Ghost77 Posted June 25, 2017 Author Share Posted June 25, 2017 meglio non dica troppo dei mie gusti Riso alla cantonese ma senza piselli, o ricordo male ? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Balthazar Posted June 25, 2017 Share Posted June 25, 2017 Riso alla cantonese ma senza piselli, o ricordo male ? Oddio stai rievocando qualcosa di vecchissimo, io non ricordo bene ma possibile che lo abbia detto, dato che in generale non mi piace molto la cucina cinese! XD Anche se adesso i piselli li mangio (eccome se ne mangio. pun intended ) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Quiescent93 Posted June 26, 2017 Share Posted June 26, 2017 Nuuu ma come, i formaggi sono una delle cose più buone che ci siano! (Tranne il gorgonzola XD) Comunque temo che questo post scatenerà flame a non finire, meglio non dica troppo dei mie gusti No dai, io sono più egualitario. Nessun formaggio merita di essere odiato più di un altro. Non mi piace nessuno allo stesso modo xD. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted June 26, 2017 Share Posted June 26, 2017 La cosa che trovo interessante di queste ricette italo-americane (non so se per origini, quantomeno nelle modalità di preparazione) è la riflessione antropologica che ne può scaturirne: tutto ciò - come altri manifestazioni culturali, ma forse in modo più semplice, per la cucina, perché immediatamente evidente - ci fa intuire cosa succede quando due culture relativamente differenti si incontrano e si fondono, ma anche la realtà labile del confine delle culture stesse e il loro essere in continua trasformazione. In primo luogo è cucina del "ghetto", dobbiamo cioè immaginare tante casalinghe di varie provenienze regionali, che parlano tra loro nelle varie Little Italy e hanno la possibilità di "arricchire" i loro piatti con ingredienti che in Italia sarebbero stati solo disponibili per dei borghesi, capaci di leggere libri di cucina La prima cosa che fanno è "accumulare" o "accostare" ingredienti perchè questo sembra al povero una "nobilitazione" un "arricchimento solo in un secondo momento si scriverà un certo "procedimento" della ricetta ( chè è proprio della forma scritta, ma qui parliamo di Italiane in larga parte analfabete o che parlavano un mix di dialetti e inglese ) In pratica queste donne italoamericane, producono oralmente il loro Artusi, lo applicano ad una cucina da trattoria casalinga che in effetti finirà per riflettere tante suggestioni regionali italiane fuse insieme e solo a questo punto ritorna nelle case codificato e trasformato in un qualcosa di unico e nuovo ( in cui l'elemento regionale è solo una suggestione riflessa nella ricetta ) Il legame affettivo forte che si forma con questi ricettari, nasce dal fatto che questa cultura crea l'italo-americano, che non è più il Veneto o il Napoletano, ma è l'emigrante che vive in America. Per certi versi questi emigranti fanno in America il loro "risorgimento", si uniscono ed insieme si relazionano con la cultura americana dominante Solo poi andranno alla ricerca delle loro origini individuali e familiari, in Abruzzo piuttosto che in Sicilia Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Layer Posted June 26, 2017 Share Posted June 26, 2017 Molto interessante. :) In genere, sono le secondo/terze generazioni a ricercare le proprie ''radici''... scoprendo similitudini e differenze. Anche per le identità culturali, ovviamente, vale lo stesso discorso fatto per le culture. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Pix Posted June 28, 2017 Share Posted June 28, 2017 Tutto in quel video mi innervosisce. I piatti italo-americani, visivamente rivoltanti e presumibilmente disgustosi. Vincenzo, con il suo inglese cacofonico per via della sua inflessione italiana e la sua risata falsissima. I tizi italiani che massacrano la loro lingua. "Ah se mia madre vedrebbe!" è la ciliegina sulla torta. La tesi secondo cui il cibo italiano è sano. Certo, al Nord condiscono col burro e al Sud friggono. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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