sono equivalenti o quasi, nel tuo interesse, tieni presente che Lettere offre più posti nell'insegnamento

4 In quali Università conti di farla? è molto importante farla in una eccellente Università

5 Se scegli Filosofia, fino dal primo anno devi studiare tedesco, certamente fino al B2, ma anche l'inglese lo devi portare almeno al B2. La scelta della seconda lingua, intendo seconda oltre all'inglese, varia peraltro a seconda del settore e del periodo storico in cui conti di laurearti. È evidente che se vuoi diventare uno studioso dell'Illuminismo devi conoscere perfettamente il francese (l che non significa però che tu non debba avere una discreta conoscenza anche del tedesco)

6 Sei interessato, saresti capace di trasferirti all'estero per fare il dottorato? o addirittura la laurea magistrale? sapersi interrogare e rispondersi su questo punto è essenziale

7 c'è poi il discorso delle materie da fare, visto che attualmente il piano di studio prevede molte (troppe!) libertà. Per Filosofia essenziale fare le materie più dure, scansando le materie più facili o con professori che regalano voti; ma questo vale anche per lettere. Se fai Filosofia, devi assolutamente fare le tre Storie, ma se puoi anche quattro 

8 Se scegli Filosofia, devi far finta di esserti iscritto a Fisica o quale sia la più difficile disciplina scientifica. Devi studiare moltissimo, devi leggere molto e non solo in Filosofia ma anche in letteratura, acquisendo una cultura umanistica vera; e devi studiare a latere le lingue (due sicuramente, che salgono facilmente a tre se decidi poi di trasferirti all'estero). Insomma devi essere e divenire una vera «eccellenza».

9 Se sei una eccellenza, se hai molte più conoscenze e armi degli altri studenti, se sei disposto ad andare o per un breve periodo (qualche anno) o più lungo (dieci) o addirittura a trasferirti all'estero, puoi puntare alla carriera universitaria.

 

Certamente un laurea in Lettere o Filosofia deve essere accompagnata anche da una buona cultura generale, da una buona cultura umanistica, e le lingue non devono essere più in alcun modo un problema. 

 

I lati positivi di Filosofia o Lettere sono che puoi diventare un'eccellenza mantenendo molta libertà, cioè scegliendo tu stesso le armi in più di cui dotarti, mentre nelle facoltà scientifiche i piani di studio sono molto più determinati, e quelli devi fare. Ma quanto più seriamente studi Filosofia o Lettere, anche per te i piani di studio diventeranno 'necessitati'.

Ahi, ahi, ahi :( Troppe braccia sottratte all'agricoltura Gigino ed anche se non sono personalmente un agronomo non posso non ricordare per anagrafe il ruolo di know how che svolsero  agronomi australiani nel tentativo, tutto sommato discretamente riuscito, di evitare il totale tracollo di Cuba al tempo della caduta dell'URSS e relativo embargo degli amici americani. La facoltà di agraria poi non è certo una passeggiata e ci si dovrebbe augurare di non avere eccessivo bisogno delle competenze delle ragazze e dei ragazzi che dovessero sceglierla ma, rispetto a possibili dinamiche future, tendo ormai ad una rassegnazione per una serie di ragioni  che sarebbe lungo elencare. Tuttavia non si può mai sapere. Con volenterosi giovani come te a giro, anche se s'alza un vento, chissà che magari non si senta ancora un fresco...  

E poi insomma, che cosa vorreste fare? Scapparvene tutti in chissà qual paese esotico in capo al mondo, prendervi direttamente l'astronave per Marte insieme ad Elon Musk e lasciare incolto il giardino d'Europa? ^_^

D'altro canto, con una laurea in Filosofia, a quanto pare, non si mangia. Voi, che magari avete più esperienza, cosa fareste? Cosa mi consigliereste di fare?

 

Eccomi :D

Se iniziamo a ragionare pensando "a quel che serve e non a quello che piace"...studia per diventare commercialista.

Oppure datti al cinese, o al rumeno.

 

Se tra le papabili c'è matematica oltre a filosofia...vai di matematica.

 

Può essere molto bello studiare filosofia, ma non si tratta di un sapere di tipo positivo...

non si acquisiscono delle competenze definite, non si costruisce un edificio di conoscenze come accade per lo studio di altre materie, piuttosto si cercano le crepe nei saperi altrui...il che può soddisfare lì per lì (verso i vent'anni niente rende più felici di sapersi maggiormente "consapevoli" dei propri coetanei), ma alla lunga si può provare la spiacevole sensazione di dedicarsi a qualcosa che va girando a vuoto.

8 Se scegli Filosofia, devi far finta di esserti iscritto a Fisica o quale sia la più difficile disciplina scientifica. 

 

Ecco, credo che questo sia funzionale al raggiungimento di un'opportunità di lavoro futura nel mondo accademico.

Occorre sgobbare.

 

A meno che non ci si voglia dedicare alla pop-sophia su youtube...(pure per quella serve preparazione comunque)

Perché non fare Informatica Umanistica? A Pisa c'è.

 

Perché Pisa è lontana, molto lontana :(

 

Se tra le papabili c'è matematica oltre a filosofia...vai di matematica.

Matematica è tra le opzioni, ma è una questione complicata, anche perché in futuro non mi immagino a lavorare con i numeri.

Poi faccio questo ragionamento: se non mi iscrivessi a matematica mi metterei a studiarla da solo? Non credo. Però, se scegliesse matematica, di sicuro non abbandonerei la letteratura e la filosofia.

Quindi ho paura che sia il mio cervello a avere qualche problema e a volermi confondere a tutti i costi...

Quiescent93

Pisa lontana? Mi sembra di capire che tu sia di Milano... non è questa gran distanza... io dal tacco son giunto in Piemonte eheh.

 

Anzi guarda, pecunia permettendo io ti consiglierei di fare il fuori sede. Acquisti indipendenza, impari a conoscere meglio te stesso e a cavartela da solo!

 

Io, nonostante ingegneria, non ho mai abbandonato totalmente la letteratura. Anzi, sono un appassionato di classici sebbene ne abbia ancora una montagna da leggere. Dipende da te cosa ritieni sia essenziale nella tua vita e cosa superfluo. Se non continueresti con la matematica evidentemente non ti piace poi così tanto quindi la escluderei in favore di filosofia/lettere... Del resto, come han detto altri utenti, l'importante è che qualunque cosa tu scelga la faccia con passione e dedizione. Il resto viene da sè.

@@Quiescent93, Pisa è lontana più economicamente che geograficamente xD

 

 

Iscriviti a lettere moderne e ti passano tutte le paure. E' questo che vuoi, lo sai anche tu. :P

Credo sia vero, ma il fatto che tu lo sappia mi spaventa abbastanza o.O

Sei una spia russa?  :afraid:

Quiescent93

Beh allora immagino che non ci sia molto da discutere... È più che evidente cosa desideri fare quindi più che dirti di seguire ciò ce ti piace non possiamo fare. Alla fine lettere è vero che è un ambiente abbastanza saturo ma l'importante è sapersi distinguere dagli altri, ergo studia, studia e nel tempo libero studia!

Perfettamente d'accordo con ciò che ha scritto Quiescent93, ma aggiungo solo una cosa: nel caso non lo sapessi, alla Statale di Milano (sempre che tu voglia iscriverti lì) è entrato in vigore il numero chiuso anche per tutte le facoltà del dipartimento di Studi Umanistici, per cui da settembre prossimo anche per Lettere è previsto un test selettivo, il che cambia un po' la situazione sia per i futuri iscritti (tu mi sembri uno preparato, non credo avrai problemi! ) sia per quanto riguarda la "saturazione" di cui si è detto.

Perfettamente d'accordo con ciò che ha scritto Quiescent93, ma aggiungo solo una cosa: nel caso non lo sapessi, alla Statale di Milano (sempre che tu voglia iscriverti lì) è entrato in vigore il numero chiuso anche per tutte le facoltà del dipartimento di Studi Umanistici, per cui da settembre prossimo anche per Lettere è previsto un test selettivo, il che cambia un po' la situazione sia per i futuri iscritti (tu mi sembri uno preparato, non credo avrai problemi! ) sia per quanto riguarda la "saturazione" di cui si è detto.

Sì, ho visto. Sarebbe bello se ci dicessero anche qualcosa sul test, ma capisco di chiedere troppo  <_<

Eh, evidentemente è troppo per i potenti mezzi universitari ahahah

Sinceramente non penso cambi molto nella sostanza dal test che c'è stato finora (autovalutativo, se insufficiente segui un corso di recupero e ritenti il test), domande a risposta multipla di cultura generale, storia, letteratura e testi, geografia, grammatica. Tu tieni d'occhio il sito e prima o poi apparirà qualche indicazione, con l'aiuto di Zeus.

@@Quiescent93, Pisa è lontana più economicamente che geograficamente xD

 

 

Credo sia vero, ma il fatto che tu lo sappia mi spaventa abbastanza o.O

Sei una spia russa?  :afraid:

Pth dare al corvetto della "spia russa".... Mi sento oltraggiato. Ecco :|  ^_^  

 

 

 

Credo sia vero, ma il fatto che tu lo sappia mi spaventa abbastanza o.O

Sei una spia russa?  :afraid:

 

Sono un laureato in lettere moderne che ha la maturità scientifica con un amore sconfinato per la matematica ahaahahah sono il tuo sosia! XD

Sarebbe bello se ci dicessero anche qualcosa sul test, ma capisco di chiedere troppo 

tzk..

http://www.alphatest.it/Libri-Alpha-Test/Test-Ammissione/Altri-corsi-di-laurea/Lauree-umanistiche-con-test-orientativo/978-88-483-1767-2

Edited by freedog

Poi faccio questo ragionamento: se non mi iscrivessi a matematica mi metterei a studiarla da solo? Non credo. Però, se scegliesse matematica, di sicuro non abbandonerei la letteratura e la filosofia.

 

...d'altro canto studiando Filosofia io e i miei compari abbiamo trascorso quello che forse rimarrò il periodo più brillante delle nostre esistenze ad oggi.

Non intendevo demoralizzarti, e non dirò una di quelle frasi fatte come "nessuno ha la sfera di cristallo"...ho pure qualche amicizia che dopo la laurea ha trovato lavoro nell'editoria.

 

Molto poi dipende da come sceglierai di affrontare la cosa...se punterai all'eccellenza o no; ecco, credo che quel che intendeva pure Isher (ipotizzo) sia che alcune discipline richiedono maggiormente si punti all'eccellenza mentre si può essere, chessò, mediocri studenti di medicina o di ingegneria che diventano professionisti con ottimi guadagni.

Edited by schopy

Ma non mi hai demoralizzato, @@schopy. A quello ci pensa il mondo  :asd:

Non sto scegliendo una facoltà umanistica perché è più semplice, non ho paura di studiare. Se devo finire lo stesso sotto un ponte a a dormire, però, ne ho già trovati un paio molto carini  ^_^

Edited by Gigiskan

Allora segui cosa vuoi fare e non lasciarti indietro rimorsi. A me piace la biologia/medicina/scienza eppure ho scelto lingue. Non me ne pento e ho inserito esami a scelta di genetica o di psichiatria per poter comunque seguire i miei interessi. 

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