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se invece si rientra nel campo psicologico, comportamentale e a maggior ragione di mobbing o pregiudizi, si tende a svalutarne l'importanza, a considerarlo quasi un problema personale - a meno che anche questo aspetto assuma uno spessore tale da poter ricadere nel primo caso.

 

Qui secondo me @Isher si potrebbe discutere

 

Cioè secondo me tu descrivi ciò che dovrebbe accadere

 

In realtà nel mondo associativo LGBT i "problemi personali" tendono

ad essere oggi ipervalutati, in questo l'associazione riflette un tipo di approccio

al fenomeno associativo, sempre più individualista.

 

Per questo i "gruppi di discussione" bisex hanno generato un discorso

sulla "bifobia" e basta

 

 

 

inoltre un bisessuale potrà esprimere un Io e una vicenda di vita diversi da quelli di un gay e quindi mettere in difficoltà l'omofobia e il perbenismo reazionario di tanti (etero) da un altro fronte e con altri esempi e argomentazioni.

 

Questo che sarebbe l'aspetto più rilevante è quindi passato in secondo piano

magari in Italia anche di più che altrove

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  • Almadel

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lecosechenondici

@Almadel, non mi riferisco alla comprensione della bisessualità ma in generale alla comprensione di fenomeni sociali. Non esistono solo manuali anni 80 e non ho capito la cosa della vecchia psicologa francese.

Di ridicolo c'è solo il tuo sparare numeri e teorie, basandoti solo sulle tue esperienze personali. Se hai una teoria e vuoi provarla datti alla psicologia sociale o scienze affini, altrimenti hai bisogno di farcire i tuoi post di condizionali e incertezze.

 

È anche evidente che non hai chiaro cosa sia la psicologia. È una scienza che studia la mente e il comportamento umano. Se sei una vecchietta francese che spara teorie a cavolo non sei una psicologa, sei fuori di mela.

La psicologia (sociale in questo caso) fa esattamente quello che fai tu, usa statistiche e cerca di spiegare fenomeni (sociali), però lo fa con basi scientifiche, con ricerche accurate (se fatte bene), non con le esperienze all'arcigay.

 

Non voglio essere polemico perché so di risultare sempre antipatico, però dà davvero fastidio vedere persone che si inventano cose che poi usano come metro di giudizio del mondo.

 

EDIT:

Dovresti più che altro andare a vedere la definizione di stereotipo. Oltre alla definizione dovresti capire perché esiste e come esiste e se ha basi reali. Tutto questo non lo devi fare con tue speculazioni (come farebbe la vecchietta francese), lo devi fare aprendo l'Hogg o un qualsiasi altro manuale di psicologia sociale.

 

Inviato dal mio ONEPLUS A3003 utilizzando Tapatalk

Edited by lecosechenondici

 

 

Riguardo a quello che dice @Isher immagino potremmo essere tutti d'accordo.

Potrei solo aggiungere cose che rinforzino la sua sintesi.

 

 

 

Assolutamente Alma. Commento di rara competenza intellettuale. Potrei anche trovare dei distinguo ma mi astengo. Se fosse  interessato me li chiederà lui :sorriso:

@Uncanny, sull'islamofobia hai assolutamente ragione.

Per questo io credo che l'islamofobia non esista davvero.

Io presumo - perdonami se lo penso - che voi razzistelli non sapreste mai distinguere

un Senegalese da un Nigeriano, un Albanese da un Serbo e un Turco da un Armeno.

Per questo io contesto le critiche all'Islam: perché nel 90% dei casi sono solo una scusa per il vostro razzismo

Per quanto io apprezzi il tuo uso dei congiuntivi, tendo ancora a considerarti un minus habens destrorso.

(E te lo dico nel forum: invece dal vivo parliamo sempre tutti bene di te perché sei ben informato e argomenti abbastanza bene)

Si vede che non hai proprio capito niente di me e di quello che dico. Te l'ho già detto una volta: etnia e religione non sono la stessa cosa. Io sono contro l'islam, anche violentemente, che è un'ideologia che considero mortifera, mai ho fatto discriminazioni su base razziale. Tu puoi considerare la mia critica feroce all'islam sbagliata, è legittimo, ma l'etichetta di "razzistello" te la puoi tenere.

 

Non vedo poi perché dovrei confondere etnie e culture molto diverse fra loro. Gli albanesi - per citare una delle etnie che hai tirato in ballo - non sono neanche slavi a differenza dei serbi e anche la loro lingua non è di derivazione slava.

 

Sai chi considero razzista? Chi non è in grado di distinguere fra migranti economici e rifugiati e per questo fa un unico grande calderone che poi va solo a danno dei veri rifugiati, di cui io ho sempre sostenuto l'accoglienza.

 

Come la chiamiamo la tua? Antislamfobia?

 

 

Qui secondo me @Isher si potrebbe discutere   Cioè secondo me tu descrivi ciò che dovrebbe accadere   In realtà nel mondo associativo LGBT i "problemi personali" tendono ad essere oggi ipervalutati, in questo l'associazione riflette un tipo di approccio al fenomeno associativo, sempre più individualista.

 

Probabilmente hai ragione (nell'usare il: dovrebbe accadere) Tieni conto inoltre che io mi riferisco non all'oggi,

ma a quello che ho visto nel corso della mia vita; le mie sono riflessioni che hanno un discreto fondamento,

ma non sono tagliate sull'oggi. Sono peraltro d'accordo sull'ipervalutazione dei problemi personali legati, tu

dici, a un approccio molto individualista all'associazionismo; io direi un individualismo di genere un po' stanco,

non veramente propositivo, forse con qualche elemento autoreferenziale (ma son paroloni).

Direi principalmente per l'assenza di una battaglia "grande" che ci contraddistingua.

Come detto in maniera più o meno sarcastica da persone sopra, le battaglie bisex sono sostanzialmente le battaglie LGBT. Non esistono dei "diritti bisex".

 

Un'associazione può nascere come supporto psicologico per tanta gente che vive la propria sessualità con conflitto. Perché se è vero che le noie derivate dall'essere bisex sono piccole, non fa comunque bene sentirsi dire da sedicenti idioti che non esisti, che prima o poi dovrai "decidere", e tutte le chiacchiere e luoghi comuni che rendono la bisessualità diversa dall'omosessualità.

E qualcosa, pian piano, sta nascendo. Al pride di Milano eravamo in pochi, ma c'eravamo.
https://www.facebook.com/coordinamento.mondo.bisex/

 

 

Sull'accostamento fra bisessualità è poliamore... un po' off-topic ma ho notato anche io la tendenza ad associare le due cose. Io stesso sono poliamoroso e bisessuale. Può essere buona carne per un altro topic.

Da qualche tempo parlotto in gruppi con presenti svariate ragazze bsx.

Le suddette si lamentano in continuazione della presunta bifobia di qualsiasi lesbica e del fatto che non vengano prese sul serio.

Ogni volta chiedo loro perché non cercano di fare come han sempre fatto tutte le letterine della sigla LGBT, ovvero cercare di metter su associazioni&co per cercare visibilità, invece che vivere all'ombra dei gay e delle lesbiche che ci mettono la faccia.

 

Inutile dire che ogni volta la discussione a quel punto muore o si ritorna al punto di partenza affermando che le lesbiche siano bifobiche.

 

Che poi è il problema fondamentale che ho avuto con la maggior parte delle bsx con cui ho avuto a che fare: appena arrivo bocca mi davano della bifobica o appena me le scrollavo di dosso, nuovamente a darmi della bifobica.

E poi mi tocca sopportare i discorsi sulla fluidità sessuale.

 

Io penso semplicemente che a molte delle bsx con cui ho avuto a che fare frega meno di zero la questione diritti & visibilità.

E non vogliono minimamente passare attraverso il nostro percorso storico e culturale, perché in un certo senso, tale problematica la vivono solo al 50% rispetto ad un omosessuale

Hinzelmann

 

 

Sull'accostamento fra bisessualità è poliamore... un po' off-topic ma ho notato anche io la tendenza ad associare le due cose.

 

Certamente è la tendenza del momento

 

Dove vedi una bandiera bisex ad un pride, si vede

uno slogan sul poliamore

 

La qual cosa li avvicina ai gay radicali o queer, ma non

li rende mediamente più simpatici al gay medio

Certamente è la tendenza del momento

 

Dove vedi una bandiera bisex ad un pride, si vede

uno slogan sul poliamore

 

La qual cosa li avvicina ai gay radicali o queer, ma non

li rende mediamente più simpatici al gay medio

Dell'essere simpatico a qualcuno mi importa francamente poco... volessi essere simpatico al mondo castrerei la mia passione per il pisello e vivrei la mia vita infelice da monogamo represso ;)

 

Non ho scelto io di esserlo. Potrei scegliere di essere monogamo ma sarebbe una repressione analoga allo scegliere di essere eterosessuale.

 

E, come dicevo, il legame fra le due cose c'è, ma sto ancora cercando di capire da dove viene

davydenkovic90

La maggior parte dei bisex sono gay alle prime armi, non accettati, non dichiarati, timorosi di preservare con le unghie e con i denti quel briciolo di virilità che hanno.

Che interesse può avere un gruppo di persone di questa sorta ad associarsi?

Un bisex che non rientri nei casi (patologici) di cui sopra, si può trovare benissimo in un'associazione gay in quanto tutti i problemi di coming out, discriminazioni, rivendicazioni ecc. coincidono.

Edited by davydenkovic90

La maggior parte dei bisex sono gay alle prime armi, non accettati, non dichiarati, timorosi di preservare con le unghie e con i denti quel briciolo di virilità che hanno.

Che interesse può avere un gruppo di persone di questa sorta ad associarsi?

Un bisex che non rientri nei casi (patologici) di cui sopra, si può trovare benissimo in un'associazione gay in quanto tutti i problemi di coming out, discriminazioni, rivendicazioni ecc. coincidono.

 

Non so dimostrartelo, ma ho l'impressione che la maggior parte dei bisex si dichiarino etero e cancellino l'attrazione verso il loro stesso sesso :D

Poi chiaro che i casi che descrivi ci sono, e sono un buon numero dei bisex "dichiarati". Anche se la maggioranza forse son quelli che si iscrivono su romeo e cercano un vero uomo maschile maschio e macho e testosteronico per rapporti etero fra maschi.

 

 

In realtà tanto bene nell'associazionismo gay non si trovano

e probabilmente questo è uno dei motivi per cui si trovano tanto bene nei gruppi di poliamore

(c'è anche più figa :) )

 

Parlo per esperienza.

Sotto sotto, un bisex rimane attaccato a quella che dai più viene considerata "normalità". Perché è troppo facile fingere di essere "normali", visto che comunque le donne ti piacciono.

Per questo, confondersi con chi non è "normale" è difficile. Perché devi ammettere con te stesso che non puoi vivere la tua vita tranquilla con il tuo set di norme morali prefabbricate, e devi capire chi sei e fare tanta autoanalisi.

 

Un bisex in pace con sé stesso (e io ancora non lo sono del tutto, ma ci lavoriamo) nell'associazionismo gay ci si ritrova. Se voglio gnocca vado altrove - d'altra parte, sono fra gli organizzatori di incontri poly a Milano XD

@marvin, a voler proprio essere analitici conosco quattro maschi bisex  che fanno associazionismo a vario titolo.

Uno fa sia associazionismo gay che associazionismo poly.

Uno è un "etero flessibile" che si occupa di "fluidità sessuale" con l'università.

Un altro fa qualcosa con l'università che non ho capito (credo lo paghino per andare ai Pride :) ) e si occupa di transessualità.

E il quarto sei tu.

Un po' poco per tracciare un profilo politico del maschio bisex italiano...

@@davydenkovic90, in questo topic si parla solo dei bisex che si sono

accettati come tali e che non stanno attraversando una fase di passaggio. Come @@marvin, il timore che mi

sta facendo nascere questo topic è che i bisex dichiarati siano proporzionalmente meno

rispetto ai gay e che le statistiche diano una stima che poi non è confermata nella quotidianità.

 

 

 

a molte delle bsx con cui ho avuto a che fare frega meno di zero la questione diritti & visibilità [...] tale problematica la vivono solo al 50% rispetto ad un omosessuale

Potresti articolare dilungandoti sulla tua esperienza? Mi sembra molto interessante

 

 

 

se hanno un forte spessore, si ricade nel caso precedente

Con questo ragionamento non dovrebbe esistere l'associazionismo lesbico, eppure.

davydenkovic90

@@davydenkovic90, in questo topic si parla solo dei bisex che si sono

accettati come tali e che non stanno attraversando una fase di passaggio. Come @@marvin, il timore che mi

sta facendo nascere questo topic è che i bisex dichiarati siano proporzionalmente meno

rispetto ai gay e che le statistiche diano una stima che poi non è confermata nella quotidianità.

 

 

I bisex spesso si accettano come bisex solo perché non accettano di essere gay.

Mi sembra un po' lo stesso discorso degli atei che non hanno voglia di andare la domenica alla messa ma si definiscono comunque cattolici e partecipano ai riti religiosi, per paura di non sembrare troppo perbenisti.

Quando leggo marvin sul forum (non me ne voglia) che si affanna sempre a parlare di bisessualità, poliamore, che dice che gli piace il cazzo e vuole andare al gay pride senza la preoccupazione di poter essere sgamato dai familiari ecc.ecc. Il mio gayradar impazzisce xD.

Uno può credersi bisex o poliamoroso esattamente come può credersi un figo da paura. Non è detto che sia oggettivamente vero, magari a lui piace crederlo, ma la realtà dei fatti è diversa.

Scusa marvin se ti ho nominato, forse a sproposito, ma stando alle conoscenze che ho fatto fino ad oggi, i bisex sono soltanto gay che ancora devono affrancarsi da ambienti di mentalità ristretta, che devono ancora compiere sulla propria pelle il passaggio dalle cene in pizzeria col gruppone di amici etero ai mojiti e gli analcolici con Almadel e schopy...

I bisex spesso si accettano come bisex solo perché non accettano di essere gay.

Mi sembra un po' lo stesso discorso degli atei che non hanno voglia di andare la domenica alla messa ma si definiscono comunque cattolici e partecipano ai riti religiosi, per paura di non sembrare troppo perbenisti.

Quando leggo marvin sul forum (non me ne voglia) che si affanna sempre a parlare di bisessualità, poliamore, che dice che gli piace il cazzo e vuole andare al gay pride senza la preoccupazione di poter essere sgamato dai familiari ecc.ecc. Il mio gayradar impazzisce xD.

Uno può credersi bisex o poliamoroso esattamente come può credersi un figo da paura. Non è detto che sia oggettivamente vero, magari a lui piace crederlo, ma la realtà dei fatti è diversa.

Scusa marvin se ti ho nominato, forse a sproposito, ma stando alle conoscenze che ho fatto fino ad oggi, i bisex sono soltanto gay che ancora devono affrancarsi da ambienti di mentalità ristretta, che devono ancora compiere sulla propria pelle il passaggio dalle cene in pizzeria col gruppone di amici etero ai mojiti e gli analcolici con Almadel e schopy...

 

E' anche comprensibile, anche solo da un punto di vista statistico sono un'eccezione.

 

Però boh... nell'ultimo anno mi è capitato di far sesso o baciare sia uomini che donne, anche un mtf a dire il vero, e vedo che il mio corpo reagisce in ugual maniera - e a dirla tutta abbastanza repentinamente. Da qua mi definisco bisessuale, perché non vedo altra maniera per definirmi :D

Se poi un giorno mi scoprirò omosessuale e schiferò le donne, ti offrirò una birra

La psicologia (sociale in questo caso) fa esattamente quello che fai tu, usa statistiche e cerca di spiegare fenomeni (sociali), però lo fa con basi scientifiche, con ricerche accurate (se fatte bene), non con le esperienze all'arcigay.

 

A mio avviso il punto non sono le statistiche -onorevolissime- ma, qualche volta, i metodi d'indagine...il che, a monte, inficia le statistiche.

Almadel ha un approccio analitico piuttosto rigido, che -mi pare- potrebbe paradossalmente aiutare ad impostare buone ricerche di psicologia sociale sfrondando subito quel che non ci interessa capire da quel che è oggetto della nostra tesi.

 

I bisex spesso si accettano come bisex solo perché non accettano di essere gay.

(...)

Uno può credersi bisex o poliamoroso esattamente come può credersi un figo da paura. Non è detto che sia oggettivamente vero, magari a lui piace crederlo, ma la realtà dei fatti è diversa.

 

Trovo eticamente scorretto sprezzare così la bisessualità...privatamente magari la penso un po' come te, ma se c'è chi si vuol definire bisex ben venga :D

 

Parlo per esperienza.

Sotto sotto, un bisex rimane attaccato a quella che dai più viene considerata "normalità". Perché è troppo facile fingere di essere "normali", visto che comunque le donne ti piacciono.

Per questo, confondersi con chi non è "normale" è difficile. Perché devi ammettere con te stesso che non puoi vivere la tua vita tranquilla con il tuo set di norme morali prefabbricate, e devi capire chi sei e fare tanta autoanalisi.

 

Di qui la scarsa attitudine del bisessuale per un associazionismo bisex.

Pensare ancora, nel 2017, che i bisex siano tutti gay repressi è roba da frocia anni '80 mai evoluta che crede che debbano decidersi (cose che non pensano neanche più i preti). Cristo santo, come si fa a dire che un presunto gay che fa sesso con donne sia gay? I bisex esistono e sono tantissimi, forse troppi.

Edited by Rotwang
  • 2 weeks later...
purospirito

Si sta verificando nell'ultimo anno una forte presa di consapevolezza e voglia di rappresentarsi da parte della fetta bisex e non monosessuale della comunità Frocia, quindi presto vedremo delle svolte in questo senso. 

2 hours ago, Hinzelmann said:

A @purospirito basta che tirino su un cartello sul sesso ed è contento :lol:

Stiamo decisamente passando dalla fase "lotta anale contro il capitale"

alla fase "sessuomani di tutto il mondo unitevi"

ma.. ma..

dottore!!

una personcina sì seria & ammodo come Ella che se ne esce in modo sì triviale??

vabbè che a sto periodo il sole picchia in testa,

epperò uscite del genere non son mica degne del di Lei prestigiuo & autorevolezza!!

Edited by freedog

E' l'area antagonista che tradizionalmente provoca con slogan simili

Non è che posso attribuirmi il merito Lol

Poi su questo forum abbiamo neopuritani e neofondamentalisti ( uno sarebbe

@Rotwang...con le sue crociate XD ) o più correttamente tendenze al puritanesimo

ed al fondamentalismo, decisamente prevalenti

 

 

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